13 aprile 2013
MUOS: UN'ARMA AMBIENTALE
A Niscemi (Sicilia), all’interno di una riserva
naturale (area SIC), sono in corso i lavori di realizzazione di uno dei
quattro terminali terrestri del MUOS (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti d’America. Il MUOS dovrà assicurare il collegamento della rete militare Usa (centri di comando, controllo e logistici, le migliaia di utenti mobili
come cacciabombardieri, unità navali, sommergibili, reparti operativi,
missili Cruise, aerei senza pilota, ecc.), decuplicando la velocità e la
quantità delle informazioni trasmesse nell’unità di tempo e rendendo
sempre più automatizzati e disumanizzati i conflitti del XXI secolo. Con
la conseguenza di accrescere sempre più il rischio di guerra
(convenzionale, batteriologica, chimica e/o nucleare) anche per un mero
errore di elaborazione da parte dei computer.
Il terminale MUOS di Niscemi sarà costituito da tre
grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri per le
trasmissioni verso i satelliti geostazionari con frequenze che
raggiungeranno i 31 GHz e da due trasmettitori di 149 metri d’altezza
per il posizionamento geografico con frequenze tra i 240 e i 315 MHz. Un
mixer di onde elettromagnetiche che penetreranno la ionosfera con potenziali effetti devastanti per l’ambiente e la salute dell’uomo. Originariamente
il progetto era stato previsto per Sigonella, la principale stazione
aeronavale della Marina militare Usa nel Mediterraneo alle porte di
Catania. Poi fu deciso di dirottare l’impianto una settantina di
chilometri più a sud, nella stazione utilizzata dal oltre vent’anni dal
Pentagono per le comunicazioni con i sottomarini atomici in navigazione
negli oceani.
12 aprile 2013
MORTO CHAVEZ, EVO MORALES E' NEL MIRINO DEI "GLOBALIZZATORI"
Com’è facile spingere la gente ... Ma com’è difficile guidarla
(Rabindranath Tagore, 1861 – 1941)
(Rabindranath Tagore, 1861 – 1941)
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Evo Morales e Hugo Chavez |
L’agenda degli “illuminati” globalizzatori,
il cui vero fine è stabilire un controllo assoluto sulle risorse
natutrali del pianeta attraverso la lotta preventiva contro i
leaders che osano sfidare questo processo difendendo gli interessi
nazionali dei loro paesi, non ha mai riposo o intervallo. E’ permanente, irreversibile, spietata ed essi utilizzano tutti i
mezzi disponibili che vanno dai più rudimentali ai più sofisticati. Per
più di 14 anni hanno fatto una guerra “nascosta” contro il governo
bolilvariano di Hugo Chàvez, ma non hanno mutato le loro intenzioni
neppure dopo la sua morte annunciata.
Ora è il turno del primo presidente aymara della Bolivia, Evo
Morales, che ha osato dichiararsi “antimperialista” guidando il suo
popolo verso uno Stato del Buon Vivere, realizzando cambiamenti
sostanziali con nuovi impegni sulla qualità di vita e la protezione
della natura.
Negli ultimi mesi la guerra mediatica contro Evo Morales e il suo
governo si è intensificata; lo hanno definito comunista, dittatore,
chavista, fidelista, individualista, egocentrico, anticlericale,
narcisista, ecc. ecc. Ma c’è un elemento nuovo che consiste nel
corrompere, confondere e sviare le basi tradizionali di appoggio alla
gestione del presidente attraverso le Organizzazioni Non Governative
(ONGs).
11 aprile 2013
ANGELINA JOLIE: LA BAMBOLA E LA BESTIA
Angelina Jolie, idolo dello schermo americano è una delle attrici più
pagate di sempre, è famosa per il suo look sensuale e per una presenza
da femme fatale. E' una donna pericolosa, l'incarnazione di un vulcano, una minaccia capricciosa.
Il che, se ci pensate, assomiglia molto al suo ruolo nella vita reale
come inviata speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani. Nel suo
ultimo «ruolo da protagonista», si è battuta al fianco del ministro
degli Esteri britannico William Hague.
Di Finian Cunningham
La «location» è la Repubblica Democratica del Congo. Entrambi hanno viaggiato per il paese dell'Africa centrale devastato dalla guerra di questa settimana per far luce sui crimini strazianti di stupro contro le donne come conseguenza dei conflitti.
Questa non è la prima volta che l'improbabile coppia si è unita per questo scopo. In precedenza, l'attrice Angelina Jolie ed il diplomatico più anziano della Gran Bretagna hanno collaborato per 'attirare l'attenzione pubblica' sulla violenza contro le donne in Libia, Mali e Siria, tra le altre zone internazionali di guerra.
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Di Finian Cunningham
La «location» è la Repubblica Democratica del Congo. Entrambi hanno viaggiato per il paese dell'Africa centrale devastato dalla guerra di questa settimana per far luce sui crimini strazianti di stupro contro le donne come conseguenza dei conflitti.
Questa non è la prima volta che l'improbabile coppia si è unita per questo scopo. In precedenza, l'attrice Angelina Jolie ed il diplomatico più anziano della Gran Bretagna hanno collaborato per 'attirare l'attenzione pubblica' sulla violenza contro le donne in Libia, Mali e Siria, tra le altre zone internazionali di guerra.
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COSA C'E' DIETRO IL CONFLITTO USA-COREA DEL NORD?
Cosa
sta succedendo tra Stati Uniti e Corea del Nord, che questa settimana
ha prodotto titoli come “Aumentano le tensioni in Corea” e “La Corea
del Nord minaccia gli Stati Uniti”?
Il 30 marzo The New York Times informava: “Questa
settimana il giovane dirigente della Corea del Nord, Kim Jung-un, ha
ordinato ai suoi subordinati di prepararsi per un attacco con
missili agli Stati Uniti. Si è mostrato in un centro di comando di
fronte ad una mappa appesa al muro con il baldanzoso e improbabile
titolo ‘Piani per attaccare il territorio degli Stati Uniti’. Alcuni
giorni prima i suoi generali si sono vantati di aver sviluppato
un’ogiva nucleare “stile coreano” che potrebbe essere utilizzata da un
missile a largo raggio”.
Di Jack A. Smith
Gli Stati Uniti sanno bene che le dichiarazioni della Corea del Nord non sono suffragate da un potere militare sufficiente a materializzare le sue minacce retoriche, ma la tensione sembra aumentare in tutti i modi. Che sta succedendo?
Devo tornare un poco indietro nel tempo per spiegare la situazione.
Dalla fine della Guerra di Corea, 60 anni fa, il governo della Repubblica Popolare d Democratica della Corea del Nord (RPDCN o Corea del Nord) ha fatto ripetutamente sempre le stesse quattro proposte agli Stati Uniti:
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Devo tornare un poco indietro nel tempo per spiegare la situazione.
Dalla fine della Guerra di Corea, 60 anni fa, il governo della Repubblica Popolare d Democratica della Corea del Nord (RPDCN o Corea del Nord) ha fatto ripetutamente sempre le stesse quattro proposte agli Stati Uniti:
10 aprile 2013
GLI ITALIANI EMIGRANO NELL'ALDILA'
Di Marco Cedolin
Nonostante la novella presidente della Camera Laura Boldrini, impegnata con migranti e migrazioni di altro genere, abbia dichiarato di non esserne al corrente e mostri tutto il proprio stupore per la povertà in cui versano i suoi connazionali privi di uno stipendio dell'ONU, una larga parte degli italiani vive in condizioni sempre più drammatiche, senza che esista alcun ammortizzatore sociale in grado di mitigare gli effetti della catastrofe economica che si è riversata sulle loro teste.
L'ondata di persone che al culmine della propria disperazione decidono di sublimare il proprio dramma emigrando nell'aldilà, continua a farsi sempre più impetuosa ed inizia a tracimare dagli argini di silenzio attraverso i quali Monti e Napolitano hanno deciso di nasconderla alla vista, intimando ai media la più completa omertà.
Qualche caso più eclatante degli altri, come la strage di Perugia o il triplice suicidio di Civitanova Marche, finisce per forza di cose per trovare spazio sui quotidiani a tiratura nazionale, ma nonostante perfino la Boldrini e qualche opinionista chic dei salottini TV inizino a prendere atto del fatto che una sempre più ampia fascia della popolazione italiana sia in procinto di migrare con mezzi assai più drammatici dei barconi, continua a mancare totalmente una reale percezione del fenomeno......
Nonostante la novella presidente della Camera Laura Boldrini, impegnata con migranti e migrazioni di altro genere, abbia dichiarato di non esserne al corrente e mostri tutto il proprio stupore per la povertà in cui versano i suoi connazionali privi di uno stipendio dell'ONU, una larga parte degli italiani vive in condizioni sempre più drammatiche, senza che esista alcun ammortizzatore sociale in grado di mitigare gli effetti della catastrofe economica che si è riversata sulle loro teste.
L'ondata di persone che al culmine della propria disperazione decidono di sublimare il proprio dramma emigrando nell'aldilà, continua a farsi sempre più impetuosa ed inizia a tracimare dagli argini di silenzio attraverso i quali Monti e Napolitano hanno deciso di nasconderla alla vista, intimando ai media la più completa omertà.
Qualche caso più eclatante degli altri, come la strage di Perugia o il triplice suicidio di Civitanova Marche, finisce per forza di cose per trovare spazio sui quotidiani a tiratura nazionale, ma nonostante perfino la Boldrini e qualche opinionista chic dei salottini TV inizino a prendere atto del fatto che una sempre più ampia fascia della popolazione italiana sia in procinto di migrare con mezzi assai più drammatici dei barconi, continua a mancare totalmente una reale percezione del fenomeno......
9 aprile 2013
E' MORTA MARGARET THATCHTER, LA REGINA MADRE DELL’ AUSTERITÀ GLOBALE E DELLA FINANZIARIZZAZIONE
Noi di solito rispettiamo la convenzione di astenerci dal parlare male
di chi è scomparso recentemente. Ma Margaret Thatcher probabilmente non
si opporrebbe a un epitaffio concentrandosi su come la sua eredità
politica sia riuscita a raggiungere il suo obiettivo dichiarato di uno "smantellamento irreversibile"
del settore pubblico in Gran Bretagna. Con un attacco alla
pianificazione dello stato fatta dal governo, la Thatcher ha spostato le
istituzioni nelle mani molto più accentratrici della finanza - la City
di Londra - senza nessun controllo sui danni all’economia prodotti da
una regolamentazione finanziaria "libera" da qualsiasi norma
anti-monopolistica di controllo sui prezzi.
Di Michael Hudson Михаел Хадсон e Jeffrey Sommers
La Thatcher ha trasformato il carattere della politica britannica per voce di un governo parlamentare democraticamente eletto che ha permesso con una pianificazione finanziaria di spartirsi il dominio del settore pubblico con il consenso popolare. Come il suo contemporaneo, l’attore Ronald Reagan, ha raccontato una storia con una copertina affascinante dove prometteva di aiutare la ripresa dell'economia. La realtà, ovviamente, è stata un aumento del costo della vita e la possibilità di fare business per la Gran Bretagna. Ma questo gioco a somma zero ha cominciato a registrare le perdite di tutto il sistema economico e di una gran parte del collegio elettorale che il partito conservatore raccoglieva nel settore bancario della Gran Bretagna.
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Di Michael Hudson Михаел Хадсон e Jeffrey Sommers
La Thatcher ha trasformato il carattere della politica britannica per voce di un governo parlamentare democraticamente eletto che ha permesso con una pianificazione finanziaria di spartirsi il dominio del settore pubblico con il consenso popolare. Come il suo contemporaneo, l’attore Ronald Reagan, ha raccontato una storia con una copertina affascinante dove prometteva di aiutare la ripresa dell'economia. La realtà, ovviamente, è stata un aumento del costo della vita e la possibilità di fare business per la Gran Bretagna. Ma questo gioco a somma zero ha cominciato a registrare le perdite di tutto il sistema economico e di una gran parte del collegio elettorale che il partito conservatore raccoglieva nel settore bancario della Gran Bretagna.
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L’ ITALIA FARÀ LA FINE DELLA GRECIA!
In questi giorni ho ricevuto parecchie mail che mi chiedevano di
commentare l’articolo apparso sul blog di Beppe Grillo che reiterava il
rischio per l’Italia di fare una fine, questa volta a medio termine come
la Grecia. Grillo segue i suggerimenti dei suoi consiglieri economici e si vede….sic! Se utilizziamo il lungo termine forse riesce meglio soprattutto
considerando che per Keynes nel lungo termine siamo tutti morti e così
si mettono in pace anche gli ansiosi e i paranoici.
Che dire oggi nel partito unico trasversale del ” occhio che faremo
la fine della Grecia ” ci sono un po’ tutti, dagli economisti grillini
come la mitica Napoleoni quella che devevamo fallire ieri agli
economisti caccia grillini come Seminerio , dallo stesso Grillo a Monti,
da tizio a caio sino a raggiungere sempronio.
Che volete che vi dica ma lasciamoli sfogare, devono pur scrivere o parlare di qualcosa, non importa cosa.
Sembrano tanti papa o patrigni che avvertono ignari bambini dell’ arrivo dell’uomo nero.
8 aprile 2013
COME GLI USA HANNO UTILIZZATO LE ONG PER DESTABILIZZARE IL VENEZUELA
Un documento pubblicato da Wikileaks rivela la strategia in cinque fasi degli Stati Uniti per minare il chavismo del Venezuela utilizzando l'USAID ed altre organizzazioni non governative (ONG). In un messaggio inviato a Washington nel novembre 2006, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Venezuela, William Brownfield, ha dettagliato i risultati del suo lavoro nel 2004, che aveva cinque obiettivi:
- 1) Rinforzare le istituzioni democratiche
- 2) Infiltrarsi nella base politica di (Hugo) Chavez
- 3) Disgregare il chavismo
- 4) Proteggere gli interessi vitali delle società statunitensi
- 5) Isolare Chavez a livello internazionale.
CRESCITA E DECRESCITA...PERCHE' UN CONCETTO NON ESCLUDE L'ALTRO
Premetto che sono un abbonato e un occasionale collaboratore del
Fatto Quotidiano. Lo dico per sottolineare la mia affinità di vedute con
la linea politica del giornale. Ciò non esclude, ovviamente, che a
volte mi possa trovare in disaccordo con quanto scrive qualcuno dei suoi
più autorevoli redattori, come mi è successo leggendo il commento di
Furio Colombo intitolato “Crisi, l’ora della scelta tra crescita e decrescita” pubblicato domenica scorsa.
Di Maurizio Pallante
Il Fatto Quotidiano
E non mi riferisco alla sua predilezione per la crescita con una più equa redistribuzione del reddito come sostenuto dai suoi economisti di riferimento, ma alle premesse concettuali che la sottendono, che Colombo manifesta commentando l’affermazione di Gianni Agnelli: «Non puoi dire decrescita. È una parola contro natura», con queste parole: «la frase è fondata – perché – i bambini crescono, gli animali crescono, la natura cresce». A parte l’ultimo esempio di cui mi sfugge il significato, le domando: i bambini e gli animali crescono per sempre o a un certo punto smettono di crescere? Noi abbiamo un cane di 17 anni. Cosa sarebbe diventato se avesse continuato a crescere da quando è nato? Lei dopo il 17 /18 anni ha continuato a crescere? Eppure, anche avendo smesso di crescere ha continuato a migliorare. La sua affermazione mi fa pensare a quel versetto del profeta Isaia in cui si legge: «Iddio acceca quelli che vuol perdere».
Di Maurizio Pallante
Il Fatto Quotidiano
E non mi riferisco alla sua predilezione per la crescita con una più equa redistribuzione del reddito come sostenuto dai suoi economisti di riferimento, ma alle premesse concettuali che la sottendono, che Colombo manifesta commentando l’affermazione di Gianni Agnelli: «Non puoi dire decrescita. È una parola contro natura», con queste parole: «la frase è fondata – perché – i bambini crescono, gli animali crescono, la natura cresce». A parte l’ultimo esempio di cui mi sfugge il significato, le domando: i bambini e gli animali crescono per sempre o a un certo punto smettono di crescere? Noi abbiamo un cane di 17 anni. Cosa sarebbe diventato se avesse continuato a crescere da quando è nato? Lei dopo il 17 /18 anni ha continuato a crescere? Eppure, anche avendo smesso di crescere ha continuato a migliorare. La sua affermazione mi fa pensare a quel versetto del profeta Isaia in cui si legge: «Iddio acceca quelli che vuol perdere».
6 aprile 2013
PUO' LA CIVILTA' SOPRAVVIVERE AL CAPITALISMO?
Il capitalismo oggi esistente è radicalmente incompatibile con la democrazia. Vi è il “capitalismo” e poi c’è il “capitalismo reale”.
Di Noam Chomsky
Il termine “capitalismo” è comunemente usato riferendosi al sistema economico degli USA, che prevede considerevoli interventi dello Stato, i quali vanno dai sussidi per l’innovazione creativa alla politica assicurativa “too-big-to-fail” (troppo-grandi-per-fallire, ndr) del governo per le banche. Il sistema è altamente monopolizzato e ciò limita ulteriormente la dipendenza dal mercato, in modo crescente: negli ultimi 20 anni la quota dei profitti delle 200 imprese più importanti è aumentata enormemente, riporta l’accademico Robert W. McChesney nel suo nuovo libro Digital disconnect. In questo momento “capitalismo” è un termine comunemente usato per descrivere sistemi nei quali non ci sono capitalisti; per esempio il conglomerato-cooperativa Mondragón nella regione basca in Spagna, o le imprese-cooperative che si espandono nel nord dell’Ohio, spesso con il sostegno conservatore – entrambe esaminate in un’importante ricerca dell’accademico Gar Alperovitz.
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Di Noam Chomsky
Il termine “capitalismo” è comunemente usato riferendosi al sistema economico degli USA, che prevede considerevoli interventi dello Stato, i quali vanno dai sussidi per l’innovazione creativa alla politica assicurativa “too-big-to-fail” (troppo-grandi-per-fallire, ndr) del governo per le banche. Il sistema è altamente monopolizzato e ciò limita ulteriormente la dipendenza dal mercato, in modo crescente: negli ultimi 20 anni la quota dei profitti delle 200 imprese più importanti è aumentata enormemente, riporta l’accademico Robert W. McChesney nel suo nuovo libro Digital disconnect. In questo momento “capitalismo” è un termine comunemente usato per descrivere sistemi nei quali non ci sono capitalisti; per esempio il conglomerato-cooperativa Mondragón nella regione basca in Spagna, o le imprese-cooperative che si espandono nel nord dell’Ohio, spesso con il sostegno conservatore – entrambe esaminate in un’importante ricerca dell’accademico Gar Alperovitz.
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5 aprile 2013
L'U€ PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L'€UROZONA
La confisca dei depositi a Cipro non è che la prima applicazione pratica
di una soluzione pianificata da tempo per tutta la regione
translatlantica. Il piano prevede di passare dai salvataggi esterni
("bailouts") delle banche eseguiti con il prelievo fiscale, ai
salvataggi interni ("bail-ins") eseguiti confiscando azioni,
obbligazioni e depositi.
Movisol
Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la "risoluzione" delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione EU il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di 100 mila euro. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta. "Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i 100 mila euro sono protetti (…) quelli sopra i 100 mila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio". Hokmark è fiducioso che la maggioranza del Parlamento Europeo voterà in questo senso.
Il 25 marzo il nuovo presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, aveva creato scalpore affermando che la confisca dei depositi a Cipro era un "modello" per l'Eurozona.
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Movisol
Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la "risoluzione" delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione EU il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di 100 mila euro. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta. "Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i 100 mila euro sono protetti (…) quelli sopra i 100 mila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio". Hokmark è fiducioso che la maggioranza del Parlamento Europeo voterà in questo senso.
Il 25 marzo il nuovo presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, aveva creato scalpore affermando che la confisca dei depositi a Cipro era un "modello" per l'Eurozona.
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4 aprile 2013
GLI USA CERCANO DI RECUPERARE IL CONTROLLO SUL VENEZUELA
Poco
dopo la morte del leader della Rivoluzione Bolivariana e presidente
del Venezuela, Hugo Chàvez, alcuni media della destra statunitense
hanno lanciato una campagna di calunnie, descrivendolo come un
leader “autoritario” e “provocatore di divisioni”. Alcuni hanno anche
espresso la loro speranza che il progetto politico di Chàvez crollasse. Ma, come tutto il mondo può vedere, sono i governi di Stati Uniti e
Canada, e non Chàvez, quelli che sono isolati nel continente. I
presidenti di tutta l’America Latina sono andati a Caracas per
partecipare al funerale e a rendere omaggio a Chàvez. Lì molti di essi
hanno riaffermato il loro appoggio agli ideali di giustizia sociale e
sviluppo, integrazione e indipendenza per l’America Latina che il
leader venezuelano ha appoggiato per tutta la sua vita. Molti messaggi
di simpatia e solidarietà sono arrivati a Caracas, dal Messico
all’Argentina.
Di Yusuf Fernàndez
Vari governanti latinoamericani hanno affermato che, anche in assenza del leader della Rivoluzione Bolivariana, avrebbero continuato a lavorare insieme per sviluppare gli ideali di Hugo Chàvez, che sono stati messi in pratica con successo. Anche il capo di Stato della Colombia – un paese nemico del Venezuela durante il mandato dell’ex presidente Alvaro Uribe – José Manuel Santos ha elogiato l’impegno di Chàvez e del governo del Venezuela nel processo di pace nel suo paese.
Di Yusuf Fernàndez
Vari governanti latinoamericani hanno affermato che, anche in assenza del leader della Rivoluzione Bolivariana, avrebbero continuato a lavorare insieme per sviluppare gli ideali di Hugo Chàvez, che sono stati messi in pratica con successo. Anche il capo di Stato della Colombia – un paese nemico del Venezuela durante il mandato dell’ex presidente Alvaro Uribe – José Manuel Santos ha elogiato l’impegno di Chàvez e del governo del Venezuela nel processo di pace nel suo paese.
3 aprile 2013
CONGO: l giallo dei 2 milioni di ettari scomparsi
Il fenomeno del cosiddetto land grabbing (letteralmente:
"accaparramento della terra") è al centro della preoccupazione di molte
organizzazioni internazionali che si occupano di sviluppo ed
agricoltura.
Negli ultimi anni, infatti, società e Stati stanno acquisendo enormi estensioni di terra coltivabile, specialmente nei Paesi meno sviluppati dell'Africa, per scopi di sfruttamento agricolo - con l'evidente rischio non solo di creare un nuovo tipo di colonialismo ma ancor più di creare nuovi monopoli dei prodotti agro-alimentari, in un momento in cui essi sono già oggetto della speculazione finanziaria e di significativi rialzi di prezzo. Un altro aspetto delicatissimo della questione è legato al fatto che la maggior parte delle colture cui vengono destinati questi terreni servono per produrre energia: queste terre sono così sottratte alla produzione per alimentazione umana e animale, con ulteriori effetti di spinta, secondo molti osservatori, sulla crescita dei prezzi dei prodotti agro-alimentari, i cui effetti sono ovviamente più pesanti nei paesi del Sud del mondo.
L'argomento è sicuramente fondamentale per chi ha a cuore il futuro del pianeta, ormai unificato dalla globalizzazione, ma la cosa diventa addirittura appassionante quando uno di questi accaparramenti si trasforma in un vero e proprio giallo.
Negli ultimi anni, infatti, società e Stati stanno acquisendo enormi estensioni di terra coltivabile, specialmente nei Paesi meno sviluppati dell'Africa, per scopi di sfruttamento agricolo - con l'evidente rischio non solo di creare un nuovo tipo di colonialismo ma ancor più di creare nuovi monopoli dei prodotti agro-alimentari, in un momento in cui essi sono già oggetto della speculazione finanziaria e di significativi rialzi di prezzo. Un altro aspetto delicatissimo della questione è legato al fatto che la maggior parte delle colture cui vengono destinati questi terreni servono per produrre energia: queste terre sono così sottratte alla produzione per alimentazione umana e animale, con ulteriori effetti di spinta, secondo molti osservatori, sulla crescita dei prezzi dei prodotti agro-alimentari, i cui effetti sono ovviamente più pesanti nei paesi del Sud del mondo.
L'argomento è sicuramente fondamentale per chi ha a cuore il futuro del pianeta, ormai unificato dalla globalizzazione, ma la cosa diventa addirittura appassionante quando uno di questi accaparramenti si trasforma in un vero e proprio giallo.
2 aprile 2013
UE: GUERRA ALLA LIBERTA' DI INTERNET
PER INDEBOLIRE I MEDIA ALTERNATIVI INDIPENDENTI ONLINE, L'UE SI APPRESTA S "REGOLAMENTARE I MOTORI DI RICERCA INTERNET
Un nuovo rapporto della Commissione europea raccomanda la regolamentazione delle notizie in internet, attraverso la modificazione dei motori di ricerca per controllare l'accesso ai "luoghi della cospirazione", la creazione di agenzie stampa europee governative e la formazione di nuovi "quadri di giornalisti professionisti ... per ... scienza, tecnologia, finanza o medicina ".
Di Nathan Allonby
(Traduzione di Anna Moffa)
Il rapporto sollecita anche i politici europei e i leader delle istituzioni europee a tenere conferenze stampa regolarmente, ad emergere dalle ombre e a prendere il centro della scena come veri leader europei. Questo segna l'inizio di una nuova era per l'Unione europea, e per il suo controllo sui media. Se state leggendo questo negli Stati Uniti o in Canada, siate consapevoli del fatto che ciò che succede in Europa potrebbe accadere anche in America del Nord, a causa dell' Area di cooperazione euro-atlantica. Si tratta di un processo di convergenza attraverso il quale l'Europa e il Nord America adotteranno politiche simili su "libertà", giustizia e sicurezza, da attuare entro il 2014, cosa che sembra si possa applicare alle ultime proposte sui media.
Un nuovo rapporto della Commissione europea raccomanda la regolamentazione delle notizie in internet, attraverso la modificazione dei motori di ricerca per controllare l'accesso ai "luoghi della cospirazione", la creazione di agenzie stampa europee governative e la formazione di nuovi "quadri di giornalisti professionisti ... per ... scienza, tecnologia, finanza o medicina ".
Di Nathan Allonby
(Traduzione di Anna Moffa)
Il rapporto sollecita anche i politici europei e i leader delle istituzioni europee a tenere conferenze stampa regolarmente, ad emergere dalle ombre e a prendere il centro della scena come veri leader europei. Questo segna l'inizio di una nuova era per l'Unione europea, e per il suo controllo sui media. Se state leggendo questo negli Stati Uniti o in Canada, siate consapevoli del fatto che ciò che succede in Europa potrebbe accadere anche in America del Nord, a causa dell' Area di cooperazione euro-atlantica. Si tratta di un processo di convergenza attraverso il quale l'Europa e il Nord America adotteranno politiche simili su "libertà", giustizia e sicurezza, da attuare entro il 2014, cosa che sembra si possa applicare alle ultime proposte sui media.
« CON L'€URO NAZIONI RIDOTTE A COLONIE »
Poi non dite che non ci avevano avvisati. L’euroscettico Wynne Godley lo
fece, in modo perentorio, a partire dal lontano 1992, al momento del
varo del Trattato di Maastricht. Tesi: senza un governo democratico
federale, l’Europa affidata solo all’euro e alla Bce è fatta apposta per
portare le sue nazioni al collasso economico. Perché, senza un potere
di spesa illimitato e “pronta cassa”, alla prima crisi seria si
spalancherà l’inferno delle austerità e le economie più deboli
cominceranno a soccombere, andando incontro alla catastrofe sociale.
Godley non era un profeta, ma semplicemente un economista democratico:
«Se un paese o una regione non ha alcun potere di svalutare – scriveva
nel ’92 – e se questo paese non è il beneficiario di un sistema di
perequazione fiscale, allora un processo di declino cumulativo e
terminale sarebbe inevitabile e condurrebbe, alla fine, all’emigrazione
come unica alternativa alla povertà e alla fame».
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«Moltissime persone, in Europa, si sono rese conto improvvisamente di quanto il Trattato di Maastricht potrebbe interessare direttamente le loro vite e quanto poco ne conoscano i contenuti. La loro legittima ansia ha spinto Jacques Delors a fare una dichiarazione secondo la quale il punto di vista della gente comune, in futuro, dovrebbe essere consultato. Avrebbe potuto pensarci prima». Parole che sembrano scritte oggi. E che, invece, hanno richiesto vent’anni per essere diffusamente comprese. «L’idea centrale del Trattato di Maastricht – scrive Godley in un intervento ripreso dal sito “MeMmt” – è che i paesi della Ce dovrebbero muoversi verso l’unione economica e monetaria, con una moneta unica gestita da una banca centrale indipendente. Ma qual è il resto della politica economica da approntare? Poiché il trattato non propone alcuna nuova istituzione eccetto quella di una banca europea, chi sponsorizza tale trattato probabilmente crede che non occorra fare di più».La storia dell’economia che si auto-regola? Non s’è mai visto al mondo!
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31 marzo 2013
Julian Assange: "Il terrorista informatico è Obama, non sono io"
Secondo
il fondatore di Wikileaks Julian Assange l’aumento del potere delle
compagnie di vigilanza e spionaggio di massa in Internet negli ultimi
anni è responsabilità del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
“Il terrorista informatico non sono io, ma Barack
Obama e anche il vicepresidente Joseph Biden. Sono stati loro a
ordinare gli attacchi informatici contro installazioni nucleari
iraniane con il virus Stuxnet, attacchi finanziati e portati avanti
sotto la loro supervisione”, ha affermato Assange in un’intervista alla
rivista francese ‘L’Express’.
Stuxnet e Flame sono i due principali virus
distruttivi infiltrati negli ultimi due anni nei computer iraniani, poi
neutralizzati grazie allo sviluppo di softwares in grado di
disattivarli.
Secondo il giornalista australiano, il potere
economico e tecnologico dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza degli
Stati Uniti la rende una delle istituzioni più gigantesche della
storia, in grado di realizzare operazioni di spionaggio a livello di
massa.
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30 marzo 2013
BAMBINI PALESTINESI NELLE CARCERI MILITARI ISRAELIANE
Un rapporto dell'Unicef denuncia i maltrattamenti "molto diffusi, sistematici e istituzionalizzati" cui sono sottoposti i minori palestinesi rinchiusi delle carceri israeliane. A differenza dei loro omologhi israeliani, i bambini palestinesi non hanno il diritto di essere accompagnati dai genitori durante un interrogatorio e sono raramente informati dei loro diritti.
"Il test di una democrazia sta nel trattamento riservato ai detenuti, alle persone in carcere, e in modo particolare ai minori", dichiarava nel gennaio 2012 Mark Regev, Portavoce del Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu[1].Un recentissimo rapporto dell'Unicef, basato su oltre 400 casi documentati di detenzioni e maltrattamenti di giovani detenuti, mette in dubbio il livello di democrazia esistente in Israele[2].
29 marzo 2013
Obama protegge la Monsanto con una legge "su misura"
Obama firma legge che libera la Monsanto da ogni responsabilità legale.
Barack Obama questa settimana ha firmato legge finanziaria HR933, una parte della quale, conosciuta come la Farm Security protegge le aziende di sementi transgeniche come la Monsanto dalle controversie derivanti dalla vendita dei loro prodotti. La legge è stata promossa da senatore repubblicano del Missouri, Roy Blunt, che, secondo il quotidiano New York Daily News, ha lavorato con la Monsanto per sviluppare il testo della legge. Lo stesso senatore spiega che il testo fa parte della legge HR 933 e che è una misura legislativa limitata ad un periodo di tempo (fino a settembre 2013).
Secondo i dati del Centro per la Politica Responsabile (Center for Responsive Politics), il senatore Blunt ha ricevuto 64.250 dollari di sostegno 2008 fino al 2012. Il sito web Money Monocle considera Blunt come il principale politico repubblicano destinatario del finanziamento di Monsanto degli ultimi tempi.
Barack Obama questa settimana ha firmato legge finanziaria HR933, una parte della quale, conosciuta come la Farm Security protegge le aziende di sementi transgeniche come la Monsanto dalle controversie derivanti dalla vendita dei loro prodotti. La legge è stata promossa da senatore repubblicano del Missouri, Roy Blunt, che, secondo il quotidiano New York Daily News, ha lavorato con la Monsanto per sviluppare il testo della legge. Lo stesso senatore spiega che il testo fa parte della legge HR 933 e che è una misura legislativa limitata ad un periodo di tempo (fino a settembre 2013).
Secondo i dati del Centro per la Politica Responsabile (Center for Responsive Politics), il senatore Blunt ha ricevuto 64.250 dollari di sostegno 2008 fino al 2012. Il sito web Money Monocle considera Blunt come il principale politico repubblicano destinatario del finanziamento di Monsanto degli ultimi tempi.
HUGO CHAVEZ: Un uomo del Rinascimento del XXI secolo
Il Presidente Hugo Chavez è stato unico in molteplici settori della vita politica, sociale ed economica. Ha fornito contributi significativi al progresso dell’umanità. La profondità, la portata e la popolarità delle sue realizzazioni lo contrassegnano come il “Presidente del Rinascimento del XXI secolo”.
Molti scrittori hanno preso in considerazione specifici suoi contributi degni di passare alla storia, mettendo in evidenza particolare i provvedimenti legislativi contro la povertà, il suo successo nel vincere le elezioni con il consenso del popolo con maggioranze clamorose, e la sua promozione di un’istruzione universale pubblica gratuita e della copertura sanitaria per tutti i Venezuelani.
In questo breve saggio verranno messi in evidenza i contributi storici unici al mondo che il Presidente Chavez ha reso nelle sfere dell’economia politica, dei principi etici e del diritto internazionale, e nella ridefinizione delle relazioni tra leader politici e cittadini.
Iniziamo con il suo contributo duraturo allo sviluppo della cultura civica in Venezuela, e non solo.
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Molti scrittori hanno preso in considerazione specifici suoi contributi degni di passare alla storia, mettendo in evidenza particolare i provvedimenti legislativi contro la povertà, il suo successo nel vincere le elezioni con il consenso del popolo con maggioranze clamorose, e la sua promozione di un’istruzione universale pubblica gratuita e della copertura sanitaria per tutti i Venezuelani.
In questo breve saggio verranno messi in evidenza i contributi storici unici al mondo che il Presidente Chavez ha reso nelle sfere dell’economia politica, dei principi etici e del diritto internazionale, e nella ridefinizione delle relazioni tra leader politici e cittadini.
Iniziamo con il suo contributo duraturo allo sviluppo della cultura civica in Venezuela, e non solo.
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28 marzo 2013
€UROPA: STA NASCENDO UNA DITTATURA
L'Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza
chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo,
perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi
furiosi.
Di Debora Billi
L'unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall'ignoranza dalla mediocrità e dall'ignavia della gente (...); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l'hanno piano piano distrutta.
Evidentemente stiamo riflettendo un po' tutti sulla stessa cosa: sta nascendo una dittatura, in Europa? A volte, mentre sento le notizie, ho dei flash di voci future "Ma noi non sapevamo, ma noi non volevamo!", chissà se è la sindrome di Cassandra, o soltanto memorie di un passato ancora recente.
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Di Debora Billi
L'unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall'ignoranza dalla mediocrità e dall'ignavia della gente (...); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l'hanno piano piano distrutta.
Evidentemente stiamo riflettendo un po' tutti sulla stessa cosa: sta nascendo una dittatura, in Europa? A volte, mentre sento le notizie, ho dei flash di voci future "Ma noi non sapevamo, ma noi non volevamo!", chissà se è la sindrome di Cassandra, o soltanto memorie di un passato ancora recente.
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