7 dicembre 2012
€UROPA VERSO LA DEPRESSIONE ECONOMICA
L'Europa non si sta dirigendo solo verso un'altra
recessione. La verità è che l'Europa si sta dirigendo verso una
devastante depressione. L'economia dell'UE è in realtà più grande
dell'economia degli Stati Uniti, e sta crollando davanti ai nostri
occhi. Le cose continuano a peggiorare in Europa, eppure in qualche modo
le autorità europee continuano ad insistere sul fatto che tutto andrà
"bene". Beh, niente va "bene" in Europa in questo momento. La
disoccupazione nella zona euro ha appena raggiunto un altro nuovo
livello record. In alcune nazioni d'Europa, il tasso di disoccupazione è
già nettamente superiore a qualsiasi cosa gli Stati Uniti abbiano
sperimentato durante la Grande Depressione del 1930.
I funzionari in
tutta Europa stanno cercando di tenere insieme il sistema finanziario
europeo con del nastro adesivo e la preghiera, ma potrebbe cadere a
pezzi da un momento all'altro. L'Europa ha un sistema bancario molto più
grande di quello degli Stati Uniti, per cui quando si verificherà un
crollo finanziario in Europa, interesserà l'intero globo. Purtroppo, la
maggior parte degli americani non prestano molta attenzione a gran parte
di tutto quello che sta accadendo in Europa. Tendono a pensare che gli
Stati Uniti sono il centro dell'universo e che fino a quando staremo
bene noi tutto andrà bene. Beh, tutte quelle persone che non stanno
prestando attenzione devono svegliarsi. Tanto per cominciare, l'economia
degli Stati Uniti è sicuramente in declino.
6 dicembre 2012
TORNARE AD ESSERE BUONI
Dopo l'11 09 2001 (autoattentato o no) nei media cambia
qualcosa, si passa dallo sfoggio dell'assoluta libertà e spensieratezza
all'oscurantismo dei costumi dove un tripudio di luoghi comuni
bombarderanno la mente di miliardi di cittadini ; la paura del diverso,
il timore delle armi di distruzione di massa fanno accettare alla gente
la perdita della privacy fino a creare il grande fratello orwelliano che
tutti noi viviamo quotidianamente.
Il 2008, natale della
recessione sistemica programmata globale, preannuncia anni difficili da
digerire per le fasce deboli della società ; la stampa ripeterà come un
mantra la dottrina del contenimento dei costi, dell'abbattimento delle
tutele lavorative e dell'insostenibilità della previdenza sociale
(quest'ultimo elemento è molto ma molto gradito ai big della finanza
speculatrice & scommettitrice delle altrui esistenze).
Come
una macchia d'olio si espande nelle "eSSoteriche" menti il think tank
dell'economia non più serva dell'essere umano ma dell'esatto opposto,
ovvero, si pone come unico obiettivo il riparare errori (commessi da
altri) anche a costo di sacrificare il proprio prossimo.
Ai più potrà sembrare strana o errata la mia ultima tesi ed a Voi farò una domanda:
4 dicembre 2012
OLANDA: « Chi vuole lasci l'€uro »
Il governo olandese vuole consentire l’abbandono dell’euro ai paesi in
crisi con le regole dell’unione monetaria ed economica. Una svolta
annunciata da un’intervista del premier dei Paesi Bassi, Mark Rutte, a
“Süddeutsche Zeitung” e “Financial Times”, la prima effettuata dal
leader dei liberali dopo la formazione del nuovo governo. L’esecutivo
olandese, scrive il blog
di Gad Lerner, si è contraddistinto finora per essere uno dei più
fedeli alleati di Angela Merkel nella difesa dell’austerity come
politica economica per risolvere la crisi dei debiti sovrani. E
nonostante il recente cambio di maggioranza – al posto del centrodestra
ora i Paesi Bassi sono governati da un’alleanza tra liberali e sinistra
riformista – questa posizione non cambierà, almeno secondo Rutte. I
paesi dell’eurozona che sono in difficoltà con i programmi di austerità
però potrebbero lasciare la moneta unica, se lo volessero.
LibreIdee
Introdurre una “clausola di rescissione” nel Trattato di Maastricht, che in realtà vincola in eterno gli euro-ostaggi? La possibilità di creare una via d’uscita dall’euro, secondo Lerner, è la proposta più importante dell’intervista del premier olandese, che ha chiesto una modifica dei trattati europei al fine di consentire questa facoltà.
LibreIdee
Introdurre una “clausola di rescissione” nel Trattato di Maastricht, che in realtà vincola in eterno gli euro-ostaggi? La possibilità di creare una via d’uscita dall’euro, secondo Lerner, è la proposta più importante dell’intervista del premier olandese, che ha chiesto una modifica dei trattati europei al fine di consentire questa facoltà.
« Un’idea che pare fatta su misura per rendere meno traumatico l’addio alla Grecia, visto che i governi del “fronte del rigore” – Germania, Paesi Bassi e Finlandia – sono consapevoli che un taglio del debito produrrà una ricaduta negativa sui loro conti pubblici, visti i crediti concessi ad Atene ».Leggi tutto...
NO A QUESTA €UROPA!
Vi
è una diffusa percezione che la crisi economica e finanziaria
nell'Unione europea (UE) in generale, e della zona euro, in particolare,
stanno mostrando la necessità di avere "più Europa", espressione
ampiamente utilizzata in ambienti politici e mediatici di diversa
sensibilità politica per definire la necessità di un sistema federale in
cui l'UE avrebbe alcune analogie con il governo federale degli Stati
Uniti (USA). La cancelliera tedesca, la signora Merkel, riluttante a tale possibilità
in passato, ha cambiato idea ed è in prima linea nella creazione di un
governo europeo che abbia un carattere federale.
Di Vicenç Navarro Conseguenza di questa posizione è che il governo Merkel ha spinto perché gli Stati membri dell'UE approvino nelle loro Costituzioni il Patto Fiscale (formalmente conosciuto come Trattato sulla Stabilità, Coordinamento e Governance nell'Unione Economica e Monetaria) in base al quale gli Stati non potrebbero avere un disavanzo strutturale superiore allo 0,5% del PIL. Il Patto di Stabilità e Crescita sollecita gli Stati ad avere un deficit pubblico inferiore al 3% del PIL. Tale Patto Fiscale va oltre ed è un enorme, ripeto, un enorme attacco al settore pubblico di qualunque Stato
3 dicembre 2012
VERRANNO A PRENDERCI CON LA FORZA
Il Rapimento di Europa |
DIGITALE? NO, GRAZIE
Da qualche giorno sul web gira un articolo apparentemente innocuo e
ottimista ma che nasconde delle previsioni tutt'altro che positive...Si parla di un crollo della moneta unica e successivamente di una nuova Lira, nuova in quanto digitale. Molti subito obietteranno : "cosa c'è di strano?" A loro io rispondo : non solo è un qualcosa di "strano" ma di decisamente pericoloso!
Mi
spiego : fin da tempi non sospetti l'uso della moneta digitale viene
sponsorizzato come status simbol mentre l'uso del contante viene
etichettato come metodo antiquato, rischioso per un eventuale furto,
anti - igienico ed infine "sospetto" in quanto si associa la moneta
fisica ad evasione fiscale - riciclaggio ecc.
Un individuo
senza denaro è scollegato dalla società e non può assolutamente far
parte di essa dato che un semplice strumento di scambio come la moneta è
diventato una vera e propria merce.
Nel mondo occidentale la
privatizzazione dell'emissione monetaria rende il 99% della popolazione
succube del potere bancario ormai insediatosi nei punti nevralgici dei
massimi sistemi governativi, un potere che può spostare (meglio dire
"prestare") con un click miliardi in qualsiasi parte del mondo
appropriandosi della patria potestà delle masse ignoranti.
2 dicembre 2012
ARAFAT UCCISO CON POLONIO 210?
Nei giorni scorsi è stata riesumata la salma di Yasser Arafat, per
permettere ad un gruppo di esperti internazionali (francesi, svizzeri e
russi) il prelievo di alcuni campioni biologici sui quali svolgere una
serie di esami molto particolari. Si sospetta infatti che Arafat
non sia morto per cause naturali, ma sia stato in qualche modo
"avvelenato" - dagli israeliani, si presume - per liberarsi una volta
per tutte di questo ingombrante personaggio politico.
Ufficialmente, Arafat è morto per le conseguenze di una "coagulazione intravascolare disseminata", o DIC, una grave patologia del sangue che risulta quasi sempre letale. Arafat aveva iniziato a sentirsi male dopo aver consumato la sua cena, la sera del 12 ottobre 2004, all'interno della sua residenza di Ramallah, dove gli israeliani lo avevano tenuto prigioniero per oltre tre anni. Nelle settimane seguenti Arafat continuava a vomitare, aveva forti dolori addominali e diarrea, senza però avere febbre. Ma i dottori palestinesi, egiziani e giordani che lo visitarono non riuscirono a scoprire la causa del suo male. [...]
Ufficialmente, Arafat è morto per le conseguenze di una "coagulazione intravascolare disseminata", o DIC, una grave patologia del sangue che risulta quasi sempre letale. Arafat aveva iniziato a sentirsi male dopo aver consumato la sua cena, la sera del 12 ottobre 2004, all'interno della sua residenza di Ramallah, dove gli israeliani lo avevano tenuto prigioniero per oltre tre anni. Nelle settimane seguenti Arafat continuava a vomitare, aveva forti dolori addominali e diarrea, senza però avere febbre. Ma i dottori palestinesi, egiziani e giordani che lo visitarono non riuscirono a scoprire la causa del suo male. [...]
30 novembre 2012
ANNO 2016: RITORNO ALLA £IRA
Fu nell'anno 2016 che la maggioranza della gente si accorse di cosa è
veramente la moneta e per mesi, dopo che la "scoperta" ebbe riempito le
pagine dei giornali, i canali televisivi, i siti internet e le
discussioni nei bar divenne un solo ritornello: "Ma come avevamo fatto a
non accorgercene prima?"
Cobracaf
Il cambiamento arrivò con il collasso finale dell'eurozona nel 2015, un evento che era stato previsto da un numero crescente di esperti ormai da anni ma che nonostante tutto colse molti alla sprovvista. Una delle sorprese fu che il crac si verificò non in Grecia o Spagna, ma in Italia, cioè in quello che era una volta il settimo paese industriale al mondo e che era stato lentamente strangolato nella camicia di forza dell'austerità. Il paese in cui il caos politico era degenerato con diverse regioni che chiedevano la secessione, un governo paralizzato da anni e manifestazioni sempre più violente...
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Cobracaf
Il cambiamento arrivò con il collasso finale dell'eurozona nel 2015, un evento che era stato previsto da un numero crescente di esperti ormai da anni ma che nonostante tutto colse molti alla sprovvista. Una delle sorprese fu che il crac si verificò non in Grecia o Spagna, ma in Italia, cioè in quello che era una volta il settimo paese industriale al mondo e che era stato lentamente strangolato nella camicia di forza dell'austerità. Il paese in cui il caos politico era degenerato con diverse regioni che chiedevano la secessione, un governo paralizzato da anni e manifestazioni sempre più violente...
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€UROPA: "UN'AQUILA CHE NON PUO' VOLARE"
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Foto ilpalo.com |
Giovanni Sartori, sul Corriere
Della Sera di lunedì scorso, non ha risparmiato critiche all’Unione
Europea[1]. Secondo il noto politologo, l’Europa è un animale assurdo,
senza difese. Non basta, sostiene Sartori, una moneta unica, che
indubbiamente impedisce l’inflazione ma al tempo stesso facilita la
speculazione della finanza internazionale, perché l’Unione Europea possa
essere un autentico “soggetto politico”. Né può essere un rimedio
efficace la creazione di uno Stato federale, perché «uno Stato federale
richiede una lingua comune [...] tutti gli Stati federali esistenti sono
costituiti da componenti che si capiscono e parlano tra loro». E in
Europa non vi è nulla di simile.
Stato&Potenza
Inoltre, l’Europa non ha alcuna capacità di difendersi da attacchi esterni. Mentre gli Stati Uniti non hanno esitato a proteggere con misure protezionistiche la loro industria dell’acciaio, e l’Inghilterra, che mantiene solo un piede dentro l’Unione Europea, non solo è libera di imporre dazi per proteggere la propria economia, ma è pure libera, come gli Stati Uniti, di stampare moneta, l’Europa dell’euro è inerme, votata al suicidio, come mostra il recente caso dell’alluminio del Sulcis.
Inoltre, l’Europa non ha alcuna capacità di difendersi da attacchi esterni. Mentre gli Stati Uniti non hanno esitato a proteggere con misure protezionistiche la loro industria dell’acciaio, e l’Inghilterra, che mantiene solo un piede dentro l’Unione Europea, non solo è libera di imporre dazi per proteggere la propria economia, ma è pure libera, come gli Stati Uniti, di stampare moneta, l’Europa dell’euro è inerme, votata al suicidio, come mostra il recente caso dell’alluminio del Sulcis.
29 novembre 2012
LA MONETA DELL'UTOPIA
Di Daniele Pace
In versione cartacea (libro) e eBook (PDF)
L'ANTICRISTO E' FRA NOI
In questo drammatico ed
interminabile periodo di transizione (lo si potrebbe definire anche di
"rivelazione" - quello che anni addietro veniva definito complottismo,
oggi viene palesato come normalità) tutto ciò che accade nel mondo del
dominio globale è diabolicamente perfetto, strutturato fin nei minimi
particolari, onde evitare un fallimento dei loro loschissimi progetti...
Mi spiegherò facendo un piccolo esempio che può essere rapportato a tematiche di altro argomento: il
malcontento dell'italiano medio, i privilegi della casta, la politica
& l'antipolitica; quattro elementi strettamente collegati fra loro
che permetteranno la sopravvivenza (e probabilmente il rafforzamento)
del sistema stegocratico dell'usura legalizzata internazionale.
Se
chiedessimo al passante di turno il perchè della recessione o per quale
motivo il debito pubblico cresce senza sosta, egli risponderebbe come
un automa : "è tutta colpa dei privilegi della casta se siamo in crisi" e
questo suo profondo odio non gli permetterà di comprendere che il
problema da lui citato è solo una goccia nell'oceano.
28 novembre 2012
Greg Smith: « Come mai nessuno fa a Goldman Sachs le vere domande? »
“Il motivo per cui ho scritto il libro principalmente e’ che, dopo le mie dichiarazioni, ho ricevuto piu’ di quattromila messaggi dalla gente che sa che c’e’ decisamente qualcosa di sbagliato nel modo in cui Wall Street agisce e che non ha una visuale molto chiara di come funziona. Quello che mi ha un po’ deluso è che, persino nella vostra testata Bloomberg, non ponete le domande vere e di merito. Cioè perchè Goldman Sachs non risponde alle domande:
Derubate i fondi pensione?
Utilizzate le informazioni confidenziali dei vostri clienti ricorrenti per scommettere contro gli altri clienti?
E vendete prodotti sofisticati a gente che non li capisce?
Perche’ vede, a parte screditare il sottoscritto, vorrei che Goldman rispondesse appunto ai quesiti, nel merito”.
Dalla presentazione del libro: “Perche’ ho lasciato Goldman Sachs” – di Greg Smith
LA STRADA VERSO IL BARATRO...
Di Fabrizio Tringali
Il governo Monti ha compiuto un anno. Per celebrare l'evento, Palazzo Chigi ha diffuso una lunga nota ufficiale,
denominata “appunti di viaggio”, che riassume quanto è stato fatto in questi dodici mesi. Un documento pieno di menzogne e di omissioni (come ad esempio il dato relativo alla disoccupazione giovanile, salita dal 27 al 35 per cento). Ma le balle potevamo aspettarcele, e basta dare uno sguardo alla tabella riassuntiva pubblicata dal Sole24Ore per apprezzare gli effetti nefasti del governo dell’austerity. Ciò che più colpisce, invece, è che finalmente alcune drammatiche verità vengono ufficialmente a galla.
1) Il mercato unico europeo non è nato per favorire la cooperazione
Il documento ribadisce per ben due volte, con frasi evidenziate in neretto, che il Trattato di Lisbona disegna un'economia di mercato “altamente e fortemente competitiva”, in cui i singoli Stati sono chiamati a “promuovere il proprio posizionamento” cercando di “migliorare la propria situazione comparata” (ovviamente a scapito degli altri). Interessante, non vi pare? Quando mai agli italiani è stato detto con chiarezza che i trattati europei non costituiscono affatto la base di forme di collaborazione fra gli Stati, e che quella che chiamano “Unione” in realtà non è altro che un teatro di guerra economica dove ciascuno deve lottare all'ultimo sangue contro tutti gli altri?
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1) Il mercato unico europeo non è nato per favorire la cooperazione
Il documento ribadisce per ben due volte, con frasi evidenziate in neretto, che il Trattato di Lisbona disegna un'economia di mercato “altamente e fortemente competitiva”, in cui i singoli Stati sono chiamati a “promuovere il proprio posizionamento” cercando di “migliorare la propria situazione comparata” (ovviamente a scapito degli altri). Interessante, non vi pare? Quando mai agli italiani è stato detto con chiarezza che i trattati europei non costituiscono affatto la base di forme di collaborazione fra gli Stati, e che quella che chiamano “Unione” in realtà non è altro che un teatro di guerra economica dove ciascuno deve lottare all'ultimo sangue contro tutti gli altri?
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« BASTA €URO: TORNARE ALLA SOVRANITA' MONETARIA! »
"Se si vuole salvare l'Italia, dobbiamo uscire dall'Euro e ritornare alla sovranità monetaria che avevamo con la Lira, per ristabilire un vero ordine economico capace di evitare il tracollo del nostro Paese. Perché entro tre anni, o al massimo quattro, l'Italia sarà in ginocchio proprio come la Grecia".
Anche a Pescara si comcincia a parlare ufficialmente di uscita dall'Eurozona e di ritorno alla Lira.
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Arriveranno momenti difficili...Preparatevi a molte «bastonate»
(ASI) Il ministro dell’Interno
Annamaria Cancellieri, durante un’informativa in Senato sugli incidenti
di mercoledì scorso scoppiati nelle manifestazioni contro l’austerity,
ha detto che l’arresto differito è uno degli strumenti che il governo
vuole emettere contro la violenza nelle piazze. Il ministro ha affermato
che c’è una grande preoccupazione sulle possibili emergenze di ordine
pubblico. «Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la
situazione economica è difficile» ha dichiarato la Cancellieri. Agenzia Stampa Italia ha intervistato Marco Cedolin, blogger e scrittore che più volte si è occupato della questione.
E’ allarmante quanto «confessa» la Cancellieri. Lei cosa ne pensa?
A preoccuparmi non è tanto l'intenzione
di applicare l'arresto differito anche a chi manifesta in piazza contro
il regime. In realtà questo è già stato fatto da tempo, l'intero
processo farsa imbastito contro i NO TAV della Val di Susa è partito
attraverso decine di «arresti differiti», basati oltretutto su
documentazioni filmate spesso pretestuose e largamente opinabili. Mi
preoccupa piuttosto il fatto che un ministro dell'interno renda
pubblica, senza alcun pudore, la sua intenzione di prepararsi a
reprimere un'emergenza di ordine pubblico, determinata dalla terribile
situazione economica creata nel paese dal governo di cui fa parte. Una
constatazione del fatto che nei prossimi mesi in Italia la situazione
non potrà che peggiorare ed il bastone sarà l'unica risposta che il
regime è intenzionato a dare ai cittadini.
27 novembre 2012
L'ETA' OSCURA DEL DENARO
MILTON FRIEDMAN E L'AVVENTO DEL FASCISMO MONETARIO
Se vi capita spesso di chiedervi come mai il “capitalismo del libero mercato” sembri un fallimento nonostante che economisti e opinionisti politici assicurino che funziona a dovere, la vostra intuizione è azzeccata. Il capitalismo del libero mercato ormai appartiene al passato. A dire il vero il capitalismo del libero mercato è stato sostituito da qualcosa che è sia contro il capitalismo sia contro il libero mercato. La deviazione avviene alla luce del sole.
A iniziare all'incirca dal 1970, gli Stati Uniti e la maggior parte del “mondo libero” si sono allontanati dal tradizionale “capitalismo del libero mercato”, imboccando una strada diversa. Al giorno d'oggi gli Stati Uniti e gran parte dell'economia mondiale operano sotto quello che io chiamo Fascismo Monetario: un sistema nel quale gli interessi finanziari controllano lo Stato a vantaggio della classe finanziaria. Si tratta di qualcosa di significativamente diverso dal Fascismo tradizionale, un sistema nel quale lo Stato e l'industria operano a vantaggio dello Stato.
Il Fascismo Monetario è stato concepito e diffuso tramite la Chicago School of Economics. Le opere collettive di Milton Friedman costituiscono le fondamenta del Fascismo Monetario. Consapevoli della universale impopolarità del termine “Fascismo”, Friedman e la Chicago School of Economics camuffarono le loro opere sotto l'etichetta di “Capitalismo” ed economia del “Libero Mercato”.
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Se vi capita spesso di chiedervi come mai il “capitalismo del libero mercato” sembri un fallimento nonostante che economisti e opinionisti politici assicurino che funziona a dovere, la vostra intuizione è azzeccata. Il capitalismo del libero mercato ormai appartiene al passato. A dire il vero il capitalismo del libero mercato è stato sostituito da qualcosa che è sia contro il capitalismo sia contro il libero mercato. La deviazione avviene alla luce del sole.
A iniziare all'incirca dal 1970, gli Stati Uniti e la maggior parte del “mondo libero” si sono allontanati dal tradizionale “capitalismo del libero mercato”, imboccando una strada diversa. Al giorno d'oggi gli Stati Uniti e gran parte dell'economia mondiale operano sotto quello che io chiamo Fascismo Monetario: un sistema nel quale gli interessi finanziari controllano lo Stato a vantaggio della classe finanziaria. Si tratta di qualcosa di significativamente diverso dal Fascismo tradizionale, un sistema nel quale lo Stato e l'industria operano a vantaggio dello Stato.
Il Fascismo Monetario è stato concepito e diffuso tramite la Chicago School of Economics. Le opere collettive di Milton Friedman costituiscono le fondamenta del Fascismo Monetario. Consapevoli della universale impopolarità del termine “Fascismo”, Friedman e la Chicago School of Economics camuffarono le loro opere sotto l'etichetta di “Capitalismo” ed economia del “Libero Mercato”.
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GAZA: Israele rompe la Tregua, nel Silenzio dei Media
A quattro giorni dall'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Hamas e
Israele, ieri le forze militari israeliane hanno nuovamente riaperto il
fuoco al confine Sud, a Khan Younis, ferendo un giovane palestinese.
Secondo l'esercito israeliano, un gruppo di palestinesi si è avvicinato
alla rete di separazione tra Gaza e Israele. Venerdì mattina, i militari
di Tel Aviv avevano sparato ad un gruppo di contadini palestinesi, di
nuovo a Khan Younis: Anwar Abdul Hadi Qudaih, 20 anni, è stato ucciso;
diciannove i feriti.
Nena News
Una rottura della tregua, secondo l'OLP. Un incidente, secondo Tel Aviv. Immediatamente le forze di polizia di Hamas sono state schierate al confine per evitare che altri eventi simili possano mettere in discussione la tregua raggiunta al Cairo mercoledì scorso. Israele controlla una linea di terra larga 300 metri al confine della Striscia, la cosiddetta "buffer zone", teatro in passato di aggressioni armate da parte dell'esercito israeliano: il 35% degli appezzamenti agricoli si trovano nella lingua di terra militarizzata, dove i contadini palestinesi sono costretti a lavorare le proprie terre sotto la costante minaccia del fuoco israeliano.
Nena News
Una rottura della tregua, secondo l'OLP. Un incidente, secondo Tel Aviv. Immediatamente le forze di polizia di Hamas sono state schierate al confine per evitare che altri eventi simili possano mettere in discussione la tregua raggiunta al Cairo mercoledì scorso. Israele controlla una linea di terra larga 300 metri al confine della Striscia, la cosiddetta "buffer zone", teatro in passato di aggressioni armate da parte dell'esercito israeliano: il 35% degli appezzamenti agricoli si trovano nella lingua di terra militarizzata, dove i contadini palestinesi sono costretti a lavorare le proprie terre sotto la costante minaccia del fuoco israeliano.
26 novembre 2012
IL TRADIMENTO DEL SOGNO €UROPEO
Video realizzato per l’ARS da quattro soci pescaresi: Gianluca Baldini, Lorenzo D’Onofrio, Andrea Franceschelli e Giovanni Muzii.
25 novembre 2012
Il BIG BANG che ha portato all'attuale "crisi": Keiser Report Intervista Ian Fraser
“Ian Fraser: abbiamo un regime di regolamento del mercato molto debole qui nel Regno Unito ma non e’ cosi’ solo da noi. C’era una connivenza tra l’FSA (Regolatore UK), la Banca d’Inghilterra e le banche.
24 novembre 2012
CHI SONO I PORCI DA SALVARE?
Foto www.ilpalo.com |
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