8 giugno 2013
GUERRA AL CONTANTE!
In Italia allignano sentimenti antitedeschi, fomentati dai politici e dai giornalisti. È comprensibile che ai politici italiani quelli tedeschi non piacciano, dal momento che nel Parlamento tedesco non c’è un solo inquisito, un solo indagato, un solo condannato: è certamente gente antipatica. E anche ai giornalisti italiani si capisce che non possano piacere quelli tedeschi: se guardiamo Der Spiegel, c’è un mare di giornalisti, tutti pronti a cercare le notizie, a informare i lettori, anziché dedicarsi a fare i favori a questo o a quell’amico, insomma a fare marchette. È naturale che il giornalismo tedesco, quello di alto livello soprattutto, sia inviso a quello italiano. Quindi si capisce perché vengano fomentati sentimenti antitedeschi.
7 giugno 2013
BILDERBERG 2013: BENVENUTI NEL 1984
Tranquilli: grazie a Goldman Sachs e ad altri “donatori”, la
conferenza di quest’anno sarà a “costo zero” per l’Hertfordshire –
nonostante la costruzione della Grande Muraglia di Watford
L’auditorio si è fatto silenzioso quando ha preso la parola un anziano consigliere di Watford. Il team di polizia e sicurezza era visibilmente nervoso. Era stato precedentemente presentato ed illustrato il piano della sicurezza per questo “evento unico”: zone anti-terrorismo, blocchi di sicurezza, restrizioni alla circolazione delle autovetture in prossimità di questa “importante conferenza internazionale”. Ma ecco che ora prendeva la parola la “gente” di Watford. Che significherà per loro questa tre giorni di vertice politico internazionale, con la sua corposa lista di partecipanti tra finanzieri e miliardari, capi di partito e di gruppi d’informazione, ben protetti dalla più grande operazione di sicurezza a cui Watford abbia mai assistito finora?
"A me importa soprattutto una cosa:”ha tuonato il vecchio consigliere. “si sta o non si sta stabilendo un precedente per il parcheggio delle macchine vicino a Old Hempstead Road?"
Ed è poi iniziata una discussione di quasi un’ora/un’ora e mezza sull’argomento se le macchine e i mezzi stampa avessero o meno il permesso di parcheggiare sulla striscia di prato che corre lungo la A41, di fronte al Grove Hotel. E’ stato come un bizzarro e distopico episodio di “Manteniamo le apparenze”.
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L’auditorio si è fatto silenzioso quando ha preso la parola un anziano consigliere di Watford. Il team di polizia e sicurezza era visibilmente nervoso. Era stato precedentemente presentato ed illustrato il piano della sicurezza per questo “evento unico”: zone anti-terrorismo, blocchi di sicurezza, restrizioni alla circolazione delle autovetture in prossimità di questa “importante conferenza internazionale”. Ma ecco che ora prendeva la parola la “gente” di Watford. Che significherà per loro questa tre giorni di vertice politico internazionale, con la sua corposa lista di partecipanti tra finanzieri e miliardari, capi di partito e di gruppi d’informazione, ben protetti dalla più grande operazione di sicurezza a cui Watford abbia mai assistito finora?
"A me importa soprattutto una cosa:”ha tuonato il vecchio consigliere. “si sta o non si sta stabilendo un precedente per il parcheggio delle macchine vicino a Old Hempstead Road?"
Ed è poi iniziata una discussione di quasi un’ora/un’ora e mezza sull’argomento se le macchine e i mezzi stampa avessero o meno il permesso di parcheggiare sulla striscia di prato che corre lungo la A41, di fronte al Grove Hotel. E’ stato come un bizzarro e distopico episodio di “Manteniamo le apparenze”.
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6 giugno 2013
SCIE CHIMICHE: EFFETTI SULLA SALUTE E SUL CLIMA
Pubblichiamo un articolo del climatologo Luca Romaldini.
Il testo presenta gli aspetti salienti della questione “scie chimiche”,
inquadrandone la matrice militare, dietro il paravento degli
“esperimenti” volti a mitigare il cosiddetto “riscaldamento del
pianeta”. Non sfugga il piglio ironico dell’autore, un'ironia tanto più
pungente quanto più forte è la condanna nei confronti di avvelenatori e negazionisti.
La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.
Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono.
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La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.
Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono.
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TUTTI I PROSTITUTI DI BERLUSCONI...
Il problema non sono le ragazze di Arcore. Donne che concedono
prestazioni sessuali in cambio di denaro e di favori da parte di uomini
potenti ce ne sono sempre state. Fatta eccezione per le
minorenni, una qualunque ragazza che faccia una scelta di questo tipo lo
fa in modo libero e indipendente. Nessuno la obbliga ad andare ad
Arcore con la forza, quindi se ci va vuol dire che avrà deciso che ciò
che sta per ricevere vale più di ciò che dovrà dare in cambio.
Anche in questo campo valgono le regole del libero mercato.
Qui non stiamo parlando di prostitute da strada, che vivono una vita di schiavitù vera e propria, nella quale non hanno nessuna possibilità di scelta. Qui stiamo parlando di prostituzione d'alto bordo, dove una ragazza porta a casa 1000 euro per fare una visita con lo stetoscopio al presidente del consiglio travestita da infermiera.
Nel caso di Arcore quindi il problema non sono le prostitute, ma casomai i prostituti, cioè tutti coloro che sono invece obbligati a svolgere il loro ruolo di comprimario pur di non perdere la loro posizione privilegiata alla corte di re Artù.
Anche in questo campo valgono le regole del libero mercato.
Qui non stiamo parlando di prostitute da strada, che vivono una vita di schiavitù vera e propria, nella quale non hanno nessuna possibilità di scelta. Qui stiamo parlando di prostituzione d'alto bordo, dove una ragazza porta a casa 1000 euro per fare una visita con lo stetoscopio al presidente del consiglio travestita da infermiera.
Nel caso di Arcore quindi il problema non sono le prostitute, ma casomai i prostituti, cioè tutti coloro che sono invece obbligati a svolgere il loro ruolo di comprimario pur di non perdere la loro posizione privilegiata alla corte di re Artù.
4 giugno 2013
COS'E' IL NEOLIBERISMO?
Di Vicenç Navarro
Cominciamo dai dati. Quando Margaret Thatcher nacque, nel 1925, entrò a far parte di una famiglia del gruppo superiore per rendita della Gran Bretagna. Quando andò all’Università di Oxford, la sua famiglia era già riuscita ad entrare a far parte dell’1% della popolazione con la rendita più alta e quando, nel corso degli studi a Oxford, si sposò con Dennis, suo marito, questa parte era già diventata lo 0,1% della popolazione.
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Cominciamo dai dati. Quando Margaret Thatcher nacque, nel 1925, entrò a far parte di una famiglia del gruppo superiore per rendita della Gran Bretagna. Quando andò all’Università di Oxford, la sua famiglia era già riuscita ad entrare a far parte dell’1% della popolazione con la rendita più alta e quando, nel corso degli studi a Oxford, si sposò con Dennis, suo marito, questa parte era già diventata lo 0,1% della popolazione.
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3 giugno 2013
LETTA: «Faremo scendere la disoccupazione giovanile sotto il 30%»
Premesso che l'ISTAT dice che la disoccupazione ad aprile 2013 è al 12%, non si capisce bene la "strategia" di Letta. Ha intenzione di far aumentare la disoccupazione oltre il 30% per poi mantenere la promessa di farla scendere... magari al 29%?
...Oppure adotterà il metodo suggerito da Troisi?
31 maggio 2013
CARRIOLE PER FAR LA SPESA E PALLOTTOLE NEI GARAGE...
Meglio di così era difficile: dai francobolli di Weimar alle carriole, dal fallimento delle banche alle pallottole nel garage. Gustatevi la puntata con il link qui di seguito perché tutte le parole d'ordine del PUDE (Partito Unico Dell' Euro sono trionfalmente rappresentate. Io ho cercato di dire come stanno le cose ma la verità è molto meno affascinante della fantascienza. (Carlo Borghi)
GLI STATI UNITI E LA CRISI DELL'EURO: LEZIONI DA UN CONFRONTO
Ci sono forti differenze tra come si stanno gestendo le crisi finanziarie nella zona euro e negli USA
Il populista Beppe Grillo e il suo Movimento anti-establishment 5 Stelle sta avendo molta popolarità in Italia, perché disposto a parlare di un referendum per uscire dall'euro [NdT : l’articolo originale è stato pubblicato prima delle elezioni amministrative in Italia].
La recessione della zona euro ormai è la più lunga mai registrata nell’area della moneta unica, secondo le statistiche ufficiali pubblicate la scorsa settimana l'economia ha continuato a regredire anche nel primo trimestre di quest'anno. Un confronto con l'economia statunitense potrebbe far luce sui motivi per cui, nel 21° secolo, può verificarsi un profondo fallimento economico in paesi ad alto reddito e alto livello di istruzione.
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Il populista Beppe Grillo e il suo Movimento anti-establishment 5 Stelle sta avendo molta popolarità in Italia, perché disposto a parlare di un referendum per uscire dall'euro [NdT : l’articolo originale è stato pubblicato prima delle elezioni amministrative in Italia].
La recessione della zona euro ormai è la più lunga mai registrata nell’area della moneta unica, secondo le statistiche ufficiali pubblicate la scorsa settimana l'economia ha continuato a regredire anche nel primo trimestre di quest'anno. Un confronto con l'economia statunitense potrebbe far luce sui motivi per cui, nel 21° secolo, può verificarsi un profondo fallimento economico in paesi ad alto reddito e alto livello di istruzione.
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La nascita del Sacro Romano Imp€uro
Esistono diversi modi per raccontare la Storia. Uno è quello
cronologico-analitico, che mette in fila le date e i fatti cercando di
creare delle precise connessioni di causa ed effetto e dei collegamenti
sempre più ampi e intrecciati degli eventi. L’altro è quello
idealistico-romanzato, che pur non trascurando l’attinenza ai fatti
accaduti cerca di rileggerli in una chiave più intimistica, soggettiva e
coinvolgente. Nel primo metodo prevale l’oggettività, il distacco
freddo e scientifico dai fatti che si stanno narrando, nel secondo la
soggettività, la partecipazione emotiva e febbrile agli eventi nei quali
ci si sente intimamente coinvolti. Entrambe queste metodologie di
narrazione sono speculari e complementari: non si può essere
sufficientemente lucidi, distaccati ed obiettivi se prima non si è
vissuto emotivamente e appassionatamente ciò di cui si sta parlando, e
d’altra parte non si può raccontare con passione e intensità ciò di cui
non si conosce l’esatta evoluzione cronologica dei fatti. Nel testo che
vi propongo oggi, scritto con brillantezza ed efficacia da Francesco
Mazzuoli che mi ha gentilmente concesso la possibilità di pubblicarlo
sul blog, prevale sicuramente il secondo aspetto della narrazione della
Storia: quello romanzato, passionale, emotivamente coinvolto.
Eppure ad una lettura più attenta del testo noterete che non manca nulla della rispondenza ai fatti, ai dati e agli eventi di cui abbiamo tanto discusso in questi mesi. Il racconto, che oltre a ripercorrere i più importanti fatti degli ultimi trenta anni tenta di prevedere un possibile epilogo dell’attuale vicenda italiana ed europea,
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Eppure ad una lettura più attenta del testo noterete che non manca nulla della rispondenza ai fatti, ai dati e agli eventi di cui abbiamo tanto discusso in questi mesi. Il racconto, che oltre a ripercorrere i più importanti fatti degli ultimi trenta anni tenta di prevedere un possibile epilogo dell’attuale vicenda italiana ed europea,
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30 maggio 2013
L’€URO SOSTITUITO DAL DOLLARO ?
L'anno diplomatico 2013 ha visto come primo significativo evento il comunicato congiunto
di Washington e Bruxelles del 13 febbraio sul comune proposito di
avviare dei negoziati per dar vita al TTIP, cioè ad una partnership per
il commercio transatlantico e per gli investimenti. Si tratterebbe di
una vera e propria unione finanziaria e commerciale delle due sponde
dell'Atlantico.
Il comunicato congiunto però non ha avuto alcuna risonanza sui media ufficiali, anzi sembrerebbe che ci sia stata una vera e propria congiura del silenzio.
Ha fatto parzialissima eccezione la testata online "Wall Street Italia"; ma il fatto davvero strano è che una testata specializzata in notizie economico-finanziarie per procurarsi del materiale a riguardo abbia dovuto far ricorso al rilancio di un articolo di Michel Collon, che era stato tradotto e pubblicato su un sito di opposizione, ComeDonChisciotte.
Il comunicato congiunto però non ha avuto alcuna risonanza sui media ufficiali, anzi sembrerebbe che ci sia stata una vera e propria congiura del silenzio.
Ha fatto parzialissima eccezione la testata online "Wall Street Italia"; ma il fatto davvero strano è che una testata specializzata in notizie economico-finanziarie per procurarsi del materiale a riguardo abbia dovuto far ricorso al rilancio di un articolo di Michel Collon, che era stato tradotto e pubblicato su un sito di opposizione, ComeDonChisciotte.
29 maggio 2013
UNO, CENTO, MILLE COLPI DI STATO
Malaparte: "L'arte di difendere uno Stato è governata dagli stessi principii che regolano l'arte di conquistarlo".
Nessuno dei padri fondatori di questo sistema, la liberaldemocrazia, quindi né Locke, né Stuart Mill né Tocqueville fanno mai accenno ai partiti e nota come, fino al 1920, i partiti non fossero neanche nominati in Costituzione, perché? C’è una ragione precisa, il pensiero liberale vuole valorizzare meriti e capacità, potenzialità, del singolo individuo.
Nessuno dei padri fondatori di questo sistema, la liberaldemocrazia, quindi né Locke, né Stuart Mill né Tocqueville fanno mai accenno ai partiti e nota come, fino al 1920, i partiti non fossero neanche nominati in Costituzione, perché? C’è una ragione precisa, il pensiero liberale vuole valorizzare meriti e capacità, potenzialità, del singolo individuo.
28 maggio 2013
IRAQ: "QUI' E' COME CHERNOBYL"
In Iraq la polvere scivola per le lunghe strade, dita del deserto.
Penetra negli occhi, nel naso, in gola, mulinella nei mercati e nei
cortili delle scuole, filtra nei bambini mentre giocano a pallone, e
trasporta, secondo il dottor Jawad Al-Ali, "i semi della nostra morte".
Oncologo di fama internazionale al Teaching Hospital Sadr di Bassora, il dottor Ali, me lo disse nel 1999, e oggi il suo avvertimento è comprovato.
Oncologo di fama internazionale al Teaching Hospital Sadr di Bassora, il dottor Ali, me lo disse nel 1999, e oggi il suo avvertimento è comprovato.
"Prima della guerra del Golfo", disse, "c’erano due o tre pazienti affetti da cancro al mese. Ora ogni mese ne muoiono 30-35. I nostri calcoli indicano che in questa zona contrarrà il cancro dal 40 al 48 per cento della popolazione; dapprima nei prossimi cinque anni, poi molto tempo dopo. Parliamo di circa la metà della popolazione. Molti tra i miei famigliari ne sono stati colpiti, cosa mai successa nella storia della nostra famiglia.
Qui è come Chernobyl; gli effetti genetici sono nuovi per noi; i funghi crescono enormi, perfino gli acini dell’uva nel mio giardino hanno subito una mutazione e non possono più essere mangiati”.Leggi tutto...
26 maggio 2013
SALVIAMO L'EUROPA: SCIOGLIAMO L'€URO!
Alla
vigilia della guerra civile americana, Abraham Lincoln pronunciò la
famosa frase "una casa divisa non può stare in piedi." Oggi, l'Unione
Europea - impegnata da decenni alla ricerca di un' "unione sempre più
stretta" - deve confrontarsi con una straziante (atroce) verità. La
massima di Lincoln deve essere letta al contrario. Affinché l'UE possa
sopravvivere, l'euro si deve sciogliere.
Tra il trattato di Roma del 1957 e l'Atto unico europeo del 1986, i governi europei hanno portato avanti la più grande rivoluzione pacifica che il continente abbia mai visto nella sua lunga e travagliata storia. La creazione di una moneta unica europea si sarebbe basata su questo notevole successo. Si riteneva poter essere” il successivo e fondamentale passo verso una maggiore unità e prosperità. La crisi economica nell'Europa meridionale mostra che il regime dell'euro, almeno nella sua forma attuale, è diventato una minaccia fatale per entrambi questi obiettivi.
Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Cipro sono intrappolati nella recessione e non possono riconquistare la propria competitività svalutando le loro monete. Le economie del nord della zona euro hanno dovuto partecipare a ripetuti salvataggi mettendo da parte ogni principio di cauta finanza. L’Unione è lacerata da un circolo vizioso di risentimento e populismo a sud e un rafforzamento del nazionalismo a nord.
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Tra il trattato di Roma del 1957 e l'Atto unico europeo del 1986, i governi europei hanno portato avanti la più grande rivoluzione pacifica che il continente abbia mai visto nella sua lunga e travagliata storia. La creazione di una moneta unica europea si sarebbe basata su questo notevole successo. Si riteneva poter essere” il successivo e fondamentale passo verso una maggiore unità e prosperità. La crisi economica nell'Europa meridionale mostra che il regime dell'euro, almeno nella sua forma attuale, è diventato una minaccia fatale per entrambi questi obiettivi.
Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Cipro sono intrappolati nella recessione e non possono riconquistare la propria competitività svalutando le loro monete. Le economie del nord della zona euro hanno dovuto partecipare a ripetuti salvataggi mettendo da parte ogni principio di cauta finanza. L’Unione è lacerata da un circolo vizioso di risentimento e populismo a sud e un rafforzamento del nazionalismo a nord.
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23 maggio 2013
I SIGNORI DELLA FINANZA PREPARANO L'ESPROPRIO GLOBALE
Innanzi tutto facciamo osservare che i signori della finanza hanno
già progettato la fase finale della operazione per l'esproprio della
ricchezza nazionale della Russia. Il paravento
ideologico-propagandistico dietro il quale si attua il disegno di
"esproprio globale" è costituito dalla campagna per la lotta al
terrorismo internazionale condotta dagli USA e iniziata dopo l'11
settembre 2001. Questa campagna è stata via via integrata da
altri strombazzati programmi contro la corruzione, l'evasione fiscale,
il riciclaggio di denaro "sporco", la criminalità internazionale, ecc.
Di V. Katasonov
Sovross.ru
In realtà, queste nobili intenzioni di mettere ordine nel mondo intero, e di "salvaguardare gli interessi nazionali degli Stati Uniti", servono a mascherare la corsa della oligarchia finanziaria internazionale verso il dominio planetario. Si stanno infatti creando gli strumenti idonei all'esproprio globale, allo smantellamento degli stati sovrani, alla costituzione del governo mondiale ed alla formazione di un regime totalitario di dimensioni universali (il "lager mondiale").
Il completo esproprio di tutti i beni e la loro concentrazione nelle mani di una ristrettissima èlite internazionale è la condizione sine qua non per la realizzazione del nuovo ordine mondiale. A tal fine i circoli dominanti dell'Occidente in campo finanziario e bancario puntano ai seguenti obiettivi:
Di V. Katasonov
Sovross.ru
In realtà, queste nobili intenzioni di mettere ordine nel mondo intero, e di "salvaguardare gli interessi nazionali degli Stati Uniti", servono a mascherare la corsa della oligarchia finanziaria internazionale verso il dominio planetario. Si stanno infatti creando gli strumenti idonei all'esproprio globale, allo smantellamento degli stati sovrani, alla costituzione del governo mondiale ed alla formazione di un regime totalitario di dimensioni universali (il "lager mondiale").
Il completo esproprio di tutti i beni e la loro concentrazione nelle mani di una ristrettissima èlite internazionale è la condizione sine qua non per la realizzazione del nuovo ordine mondiale. A tal fine i circoli dominanti dell'Occidente in campo finanziario e bancario puntano ai seguenti obiettivi:
22 maggio 2013
FRACKING: Un laboratorio chiamato Adriatico
Il
caso della piattaforma “Giovanna”, nella provincia di Teramo, dove
Eni-Agip ha operato negli anni 90. Come estrarre gas “fratturando” il
fondo servendosi di acqua marina. Volumi triplicati, costi ridotti.
Anche grazie a concessioni convenienti.
“Fino al 1992 nel mio pezzo di mare, abbastanza lontano
dalla costa, pescare era una bellezza. Ma quando è arrivata Giovanna ho
smesso, perché l’acqua non era più la stessa”. Con queste parole
Aldino ricorda il suo passato da pescatore. Tossisce, si ferma un
attimo, appoggia la cornetta sul tavolo, si allontana, e poi ritornando
al telefono dice che “il mare di fronte al tratto di costa tra
Montesilvano e Marina di Silvi e Giulianova pure oggi non è lo stesso. A
me non piace più”.
Siamo nel medio Adriatico, in Abruzzo, nella provincia di Teramo dove le numerose piattaforme di gas -monotubolari, bitubolari e reticolari- hanno cambiato le abitudini dei pescatori. Anche se fino al 2002 (anno in cui è entrata in vigore un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pescara, ndr) pescare in prossimità delle piattaforme metanifere era quasi una regola fissa. Una di queste è la piattaforma “Giovanna” (in foto), realizzata nel 1992, e localizzata a poco più di 23 miglia dalla costa. A 37, 38 chilometri dalla terraferma. Il giacimento di gas “Giovanna” fu scoperto da Agip e Deutsche Shell nel 1988, dopo 6 anni dalla messa in produzione del giacimento “Emma”, con omonima piattaforma.
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La piattaforma “Giovanna” nel mar Adriatico |
Siamo nel medio Adriatico, in Abruzzo, nella provincia di Teramo dove le numerose piattaforme di gas -monotubolari, bitubolari e reticolari- hanno cambiato le abitudini dei pescatori. Anche se fino al 2002 (anno in cui è entrata in vigore un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pescara, ndr) pescare in prossimità delle piattaforme metanifere era quasi una regola fissa. Una di queste è la piattaforma “Giovanna” (in foto), realizzata nel 1992, e localizzata a poco più di 23 miglia dalla costa. A 37, 38 chilometri dalla terraferma. Il giacimento di gas “Giovanna” fu scoperto da Agip e Deutsche Shell nel 1988, dopo 6 anni dalla messa in produzione del giacimento “Emma”, con omonima piattaforma.
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LA CONFISCA DEI RISPARMI DEI CITTADINI “PER SALVARE LE BANCHE”
La ricapitalizzazione delle banche cipriote è una prova generale di quello che ci attende? E’ possibile prevedere un “furto dei risparmi” in seno alla Comunità Europea e in Nord America in grado di portare alla confisca completa dei depositi bancari? A Cipro il sistema dei pagamenti è stato completamente perturbato, provocando così l’affondamento dell’economia reale. Pensioni e salari non vengono più erogati. Il potere di acquisto si è inabissato.
La popolazione di Cipro è stata impoverita.
Le piccole e medie imprese rischiano il fallimento.
La popolazione di Cipro è di un milione di persone.
Che cosa succederà se si “rasa” in questo modo il sistema bancario dagli Stati Uniti, dal Canada, e nell’Unione Europea?
Secondo l’Institute of International Finance (IIF) con sede a Washington che rappresenta la posizione del sistema finanziario “l’approccio cipriota che consiste nello sfruttare i depositi e i crediti quando le banche sono in situazione critica diventerà probabilmente un modello per fare fronte ai crolli in Europa (Economic Times, 27 marzo 2013)”.
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La popolazione di Cipro è stata impoverita.
Le piccole e medie imprese rischiano il fallimento.
La popolazione di Cipro è di un milione di persone.
Che cosa succederà se si “rasa” in questo modo il sistema bancario dagli Stati Uniti, dal Canada, e nell’Unione Europea?
Secondo l’Institute of International Finance (IIF) con sede a Washington che rappresenta la posizione del sistema finanziario “l’approccio cipriota che consiste nello sfruttare i depositi e i crediti quando le banche sono in situazione critica diventerà probabilmente un modello per fare fronte ai crolli in Europa (Economic Times, 27 marzo 2013)”.
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21 maggio 2013
LA CULTURA DEVE ESSERE COSMOPOLITA, L’ECONOMIA POLITICA DEVE ESSERE NAZIONALE
Perché il sistema finanziario deve essere nazionale, ossia chiuso? Perché
uno stato sovrano, libero di disciplinare la quantità di moneta immessa
nel sistema, da se stesso o dalle banche commerciali, nonché le
modalità di immissione, tanto più se molte banche commerciali (o almeno
le grandi) sono pubbliche, non ha alcun bisogno di consentire che
l’attività economica pubblica o privata sia finanziata da denaro creato
all’estero.
Questa evidenza, lapalissiana, è negata, o meglio rimossa, da quasi tutti i mezzi keynesiani, compresi i neokeynesiani, che da tempo spadroneggiano sulla rete, ricevendo grande successo.
Molti di essi sono statunitensi e quindi abituati a ragionare su un sistema che non ha le caratteristiche e i problemi degli altri. Se negli Stati Uniti c'è una crisi finanziaria, i capitali accorrono negli Stati Uniti o comunque non scappano; mentre se la crisi finanziaria si verifica in Italia, i capitali scappano. Questa e altri simili constatazioni dovrebbero indurre le persone di buon senso ad applicare la massima: "coloro che, discorrendo di temi economici, recano l'esempio degli Stati Uniti o sono sciocchi, se sono in buona fede, o sono impostori, se sono in mala fede".
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Questa evidenza, lapalissiana, è negata, o meglio rimossa, da quasi tutti i mezzi keynesiani, compresi i neokeynesiani, che da tempo spadroneggiano sulla rete, ricevendo grande successo.
Molti di essi sono statunitensi e quindi abituati a ragionare su un sistema che non ha le caratteristiche e i problemi degli altri. Se negli Stati Uniti c'è una crisi finanziaria, i capitali accorrono negli Stati Uniti o comunque non scappano; mentre se la crisi finanziaria si verifica in Italia, i capitali scappano. Questa e altri simili constatazioni dovrebbero indurre le persone di buon senso ad applicare la massima: "coloro che, discorrendo di temi economici, recano l'esempio degli Stati Uniti o sono sciocchi, se sono in buona fede, o sono impostori, se sono in mala fede".
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20 maggio 2013
ASSEMBLEA NAZIONALE Associazione Riconquistare la Sovranità – PESCARA 15 E 16 GIUGNO 2013
Dopo tante riunioni sul territorio a stretto contatto con le persone in centinaia di comuni in tutta Italia, dalle isole fino a Milano, il 15-16 giugno si terrà l'assemblea nazionale dell'Associazione Riconquistare la Sovranità, nata solo un anno fa, ma che già conta migliaia di iscritti e simpatizzanti, grazie ad un programma preciso e concreto in linea con le esigenze più impellenti del paese e più sentite dalla gente comune. Come socia e co-fondatrice dell'ARS, invito tutti i lettori dei Voci Dalla Strada a partecipare all'assemblea nazionale, soprattutto coloro che non conoscono il movimento, perchè questa è un'ottima occasione per toccare con mano iniziative concrete. In rete possiamo "dire" tante cose, fuori dalla rete possiamo "fare"...
Alba
Alba
INVITO, PROGRAMMA E LOGISTICA dell’ASSEMBLEA NAZIONALE dell’ARS Associazione Riconquistare la Sovranità – PESCARA 15 E 16 GIUGNO 2013
A) INVITO
1. Tutti gli iscritti all’ARS sono vivamente invitati a partecipare all’assemblea nazionale, come è ovvio, ma anche e soprattutto a persuadere a venire a Pescara almeno una o due persone
– parenti, amici, conoscenti o colleghi – con le quali hanno parlato
spesso dell’ARS. E’ bene che all’assemblea partecipino non soltanto
iscritti all’ARS ma anche e soprattutto simpatizzanti e curiosi. Non c’è
alcun luogo nel quale è necessario iniziare da subito le attività di
invito e persuasione, che andranno ripetute più volte fino a “estorcere”
benevolmente, per amicizia, fratellanza o colleganza la disponibilità e
la prenotazione.
2. Tutti i simpatizzanti, e in particolare i lettori del sito Riconquistare la sovranità o del gruppo facebook dell’ARS, che non siano iscritti all’ARS, sono invitati a combattere la pigrizia,
ad approfondire la curiosità che fino ad ora hanno dimostrato, e a
voler conoscere gli autori che in questo anno hanno letto e le persone
con le quali hanno dialogato commentando gli articoli. Sono insomma
invitati ad avvertire il dovere di essere cittadini e il desiderio di creare una comunità con persone che, in linea di principio, la pensano come loro.
17 maggio 2013
Perché l’Europa non può proprio “aggiustare” la disoccupazione giovanile
Ormai da anni, i giovani della periferia dell’Europa pesantemente indebitata hanno affrontato la disoccupazione di massa. In Grecia e in Spagna rispettivamente il 59% e il 56% dei giovano sono ora senza lavoro, mentre la disoccupazione giovanile nell’Unione Europea nel suo insieme attualmente si trova a uno sconvolgente 24%, un po’ di più rispetto al 22,5% dell’anno scorso. I “fortunati” sono coloro che servono a tavola con dottorati nella loro tasca posteriore. Coloro che sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e gli amici unirsi all’esodo generazionale in Germania e in Angola, non compaiono neanche nelle statistiche.
Di Jerome E. Roos
Di Jerome E. Roos
Nelle recenti settimane, i leader europei sembrano piuttosto in ritardo sembra che siano diventati potentemente interessati al problema. Il Primo ministro italiano Enrico Letta, ha definito la disoccupazione giovanile il problema più grave che deve affrontare il paese e ha richiesto un piano dell’Unione Europea per “combatterla”. La cancelliere tedesca Angela Merkel, alfiera del movimento europeo per l’austerità, considera ugualmente che la disoccupazione giovanile sia “la più grossa sfida dell’Europa.” Nel frattempo, una nuova campagna del sito Big Think chiede piuttosto ingenuamente: “che cosa sta causando la disoccupazione giovanile e che cosa può risolverla?”
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15 maggio 2013
I SEMI DEL SUICIDIO DELLA MONSANTO
“La Monsanto è un’impresa agricola.
Applichiamo innovazione e tecnologia per aiutare i coltivatori di tutto il mondo a produrre di più conservando di più.
Produrre di più – Conservare di più – Migliorare la vita dei coltivatori.”
Queste sono le promesse della Monsanto sul suo sito Web, assieme a fotografie di agricoltori prosperi e sorridenti dello stato del Maharashtra. Si tratta di un tentativo disperato della Monsanto e della sua macchina della propaganda di separare l’epidemia di suicidi di contadini in India dal crescente controllo della società sulle forniture delle sementi di cotone; il 95% dei semi di cotone in India è oggi controllato dalla Monsanto.
Il controllo sui semi è il primo anello della catena alimentare perché i semi sono la fonte della vita. Quando un’impresa controlla i semi, controlla la vita, specialmente la vita degli agricoltori.
Il controllo concentrato della Monsanto sul settore delle sementi in India, così come in tutto il mondo, è molto preoccupante. E’ ciò che collega i suicidi dei contadini indiani alla causa ‘Monsanto contro Percy Schmeiser’ in Canada, a quella ‘Monsanto contro Bowman’ negli Stati Uniti e agli agricoltori del Brasile che hanno citato la Monsanto per 2,2 miliardi di dollari per lo scorretto incasso di diritti.
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Applichiamo innovazione e tecnologia per aiutare i coltivatori di tutto il mondo a produrre di più conservando di più.
Produrre di più – Conservare di più – Migliorare la vita dei coltivatori.”
Queste sono le promesse della Monsanto sul suo sito Web, assieme a fotografie di agricoltori prosperi e sorridenti dello stato del Maharashtra. Si tratta di un tentativo disperato della Monsanto e della sua macchina della propaganda di separare l’epidemia di suicidi di contadini in India dal crescente controllo della società sulle forniture delle sementi di cotone; il 95% dei semi di cotone in India è oggi controllato dalla Monsanto.
Il controllo sui semi è il primo anello della catena alimentare perché i semi sono la fonte della vita. Quando un’impresa controlla i semi, controlla la vita, specialmente la vita degli agricoltori.
Il controllo concentrato della Monsanto sul settore delle sementi in India, così come in tutto il mondo, è molto preoccupante. E’ ciò che collega i suicidi dei contadini indiani alla causa ‘Monsanto contro Percy Schmeiser’ in Canada, a quella ‘Monsanto contro Bowman’ negli Stati Uniti e agli agricoltori del Brasile che hanno citato la Monsanto per 2,2 miliardi di dollari per lo scorretto incasso di diritti.
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