Insieme alle altre famiglie chiedi allora alle autorità del tuo paese di informarsi, di capire se sono tutti in qualche carcere, speri che lo siano anche se temi che non vengano trattati bene. Ma le autorità non fanno nulla, non chiedono e non ti ascoltano, per mesi. Tu nel frattempo fai presidi, manifestazioni, parli con i rappresentanti di alcune associazioni, con i giornalisti, porti la foto di tuo figlio o di tuo fratello ovunque, ti affidi a ogni persona che viene dall’altro paese, le dai le foto, la data di nascita, le impronte digitali. Vuoi sapere.
13 gennaio 2012
Appello per i migranti tunisini dispersi
Prova a immaginare: tuo fratello o tuo figlio parte e non dà più notizie di sé dopo la sua partenza. Non è arrivato? Non lo sai, potrebbe essere stato arrestato nello stato di arrivo che non prevede che si possa arrivare semplicemente partendo e che per questo arresta quelli che arrivano mettendoli nei centri di detenzione o in prigione. Aspetti qualche giorno, guardi immagini alla televisione del luogo in cui potrebbe essere arrivato, per sperare di vederlo. Capisci anche che tuo figlio o tuo fratello non è l’unico a non aver telefonato dopo essere partito.
Insieme alle altre famiglie chiedi allora alle autorità del tuo paese di informarsi, di capire se sono tutti in qualche carcere, speri che lo siano anche se temi che non vengano trattati bene. Ma le autorità non fanno nulla, non chiedono e non ti ascoltano, per mesi. Tu nel frattempo fai presidi, manifestazioni, parli con i rappresentanti di alcune associazioni, con i giornalisti, porti la foto di tuo figlio o di tuo fratello ovunque, ti affidi a ogni persona che viene dall’altro paese, le dai le foto, la data di nascita, le impronte digitali. Vuoi sapere.
Insieme alle altre famiglie chiedi allora alle autorità del tuo paese di informarsi, di capire se sono tutti in qualche carcere, speri che lo siano anche se temi che non vengano trattati bene. Ma le autorità non fanno nulla, non chiedono e non ti ascoltano, per mesi. Tu nel frattempo fai presidi, manifestazioni, parli con i rappresentanti di alcune associazioni, con i giornalisti, porti la foto di tuo figlio o di tuo fratello ovunque, ti affidi a ogni persona che viene dall’altro paese, le dai le foto, la data di nascita, le impronte digitali. Vuoi sapere.
EDUARDO GALEANO: "La neutralità è impossibile nel mondo"
Lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano ha detto giovedi che la neutralità è impossibile in un mondo che si divide tra indegni e indignati.
"O si è indegno o indignato", ha detto nella breve conversazione con i giornalisti al suo arrivo a L'Avana, dopo oltre 10 anni di assenza, invitato dalla Casa de las Americas per inaugurare il 53° Premio Letterario lunedì prossimo. "La crisi che affligge il pianeta ha portato molti ad accettare l'inaccettabile costringendoli all' indegnità. È per questo che nascono i movimenti, come quello degli indignati, che improvvisamente diventano pericolosamente contagiosi, in tutti i paesi. "PrensaLatina.cu
"Nessuno può con la capacità di diffusione che ha l'indignazione", ha detto riferendosi ai movimenti sociali che sono emersi in diversi paesi per esprimere le proprie rimostranze in segno di protesta contro la disuguaglianza e disoccupazione.
Secondo la sua opinione in tutto il mondo si respira un'energia di cambiamento che cerca di manifestarsi. La sinistra, ha detto, "sono ovunque. I processi di cambiamento che si verificano realmente, crescono lentamente dal basso verso l'alto e da dentro verso fuori. A volte sono silenziosi, quasi segreti, ma sono ovunque ".
12 gennaio 2012
Henry Kissinger: "Se non riesci a sentire i tamburi di guerra allora devi essere sordo"
NEW YORK - Stati Uniti - Con una notevole ammissione l'ex Segretario di Stato dell'era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l'anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.
Di Alfred Heinz
"Gli Stati Uniti stanno tenendo a freno Cina e Russia, e l'ultimo chiodo nella bara sarà l'Iran, che è, naturalmente, l'obiettivo principale di Israele. Abbiamo permesso alla Cina di aumentare la sua forza militare e alla Russia di riprendersi dalla sovietizzazione, per dare loro un falso senso di spavalderia, questo creerà un crollo più veloce per tutti loro insieme. Siamo come un tiratore sveglio che sfida l'inesperto a prendere la pistola, ma quando ci prova, è bang bang. La prossima guerra sarà così grave che una sola superpotenza può vincere, e siamo noi gente. È per questo che l'UE ha tanta fretta di formare un superstato completo perché sanno che sta arrivando, e per sopravvivere, l'Europa dovrà essere un unico stato coeso. La loro urgenza mi dice che loro sanno benissimo che la grande resa dei conti è alle porte. Oh quanto ho sognato questo momento delizioso. ""Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo".
Liberammazziamo
Dopo avere imbonito con astuzia i seguaci del babaismo, attraverso la spettacolare operazione “Cortina fumogena” e terminata la prima tranche di nuove tasse (autoreplicanti) per tutti, soprattutto se poveri, il balitore al servizio dell’usura, Mario Monti, sembra avere intenzione di dedicarsi ad un nuovo capitolo del progetto “affonda Italia” che sta alacremente portando avanti per conto terzi. Laddove i terzi sono costituiti dalla grande finanza internazionale, coniugata attraverso banche e multinazionali.
Di Marco Cedolin
Il Corrosivo
Per iniziare a prodursi nei licenziamenti di massa probabilmente i tempi non sono ancora maturi, ragione per cui, nell’attesa che lo diventino, contando sull’ausilio della “stampa amica” che incensa ogni passo compiuto dal Cagliostro di Goldman Sachs, trasformando il letamaio in un balsamario, l’usuraio sembra per ora accontentarsi di qualche provvedimento minore, finalizzato a caducare l’art. 18 ed eliminare progressivamente i contratti nazionali, affinché la strada per le lettere di licenziamento risulti il più possibile sgombra da impicci.
Sembrano maturi invece i tempi per lanciare la campagna delle paventate liberalizzazioni, già tentate a suo tempo dal buon Bersani , precedute come sempre dall’elegiaco e starnazzante codazzo dei giornalisti italiani…..
Per iniziare a prodursi nei licenziamenti di massa probabilmente i tempi non sono ancora maturi, ragione per cui, nell’attesa che lo diventino, contando sull’ausilio della “stampa amica” che incensa ogni passo compiuto dal Cagliostro di Goldman Sachs, trasformando il letamaio in un balsamario, l’usuraio sembra per ora accontentarsi di qualche provvedimento minore, finalizzato a caducare l’art. 18 ed eliminare progressivamente i contratti nazionali, affinché la strada per le lettere di licenziamento risulti il più possibile sgombra da impicci.
Sembrano maturi invece i tempi per lanciare la campagna delle paventate liberalizzazioni, già tentate a suo tempo dal buon Bersani , precedute come sempre dall’elegiaco e starnazzante codazzo dei giornalisti italiani…..
IL MILITARISMO FINANZIARIO DELLA NATO E DELLA BANCA MONDIALE
Il 7 gennaio scorso il quotidiano "Washington Post" ha trattato della vicenda della truffa dei derivati perpetrata dalla banca JP Morgan ai danni di molti Comuni italiani, tra cui sono compresi anche Roma e Milano. Gli estensori dell'articolo hanno però scelto Cassino come città simbolo, in quanto distrutta sessanta anni fa dalle bombe anglo-americane, e distrutta nuovamente oggi dai titoli derivati di JP Morgan. [1]
C.o.m.i.d.a.d.
Non si sa quanto il "Washington Post" se ne rendesse conto, ma l'accostamento tra bombe e titoli derivati non è solo metaforico, poiché riguarda quel legame intimo ed indissolubile tra finanza e militarismo che è alla base dell'imperialismo-colonialismo. Senza le bombe non ci sarebbero nemmeno i titoli derivati.
Oggi imperversa la formula retorica secondo cui l'economia di carta avrebbe soffocato l'economia reale. Ma la stagnazione economica non ha come necessaria conseguenza uno strapotere della finanza: se la finanza è carta, non può certo prevalere con le proprie forze sul circuito della produzione e del consumo.
JP Morgan non è infatti soltanto una banca, ma una propaggine del Pentagono.
Non si sa quanto il "Washington Post" se ne rendesse conto, ma l'accostamento tra bombe e titoli derivati non è solo metaforico, poiché riguarda quel legame intimo ed indissolubile tra finanza e militarismo che è alla base dell'imperialismo-colonialismo. Senza le bombe non ci sarebbero nemmeno i titoli derivati.
Oggi imperversa la formula retorica secondo cui l'economia di carta avrebbe soffocato l'economia reale. Ma la stagnazione economica non ha come necessaria conseguenza uno strapotere della finanza: se la finanza è carta, non può certo prevalere con le proprie forze sul circuito della produzione e del consumo.
JP Morgan non è infatti soltanto una banca, ma una propaggine del Pentagono.
11 gennaio 2012
MICHAEL HUDSON: La matematica del ripudio del debito
Il Prof. Michael Hudson discute apertamente le basi teoriche del ripudio del debito pubblico.
Rincorrere l'interesse composto è matematicamente un'assurdità perché il debito non finirà mai se non quando lo si ripudia.
10 gennaio 2012
“Gli speculatori dovrebbero essere giudicati per crimini contro l’umanità”
“Gli speculatori che hanno portato alla rovina le economie occidentali per lucro e avidità folle, dovrebbero essere trascinati davanti ad un tribunale di Norimberga per crimini contro l’umanità”, è la considerazione di J. Ziegler.
I mercati finanziari e gli speculatori hanno una parte importante di responsabilità nella morte di 36 milioni di persone ogni anno a causa della malnutrizione, valuta Jean Ziegler, vice-presidente del comitato consultivo del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ed ex relatore speciale dell’ONU per il diritto al cibo.
Ogni cinque secondi un bambino al di sotto dei 10 anni muore di fame, mentre altre decine di milioni soffrono la malnutrizione e le sue terribili conseguenze fisiche e psicologiche. Eppure l’agricoltura mondiale di oggi sarebbe in grado di nutrire quasi il doppio della popolazione mondiale, osserva Jean Ziegler. Tuttavia, la speculazione e il dominio delle multinazionali sulle materie prime creano una carenza.

Di Frederik Verbeke e Jean Ziegler
MondialisationOgni cinque secondi un bambino al di sotto dei 10 anni muore di fame, mentre altre decine di milioni soffrono la malnutrizione e le sue terribili conseguenze fisiche e psicologiche. Eppure l’agricoltura mondiale di oggi sarebbe in grado di nutrire quasi il doppio della popolazione mondiale, osserva Jean Ziegler. Tuttavia, la speculazione e il dominio delle multinazionali sulle materie prime creano una carenza.
9 gennaio 2012
INFIAMMARE LA FAME NEL MONDO: COME L'INDUSTRIA GLOBALE DEI BIOCOMBUSTIBILI STA CREANDO DISTRUZIONE DI MASSA
L'espansione globale dell'industria dei biocarburanti - in cui vengono utilizzati terreni agricoli e colture per produrre carburante per i veicoli da trasporto, piuttosto che cibo per gli esseri umani - è un fattore fondamentale per la drammatica escalation dei prezzi alimentari in tutto il mondo. [1]
In un nuovo libro, Massive Destruction [2], l'autore francese Jean Ziegler [3] mostra come l'industria dei biocarburanti e la più vasta agroindustria minacciano di provocare la fame nel mondo su una scala senza precedenti. Non è un incidente involontario, dice Ziegler. E' il risultato intenzionale delle politiche attuate dai governi legati a potenti corporazioni agro-alimentari nella loro ricerca del profitto privato. In questo modo, il conseguente aumento dei livelli della fame nel mondo può essere descritto come una forma di "omicidio calcolato".Ironia della sorte, l'industria dei biocarburanti viene promossa da società e governi come sostenibile, un'alternativa ai combustibili fossili "sicura per l'ambiente". In realtà, è solo un'altra forma dello sfruttamento sconsiderato di risorse che deriva dall'insaziabile profitto privato dell'elite nella produzione economica capitalista.
8 gennaio 2012
PERCHE' IL POTERE NON VUOLE L'"ENERGIA LIBERA"?
IL MONDO DELLA FREE ENERGY
Alla fine del 1880, le riviste commerciali delle scienze elettriche stavano predicendo l’ elettricità gratis e l’ energia libera nel futuro prossimo. Incredibili scoperte riguardo la natura dell’elettricità stavano diventando ormai cosa comune. Nikola Tesla stava dimostrando “l’illuminazione senza fili” ed altre meraviglie associate alle correnti ad alta frequenza. C’era un entusiasmo per il futuro come mai prima. Di Peter Lindemann
The World Of Free Energy
Entro 20 anni, ci sarebbero state automobili, aeroplani, film, musica registrata, telefoni, radio e macchine fotografiche pratiche. L’Età Vittoriana stava cedendo il passo a qualcosa di totalmente nuovo. Per la prima volta nella storia, le persone comuni furono incoraggiate a prevedere un futuro utopico pieno di abbondanti trasporti e comunicazioni moderne, cosi come lavoro, casa e cibo per tutti. Le malattie, cosi come la povertà, sarebbero state sconfitte. La vita stava migliorando, e questa volta, ognuno si accingeva ad ottenere un pezzo della torta. Allora, che cosa successe? Nel mezzo di questa esplosione tecnologica, che fine fece la conquista energetica? Tutto questo entusiasmo per l’energia libera, poco prima dell’inizio del secolo scorso, fu solamente un pio desiderio che la “scienza reale” confutò?
L’ attuale stato della tecnologia
Entro 20 anni, ci sarebbero state automobili, aeroplani, film, musica registrata, telefoni, radio e macchine fotografiche pratiche. L’Età Vittoriana stava cedendo il passo a qualcosa di totalmente nuovo. Per la prima volta nella storia, le persone comuni furono incoraggiate a prevedere un futuro utopico pieno di abbondanti trasporti e comunicazioni moderne, cosi come lavoro, casa e cibo per tutti. Le malattie, cosi come la povertà, sarebbero state sconfitte. La vita stava migliorando, e questa volta, ognuno si accingeva ad ottenere un pezzo della torta. Allora, che cosa successe? Nel mezzo di questa esplosione tecnologica, che fine fece la conquista energetica? Tutto questo entusiasmo per l’energia libera, poco prima dell’inizio del secolo scorso, fu solamente un pio desiderio che la “scienza reale” confutò?
L’ attuale stato della tecnologia
7 gennaio 2012
DEBITO E DEMOCRAZIA: SI SONO ROTTI I LEGAMI?
LA SCHIAVITU' DEL DEBITO HA DISTRUTTO ROMA E CI DISTRUGGERA' SE NON VI PONIAMO FINE
Di Michael Hudson
Il Libro V della Politica di Aristotele descrive l’eterna transizione di oligarchie che si fanno aristocrazie ereditarie, che finiscono per essere rovesciate da tiranni, o sviluppano rivalità interne quando alcune famiglie decidono di “arruolare le moltitudini nel loro campo” e di introdurre la democrazia, all’interno della quale emerge ancora una volta una oligarchia, seguita da aristocrazia, e poi democrazia, e così via nel corso della storia. Il debito è stata la principale dinamica che ha guidato questi cambiamenti, sempre con nuovi colpi di scena e trasformazioni.Si polarizza la ricchezza, creandosi una classe di creditori, il cui governo oligarchico giunge alla fine quando nuovi leader (“tiranni” per Aristotele) ottengono l’appoggio popolare, cancellando i debiti e ridistribuendo i patrimoni, o trasferendo nelle casse dello Stato le rendite patrimoniali.
Fin dal Rinascimento, però, i banchieri hanno spostato il loro sostegno politico verso le democrazie. Questo non rifletteva convinzioni politiche egualitarie o liberali in quanto tali, ma piuttosto un desiderio di maggiore sicurezza per i loro prestiti. Come James Steuart ha spiegato nel 1767, l’indebitamento finanziario dei re rimaneva un affare privato, piuttosto che un debito veramente pubblico [1]. Quando i debiti dei sovrani divennnero vincolanti per l’intera nazione, i rappresentanti eletti hanno dovuto imporre tasse per pagare le spese per interessi.
Dando ai contribuenti voce nel governo, le democrazie olandesi e britanniche hanno fornito ai creditori molte più assicurazioni di pagamento di quelle prodotte da re e principi, i cui debiti morivano con loro.
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6 gennaio 2012
Razzismo: i nostri figli impareranno a conoscersi e saranno migliori di noi
E’ sceso dalla macchina trafelato è corso verso di me e mi ha gridato a 2 cm dal mio naso: “Sei un extracomunitario di m...!”. Spiegare la discriminazione a chi non l’ha mai subita, a chi non l’ha mai provata sulla propria pelle apparentemente è semplice, ma in realtà non è così, è complicato. Ma è bene parlarne, mai come di questi tempi è bene parlarne. Senza vittimismi, ma con realismo e concretezza, oggi più che mai c’è bisogno di costruire una base comune, un luogo di incontro dove cercare di costruire le fondamenta di una società migliore per i nostri figli.
Dicevo, spiegare la discriminazione far capire cosa si prova ad essere discriminati è difficile, nella migliore delle ipotesi, per chi ha tratti somatici evidentemente differenti è come rinascere ogni giorno, è come dover ricominciare da capo ogni volta che sorge il sole, ogni giorno della tua vita.
E' cioè, nella migliore delle ipotesi, nell'ambiente dove uno vive, nel vicinato conosciuto o in un piccolo paese dove ci si conosce tutti la gente ti rispetta anche se si è diversi.
4 gennaio 2012
OGM: nuove autorizzazioni in Europa
NEGLI USA VIA LIBERA AL NUOVO MAIS MONSANTO NONOSTANTE I TEST
La Commissione Europea ha dato la propria autorizzazione, giovedì 22 dicembre, all’importazione in Europa ed alla trasformazione di tre varietà di mais Ogm, destinate sia all’alimentazione umana cha animale, e del cotone Gm. Il via libera è stato accordato nonostante gli stati membri dell’Unione Europea abbiano espresso la propria contrarietà e senza tenere conto del parere sfavorevole espresso da numerosi cittadini comunitari, come testimoniato da rilevazioni ufficiali effettuate tramite i sondaggi d’opinione da parte di Eurobarometro.
Di Marta Albè
Lo scorso 13 dicembre la Commissione Europea aveva affrontato il tema degli Ogm in merito all’introduzione in Europa di due varietà di soia transgenica. In assenza di una maggioranza di pareri favorevoli o contrari ad essa, la questione rimarrà in una fase di stallo, finché i rappresentanti europei non troveranno un accordo unanime che avvalli o vieti l’importazione della due varietà di soia geneticamente modificata nell’Unione Europea.
Nonostante le resistenze da parte dei Paesi europei all’introduzione di Ogm, già presentatesi nel corso della settimana precedente in merito alla soia, la Commissione Europea ha deciso di concedere il proprio avvallo all’immissione sul mercato di quattro nuovi prodotti,
3 gennaio 2012
TEMPO DI SALDI AL DISCOUNT ITALIA?
Per decenni l’Italia è stata un Paese a “sovranità limitata” con una politica estera e di Difesa coordinata e in molti casi imposta dai nostri principali alleati e soprattutto dagli statunitensi. Dal dopoguerra non era però mai successo che il nostro Paese si trovasse guidato da un “governo d’occupazione” che rispondesse direttamente alle “potenze occupanti” come accade oggi con il cosiddetto governo tecnico imposto dai franco-tedeschi e dalla nomenklatura della Ue e messo insieme dal Quirinale consultandosi anche con la Casa Bianca che ha suggerito i ministri di Esteri e Difesa.
Di Gianandrea Gaiani
Analisi di Difesa
(Immagine di Josetxo Ezcurra)
Due figure di sicura fede atlantista come l’ambasciatore a Washington Giulio Terzi e il chairman del Comitato Militare della Nato, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola. Uomini idonei a garantire che l’Italia resterà un fedele alleato dell’America e manterrà i suoi impegni militari in Afghanistan. Nella sua prima audizione in Parlamento, Di Paola ha infatti confermato questo impegno mentre il titolare della Farnesina (ormai un mito per la stampa italiana perché usa Twitter) ha esordito sulla crisi iraniana dichiarando che "l'Italia sostiene con piena convinzione il piano di sanzioni economiche nei confronti dell'Iran annunciato dall'Amministrazione statunitense". Più appiattiti di così! OBIEZIONE CONSAPEVOLE ALLE VACCINAZIONI INFANTILI
Luogo a non provvedere" per una coppia di genitori che ha rifiutato di sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie (a questo link la sentenza integrale)
Sentenza
positiva che di fatto apre la strada all'obiezione legale nella nostra
regione. La documentazione presentata al giudice minorile è il frutto di
un lavoro meticoloso, durato settimane, di concerto con l'associazione
del Comilva e la ferma volontà dei genitori a dimostrare la fondatezza
delle loro convinzioni. La sentenza è rivoluzionaria: riconosce ai genitori, in presenza di una approfondita conoscenza delle tematiche vaccinali, la libertà di scelta.
(Segnalato da Lorenzo Acerra)
(Segnalato da Lorenzo Acerra)
2 gennaio 2012
MONTI E L'UOMO DEL BANCO DEI PEGNI
Nei periodi di crisi l’uomo del banco dei pegni e l’usuraio, sono figure odiate e temute nello stesso tempo. Odiate
perché si appropriano, approfittando delle disgrazie altrui, dei pochi
gioielli di famiglia, dei beni o degli oggetti cari a prezzi irrisori
che spesso rimangano di proprietà del banco. Temute
perché possono anche rifiutarsi di ritirare gli oggetti o i prestiti
nel momento in cui si ha più bisogno, col rischio di vedersi sprofondare
sempre di più.
Di Michele Michelino
Centro di Iniziativa Proletaria "G.Tagarelli"
Il capitalismo portando all’estremo questo processo, ha instaurato una società in cui tutto è trasformato in merce.
Il capitalismo portando all’estremo questo processo, ha instaurato una società in cui tutto è trasformato in merce.
Il lavoro, la
salute, la scuola, la vita e la morte sono diventate merce con un loro
mercato e fonte di profitto per gli speculatori e gli sfruttatori che
lucrano sulle disgrazie umane.
Nel
capitalismo moderno la "globalizzazione", parola nuova coniata per
ammorbidire e rendere più digeribile il significato di imperialismo, ha
scatenato da anni una campagna ideologica e politica contro il
socialismo e il comunismo rappresentandolo come l’impero del male.
Un "impero del
male" dove tutti però, nonostante i giudizi anche più critici, non
possono nascondere la verità storica che tutti avevano un posto di
lavoro, una casa, l’università e la sanità gratuita.
1 gennaio 2012
In Grecia è crisi nera, povertà e suicidi alle stelle
Neonati denutriti perché i genitori non sono più in grado di alimentarli a sufficienza; bambini che in classe arrivano senza il pranzo e dicono di esserselo dimenticato e insegnanti che cercano disperatamente di rimediare cibo per i loro alunni che fanno la fame. Intanto negli ospedali i pazienti che pagano bustarelle ai medici pur di essere curati, e le grandi case farmaceutiche iniziano a sospendere la rifornitura di farmaci.
Non è un film, né un reportage da un paese del terzo mondo. Siamo in Grecia, a pochi chilometri da noi, a pochi giorni da Natale. Il Natale più povero che i greci possano ricordare, almeno da una cinquantina d'anni a questa parte.
Non è un film, né un reportage da un paese del terzo mondo. Siamo in Grecia, a pochi chilometri da noi, a pochi giorni da Natale. Il Natale più povero che i greci possano ricordare, almeno da una cinquantina d'anni a questa parte.
Per le strade di Atene, quasi nessuno. I negozi che vendono regali sono praticamente deserti. Il meccanismo si è rotto: nessuno spende più, nessuno lavora più. Fra i giovani la disoccupazione è alle stelle. Il 40 per cento di quelli compresi fra i 18 e i 30 anni è disoccupato; altri lavorano gratis. Tutti, o quasi, vorrebbero fuggire, molti lo fanno. Chi va in Germania, chi in Svezia, chi prova ad andare in Australia. Vanessa, 26 anni, intervistata dal Corriere della Sera, arriva a dire di odiare il proprio paese, di volersene andare immediatamente per non tornare più.
27 dicembre 2011
AFFAIRE MORO E IL NODO MARKEVITCH/CAETANI
Una premessa
Il lungo viaggio sulla strada
della verità procede sempre a tentoni e con pause e inevitabili cedimenti ed
errori che ognuno di noi, umanamente soggetto alla possibilità di errare, può
incorrere.
Come ogni scritto che si rispetti
– in tema di vicende che hanno molto a che fare con le lotte di potere, i
misteri più nascosti e i crimini di alto bordo – non pretende di contenere la
verità e neanche quelle chiavi interpretative per afferrare in maniera definitive
la verità in tutte le sue complesse sfaccettature.
Chi scrive – umano, troppo e dannatamente umano – cerca di offrire una sua interpretazione per quanto parziale e suscettibile di rilievi e discussioni al lettore che voglia cimentarsi con la materia. Soprattutto il sottoscritto vorrebbe offrire un contributo in termini di informazione e metterlo a disposizione del lettore perché possa giudicare e, con le sue forze e le sue capacità intellettive, procedere per conto suo nell’approfondimento. Mi prostro e mi flagello per le eventuali omissioni e mancanze di cui sono il solo responsabile. D’altronde che saremmo senza la ragione e la memoria ?
Chi scrive – umano, troppo e dannatamente umano – cerca di offrire una sua interpretazione per quanto parziale e suscettibile di rilievi e discussioni al lettore che voglia cimentarsi con la materia. Soprattutto il sottoscritto vorrebbe offrire un contributo in termini di informazione e metterlo a disposizione del lettore perché possa giudicare e, con le sue forze e le sue capacità intellettive, procedere per conto suo nell’approfondimento. Mi prostro e mi flagello per le eventuali omissioni e mancanze di cui sono il solo responsabile. D’altronde che saremmo senza la ragione e la memoria ?
23 dicembre 2011
L’UE è il regno della irresponsabilità politica
Il 12 dicembre si è tenuta a Roma l'Assemblea di Alternativa Lazio. In quell'assemblea ho proposto che l'Assemblea Nazionale potesse esprimersi su un ordine del giorno, che allego, con il quale ho cercato di dimostrare ai militanti e ai simpatizzanti di Alternativa ancora contrari all'uscita dalla UE, che essi da quasi tre anni si stanno impegnando per redigere un programma che non può essere attuato rimanendo all'interno dell'Unione europea. In parte, per mancanza di competenze e poteri normativi, trasferiti ad organi europei. In parte, perché, nei casi in cui Parlamento e Governo conservano il potere di introdurre nell'ordinamento italiano le norme giuridiche desiderate, per evitare conseguenze deleterie sarebbe necessario emanare altre norme giuridiche, che invece la UE ci impedisce di emanare. All'unanimità, l'ordine del giorno è stato ammesso alla discussione dell'Assemblea Nazionale, nella convinzione che fosse meritevole di essere discusso, pur senza aver avuto il consenso maggioritario dell'assemblea di Alternativa Lazio.
Di Stefano D'Andrea
Appello Al Popolo
Di Stefano D'Andrea
Appello Al Popolo
22 dicembre 2011
IL CIRCO ROMANO DEL BILDERBERG
CON GRANDE EFFICACIA LA GIUNTA ITALIANA METTE AL BANDO IL CONTANTE
Quando quasi tre settimane fa l’“uomo del Bilderberg”, Mario Monti, si è promosso reggente d’Italia, l’aria era pesante di moniti da Valchirie, che il grande stregone non sarebbe per nulla riuscito a far quadrare i bilanci in misura opportunamente veloce, quindi non solo l’Italia sarebbe sprofondata, ma che avrebbe trascinato con sé l’euro e l’intero apparato dell’Unione europea. Questa era una sciocchezza allora, e lo rimane ancora oggi. Non c’è nessuna crisi dell’euro, la fine del mondo come lo conosciamo non è imminente - a meno che Angela Merkel e Nicolas Sarkozy mettano a segno il loro sinistro schema per una completa unione fiscale europea, sullo sfondo di ciò che non è altro che una crisi, frutto di macchinazioni, del tutto artificiosa. Se Monti pensava di fare la sua apparizione sulla scena mondiale e vincere l’Oscar per la probità fiscale, poi è stato brutalmente deluso.Leggi tutto...
21 dicembre 2011
IL PANICO FINANZIARIO SI DIFFONDE IN EUROPA
…mentre il capo del Fondo Monetario Internazionale mette in guardia su una "depressione come quella degli anni '30"
Siamo sull'orlo di un'altra Grande Depressione? Christian Lagarde, il capo del FMI, ha detto questa settimana che se non viene intrapresa subito un'azione drammatica potremmo davvero assistere a situazioni che "ricordano la depressione degli anni '30" e che nessun paese al mondo "sarà immune dalla crisi". In questo momento, il panico finanziario si sta diffondendo in tutta Europa, ma la maggior parte degli americani non sono troppo preoccupati semplicemente perché non capiscono quanto sia importante l'UE. La verità è che l'UE ha una popolazione molto più grande degli Stati Uniti. L'UE ha un'economia che è grande quasi quanto le economie degli Stati Uniti e Cina messe insieme.
Finora, i politici in Europa hanno tenuto 19 incontri ad alto livello di emergenza, nel tentativo di risolvere questa crisi.
Tutti i loro sforzi sono falliti.
In questo momento, questa è la situazione in Europa ....
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