“Gli americani hanno subito un colpo di stato, anche se esitano ad
ammetterlo. Il regime di Washington manca di legittimità costituzionale e
giuridica. Gli americani sono attualmente governati da usurpatori
secondo i quali l’esecutivo è al di sopra della legge e che la
Costituzione americana è né più né meno che carta straccia.”
Un governo non costituzionale è un governo illegittimo. I giuramenti di
fedeltà comprendono la difesa della Costituzione “contro ogni nemico,
straniero e interno”. Come vollero ben sottolineare i Padri Fondatori,
il principale nemico è il governo stesso. Al potere non piacciono
vincoli e restrizioni e fa di tutto, sempre, per liberarsi da questi
“lacci”. Alla base del regime di Washington c’è usurpazione di potere. Il Regime
Obama, come quello passato Bush/Cheney, non è legittimo. Gli Americani
sono governati da un potere che comanda non in forza del diritto e della
Costituzione, ma con le menzogne e la forza bruta. Quelli che oggi sono
al potere considerano la Costituzione solo una “catena che gli tiene le
mani legate”. Leggi tutto...
Quando si ha troppo debito, iniziano ad accadere cose davvero brutte.
Purtroppo questo è esattamente ciò che sta accadendo in Italia in
questo momento. Le dure misure di austerità stanno facendo rallentare
l’economia italiana ancora più di prmia. Eppure, anche con tutte le
misure di austerità, il governo italiano continua solo ad accumulare più
debito. Questo è esattamente lo stesso percorso che ha intrapreso la
Grecia. L’austerità provoca un calo nelle entrate pubbliche, cosa che
impedisce il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit,
cosa che provoca ancora più misure di austerità. Ma se l’Italia crolla economicamente, sarà un affare molto più grande di quello che è stato in Grecia. L’Italia è la nona economia su tutto il pianeta. In realtà l’Italia era ottava, ma ora la Russia l’ha sorpassata. Se l’Italia continuerà ad arrancare, anche India e Canada la
sorpasseranno. E’ davvero una tragedia guardare ciò che sta accadendo in
Italia, perché è davvero un posto meraviglioso. Quando ero bambino, mio
padre era in marina e ho avuto l’opportunità di vivere lì per un po’.
E’ una terra con un clima meraviglioso, ottimo cibo e ottimo calcio. La
gente è cordiale e la cultura è assolutamente affascinante. Ma ora il paese sta cadendo a pezzi. I seguenti sono gli 11 segni che l’Italia sta scendendo in una depressione economica in piena regola… Leggi tutto...
Il governo greco prevede di chiudere almeno tredici ospedali pubblici in tutto il paese.Il
Fondo monetario internazionale (FMI), fa pressione sul
premier Antonis Samaras, affinchè attui, quanto prima, lo smantellamento
di questi centri, il che porterà anche al licenziamento di migliaia di
lavoratori.
I rappresentanti del FMI che rimangono ad Atene, la capitale greca, chiedono
al governo di portare avanti la chiusura degli ospedali e di aumentare i ticket pagati dai cittadini per gli esami medici e i farmaci.
Il caso Edward
Snowden è stato all'origine di un grave incidente diplomatico tra la
Bolivia e diversi paesi europei. A seguito di un ordine da Washington,
Francia, Italia, Spagna e Portogallo hanno proibito all'aereo
presidenziale di Evo Morales di sorvolare sul loro territorio.
Dopo una visita ufficiale in Russia per partecipare a un vertice dei
paesi produttori di gas, il presidente Evo Morales ha preso il suo aereo
per tornare in Bolivia.
Gli Stati Uniti, pensando che Edward Snowden, ex agente CIA e della
NSA, autore delle rivelazioni sulle operazioni di spionaggio del suo
paese, fosse sull'aereo presidenziale, ha ordinato a quattro paesi
europei, Francia, Italia, Spagna e Portogallo, di proibire il sorvolare
del loro spazio aereo a Evo Morales.
Parigi ha immediatamente soddisfatto l'ordine proveniente da
Washington e ha annullato l'autorizzazione di sorvolo del proprio
territorio che era stato concessa alla Bolivia il 27 giugno 2013, mentre
l'aereo presidenziale si trovava a pochi chilometri dal confine
francese.
Così, Parigi ha messo in pericolo la vita del Presidente boliviano,
il quale è dovuto atterrare in emergenza in Austria, per mancanza di
carburante.
Dal 1945, nessuna nazione al mondo ha impedito a un aereo presidenziale il sorvolo del proprio territorio.
Un ebreo marxista viene trascinato in tribunale, accusato dai nazisti di aver "diffamato". Siamo nella Germania del 1933?
Niente affatto: è la Grecia "democratica" (con molte virgolette) del
2013 ... L'imputato in questione si chiama Savas Mikhail, brillante
intellettuale e leader di una delle organizzazioni della sinistra
rivoluzionaria marxista greca.
Savas Mikhail
Savas Mikhailè pensatoreatipico e perfettamente "insolito": ebreo, greco, antisionista e internazionalista, è l'autore di un notevole corpus di lavoro,inclassificabile, da qualche parte tra la letteratura,la filosofia e la lotta di classe, che si distingue per l'originalità e il dinamismo del suo approccio. La prima cosa che colpisce il lettore dei suoi scritti è la sua immensa cultura:conosce la Bibbia,il Talmud, la Kabbalah, il teatro greco antico, la letteratura europea, la filosofia francese contemporanea, la poesia greca moderna, Hegel e Marx - per non parlare di Trotsky la sua principale bussola politica - l' elenco potrebbe continuare... Leggi tutto...
“Il campo elettromagnetico (EM) irradiato dal MUOS può produrre effetti biologici sulle persone esposte; interferenze elettromagnetiche in apparecchiature elettroniche, strutture aeroportuali e aeromobili; effetti sulla biocenosi e sulla fauna del Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) Sughereta di Niscemi”. Ad affermarlo il docente universitario Marcello D’Amore, perito nominato dal Tribunale amministrativo di Palermo che il 9 luglio dovrà decidere sul ricorso presentato dal Ministero della difesa contro la revoca delle autorizzazioni ai lavori d’installazione del nuovo sistema di telecomunicazioni Usa, firmata dalla Regione Siciliana il 30 marzo scorso. Di Antonio Mazzeo
Già ordinario di Elettrotecnica presso la facoltà d’Ingegneria civile e industriale dell’Università “Sapienza” di Roma ed ex direttore del Centro interuniversitario di ricerca di compatibilità elettromagnetica, il prof. D’Amore è stato responsabile di numerosi progetti finanziati dal Ministero dell’istruzione e da holding italiane come ENEL e Trenitalia e dall’azienda costruttrice di velivoli civili e militari Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica). Un anno fa era stato individuato dal Tar quale “verificatore” dei possibili effetti elettromagnetici del MUOS e degli impianti della stazione di telecomunicazione (NRTF) della Marina militare Usa che esiste a Niscemi dal 1991
Il
capitalismo e l'autentica democrazia non hanno mai avuto molto a che
fare l'uno con l'altra. Al contrario, la formalità delle elezioni ha
operato egregiamente a favore del capitalismo. Dopo tutto, le elezioni
hanno raramente posto, figuriamoci deciso, la questione del
capitalismo, nel senso che raramente si è chiesto agli elettori se lo
preferiscono a un sistema economico alternativo. I capitalisti hanno
incentrato le elezioni altrove, su questioni e scelte non sistemiche.
Ciò ha consentito loro prima di equiparare la democrazia alle elezioni e
poi di celebrare le elezioni in paesi capitalisti come prova della
democrazia. DiRichard D. Wolff Monthly Review.org
Naturalmente, le elezioni sono ammesse solo all'esterno
delle imprese capitalistiche, poiché al loro interno - dove i
dipendenti sono la maggioranza - non si verificano mai.La democrazia autentica significa che
le decisioni importanti che riguardano la vita delle persone sono prese
realmente e ugualitariamente dalle persone interessate.
L'organizzazione capitalistica delle imprese così contraddice
direttamente la democrazia reale. All'interno delle corporazioni che
dominano il capitalismo moderno, una piccola minoranza - i principali
azionisti e i consigli di amministrazione da loro eletti - prendono
decisioni chiave che riguardano quelli che nella gerarchia aziendale
sono sottoposti: i dipendenti. Quella piccola minoranza decide quali
prodotti la società produrrà, quali tecnologie saranno utilizzate, dove
si svolge la produzione e come sarà distribuito il fatturato netto
della società. La maggioranza è influenzata, spesso profondamente, da
quelle decisioni, ma non partecipa al processo decisionale. Leggi tutto...
L'eminente uomo politico statunitense Ron Paul ammette che il governo degli Stati Uniti potrebbe usare un drone per uccidere Edward Snowden, che ha rivelato il massiccio spionaggio non autorizzato della CIA su internet. Il repubblicano, intervistato da Fox Business Channel, ha espresso preoccupazione per la vita di Snowden, che potrebbe essere minacciato con "missili da crociera o un drone".
"Viviamo un brutto periodo in cui i cittadini statunitensi non hanno diritti e possono essere uccisi. Però [Snowden] sta cercando di dire la verità su ciò che sta accadendo", ha detto Ron Paul, che ha lasciato il Congresso all'inizio dell'anno.
In realtà, molti cittadini degli Stati Uniti sono stati vittime del programma di droni che il paese nord-americano degli Stati Uniti attua all'estero per combattere il terrorismo. Il presidente Barack Obama ha ammesso che tra il 2009 e il 2011 i droni hanno ucciso quattro americani in Yemen e in Pakistan. Nonostante le pressioni sociali all'interno del paese e all'estero, gli attacchi dei droni continuano.
La
Gran Bretagna è pronta a sviluppare una nuova generazione di "robot
assassini" per proteggere le proprie truppe sul campo di battaglia, ha detto il
ministro degli Esteri. Alistair Burt, il cancelliere conservatore del Regno Unito, ha detto che la
nuova tecnologia è un "passo avanti" rispetto ai veicoli senza pilota utilizzati attualmente in Afghanistan, perché questi robot sono in grado di selezionare e uccidere i suoi "obiettivi", vale a dire, esseri umani.
Nel corso di un dibattito alla Camera dei Comuni, il ministro degli
Esteri ha accettato (a parole) le preoccupazioni sollevate dai membri sul fatto
che la tecnologia ha potenzialmente "terribili" implicazioni.
Tuttavia, il ministro ha detto che il Regno Unito ha un "obbligo" verso
le "persone che ci proteggono" e "si riserva il diritto" di sviluppare
questa tecnologia.
La colpa di questi bimbi? aver lanciato sassi contro i blindati dei soldati. Un dossier a dir poco shock è stato diffuso in queste ore dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nel dossier in questione, si legge che dal 2000 ad oggi più di 7000
bambini palestinesi sono stati torturati, picchiati e talvolta anche
violentati da parte delle Forze dell’Ordine israeliane. Migliaia i bambini che sono stati processati e rinchiusi in carcere,
in un regime di totale isolamento. Insomma, una situazione davvero
disumana e a dir poco vergognosa, di fronte alla quale il mondo intero
non può restare in silenzio. Spesso, questi bambini venivano strappati dalle loro famiglie senza
alcun tipo di avviso e rinchiusi o in carcere oppure in centri “di
riabilitazione”. E la cosa più grave è che nella stragrande maggioranza
dei casi si tratta di bambini adolscenti, che non avevano ancora
raggiunto la maggiore età.
Di "spedizioni" della troika abbiamo scritto praticamente ogni
settimana in merito alla Grecia, ma anche alla Spagna e al Portogallo.
Senza grosso clamore mediatico, ora, è la volta di una nuova tornata di
"controlli". E questa volta riguardano l'Italia. Il Fondo Monetario Internazionale è a Roma, e i suoi emissari si
muovono tra il Tesoro, la Banca d'Italia, Palazzo Chigi e varie
authority di vigilanza. Passano in rassegna i nostri compiti,
come gli ispettori del Ministero dell'Istruzione di volta in volta nelle
scuole pubbliche. Solo che questa volta si parla in lingua anglofona,
cioè straniera. Il Ribelle Ci apriamo al nemico insomma. O meglio, ci lasciamo invadere,
occupare e controllare da chi di fatto è all'origine della crisi nella
quale siamo. L'Fmi viene a verificare che dopo i proclami di Letta, in
merito a Imu, Iva e Lavoro, in ogni caso non si sgarri da quanto a suo
tempo prescritto. E noi non solo li facciamo entrare, ma gli stendiamo
il tappeto rosso dinnanzi a ogni passo. Il punto di attualità, al centro di questo viaggio d'ispezione
dell'Fmi, è chiaro: vuole vedere da dove prendiamo la copertura per le
manovrine rilanciate dal Governo Letta. Anche gli italiani vorrebbero
saperlo, ma mentre noi ce ne stiamo calmi ad aspettare Godot, l'Fmi
invece non perde tempo, pretende di vedere i libri contabili e ci fa le
pulci.
L’autore di quanto segue, che traduco, è Lars Seier Christensen,
co-fondatore e Amministratore Delegato, danese, della SaxoBank.
Tragicamente interessante sentire certe sue affermazioni, tenuto conto
della sua posizione; ci conferma ulteriormente l'arroganza e gli altri
scopi della famigerata UE. Mi interesso
di politica sin da quando son bambino, per questo mi ricordo del
referendum danese per la Comunità Europea, anche se avevo solo 9 anni.
Quasi 2 su 3 danesi votarono per l’entrata della Danimarca nella
Comunità Economica Europea (EEC). La lenta distruzione del progetto di sicurezza europea La
CEE fu percepita come qualcosa di positivo a casa nostra e nella piu’
parte della Danimarca borghese. E rimasi positivo su questo per molti
anni successivi. Ma nonostante questa partenza positiva, devo
confessare che, nel tempo, questo supporto ed ottimismo sono evaporati.
L’ enorme burocrazia centralizzata, l’arroganza europea e la mancanza
di rispetto per la indipendenza, la storia e la cultura degli stati
nazionali hanno lentamente distrutto la fiducia in questo progetto. Guardando
indietro, devo ammettere che mi ci è voluto troppo tempo per
riconoscere la vera natura del progetto europeo; ma devo anche dire che
anche altri l’hanno riconosciuta molto dopo ed alcuni dei nostri
politici in carriera ancora non l’ hanno capita, ovviamente. Ma i
Danesi, i cittadini, hanno fiutato l’inganno. La grande domanda è se la
Ue sia più il problema che la soluzione alla presente crisi. Leggi tutto...
Mentre la Grecia è
sotto la tutela della Troika, mentre lo Stato reprime le manifestazioni
per calmare i mercati e mentre l’Europa cerca di far
galleggiare nuovamente le istituzioni finanziarie, il compositore
Mikis Theodorakis chiama i greci a combattere e avverte i popoli
d’Europa che, se le cose continueranno così, le banche faranno
tornare il fascismo in Europa.
Intervistato ad un
programma politico molto popolare in Grecia, Mikis Theodorakis, figura
emblematica della resistenza contro la dittatura dei
colonnelli, avverte che se la Grecia si sottometterà alle esigenze
dei cosiddetti “soci europei”, questi “la faranno finita con noi come
popolo e come nazione”. Theodorakis ha accusato il governo
di esser una “formica” di fronte ai suoi “compagnucci” mentre il
popolo li vede come “brutali e offensivi”. Se questa politica continua
“non potremo sopravvivere … l’unica soluzione è ribellarsi
e combattere”, aggiunge il famoso musicista.
Membro della
resistenza contro l’occupazione nazista e fascista, combattente
repubblicano durante la guerra civile, torturato sotto il regime dei
colonnelli, Mikis Theodorakis ha scritto una lettera aperta ai
popoli d’Europa, pubblicata su numerosi giornali greci.Qui sotto alcuni stralci della lettera.
“La nostra
lotta non è solo in Grecia: aspiriamo ad un’Europa libera, indipendente e
democratica. Non credete ai governi quando questi dicono
che il vostro denaro serve ad aiutare la Grecia.
Ho trovato su questo blog una notizia molto interessante: JP Morgan ha emesso un documento, nel quale viene presentata un'analisi del processo di aggiustamento degli squilibri macro-economici dei paesi del sud.
Ma il documento non si limita a parlare di inflazione o di partite
correnti. Entra nel merito dei "difetti" dei paesi del sud. A proposito
dei limiti tipici di questi paesi, si dice:
Quando la crisi è iniziata era diffusa l'idea che questi
limiti intrinseci avessero natura prettamente economica: debito
pubblico troppo alto, problemi legati ai mutui e alle banche, tassi di
cambio reali non convergenti, e varie rigidità strutturali. Ma col
tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I
sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro
costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano
una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la
maggiore integrazione dell'area europea. Quando i politici tedeschi
parlano di processi di riforma decennali, probabilmente hanno in mente
sia riforme di tipo economico sia di tipo politico.
L'Europa sta sprofondando nella crisi e nel declino sociale sotto il peso
dell'austerità, della recessione e della strategia delle "riforme strutturali".
Questa pressione è strettamente coordinata a livello europeo, sotto la
guida del governo tedesco, della Banca Centrale Europea e della Commissione Europea. E’
ormai chiaro agli occhi di tutti che si tratta di politiche assurde, da
"analfabeti": l'austerità fiscale non riduce il
peso del debito, ma genera una spirale recessiva, aumento della
disoccupazione, e semina disperazione tra i popoli europei. Eppure, queste politichesono giustificatedal punto divistadelle classi ricche.
Si tratta di un modobrutale-unaterapia d'urto-per ripristinarei profitti, per garantire le rendite finanziarie, e attuare controriforme neoliberali. Quello che sta succedendo fondamentalmente è che gli Stati stanno convalidandole
pretese delle autorità finanziarie sulla futura produzione di ricchezza degli Stati (PIL). Per questo la crisi prende la forma di una crisi del debito sovrano. Leggi tutto...
L'attuale crisi
strutturale nella quale è immerso il sistema capitalista ribadisce,
ancora una volta, l'analisi di Lenin sul carattere imperialista di
questo sistema nell'attualità. E come ben disse Lenin "il capitalismo
tende al monopolio" e in ciò ci andremo a concentrare in questo
articolo, in particolare sui monopoli farmaceutici. Di Isa Hussein Naranjo Tintaroja.es
Prima di entrare nel tema vorrei definire il concetto di scienza e per
questo, vorrei citare il filosofo e psicologo sovietico A. Spirkin: "La
scienza è la forma superiore della conoscenza umana; è un sistema di
conoscenze in sviluppo, le quali si ottengono mediante i relativi metodi
cognitivi e si riflettono in concetti esatti, la cui veridicità è
dimostrata attraverso la pratica sociale". Vediamo che la veridicità
della scienza è testimoniata dalla pratica sociale per poi trasformare
la realtà in beneficio della società. Vedremo in seguito quale dei
seguenti modi di produzione è più vicino a questa definizione.
Come logica del sistema capitalista, tutto si riduce a ottenere profitti
e guadagni. Per tutti e tutte è noto il coinvolgimento delle grandi
multinazionali farmaceutiche in tutte le guerre avvenute, che avvengono e
che avverranno se non li fermiamo (1). L'industria farmaceutica occupa i
primi posti in profitti e guadagni, ciò che suppone un mercato
lucrativo per i capitalisti.
"Negliultimi quattro anni, l'industria chimicaha speso11,2 milioni di dollari per una campagnaper direche non è colpaloro, così sappiamo di chi è la colpa." ― Jon Cooksey, scrittore, regista: How to Boil a Frog
Sappiamo esattamente cosa uccide le api. L’estinzione delle colonie di
api in tutto il mondo non è un grande mistero come vorrebbero farci
credere le aziende chimiche. La natura sistemica del problema lo rende
un affare complesso, ma non impenetrabile. Gli scienziati sanno che le
api stanno morendo a causa di una serie di fattori quali pesticidi,
siccità, distruzione del loro habitat naturale, riscaldamento globale e
così via. Le cause di tale scomparsa sono in relazione tra loro e
strettamente connesse ma sappiamo che il responsabile è l’uomo e che le
cause principali sono i pesticidi e la distruzione del loro habitat
naturale.
I biologi hanno trovato tracce di 150 diversi
pesticidi chimici nel polline delle api, un cocktail di pesticidi
mortale secondo Eric Mussen, apicoltore della University of California.
Le aziende chimiche Bayer, Syngenta, BASF, Dow, DuPont e Monsanto hanno
scrollato le spalle per questa complessità sistemica, come se il mistero
fosse troppo complesso per essere svelato. Non hanno messo in atto
alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi. Dopo tutto, la
vendita di veleni a coltivatori in tutto il mondo, è vantaggiosa.
Come se non bastasse, l’habitat delle api selvatiche si riduce di anno
in anno a causa dell’attività agroindustriale che distrugge praterie e
foreste per lasciar spazio alle monocolture che sono contaminate dai
pesticidi. Per fermare il processo di estinzione delle api, dobbiamo
rivedere il nostro sistema agricolo malato e distruttivo. Leggi tutto...
Un prefetto,
un diplomatico degli Stati Uniti d'America e una sfilza di generali e
ammiragli. E un ministro della guerra e un viceministro degli esteri.
Forse persino una talpa dell'Ambasciata Usa in un prestigioso istituto
pubblico d'Italia. Tutti insieme appassionatamente per individuare una
strategia che consenti alle forze armate statunitensi di aggirare lo
stop ai lavori d'installazione del terminale MUOS nella riserva naturale
di Niscemi. Sulla pelle e alle spalle di centinaia di attivisti No war
che dal gennaio 2013 bloccano gli ingressi della stazione siciliana di
telecomunicazione con i sottomarini nucleari in navigazione negli oceani
per impedire il transito degli operai chiamati a realizzare il nuovo
sistema di guerra satellitare.
A fine maggio gli hacker di Anonymus Italia
hanno fatto incetta di e-mail e comunicazione riservate del Ministero
degli interni. Oltre 2.600 documenti prontamente messi online che
svelano le trattative del Viminale per l'acquisizione di apparecchiature
d'avanguardia da usare per fini investigativi e l'affidamento al
cantiere navale "Vittoria" (Adria, Rovigo) dell'ammodernamento di otto
unità libiche nell'ambito dei famigerati accordi di cooperazione
Italia-Libia per il contrasto all'immigrazione (un contratto da 5
milioni di euro). Ma ci sono pure le informative sulle più recenti
mobilitazioni studentesche a difesa dell'istruzione pubblica e le
"istruzioni" per la garantire la sicurezza ai viaggi del Capo dello
Stato. E, dulcis in fundo, i carteggi tra la Prefettura di
Caltanissetta, la Farnesina, il Ministero della difesa e l'Ambasciata
degli Stati Uniti a Roma. Oggetto il MUOS in via di realizzazione in
Sicilia.
Il
31 maggio i titoli di testa dei media mondiali erano simili a questo,
preso da Reuters: “la Monsanto fa un passo indietro sulle colture OGM
in Europa.” La fonte originale della storia è da attribuire a un
giornale tedesco di sinistra, TAZ , il quale ha pubblicato estratti di un’intervista al portavoce ufficiale della Monsanto Germany.
Stando a quel che si dice Ursula Lüttmer-Ouazane avrebbe
dichiarato al TAZ che “Siamo arrivati alla conclusione che al momento
non godiamo di largo consenso.” Questa sua osservazione ha fatto il giro del mondo e Reuters
ha intervistato il portavoce aziendale della Monsanto il quale pare
abbia detto:
“Venderemo i semi OGM solo dove possano
godere del supporto dei coltivatori, dei politici e di una
regolamentazione efficace. Siamo convinti che oggi tali requisiti si
trovino solo in pochi paesi europei, in primis Spagna e Portogallo.”
[1]
Prima che il mondo inizi ad aprire lo champagne e
festeggiare la morte di OGM e relativi pesticidi quali il Roundup, vale
la pena di osservare da vicino cosa è stato detto ufficialmente. Leggi tutto...