Dal 13 dicembre un regolamento della Ue toglie l'obbligo di indicare sulle confezioni lo stabilimento di lavorazione degli alimenti. Un regalo alle multinazionali. Che rischia di danneggiare le aziende nostrane. E di aiutare i cloni del made in Italy. La mozzarella Santa Lucia fino a oggi è stata prodotta in Italia. Lo si può leggere chiaramente sull’etichetta: realizzata nello «stabilimento di Corteolona, Pavia». Tra pochi giorni le cose potrebbero però cambiare. Un regolamento europeo cancella infatti l’obbligo di indicare sulla confezione il luogo di produzione degli alimenti. In teoria ci sono due eccezioni: carne e latticini, per i quali bisognerà ancora segnalare lo stabilimento, ma non più come avviene oggi: basterà un numero a rappresentare la fabbrica. Per comprendere le conseguenze del cambiamento vale la pena di restare sull’esempio della Santa Lucia, marchio controllato dalla multinazionale francese Lactalis che, oltre a quelli italiani, ha impianti sparsi per il mondo. Ebbene, se per ipotesi la Lactalis decidesse di non realizzare più la mozzarella in provincia di Pavia, ma di spostare la manifattura all’estero, per il consumatore sarebbe praticamente impossibile saperlo. Un ragionamento applicabile a tutto il cibo.
La B61-12, la nuova bomba nucleare Usa destinata a sostituire la B-61 schierata in Italia e altri paesi europei, è stata «ufficialmente autorizzata» dalla National Nuclear Security Administration (Nnsa), l’agenzia del Dipartimento dell’Energia addetta a «rafforzare la sicurezza nazionale attraverso l’applicazione militare della scienza nucleare».
Dopo quattro anni di progettazione e sperimentazione, la Nnsa ha dato luce verde alla fase di ingegnerizzazione che prepara la produzione in serie. I molti componenti della B61-12 vengono progettati e testati nei laboratori nazionali di Los Alamos e Albuquerque (Nuovo Messico), di Livermore (California), e prodotti (utilizzando in parte quelli della B-61) in una serie di impianti in Missouri, Texas, Carolina del sud, Tennessee. Si aggiunge a questi la sezione di coda per la guida di precisione, fornita dalla Boeing. Le B61-12, il cui costo è previsto in 8-12 miliardi di dollari per 400-500 bombe, cominceranno ad essere fabbricate in serie nell’anno fiscale 2020, che inizia il 1° ottobre 2019. Da allora cominceranno ad essere sostituite alle B-61.
Un'interpretazione
maledettamente "complottista" e "fantapolitica"...
Avvertenza
per il lettore: come recita il sottotitolo, l'articolo che state per
leggere presenta una versione o un'interpretazione particolare e, se
vogliamo, pure discutibile della canzone di Giorgio Gaber, per cui si
invita il lettore a non scorrere queste pagine in maniera pedissequa,
ma con un sano spirito critico, nella speranza di offrire, comunque
sia, una fonte di riflessione e un'occasione altrettanto stimolante
per un'analisi critica. Buona lettura
Premesse
Tutto sommato, per ogni epoca ed ogni fase storica, si
incontrano ben pochi autori – intellettuali, uomini di cultura,
letterati, artisti, gente dello spettacolo, ecc... - in grado di
farsi interpreti della loro contemporaneità nonostante e anche
contro i loro contemporanei, rischiando, a più riprese,
l'isolamento, l'emarginazione e, soprattutto, un'incomprensione
derivata dall'ignoranza e, da quel che è peggio, dalla sordità
"intellettuale". Quella sordità di cui sono affette
soprattutto quelle anime belle convinte comunque di abitare nel
migliore dei mondi possibili.
La NATO cerca in tutti i modi di dividere l’Europa dalla Russia e tiene l’Italia al guinzaglio, coinvolgendola suo malgrado in una guerra fredda sempre più calda. Costellata di basi americane, l’Italia si ritrova così alla mercé degli Stati Uniti. La NATO fa veramente gli interessi dell'Europa? Le continue esercitazioni militari ai confini con la Russia, le costose missioni di guerra in giro per il mondo non daranno poi evidentemente tanta stabilità e sicurezza ai Paesi europei. Dal canto suo l'Italia, sotto il controllo militare a stelle e strisce del suo territorio, si ritrova, mani legate, ad agire anche contro i propri interessi, continuando a sottoscrivere le sanzioni alla Russia.
"Siamo vittime di un'autocastrazione nei confronti dei nostri stessi interessi. L'Europa si sta pestando i piedi, si sta mutilando",
ha sottolineato in un'intervista a Sputnik Italia il giornalista e documentarista Fulvio Grimaldi.
Fulvio, secondo lei che cosa vuol ottenere la NATO con la sua espansione nell'Europa orientale ai confini con la Russia?
Avvertenza per i lettori: non è intenzione dell'autore dell'articolo imporre il proprio punto di vista ricorrendo a trucchetti ed espedienti retorici, ma piuttosto fornire chiavi di lettura e di interpretazione che possano stimolare letture e ricerche per approfondire la storia di questo nostro più o meno recente passato che non è certamente scollegato dal nostro presente. Se l'interpretazione si presta forse ad essere tacciata di "complottismo",sono comunque autentiche le cornici e lo sfondo in cui si consuma la tragedia della narrazione italiana. Spetta a tutti noi uno sforzo ulteriore per sondare i dettagli e metterli in relazione fra loro... Buona lettura.
Gentili giornaliste, egregi giornalisti, Il 5 settembre la KPMG Iceland, ad una conferenza di alto livello, ha presentato la prima relazione comparativa mondiale sui sistemi monetari. È stato comparato il diffuso sistema di riserva frazionaria con il sistema di moneta intera, sul quale la Svizzera presto voterà. La relazione è stata effettuata su incarico del Presidente islandese ed è di grande rilevanza per la Svizzera.
Algeria: il film Vote off censurato agli Incontri di Cinema di Bejaia
Comunicato stampa
Annullata la proiezione del film “VOTE OFF”
L’associazione Project’heurts, organizzatrice dei Rencontres Cinématographiques di Bejaia, annuncia con ramarrico che il film “Vote Off”, realizzato da Fayçal Hammoum e prodotto da ThalaFilms, inizialmente previsto per giovedì 8 settembre 2016 alle ore 17 non ha ottenuto il visto culturale per essere proiettato. Divieto ai sensi della legge nr. 11-03 del 17 febbraio 2011 riguardante la cinematografia, decreto 13-276. L’associazione Project’heurts si vede costretta ad annullare la proiezione del film.
L’associazione Project’Heurts, attaccata in modo del tutto particolare ai valori della democrazia e della libertà di espressione e di creazione, ha deciso di aprire un dibattito sulla legge cinematografica, sulla libertà d’espressione in Algeria giovedì ore 17, che sarebbe dovuta essere l’ora della proiezione del film “Vote Off”, in presenza del realizzatore e del produttore del film.
►FIRMA LA PETITIONE PER PROTEGGERLI
I Jarawa sono gli ultimi discendenti dei primi esseri umani contemporanei. Lasciarono l’Africa per esplorare il mondo circa 70.000 anni fa. Non ne esistono più di 420 e vivono in gruppi di circa 50 individui. I Jarawa sono uno degli ultimi popoli Afroasiatici delle Isole Andamane dell’India. Sono pigmei. Conducono una vita da cacciatori-raccoglitori e hanno vissuto in totale isolamento per decine di migliaia di anni. Sono semi-nomadi. La loro dieta consiste principalmente in maiali selvatici, tartarughe, granchi e pesci, che catturano con archi e frecce presso le barriere coralline. Inoltre, raccolgono frutti, radici, tuberi e miele. Molto poco si sa riguardo alla storia dei Jarawa. La loro ostilità verso il mondo esterno li ha protetti, però quasi nessuno è stato in grado di studiare la loro lingua e la loro cultura.
I debiti soffocano i cittadini e i governi che scelgono di salvare le banche o il settore dell'edilizia abitativa, invece di proteggere la vita delle persone. Zoé Konstantopoulou e Eric Toussaint parlano del "sistema debito" nel Forum sociale organizzato a Benicàssim.
Spese, tagli di bilancio, crescita del debito, salvataggio delle banche ... Questo tipo di vocabolario sembra segnare la vita quotidiana di molti paesi. Quando il pagamento di un debito implica che i diritti di base come la sanità e l'istruzione, tra gli altri, sono crudelmente macellati per pagare un debito che non smette di crescere. Ma cos'è che ha generato questo debito? Ci sono alternative? Sono i temi affrontati nel corso del dibattito Face à la dettocratie, liberté et dignité(Affrontare la Debitocrazia, libertà e dignità) che ha ospitato il Forum Sociale del Festival di Reggae Rototom il 19 agosto 2016 a Benicàssim, in Spagna.
Zoé Konstantopolou ( ex presidente del Parlamento greco e fondatrice della Commissione per la Verità sulla pubblica debito greco ) e Eric Toussaint (portavoce della Rete Internazionale del Comitato per l'abolizione dei debiti illegittimi e coordinatore scientifico della Commissione per la verità su il debito pubblico greco) hanno analizzato, davanti ad un pubblico di 200.000 persone, come i debiti illegittimi sacrificano i diritti dei cittadini, mentre le banche sono salvate.
«Si è recentemente tenuto il vertice di Ventotene tra il Primo Ministro Renzi, la Cancelliera Merkel e il Presidente Hollande. C’erano sul tavolo le questioni cruciali: i conflitti geopolitici ai confini dell’Unione Europea, la sicurezza interna, i flussi migratori e la crescita economica. L’incontro è stato animato da una grande ventata di retorica sul rilancio degli ideali dei padri fondatori dell’Europa unita. Ma alla fine non si è fatto nessun passo avanti per affrontare, nemmeno da un punto di vista analitico, i motivi fondamentali per i quali l’UE si sta disintegrando.
Come alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, le élite europee “sonnambule” tirano dritto senza rendersi conto della realtà, nonostante gli siano stati mandati dei messaggi molto chiari. In modo analogo agli sviluppi politici a cui stiamo assistendo sull’altro lato dell’Atlantico, il voto per la Brexit ha dimostrato l’insostenibilità economica, sociale e democratica dell’ordine neoliberista per un numero sempre crescente di famiglie della classe lavoratrice e della classe media.
Il sogno della destra brasiliana, dal 2002, si è realizzato. Non sotto le forme precedenti che essa ha provato. Non come quando cercò di far cadere Lula nel 2005, con un impeachment, che non andò a buon fine. Non con i tentativi elettorali, nel 2006, 2010 e 2014, quando fu sconfitta. Adesso hanno trovato la scorciatoia per interrompere i governi del PT (Partito dei Lavoratori), proprio quando avrebbero continuato a perdere le elezioni con Lula come prossimo candidato.
E’ stato tramite un golpe ‘bianco’, per il quale i golpe dell’Honduras e del Paraguay sono serviti da laboratorio. Sconfitta in 4 successive elezioni e con l’enorme rischio di continuare ad esserlo, la destra ha trovato la scorciatoia di un impeachment senza alcun fondamento, contando sul tradimento del vice-presidente, eletto due volte con un programma ma disposto invece ad applicare il programma sconfitto 4 volte nelle urne.
Sembra di leggere il titolo da un sito complottista: "Il TTIP è morto". "Sì va bè - dici tu - adesso raccontatemi che Cenerentola esiste, e così il sogno è completo". Invece è vero: il titolo sta sulla Stampa, su Repubblica, sul Fatto Quotidiano e su tutti gli altri giornali più importanti. E il bello è che il negoziato non sarebbe fallito per chissà quale cavillo giuridico, ma proprio perchè, a detta del ministro dell'economia tedesco Gabriel, "gli europei non possono capitolare alle richieste americane". Tanto per essere chiaro, Gabriel ha poi aggiunto che "durante la tornata di trattative all’inizio dell’estate non è stata trovata l’intesa su nessuno dei 27 capitoli in discussione."
Credo che abbiamo vinto la più bella di tutte le battaglie, la Battaglia per la Pace in Colombia. Oggi abbiamo firmato a L'Avana, a Cuba, l'accordo di pace più sospirato per la Colombia. Terra, democrazia, vittime, politica inerme, attuazione di accordi con supervisione internazionale, sono, tra gli altri, gli elementi di un accordo che deve essere convertito il più presto possibile dai poteri costituenti in pietra miliare che dovrà garantire il futuro della dignità per tutte e per tutti.
Possiamo annunciare che finisce la guerra con le armi e che inizia il dibattito delle idee. Confessiamo che abbiamo vinto la più bella di tutte le battaglie: quella di sederci per mettere le basi per la pace e per la convivenza.
L'accordo di pace non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza affinché un popolo multietnico e multiculturale, tutto unito sotto la bandiera della inclusione, sia orafo e scultore di un cambiamento e della trasformazione sociale che chiede la maggioranza.
Oggi stiamo consegnando al popolo colombiano la potenza trasformativa, che abbiamo costruito in più di mezzo secolo di ribellione, perché essa, con la forza dell'unione, possa cominciare a costruire la società del futuro, il sogno di tutti noi, come un santuario della democrazia, della giustizia sociale, della sovranità, della fratellanza e del rispetto per tutti.
Il FMI dovrebbe accordare all'Egitto ai primi di settembre, un "prestito" di 12 miliardi di dollari in cambio di un calo della spesa pubblica, la riduzione del numero di funzionari, la graduale eliminazione dei sussidi sui beni di consumo e un nuovo programma di privatizzazioni.Di fronte all'imminente firma del contratto, cinque partiti politici, quattro ONG e 170 figure pubbliche hanno consegnato Domenica, 14 Agosto 2016 al Presidente della Repubblica la seguente lettera aperta.
Messaggio delle forze nazionali al Signor Presidente della Repubblica
E' con preoccupazione che le forze firmatarie nazionali di questo messaggio seguono l'esito dei negoziati tra l'esecutivo e la delegazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI), attualmente in visita in Egitto con l'intenzione di concedere un prestito di 12 miliardi.E' con inquietudine che seguono le misure finanziarie ed economiche estremamente gravi e spietate per la maggior parte del popolo egiziano composto da classi povere e medie.L'esecutivo aveva già iniziato ad attuare queste misure, anche prima dell'annuncio di questi negoziati.E questo ignorando completamente l'intero popolo, i suoi sindacati, le sue federazioni e le forze politiche.
L'ultima modifica ai Termini di Servizio regala i dati dell'utente al social network. Ecco come evitarlo.
Se siete utenti di WhatsApp avrete ricevuto un messaggio in cui vi si informa di un cambio ai Termini di Servizio, e magari avrete premutoAccettosenza pensarci troppo su. Il problema è che questo cambio contiene una novità che potrebbe non piacere a quanti tengono alla propria privacy: quello che WhatsApp chiama un miglioramento delle «esperienze con le inserzioni e i prodotti di Facebook»è in realtà la condivisioni dei dati - numero di telefono compreso - con il social network in blu. Per scoprire che di questo in realtà si tratta bisogna però evitare di premere subito Accetto ma pretendere di saperne di più. Allora si verrà a sapere che Facebook non potrà usare i dati così acquisiti per vendere pubblicità ma potrà adoperarli soltanto per scopi tecnici. Tecnicamente il numero di telefono (così come le chat) non appariranno pubblicamente su Facebook, ma saranno comunque nella mani del social network.
A proposito delle canzoni di Rino Gaetano, una "doppia chiave" di lettura ad ispirazione più o meno massonica è suggerita nei libri dell'avvocato Bruno Mautone "La scomparsa di un eroe" e "Chi ha ucciso Rino Gaetano?" nei quali si sostiene la tesi che il cantautore crotonese sia stato fatto fuori perchè con la sua produzione discografica intendeva denunciare l'ingerenza dei "poteri forti" americani e della NATO nel nostro paese, nonchè della Loggia P2 e della massoneria. A mio parere, se il giovane cantautore avesse voluto essere più efficacie ed incisivo nei suoi attacchi, avrebbe dovuto adoperare uno stile molto più diretto e meno allusivo ed evitare di infondere ai suoi testi la proverbiale vena troppo votata al nonsense e al grottesco per cui è più probabile che, venendo a conoscenza di certi fatti e situazioni, lui stesso si fosse in qualche modo reso disponibile a veicolare messaggi ed avvertimenti che potevano essere compresi solo in determinati ambienti. Oltre alla figlia del medico di Gelli, Gaetano annoverava fra le sue conoscenze un funzionario d'Ambasciata di nome Enrico Carnevali che lavorava a stretto contatto con certi ambienti diplomatici americani. Il fatto sconvolgente è che pure questo suo amico perirà qualche tempo dopo in un incidente d'auto...