Per coloro che hanno creduto che il FMI era stato salvato dal suo declino iniziato un decade fa, a inizio di marzo, esattamente a un anno dalle promesse del G20 di Londra di rafforzarlo, i paesi europei stanno pensando di organizzare il proprio fondo di stabilizzazione monetaria.
Ci sono due parti nella notizia del lancio di un fondo monetario europeo. La prima è che per l’Europa continentale avere il FMI che impone politiche di aggiustamento è visto come un intervento diretto del Tesoro degli Stati Uniti, nonostante il loro essere membri e votanti importanti di questa istituzione.
Questa è la miglior esempio di quello che l’Europa pensa di tale istituzione.
Nella sua ultima colonna per il New Statesman, John Pilger descrive il crescente fronte di guerra statunitense in tutto il mondo: dall'Afghanistan all' Africa e America Latina. Questa è la terza guerra mondiale a tutti gli effetti, condotta dalla sola aggressiva "ideologia" che nega di essere un'ideologia e che non è minacciata da introverse tribù in luoghi lontani, ma dagli istinti anti-guerra dei propri cittadini.
Ecco la notizia della terza guerra mondiale. Gli Stati Uniti hanno invaso l'Africa. Truppe statunitensi sono entrate in Somalia e hanno esteso il loro fronte di guerra dall'Afghanistan e Pakistan allo Yemen e ora nel Corno d'Africa. Hanno situato missili in quattro Stati del Golfo Persico per preparare un attacco contro l'Iran e si dice che stanno arrivando bombe antibunker alla base Usa sull'isola britannica Diego Garcia nell'Oceano Indiano.
Sulla base di quanto enunciato nel titolo "Class II", paragrafo 1, sezione B, la legge di riforma sanitaria introdotta negli Stati Uniti dall'amministrazione Obama, si riferisce - tra le altre cose - ad un dispositivo definito "registro di sistema", di classe 2. Ma che cos'è esattamente un simile dispositivo?
Il Venezuela è un esempio di sovranità nazionale, in tema di política monetaria. Ha adeguato il valore della moneta alle proprie necessità: una moneta forte per le importazioni di prodotti di prima necessità, una moneta debole per le esportazioni.
Il bolívar, la moneta venezuelana, fino all’inizio di gennaio (2010) era cambiato con il dollaro ad un tasso fisso di 2,15 bolivares; ossia per comprare un dollaro erano necessari 2,15 bolivares. Da cinque anni il tasso di cambio bolívar-dollaro non veniva modificato. All’inizio di gennaio, il governo venezuelano ha introdotto un cambiamento radicale, dopo mesi di dibattito se fosse più conveniente un bolívar forte o un bolívar debole (e quindi svalutare) le autorità venezuelane sono arrivate, di fatto, alla conclusione che era meglio adottare entrambe le soluzioni. Nel caso venezuelano è improprio parlare di svaluitazione, ma è necesario parlare di adeguamento, perchè in concreto si è adeguato il valore della moneta nazionale alle differenti situazioni: una moneta forte per i prodotti importati ed una moneta debole per le esportazioni. Prima di analizzare il caso venezuelano, cerchiamo di spiegare quando conviene una moneta forte e quando conviene una moneta debole.
Dalle calze all’alluminio, dai televisori alla ceramica, dalle moto alle autovetture. I numeri della crisi industriale italiana sono drammatici,anche se il governo li occulta. Lo dicono, per esempio, gli operai della Fiat di Piedimonte San Germano e Cassino. «In assenza di un progetto-pianeta condiviso, non si possono escludere passaggi storici implosivi», avverte Giuseppe Vialetti, della Scuola superiore dell’economia e della finanza, a colloquio con Terra.
Un tempo facevano girare il Paese. Oggi fanno solo disperare. Non si contano le ciminiere innalzate, in mezzo secolo, a indicare presunto progresso e un certo benessere collettivo. Erano le fabbriche nate per la soddisfazione dei bisogni. Pur non concedendo mai nulla alle esigenze dei lavoratori, hanno comunque segnato la vita degli italiani, dando una qualche identità (solo) a chi ci lavorava (negandola agli altri, specie se immigrati). Erano gli anni dell’usa e getta che tutti identificavano nella lametta da barba senza immaginare che nel cestino finisse l’intero Paese. Le fabbriche, si diceva, portano sviluppo. Poco importava (anche al sindacato) se, così facendo, si inquinavano sia la cultura politica che il suolo, l’acqua e l’aria. Quegli stabilimenti rappresentavano, in pratica, l’espressione massima, la più evidente, di un’economia che prometteva la felicità, producendo e distruggendo. Tutto. Dalle calze all’alluminio, dai televisori alla ceramica, dalle moto alle autovetture.
Non chiedete alla Nestlè comportamenti onesti, non sono nella sua natura, smettete semplicemente di comprare ogni suo prodotto, colpite al cuore, cioè al portafoglio!
L'utilizzo di strumenti finanziari "innovativi" per nascondere la cattiva situazione finanziaria di una società o di un paese è stato evidente in casi recenti che illustrano come la manipolazione della contabilità ha contribuito alla crisi finanziaria globale. La settimana scorsa, un rapporto commissionato dal governo degli Stati Uniti sul crollo della banca d'affari Lehman Brothers ha rivelato che questa ha utilizzato uno strumento chiamato Repo 105 per nascondere circa 50.000 milioni di dollari di attivi illiquidi. E' stato così che, pochi mesi prima del suo fallimento, "truccò" la sua situazione finanziaria presentandola come sana.
Firma del NAFTA NEL 1992 tra i rappresentanti dei governi di Stati Uniti (George Bush padre), il presidente messicano Carlos Salinas e il rappresentante del governo del Canada.
di Laura Carlsen, Stephen Lendman e Constance Fogal
Un' oligarchia neoliberale internazionale opera congiuntamente sotto gli ordini di Washington. La sua intenzione è quella di creare una grande zona commerciale dove le aziende commerciali dirette dai grandi proprietari non solo dispongono del potere economico ma anche politico, affini agli interessi degli USA. Per questo il Pentagono ha pianificato di invadere i paesi membri che possano conoscere un “caos economico”.
Leader del Canada, USA e Messico si sono riuniti segretamente per ampliare l’accordo del libero commercio conosciuto come TLC, TLCAN (Trattato del Libero Commercio dell’America del Nord), o NAFTA (in inglese North American Free Trade Agreement). E’ un blocco commerciale formato dai paesi prima nominati, che stabilisce una zona di libero commercio. E’ entrato in vigore a gennaio del 1994 con l’ ”integrazione profonda” di una forza tri-nazionale più militarizzata della “sicurezza interna”.
Nella rivista svizzera Zeit-Fragen, Il professore tedesco Dr. Eberhard Hamer chiede: "Quanta sovranità ha l'Europa?"
Esamina la questione e conclude che l'Europa ne ha poca, forse, di sovranità.
Il prof. Hamer scrive che i diritti sovrani degli europei come cittadini di nazioni-stato si sono dissolti con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1 dicembre del 2009. I diritti dei popoli si sono trasferiti ad un commissariato politico a Bruxelles. I francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, britannici, irlandesi, italiani, greci, ecc, adesso hanno una “cittadinanza europea qualunque sia il suo significato”.
In un momento in cui la lotta dei paesi in via di sviluppo per strappare ai paesi sviluppati, responsabili storici del cambiamento climatico, la formazione di un grande fondo globale per l'adattamento, a fronte degli impatti del cambiamento climatico, arriva il FMI, apparentemente, per sostenere con risorse, quando in realtà quello che cercano è di approfittare delle risorse che si creerebbero nel quadro della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (CMNUCC).
La commercializzazione dell’acqua uccide più delle guerre.
Il sistema capitalista non solo lancia la fame, la marginalità, la mancanza di protezione sociale, le privazioni, le malattie, a miliardi di esseri umani nel pianeta, ma monopolizza le risorse essenziali per la sopravvivenza, come l’acqua, e le commercializza nel mercato come se fossero una merce. Mentre l'acqua potabile, l'elemento primario di sussistenza dell'uomo, resta soggetta alla logica del profitto capitalista di un pugno di corporazioni transnazionali la estraggono, trasportano e commercializzano, la carenza del liquido vitale produce più morti delle guerre nelle zone più povere del pianeta.
Quando ci si riferisce agli operatori di Blackwater e di altre compagnie private simili, vengono identificati eufemisticamente come “civilian contractors”. In un recente programma radiofonico della National Public Radio si e' denunciato il fatto che quando sono feriti, mutilati o uccisi in zone di combattimento come l'Iraq o l'Afghanistan, non ricevono se non un'iniziale e sommaria assistenza dalle strutture ospedalieri militari Usa e trovano difficolta' a farsi compensare tramite le proprie polizze assicurative. Durante il programma non si e' parlato di cosa facevano in Iraq e Afghanistan questi sfortunati o i loro piu' fortunati colleghi di lavoro.
Intervista a Rodolfo Paramo, pediatra ed esperto sull’effetto dei pesticidi.
Rodolfo Paramo, è medico pediatra residente nella provincia centro settentrionale di Santa Fe. Ritiratosi dalla sua professione, continua ad essere attivo nella diffusione degli effetti del glisofato, l'erbicida creato dalla multinazionale statunitense Monsanto, usato per fumigare le piantagioni di soia transgenica che in Argentina coprono una superficie di più di 17 milioni di ettari. Insieme, ai membri dei vari gruppi di quartiere che cercano di fermare la fumigazione nei loro villaggi, Paramo percorre il paese dando conferenze o partecipando ad incontri sull’argomento. A metà marzo ci fu la notizia di una sentenza data a dicembre dalla Giustizia di Santa Fe che proibisce le fumigazioni con glisofato a meno di 800 metri da case abitate.
Juan Nicastro, collaboratore di Noticias Aliadas, ha parlato con Paramo durante il Festival Nazionale del Folklore Di Cosquin, provincia di Cordoba, tenutosi dal 20 al 31 gennaio, nell' ambito di una nuova campagna di sensibilizzazione sui danni alla salute che producono i pesticidi.
Come ha scoperto gli effetti dei diserbanti?
Dopo sette anni di lavoro nel reparto di neonatologia dell’Ospedale Jose Maria Cullen, a Santa Fè, mi sono trasferito nella località di Mal Abrigo, al nord della provincia, dove mi sono dedicato alla pediatria. Durante il 1994 e 1995, abbiamo cominciato a vedere nascite con malformazioni, principalmente nella zona del neuroasse, dal cervello fino alla colonna vertebrale. A livello cerebrale, anencefalia, cioè, la mancanza di cervello. E a livello della colonna vertebrale, mancanza di chiusura in alcuni punti, principalmente a livello cervicale e lombo-sacrale, restando il midollo esposto all’esterno.
La rielezione a fine del 2009 come capo di Stato del Presidente Traian Basescu (del partito democratico liberale, PDL), in elezioni sospette di frode e per un piccolo margine di vantaggio, per un secondo mandato di cinque anni suppone di mettere fine ad una crisi politica di più di due mesi, da ottobre del 2009. Durante questo periodo, la Romania diretta verso una grave recessione, è stata governata da un esecutivo provvisorio. Il primo ministro Emil Boc, anch’egli rieletto, ha appena costruito un nuovo governo liberale. La Romania, integrata alla NATO dal 2004, è uno degli Stati più poveri dell’UE, alla quale ha aderito nel 2007.
E’ evidente che l’accordo concluso a marzo del 2009 con il FMI, l’UE, la BM ed altri creditori per un aiuto di 20 miliardi di euro non servirà, sfortunatamente, affinchè la popolazione povera si liberi dalla crisi finanziaria che attraversa il paese.Come al solito,ogni volta che il FMI concede un prestito, questa istituzione si intromette nella politica economica del paese, in questo caso per riformare il sistema delle pensioni e ridurre gli stipendi dei funzionari pubblici, impedendo qualsiasi atto di sovranità al governo.
Di Renaud Vivien, giurista al comitato per cancellare il debito del terzo mondo (1).
Come le istituzioni finanziarie globali penalizzano la legislazione sociale?
Il bilancio 2010 della Repubblica Democratica del Congo (RDC), emanato il 25 gennaio è settantasette volte inferiore a quello della Francia (2) per una popolazione di dimensione equivalente. Nonostante questo bilancio ridicolo e la crisi economica, il governo congolese prevede di spendere non meno di 430 milioni dollari per rimborsare il debito estero, che è tuttavia illegale. Infatti, il popolo congolese continua a pagare gli arretrati impagati ereditati dal dittatore Mobutu con la complicità dei creditori occidentali. Nel diritto internazionale, si descrive questo il debito «odioso». Il governo congolese può quindi legittimamente rifiutarsi di pagare e risparmiare centinaia di milioni di dollari l'anno. Perché non lo fa?
Più di 20 paesi africani cedono terreni agli stranieri per l'agricoltura intensiva.
di John Vidal
Awassa, Etiopia. Usciamo dalla strada principale a Awassa, abbiamo convinto le guardie e viaggiamo per un miglio su terreno disabitato fino a quando troviamo quella che presto sarà la più grande serra dell’Etiopia. Situata sotto una scogliera della valle di Rift, la costruzione è ancora lontana dall' essere finita, ma la struttura in plastica e acciaio si estende su 20 ettari- la misura di 20 campi di calcio.
Il manager della fattoria ci mostra milioni di pomodori, peperoni e altri vegetali coltivati in file di 450 metri in condizioni controllate dal computer. Ingegneri spagnoli costruiscono la struttura in acciaio, la tecnologia olandese minimizza l'utilizzo di acqua da due pozzi e 1000 donne raccolgono e conservano 50 tonnellate di alimenti al giorno.
Entro 24 ore si trasporteranno per 320 km a Addis Abeba e avranno volato in aereo per 1.600 km ai negozi e ristoranti a Dubai, Jiddah e altri luoghi del Medio Oriente.
L’Etiopia è uno dei paesi più affamati nel mondo nel quale più di 13 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari, ma paradossalmente il governo offre almeno 3 milioni di ettari della sua terra più fertile a paesi ricchi ed a alcuni degli individui con più soldi nel mondo perché esportino alimenti alle loro popolazioni.
A marzo ricorre il settimo anniversario dell'invasione dell'Iraq, un'operazione approvata nel 2001 e sostenuta da una grande menzogna. Ora si comincia a conoscere la storia completa di una guerra che ha causato centinaia di migliaia di morti. "La guerra è di vitale importanza per lo Stato, è il dominio di vita o di morte, verso la sopravvivenza o la perdita di un Impero: essa dev'essere gestita bene". Non è una frase del frustrato aspirante a Cesare del secolo XXI, George W. Bush, ma lo sembra. Fu scritta circa 2500 anni fa, dal cinese classico Sun Tzu, in L'arte della guerra. In cui il grande autore militare ha parlato anche dell' inganno come elemento chiave in un conflitto bellico.
I piani di «salvataggio» finanziario della Grecia oggi- probabilmente di Spagna e Portogallo domani, e di altri Stati dopodomani- non sono destinati a "salvare" un paese. Si tratta solo evitare a tutti i costi il crollo di una costruzione monetaria, l'euro, e, di conseguenza, le fondamenta ideologiche dell' Europa.
La decisione di creare una moneta unica europea, principale disposizione del Trattato di Maastricht del 1992, costituiva una sfida alla logica. Imponeva, in effetti, una stessa politica monetaria a economie tanto diverse come, ad esempio, quella della Germania e della Grecia. Per definizione, questa politica di sorta, poteva essere utile solo ad un particolare interesse nazionale- strutturale o congiunturale- e inservibile per altri interessi nazionali. In questo caso furono gli interessi tedeschi e soltanto loro (un euro “forte” sostituendo un marco “forte”) quelli che diedero l’impulso perché si definisse questa scelta.
Intervista all’intellettuale e dissidente statunitense Noam Chomsky
Il New York Times ha catalogato Chomsky come forse “l’intellettuale in vita più importante di oggi”. Ma le sue opinioni sono raramente ascoltate sui mass media. La trasmissione Democracy Now!di questo lunedì ha ospitato il linguista e dissidente di fama internazionale, Noam Chomsky. In una lunga conversazione pubblica a Harvard Memorial Church a Cambridge, Chomsky parla della politica estera e la politica sulla sicurezza nazionale del presidente Obama, degli insegnamenti che il Vietnam ha lasciato, e del sul suo stesso attivismo.
“Non si può essere coinvolti a metà in questo tipo di cose”, afferma Chomsky. “O si fa in modo serio e ci s' impegna seriamente, o vai ad una manifestazione e torni a casa e te ne dimentichi, ritorni al tuo lavoro e non succede nulla. Succedono cose solo quando c’è un lavoro veramente dedicato e diligente”.
La fallacia di composizione e il paradosso della politica di austerità economica pubblica: che fioriscano decine di Lettonia?
Di Marshall Auerback e Rob Parenteau
Se volete vedere il reale impatto della difficile teoria economica, la teoria economica con un paio di uova, dimenticare la Grecia e date un'occhiata alla Lettonia. Il crollo del 25,5% del suo PIL negli ultimi due anni - solo nell'ultimo anno, il 20% - è già il peggior record in due anni di storia. Il paese ha recentemente annunciato un calo del 12% della retribuzione annua nel quarto trimestre del 2009 in relazione allo stesso trimestre del 2008. L' FMI si aspetta un altro calo del 4% quest'anno e prevede che la perdita totale del prodotto, dal picco fino a toccare il fondo, sarà del 30%. Per mettere questo in un contesto più ampio, l'entità di questa perdita di prodotto in Lettonia è più elevato che negli Stati Uniti durante la recessione del 1929-33 durante la Grande depressione.