8 aprile 2018
Generazione Ahed: Perché i giovani palestinesi devono liberarsi da una doppia oppressione
Tra i detenuti il 26 febbraio c'è Mohammed Tamimi, il cugino di 15 anni di Ahed.
Lo scorso dicembre, le truppe israeliane hanno sparato a Mohammed alla testa, fratturandogli il cranio. È improbabile che il giovane, che è in attesa di un intervento di chirurgia ricostruttiva, riceva cure mediche adeguate all'interno delle prigioni israeliane.
Il crimine di Ahed è stato quello di schiaffeggiare un soldato israeliano; l'ha colpito mentre tutto è stato registrato e il video è diventato virale. Tutto è successo poco dopo che suo cugino è stato colpito. In seguito, è stato indotto coma farmacologico.
Il soldato israeliano che ha sparato a Mohammed non è stato nemmeno rimproverato per aver sparato a un ragazzo disarmato.
7 aprile 2018
Brasile: "Acquifero Guarany" in via di privatizzazione, Nestlè e CocaCola in agguato
L'immensa riserva sotterranea di acqua, celebre come "aquifero Guaranì", sta per essere privatizzata. La ragnatela tessuta da Nestlè e Cocacola, con una pazienza che non si cura di occultare finalità anti-umaniste, sta incorporando ai suoi bilanci un tesoro dell'intera umanità. Morte tua vita mia dicevano gli antichi,
oggi si declina "A voi la sete, a me il denaro". Ossia il potere di vita e di morte sugli umani e sulla natura.
oggi si declina "A voi la sete, a me il denaro". Ossia il potere di vita e di morte sugli umani e sulla natura.
Il grande giacimento di acqua pura e cristallina, situato nel sottosuolo che si estende dal Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, è la seconda riserva conosciuta su scala planetaria. Le due multinazionali si sono riunite più volte con autorità governative regionali, principalmente con il presidente brasiliano non eletto Michel Temer. Costui è fautore della privatizzazione di tutto il privatizzabile e -se potesse- anche dell'aria per respirare. Oltre la piena disponibilità a consegnare l' "aquifero Guaranì" è trapelato che è pronto a firmare una concessione per 100 anni (un secolo!) alle due multinazionali private.
5 aprile 2018
Google ammette di collaborare al programma illegale statunitense di uccisioni con droni
In un altro importante passo nell'integrazione della Silicon Valley nel complesso militare e di intelligence, la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito un software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con droni del governo degli Stati Uniti.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Secondo l'American Civil Liberties Union, "un programma di uccisioni mirate lontano da qualsiasi campo di battaglia, senza accusa né processo, viola la garanzia costituzionale del giusto processo. Inoltre viola la legge internazionale, in base alla quale la forza letale può essere usata al di fuori delle aree del conflitto armato solo come ultima risorsa".
Via Fani 1978
In realtà sono tutti dei bugiardi e dei complici. Complici di coloro che diressero le operazioni. Non tutti allo stesso modo, come non tutti sono ugualmente cretini.
Abbiamo assistito da poco al quarantennale dell’inizio della fine della democrazia italiana. Abbiamo scoperto che tutti i capi delle Brigate Rosse ancora viventi, sono in libertà. E parlano (alcuni) o straparlano (altri). Come la Balzerani. Quest’ultima, con la sua battuta sulle vittime che sono diventate “un mestiere”, ci conferma che anche i cretini possono fare la storia.
In realtà sono tutti dei bugiardi e dei complici. Complici di coloro che diressero le operazioni. Non tutti allo stesso modo, come non tutti sono ugualmente cretini. Chi più, chi meno, non hanno mai detto quello che sapevano, o che non possono non aver capito in questi quarant’anni (a meno che non siano imbecilli totali e inguaribili a ogni cura). Qualcuno ha detto “scusate”, ma senza capire nemmeno perché avrebbe dovuto scusarsi.
I più silenziosi di questi anni (pochi), sono quelli che sapevano di più. E sono quelli che hanno mentito di più, come Mario Moretti. Loro sapevano, sia perché erano essi stessi gli infiltrati, sia perché, essendo stati infiltrati da altri, fecero i loro calcoli e lasciarono fare.
Perché hanno taciuto e mentito?
Abbiamo assistito da poco al quarantennale dell’inizio della fine della democrazia italiana. Abbiamo scoperto che tutti i capi delle Brigate Rosse ancora viventi, sono in libertà. E parlano (alcuni) o straparlano (altri). Come la Balzerani. Quest’ultima, con la sua battuta sulle vittime che sono diventate “un mestiere”, ci conferma che anche i cretini possono fare la storia.
In realtà sono tutti dei bugiardi e dei complici. Complici di coloro che diressero le operazioni. Non tutti allo stesso modo, come non tutti sono ugualmente cretini. Chi più, chi meno, non hanno mai detto quello che sapevano, o che non possono non aver capito in questi quarant’anni (a meno che non siano imbecilli totali e inguaribili a ogni cura). Qualcuno ha detto “scusate”, ma senza capire nemmeno perché avrebbe dovuto scusarsi.
I più silenziosi di questi anni (pochi), sono quelli che sapevano di più. E sono quelli che hanno mentito di più, come Mario Moretti. Loro sapevano, sia perché erano essi stessi gli infiltrati, sia perché, essendo stati infiltrati da altri, fecero i loro calcoli e lasciarono fare.
Perché hanno taciuto e mentito?
4 aprile 2018
10 motivi per temere John Bolton
Non moderiamo le parole: John Bolton è un guerrafondaio e la sua nomina a Consigliere di Trump per la Sicurezza Nazionale è una minaccia per la sicurezza globale. Bolton sostiene una politica estera che esagera le minacce, scredita la diplomazia, dimostra disprezzo per le istituzioni internazionali ed è rapido a usare la violenza. La posizione di Consigliere della Sicurezza Nazionale non ha bisogno della conferma del Senato e così, a partire dal 9 aprile, il falco di tutti i falchi si appollaierà sulla Casa Bianca.
Avete bisogno di specifiche circa il motivo per cui dovremmo opporci a Bolton? Eccone alcune. Aggiungete la vostra.
Avete bisogno di specifiche circa il motivo per cui dovremmo opporci a Bolton? Eccone alcune. Aggiungete la vostra.
3 aprile 2018
"Non rimarrò più incinta, non sono ancora maturata" Monologo dell'aborto
Di Rim Ben Fraj ريم بن فرج
Se sei una di quelle persone che giudicano facilmente gli altri, non leggere questo articolo.
Lei ...
Se sei una di quelle persone che giudicano facilmente gli altri, non leggere questo articolo.
Lei ...
Questa ragazza di un'età difficile da definire, con un bel sorriso infantile, è una figura ben nota nel borgo Liber-tea, nel quartiere Lafayette. Sembra tranquilla, sorseggiando il suo caffè, in tranquillità. Tra le dita, una penna a sfera con cui gioca tutto il tempo. Sembra un po' confusa, il suo diario, nero, aperto davanti a lei. Stamattina non riesco a trovare un tavolo libero al café, mi guarda mentre cerco un posto. Lei mi sorride e mi invita a sedermi al suo tavolo, dicendo con voce soace: "Puoi sederti". Accetto immediatamente e mi siedo di fronte a lei. Raccoglie le sue cose sparse sul tavolo per fare spazio al mio caffè.
30 marzo 2018
Ex parlamentare tedesco: "Bruxelles, Parigi e Berlino, vogliono sbarazzarsi degli stati nazionali dell’UE"
Nell’UE sta guadagnando terreno l’idea che nelle decisioni di politica estera non dovrebbe essere necessario il sostegno unanime degli stati membri. Il fine del progetto è quello di sbarazzarsi [della volontà] degli stati nazionali, ha detto un ex diplomatico tedesco a RT.
Il concetto che almeno alcune delle decisioni di politica estera possano essere prese dall’UE senza l’approvazione unanime da parte degli stati membri è stato recentemente presentato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che ha suggerito questo cambiamento il mese scorso durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Anche alcuni dirigenti tedeschi hanno parlato a favore (1) della riforma proposta.
In particolare, il ministro di Stato per l’Europa Michael Roth ha detto a Der Spiegel che proprio il principio dell’unanimità ha esposto l’Unione a un’influenza straniera maligna. Juergen Hardt, un parlamentare ed esperto di politica estera, ha suggerito alla rivista che il passaggio a una maggioranza semplice avrebbe “incrementato la capacità di azione dell’UE”.
Olio di palma: come costruire un embargo commerciale
L’Occidente ha scoperto negli ultimi anni un nuovo nemico, meno appariscente ma non meno insidioso della Russia di Vladimir Putin: è l’olio di palma, che si nasconde in dolciumi e prodotti per la cosmesi. A quest’olio vegetale, apprezzato per le caratteristiche chimico-fisiche e la resa per ettaro, sono state imputate le accuse più svariate: dalla natura cancerogena alla distruzione delle foreste pluviali. Le solite ong inglesi, le star di Hollywood e l’Unione Europea si sono mobilitate per limitarne l’utilizzo, causando un ribasso dei prezzi e la reazione dei maggiori produttori mondiali, Indonesia e Malesia. Quella contro l’olio di palma è una vera guerra commerciale, con cui il blocco euro-atlantico ricatta i Paesi del Sud-est asiatico che oscillano tra Cina e “Occidente”.
La politica estera degli Stati Uniti: il circolo estremista si chiude
Nel mezzo dell’ambiente febbrile che si vive nalla Casa Bianca, le recenti nomine del presidente Trump a posti-chiave della sua amministrazione riflettono chiaramente l’accento militarista, di potere forte e di ricatto imperiale che questi sta imprimendo alla politica estera statunitense.
Insieme ai cambi al comando del Dipartimento di Stato e del Consiglio di Sicurezza nazionale, anche il bilancio che Trump ha appena firmato lo scorso venerdì, per quello che resta dell’esercizio fiscale 2018, mostra la preminenza delle politiche della forza sulla diplomazia, nel più classico stile detto “hard power”. Mentre le assegnazioni al Dipartimento della Difesa crescono più di 60 mila milioni di dollari, il bilancio della cancelleria statunitense e dei suoi organi per la diplomazia pubblica è stato tagliato del 32%. Mentre la spesa totale per la difesa, compreso il rinnovamento dell’arsenale nucleare, arriva a 700 mila milioni di dollari, il resto delle spese raggiungerà i 591.000 milioni. Gli Stati Uniti spenderanno in difesa più di quello che spendono i sette paesi che li seguono.
28 marzo 2018
Sequestro Aldo Moro: Sentenza di Morte
Italia, 1976. Le Brigate Rosse danno il via alla stagione detta degli Anni di Piombo. La Democrazia Cristiana vince le elezioni politiche ma il Partito Comunista conquista il 34% dei voti. Il Presidente della DC Aldo Moro propone l’alleanza con il Pci di Enrico Berlinguer, aprendo la possibilità all’ingresso del più grande partito comunista occidentale nell’area di Governo. Un’ipotesi che si rivela ben presto scomoda a troppi. Non piace agli Stati Uniti. Non piace ai potenti dell’economia. Non piace a gran parte delle forze di polizia e dei Servizi segreti. Non piace alla loggia massonica segreta P2.
27 marzo 2018
I mercati finanziari non si sono accorti della bomba ad orologeria dell’€urozona: l’Italia
L’Italia non è l’unica potenziale fonte di instabilità economica nel futuro dell’eurozona, ma è certamente la più prevedibile. Altre fonti di instabilità derivano dalla guerra commerciale o da una crisi economica globale – o più probabilmente da entrambe le cose insieme. Una guerra commerciale rimane un pericolo evidente e attuale.
Per ora l’Unione europea si è garantita una sospensione dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio. Ma il blocco dei paesi europei è pericolosamente dipendente dall’esportazione di beni manufatturieri. E dovremmo fare attenzione a non interpretare l’annuncio di una breve dilazione come un segno di condiscendenza da parte di Donald Trump. Il presidente USA ha preso la decisione tattica di non muovere guerra a Unione europea e Cina nello stesso momento. Per cui la minaccia verso la UE non è scomparsa, e le concessioni che Trump riuscirà a ottenere in cambio di una futura esenzione permanente dai dazi saranno formidabili.
Per ora l’Unione europea si è garantita una sospensione dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio. Ma il blocco dei paesi europei è pericolosamente dipendente dall’esportazione di beni manufatturieri. E dovremmo fare attenzione a non interpretare l’annuncio di una breve dilazione come un segno di condiscendenza da parte di Donald Trump. Il presidente USA ha preso la decisione tattica di non muovere guerra a Unione europea e Cina nello stesso momento. Per cui la minaccia verso la UE non è scomparsa, e le concessioni che Trump riuscirà a ottenere in cambio di una futura esenzione permanente dai dazi saranno formidabili.
26 marzo 2018
Germania: Banchiere di Goldman Sachs diventa viceministro delle finanze
In questo articolo Zero Hedge nota come la grande banca speculativa Goldman Sachs si stia impegnando a tenere salde le mani sulle politiche finanziarie in Europa. Mentre Mario Draghi si accinge a terminare l’incarico alla BCE, Goldman Sachs colloca un altro dei suoi allievi nelle stanze dei bottoni, riuscendo a farlo nominare viceministro delle finanze del nuovo governo tedesco.
Dopo aver collocato i propri allievi nella maggior parte delle banche centrali, Goldman Sachs sta ora puntando ancora più in alto: dritto ai governi nazionali. Lunedì mattina, un portavoce del ministero delle finanze tedesco ha affermato che il co-direttore della sezione tedesca di Goldman Sachs, Joerg Kukies, diventerà viceministro delle finanze nel nuovo governo tedesco.
Dopo aver collocato i propri allievi nella maggior parte delle banche centrali, Goldman Sachs sta ora puntando ancora più in alto: dritto ai governi nazionali. Lunedì mattina, un portavoce del ministero delle finanze tedesco ha affermato che il co-direttore della sezione tedesca di Goldman Sachs, Joerg Kukies, diventerà viceministro delle finanze nel nuovo governo tedesco.
24 marzo 2018
22 Marzo: 50 anni dopo
Nel 1968, la RER* non esisteva ancora, Nanterre, era lontana da tutto, proprio accanto alla più grande baraccopoli d'Europa, baluardo della resistenza algerina durante la guerra di indipendenza. Personalmente, ho scoperto questa università nel pomeriggio di giovedì 25 aprile 1968, quando siamo andati a dare una mano ai compagni per dare il benvenuto come era dovuto a Pierre Juquin, deputato e responsabile dei rapporti con gli intellettuali al comitato centrale del Partito comunista francese.
Era venuto per fare una presentazione sulla crisi dell'università e le soluzioni suggerite dai comunisti, un fronte che raggruppava maoisti e anarchici gli impediva di prendere la parola.
23 marzo 2018
40 anni dopo l'assassinio di Moro le risposte che mancano alla verità
IL RUOLO DELLA P2 E DI COSSIGA, DEGLI AMERICANI E DEL VATICANO FINO AL PATTO D’OMERTÀ TRA BR E STATO
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A. Moro con H. Kissinger |
La verità avanza troppo lentamente nelle nebbie delle complicità e delle connivenze internazionali, indicibili ma ormai facilmente intuibili, che hanno impedito che si facesse piena luce sul rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. La vulgata ufficiale, la pax tra brigatisti e lo stato basata sul famoso memoriale Morucci benedetto dalla Dc, è sempre meno credibile. Il protagonista instancabile della ricerca della verità è Sergio Flamigni, classe 1925 (iscritto al Pci clandestino nel 1941 e capo di stato maggiore della 29esima brigata Gap “Gastone Sozzi”) parlamentare comunista dal 1968 al 1987, e componente delle commissioni parlamentari d’inchiesta sul Moro, Antimafia e sulla loggia P2. E’ autore di numerosi e approfonditi saggi sul caso Moro e sull’eversione. Ecco che cosa ci dice oggi, a quarant’anni da via Fani.
22 marzo 2018
Leroy Merlin, la multinazionale francese fondata sullo sfruttamento
La grande multinazionale francese Leroy Merlin, con propri negozi e strutture in tutto il mondo, utilizza il “caporalato” per il reclutamento dei dipendenti nel magazzino del Polo Logistico di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza.
I 420 lavoratori non sono assunti direttamente alle dipendenze della multinazionale, ma attraverso un sistema di “cooperative” che operano come veri e propri intermediari di mano d’opera e che si arricchiscono sottraendo salario e diritti ai “loro” operai.
Non solo le cooperative che forniscono manodopera a Leroy Merlin non garantiscono il rispetto del contratto e dei diritti minimi - i licenziamenti sono all’ordine del giorno e il ricambio è elevatissimo, basta provare ad alzare la testa - ma cambiano continuamente denominazione e codice fiscale per sfuggire agli Ispettori del Lavoro, all’INPS e all’INAIL per poter continuare indisturbati a violare le norme che regolano il salario, la regolarità contributiva, la tutela della salute negli impianti. In questo spesso aiutati da sindacati compiacenti.
21 marzo 2018
Vaccini: l'esplosivo rapporto parlamentare italiano
Mentre la Commissione per l'Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo si prepara a mettere al voto una risoluzione sulla "riluttanza a vaccinare e ridurre i tassi di vaccinazione in Europa", una pietra cade nello stagno delle certezze vaccinali.
Si tratta della relazione ufficiale di una commissione d'inchiesta parlamentare italiana resa pubblica il 7 febbraio 2018. Scopo del rapporto: comprendere le ragioni di migliaia di morti e gravi malattie tra il personale militare italiano assegnato a missioni all'estero. Gli esperti hanno preso in considerazione tutti i fattori di rischio a cui sono stati esposti, in primo luogo l'uranio impoverito presente nelle bombe e in altri agenti legati alle armi. Ma hanno anche analizzato altri fattori di rischio, specialmente per i soldati che non sono mai stati in missione, e uno di questi in particolare avrà la nostra attenzione in questo momento: i vaccini.
Rapimento e morte di Aldo Moro. Intervista a Paolo Cucchiarelli
Conversazione con l'autore del libro "L’ultima notte di Aldo Moro", edito da Ponte alle Grazie, in uscita il 12 aprile
Saggista, giornalista parlamentare e investigativo per oltre vent’anni, Paolo Cucchiarelli ha seguito le commissioni d’inchiesta sui casi politico-giudiziari più eclatanti degli ultimi anni: Moro, l’attentato a Giovanni Paolo II, Gladio, Tangentopoli, la vicenda Mitrokhin. Ha all’attivo diverse pubblicazioni su queste vicende. Nel 2012 ha pubblicato “Il segreto di Piazza Fontana”, che ha ispirato il film di Marco Tullio Giordana “Romanzo di una strage”. Sua anche una famosa intervista esclusiva per l’Ansa, nel giugno 2008, al terrorista Carlos sugli eventi che portarono all’omicidio Moro. È invece del 2016 il libro “Morte di un presidente” che contiene delle importanti rivelazioni sull’omicidio di Aldo Moro e a cui seguirà un nuovo capitolo intitolato “L’ultima notte di Aldo Moro”, in uscita il 12 aprile per i tipi di Ponte alle Grazie. L’intervista a Formiche.net è la prima ad essere rilasciata sulle nuove rivelazioni dell’inchiesta del giornalista.
Saggista, giornalista parlamentare e investigativo per oltre vent’anni, Paolo Cucchiarelli ha seguito le commissioni d’inchiesta sui casi politico-giudiziari più eclatanti degli ultimi anni: Moro, l’attentato a Giovanni Paolo II, Gladio, Tangentopoli, la vicenda Mitrokhin. Ha all’attivo diverse pubblicazioni su queste vicende. Nel 2012 ha pubblicato “Il segreto di Piazza Fontana”, che ha ispirato il film di Marco Tullio Giordana “Romanzo di una strage”. Sua anche una famosa intervista esclusiva per l’Ansa, nel giugno 2008, al terrorista Carlos sugli eventi che portarono all’omicidio Moro. È invece del 2016 il libro “Morte di un presidente” che contiene delle importanti rivelazioni sull’omicidio di Aldo Moro e a cui seguirà un nuovo capitolo intitolato “L’ultima notte di Aldo Moro”, in uscita il 12 aprile per i tipi di Ponte alle Grazie. L’intervista a Formiche.net è la prima ad essere rilasciata sulle nuove rivelazioni dell’inchiesta del giornalista.
I vaccini fanno male anche ai militari. Lo dice il Parlamento
Da qualche tempo ho sulla scrivania l’ultimo libro di Marcello Pamio, “Vaccinazioni – Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo” (Uno Editori, 187 pagine, 12,90 €) e non riesco a recensirlo. Tanto enorme la massa dei dati sulle patologie prodotto nei bambini, tanto schiacciante il capo d’accusa sui profitti oltraggiosi delle farmaceutiche, tanto odiose le prove della complicità anti-umana del governo Gentiloni-Lorenzini che Pamio raccoglie, che uno finisce per dubitare.
Si ha un bell’aver avvertito, sulla scorta di Marco Della Luna, che la sedicente “democrazia” occidentale s’è mutata in “governo zootecnico” di popoli che il potere considerano ormai “superflui”. Quando ci si trova di fronte a queste prove anti-umano dominio su masse cieche e irresponsabili (anzi “favorevoli ai vaccini”), una “recensione” non potrebbe che concludersi con un appello alla rivolta di piazza e di strada, con barricate ed armi. Ovviamente si esita, anche perché si sa che a denunciarci alle autorità, e spararci addosso, avremmo non il Potere, ma i nostri simili “favorevoli ai vaccini” ossia al governo zootecnico mondiale.
Si ha un bell’aver avvertito, sulla scorta di Marco Della Luna, che la sedicente “democrazia” occidentale s’è mutata in “governo zootecnico” di popoli che il potere considerano ormai “superflui”. Quando ci si trova di fronte a queste prove anti-umano dominio su masse cieche e irresponsabili (anzi “favorevoli ai vaccini”), una “recensione” non potrebbe che concludersi con un appello alla rivolta di piazza e di strada, con barricate ed armi. Ovviamente si esita, anche perché si sa che a denunciarci alle autorità, e spararci addosso, avremmo non il Potere, ma i nostri simili “favorevoli ai vaccini” ossia al governo zootecnico mondiale.
19 marzo 2018
Lettera aperta di sostegno alla mediazione per la pace in Venezuela e in opposizione alle sanzioni
Lettera inviata da oltre 150 personalità di Stati Uniti e Canada al Senato e al Congresso degli Stati Uniti e al Parlamento canadese.
Chiediamo ai governi degli Stati Uniti e del Canada di desistere immediatamente dalle loro sanzioni illegali* contro il Venezuela e di sostenere gli sforzi di mediazione tra il governo venezuelano e i settori nonviolenti dell'opposizione politica.
Noi, le organizzazioni e gli individui sotto firmatari di Stati Uniti e Canada, sosteniamo relazioni emisferiche basate sul rispetto reciproco e sulla sovranità di tutti i popoli delle Americhe. Siamo profondamente preoccupati per l'imposizione di sanzioni illegali, i cui effetti ricadono soprattutto sui settori più emarginati e poveri della società, per imporre un cambiamento politico ed economico in una democrazia sorella.
Le indagini in Venezuela mostrano che la stragrande maggioranza dei venezuelani si oppone alle sanzioni, indipendentemente dalla loro opinione sul governo di Maduro.
18 marzo 2018
The MORO Files
1) Aldo Moro il Politico
Aldo Moro è stato uno dei politici più importanti del nostro paese. Da Presidente del Consiglio ha istituito la scuola media obbligatoria, ha fatto costruire autostrade, è stato l’unico ad aver stampato moneta sovrana senza passare dalla Banca d’Italia. Poi si è messo in testa di realizzare la “democrazia compiuta” e qui sono cominciati i guai…
Aldo Moro è stato uno dei politici più importanti del nostro paese. Da Presidente del Consiglio ha istituito la scuola media obbligatoria, ha fatto costruire autostrade, è stato l’unico ad aver stampato moneta sovrana senza passare dalla Banca d’Italia. Poi si è messo in testa di realizzare la “democrazia compiuta” e qui sono cominciati i guai…
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