11 giugno 2018
Perché Antonio Gramsci è il pensatore marxista del nostro tempo
Il concetto di egemonia del defunto filosofo italiano era sorprendentemente lungimirante
Nel processo di Antonio Gramsci del 1928, il pubblico ministero dichiarò: "Dobbiamo impedire a questo cervello di lavorare per 20 anni". Gramsci, ex leader del Partito Comunista Italiano e lucido teorico e giornalista marxista, fu condannato a due decenni di prigione dal governo fascista di Benito Mussolini.
Tuttavia, la reclusione causò la fioritura del pensiero di Gramsci invece del suo declino. Intraprese una colossale ricerca intellettuale il cui obiettivo era quello di offrire un'eredità imperitura. I suoi Quaderni del carcere* comprendevano 33 volumi e 3.000 pagine di storia, filosofia, economia e strategia rivoluzionaria. Sebbene gli fosse stato permesso di scrivere, Gramsci non aveva accesso alle opere marxiste e fu costretto a usare un codice per aggirare i censori della prigione.
Nel processo di Antonio Gramsci del 1928, il pubblico ministero dichiarò: "Dobbiamo impedire a questo cervello di lavorare per 20 anni". Gramsci, ex leader del Partito Comunista Italiano e lucido teorico e giornalista marxista, fu condannato a due decenni di prigione dal governo fascista di Benito Mussolini.
Tuttavia, la reclusione causò la fioritura del pensiero di Gramsci invece del suo declino. Intraprese una colossale ricerca intellettuale il cui obiettivo era quello di offrire un'eredità imperitura. I suoi Quaderni del carcere* comprendevano 33 volumi e 3.000 pagine di storia, filosofia, economia e strategia rivoluzionaria. Sebbene gli fosse stato permesso di scrivere, Gramsci non aveva accesso alle opere marxiste e fu costretto a usare un codice per aggirare i censori della prigione.
10 giugno 2018
La grande protesta degli agricoltori indignati
Nella grande battaglia per dare un futuro al nostro Paese un posto di primo piano spetta al fronte rurale: NON C'È SOVRANITÀ NAZIONALE SENZA SOVRANITÀ ALIMENTARE.
In questa cornice torniamo sulla mobilitazione degli AGRICOLTORI INDIGNATI umbri.
Davamo conto delle loro ragioni e della grande manifestazione del 5 giugno.
Per farsi un'idea delle loro ragioni, qui sotto il comizio di Giovanni Cenci, portavoce degli AGRICOLTORI INDIGNATI.
Più sotto un elenco di come i media locali hanno riportato la giornata di protesta del 5 giugno.
In questa cornice torniamo sulla mobilitazione degli AGRICOLTORI INDIGNATI umbri.
Davamo conto delle loro ragioni e della grande manifestazione del 5 giugno.
Per farsi un'idea delle loro ragioni, qui sotto il comizio di Giovanni Cenci, portavoce degli AGRICOLTORI INDIGNATI.
Più sotto un elenco di come i media locali hanno riportato la giornata di protesta del 5 giugno.
"È ora di scegliere la democrazia e non i mercati finanziari"
La decisione del presidente italiano di respingere un governo eletto non ha senso né dal punto di vista economico né da quello politico.
Nel 20° secolo, quando i risultati elettorali non risultarono graditi all’élite dominante e ai suoi alleati internazionali, scesero in strada i carri armati. Nel 21° secolo la reazione è meno cruenta, ma non per questo meno aggressiva. Invece dei carri armati, viene usato il mercato delle obbligazioni.
È quello che è successo in Italia domenica scorsa, quando un governo appoggiato da una maggioranza parlamentare è stato bloccato dal presidente della Repubblica, per il timore di come il mercato obbligazionario avrebbe potuto reagire alla nomina dell’ex dirigente della Banca d’Italia, Paolo Savona, di ottantuno anni, designato come ministro dell’Economia. (Per fare totale chiarezza: si è sparsa la voce che fossi anche io in corsa per quel ruolo, ma non mi è mai stato offerto).
Nel 20° secolo, quando i risultati elettorali non risultarono graditi all’élite dominante e ai suoi alleati internazionali, scesero in strada i carri armati. Nel 21° secolo la reazione è meno cruenta, ma non per questo meno aggressiva. Invece dei carri armati, viene usato il mercato delle obbligazioni.
È quello che è successo in Italia domenica scorsa, quando un governo appoggiato da una maggioranza parlamentare è stato bloccato dal presidente della Repubblica, per il timore di come il mercato obbligazionario avrebbe potuto reagire alla nomina dell’ex dirigente della Banca d’Italia, Paolo Savona, di ottantuno anni, designato come ministro dell’Economia. (Per fare totale chiarezza: si è sparsa la voce che fossi anche io in corsa per quel ruolo, ma non mi è mai stato offerto).
9 giugno 2018
Migranti, i morti viventi destinati a morire mille altre volte
Guernica 2015, Yovcho Savov |
Un'America Latina impoverita dai governi neoliberisti succeduti alle dittature, formati da una moltitudine di corrotti e saccheggiatori, che hanno creato bande dedite al narcotraffico e alla tratta delle persone, che agiscono dal cuore stesso dello Stato, rendendo questo viaggio la peggiore tortura per chi riesce a sopravvivere nel cammino verso gli Stati Uniti.
4 giugno 2018
Apple, CAC40* e Banchieri: è la festa degli ultra-ricchi!
Naturalmente, questa non è una sorpresa, dal momento che sono ormai quasi quattro decenni da quando i più ricchi sono i principali beneficiari del nostro sistema economico, qualcosa che Trump e Macron aiutano ad accelerare ancora di più. Ma è sempre interessante ricordare alcuni fatti concreti che consentono di misurare meglio tutti gli eccessi del nostro tempo.
Quegli alberi che pensano di poter salire in cielo...
2 giugno 2018
Brancaccio: “Ecco come fermare la dittatura dello spread e l'attacco dei mercati”
Mentre i destini del Paese rimangono ignoti, l'economista propone una misura per tutelare il voto popolare da qualsiasi condizionamento: “Applichiamo l’art. 65 del Trattato del funzionamento dell’Unione europea”. Un provvedimento che dà la possibilità di bloccare le fughe di capitali e impedire le scorribande degli speculatori. “In questa fase così decisiva sarebbe bene attivare fin d’ora questi strumenti legislativi, già applicati in passato, per evitare interferenze dei mercati sulle prossime scelte politiche”.
I mercati finanziari fibrillano, lo spread aumenta, la borsa perde punti e gli speculatori, come un tempo disse l’ex ministro Padoa Schioppa, iniziano a sentire “l’odore del sangue”. Ci attende un’estate di passione, con il rischio di nuove elezioni e la speculazione finanziaria a spargere altra benzina su una battaglia politica già infuocata. Esiste un modo per evitare che in una fase così delicata le manovre degli speculatori condizionino le scelte politiche?
I mercati finanziari fibrillano, lo spread aumenta, la borsa perde punti e gli speculatori, come un tempo disse l’ex ministro Padoa Schioppa, iniziano a sentire “l’odore del sangue”. Ci attende un’estate di passione, con il rischio di nuove elezioni e la speculazione finanziaria a spargere altra benzina su una battaglia politica già infuocata. Esiste un modo per evitare che in una fase così delicata le manovre degli speculatori condizionino le scelte politiche?
1 giugno 2018
"La Merkel non è stata eletta dagli italiani, e l’Italia starebbe meglio fuori dall’euro"
Qualunque sia la sfida a cui la UE si trova di fronte, la risposta che sentiamo ripetere piuttosto spesso è “più Europa”. Sempre la stessa ricetta per le malattie più diverse e gravi. Tuttavia, prima di prescrivere un trattamento, un medico dovrebbe fornire una diagnosi e una prognosi, ma niente di tutto questo sta avvenendo.
Temo che in molti casi il rimedio che si continua a raccomandare, il “più Europa”, non funzioni. In tutta Europa stiamo assistendo a un marcato incremento del populismo di destra, e questo è la conseguenza di “troppa Europa”. Cosa significa “più Europa”? Significa che 27, ma presto saranno 26, paesi membri diversi dal tuo hanno voce in capitolo su quanti immigrati il tuo paese debba accogliere. Significa che 17 paesi membri hanno voce in capitolo sulle tue politiche monetarie e, perciò, su quanto potete spendere per le politiche sociali e del lavoro, e altro.
29 maggio 2018
Johnson & Johnson dovrà pagare 25,75 milioni di dollari per il suo talco all'amianto
Una giuria in California ha ordinato alla Johnson & Johnson (J&J) e ad altre società di pagare 25,75 milioni di dollari, dopo aver concluso che la compagnia era stata negligente e non aveva avvertito i consumatori dei possibili rischi per la salute del loro talco per bambini.
La coppia che ha presentato ha presentato la denuncia, Joanne e Gary Anderson, sostiene che Joanne ha sviluppato un tipo di cancro dopo aver usato la polvere per bambini di Johnson&Johnson. La giuria ha dichiarato che questo martedì dovrebbero ricevere un risarcimento di 21,75 milioni di dollari e, dopo aver deliberato sui danni punitivi, ha aggiunto 4 milioni di dollari a tale importo.
Nella Corte Superiore di Los Angeles, la donna dell'Oregon ha detto che era un'attiva giocatrice di bocce usava il talco da anni per le sue scarpe e le mani. Lo usava anche quando i suoi figli erano più piccoli per ridurre la dermatite generata dall'uso dei pannolini. Gli esperti della corte hanno calcolato che ha usato il talco più di 10.000 volte.
La coppia che ha presentato ha presentato la denuncia, Joanne e Gary Anderson, sostiene che Joanne ha sviluppato un tipo di cancro dopo aver usato la polvere per bambini di Johnson&Johnson. La giuria ha dichiarato che questo martedì dovrebbero ricevere un risarcimento di 21,75 milioni di dollari e, dopo aver deliberato sui danni punitivi, ha aggiunto 4 milioni di dollari a tale importo.
Nella Corte Superiore di Los Angeles, la donna dell'Oregon ha detto che era un'attiva giocatrice di bocce usava il talco da anni per le sue scarpe e le mani. Lo usava anche quando i suoi figli erano più piccoli per ridurre la dermatite generata dall'uso dei pannolini. Gli esperti della corte hanno calcolato che ha usato il talco più di 10.000 volte.
28 maggio 2018
Claudio Messora, le fake news e il Quirinale
Messora (Byoblu) scopre che i giornali cambiano il testo del PM Conte, ma il Quirinale minaccia di denunciare Messora, e non i giornali.
U€: Un nazismo senza militarismo
«L'Italia è in una nuova condizione coloniale.... siamo in presenza di un fascismo senza dittatura e, in economia, di un nazismo senza militarismo».
(Paolo Savona)
Presentiamo ai lettori alcuni significativi stralci del libro di Paolo Savona "Come un incubo come un sogno" (Rubbettino) in libreria nei prossimi giorni. Sarà chiaro perché gli euroinomani lo detestano e Mattarella non vuole nominarlo ministro.
COME CI FICCAMMO NEI GUAI...
«Il mancato perseguimento degli obiettivi conduce a uno stato permanente di tensione all'interno dell'Europa per le ingiustizie che implica: i cittadini non sono tutti uguali nei diritti, ma solo nei doveri. L'esprit d'Europe si attenua e vengono meno le componenti sociali della pace, la vera forza che ha trainato all'inizio l'idea di Europa. I motivi di questa situazione sono due: l'unione non era ancora maturata nella coscienza dei popoli europei finendo con il peggiorarla per le cattive performance registrate nei momenti di crisi e perché le istituzioni create confliggevano con gli obiettivi.
25 maggio 2018
Ehsan Ullah Khan: "Mi addolora che qui la società non reagisce contro la schiavitù"
Ehsan Ullah Khan,
alle spalle la foto
di Iqbal Masih
|
Ehsan Ullah Khan gira la testa per ascoltare con l'unico orecchio che gli è rimasto dopo le torture che ha sofferto nei suoi 12 soggiorni nelle carceri in Pakistan, suo paese natale, a cui è stato negato l'accesso dal 2001. Ma l'udito non è l'unica cosa che ha perso durante tutta una vita lottando contro la schiavitù, in particolare quella di bambini e bambine. In passato, i suoi nemici tentarono di assassinarlo e portarono via le vite dei suoi compagni di lotta, tra cui Iqbal Masih, il bambino schiavo che aiutò a liberare nel 1992 e che divenne il simbolo mondiale della lotta contro la schiavitù. Nonostante tutto questo, questo attivista pakistano continua a predicare la nonviolenza. "La mia convinzione è forte e credo che la tortura porta tortura. Se torturi oggi, la stai seminando per il futuro", dice.
24 maggio 2018
"Ridi Pagliaccio": La nascita di un mostro a due teste, SalviMaio
La politica italiana è un cesto di granchi, un intreccio di vipere, che offre in ogni momento scene degne di Plauto, Goldoni e Dario Fo insieme. Ci vorrebbe un Brecht per fare meglio. Per chi segue lo spettacolo - vicino o lontano - il dilemma è costantemente: bisogna ridere o piangere?
In ogni caso, questa politica ha appena dato alla luce un mostro con due teste e presto tre, un vitello a cinque zampe, che i media hanno immediatamente battezzato SalviMaio: Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno appena reso pubblico il loro contratto di matrimonio per governare il paese. Lunedì, devono recarsi al Quirinale per presentare il loro progetto di governo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Se lo approverà, i due uomini dovrebbero governare il paese considerato il più ingovernabile dell'Unione europea per i prossimi cinque anni (è ancora necessario che trovino il personaggio su cui convergere per svolgere il ruolo di primo ministro). Se dice niet, torneremo al punto di partenza, cioè alle urna.
In ogni caso, questa politica ha appena dato alla luce un mostro con due teste e presto tre, un vitello a cinque zampe, che i media hanno immediatamente battezzato SalviMaio: Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno appena reso pubblico il loro contratto di matrimonio per governare il paese. Lunedì, devono recarsi al Quirinale per presentare il loro progetto di governo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Se lo approverà, i due uomini dovrebbero governare il paese considerato il più ingovernabile dell'Unione europea per i prossimi cinque anni (è ancora necessario che trovino il personaggio su cui convergere per svolgere il ruolo di primo ministro). Se dice niet, torneremo al punto di partenza, cioè alle urna.
22 maggio 2018
Abecedario per capire la vittoria del Chavismo in Venezuela
Il Chavismo ha vinto nuovamente le elezioni in Venezuela. Si tratta di 22 delle 24 elezioni tenutesi in Venezuela dopo il trionfo del Comandante Chávez nel 1998, un trionfo che ha inaugurato il cambio d'epoca in America Latina.
In un chiaro esempio di dissonanza cognitiva, buona parte dell'opinione pubblica internazionale, inclusa la sinistra, non comprende appieno il motivo per cui se il Venezuela è una dittatura nel mezzo di una guerra civile, le elezioni si svolgono in pace, senza morti e con risultati simili, in partecipazione e supporto al vincitore, ad altri processi elettorali del continente.
Cerchiamo di capire con un breve abecedario cosa è successo:
C di Chavismo. Questo abecedario non inizia con la A, ma con la C di Chavismo, che, più che un concetto teorico, è una teoria dell'azione collettiva, plebea, messa nin pratica. Senza il chavismo politico e sociologico, selvaggio nelle parole di Reinaldo Iturriza, non sarebbe possibile comprendere non la rivoluzione bolivariana, ma l'eroica resistenza agli attacchi politici, economici e mediatici contro un processo, attacchi che iniziarono dopo la vittoria di Chávez, ma si sono intensificati con la sua morte nel 2013.
21 maggio 2018
Per quanto ancora continueremo a far finta che i Palestinesi non sono un popolo?
Mostruoso. Spaventoso. Perverso. E’ strano come oggi, in Medio Oriente, manchino semplicemente la parole. Sessanta Palestinesi morti. In un giorno. Duemilaquattrocento feriti, più della metà da proiettili veri. In un giorno. Questi numeri sono un oltraggio, una fuga dalla moralità, un motivo di infamia per ogni esercito.
E noi dovremmo credere che l’esercito israeliano sia quello della “purezza delle armi”?
E abbiamo un’altra domanda da fare. Se questa settimana ci sono 60 Palestinesi morti al giorno, che cosa succederà se la prossima settimana ce ne saranno 600? O 6.000 il mese prossimo? Le squallide giustificazioni di Israele (e la rozza risposta americana) sollevano esattamente questo interrogativo. Se adesso riusciamo ad accettare un massacro di questa magnitudine, quanto potrà reggere il nostro sistema immunitario nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire?
E abbiamo un’altra domanda da fare. Se questa settimana ci sono 60 Palestinesi morti al giorno, che cosa succederà se la prossima settimana ce ne saranno 600? O 6.000 il mese prossimo? Le squallide giustificazioni di Israele (e la rozza risposta americana) sollevano esattamente questo interrogativo. Se adesso riusciamo ad accettare un massacro di questa magnitudine, quanto potrà reggere il nostro sistema immunitario nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire?
20 maggio 2018
Benvenuti nel mondo in cui le aziende sorvegliano permanentemente i loro lavoratori
"Poiché questa sorveglianza può essere fatta retrospettivamente per licenziare le persone, è usata per far sentire loro che potrebbero perdere il lavoro in qualsiasi momento", dice un sociologo che ha lavorato come teleoperatore.
L'anno scorso una compagnia statunitense ha impiantato microchip a dozzine di lavoratori. In quella "festa del chip" che fece notizia in tutto il mondo, i dipendenti si misero in coda per posizionare tra il pollice e l'indice un dispositivo delle dimensioni di un chicco di riso sotto la pelle.
19 maggio 2018
"Le analogie tra l'Europa di oggi e la Germania nazista sono molto forti"
Franco Berardi, Bifo, è professore di filosofia all'Università di Bologna. Inoltre, è autore di articoli, sceneggiature per documentari e libri come l'ultimo, Fenomenología del
fin (Ed. Caja Negra). Ma soprattutto, Bifo è uno dei pilastri di quegli anni 70 italiani dell'autonomia operaia, dell'insurrezione attraverso la fondazione di Radio Alice e del pensiero critico europeo contro il neoliberismo che viviamo. Berardi sbarcò a Madrid al Museo Reina Sofía per partecipare a Sovversione o barbarie. La fine del mondo come la conosciamo, un dibattito sulla Rete, emozioni, nuove mascolinità. Ha anche presentato il suo ultimo lavoro come sceneggiatore nel documentario diretto da Andrea Groppiero Comunismo Futuro, di fronte ad una platea piena e attenta per due giorni consecutivi. In una delle pause ha parlato con La Marea.
Sarebbe strano non iniziare questa intervista senza chiederle il suo punto di vista sulla situazione post-elettorale in Italia.
18 maggio 2018
Teresa Aranguren: Trump e Netanyahu sono due supremazisti
Alle 21:00 di lunedì 14 maggio, quando si compie il 70° anniversario della proclamazione dello Stato di Israele, oltre 50 morti palestinesi (tra cui sei minorenni) e 2.400 persone ferite dal fuoco dell'esercito israeliano nel quadro delle proteste contro il trasferimento dell'Ambasciata USA a Gerusalemme da Tel Aviv.
La decisione di Washington diventa realtà solo un giorno prima che il popolo palestinese ricordi, come ogni 15 maggio, i 70 anni della Nakba ("catastrofe", in arabo), l'esilio forzato di migliaia di palestinesi dopo l'occupazione israeliana del loro territorio. Per questo motivo, abbiamo intervistato via email Teresa Aranguren, giornalista e scrittrice con una vasta e pluripremiata carriera che copre il Medio Oriente e il conflitto di Palestina e Israele e autore della Palestina. Il filo della memoria e Contro l'oblio.
Labels:
Apartheid,
BDS,
Benjamin Netanyahu,
Democrazia,
Diritti,
Donald Trump,
Gaza,
Gerusalemme,
Israele,
Medio Oriente,
Nakba,
Palestina,
Storia,
Unione Europea,
Usa
16 maggio 2018
« Li avevamo avvertiti ! »Il discorso di Netanyahu alla nazione ebraica
Noi, lo Stato di Israele, abbiamo appena lanciato messaggi di avvertimento su Gaza:
Non marciate domani!
Non marciate domani!
Gente di Gaza,
Dovete capirlo:
Voi siete untermenschen! (sub-umani, termine dell'ideologia nazista)
Siete destinati ad essere nostri schiavi o ad essere sterminati.
Questo è il motivo per cui vi abbiamo imprigionato in uno spazio insopportabile, in cui siete lentamente avvelenati.
Non osate paragonarci ai nazisti!
Vi avevamo avvertiti di non cercare di sfuggire al vostro destino.
15 maggio 2018
Per Netanyahu, vivere con la spada*, ha pagato
Sono giorni di grande vittoria per il primo ministro Benjamin Netanyahu, per la destra e per i nazionalisti israeliani. Questi sono giorni di vittoria per il percorso che hanno scelto, la via della forza, quella della loro fede, la fede nel popolo eletto che può fare tutto ciò che gli piace.
Iscriviti a:
Post (Atom)