Crescono i danni alla salute derivanti dalla gestione del virus che pare essere l’unica malattia del mondo. Una visione miope, che tiene conto solo di un aspetto a discapito del tutto, genera più distruzione di quella portata dal Covid. A dirlo è il rischio di una generazione sacrificata, l'aumento dei poveri e dell'uso di farmaci, le malattie mentali, le morti degli anziani soli, di chi non viene curato e di chi pensa al suicidio.
Crescono i danni alla salute globale derivanti dalla gestione dell’epidemia che pare essere l’unica malattia umana presente oggi nel mondo. Una visione miope che tiene conto solo di un particolare, per grave che sia, va a discapito del tutto, generando solo più morte e distruzione di quella portata dal virus cinese.
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Un’intervista approfondita a 360 gradi dove viene analizzato ogni aspetto fondamentale del fenomeno coronavirus e dove vengono rivelati i suoi veri inquietanti obbiettivi.
Il coronavirus non avrebbe in alcun modo le caratteristiche di una vera pandemia globale nè quella di una epidemia mortale, ma sarebbe in realtà una operazione su scala mondiale scatenata dalle élite globaliste per arrivare al raggiungimento finale dei loro obbiettivi.
Resoconto della prima giornata di processo Ha avuto inizio stamane il maxi-processo alla classe dirigente italiana, imputata di vari reati fra cui strage, violenza privata e pubblica ai danni di 60 milioni di cittadini, procurato panico, bancarotta nazionale.
Primo imputato il presidente del Consiglio dei ministri Conte. Alla sbarra con lui il presidente della Repubblica Mattarella, l’intero Governo, oltre un centinaio di “primedonne” del mainstream radiotelevisivo e della stampa, il CTS al completo e una trentina degli “esperti” che fino ad oggi avrebbero fornito dati parziali, tendenziosi o addirittura falsi.
Gli effetti collaterali, come in tutte le cose ci sono, eccome se ci sono.
Secondo quanto raccontato da Dagospia, che riporta le parole di alcuni volontari partecipanti alla sperimentazione a testate statunitensi, si parla di “febbre, mal di testa e dolori in tutto il corpo, simili a quelli dell’influenza stessa”. Sarebbero dunque questi gli effetti collaterali sperimentati dopo la somministrazione del vaccino Pfizer. Carrie, una 45enne del Missouri, avrebbe rivelato di essere stata sottoposta alle due punture necessarie per la completa somministrazione del vaccino: la prima a settembre e il richiamo il mese scorso.
L’azienda americana è affidabile? “Il suo curriculum non è di certo incoraggiante – leggiamo sempre su Byoblu -. La Pfizer è la prima società al mondo nel settore della ricerca, della produzione e commercializzazione di farmaci. L’azienda americana vanta però anche un altro primato. Si tratta della più grande frode commessa nella storia della sanità degli Stati Uniti, confessata dalla stessa azienda nel 2009, per aver commercializzato illegalmente 4 farmaci. 2,3 miliardi di dollari è la multa che Pfizer ha dovuto pagare allo Stato americano per questo reato”.
Una bella storia, quella del gruppo farmaceutico americano. E scavando scavando indovinate un po’ quale nome spunta? Via, ci siete arrivati prima di leggerlo: il solito Bill Gates…
In un mondo segnato da disuguaglianze e conflitti, e su un pianeta sofferente, l’energia pulita e le nuove tecnologie sembrano essere oggi i vettori di un futuro migliore, nel quale l’umanità potrà finalmente interrompere la dipendenza dai combustibili fossili e perseguire una crescita più sostenibile e sempre meno basata sullo sfruttamento di risorse finite.
Ma davvero credete che la soluzione universale sia la mascherina? Pensate davvero possa essere la panacea per fronteggiare la pandemia? Ritenete veramente che la mascherina rappresenti lo spartiacque etico per poter giudicare l’umanità e dividerla tra beati e dannati? Ma in che razza di civiltà progredita pensate di vivere se dopo svariati mesi state ancora li a credere che tutto si risolva come facevano i primitivi: distanziandosi, rintanandosi, mascherandosi, disinfettandosi le mani e accusando coloro che non lo fanno, augurandogli ogni male?
Forse non vi siete accorti che le vittime di Sars-Cov-2 non sono solo tra gli spavaldi no-mask , ma si contano anche tra i predicatori mascherati, come la ex-ministra della salute Lorenzin che assicura di aver seguito scrupolosamente tutte le direttive sanitarie. C’è gente di ogni risma e credo tra chi ha contratto l’infezione, devoti delle misure anti-virus, religiosi della mascherina e non soltanto atei del Covid, nichilisti o critici “negazionisti”…
A nessuno sfugge che la piaga del coronavirus sta facilitando l’istituzione di quella che Michel Foucault chiamava la ‘biopolitica’, una nuova forma di tirannia che non si impone con i manganelli o con i fucili ma con strumenti molto più sofisticati che ottengono il dominio sulle persone attraverso il controllo degli spazi che abitano, le loro relazioni personali, i loro comportamenti e affetti e anche i loro pensieri e desideri più segreti. Gli “stati di allarme”, il “coprifuoco” e le altre “limitazioni alla mobilità” che disturbano così le menti più grezze sono solo manovre fuorvianti.
Molto più subdole (ed efficaci) sono, ad esempio, le tecnologie di sorveglianza di massa che tracciano i nostri movimenti e manipolano le nostre decisioni, anche prevedendole; tecnologie alle quali la maggioranza sociale si attiene docilmente, mentre digitano sui loro smartphone, tranquilli e convinti che il potere li utilizza per proteggere la nostra sicurezza personale e preservare la nostra salute.
Si chiama “Terzo atto per la protezione della popolazione in caso di situazione epidemica di portata nazionale” questo il nome del disegno di legge dibattuto, lo scorso 6 novembre, dal Bundestag, il parlamento tedesco. Una legge delega che conferirebbe, se approvata, pieni poteri al governo restringendo tutte le liberà costituzionali in nome del virus.
Il medico della Asl romana ricorre al Tar contro Conte: "Le nuove misure sono sproporzionata, potenzialmente nocive per la salute e dannose per l'economia"
Le misure introdotte dall'ultimo Dpcm sono sproporzionate e potenzialmente nocive per la salute delle persone. Per questi motivi, il medico di base dell'Asl Roma 6, Mariano Amici, ha presentato ricorso al Tar del Lazio, contro l'ultimo decreto del presidente del Consiglio, che ha imposto nuove restrizioni in tutta Italia.
"Le misure introdotte- spiega il medico ad Agi- sono sproporzionate rispetto all'attuale situazione sanitaria ma soprattutto nocive: anziché salvaguardarla, rischiano di danneggiare la salute dei cittadini e soprattutto creano da subito pesanti danni all'economia nazionale con ripercussioni inevitabili anche per la spesa pubblica".
“Il Covid è stato ingigantito: è il panico e la paura di finire intubato o di morire che fa esplodere il sistema sanitario, non i malati. Se ricevo cento telefonate al giorno da chi non sta male, come curo i malati veri?“.
Sono le parole del professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, a Libero.
“La comunicazione è stata sbagliata. Terrorizzare le persone può aiutare a farle stare in casa, ma a livello ospedaliero gestire una popolazione nel panico genera solo caos. Se oggi le strutture sanitarie rischiano il collasso è anche perché sono assediate da migliaia di persone asintomatiche o poco sintomatiche che si potrebbero tranquillamente curare a casa che invece prendono d’assalto i pronto soccorso, intasano i centralini degli ospedali, fanno perdere tempo ai medici. E tutto avviene perché sono state spaventate dalle istituzioni, che avrebbero invece dovuto tranquillizzarle“, aggiunge il professore.
“Andava detto che il Corona sta facendo danni enormi ma che la maggioranza dei positivi è asintomatica o poco sintomatica e che il virus ha una letalità inferiore all’1% e fa male soprattutto a pazienti anziani e con la salute già compromessa”, prosegue.
“Muoiono anche soggetti più giovani, perché è una brutta infezione e concorrono tanti fattori: la genetica, le condizioni di salute, lo stato delle difese immunitarie nel momento del contagio, la carica virale introiettata. Ma già prima della comparsa del Covid, la polmonite contratta fuori dall’ospedale era la quinta causa di morte nel mondo, e uccideva anche cinquantenni e bambini“.
Che bello Conte riesce a mettere l’Italia in lockdown. Fra ali di Mass media e di esperti gioiosi e festeggianti (vedere un talk show in questi giorni è veramente istruttivo, con Cecchi Paone più presente di un Nobel in medicina) gli Italiani vengono chiusi in casa un po’ alla volta, L’astuzia di Conte è che queste norme impopolari e liberticide non con una misura decisa, ma poco a poco, sulla base di un misterioso algoritmo (quindi scaricando la responsabilità sulla matematica) e quasi senza farsene accorgere. Mentre la Campania resta ancora miracolosamente gialla, Liguria, Abruzzo, Toscana, Umbria e Basilicata diventano “Arancioni”, cioè praticamente rosse, con divieto di uscire da comune o regione senza permesso, praticamente una situazione da regione rossa, ma più sbiadita.
Roberto Bernabei, primario di geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico è stato ospite nell’ultima puntata di Piazzapulita. Corrado Formigli, giornalista e conduttore del programma, ha chiesto al medico se fosse allarmato da questa emergenza sanitaria.
Bernabei ha risposto di non esserlo rispetto ai posti di terapia intensiva dove “siamo abbastanza tranquilli” ma piuttosto per la situazione nei Pronto Soccorso e nei reparti di medicina covid dove “siamo in difficoltà”. Il conduttore ha chiesto chi fossero le persone che muoiono di covid. “Questa è una cosa che io ho sentito dire abbastanza poco” ha risposto Bernabei.
“Lei pensi che i contagiati tra 0 e 40 anni sono il 32%, tra 30 e 70 sono il 42%, e rimane un 25% che sono i contagiati dai 70 anni in più. Questo 25% fa il 90% dei morti, cioè muoiono quasi ed esclusivamente i vecchi. Dalla prima settimana di Marzo fino a oggi, l’età media supera gli ottant’anni e in più hanno tre malattie”.
200.000 tamponi al giorno! Che ci costano 210 milioni di euro al mese. Si, ma a cosa servono questi tamponi? A scovare presunti “positivi” asintomatici (cioè non manifestano né manifesteranno, nel 95% dei casi, alcun sintomo) e chiuderli a casa per almeno dieci giorni. Intanto si cercheranno (ad esempio, tramite la scheda che il “positivo” ha dovuto compilare alla tavola calda dove mangia ogni giorno) suoi “contatti”; i quali sarà sottoposti anch’essi a tampone ed, eventualmente, chiusi in quarantena. E così via a macchia d’olio in una parossistica caccia all’untore mentre il bilancio ufficiale di questa nuova fase dell’epidemia diventa sempre più drammatico.
La crisi del Covid come "straordinaria opportunità (sic!) per resettare il mondo"...
Molte delle norme e delle linee guida per la crisi del Coronavirus provengono dalla "COVID Action Platform", un'iniziativa del World Economic Forum (WEF). Il WEF è una piattaforma di collaborazione tra governi e industria. Secondo il WEF, l'obiettivo della Piattaforma d'azione COVID è: "costruire urgentemente basi per nuovi sistemi sociali ed economici per un mondo POST COVID". Il WEF si riferisce anche spesso al "Grande Reset". Il contenuto del piano di azioni è stato elaborato nella ”mappa di trasformazione COVID-19”. Si tratta di uno schema interattivo accessibile online. Ciò che colpisce subito è che è molto esteso e copre tutti i settori della società. L'accento è posto sulla centralizzazione delle amministrazioni (Global governance) e sull'applicazione di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, biotecnologia e neuroscienze. Quando si naviga attraverso la mappa di trasformazione non dà l'impressione che sia stata scritta in risposta a un'epidemia di virus.
A leggere il “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia” aggiornato al 22 Ottobre 2020 dell’Istituto superiore di Sanità c’è da rimanere sbalorditi. Si notano in particolare due cose:
– L’età media dei deceduti per (o sarebbe più giusto dire, con) Covid19 è di 80 anni che è – ohibò – l’età media di vita di una persona in Italia. Dunque l’età media di morte da Covid19 non si discosta di nulla o quasi dalla speranza di vita assoluta degli italiani (vedi immagine 1);
Le cose stanno precipitando sempre più rapidamente. Ciò che ho definito neofeudalesimo Globale ci sta piombando addosso, proprio adesso, proprio qui.
Ritornano i Campi di concentramento
In vari paesi del mondo stanno allestendo campi di concentramento in cui rinchiudere le persone, senza accuse né processi né assistenza legale, in attesa di “testarle” per decidere che fare con loro. Se non ne foste al corrente, erano le precise condizioni in cui vennero creati i primi campi di concentramento nei primi mesi del nazismo. Erano campi in cui radunare gli oppositori che non erano accusati di alcun crimine ma tuttavia detenuti in attesa di “determinazione” del loro status. Se non ci credete vi comprendo benissimo, anche io faticavo a crederci. Eppure sta accadendo di nuovo e proprio adesso.