Parlando alla Camera di Commercio di Buenos Aires il 2 agosto, nella ricorrenza della sua fondazione, il Presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner ha nuovamente stigmatizzato la politica antipopolare dei governi europei ricordando che il suo scomparso consorte Nestor Kirchner ammonì nel 2003 alle Nazioni Unite che "i morti non possono pagare i debiti". L'allora Presidente Kirchner spiegò che l'austerità non avrebbe mai generato una ripresa in Argentina e giurò di non anteporre gli interessi dei banchieri a quelli dei cittadini. "Sento che l'Europa non capisce questo", ha detto la Kirchner.
Guardiamo alla Spagna: "Come si fa ad avere la crescita se la gente perde il lavoro, i salari vengono tagliati, le case messe all'asta e i benefici sociali ridotti?" Ho letto che il 10 per cento dell'impiego pubblico verrà tagliato, assieme a 50 mila posti letto negli ospedali, ha detto. "Non si può sostenere un'economia o una società in queste condizioni", ha ammonito.
In Europa "c'è un'incredibile crisi speculativa", aggiunto, "qualcosa che noi conosciamo bene". Confutando l'idea che in Europa ci sia un'eccessiva spesa pubblica, ha ricordato che ci sono stati i salvataggi bancari, come quella della Bankia in Spagna, che era amministrata dall'ex direttore del FMI Rodrigo Rato. Rato "era solito impartirci lezioni" sulla politica economica, ma la sua banca ha un buco di 230 miliardi di euro. "C'è stato un incredibile salvataggio delle banche, così che queste hanno potuto disimpegnarsi dalle posizioni difficili" nelle nazioni sud europee, ma si tratta "delle stesse banche che hanno prestato i soldi" a quei paesi!