Sarkozy e Berlusconi mettono le basi e segnano l’agenda europea per modificare l’accordo comune sulla libera circolazione dei cittadini.
Di Philippe Nadouce
Cosa succede quando in un summit quasi improvvisato si riuniscono i capi di Stato più controversi dell’UE? Che le loro decisioni riflettono lo stato della democrazia nei loro paesi. Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy il 26 aprile inviarono una lettera al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e al presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, con la proposta per rivedere il trattato di Schengen firmato nel 1985 e che garantisce la libera circolazione di tutti i cittadini europei dentro l’Unione.
Sarkozy e Berlusconi hanno dimostrato varie volte che gli affari esteri dell’Unione e i diritti umani vengono dopo i loro problemi elettorali. Il contenuto della lettera riflette lo stato d’animo del presidente francese, la cui popolarità si sta sciogliendo di fronte ad un’estrema destra (FN) più forte che mai. Secondo gli ultimi sondaggi Nicolas Sarkozy si troverebbe al terzo posto dopo Dominique Strauss-Kahn (PS) e Marine Le Pen (FN) per le prossime elezioni generali del 2012. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi ed i suoi alleati dell’estrema destra, hanno sempre manifestato il loro desiderio di modificare la legislazione europea in materia di immigrazione.