19 agosto 2010
L' IMPERO DEL CONSUMO
L’esplosione del consumo nel mondo attuale crea più rumore di tutte le guerre e le armi, più confusione di tutti i carnevali. Come dice un vecchio proverbio turco, chi beve mettendo sul conto, si ubriaca il doppio. La cultura del consumo suona molto come il tamburo perché è vuota; e all’ora della verità, quando il rumore si ferma e la festa è finita, l’ubriaco si sveglia, solo, accompagnato dalla sua ombra e dai piatti rotti che deve pagare.
Il diritto allo spreco, privilegio di pochi, dice di essere la libertà di tutti. Dimmi quanto consumi e ti dirò quanto vali. Questa civiltà non lascia dormire i fiori, nè le galline, nè le persone. Nelle serre i fiori sono sottomessi alla luce continua, così crescono più veloci. Nelle fabbriche di uova, anche le galline hanno il divieto alla notte. E la gente è condannata all’insonnia, per l’ansia di comprare e l’angoscia di pagare. Questo modello di vita non è molto buono per le persone, ma è molto positivo per l’industria farmaceutica.
17 agosto 2010
IL SACCHEGGIO DELL'IRAQ
di Richard Becker
L’immagine popolare creata dai media corporativi del “saccheggio” è quella delle persone povere che prendono tv, scarpe o altri articoli dai negozi che hanno preso di mira. Molti residenti disperati, la maggior parte di essi afroamericani, di New Orleans, abbandonati al loro destino quando l’uragano Katrina inondò la città nel 2005 furono assaliti e arrestati come "saccheggiatori" per essersi appropriati di cibo in negozi di alimentari chiusi.
Il 27 luglio l’ufficio dell’investigatore Speciale degli USA per la ricostruzione dell’Iraq ha pubblicato un rapporto dove si afferma che il Pentagono non può dare spiegazioni di un sorprendente 95% degli almeno 9.100 milioni di dollari di fondi iracheni dei quali si è appropriato quando le forze statunitensi conquistarono l’Iraq e smantellarono il loro governo nel 2003. Sono spariti un totale di 8.700 milioni di dollari dal “Fondo dello Sviluppo per l’Iraq" (DFI).
15 agosto 2010
IL NUOVO TRASCENDENTALE
La storia dell’umanità è una storia di assoggettamento. Nel periodo premoderno, assoggettamento agli dei del politeismo, al Dio del monoteismo, al Re della monarchia, e al Popolo (soggetto astratto) della Repubblica. C'era sempre una figura dell’Altro al quale tutti dovevano rimettersi.
Questo Grande Altro prescriveva ciò che era giusto e ciò che era sbagliato, il bene e il male, la grazia ed il peccato, la legge ed il delitto. Il mondo si configurava in conformità ai precetti del Grande Altro. Le alternative erano semplici: assoggettarsi sotto la promessa di ricompensa o ribellarsi sotto la minaccia di punizione.
8 agosto 2010
IL DIRITTO DI SOGNARE...
"Vai a sapere come sarà il mondo dopo l’anno 2000...
Abbiamo un’unica certezza, se ci saremo ancora, saremo ormai gente del secolo passato o peggio ancora, saremo gente dello scorso millennio.
Tuttavia, anche se non possiamo conoscere il mondo che verrà,
possiamo ben immaginare come vorremmo che fosse.
Il diritto di sognare non figura fra i trenta diritti umani che le Nazioni unite proclamarono alla fine del 1948.
Ma se non fosse per "Lui"...per il diritto di sognare e per le acque con cui abbevera, gli altri diritti morirebbero di sete.
Deliriamo, allora, per un attimo...
Il mondo, che è sottosopra, si rimetterà in piedi:
- per le strade le automobili saranno calpestate dai cani,
- l’aria sarà priva dei veleni delle macchine, e avrà solo l’inquinamento prodotto dalle paure umane e dalle umane passioni,
- la gente non sarà guidata dalla macchina, né programmata dal computer, nè comprata dal supermercato, né guardata dal televisore,
- il televisore smetterà di essere il membro più importante della famiglia e sarà trattato come il ferro da stiro o la lavatrice,
- la gente lavorerà per vivere invece di vivere per lavorare,
- in nesun paese verranno arrestati i ragazzi che si rifiutino di fare il servizio militare, bensì quelli che vogliono farlo,
- gli economisti non chiameranno "livello di vita” il livello di consumo,
né chiameranno “qualità della vita" la quantità delle cose,
- i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere bollite vive,
- gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi,
- i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse,
- il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria bellica non potrà far altro che dichiarare fallimento per i secoli dei secoli,
- nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà di indigestione,
- i bambini di strada non saranno trattati come se fossero spazzatura, perché non ci saranno "bambini di strada",
- i bambini ricchi non saranno trattati come se fossero denaro perché non ci saranno bambini ricchi,
- l’istruzione non sarà privilegio di chi può pagarla
- e la polizia non sarà la maledizione di coloro che non possano comprarla,
- la giustizia e la libertà, sorelle siamesi condannate a vivere separate, si riuniranno, ben appiccicate, schiena contro schiena,
- una donna nera sarà il presidente del Brasile e un’altra donna nera sarà il presidente degli Stati uniti d’America. Una donna indigena governerà il Guatemala e un’altra il Perù.
- In Argentina, le «pazze» di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, perché loro si rifiutarono di dimenticare ai tempi dell’amnesia obbligatoria!
- la Santa Madre Chiesa correggerà alcuni errori delle tavole di Mosè.
Il sesto comandamento ordinerà: “celebrerai il corpo”.
Il nono che diffida del desiderio, lo dichiarerà sacro
- la Chiesa detterà un undicesimo comandamento, che il Signore si era dimenticato:
“Amerai la Natura di cui fai parte”!
- tutti i penitenti saranno festanti e non ci sarà notte che non sia vissuta come se fosse l’ultima, e neppure giorno che non sia vissuto come se fosse il primo..."
Eduardo Galeano
5 agosto 2010
LA PAZZIA MILITARE E IL PIACERE DI UCCIDERE
I professionisti di successo si godono il loro lavoro. Il governo di Obama ha scelto un guerriero di successo e felice, il generale del Corpo dei Marines, James N.Mattis per guidare il Comando Centrale degli USA. Il Comando include tutte le forze degli USA in Afghanistan, Iraq, e tutto il Medio Oriente e l’Asia Centrale. Mattis si è compiaciuto dicendo che “è divertente uccidere certe persone” e “avere un piano per uccidere tutti coloro che si incontrano”.
Uccidere è la chiave per il successo delle azioni militari. Uccidere sufficienti insorgenti rende possibile che le forze d'invasione e di occupazione USA sottomettano e soggioghino i sopravissuti. I veri vincitori nel Medio Oriente sono le corporazioni con sede negli USA che vogliono sfruttare le risorse dei paesi ricchi d’energia e minerali come l’Iraq, l’Afghanistan e l’Iran. I mercenari della guerra corporativa dell’industria della difesa vincono come re. Danno gli strumenti per le uccisioni, i mercenari assunti e altri materiali, equipaggiamento e rifornimenti costosi per le nostre interminabili guerre contro il terrore.
Uccidere è la chiave per il successo delle azioni militari. Uccidere sufficienti insorgenti rende possibile che le forze d'invasione e di occupazione USA sottomettano e soggioghino i sopravissuti. I veri vincitori nel Medio Oriente sono le corporazioni con sede negli USA che vogliono sfruttare le risorse dei paesi ricchi d’energia e minerali come l’Iraq, l’Afghanistan e l’Iran. I mercenari della guerra corporativa dell’industria della difesa vincono come re. Danno gli strumenti per le uccisioni, i mercenari assunti e altri materiali, equipaggiamento e rifornimenti costosi per le nostre interminabili guerre contro il terrore.
4 agosto 2010
IPOCRISIA E BOMBE A GRAPPOLO
I PRINCIPALI PRODUTTORI SI RIFIUTANO DI FIRMARE: Da questa domenica è vietata la produzione, conservazione e l’uso delle bombe a grappolo. Gli USA, Israele, Russia, Cina e Brasile sono i più grandi produttori, ma si sono rifiutati di firmare l'impegno. Però i primi quattro hanno votato sanzioni contro l’Iran e, gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Tutti loro sono produttori di energia nucleare. Inoltre sono tutti produttori di energia nucleare.
Nel momento in cui si assiste alla discussione globale sulle armi o l’energia nucleare, si impongono sanzioni all’Iran e si minaccia la Corea del Nord, dagli USA l’Unione Europea e le Nazioni Unite, assistiamo ancora una volta all’ipocrisia dei grandi fabbricanti d’armi, potenti (tanto) che hanno perfino due, tre, o addirittura quattro discorsi diversi sullo stesso argomento.
3 agosto 2010
WIKILEAKS: CORTINA DI FUMO POLITICA

Il sito Wikileaks ha consegnato una serie di documenti militari riservati a tre mezzi di comunicazione (il New York Times, The Guardian e Der Spiegle) affinchè li esaminassero prima di pubblicarli.
Il 25 luglio 2010, Wikileaks ha pubblicato i 92.000 documenti originali e le tre testate giornalistiche menzionate hanno pubblicato simultaneamente i loro propri articoli. E’ la più grande filtrazione di documenti militari di tutta la storia.
Questi documenti sono appunti usati dall’esercito coinvolto in Afghanistan. Alcuni sono racconti di combattimento, altri contengono rapporti dell’Intelligence. Il loro livello di riservatezza non è elevato (il che significa che è passato attraverso varie mani) ma è molto elevata la quantità (il che implica che sono poche le persone che avevano la possibilità di metterli insieme). La loro autenticità non è stata messa in discussione. La stampa internazionale e numerosi leader del mondo intero hanno commentato le conclusioni delle tre testate giornalistiche, considerando che si tratta di informazioni sicure.
Questi documenti sono appunti usati dall’esercito coinvolto in Afghanistan. Alcuni sono racconti di combattimento, altri contengono rapporti dell’Intelligence. Il loro livello di riservatezza non è elevato (il che significa che è passato attraverso varie mani) ma è molto elevata la quantità (il che implica che sono poche le persone che avevano la possibilità di metterli insieme). La loro autenticità non è stata messa in discussione. La stampa internazionale e numerosi leader del mondo intero hanno commentato le conclusioni delle tre testate giornalistiche, considerando che si tratta di informazioni sicure.
1 agosto 2010
"SEAE": LA NUOVA DIAVOLERIA...PREVISTA DAL TRATTATO DI LISBONA
L'UE DA IL VIA LIBERA AL "SERVIZIO DIPLOMATICO" SENZA DEFINIRE IL SUO FINANZIAMENTO
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno dato il via libera politico definitivo al Servizio Europeo D’Azione Estera (SEAE), collocando la prima pietra affinché questo servizio diplomatico cominci ad essere una realtà a partire dall’1 dicembre. L’attenzione si concentra adesso sulle questioni di bilancio (ancora non definite) e nella battaglia per le posizioni all'interno della SAEA.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno approvato ieri (27-07-2010) formalmente l’organizzazione, struttura e funzionamento del futuro Servizio Europeo d’Azione Estera (SAEA), in modo che il nuovo strumento diplomatico dei 27 possa essere operativo prima della fine dell’anno.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno dato il via libera politico definitivo al Servizio Europeo D’Azione Estera (SEAE), collocando la prima pietra affinché questo servizio diplomatico cominci ad essere una realtà a partire dall’1 dicembre. L’attenzione si concentra adesso sulle questioni di bilancio (ancora non definite) e nella battaglia per le posizioni all'interno della SAEA.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno approvato ieri (27-07-2010) formalmente l’organizzazione, struttura e funzionamento del futuro Servizio Europeo d’Azione Estera (SAEA), in modo che il nuovo strumento diplomatico dei 27 possa essere operativo prima della fine dell’anno.
31 luglio 2010
Operazioni Segrete: Obama alle strette?
Un riassunto di documenti militari segreti filtrati alla stampa internazionale da un’organizzazione su Internet ha rilevato diversi aspetti di operazioni segrete degli USA in diversi scenari di occupazione, principalmente in Afghanistan, mettendo l’amministrazione Obama nel dilemma di dover rispondere a quello che già si profila come un fallimento delle sue strategie su tutti i fronti. La fuga di segreti militari, ha rivelato a vari livelli, un fallimento completo di tutte le linee di applicazione della politica militare di Obama e lo espone al rischio di perdere la maggioranza parlamentare a novembre, e rimanere esposto ad ogni tipo di operazioni destabilizzanti che potrebbero finire nella sua destituzione prima della fine del mandato.
30 luglio 2010
LA RUSSIA PROPONE 6 DIVISE MULTIPOLARI
Di Alfredo Jalife-Rahme
Il dominio onnipotente del centrismo del dollaro, inclusa la relativa bipolarità condivisa con l’euro, costituivano il riflesso dell’ordine unipolare che è arrivato alla sua fine con il declino multidimensionale degli USA, quando il mondo si muove verso un nuovo ordine multipolare che imperativamente dove tradursi in una pluralità delle divise dei grandi attori del pianeta.
Il dominio onnipotente del centrismo del dollaro, inclusa la relativa bipolarità condivisa con l’euro, costituivano il riflesso dell’ordine unipolare che è arrivato alla sua fine con il declino multidimensionale degli USA, quando il mondo si muove verso un nuovo ordine multipolare che imperativamente dove tradursi in una pluralità delle divise dei grandi attori del pianeta.
Uno dei segnali tragici della recessione globale causata dagli speculatori di Wall Street e la sua orda di Madoffs e Soros, è stato l' enorme disparità tra l'economia reale e il vigente finanzierismo (imposto dalla banca israelo-anglosassone), il quale rientra nell'anomalo dominio del centrismo del dollaro ha raggiunto la sua fine, ma non è stato facile sostituire con grandi attori del pianeta.
29 luglio 2010
Chavez sostiene i guerriglieri FARC: ecco le prove!
Avevo dubbi sulla veridicità delle affermazioni del governo colombiano che accusava il Venezuela di proteggere i guerriglieri delle FARC. Ma grazie al rigoroso lavoro informativo dei corrispondenti della stampa spagnola e la veridicità del loro lavoro non ho dubbi. Questa immagine della agenzia Efe pubblicata sul quotidiano ABC è la prova migliore. Da qui la sua forte e chiara didascalia: "Guerriglieri delle FARC in un campo in territorio venezuelano, una delle prove presentate all' OEA".
Nessuno contesterà il fatto che basta una rapida occhiata per verificare che si tratta di quattro intrepidi e pericolosi guerriglieri, che hanno armi sofisticate di recente tecnologia, che dispongono di viveri per sostenere una dura guerra contro l'esercito colombiano, e che del luogo in cui sono stati sorpresi dal fotografo non si possa dubitare che sia Venezuela. Provato questo, è logico concludere che contano sulla complicità e il sostegno del presidente venezuelano Hugo Chavez.
I miei ringraziamenti al giornale ABC per l'informazione, all'agenzia EFE per la fotografia e al governo colombiano per questa spettacolare prova che aiuta tutti noi a decifrare la realtà latino-americana. Un chiaro esempio della loro politica d'informazione sulla regione.
di Pascual Serrano
Nessuno contesterà il fatto che basta una rapida occhiata per verificare che si tratta di quattro intrepidi e pericolosi guerriglieri, che hanno armi sofisticate di recente tecnologia, che dispongono di viveri per sostenere una dura guerra contro l'esercito colombiano, e che del luogo in cui sono stati sorpresi dal fotografo non si possa dubitare che sia Venezuela. Provato questo, è logico concludere che contano sulla complicità e il sostegno del presidente venezuelano Hugo Chavez.
I miei ringraziamenti al giornale ABC per l'informazione, all'agenzia EFE per la fotografia e al governo colombiano per questa spettacolare prova che aiuta tutti noi a decifrare la realtà latino-americana. Un chiaro esempio della loro politica d'informazione sulla regione.
di Pascual Serrano
28 luglio 2010
BP E' UNA BOMBA AD OROLOGERIA PER IL SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE!
BP è una bomba a orologeria per il sistema finanziario. L'azienda si rifinanzia con i derivati su crediti e fondi pensione che ora, e purtroppo per i loro clienti, sperimentano gravi perdite. Due elementi centrali come obsoleti dell'attuale capitalismo, un'economia basata sulle energie fossili e la speculazione finanziaria su scala planetaria, ci portano diritto alla prossima catastrofe.
di Michael R. Krätke
Quella che era iniziata come una crisi finanziaria globale a settembre 2008, con l'irreversibile crollo della banca statunitense Lehman-Brothers, può ora entrare nel turno successivo con la prevedibile caduta della BP. La multinazionale britannica è una bomba finanziaria ad orologeria, non solo per la Gran Bretagna, ma soprattutto per il Regno Unito. Il costo del disastro petrolifero nel Golfo del Messico per BP è stimato in circa 70.000 milioni di dollari.
di Michael R. Krätke
Quella che era iniziata come una crisi finanziaria globale a settembre 2008, con l'irreversibile crollo della banca statunitense Lehman-Brothers, può ora entrare nel turno successivo con la prevedibile caduta della BP. La multinazionale britannica è una bomba finanziaria ad orologeria, non solo per la Gran Bretagna, ma soprattutto per il Regno Unito. Il costo del disastro petrolifero nel Golfo del Messico per BP è stimato in circa 70.000 milioni di dollari.
27 luglio 2010
UNA BUGIA SMASCHERATA
di Jerry White
25 luglio 2010
L'FBI, AL QAEDA E IL "PRETESTO" PER CHIUDERE 73.000 BLOGS
Di seguito l'articolo LA MISTERIOSA CHIUSURA DI 73.000 BLOGS NEGLI USA NON E' COLLEGATA AI DIRITTI D'AUTORE
L’FBI ha invocato di fronte a Burstnet le “eccezioni” del titolo 18 (2702) del “Codice degli Stati Uniti” (U.S Code) che autorizzano a richiedere informazioni- senza ordine giuridico- quando l’agenzia abbia motivi per credere che la vita dei cittadini può essere minacciata. Un’eccezione della legge.
L’FBI ha contattato Burstnet, il server che ospitava i 73.000 blog che sono stati chiusi, richiedendo informazioni su “materiale terrorista” che costituiscono una minaccia per la vita degli statunitensi e che sono pubblicati o collegati a qualche blog di Blogetery.com.
24 luglio 2010
POVERTA' E DISOCCUPAZIONE IN EUROPA: L'UE PREVEDE ULTERIORI ADEGUAMENTI

23 luglio 2010
In ogni Rivoluzione la chiave è l'Autodeterminazione Sociale
Come segnala John Holloway (“I nuovi movimenti sociali e la questione del potere”) in ogni rivoluzione socialista “la chiave è l’autodeterminazione sociale. Ma la vera autodeterminazione sociale implica una forma di organizzazione sociale che non sia lo Stato, una forma antagonista alla forma statale, qualche tipo di organizzazione consigliera. In altre parole, il successo della rivoluzione dipenderà dell’autodeterminazione e l’autodeterminazione va contro lo Stato”.
IL WASHINGTON POST RIVELA DOVE OPERANO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO USA
Il giornale Washington Post ha divulgato oggi (21-10-1010, N.d.T) più di 2.100 località del paese dove operano agenzie di spionaggio e dell’Intelligence, nel terzo, ultimo e più controverso articolo di una serie su ciò che è stato chiamato “Top Secret America”.
La serie, che è il risultato di una ricerca giornalistica di due anni, ha descritto la crescita enorme dei servizi di spionaggio e dell’intelligence dagli attacchi terroristici del 2001, ed ha affermato che ogni sistema è inefficace.
L’articolo di oggi è particolarmente sorprendente nella versione interattiva, su internet, del Post, nel quale si può vedere la concentrazione di agenzie di spionaggio, intelligence, operazioni clandestine e le società di consulenza di tutto il sistema concentrati intorno all’aerea metropolitana di Washington.
22 luglio 2010
CILE: MAPUCHE TERRORISTI???
Sulla questione indigena il governo cileno resta arretrato e indifferente. Lontano anni luce dai progressi fatti dalla maggior parte dei paesi latinoamericani
di Stella Spinelli
Quindici prigionieri nel carcere El Manzano, Concepción, otto in quello di Temuco. Tutti in detenzione preventiva, alcuni da oltre un anno e mezzo. Legge di riferimento, quella Antiterrorista. Eppure si tratta di indigeni Mapuche, la cui unica colpa è rivendicare diritti ancestrali su terre e risorse. Niente bombe, niente piani o attentati, niente armi di distruzione di massa. Ma il trattamento non cambia. E il governo sembra non sentirci. Eppure, nei confronti della questione dei dissidenti politci cubani appena liberati da Castro, il presidente Sebastián Piñera aveva mostrato tutt'altro atteggiamento, impegnandosi a mediare e candidandosi a ricevere i prigionieri in Cile. Due pesi e due misure, pare, visto che il popolo indigeno non smette di gridare al mondo che chiunque di loro venga messo in carcere è un prigioniero politico.
21 luglio 2010
CIA S.p.a: Anche lo Spionaggio viene Privatizzato!
Nella sua pianificazione di “guerre future”, il Pentagono ha esteso la privatizzazione a più aree dell’occupazione militare e le corporazioni militari private hanno già iniziato lo scambio di informazioni, col fine di unire i loro servizi in determinati aspetti, con lo scopo di competere con maggiori possibilità nella riuscita dei contratti futuri. Attualmente l'industria degli “eserciti privati” è un fantastico affare capitalista che muove più di 100.000 milioni di dollari l’anno e la cui orbita decisionale si trova nella lobby degli affari che controlla la Casa Bianca ed del Pentagono. A questo processo di privatizzazione, secondo un rapporto del Washington Post, si aggiunge la struttura dell’Intelligence degli USA che sta già passando nelle mani di aziende private.
20 luglio 2010
L'IRAQ, L'AUSTERITA' FISCALE E LO STATO D'ANIMO VOLUBILE DELL' ELITE
"Forse l'aspetto più eclatante di come ci hanno venduto la guerra in Iraq era il suo falso pretesto. In realtà, non ci sono mai state armi di distruzione di massa, secondo quanto ha finito per ammettere lo stesso Paul Wolfowitz. Le armi di distruzione di massa erano solo "qualcosa su cui tutti erano d'accordo". E così succede anche con il deficit pubblico. Ai neo-liberali conservatori e ai loro alleati non interessa il deficit, quello che interessa loro è l' austerità: sventrare lo Stato democratico e sociale di diritto e ridistribuire la ricchezza verso l'alto. Questo è l'obiettivo. I deficit sono solo "qualcosa su cui tutti concordano", le armi di distruzione di massa di questa crisi assolutamente inventata. Il senatore John Kyl dell'Arizona, in dichiarazioni alla catena [di ultradestra] Fox News, è arrivato al punto di ammetterlo pubblicamente. Dobbiamo evitare qualsiasi aumento della spesa, ha detto, 'ma non bisogna mai evitare il costo di una scelta deliberata, per ridurre le tasse sugli americani'. E qui lo vedete".
di Christopher Hayes
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