"Negliultimi quattro anni, l'industria chimicaha speso11,2 milioni di dollari per una campagnaper direche non è colpaloro, così sappiamo di chi è la colpa." ― Jon Cooksey, scrittore, regista: How to Boil a Frog
Sappiamo esattamente cosa uccide le api. L’estinzione delle colonie di
api in tutto il mondo non è un grande mistero come vorrebbero farci
credere le aziende chimiche. La natura sistemica del problema lo rende
un affare complesso, ma non impenetrabile. Gli scienziati sanno che le
api stanno morendo a causa di una serie di fattori quali pesticidi,
siccità, distruzione del loro habitat naturale, riscaldamento globale e
così via. Le cause di tale scomparsa sono in relazione tra loro e
strettamente connesse ma sappiamo che il responsabile è l’uomo e che le
cause principali sono i pesticidi e la distruzione del loro habitat
naturale.
I biologi hanno trovato tracce di 150 diversi
pesticidi chimici nel polline delle api, un cocktail di pesticidi
mortale secondo Eric Mussen, apicoltore della University of California.
Le aziende chimiche Bayer, Syngenta, BASF, Dow, DuPont e Monsanto hanno
scrollato le spalle per questa complessità sistemica, come se il mistero
fosse troppo complesso per essere svelato. Non hanno messo in atto
alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi. Dopo tutto, la
vendita di veleni a coltivatori in tutto il mondo, è vantaggiosa.
Come se non bastasse, l’habitat delle api selvatiche si riduce di anno
in anno a causa dell’attività agroindustriale che distrugge praterie e
foreste per lasciar spazio alle monocolture che sono contaminate dai
pesticidi. Per fermare il processo di estinzione delle api, dobbiamo
rivedere il nostro sistema agricolo malato e distruttivo. Leggi tutto...
Un prefetto,
un diplomatico degli Stati Uniti d'America e una sfilza di generali e
ammiragli. E un ministro della guerra e un viceministro degli esteri.
Forse persino una talpa dell'Ambasciata Usa in un prestigioso istituto
pubblico d'Italia. Tutti insieme appassionatamente per individuare una
strategia che consenti alle forze armate statunitensi di aggirare lo
stop ai lavori d'installazione del terminale MUOS nella riserva naturale
di Niscemi. Sulla pelle e alle spalle di centinaia di attivisti No war
che dal gennaio 2013 bloccano gli ingressi della stazione siciliana di
telecomunicazione con i sottomarini nucleari in navigazione negli oceani
per impedire il transito degli operai chiamati a realizzare il nuovo
sistema di guerra satellitare.
A fine maggio gli hacker di Anonymus Italia
hanno fatto incetta di e-mail e comunicazione riservate del Ministero
degli interni. Oltre 2.600 documenti prontamente messi online che
svelano le trattative del Viminale per l'acquisizione di apparecchiature
d'avanguardia da usare per fini investigativi e l'affidamento al
cantiere navale "Vittoria" (Adria, Rovigo) dell'ammodernamento di otto
unità libiche nell'ambito dei famigerati accordi di cooperazione
Italia-Libia per il contrasto all'immigrazione (un contratto da 5
milioni di euro). Ma ci sono pure le informative sulle più recenti
mobilitazioni studentesche a difesa dell'istruzione pubblica e le
"istruzioni" per la garantire la sicurezza ai viaggi del Capo dello
Stato. E, dulcis in fundo, i carteggi tra la Prefettura di
Caltanissetta, la Farnesina, il Ministero della difesa e l'Ambasciata
degli Stati Uniti a Roma. Oggetto il MUOS in via di realizzazione in
Sicilia.
Il
31 maggio i titoli di testa dei media mondiali erano simili a questo,
preso da Reuters: “la Monsanto fa un passo indietro sulle colture OGM
in Europa.” La fonte originale della storia è da attribuire a un
giornale tedesco di sinistra, TAZ , il quale ha pubblicato estratti di un’intervista al portavoce ufficiale della Monsanto Germany.
Stando a quel che si dice Ursula Lüttmer-Ouazane avrebbe
dichiarato al TAZ che “Siamo arrivati alla conclusione che al momento
non godiamo di largo consenso.” Questa sua osservazione ha fatto il giro del mondo e Reuters
ha intervistato il portavoce aziendale della Monsanto il quale pare
abbia detto:
“Venderemo i semi OGM solo dove possano
godere del supporto dei coltivatori, dei politici e di una
regolamentazione efficace. Siamo convinti che oggi tali requisiti si
trovino solo in pochi paesi europei, in primis Spagna e Portogallo.”
[1]
Prima che il mondo inizi ad aprire lo champagne e
festeggiare la morte di OGM e relativi pesticidi quali il Roundup, vale
la pena di osservare da vicino cosa è stato detto ufficialmente. Leggi tutto...
I veri padroni del mondo non sono più i governi, ma i dirigenti di gruppi multinazionali finanziari o industriali, e di istituzioni internazionali opache (FMI, Banca mondiale, OCDE, OMC, banche centrali). Purtroppo, questi dirigenti non sono stati eletti, malgrado l'impatto delle loro decisioni sulle popolazioni. Il potere di queste organizzazioni viene esercitato su una dimensione planetaria, mentre il potere di uno Stato è ridotto ad una dimensione nazionale. Tra l'altro, il peso delle ditte multinazionali nei flussi finanziari ha da tempo superato quello degli Stati. Di dimensione internazionale, più ricche degli gli Stati, ma anche principale fonte finanziaria dei partiti politici di ogni tendenza nella maggior parte dei paesi, queste organizzazioni si trovano quindi al di sopra delle leggi e del potere politico, al di sopra della democrazia. Ecco un elenco del fatturato di alcune multinazionali, paragonati al Prodotto Interno Lordo degli Stati. Un esempio flagrante della potenza planetaria che queste organizzazioni stanno ottenendo.
In una scuola nel Maryland è stato
installato PalmSecure, un sistema di scansione
biometrica che richiede agli studenti delle elementari di mettere la mano su
scanner a raggi infrarossi al fine di pagare il loro pranzo a
scuola.Le
sfumature uniche della mano di ogni singolo bambino verranno catalogate e
l'immagine criptata con un algoritmo numerico che viene combinato con il costo
del pasto. PalmSource, una società giapponese
specializzata intecnologia
biometricaoffre questo "sistema di
autenticazione" che è commercializzato come una necessità nel settore sanitario,
bancario, della sicurezza, del governo, vendite al dettaglio e
istruzione. La
società fornisce anche una serie di chip RFID con capacità di
memoria.Il costo per contribuenti e genitori
dell'installazione di questo sistema di sorveglianza stile Grande Fratello in 43
scuole in Maryland è stimato in 300.000 dollari.
PalmSource è in fase di sperimentazione
in Florida, Mississippi e Louisiana.
I responsabili del scolastico di Spring
Independent a Houston, nel Texas, affermano che "i lettori RFID situati lungo ogni campus sono utilizzati per
identificare la posizione degli studenti all'interno della struttura, e che
possono essere utilizzati per verificare la frequenza dello studente per il
finanziamento e le finalità del corso".
A metà degli anni Settanta l’imperialismo attraversava una crisi
profonda, dovendo fronteggiare al tempo stesso la pressione delle classi
popolari nel cuore stesso della Triade dei paesi capitalistici avanzati
e la lotta per l’emancipazione delle nazioni del Sud del mondo, di cui
rimane emblematica la vittoria del Vietnam sugli Stati Uniti. Nel
breve volgere di qualche anno, a partire dal cuore dall’Anglo-America,
cuore del sistema imperialistico, vengono adottate una serie di
politiche, definite neoliberiste, che mirano a lanciare una
controrivoluzione globale. La libera circolazione dei capitali, che
attraversando le frontiere possono cercare di soddisfare la loro
insaziabile sete di miglior remunerazione possibile, e la deregolazione
dell’economia, con la fine dell’intervento pubblico e il taglio del
welfare, mirano a recuperare il terreno concesso al proletariato e alle
classi popolari nel corso del decennio passato e mettono nel mirino le
stesse conquiste democratiche. Sull’altro fronte della lotta di classe
internazionale si mira a legare i paesi del Sud del mondo al cappio
dell’indebitamento strutturale per svuotarne la sovranità a colpi di
ricette “consigliate” dai propri tentacoli: FMI e Banca mondiale. Leggi tutto...
La nostra libertà è perennemente sotto alta sorveglianza elettronica. Le tecnologie informatiche hanno permesso di aumentare ciò che gli specialisti chiamano la nostra "tracciabilità". Le nostre attività, conversazioni, gusti e centri d'interesse lasciano delle tracce nei numerosi sistemi informatici che gestiscono il nostro quotidiano. Tutti questi dati vengono compilati, centralizzati e memorizzati da organizzazioni pubbliche o private che possono riconoscere ad ogni istante il "profilo" di ogni individuo. Dati informatici, telefoni cellulari, internet, associazione della carta di credito al codice barra, rete Echelon, ecco i mezzi con i quali la nostra libertà è diventata molto controllata...
I dati
I dati delle amministrazioni e delle ditte private racchiudono numerose informazioni personali su milioni d'individui, cittadini o consumatori. Questi dati sono inoffensivi finche sono sparsi in multipli centri informatici. Ma utilizzando tecniche familiari ai pirati informatici, delle organizzazioni potrebbero facilmente penetrare questi sistemi, al fine di compilare e centralizzare tutte queste informazioni.
“Rilevanza della forma e della istituzionalità giuridica nella
creazione del valore monetario”.
Occorre precisare quali caratteristiche
tecniche ed economiche assuma il procedimento di emissione nella
creazione del valore monetario, ed in particolare l’enorme rilevanza
della istituzionalità giuridica (cosiddetto corso legale) e la
conseguente manifestazione formale mediante il simbolo monetario di
costo nullo.E’ la manifestazione formale del simbolo che, una volta
recepita dalla collettività,ne determina la tipica rilevanza giuridica
per la coscienza sociale. E’ questa che crea il valore monetario
convenzionale, sicché nel momento stesso in cui si è incorporato nel
simbolo il valore convenzionale, si obiettivizza in un nuovo bene: la
moneta.
Questo bene ha dunque le caratteristiche di essere:a)
immateriale, b) collettivo, c) di avere un valore condizionato: a)
immateriale perché la strumentalità risiede non nell’elemento materiale
del simbolo (la cui funzione consiste nel manifestare il bene,
individuarlo come oggetto di diritto, attribuirne la titolarità al
portatore del documento) ma nella convenzione monetaria. A conferma di
ciò sta il fatto che, se si dichiara una moneta fuori corso, essa, pur
senza perdere la sua integrità fisica, perde il suo valore. Ciò avviene
perché il simbolo ha perso la sua rilevanza giuridica. In breve, perché è
venuta meno la convenzione sociale che attribuiva al simbolo il tipico
valore convenzionale monetario. La rilevanza giuridica è la tipica
convenzione che rende attualmente utile ogni modo di essere degli
strumenti giuridici, le LEGGI. Merita ricordare a questo punto la
magistrale definizione di Pedio: “Conventionis nomen generale est omnia
pertinens quod faciunt qui inter se agunt”.
«È controproducente combattere contro i mulini a vento»:
così il capo delle relazioni pubbliche per la Monsanto in Europa, in
un’intervista al Tageszeitung, ha annunciato una ritirata strategica:
«Non faremo più lobby per i coltivi in Europa», e la ditta non ha
«attualmente» in corso progetti pere far approvare dagli stati sementi
geneticamente modificate. L’incredibile successo della «Marcia contro Monsanto» ha lasciato il
segno. La marcia ha avuto luogo in 400 città di 52 Paesi, e dovunque i
manifestanti hanno protestato contro i loro governi, troppo compiacenti,
diciamo, davanti agli argomenti Monsanto a favore dei suoi OGM. La
protesta chiedeva esplicitamente il «labeling»: che gli ingredienti
geneticamente modificati siano segnalati nelle etichette, come si fa per
gli zuccheri e i grassi. Ai consumatori, poi, la scelta. Una misura che la ditta ha contrastato sempre e con tutte le sue
forze lobbystiche, che sono notoriamente irresistibili quando si
esercitano sull’eurocrazia. Monsanto ha condotto una campagna a tutto
campo contro le etichettature, sostenendo che sarebbero troppo costose
(sic), che danneggerebbero i produttori poveri, che l’etichetta non
serve a niente dato che i cibi geneticamente modificati sono senza
rischi per il consumo umano, eccetera.
Il fondo monetario
internazionale ha reso pubblico un rapporto particolarmente critico
sulla situazione della Grecia [1]. Questo rapporto conferma la
prevalenza di politiche restrittive che conducono a un aggiustamento
prodotto essenzialmente dalla recessione.
« La Grecia
sta correggendo la propria posizione principalmente attraverso la
recessione, non attraverso riforme che esaltino la produttività.»
Questa relazione ha
suscitato le ire della Commissione europea [2], e oggi possiamo dire
che una resa dei conti è in atto all'interno della Troika
(combinazione di FMI, BCE e Commissione europea) che è responsabile
per l'amministrazione delle "riforme" imposte alla Grecia.
Proprio questo è essenziale. Infatti, le critiche dell’FMI alle
politiche imposte alla Grecia sono piuttosto moderate, anche se molto
spesso si basano su una corretta constatazione dei fatti. La cosa importante è quindi piuttosto la
rottura del fronte esistente tra le istituzioni europee e il fondo
monetario internazionale, cosa che era nell’aria fin dall'inizio di
quest'anno, con le polemiche sugli effetti delle politiche di
aggiustamento fiscale e di bilancio. Questo contribuirà ad aprire
gli occhi di qualcuno. Le politiche criminali condotte in Grecia, e
questo nel vero senso del termine, perché i suicidi sono aumentati
di un quarto in questo paese, sono piena responsabilità dei leader
europei e per primi dei governanti tedeschi, ma anche, ahimè, dei
francesi.
In Italia allignano sentimenti antitedeschi, fomentati dai politici e
dai giornalisti. È comprensibile che ai politici italiani quelli
tedeschi non piacciano, dal momento che nel Parlamento tedesco non c’è
un solo inquisito, un solo indagato, un solo condannato: è certamente
gente antipatica. E anche ai giornalisti italiani si capisce che non possano piacere quelli tedeschi: se guardiamo Der Spiegel,
c’è un mare di giornalisti, tutti pronti a cercare le notizie, a
informare i lettori, anziché dedicarsi a fare i favori a questo o a
quell’amico, insomma a fare marchette. È naturale che il giornalismo
tedesco, quello di alto livello soprattutto, sia inviso a quello
italiano. Quindi si capisce perché vengano fomentati sentimenti
antitedeschi.
Tranquilli: grazie a Goldman Sachs e ad altri “donatori”, la
conferenza di quest’anno sarà a “costo zero” per l’Hertfordshire –
nonostante la costruzione della Grande Muraglia di Watford
L’auditorio si è fatto silenzioso quando ha preso la parola un anziano
consigliere di Watford. Il team di polizia e sicurezza era visibilmente
nervoso. Era stato precedentemente presentato ed illustrato il piano
della sicurezza per questo “evento unico”: zone anti-terrorismo, blocchi
di sicurezza, restrizioni alla circolazione delle autovetture in
prossimità di questa “importante conferenza internazionale”. Ma ecco
che ora prendeva la parola la “gente” di Watford. Che
significherà per loro questa tre giorni di vertice politico
internazionale, con la sua corposa lista di partecipanti tra finanzieri e
miliardari, capi di partito e di gruppi d’informazione, ben protetti
dalla più grande operazione di sicurezza a cui Watford abbia mai
assistito finora? "A me importa soprattutto una cosa:”ha tuonato il vecchio consigliere.
“si sta o non si sta stabilendo un precedente per il parcheggio delle
macchine vicino a Old Hempstead Road?"
Ed è poi iniziata una discussione di quasi un’ora/un’ora e mezza
sull’argomento se le macchine e i mezzi stampa avessero o meno il
permesso di parcheggiare sulla striscia di prato che corre lungo la
A41, di fronte al Grove Hotel. E’ stato come un bizzarro e distopico
episodio di “Manteniamo le apparenze”. Leggi tutto...
Pubblichiamo un articolo del climatologo Luca Romaldini.
Il testo presenta gli aspetti salienti della questione “scie chimiche”,
inquadrandone la matrice militare, dietro il paravento degli
“esperimenti” volti a mitigare il cosiddetto “riscaldamento del
pianeta”. Non sfugga il piglio ironico dell’autore, un'ironia tanto più
pungente quanto più forte è la condanna nei confronti di avvelenatori e negazionisti.
La polvere di vetro
speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del
CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere
sulla Terra in eccesso.
Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche
anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South
Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia
(D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari,
specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza
del Pentagono. Leggi tutto...
Il problema non sono le ragazze di Arcore. Donne che concedono
prestazioni sessuali in cambio di denaro e di favori da parte di uomini
potenti ce ne sono sempre state. Fatta eccezione per le
minorenni, una qualunque ragazza che faccia una scelta di questo tipo lo
fa in modo libero e indipendente. Nessuno la obbliga ad andare ad
Arcore con la forza, quindi se ci va vuol dire che avrà deciso che ciò
che sta per ricevere vale più di ciò che dovrà dare in cambio. Anche in questo campo valgono le regole del libero mercato. Qui
non stiamo parlando di prostitute da strada, che vivono una vita di
schiavitù vera e propria, nella quale non hanno nessuna possibilità di
scelta. Qui stiamo parlando di prostituzione d'alto bordo, dove una
ragazza porta a casa 1000 euro per fare una visita con lo stetoscopio al
presidente del consiglio travestita da infermiera. Nel caso di
Arcore quindi il problema non sono le prostitute, ma casomai i
prostituti, cioè tutti coloro che sono invece obbligati a svolgere il
loro ruolo di comprimario pur di non perdere la loro posizione
privilegiata alla corte di re Artù.
Danny
Darling, professore di Geografia Umana dell’Università di Sheffield ha
appena pubblicato un articolo sul settimanale New Stateman (“How Social Mobility got Stuck”,
16.5.2013), che illustra chiaramente quello che alcuni di noi
stanno dicendo, e cioè che il neoliberismo è l’ideologia promossa dai
super-ricchi per poter ottenere politiche pubbliche che li
favoriscano. Il professor Darling analizza la concentrazione delle
rendite e della ricchezza durante la vita della signora Thatcher
(l’idolo dei neoliberisti, che ha tenuto banco sulla stampa spagnola
in occasione della sua morte), dalla sua nascita alla sua morte,
mostrando come le politiche promosse dal suo governo hanno enormemente
contribuito a tale concentrazione.
Di Vicenç Navarro Cominciamo
dai dati. Quando Margaret Thatcher nacque, nel 1925, entrò a far parte
di una famiglia del gruppo superiore per rendita della Gran Bretagna.
Quando andò all’Università di Oxford, la sua famiglia era già
riuscita ad entrare a far parte dell’1% della popolazione con la
rendita più alta e quando, nel corso degli studi a Oxford, si sposò con
Dennis, suo marito, questa parte era già diventata lo 0,1% della
popolazione. Leggi tutto...
Premesso che l'ISTAT dice che la disoccupazione ad aprile 2013 è al 12%, non si capisce bene la "strategia" di Letta. Ha intenzione di far aumentare la disoccupazione oltre il 30% per poi mantenere la promessa di farla scendere... magari al 29%? ...Oppure adotterà il metodo suggerito da Troisi?
Meglio di così era difficile: dai francobolli di Weimar alle carriole,
dal fallimento delle banche alle pallottole nel garage. Gustatevi la
puntata con il link qui di seguito perché tutte le parole d'ordine del
PUDE (Partito Unico Dell' Euro sono trionfalmente rappresentate. Io ho
cercato di dire come stanno le cose ma la verità è molto meno
affascinante della fantascienza. (Carlo Borghi)
Ci sono forti differenze tra come si stanno gestendo le crisi finanziarie nella zona euro e negli USA
Il populista Beppe Grillo e il suo Movimento anti-establishment 5 Stelle
sta avendo molta popolarità in Italia, perché disposto a parlare di un
referendum per uscire dall'euro [NdT : l’articolo originale è stato pubblicato prima delle elezioni amministrative in Italia].
La recessione della zona euro
ormai è la più lunga mai registrata nell’area della moneta unica,
secondo le statistiche ufficiali pubblicate la scorsa settimana
l'economia ha continuato a regredire anche nel primo trimestre di
quest'anno. Un confronto con l'economia statunitense potrebbe far luce
sui motivi per cui, nel 21° secolo, può verificarsi un profondo
fallimento economico in paesi ad alto reddito e alto livello di
istruzione. Leggi tutto...
Esistono diversi modi per raccontare la Storia. Uno è quello
cronologico-analitico, che mette in fila le date e i fatti cercando di
creare delle precise connessioni di causa ed effetto e dei collegamenti
sempre più ampi e intrecciati degli eventi. L’altro è quello
idealistico-romanzato, che pur non trascurando l’attinenza ai fatti
accaduti cerca di rileggerli in una chiave più intimistica, soggettiva e
coinvolgente. Nel primo metodo prevale l’oggettività, il distacco
freddo e scientifico dai fatti che si stanno narrando, nel secondo la
soggettività, la partecipazione emotiva e febbrile agli eventi nei quali
ci si sente intimamente coinvolti. Entrambe queste metodologie di
narrazione sono speculari e complementari: non si può essere
sufficientemente lucidi, distaccati ed obiettivi se prima non si è
vissuto emotivamente e appassionatamente ciò di cui si sta parlando, e
d’altra parte non si può raccontare con passione e intensità ciò di cui
non si conosce l’esatta evoluzione cronologica dei fatti. Nel testo che
vi propongo oggi, scritto con brillantezza ed efficacia da Francesco
Mazzuoli che mi ha gentilmente concesso la possibilità di pubblicarlo
sul blog, prevale sicuramente il secondo aspetto della narrazione della
Storia: quello romanzato, passionale, emotivamente coinvolto.
Eppure
ad una lettura più attenta del testo noterete che non manca nulla della
rispondenza ai fatti, ai dati e agli eventi di cui abbiamo tanto
discusso in questi mesi. Il racconto, che oltre a ripercorrere i più
importanti fatti degli ultimi trenta anni tenta di prevedere un
possibile epilogo dell’attuale vicenda italiana ed europea, Leggi tutto...
L'anno diplomatico 2013 ha visto come primo significativo evento il comunicato congiunto
di Washington e Bruxelles del 13 febbraio sul comune proposito di
avviare dei negoziati per dar vita al TTIP, cioè ad una partnership per
il commercio transatlantico e per gli investimenti. Si tratterebbe di
una vera e propria unione finanziaria e commerciale delle due sponde
dell'Atlantico.
Il comunicato congiunto però non ha avuto alcuna risonanza sui media
ufficiali, anzi sembrerebbe che ci sia stata una vera e propria congiura
del silenzio. Ha fatto parzialissima eccezione la testata online "Wall Street Italia";
ma il fatto davvero strano è che una testata specializzata in notizie
economico-finanziarie per procurarsi del materiale a riguardo abbia
dovuto far ricorso al rilancio di un articolo di Michel Collon, che era
stato tradotto e pubblicato su un sito di opposizione,
ComeDonChisciotte.