Nel Manifesto di solidarietà si parla di un'uscita controllata dall'unione monetaria. Non si tratta di utopia. Dietro al progetto per salvare un'Europa che i tecnocrati di Bruxelles stanno facendo capitolare in un abisso senza fondo c'è una tesi economica ben documentata, una sorta di exit strategy, per salvare l'Italia e tutti i Paesi dell'Eurozona dall'abbraccio mortale dell'euro.
Questo manifesto è stato sottoscritto anche da Alberto Bagnai, professore associato di Politica economica all'Università di Perugia, che nel libro Il tramonto dell'euro spiega chiaramente come e perché la fine della moneta unica salverebbe non solo il benessere del Vecchio Continente, ma anche la democrazia. "Se i Paesi del Nord non dovessero accettare di uscire dall'euro seguendo un iter concordato - spiega - l'Italia dovrà andarsene il prima possibile fuggendo da questa trappola".
Professor Bagnai, in Europa il vento sta cambiando. Queste elezioni potrebbero essere la vera chiave di volta?
"Il voto di fine mese è un referendum sull'euro, più esattamente sul modello di Europa che ha scelto come strumento di indirizzo politico l'euro. Sin dagli anni Settanta l'integrazione monetaria è stata scelta dai padri fondatori per condurre tutti i popoli europei all'unione politica. L'euro è insostenibile, e lo vediamo tutti dopo, ma lo si sapeva anche prima."
Chi sapeva?
"I padri fondatori, come Albertini, Spinelli, Prodi, Padoa Schioppa e Ciampi, sapevano benissimo - e lo hanno pure detto più volte - che una moneta unica sarebbe stata insostenibile per Paesi così diversi ma, creando delle crisi, avrebbe spinto i popoli a unirsi.
Gli scavi archeologici di Sir Leonard Wooley (1920) misero in luce l'esistenza di un antico sistema di transazioni e pagamenti tra mercanti basato sulle tavolette d'argilla. L'importanza di questo fenomeno tra l'altro e' preannunciato dalla posizione di rilievo che ha nell'antico codice di leggi Hammurabi (3° sec. a.C) all'articolo 7, il divieto per i mercanti non autorizzati di creare ricevute di argilla che entrano nella massa monetaria circolante.
Di Lorenzo Acerra
Anticorpi.info Cerchiamo di capire cosa significa “mercanti non autorizzati”. In
occasione delle grandi fiere tra i mercanti sumeri (1) fu creato un
sistema interno di pagamenti che aveva l'obiettivo di generare un volume
di commercio enorme con uno spostamento minimo di preziosi o monete. In particolare, si costituì un banco della fiera, che assegnava in prestito somme di valuta d'argilla ai mercanti che ne facevano richiesta.
Le tavolette in argilla erano promesse di pagamento
che perdevano in larga parte la natura di riscossione dalla fonte di
emissione e garantivano piuttosto il fluire di cifre di denaro da un
acconto ad un altro. All'inizio e alla fine delle fiere dei mercanti,
ognuno portava il suo ‘libro contabile’ su cui comparivano tutte le
lettere di pagamento in entrata o in uscita.
Da qualche anno a questa parte il 9 maggio – data in cui, nell'ormai
remoto 1978, venne rinvenuto il cadavere del Presidente della DC Aldo
Moro e, come pochi forse ricordano, venne dilaniato da un ordigno il
povero Peppino Impastato con il solito corollario di messinscene e
depistaggi – è stato proclamato giorno della commemorazione dei morti e
delle vittime per strage, mafia e terrorismo e, come di consueto, non
mancheranno i soliti esercizi di retorica a beneficio soprattutto – ed è
tremedamente triste ribadirlo – dei parenti e dei familari degli
assassinati.
Il tutto è arricchito questa volta dall'apparente
intraprendenza del giovane e dinamico Presidente del Consiglio, il
quale, sulla base della nuova e recente legge del 2007 sulla
regolamentazione dei servizi di informazione e di sicurezza e sulla
disciplina del "Segreto di Stato", ha ben pensato di disporre la
rimozione del "segreto" dai documenti riguardanti le più gravi stragi
compiute nel nostro paese dal 1969 al 1984, con l'apparente intento di
consentire agli interessati e agli studiosi di consultare quel materiale
utile a schiudere le porte della verità e, quindi, a perseguire
eventualmente i responsabili di quegli atroci gesti rimasti in vita.
Scienziato dichiara che gli impianti di microchip negli umani "non saranno facoltativi"
Le tecnologie progettate specificamente per tracciare e monitorare gli esseri umani sono in sviluppo da almeno due decadi. Nel
mondo virtuale, i software sono oggi in grado di osservarci in tempo
reale, riuscendo addirittura a fare previsioni del nostro comportamento
futuro ed inviare segnali alle stazioni di monitoraggio preposte,
secondo come gli algoritmi dei computer interpretano le nostre attività.
Già questo, di per sé, è uno scenario inquietante.
Quello che
fa più paura, comunque, è ciò che sta accadendo nel mondo reale. Stando
ai ricercatori che lavorano sui microchip ad uso umano, è solo una
questione di tempo prima che questi dispositivi trovino consenso su
larga scala. Probabilmente, in questo momento, hai addosso almeno un paio di
microchips RFID. Se si, stai inviando un segnale contenente un numero di
15 cifre che ti identifica. Questo numero può essere ricevuto da delle
macchine chiamate "Scanner ISO compiacenti". Ed anche questi sono
ovunque.
Alcuni giorni fa il Corriere della Sera pubblicava con il sottotitolo “Il simbolo della protesta”
la foto che vedete. Un giovane incappucciato, in jeans e torso nudo,
che bacia appassionatamente una ragazza che ha in mano una grossa
pietra. Non si tratta di due NO TAV, né di occupanti di case o
giovani disoccupati. In questo caso il titolo sarebbe stato ben
diverso.
Sono invece due giovani dei quartieri–bene di
Caracas, Venezuela, teatro da mesi di proteste violente che hanno
causato decine di morti. Rivolta di studenti ricchi, in un paese
dove la Rivoluzione bolivariana ha introdotto da 10 anni l’istruzione
gratuita per tutti.
Anche l’Ucraina ha goduto delle prime pagine dei nostri
quotidiani, che ci hanno inondato di foto e servizi sulla “rivoluzione”
del paese dell’Est, una strana “rivoluzione” che ha portato – in
meno di una settimana, talmente era “spontanea” - ad un nuovo governo,
non eletto da alcun ucraino, dominato dai nazisti e dagli
ultra-nazionalisti (altra stranezza, visto che ci hanno detto e ridetto
che il tutto era iniziato per la negazione del legittimo governo ad
entrare in Europa). Anche questa è una ben strana motivazione per
una “rivoluzione”: chi può pensare che strati di cittadini
perfettamente organizzati e militarmente armati si rivoltino perché
vogliono che il loro paese cada nelle mani del Fondo Monetario e
della Banca Centrale Europea e si riduca come Grecia, Spagna e Italia?!
Il quotidiano francese L’Humanité scriveva ironicamente in quei giorni:
“L’Unione Europea ai manifestanti non promette la luna … ma solo la Grecia”.
I primi esseri umani geneticamente modificati del mondo sono stati creati. 30 bambini sani sono nati dopo una serie di esperimenti negli Stati Uniti. Questo evento ha provocato un altro furioso dibattito sull’etica.
Finora, due dei bambini sono stati testati e sono stati trovati per contenere i geni da tre ‘genitori’. Quindici dei bambini sono nati negli ultimi tre anni a seguito di un programma sperimentale presso l’Istituto di Medicina della Riproduzione e della scienza di San Barnaba, nel New Jersey.
I bambini sono nati da donne che avevano problemi di concepimento. Geni extra da un donatore di sesso femminile sono stati inseriti nelle loro uova prima di essere fecondate, nel tentativo di consentire loro di concepimento.
Prove di impronta genetica su due bambini di un anno confermano che hanno ereditato il DNA da tre adulti, due donne e un uomo. Il fatto che i bambini hanno ereditato i geni in più e li hanno integrati nel loro ‘germinale’ significa che essi, a loro volta, sono in grado di trasmetterli.
Il racconto terribile di come sono stati ammazzati centinaia di cittadini di Odessa...e voi pensate che Putin la farà passare liscia ?
Ormai e’ chiaro che nella Casa dei Sindacati di Odessa sono state
uccise ben piu’ di 42 persone. I provocatori hanno attirato la folla
all’interno dell'edificio per poter ammazzare impunemente,
con piacere e senza testimoni. Non c’era alcun incendio nella sede
dei Sindacati: il rogo e' stato inscenato per poter attribuire alle
fiamme la colpa della strage di cittadini dell’Ucraina.
I media in Germania rompono di fatto la propaganda occidentale sulla crisi in Ucraina
L'agenzia di stampa internazionale AFP,
citando il quotidiano tedesco Bild, riporta come "decine di specialisti
dell'Agenzia di Intelligence americana della Cia e del Federal Bureau
of Investigation (FBI) sono stati inviati a Kiev come consiglieri del governo ucraino".
Citando fonti di sicurezza tedesca, Bild am Sonntag ha riportato che la
CIA e gli agenti del FBI stanno aiutando Kiev a terminare la rivolta
nell'est del paese e formare una struttura di sicurezza funzionante. Gli
agenti non sarebbero direttamente coinvolti nei combattimenti con i
speratisti filorussi, prosegue Afp, ma la "loro attività è limitata alla
capitale Kiev".
"Ci ho pensato a lungo prima di pubblicare questa foto. Avevo dei
dubbi. Mi domandavo: uno scrittore ha il diritto di turbare le menti dei
suoi lettori con immagini simili? Sarà etico pubblicarle nello stesso
spazio in cui condivido le foto delle
mie figlie, bambine felici che sorridono? Non so ancora darmi una
risposta. Non so se qualcuno di voi rimarrà offeso o turbato, se è così,
mi scuso. So solo che guardando queste persone carbonizzate vive mi
vengono in mente molte immagini simili viste in passato, in diverse
parti del mondo, e sono sempre più convinto che non si può tacere sulla
questione delle guerre pilotate dalle superpotenze. La
storia non perdonerà la nostra ignoranza, l'insensibilità, l'egoismo.
L'orrore va mostrato, condiviso e sofferto, almeno in una millesima
parte. L'orrore esiste.
Lo
stesso orrore che vivono in questi giorni i civili in Ucraina,
catapultata in una serie di violenze inaudite che prendono sempre più
piede e rischiano di diventare la ripetizione dello scenario balcanico.
A Odessa è andato in scena il 2 maggio, qualcosa per cui sarebbe inutile cercare aggettivi. Dall’eccidio di Odessa non si torna indietro, la crisi ucraina ha superato il suo punto di non ritorno. Tra le fiamme del palazzo del sindacato è bruciata viva quel poco di civiltà che restava. Gli opposti estremismi si sono guadagnati ormai identico attestato di barbarie. E la ferocia dei due schieramenti porterà il paese alla guerra civile. Quando tutto sarà finito gli studiosi potranno almanaccare le responsabilità del disastro che si avvicina: che sia colpa degli estremisti nazionalisti di piazza Indipendenza e delle loro pistolettate, oppure dei cecchini ancora senza nome che li uccisero; dei russi che hanno acceso la miccia del separatismo o del cosiddetto occidente che è andato a mettere le mani nella marmellata altrui, adesso non conta. Contano i 43 morti di Odessa e il loro testamento di sangue.
I fatti sono noti anche se già, da una parte e dall’altra, le opposte propagande giocano al rimpiattino della revisione. La moviola dei video, il processo alle intenzioni, e molto fumo ad avvolgere i crudi fatti: un corteo di sostenitori del governo ad interim di Kiev, composto da teppaglia comune, elementi vicini all’estrema destra e hooligans, si è scontrato con un corteo di filorussi.
"Sono nata durante i lavori dell'Assemblea Costituente e questo mi lega in modo indissolubile alla Costituzione della Repubblica Italiana. Quindi non mi piace per nulla che questa venga cambiata nè in modo intelligente, nè in modo approssimativo e controproducente. Se poi le variazioni attentano allo spirito dei Costituenti ne rimango ferita. Vorrei argomentare sulla base di buonsenso para giuridico. Tutti i paesi civili hanno, al fine di garantire la democrazia, due camere. Sono contraria ad eliminare una delle camere, perchè non serve in quanto non risolve i problemi e non è per nulla democratico nel contenuto e nel metodo (se proprio si vuole diminuire il numero degli eletti si può fare senza necessariamente escludere una delle camere). Ma, ammmesso di volerne proprio eliminare una, perchè proprio quella più antica, la camera alta, quella che aveva nell'intento dei Costituenti il più alto profilo,quella composta dai membri più anziani,la camera più prestigiosa ed,a mio avviso,la più bella? Forse perchè è la più difficile da imbrigliare e quindi da gestire? Quella che al momento non ha una maggioranza bulgara? E poi mi sembra assurdo - in barba ad ogni principio democratico - che i cittadini non possano scegliere i propri rappresentanti.
Il presidente Rafael Correa ha annunciato che i piani sovversivi compresi nella Guerra di Quarta Generazione sono la minaccia principale per la Rivoluzione Cittadina. Le azioni sovversive più recenti contro la Rivoluzione Cittadina in Ecuador, denunciate dal presidente Rafael Correa, formano parte della trama delle operazioni previste nei documenti del Pentagono e delle altre agenzie federali nordamericane. Come ha segnalato Rafael Correa, le entità statunitensi incaricate dello spionaggio e della sovversione, utilizzano tutti gli strumenti che hanno a disposizione per cercare di distruggere i movimenti e i governi progressisti dell'area.
Il presidente ha messo in guardia sul pericolo dei fattori che integrano la Guerra della Quarta Generazione (G4G), un altro elemento dentro il corpo della dottrina militare di Washington, spolverato ora con nuovi sviluppo per la sovversione. Il concetto è stato descritto inizialmente nel 1989 da William S. Lind, esperto in temi militari e sviluppato alla fine del XX secolo da altri teorici della sovversione e della contro-insorgenza. Dopo la presa del potere dei movimenti progressisti in America Latina e il fallimento della politica di Washington nelle operazioni insorgenti, questo concetto è stato attualizzato nel 2006 dagli specialisti del Pentagono.
Comunicato stampa della rete internazionale « Giustizia per Sankara. Giustizia per l'Africa »
Il 30 aprile 2014, il Tribunale civile di primo grado (TGI) di Ouagadougou si è dichiarato incompetente nell’ordinare una perizia DNA per identificare i corpi seppelliti a Dagnoen. Accogliamo questa decisione con tristezza, delusione e collera ed ormai, rivolta e rabbia ci pervadono. Questa decisione fa seguito alla richiesta depositata il 2 febbraio 2011 dagli avvocati della famiglia Sankara. Ci sono dunque voluti ben 3 anni perché i giudici si dichiarassero incompetenti ! E la prima richiesta di giustizia della famiglia è del 1997! La realtà del Burkina Faso è che, l’unico vero giudice riguardo il caso Sankara è Blaise Compaoré. Lui va in panico ogni volta che se ne parla, temendo d’essere accusato, così come è terrorizzato all'idea d’essere accusato per il suo ruolo nelle guerre in Liberia, Sierra Leone e Costa d'Avorio. E’ questa la ragione per cui tutte le procedure intentate in Burkina sull'assassinio di Thomas Sankara sono bloccate.
Ma la famiglia Sankara ha il diritto di potersi raccogliere su una tomba autenticata come quella del defunto presidente Thomas Sankara. La famiglia Sankara, le famiglie dei collaboratori di Thomas Sankara assassinati con lui, i popoli africani e tutti gli eredi politici di Thomas Sankara oggi chiedono verità e giustizia.
I vertici del Sistema finanziario europeo puntano, ormai da oltre un decennio, ad un obiettivo finale, da ottenersi attraverso piccoli passi successivi: l'eliminazione completa del denaro fisico e la sua sostituzione con denaro virtuale scambiato esclusivamente mediante l'utilizzo di carte di credito e bancomat. La possibilità di utilizzare denaro contante per effettuare transazioni commerciali costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo. Quotidianamente, avvengono milioni di transazioni mediante denaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta. L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso. Ridurre o eliminare del tutto l'utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chiunque ha uno stipendio dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca e da lì verrà speso attraverso la moneta elettronica.
Ramtukan (Intervista) Resistenza linguistica Mapuche nella voce di una leader: intervista a Elisa Loncon Antileo Mapuce zomo weycafe igkanielu mapuzugun
Elisa Loncon Antileo (nella foto) è una donna mapuche,
linguista, membro della Rete per i diritti educativi e linguistici dei
popoli indigeni in Cile, difende e parla il Mapuzugun oltre al
castigliano e l'inglese. E' anche un'accademica presso l'Università di
Santiago. Tuwvn: Origini
Quando
divenne consapevole della necessità di esercitare una resistenza
linguistica e della sua importanza per la sopravvivenza della lingua e
del popolo Mapuche?
ELA: Sono nata in una famiglia in cui si
parlavano entrambe le lingue. Da quando sono nata sono cresciuta
sentendo due lingue, spagnolo e mapuzugun, questo mi ha resa
consapevole del problema. Anni dopo ho studiato inglese, ma ero già
consapevole della questione. Studiando pedagogia inglese, feci un
riciclaggio di alcune strategie didattiche per l'insegnamento
dell'inglese nell'insegnare il Mapuzugun.
Sapevo di parlare una lingua poco apprezzata socialmente, associata
alla discriminazione subita da bambina per essere Mapuche, ma era una
lingua che aveva un valore nella mia famiglia. Presi coscienza fin da
piccola, del fatto che la mia cultura era importante e allo stesso
tempo mi resi conto che era discriminata. Ci è stato insegnato fin da
piccoli che è stato un errore chiamarci indiani, che chi arrivò qui
pensava di essere in India. Appresi che non eravamo indiani, ma Mapuche.
Partiamo da questo semplice grafico, che ci racconta il recente passato dell'Italia e ci consente esprimere anche qualche giudizio sul prossimo futuro. Il grafico rappresenta la dinamica del PIL nominale (scala sinistra) e del debito pubblico dal 2000 in avanti; mentre la scala destra (linea verde) esprime l'andamento del rapporto debito/Pil nel periodo considerato.
Come si osserva, dal 2000 fino al 2007/2008, le traiettorie del debito pubblico e del Pil sono del tutto analoghe, con una lieve diminuzione del rapporto tra debito e Pil (linea verde) durante gli anni di maggiore espansione economica.
Si ricorderà che quegli anni sono stati caratterizzati da un ciclo economico straordinariamente positivo per l'Italia e per il resto del mondo, benché viziato da numerosi fattori che hanno costituito (almeno in parte) la causa della crisi scoppiata nel 2008 con il fallimento di Leheman Brothers, con le conseguenze che ne sono derivate. Basti pensare che, alla fine del 2006, il tasso di disoccupazione era arrivato al 6.1% contro il 13% attuale.
Nonostante un ciclo economico di estremo favore, il rapporto debito/Pil non è mai diminuito sotto la soglia del 103,3% dai massimi di quel periodo a 109%. Una riduzione inferiore al 6%, insomma.
Dopo la liberazione dalla "dittatura" e l'arrivo della democrazia USA, ecco un segnale di civiltà (?)
Nuova feroce rappresaglia giudiziaria contro I “Fratelli Musulmani” in Egitto. Un tribunale de Il Cairo ha infatti condannato a morte 683 seguaci del presidente eletto egiziano Morsi, defenestrato da un colpo di Stato e accusati di atti di terrorismo per l’attacco a una stazione di polizia di Minya il 14 agosto del 2013. Tra questi, è stato condannato alla pena capitale anche uno dei leader del movimento islamico, Mohamed Badie. Lo stesso “Tribunale speciale” ha anche tramutato in 492 ergastoli su 529 pene capitali comminate ad altrettanti militanti del movimento di Morsi già condannati a marzo. La Fratellanza Musulmana, aveva conquistato legalmente il potere, con il presidente Morsi, nelle elezioni del 2012 seguite alla rivolta di popolo contro Hosni Mubarak. Il presidente Morsi era stato rovesciato da un golpe della giunta militare e la Fratellanza era stata dichiarata fuorilegge.
Pandemie fittizie, leggi sulla vaccinazione coatta. Non è che la preparazione alla sterilizzazione totale della popolazione "superflua" della Terra. Nel 1989 è stato desecretato il Memorandum-200, compilato nel 1974 da Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale degli USA. Il suo tema era la crescita della popolazione nel mondo e le sue conseguenze per la sicurezza degli USA e i loro interessi all'estero. Proponendo le misure per una notevole riduzione della popolazione Kissinger ha scritto:
Bush e Kissinger
"Il mondo dipende sempre di più e di più dalle forniture minerarie dai paesi in via di sviluppo, e se un rapido accrescimento della popolazione disturba le loro prospettive dello sviluppo economico e del progresso sociale, l'instabilità che ne consegue può minare le condizioni per la produzione allargata e per il sostegno di un flusso ininterrotto di tali risorse".
Per accelerare al massimo l'avanzamento verso la stabilità della popolazione si proponeva di prestare attenzione ai tredici paesi in via di sviluppo delle aree più ricche di risorse del pianeta: India, Bangladesh, Pakistan, Nigeria, Messico, Indonesia, Brasile, Filippine, Tailandia, Egitto, Turchia, Etiopia e Colombia. Il Memorandum-200 proponeva una drastica riduzione della popolazione di questi paesi ciò che permetterebbe agli USA di sfruttare le loro risorse minerarie. Il piano segreto di Kissinger è stato immediatamente messo in pratica.
Come ci ricorda Ivan Illich, il più grande pensatore del Novecento, il concetto di “sviluppo economico” nella sua accezione attuale fa la sua comparsa il 10 gennaio 1949, nel celebre “Discorso dei Quattro Punti” rivolto alla nazione dal presidente americano Truman, alla vigilia della ricostruzione post-bellica. Fino ad allora, tale espressione era relegata all’evoluzione delle
specie animali, al gioco degli scacchi e poco altro. Da quel giorno, e
in meno di una generazione, hanno invece cominciato a pullulare le più
disparate teorie sull’opportunità di inscatolare all’interno di quel
concetto il vero destino dell’evoluzione del genere umano: se da un lato
si ricordano i cosiddetti “pragmatisti”, coloro cioè
che attribuivano alla vocazione imprenditoriale l’unica rotta salvifica
perseguibile; dall’altro lato, vi erano quelli che potremmo definire gli
“aspiranti politici”, prevalentemente intenti a
salvaguardare gli aspetti più “soft” del new-deal espansionistico, come
per esempio l’intima realizzazione di se stessi.