30 giugno 2010
IL POTERE OCCULTO: DA DOVE NASCE L'IMPUNITA' DI ISRAELE?
La grande complicità internazionale con i massacri periodici israeliani non si creano per paura di Israele ma per paura di quello che lo stato ebraico rappresenta. Israele è il simbolo più emblematico, la patria territoriale del sionismo capitalista che controlla il mondo senza frontiere dagli uffici direttivi di banche e corporazioni transnazionali. Israele è fondamentalmente la rappresentazione nazionale di un potere globale sionista, che è padrone dello Stato di Israele tanto quanto degli Stati Uniti e degli altri Stati con le loro risorse naturali e sistemi economico-produttivi. E che controlla il pianeta attraverso le banche centrali, le grandi catene mediatiche e gli arsenali nucleari militari.
Il potere occulto
Israele, è il più chiaro riferimento geografico del sistema capitalista transnazionalizzato che controlla dai governi ai sistemi economici produttivi e i grandi mass media, sia nei paesi centrali come nel mondo sottosviluppato e periferico.
Lo Stato ebraico, al di là della sua incidenza come Nazione, è il simbolo più rappresentativo di un potere mondiale controllato nelle sue molle decisive da un gruppo minoritario di origine ebraica e conformato da una struttura di strateghi e tecnocrati che operano le reti industriali, tecnologiche, militari, finanziarie e mediatiche del capitalismo transnazionale esteso nei 4 punti cardinali del pianeta.
29 giugno 2010
DIETRO IL SIPARIO DEI MONDIALI DI CALCIO...
Dopo una cortina di fumo calcistico una flotta da guerra si dirige verso il Golfo Persico. I mass media occidentali non hanno evidenziato un' informazione altamente importante mentre continuano ad occupare i loro spazi con il campionato mondiale di calcio.
Dietro questa cortina di fumo calcistica, un’armata di più di 12 navi di guerra degli USA e Israele hanno attraversato il Canale di Suez e vanno verso il Mar Rosso.
I mass media del Medio Oriente hanno commentato che è la più grande armata degli USA che passa dal canale da molti anni.
28 giugno 2010
Il Disastro BP e la Fine della Vita Come la Conosciamo
di John Doty Jr.
Questo è quanto. È finita. Preparatevi per l'anno più folle della vostra vita. 5 anni. 10 anni. Un giorno vi volterete a guardare la vita che facevate e penserete a come fosse facile, innocente. Siamo prossimi ad un collasso totale, sul bordo dell'abisso.
Se siete come la maggior parte delle persone probabilmente avrete già deciso che sto esagerando, senza nemmeno chiedervi perché sia giunto a queste conclusioni. Beh lasciatemi chiarire che anche io vorrei stare esagerando. Io non commercio mezzi di salvataggio o oro. Il mio lavoro non è a prova di recessione. Ho una famiglia.
Non è che mi sia svegliato oggi e fresco fresco mi sia detto in modo casuale che questa è la fine della vita come la conosciamo. Ho fatto molte ricerche, sforzandomi di prendere in considerazione solo fonti del tutto attendibili. Ebbene, le informazioni che sono emerse negli ultimi giorni non fanno che confermare i timori che quello che stiamo vivendo è in realtà un "Armageddon." E quando lo dico sono del tutto serio.
TEHERAN DICHIARA LO STATO DI ALLERTA SUL SUO CONFINE OCCIDENTALE
di Bhaskar Balakrishnan
Global Research
Due settimane fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha adottato con voto diviso, la risoluzione 1929 che impone ulteriori sanzioni contro l'Iran.
Turchia e Brasile hanno votato contro, mentre il Libano si è astenutO nel consiglio di 15 membri. Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno spinto fortemente a favore di sanzioni, facendo concessioni allo scopo di ottenere l'appoggio di Russia e Cina.L'azione è arrivata dopo mesi di inutili sforzi per raggiungere un accordo negoziato tra l'Iran e il cosiddetto P5 [formato dagli Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia], e la Germania per quanto riguarda la questione nucleare. L'accordo dell'ultimo minuto mediato dalla Turchia e dal Brasile affinchè l'Iran consegnasse 1.200 chili di uranio a basso arricchimento non soddisfaceva gli Stati Uniti.
27 giugno 2010
IRAN: Usa, Israele e il nodo scorsoi
Sanzioni, blocco navale, embargo, distruzione degli impianti nucleari - Il prezzo caro è per l'Europa
di Tito Pulsinelli
http://selvasorg.blogspot.com/
L’effetto ipnotico indotto dal Mondiale sudafricano di calcio agisce come fattore di distrazione di massa e il Pentagono sta utilizzandolo contro l’Iran; così come durante l’Olimpiade di Pechino mossero infruttuosamente i valvassini della Georgia contro la Russia. Ora completano il dispiegamento bellico aereo-navale nel golfo Persico e nel Mar Caspio, per stringere il nodo scorsoio attorno all'Iran.
Gli Stati Uniti ed Israele non erano affatto contenti delle sanzioni approvate nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, in versione molto attenuata per evitare che la Russia e la Cina si defilassero. Erano troppo light, inadatte per ottenere risultati immediati.
26 giugno 2010
L'UE CONTROLLERA' I CITTADINI CON OPINIONI RADICALI
Tra i successi della Presidenza spagnola dell’UE, è passata praticamente inosservata l’approvazione di un programma di controllo e di raccolta sistematica di dati personali di cittadini sospettati di sperimentare un processo di “radicalizzazione”. Questo programma può essere usato contro individui coinvolti in gruppi “di estrema destra o sinistra, nazionalisti, religiosi o no-global”, secondo quanto figura nei documenti ufficiali.
Lo scorso 26 aprile, il Consiglio dell’UE riunito a Lussemburgo, affrontato il punto all'ordine del giorno dal titolo: "Radicalizzazione nell’UE", che si è concluso con l’approvazione del documento 8570/10. L'iniziativa fa parte della strategia di prevenzione del terrorismo in Europa, e inizialmente concepito per gruppi terroristici islamici. Tuttavia, il documento estende il sospetto in una tale forma ed in termini così generici che dà la possibilità alla polizia di controllare qualsiasi individuo o gruppo sospettato di essere radicalizzato.
Lo scorso 26 aprile, il Consiglio dell’UE riunito a Lussemburgo, affrontato il punto all'ordine del giorno dal titolo: "Radicalizzazione nell’UE", che si è concluso con l’approvazione del documento 8570/10. L'iniziativa fa parte della strategia di prevenzione del terrorismo in Europa, e inizialmente concepito per gruppi terroristici islamici. Tuttavia, il documento estende il sospetto in una tale forma ed in termini così generici che dà la possibilità alla polizia di controllare qualsiasi individuo o gruppo sospettato di essere radicalizzato.
24 giugno 2010
FUORIUSCITA DI PETROLIO NEL GOLFO: UNA PERFORAZIONE NEL MONDO
Di Naomi Klein
Tutti i partecipanti presenti alla riunione dell’assemblea comunale erano stati istruiti ripetutamente affinchè mostrassero civiltà verso i signori della BP e del governo federale. Questi distinti personaggi, avevano trovato tempo nelle loro agende fitte di impegni, per andare alla palestra della scuola superiore un marted sera, a Plaquemines Parish, Luisiana, una delle numerose comunità costiere dove il veleno marrone scivolando attraverso le paludi, è parte di ciò che è stato descritto come il più grande disastro ecologico nella storia degli USA.
“Parla agli altri come vorresti che parlassero a te”, ha chiesto il presidente della riunione l’ultima volta prima di dare la parola per il round di domande.
23 giugno 2010
QUESTO E' IL CAPITALISMO: BAMBINI IRRORATI E CAMIONISTI MORTI!
La maggior quantità di divise che entrano nel paese derivano dall’esportazione della soia e dei suoi derivati. Il gran problema è che la maggior parte di quel denaro resta in mano ad un pugno di multinazionali. Un modello di sviluppo imposto dal di fuori e che ha poco a che vedere con i bisogni interni. Tanto è vero che l’immagine della Pampa dove pascolano le mucche o le pecore formano ormai parte di un passato melanconico. Per questo molti scelgono le isole del Delta del Parana per inventare una nuova Pampa bruciando la vegetazione originaria. L’industrializzazione della soia avanza e si porta dietro la vecchia pianura e la biodiversità che in qualche momento ha caratterizzato l’Argentina.
Ma non si porta solo dietro la natura, anche la vita dei lavoratori.
22 giugno 2010
Usa.UE-Multinazionali: Le cause della rivalutazione dello Yuan
Di seguito: I POSSIBILI VINCITORI E VINTI DELL'OSCILLAZIONE DELLO YUAN di Jason Dean -Wall Street Journal, e
IL NUOVO TASSO DI CAMBIO CINESE FAVORISCE IL CONSUMO A SPESE DELLE ESPORTAZIONI di Andrew Batson -Wall Street JournalDi Manuel Freytas
Per le sue connessioni e interdipendenza globale, ci sono quattro processi centrali che determinano in questi giorni il corso dell’economia mondiale:
La crisi fiscale e commerciale degli Stati Uniti, la crisi fiscale dell’Europa, la crisi fiscale del Giappone e la crisi commerciale USA-Cina.
Di questa relazione strategica dipende l’equilibrio o lo squilibrio del resto delle economie delle aree periferiche dell’Asia, Africa e America Latina.
NATO-UE: STRATEGIE PER LA SUDDITANZA DELL'EUROPA
di Andrea Perrone http://www.rinascita.eu/index.php
La Nato punta a coinvolgere sempre più l’Unione europea nelle sue strategie di dominio globale per conto di Washington, chiedendo a Bruxelles la creazione di un partenariato strategico.
È questa l’idea proposta ancora una volta dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen (nella foto), al fine di promuovere e di “massimizzare le capacità operative in Afghanistan o nella lotta contro la pirateria marittima, organizzando meglio l’utilizzo di mezzi militari e risparmiando anche sulle spese di manutenzione”. Un cruccio quello del risparmio della Nato che sta preoccupando non poco sia Rasmussen sia il “gruppo di saggi” guidato dall’ex segretario di Stato americano Madeleine Albright che stila le strategie dell’Alleanza per il XXI secolo, e che ha messo in guardia gli Stati membri dal deficit 2009 (pari a 640 milioni di dollari) e, soprattutto, dalla necessità di ridurre le spese future.
La Nato punta a coinvolgere sempre più l’Unione europea nelle sue strategie di dominio globale per conto di Washington, chiedendo a Bruxelles la creazione di un partenariato strategico.
È questa l’idea proposta ancora una volta dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen (nella foto), al fine di promuovere e di “massimizzare le capacità operative in Afghanistan o nella lotta contro la pirateria marittima, organizzando meglio l’utilizzo di mezzi militari e risparmiando anche sulle spese di manutenzione”. Un cruccio quello del risparmio della Nato che sta preoccupando non poco sia Rasmussen sia il “gruppo di saggi” guidato dall’ex segretario di Stato americano Madeleine Albright che stila le strategie dell’Alleanza per il XXI secolo, e che ha messo in guardia gli Stati membri dal deficit 2009 (pari a 640 milioni di dollari) e, soprattutto, dalla necessità di ridurre le spese future.
L'UE SOSTIENE LE MULTINAZIONALI CHE VIOLANO I DIRITTI NEI PAESI POVERI
Il giudice del Tribunale Supremo spagnolo, Perfecto Andrès Ibañez, ha presieduto il TPP, dove sono state denunciate, per violazione dei diritti sociali e ambientali, più di 40 multinazionali.
Diagonal: Che validità ha la sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli?
PERFECTO ANDRÉS IBÁÑEZ: Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) raccoglie un’esperienza storica dei tribunali organizzati da Bertrand Russell, uno sul Vietnam ed un altro sull' America Latina, 40 anni fa. Quello che il Tribunale si prefigge è di farsi eco di situazioni di ingiustizia che si verificano in qualsiasi parte del mondo che non sono ben accolti in istituzioni ufficiali. Il TPP tratta le denuncie dei procedimenti simili al giudiziale ma non è ufficiale. Le denuncie acquistano visibilità perché si dà voce alle vittime e si fanno conoscere all’opinione pubblica. E’ un tribunale di coscienza.
21 giugno 2010
LA RUSSIA E IL FUTURO DEL KIRGHIZISTAN
CHI TRAE VANTAGGIO DALLA RIVOLUZIONE IN KIRGHIZISTAN? (3° Parte)
Nella terza parte del suo studio, F. William Engdahl esamina le questioni geopolitiche rappresentate dal Kirghizistan per la Russia, il secondo concorrente per il controllo dello spazio eurasiatico. Dato il blocco militare stabilito dalla NATO e gli Stati Uniti, un regime di neutro del Kirghizistan potrebbe contribuire alla stabilizzazione delle regioni confinanti con la Russia, e le darebbe una mano in Asia centrale. Sospettata di aver provocato i disordini in Kirghizistan, la Russia li ha di recente qualificati come "incostituzionali".
Chiaramente, ciò che sta accadendo in Kirghizistan interessa anche i vertici di Mosca. La Russia si è affrettata a riconoscere la legittimità del nuovo governo provvisorio in atto a Bishkek e ad aumentare il suo aiuto finanziario, dimostrando l'importanza del futuro politico di questo paese eurasiatico agli occhi dei russi. Non solo il Kirghizistan era parte integrante dell'Unione Sovietica fino al 1991, ma resta ancora oggi un territorio geografico con un'importante posta in gioco geostrategica.
Nella terza parte del suo studio, F. William Engdahl esamina le questioni geopolitiche rappresentate dal Kirghizistan per la Russia, il secondo concorrente per il controllo dello spazio eurasiatico. Dato il blocco militare stabilito dalla NATO e gli Stati Uniti, un regime di neutro del Kirghizistan potrebbe contribuire alla stabilizzazione delle regioni confinanti con la Russia, e le darebbe una mano in Asia centrale. Sospettata di aver provocato i disordini in Kirghizistan, la Russia li ha di recente qualificati come "incostituzionali".
Chiaramente, ciò che sta accadendo in Kirghizistan interessa anche i vertici di Mosca. La Russia si è affrettata a riconoscere la legittimità del nuovo governo provvisorio in atto a Bishkek e ad aumentare il suo aiuto finanziario, dimostrando l'importanza del futuro politico di questo paese eurasiatico agli occhi dei russi. Non solo il Kirghizistan era parte integrante dell'Unione Sovietica fino al 1991, ma resta ancora oggi un territorio geografico con un'importante posta in gioco geostrategica.
20 giugno 2010
Il socialismo è un carattere degli stati nazionali o non è nulla
di Stefano D'Andrea
Prendendo spunto dal caso Pomigliano, Luciano Gallino ha scritto recentemente su Repubblica: “La crisi economica esplosa nel 2007 ha fatto cadere i veli della globalizzazione. Politici, industriali, analisti non hanno più remore nel dire che il problema non è quello di far salire i salari e le condizioni di lavoro nei paesi emergenti: sono i nostri che debbono, s’intende per senso di responsabilità, discendere al loro livello”.
Ebbene, i salari e le condizioni di lavoro nei paesi emergenti non li possono cambiare né i nostri analisti, né gli industriali (nostri o stranieri), né i nostri politici. Gli agenti del cambiamento possono essere soltanto i lavoratori e i politici stranieri. Né possiamo fingere di ignorare che il passaggio che avvenisse, in uno stato straniero “in via di sviluppo”, da un regime di lavoro “da sole a sole” in cambio del mero sostentamento per la famiglia dell’operaio ad un regime di “dieci ore al giorno” per sei giorni a settimana, con salario dignitoso in relazione al basso costo della vita, potrebbe essere vissuto dagli operai di quello Stato come un evento epocale, che potrebbe soddisfarli per un paio di decenni.
COREA DEL NORD: NUOVE SANZIONI USA
L’ambasciatore della Corea del Nord di fronte all’ONU, Sin Son Ho, ha accusato la Corea del Sud e gli USA di presentare una "farsa preparata", ed ha avvertito che “la guerra potrebbe esplodere in qualsiasi momento”. Nel frattempo Washington ha prolungato di un altro anno le sanzioni economiche alla Corea del Nord, argomentando la continuazione del programma nucleare di Pyongyang, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca nella sua pagina web.
Il rappresentante diplomatico di Pyongyan ha respinto l'inchiesta presentata dalla Corea del Sud di fronte all’ONU che afferma che il paese nordcoreano ha causato l’affondamento di una nave sudcoreana a marzo. Ed ha minacciato gli USA di rispondere con un’azione militare.
18 giugno 2010
IL FMI HA IMPOSTO LA SUA POLITICA NEOLIBERALE
UN URAGANO DI AUSTERITA' INCOMBE SULL'EUROPA
Di Jérôme Duval, Damien Millet e Sophie Perchellet
Gli autori, membri del Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM) spiegano come il Fondo Monetario Internazionale, dopo aver imposto misure di adeguamento nei paesi del Sud, ora impone le sue ricette neoliberiste in Europa tagliando i diritti dei lavoratori in favore di politiche liberali che perpetuano il sistema capitalista.
17 giugno 2010
IL BUE DICE CORNUTO ALL'ASINO
Walter Molino
In Venezuela aumentano le pensioni, rivalutano i salari.....però i guru europei continuano a dare lezioni
di Tito Pulsinelli
http://selvasorg.blogspot.com/Dall'Europa in cui è sotto attacco frontale il sistema pensionistico, dove facilitano i licenziamenti di massa, li si rende più a buon mercato, e si cerca di abolire de facto la residuale presenza dei sindacati, i mezzi di comunicazione si dilettano ad emanare preoccupate circolari sull'imminente tracollo dell'economia del Venezuela. Incredibile, ma vero. Per fungere da armi di distrazione di masse, non hanno limite alla decenza e si abbandonano lascivamente alla tragicommedia.
In Venezuela, ogni anno i salari vengono rivalutati con un aumento uguale o superiore all'inflazione accumulata. Il primo maggio è stata aumentata la pensione portandola al valore del salario del minimo degli occupati. La previdenza sociale si è fatta carico dei contributi mancanti dei pensionabili, quelli che le imprese non avevano pagato durante la parentesi neoliberista, in cui era stato messo in liquidazione l'istituto pensionistico.
Kirghizistan in fiamme: Un altro fronte della guerra per il petrolio
In mezzo ad un rinnovato clima di tensione tra la Russia e l’asse USA-NATO nel Caucaso, in un centro strategico della “guerra fredda” per il controllo delle fonti e strade del petrolio in Asia Centrale, il Kirghizistan, un paese centrale nel dispositivo di occupazione militare dell’Afghanistan, è entrato in un processo di violenza e di “guerra civile” che coinvolge allo stesso modo le due prime potenze nucleari del pianeta. Si tratta di un nuovo e pericoloso fronte di conflitto in un’aerea esplosiva che contiene più del 70% delle riserve petrolifere mondiali.
Una polveriera. Il Kirghizistan, un’ex repubblica sovietica di 5 milioni di abitanti, è un centro strategico della “guerra fredda” per il controllo delle fonti e vie del petrolio nell’Asia Centrale.
E’ un paese montuoso dell’Asia Centrale, senza uscita sul mare, che confina con la Repubblica Popolare cinese, Kazajistan, Tayikistan e Uzbekistan. La sua capitale è Biskek.
Il paese ha una popolazione di poco più di 5.350.000 di abitanti in 198 500 km². Irregolarmente distribuiti, concentrati nella capitale Bishkek e le aree bagnate dal fiume Naryn e dei suoi affluenti.
Ha una base russa, una base statunitense, e gioca un ruolo vitale nel dispositivo di occupazione militare in Afghanistan.
16 giugno 2010
PALESTINA E "SOCIETA' DELLE NAZIONI"
L’ONU retrocede al 1939 quando si chiamava “Società delle Nazioni”
(Dopo aver legalizzato le azioni oppressive del nazismo, riconoscendo l’annessione dell’Austria e i Sudeti, e aprire le porte alla II Guerra Mondiale)
Alcuni chiamano il Consiglio della Sicurezza il Potere Esecutivo delle Nazioni Unite, anche se in realtà è la dittatura mondiale delle grandi potenze. (http://www.argenpress.info/2010/06/que-es-el-consejo-de-seguridad-que.html)
LETTERA DEGLI ECONOMISTI
LA POLITICA RESTRITTIVA AGGRAVA LA CRISI, ALIMENTA LA SPECULAZIONE E PUO’ CONDURRE ALLA DEFLAGRAZIONE DELLA ZONA EURO. SERVE UNA SVOLTA DI POLITICA ECONOMICA PER SCONGIURARE UNA CADUTA ULTERIORE DEI REDDITI E DELL’OCCUPAZIONE
Ai membri del Governo e del Parlamento
Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dell’Unione europea
Ai rappresentanti delle forze politiche e delle parti sociali
E per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica
Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dell’Unione europea
Ai rappresentanti delle forze politiche e delle parti sociali
E per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica
La gravissima crisi economica globale, e la connessa crisi della zona euro, non si risolveranno attraverso tagli ai salari, alle pensioni, allo Stato sociale, all’istruzione, alla ricerca, alla cultura e ai servizi pubblici essenziali, né attraverso un aumento diretto o indiretto dei carichi fiscali sul lavoro e sulle fasce sociali più deboli.
Piuttosto, si corre il serio pericolo che l’attuazione in Italia e in Europa delle cosiddette “politiche dei sacrifici” accentui ulteriormente il profilo della crisi, determinando una maggior velocità di crescita della disoccupazione, delle insolvenze e della mortalità delle imprese, e possa a un certo punto costringere alcuni Paesi membri a uscire dalla Unione monetaria europea.
15 giugno 2010
ORDINE MONDIALE S.p.a.
Daniel Estulin, dopo l’intervento al Parlamento Europeo, spiega cos' è l’Azienda Mondiale della quale ha parlato durante tale incontro.
Continuo a ricevere molte mail che mi chiedono del tema dell'Azienza Mondiale SA Così, oggi e domani, cercherò di spiegare in profondità, perché è una questione molto importante per la comprensione degli affari del mondo.
Come esempio, vorrei utilizzare l’azienda petrolifera molto di moda oggi, la Royal Dutch Shell (RDS), un prodotto dell’unione tra gli interessi petroliferi olandesi e britannici. La Shell e la BP sono la punta dell’iceberg di infinite aziende intrecciate e collegate tra di loro con banche commerciali, banche d’investimenti, aziende belliche, chimiche, farmaceutiche, assicurazioni, mass media, ecc.
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