18 aprile 2014
I DANNI DELLO ZUCCHERO E GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI
Da anni si legge in molti libri di medicina naturale che
lo zucchero è come una droga dolce ma pericolosa per l’organismo.
Spesso si crede che per lo zucchero di canna tale verità non sia valida,
ma il cosiddetto zucchero di canna molto spesso è lo stesso zucchero
bianco colorato con melassa (si salva forse il mascobado e qualche altro
zucchero del commercio equo e solidale).In questo articolo ci stiamo
ovviamente riferendo allo zucchero raffinato artificialmente dalla canna
o dalla barbabietola, e non agli zuccheri presenti all’interno di altri
alimenti completi come il fruttosio della frutta o il lattosio del
latte)È difficile credere che lo zucchero possa essere dannoso perché
tale sostanza è entrata nella nostra dieta in modo tanto profondo che
una buona metà dei cibi confezionati che si trovano in commercio nè
risulta “contaminato”.
L'Assunzione di zucchero raffinato sottrae vitamina C all’organismo come fanno le sigarette, uccidealcuni batteri simbionti che nel nostro organismo producono vitamine del complesso B e altera il ciclo di regolazione glicemica. Il pancreas reagisce allo zucchero puro con una ipersecrezione di insulina, cui segue da una parte una ipoglicemia, dall’altra a lungo andare il surplus di lavoro del pancreas può portare al diabete.L’assunzione di zucchero inoltre causa sonnolenza post pranzo, altera il metabolismo e influisce sugli ormoni, decalcifica le ossa e può portare alle carie dentarie.
L'Assunzione di zucchero raffinato sottrae vitamina C all’organismo come fanno le sigarette, uccidealcuni batteri simbionti che nel nostro organismo producono vitamine del complesso B e altera il ciclo di regolazione glicemica. Il pancreas reagisce allo zucchero puro con una ipersecrezione di insulina, cui segue da una parte una ipoglicemia, dall’altra a lungo andare il surplus di lavoro del pancreas può portare al diabete.L’assunzione di zucchero inoltre causa sonnolenza post pranzo, altera il metabolismo e influisce sugli ormoni, decalcifica le ossa e può portare alle carie dentarie.
17 aprile 2014
SCIE CHIMICHE - ECUADOR: Rafael Correa farà catturare gli aerei Tanker
Dopo l’annuncio del consigliere scientifico di Obama, che ha confermato l’irrorazione di sostanze chimiche (come il sale di Bario, l’ossido di alluminio, il Torio, il Quarzo, il Potassio e il Magnesio) nei cieli di tutto il mondo, a favore della geoingegneria e la manipolazione del clima, apprendiamo la notizia che il Presidente Rafael Correa, ha ribadito l’utilizzo della forza attraverso caccia intercettori che avranno il compito di catturare tutti gli aerei che irroreranno sostanze chimiche nei cieli dell’Ecuador.
16 aprile 2014
FMI: "Vivete troppo a lungo, scordatevi la pensione"
«Si dice che la crisi e la guerra servano al sistema
capitalista per ridurre le capacità produttive in eccesso, anche quando
si presenta un “eccesso” di capitale umano». Stefano Porcari, su “Contropiano”, commenta così l’ultimo report del Fmi,
secondo cui la nostra vita media è diventata troppo lunga, e quindi
troppo onerosa: la crescente longevità rende i sistemi pensionistici
sempre più costosi e questo produce un impatto negativo sui conti
pubblici. L’analisi del Fondo Monetario Internazionale è contenuta nel
“Global Financial Stability Report” 2014. In particolare colpisce
“l’allarme longevità” del Fmi.
Ma la longevità non dovrebbe essere un indicatore positivo, per una
società sviluppata che si rispetti? Non per il Fondo Monetario, secondo
cui i governi dovrebbero affrettarsi ad “adeguare” i loro sistemi di welfare alzando l’età pensionabile e tagliando le pensioni pubbliche.
«Non è la prima volta che torna su questo tasto, e non è certo un bel segnale», scrive Porcari, commentato il rapporto del Fmi. Secondo il Fondo Monetario – uno dei massimi poteri mondiali – l’impatto dell’allungamento delle aspettative di vita sull’economia e i conti pubblici degli Stati è profondo e occorre provi rimedio.
«Non è la prima volta che torna su questo tasto, e non è certo un bel segnale», scrive Porcari, commentato il rapporto del Fmi. Secondo il Fondo Monetario – uno dei massimi poteri mondiali – l’impatto dell’allungamento delle aspettative di vita sull’economia e i conti pubblici degli Stati è profondo e occorre provi rimedio.
Dichiarazione Shock: "Curare il Cancro si può, ma se ti ammali aumenta il PIL"
IL MALATO PRIMA DI TUTTO E' UN CLIENTE DELLE CASE FARMACEUTICHE E TALE DEVE RESTARE, NON DEVE GUARIRE DEL TUTTO
15 aprile 2014
« L'UNIONE MONETARIA FALLITA »
Gli €urobond sarebbero solo un "velo" come l'€uro
Nel suo intervento per la Conferenza "Un'Europa senza euro" tenutosi a Roma sabato 12 aprile, l'ex commissario dell'Unione Europea e firmatario del Manifesto di solidarietà europea, Fred Bolkestein riporta una frase dell'ex cancelliere Helmut Kohl al Parlamento europeo nel 1991: "L'Unione politica è la controparte essenziale dell'Unione monetaria". L'unione politica doveva precedere la formazione della moneta unica e di una vera e propria Banca centrale. E' avvenuto l'opposto, ricorda Bolkstein, e all'interno di Maastricht le politiche per creare un'unione monetaria non hanno avuto un effetto integrante politico, ma un effetto opposto come vediamo oggi.
Tra i 5 criteri di Maastricht, il primo è il parametro del 3% di deficit per tutti i paesi, ribadito in una posizione solenne dal Patto di stabilità e crescita. Ma non è stato rispettato in primis da Francia e Germania dopo pochi anni. Un trattato che tutti hanno firmato e solennemente ribadito formalmente da tutti i paesi è stato palesemente violato e quindi non c'è nessuna credibilità per tutti i patti successivi firmati a Bruxelles.
14 aprile 2014
Perché le imprese di Fracking Usamericane si leccano i baffi sull'Ucraina?
Dai cambiamenti climatici alla Crimea,
l'industria del gas naturale è sempre pronta a trovare il modo migliore
per sfruttare le crisi per guadagnarci sopra: E' quello che io chiamo
la dottrina d'urto (The shock doctrine).
Il modo pensato per battere Vladimir Putin sarebbe inondare il mercato europeo con gas naturale-fracked-in-USA, o almeno così vorrebbero farci credere. Come parte della crescente
isteria anti-russa, sono stati presentati due disegni di legge al
Congresso degli Stati Uniti - uno alla Camera dei Rappresentanti (H.R. 6), e uno al Senato (S. 2083)
– che propongono l'esportazione di gas naturale liquefatto (LNG),
tutto in nome di un aiuto all'Europa per svezzarla dalla dipendenza dai
combuatibili fossili di Putin e per il miglioramento della sicurezza
nazionale USA.
Secondo Cory Gardner, il deputato repubblicano che ha presentato la mozione alla Camera, "opporsi a questa legislazione è come lasciare in attesa una chiamata d'emergenza dei nostri amici e alleati". Cosa che potrebbe essere vera - fintanto che i nostri amici e alleati lavorano
alla Chevron e alla Shell, e che lo stato di emergenza sia il bisogno
di mantenere alti i profitti menrte diminuiscono le scorte di petrolio e
gas convenzionali.
Perché questa strategia funzioni, è importante non cercare mai il pelo nell'uovo. Come il fatto che gran parte del gas non andrà mai in Europa - perché gli accordi dicono che il gas deve essere venduto sul mercato mondiale a qualsiasi paese faccia parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Perché questa strategia funzioni, è importante non cercare mai il pelo nell'uovo. Come il fatto che gran parte del gas non andrà mai in Europa - perché gli accordi dicono che il gas deve essere venduto sul mercato mondiale a qualsiasi paese faccia parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
L'AUTODISTRUZIONE USA INIZIA A BUNKERVILLE IN NEVADA?
Aggiornamento: Voci di strada
riferiscono che al momento vi è un movimento, fino a 5000 uomini delle
milizie popolari armate, in arrivo a Bunkerville, Nevada oggi (11/04/2014, N.d.E.)
E' evidente oramai che il governo
federale pensava di poter semplicemente occupare la terra circostante il
ranch di Bunkerville, NV e poter disporre di come meglio pensavano
della proprietà e del sostentamento della famiglia Bundy. Quello che non
si aspettavano era il grido degli americani in tutto il paese. E ora le
cose possono passare al livello successivo. Come Kim Paxton afferma,
molte milizie cittadini sono state convocate da diversi stati degli
stati uniti. Molti membri di queste organizzazioni stanno prendendo le
armi e si stanno dirigendo in Nevada.
E non sono solo le milizie
cittadine che si apprestano a prendere provvedimenti. Il governatore del
Nevada ha ufficialmente condannato le azioni del governo federale,
anche se deve ancora agire dal punto d vista legislativo. Lo Sceriffo
Richard Mack di Gilbert, Arizona, ha pensato bene di aumentare la tensione, chiamando questi eventi come azioni di "terrorismo".
Secondo le ultime stime ci sono
stati circa 200 agenti federali inviati da vari enti in Nevada e sembra
che centinaia, forse migliaia, di miliziani armati arriveranno presto a
confrontarsi con loro.
13 aprile 2014
LE MENZOGNE DEGLI USA: LA NATO NON SE SE ANDRA' DALL'AFGHANISTAN
Doveva
essere “l’ultimo
atto di redenzione” della guerra contro il terrore degli USA, la
promessa elettorale di un Barak Obama che nel 2012 accusava Mitt Romney
di non avere un calendario per portare a casa le truppe
dall’Afganistan. Ora il presidente statunitense vuole mantenere in
quel paese circa 16.000 soldati in forma ufficiale, e non si sa quante
altre migliaia sotto quali nomi e quali incarichi, e
prolungare ancor più quella che è stata la guerra più lunga del
paese. Alla fine, Obama soffre di quello che i greci chiamavano akrasia, debolezza
della volontà.
Il
nuovo presidente del
paese invaso e occupato dovrà legalizzare lo status di colonia che
Washington gli ha preparato. Né il presunto assassinio di Bin Laden in
Pakistan, né la rivelazione (del segreto di cui tutti
parlavano) del presidente Hamid Karzai, quest’uomo della CIA, del
fatto che “Al Qaeda è un mito”, hanno fatto sì che gli USA smettessero
di sottostimare l’intelligenza di chi li
ascolta.
“Non
possiamo lasciare adesso l’Afganistan. Ha bilioni di dollari in
minerali” disse il generale David Petraeus, smontando i motivi umanitari
(salvare
gli afgani dagli integralisti talebani) o di sicurezza (salvare
l’umanità dai terroristi di Al Qaeda) dell’invasione. Alla tentazione
delle risorse naturali dell’Asia Centrale si
aggiungono la posizione strategica del paese, che per secoli ha fatto
da cerniera tra Cina, Russia, Iran e India.
12 aprile 2014
SVENDONO L'ITALIA
Svendono tutto. L’Italia, lo Stato, - dicono – è in bancarotta e ogni suo gioiello dovrà essere messo all’asta per soddisfare i lupi usurai che lucrano decine e decine di miliardi di interessi ogni anno sul debito nazionale. Alla Grecia – e non era una battuta… - ci fu nell’Ue chi propose, due anni fa, di mettere “in garanzia” il Partenone. In attesa di vedere anche il Colosseo (su cui il patron di Tod’s ha già comunque lanciato una sorta di opa) diventare un bene privato, magari acquistato a prezzi di saldo con un carretto di quella carta straccia che viene definito “valuta” (dollaro, euro), il nostro (si fa per dire – demanio ha cominciato aste di realizzo per “beni minori”. Così, il cittadino teledipendente, o drogato, non avrà nulla da ridire.
Al via, attraverso l'Agenzia del Demanio, la dismissione di alcuni gioielli pubblici, tra i quali un castello, un ex convento e il diritto di superficie di un'isola veneziana. Con una gran faccia senza vergogna, Paolo Maranca, il superburocrate di nomina governativa alla guida del dipartimento e dell’Agenzia del Demanio, ha dichiarato la dismissione "un piano di vendita secondo un piano articolato e non solo per fare cassa, ma per favorire lo sviluppo dei territori" e volto "ad un'imprenditoria capace e illuminata che capisca questo progetto" chiamato 'Valore Paese'. I cinque beni di pregio del valore sopra i 400 mila euro finiranno in un’asta che avverra' on line e “senza una base d'asta, ad offerta libera "che Maranca si è augurato “congrua”. Si tratta del castello del 1400 a Gradisca d'Isonzo (Gorizia), un complesso costituito da sei edifici dal grande valore storico-architettonico (11.500 mq, di cui 7.200 mq coperti); di una palazzina nel centro di Trieste (24 mila mq di cui 3.000 coperti); dell'ex convento del 1.600 a S.Domenico Maggiore Monteoliveto (Taranto), la 'Casa Nappi' a Loreto (Ancona).
Al via, attraverso l'Agenzia del Demanio, la dismissione di alcuni gioielli pubblici, tra i quali un castello, un ex convento e il diritto di superficie di un'isola veneziana. Con una gran faccia senza vergogna, Paolo Maranca, il superburocrate di nomina governativa alla guida del dipartimento e dell’Agenzia del Demanio, ha dichiarato la dismissione "un piano di vendita secondo un piano articolato e non solo per fare cassa, ma per favorire lo sviluppo dei territori" e volto "ad un'imprenditoria capace e illuminata che capisca questo progetto" chiamato 'Valore Paese'. I cinque beni di pregio del valore sopra i 400 mila euro finiranno in un’asta che avverra' on line e “senza una base d'asta, ad offerta libera "che Maranca si è augurato “congrua”. Si tratta del castello del 1400 a Gradisca d'Isonzo (Gorizia), un complesso costituito da sei edifici dal grande valore storico-architettonico (11.500 mq, di cui 7.200 mq coperti); di una palazzina nel centro di Trieste (24 mila mq di cui 3.000 coperti); dell'ex convento del 1.600 a S.Domenico Maggiore Monteoliveto (Taranto), la 'Casa Nappi' a Loreto (Ancona).
11 aprile 2014
UN MICROCHIP SOTTOCUTANEO PER TUTTI?
ORA NON E' PIU' FANTASCIENZA, MA REALTA'
Come riportato dall'Ansa il 31 marzo scorso, il capo della divisione di cardiologia della University of South California, Leslie Saxon, ha affermato che entro al massimo dieci anni tutti i bambini potrebbero avere il loro microchip celebrale già poche ore dopo la nascita, chip in grado di monitorare tutti i parametri vitali. Come riporta Tgcom 24 del 7 aprile ,all'ospedale Santa Chiara di Pisa è stato impiantato per la prima volta il microstimolatore wireless, un chip sottocutaneo che dovrebbe controllare il dolore cronico delle persone che non rispondono alla somministrazione di farmaci. Negli Stati Uniti e in Russia le principali compagnie di credito stanno spingendo le banche e i commercianti per la totale conversione alla tecnologia dei microchip, che dovrà iniziare da ottobre 2015.
Insomma, nel futuro tutti saranno dotati di un chip sottopelle sin dalla nascita e quella che sino a pochissimo tempo fa era considerata fantascienza e visione distopica del futuro, ora è realtà. Da molti anni dei ricercatori avevano avvertito che entro un breve periodo tutto ciò sarebbe successo e sarebbe stato propagandato come necessario e positivo in un primo tempo.
Come riportato dall'Ansa il 31 marzo scorso, il capo della divisione di cardiologia della University of South California, Leslie Saxon, ha affermato che entro al massimo dieci anni tutti i bambini potrebbero avere il loro microchip celebrale già poche ore dopo la nascita, chip in grado di monitorare tutti i parametri vitali. Come riporta Tgcom 24 del 7 aprile ,all'ospedale Santa Chiara di Pisa è stato impiantato per la prima volta il microstimolatore wireless, un chip sottocutaneo che dovrebbe controllare il dolore cronico delle persone che non rispondono alla somministrazione di farmaci. Negli Stati Uniti e in Russia le principali compagnie di credito stanno spingendo le banche e i commercianti per la totale conversione alla tecnologia dei microchip, che dovrà iniziare da ottobre 2015.
Insomma, nel futuro tutti saranno dotati di un chip sottopelle sin dalla nascita e quella che sino a pochissimo tempo fa era considerata fantascienza e visione distopica del futuro, ora è realtà. Da molti anni dei ricercatori avevano avvertito che entro un breve periodo tutto ciò sarebbe successo e sarebbe stato propagandato come necessario e positivo in un primo tempo.
I PIANI SEGRETI DI STEVE JOBS SVELATI IN UNA MAIL
Destinatari 100 persone influenti, convocate per tre giorni in una località segreta.
La lunga guerra legale tra Apple e Samsung sta portando alla luce alcuni dettagli interessanti che, se il conflitto non fosse iniziato, sarebbero rimasti segreti. Di recente è stata resa pubblica un'email scritta da Steve Jobs nel 2010 per annunciare il contenuto dell'incontro super-segreto riservato ai Top 100 per quell'anno. I Top 100 sono - o erano - un gruppo particolare all'intero di Apple: 100 persone convocate da Steve Jobs per tre giorni in una località segreta ma fornita di tutti i comfort per parlare della strategia aziendale per il futuro.
Il gruppo era composto da manager importanti ma anche da singole persone che avevano magari avuto un'idea brillante, tanto da colpire Jobs stesso. E nessuno che avesse l'onore di partecipare una volta aveva la garanzia di essere riconvocato: bisognava confermare il privilegio con il duro lavoro.
Per il fondatore di Apple questi incontri erano importantissimi: non solo permettevano di condividere la strategia con l'élite più importante, ma gli consentivano di «fare circolare le idee», un'attività che egli considerava parte fondamentale del proprio lavoro.
La lunga guerra legale tra Apple e Samsung sta portando alla luce alcuni dettagli interessanti che, se il conflitto non fosse iniziato, sarebbero rimasti segreti. Di recente è stata resa pubblica un'email scritta da Steve Jobs nel 2010 per annunciare il contenuto dell'incontro super-segreto riservato ai Top 100 per quell'anno. I Top 100 sono - o erano - un gruppo particolare all'intero di Apple: 100 persone convocate da Steve Jobs per tre giorni in una località segreta ma fornita di tutti i comfort per parlare della strategia aziendale per il futuro.
Il gruppo era composto da manager importanti ma anche da singole persone che avevano magari avuto un'idea brillante, tanto da colpire Jobs stesso. E nessuno che avesse l'onore di partecipare una volta aveva la garanzia di essere riconvocato: bisognava confermare il privilegio con il duro lavoro.
Per il fondatore di Apple questi incontri erano importantissimi: non solo permettevano di condividere la strategia con l'élite più importante, ma gli consentivano di «fare circolare le idee», un'attività che egli considerava parte fondamentale del proprio lavoro.
10 aprile 2014
La politica transatlantica del Bail-in trascina il mondo verso la guerra
Da quando il mese scorso i ministri delle Finanze europei hanno adottato lo schema del prelievo forzoso (bail-in) per colpire azionisti, obbligazionisti e depositi bancari, l’intero sistema finanziario monetarista che fa perno sulla City di Londra e Wall Street è spacciato. Dal punto di vista oligarchico, il modo per evitare un default inevitabile è provocare una guerra che consentirà ai vincitori di cancellare la massa di debito impagabile in una riorganizzazione post-bellica.
Per questa ragione la NATO ha chiuso tutti i canali di collaborazione con la Russia, accelerando così la prospettiva di uno scontro militare strategico. Allo stesso tempo, il Presidente Obama si sta muovendo per spingere i rapporti con la Cina lungo la stessa china. Durante un’audizione al Congresso la scorsa settimana, il sottosegretario USA per l’Asia ed il Pacifico Daniel Russel ha minacciato direttamente la Cina di rappresaglie se dovesse intraprendere passi che vadano nella direzione del "modello Crimea" nelle isole disputate nel Mar della Cina.
Dietro ordini della Casa Bianca, il ministro della Difesa USA Chuck Hagel ha annunciato che due nuovi cacciatorpediniere americani dotati di sistemi di difesa missilistica Aegis verranno dispiegate in Giappone nel 2017, stringendo così il laccio di contenimento intorno alla Cina. Il dispiegamento punta chiaramente alla Corea del Nord, ma Pechino lo leggerà come parte di un disegno per creare un’alleanza contro la Cina nell’Asia e nel Pacifico. Al contempo, gruppi di opposizione a Taiwan continuano a inscenare violente provocazioni che mirano allo scontro ora che i rapporti tra Cina e Taiwan si erano sviluppati nel senso della riconciliazione ed eventualmente della riunificazione.
LE TORTURE DEI MILITARI ITALIANI A NASSIRIYA
Il racconto choc al programma tv "Le Iene" di un
militare che nel 2003 si trovava nella base di White Horse. L'uomo parla
di violenze e torture sui prigionieri interrogati dai soldati italiani
durante la missione in Iraq.
Prigionieri torturati, con la testa incappucciata e le mani legate con
fascette da elettricista, che venivano sistematicamente malmenati in un
crescendo di violenze, passando da una camera alla successiva finchè non
parlavano. E' quello che accadeva nella missione militare italiana a
Nassiriya, in Iraq, secondo il racconto di un militare al programma tv
'Le iene'. A più di 10 anni dalla strage che costò la vita a 19 italiani
(tra civili e militari) e 9 iracheni, queste testimonianze potrebbero
costringere a rivedere gli scenari sulla presenza italiana in Iraq. Gia
la settimana scorsa, lo stesso programma aveva mandato in onda un
servizio in cui un ex militare aveva raccontato al giornalista Luigi
Pelazza delle presunte torture che sarebbero avvenute durante la
missione in Iraq nel 2003. Questa volta lo stesso Pelazza ha incontrato
un altro militare, che ha raccontato nuovi dettagli.
9 aprile 2014
MES: "Si può ostacolare solo mettendo in discussione l'€uro"
Non è più l'Europa a
chiedercelo. Sono le organizzazioni finanziarie internazionali e
l'Europa e gli Stati accettano di essere “delegittimati”. Lidia Undiemi, studiosa di diritto e economia, editorialista di Wallstreet Italia. La
prima e principale accusatrice in Italia di MES e Fiscal Compact. Le sue
tesi saranno sintetizzate in un volume di prossima pubblicazione.
- Sono passati ormai tre anni da quando ha iniziato la sua battaglia per impedire che l'Italia si legasse a trattati intergovernativi come il MES – Meccanismo europeo di stabilità – ed il Fiscal Compact. La sua azione di divulgazione continua oggi per cercare di trasmettere nell'opinione pubblica la consapevolezza delle tremende conseguenze pratiche sulla società di questi trattati. Ci può spiegare cosa rappresenta il MES e perché i paesi per salvare l'euro hanno avuto la necessità di scavalcare il diritto comunitario?
Il MES è un trattato di diritto internazionale che ha come base giuridica il “meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme”, introdotto con la modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). In parole più semplici, per far fronte alla crisi della zona euro si è deciso di ricorrere ad un accordo di diritto internazionale, con regole proprie che fuoriescono dal sistema normativo comunitario. Qual è il risvolto politico di una simile scelta? Basti pensare al sistema di votazione: nel processo decisionale dell'organizzazione MES, il peso di ciascun paese aderente dell'Eurozona è proporzionato al potere finanziario che esso riesce ad esprimere mediante il versamento delle quote di partecipazione; la Germania, guarda caso, possiede la quota maggiore.
- Sono passati ormai tre anni da quando ha iniziato la sua battaglia per impedire che l'Italia si legasse a trattati intergovernativi come il MES – Meccanismo europeo di stabilità – ed il Fiscal Compact. La sua azione di divulgazione continua oggi per cercare di trasmettere nell'opinione pubblica la consapevolezza delle tremende conseguenze pratiche sulla società di questi trattati. Ci può spiegare cosa rappresenta il MES e perché i paesi per salvare l'euro hanno avuto la necessità di scavalcare il diritto comunitario?
Il MES è un trattato di diritto internazionale che ha come base giuridica il “meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme”, introdotto con la modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). In parole più semplici, per far fronte alla crisi della zona euro si è deciso di ricorrere ad un accordo di diritto internazionale, con regole proprie che fuoriescono dal sistema normativo comunitario. Qual è il risvolto politico di una simile scelta? Basti pensare al sistema di votazione: nel processo decisionale dell'organizzazione MES, il peso di ciascun paese aderente dell'Eurozona è proporzionato al potere finanziario che esso riesce ad esprimere mediante il versamento delle quote di partecipazione; la Germania, guarda caso, possiede la quota maggiore.
MONSANTO STA COMPRANDO GLI AMBIENTALISTI?
A fine ’800 e a inizio ’900 quelle che
poi diventarono le multinazionali della chimica e del farmaco pare che
facessero sparire i loro oppositori. Un medico che curava senza farmaci, o
non si atteneva ai protocolli, stranamente aveva un incidente o spariva
senza lasciar traccia. Altri tempi, oggi non si ricorre più a tali
metodi, che oltre ad essere deprecabili possono creare martiri e fare
continuare l’opposizione invece che fermarla. Parte del mio addestramento comprendeva
lo studio dell’opera di Sun Tzu, “L’Arte della Guerra”. Il modo migliore
di vincere il nemico è quello di renderlo partecipe del tuo mondo,
delle tue ricchezze, dei tuoi beni. A quel punto i confini non
esisteranno più, e il suo territorio farà parte del tuo, insieme alle
sue ricchezze e i suoi beni, un’annessione senza colpo ferire. Che sia la nuova strategia usata dalle multinazionali?
A quanto pare Mark Lynas, che una volta
combatteva fianco a fianco con Greenpeace, ha sposato il credo di
Monsanto e affini. Viene da chiedersi se sia stato comprato
dall’industria della biotech, dato il suo voltafaccia totale e senza
riserve. Il 29 Aprile 2013 Mark Lynas ha fatto il
discorso che segue al College of Agriculture and Life Sciences (50th
Anniversary Celebration), and the Atkinson Center for a Sustainable
Future, Cornell University.
8 aprile 2014
PERCHE' CI SI AMMALA?
“I batteri
e i virus non producono malattia: è la malattia che li produce”
Non ci si ammala
per colpa dei germi, dei batteri, dei virus, del destino o del
patrimonio genetico. La genetica incide minimamente sulla percentuale di
malattie e in gran parte ridimensionabili attraverso un corretto stile
di vita. Il diabete e il cancro non arrivano dall’esterno: è il corpo
che li sviluppa. L’obesità non si prende: è il corpo che accumula
grasso. Il mal di testa, il mal di schiena, l’artrite, l’impotenza, non
si prendono: sono tutte condizioni patologiche che il corpo sviluppa dal
suo interno.
Ci ammala perché
vengono violate le leggi naturali che ogni organismo vivente, a seconda
della sua specie, deve rispettare. Quando la popolazione assume
standard di vita sbagliati, viola le leggi naturali e si alimenta con
prodotti industrializzati, le persone incominciano ad ingrassare, ad
ammalarsi, a sviluppare i disturbi della civiltà moderna. Le malattie
sono dovute a: tossine, caos elettromagnetico, stress psicofisico, ma
soprattutto a causa della cattiva alimentazione dovuta a cibo cotto,
industriale che causa carenze nutrizionali (nonostante la
sovralimentazione) e le nostre cellule restano affamate e assetate per
carenza di veri nutrienti.
7 aprile 2014
MES: Tutto quello che non vi dicono e che dovreste sapere
In molti si rincorrono oggi a criticare un Trattato internazionale, il
cosiddetto Fiscal compact, che avrà i suoi effetti dirompenti e
drammatici per il nostro paese dal prossimo anno. A chiedere la
rinegoziazione di un accordo che prevede per il nostro paese l'obbligo
del perseguimento del pareggio di bilancio per Costituzione, quello del
non superamento della soglia di deficit strutturale superiore allo 0,5%
del Pil e una significativa riduzione del debito pubblico al ritmo di un
ventesimo (5%) all'anno, fino al rapporto del 60% sul PIL nell'arco di
un ventennio, sono, in modo sorprendente e tragicomico, anche quei
partiti che l'hanno ratificato in Parlamento nel luglio del 2012 dietro
le direttive dell'allora premier Mario Monti. La campagna elettorale per le elezioni europee di maggio, del resto, è iniziata
e il regime del partito unico che governa il paese dall'ex Commissario
dell'Unione Europea, Monti, a Renzi, passando per Letta, continua nella
sua opera di mistificazione verso una popolazione, della quale non
interessa nemmeno più il voto.
Troppo poco, a torto, si sa di un altro Trattato internazionale, quello istitutivo il Meccanismo europeo di stabilità (MES),
che, in modo complementare al Fiscal Compact, ha istituito una nuova
governance europea per la gestione della crisi. Il MES ha già prodotto
risultati pratici tangibili e enormi. L'Italia, considerando anche il
vecchio Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) di cui il Mes è
stato l'erede, ha già versato 46 miliardi di euro dei 125 miliardi
previsti fino al 2017. Soldi che chiaramente potevano essere utilizzati
per rilanciare la nostra economia attraverso quei progetti eternamente
sospesi per la mancanza di coperture.
"IL TRADITORE DELLA PATRIA E DELLA COSTITUZIONE"
![]() |
Napolitano & Kissinger |
La Nato ha trasformato l'Italia in una gigantesca camera a gas. Ogni giorno i velivoli militari irrorano i centri abitati, scaricando nell'aria sostanze tossiche come alluminio, bario, stronzio, manganese, e così via, determinando gravi conseguenze sulla salute dell'ignara popolazione italiana. Ma Napolitano che fa in qualità di capo delle forze armate tricolori per tutelare il popolo sovrano, in virtù dell'articolo 32 della Costituzione? Assolutamente niente. E' complice di questo crimine contro l'umanità. Inoltre, espone 60 milioni di persone nello Stivale al pericolo nucleare, consentendo al governo degli Stati Uniti d'America di detenere illegalmente e segretamente, violando il Trattato internazionale di non proliferazione nucleare (TNP), centinaia di bombe atomiche proprio sul suolo italiano.
5 aprile 2014
L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DEI VINCOLI MONETARI E DI BILANCIO
«A chi paventa catastrofi nel caso di un’eventuale fine dell’euro – è stato fatto anche qui – io rispondo che al punto in cui siamo l’onere della prova va rovesciato, perché la catastrofe c’è già.»
Intervento di Vladimiro Giacchè all’incontro “Titanic Europa?”, promosso da Re:Vision, 7 marzo 2014, Roma
Ringrazio Stefano Fassina per questa occasione di confronto che ha voluto estendere al di là dei confini del PD. Credo che il modo migliore per contribuire a questo incontro sia offrire il proprio punto di vista alla discussione, nel modo più diretto possibile. Credo infatti che il primo dovere nei confronti di noi stessi sia quello della chiarezza. In primo luogo sulla gravità della situazione. Il nostro paese ha perso, dall’inizio della crisi, poco meno del 10% del prodotto interno lordo, il 25% della produzione industriale, il 30% degli investimenti. A chi paventa catastrofi nel caso di un’eventuale fine dell’euro – è stato fatto anche qui – io rispondo che al punto in cui siamo l’onere della prova va rovesciato, perché la catastrofe c’è già. La priorità non può essere rappresentata dai moniti relativi a una catastrofe eventuale, ma dal tentativo di comprendere come siamo finiti nella catastrofe attuale e cosa si debba fare per uscire dal disastro economico in cui ci troviamo.
“Catastrofe”, “disastro”: purtroppo non si tratta di iperboli. Come hanno dimostrato i ricercatori del Centro Europa Ricerche nel luglio scorso (Rapporto CER n. 2/2013), ci troviamo, molto semplicemente, nella peggiore crisi dopo l’Unità d’Italia: peggiore di quella del 1866, e peggiore di quella del 1929.
“Catastrofe”, “disastro”: purtroppo non si tratta di iperboli. Come hanno dimostrato i ricercatori del Centro Europa Ricerche nel luglio scorso (Rapporto CER n. 2/2013), ci troviamo, molto semplicemente, nella peggiore crisi dopo l’Unità d’Italia: peggiore di quella del 1866, e peggiore di quella del 1929.
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