Il mondo oggi soffre di condizioni economiche e geopolitiche molto fragili.
Questa non è una novità per la maggior parte delle persone del movimento per la libertà che da anni seguono la spirale discendente, ma è una novità per la maggioranza degli americani medi (ed europei) che raramente si azzardano a cercare informazioni approfondite su qualsiasi questione. Il fatto è che, anche se siamo milioni di persone consapevoli del pericolo, siamo ancora una minoranza. Questo crea un serio insieme di frustrazioni. Quando il cittadino comune ignora l'esistenza di una minaccia, cercare di spiegargli la fonte di tale minaccia diventa una perdita di tempo. Come possono vedere la radice del problema se non sanno nemmeno che il problema c'è? Sì, il mondo è sull'orlo di un violento cambiamento di rotta, ma non è questa la questione più importante. La questione più importante è che questa situazione precaria non è il prodotto del caso, della semplice avidità, della fragilità umana di base o di un sistema "troppo complesso", come affermeranno prevedibilmente gli esperti mainstream; è una scatola del caos deliberatamente progettata per servire gli interessi di pochi eletti.
Chi detiene il potere
economico sa che la crisi economica globale che è partita qualche
decennio fa e che è precipitata a partire dal 2008, non potrà
essere risolta, ma al massimo gestita all’interno dello scontro
titanico che forti gruppi di potere economico hanno ingaggiato da tempo. Dentro questo scenario di scontro all’ultimo sangue non esistono per
i padroni spazi per concessioni socialdemocratiche e nemmeno per le
garanzie del diritto fino ad ora sopportate. L’attacco ai diritti dei lavoratori e alle libertà democratiche è in
atto in tutti i Paesi del Mondo; la borghesia ha abbandonato da tempo i
riferimenti agli ideali espressi dalla sua
rivoluzione, quella partita nel 1789.
In Italia i programmi per la riduzione degli spazi democratici sono
partiti con il Piano di rinascita democratica della P2 e hanno
accelerato il loro percorso dopo la caduta del Muro di Berlino
con lo sdoganamento delle organizzazioni della destra estrema, con
la guerra in Iugoslavia, con l’aggressione occidentale ai Paesi del
Medio Oriente e in Italia con l’attacco allo statuto dei
lavoratori, alla costituzione e all’idea di organizzazione dei
lavoratori.
Quelli che prevengono le malattie e
si espongono alla creazione di virus sono eroici, ma quelli che creano e
diffondono intenzionalmente malattie e virus sono spietati. Data la
storia del governo degli Stati Uniti e del suo complesso industriale
militare riguardo alla guerra batteriologica e con i germi, l’uso di
questi agenti contro le grandi popolazioni e il desiderio di creare
agenti che sono ceppi specifici per razza, queste potenti entità sono
diventate diffusori di morte, che non dimostrano compassione per gli
innocenti. I virus artificiali intesi per la guerra, che si tratti di
rovina economica, fame o morte di massa, sono i meccanismi del vero male
che è tra noi. La predazione a questo livello è relegata a quelli al
potere; un Presidente, ad esempio, potrebbe dare l’ordine di spazzare
via milioni di persone a causa della sua incapacità di controllare un
problema che ha causato e perpetuato, e quindi dare la colpa alle
vittime.
Ashoka Mody spiega
come la crisi italiana, in questa tempesta perfetta, si avvia a
diventare l’epicentro di una grande crisi finanziaria globale. Dato che i
paesi europei sono eternamente divisi e su di loro non si può fare
affidamento, e la BCE risulta essenzialmente inutile nel suo ruolo di
banca centrale, Mody invoca l’intervento del FMI e degli Stati Uniti.
L’entità dell’intervento suggerito è quantificata in 500-700 miliardi di
euro, per avere un’approssimazione dell’enormità della crisi che si
profila. Intervento che plausibilmente non vedremo, dato che gli stessi
Stati Uniti stanno entrando nella fase di turbolenza da coronavirus.
L’Italia ha bisogno di una cifra tra 500 e 700 miliardi di euro di
salvataggio precauzionale per contribuire a rassicurare i mercati
finanziari sul fatto che il governo italiano e le banche riusciranno a
soddisfare i pagamenti dei debiti, ora che la crisi economica e
finanziaria si fa via via più preoccupante.
Nell'ottobre 2019, gli Stati Uniti hanno portato 172 (in realtà 369) "atleti" militari a Wuhan per i Giochi Militari Mondiali (Video). Nonostante abbiano il "più grande esercito del mondo", gli Stati Uniti si sono classificati al 35° posto dietro a paesi come Iran, Tunisia, Finlandia e Slovenia. Non ci sono video o foto della squadra statunitense, non sono state tenute registrazioni, una squadra enorme ma una performance pietosa e patetica per "i migliori militari" del mondo. I membri della squadra americana hanno fatto così male che i cinesi li hanno chiamati "soldati in salsa di soia". Infatti, la maggior parte dei presunti "atleti soldato" non ha partecipato a nessun evento ed è rimasta vicino al mercato del pesce all'ingrosso di Wuhan, dove si dice che la malattia sia comparsa solo pochi giorni dopo che i soldati americani hanno lasciato la zona.
Stiamo vivendo uno Stato di Eccezione nel quale i normali strumenti
giuridici saltano, giustificando d'ora in poi qualunque cosa senza via
d'uscita. Si tratta di una nuova forma giuridica rispetto alle
democrazie liberali uscite fuori dalle costituzioni di prima
generazione. Secondo Ugo Mattei, si potrebbe anche chiamare
"Biofascismo". Chi dorme in democrazia si risveglia in una dittatura.
E così, è pandemia.
Il “defcon 1” dell’OMS non è una mera presa d’atto dei fatti, ma un vero
protocollo, che prevede una serie di azioni sanitarie in altri casi non
consentite. Come quella che ci ricorda qui l’European Forum for Vaccine
Vigilance: a pandemia dichiarata, l’uso dei vaccini può bypassare i
trial clinici. Ricordate? A causa dei trial, fino a ieri, il vaccino non
poteva essere disponibile prima di 18 mesi.
Adesso niente più 18 mesi. Non appena il vaccino funziona,
si può usare sulla popolazione. D’altronde è una pandemia, vorrete mica
aspettare?
E infatti non c’è da aspettare: poche ore dopo, arriva l’annuncio. Un
vaccino statunitense è già arrivato alla Fase 1, quella dei test sui
volontari. Incredible news, esclama Donald Trump Jr. che festeggia su
Twitter.
In seduta pubblica, la Corte ha riferito che sarà aperta un'indagine per esaminare possibili crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini simili commessi durante il conflitto armato nella Repubblica Islamica dell'Afghanistan iniziato nel 2003.
Questa decisione è preceduta da una prima richiesta del procuratore Fatou Bensouda, presentata alla Corte nel 2017 e respinta all'unanimità. Tuttavia, ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto di Roma, che autorizza il Procuratore ad "avviare un'indagine sulla base di informazioni relative a un reato di competenza del Tribunale", la Camera ha accettato di ascoltare le argomentazioni orali che potrebbero sostenere tale indagine nel dicembre 2019.
Nel corso degli ultimi decenni qualcuno si è dato molto da fare per
convincere intere popolazioni che la nostra specie viva sotto minaccia
di estinzione da parte di morbi letali. Curiosamente, questo ruolo è
stato attribuito dapprima a morbi esotici e sconosciuti, come la peste suina, l’aviaria o l’ebola. Epidemie coperte da una ampia campagna di stampa e da lucrose campagne di vaccinazione, in seguito dimostratesi false emergenze
provocate a tavolino da scienziati pagati dalle case farmaceutiche.[1]
Evidentemente il modello “malattia esotica” non ha avuto l’impatto
sociale desiderato, così si è passati a demonizzare malattie comuni ed
endemiche, come il morbillo e la pertosse o persino tirare fuori dal cappello malattie ormai praticamente scomparse come la difterite. Finché non è arrivato qualcosa di adeguato a spargere il terrore: il COVID-19 della famiglia dei Coronavirus.
Altre borse, come quelle europee, di San Paolo (Brasile) e del Messico, hanno subito brusche cadute; alcune hanno temporaneamente sospeso le loro operazioni.
Oggi, le quotazioni di Wall Street sono state sospese subito dopo l'apertura, in quanto gli indici principali sono scesi di oltre il 7%, ovvero oltre il limite giornaliero. Fino a quel momento gli indici del mercato azionario statunitense erano in forte calo. La media industriale del Dow Jones è scesa del 7 %, oltre 1.600 punti. Anche S&P 500 e Nasdaq sono diminuiti del 7% ciascuno.
Il resoconto mediatico più frequentemente riportato sulla genesi del Coronavirus suggerisce che è derivato da un microrganismo di origine animale trovato in un pipistrello selvatico che è stato consumato da un residente cinese di Wuhan. Ma sembra che ci siano prove per contestare questo, ovvero il fatto che le adiacenti province cinesi di Wuhan, dove i pipistrelli selvatici sono più numerosi, non hanno registrato grandi epidemie della malattia. A causa di questo e di altri fattori, si è anche ipotizzato che il coronavirus non si sia manifestato naturalmente per mutazione, ma sia stato prodotto in laboratorio, forse come agente di guerra biologica.
Diversi rapporti suggeriscono che ci sono componenti del virus legati all'HIV che non si sarebbero potuti verificare in modo naturale. Se è vero che il virus è stato sviluppato o addirittura prodotto per essere usato come arma, ciò suggerirebbe ulteriormente che la sua "fuga" dall'Istituto di virologia di Wuhan nella popolazione animale e umana potrebbe essere stata accidentale. I tecnici che lavorano in tali ambienti sono consapevoli del fatto che le "perdite" si verificano spesso nei laboratori.
La Corte reale dell'Arabia Saudita ha annunciato martedì la morte del principe Abdulaziz bin Abdullah bin Faisal bin Farhan Al Saud.
In una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa saudita "SPA", la corte reale ha confermato la morte del principe Abdulaziz bin Abdullah bin Faisal bin Farhan Al Saud, fratello del governatore della Majmaah, il principe Abdul Rahman bin Abdullah bin Faisal.
Sono i migliori dei nostri ragazzi. Uno è un "musicista di un buon liceo", un altro è un "boy scout specializzato in teatro". Questi sono i cecchini che hanno sparato su migliaia di manifestanti disarmati lungo la recinzione di confine di Gaza. Nella Striscia di Gaza, ci sono 8.000 giovani uomini permanentemente disabili a causa delle azioni dei cecchini. Ad alcuni di loro sono state amputate le gambe, e i cecchini ne sono molto orgogliosi. Nessuno dei cecchini intervistati per lo spaventoso reportage di Hilo Glazer a Haaretz (6 marzo) ha rimpianti. Se sono dispiaciuti, è perché non hanno versato altro sangue.
Mentre in Italia il Coronavirus produce i suoi pesanti e scontati effetti economici/finanziari, nell’ottica di una più ampia destabilizzazione dell’Europa, altri Paesi risultano essere particolarmente investiti dalla virus: in primis Corea del Sud e Iran. Il diffondersi della malattia segue dunque criteri squisitamente geopolitici e si inserisce nella più ampia strategia delle potenze marittime anglosassoni contro la massa continentale afro-euro-asiatica. Sono trascorsi poco più di sette giorni dalla nostra ultima analisi sul diffondersi del Coronavirus in Italia e gli avvenimenti intercorsi ne mostrano la validità: a fronte di un numero relativamente basso di vittime (circa 80 su 2.500 casi) ed una mortalità di poco superiore alla normale influenza, questa acuta forma di polmonite ha prodotto, produce e produrrà enormi danni economici e finanziari, vero obiettivo dell’attacco asimmetrico di cui è vittima l’Italia.
Il mondo, e l’Italia in particolare, è ormai stravolto dall’emergenza Coronavirus (Covid-19). Non è certo questa la sede per discutere degli aspetti medici dell’epidemia, con quasi 100.000 contagiati dalla Cina (80.000) alla Germania (400), dall’Iran (3.500) agli Stati Uniti (150). Ma non tutto è appannaggio dei tecnici della medicina, e la gestione dell’epidemia da parte del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ha una dimensione economica, dunque politica, profonda.
L’importanza della dimensione economica del problema si coglie immediatamente a partire da una semplice considerazione. Nel discutere degli effetti del contagio del Covid-19, si usa prendere come un dato il tasso di letalità (ossia il rapporto tra deceduti e contagiati), indicato nell’ordine del 3,4% dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, posta una determinata mortalità intrinseca della malattia, quel dato dipende in misura importante dalla capacità del SSN di gestire la diffusione del virus: quel tasso di mortalità corrisponde infatti ad una situazione, quale quella iniziale, in cui le strutture sanitarie sono in grado di accogliere i pazienti e garantirgli un trattamento adeguato alla gravità dello stato di salute.
Un investigatore di polizia in Spagna sta cercando di risolvere un crimine, ma ha solo un'immagine del volto di un sospetto, catturata da una telecamera di sicurezza nelle vicinanze. La polizia europea ha da tempo accesso al database di impronte digitali e DNA nei 27 paesi dell'Unione europea e, in alcuni casi, negli Stati Uniti. Ma presto questo investigatore sarà anche in grado di cercare in una rete poliziesca di banche dati di volti, che copre l'intera Europa e gli Stati Uniti. Secondo quanto trapelato da documenti interni all'Unione europea, l'UE sarà presto in grado di creare una rete di banche dati delle polizie nazionali per il riconoscimento facciale. Un rapporto preparato dalle forze di polizia nazionali di 10 stati membri dell'UE, guidati dall'Austria, chiede l'approvazione della legislazione UE per introdurre e interconnettere queste banche dati in tutti gli stati membri.
Sulla sciagurata gestione dell’emergenza Coronavirus
Tutti a crocifiggere la Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensivache in un suodocumentoha chiesto di “porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva (…) riservando risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza“. E che altro avrebbe dovuto suggerire davanti alla sciagurata gestione di questa “epidemia Coronavirus”? Doveil tampone viene fatto a chiunque dichiari di essere “a rischio”? Dove si portano d’ufficio nei reparti di terapia intensiva anziani, oggi positivi al tampone, con problemi respiratori che in passato venivano curati e, spesso guariti, con una bombola di ossigeno e un medico a casa loro. Dove nessuno dice alla gente che le epidemie influenzali, senza nessun panico, si portano via ogni anno in Italia,mediamente, ottomila persone.
Intervista a Eugénie Mérieau, autrice di La dictature, une antithèse de la démocratie? (La dittatura, un'antitesi della democrazia?), un'opera affascinante che decostruisce idee preconcette sui regimi autoritari.
A fine gennaio, su un aereo di ritorno da Israele, Emmanuel Macron ha denunciato "i discorsi politici straordinariamente colpevoli" che affermano che la Francia è diventata una dittatura e che, secondo lui, giustificano la violenza politica e sociale. "si sono installati nella nostra società l'idea che non saremmo più in una democrazia", disse allora. "Ma andate in una dittatura! Una dittatura è un regime in cui una persona o un clan decide le leggi. Una dittatura è un regime in cui non si cambia leader, mai. Se questa è la Francia, provate la dittatura e vedrete!" Cosa rivela questa affermazione? I regimi autoritari esercitano il potere senza il consenso del popolo? E quale realtà politica copre veramente il termine "democrazia" in Occidente?