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4 agosto 2012
PERCHE' TORNARE ALLA PROPRIA MONETA?
Il margine di manovra della politica monetaria va oltre ciò che consiste l'organizzare, influenzare e regolare un dominio specifico concernente l'economia di mercato. La moneta di un popolo rispecchia tutto ciò che la gente vuole, soffre, è. La condizione di una moneta "riflette l'intera vita sociale e politica [...], lo sviluppo e la regressione, le rivoluzioni, i successi e i fallimenti, lo stato della politica interna, la forza e la debolezza dei governi [...], la situazione geografica e politica di un popolo, le possibilità oggettive e soggettive della sua economia, il suo atteggiamento verso l'economia e il futuro, la sua morale e la sua energia, tutto ciò che i concetti di "spirito di un popolo" e "carattere di un popolo" esprimono. Niente mostra più chiaramente di che pasta è fatto un popolo se non la sua politica monetaria".
Di Friedrich Romig
Warum Rückkehr zur eigenen Währung? Tutti coloro che si dedicano alla riflessione sugli scambi, sul credito e sul sistema bancario e li pubblicano o che fanno parte di coloro che elaborano la politica, dovrebbero ricordare queste osservazioni di Joseph Schumpeter, uno dei grandi economisti che il nostro popolo ha generato. La cultura di un popolo e la sua valuta formano un insieme che non può essere diviso.
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16 luglio 2012
L’uscita dall'€uro è una concreta realtà
Ho fatto un sogno. Ho sognato che accendendo la televisione e guardando il telegiornale di una rete nazionale, avrei un giorno visto il servizio mandato in onda dalla coraggiosa emittente regionale TeleToscana Nord. Un servizio chiaro, sintetico, diretto che spiega tutto ciò che è avvenuto in Europa dall’introduzione dell’euro ad oggi senza troppe reticenze, omissioni. Il passo indietro della politica che ha volutamente aperto la strada alla tirannia dei mercati, il vero obiettivo dell’Unione Europea e della BCE che è sempre stato quello di privare i governi nazionali della loro sovranità politica e democratica, le possibili strade per uscire dalla dittatura della finanza seguendo magari l’esempio dell’Argentina, che dopo la crisi e il fallimento ha ripreso a crescere grazie al ritorno alla propria sovranità monetaria.
Di Petro Valerio
Tempesta Perfetta
La rete televisiva locale TeleToscana Nord è stata coraggiosa non tanto perché si è schierata aggressivamente contro i cosiddetti poteri forti (chi sono? Quali sono i loro nomi?) ma perchè dire la verità oggi in Italia rappresenta un atto di coraggio. Nessun giornalista nazionale direbbe apertamente le cose dette nel servizio perché avrebbe paura di urtare la sensibilità dei politici al governo, i quali a loro volta non spiegano mai apertamente ai cittadini come stanno in realtà le cose perché temono di infastidire gli innominati dei poteri forti finanziari. Ma ascoltando il servizio avrete potuto notare che il giornalista non accenna mai a complotti della finanza, intrighi internazionali, ma ha descritto soltanto lo svolgimento dei fatti. Un vero miracolo.
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La rete televisiva locale TeleToscana Nord è stata coraggiosa non tanto perché si è schierata aggressivamente contro i cosiddetti poteri forti (chi sono? Quali sono i loro nomi?) ma perchè dire la verità oggi in Italia rappresenta un atto di coraggio. Nessun giornalista nazionale direbbe apertamente le cose dette nel servizio perché avrebbe paura di urtare la sensibilità dei politici al governo, i quali a loro volta non spiegano mai apertamente ai cittadini come stanno in realtà le cose perché temono di infastidire gli innominati dei poteri forti finanziari. Ma ascoltando il servizio avrete potuto notare che il giornalista non accenna mai a complotti della finanza, intrighi internazionali, ma ha descritto soltanto lo svolgimento dei fatti. Un vero miracolo.
DIECI ANNI CON L'€URO...SENZA SOVRANITA' MONETARIA
L’unione fa la forza ed effettivamente se oggi consideriamo l’Europa come una singola entità territoriale si tratta dell’economia più grande al mondo. Purtroppo questo concetto altro non è che mera dialettica economica; i dati economici e statistici dell’Unione Europea servono solo ad essere confrontati coi singoli stati membri mentre da soli sono privi di ogni senso. Oggi l’unico fattore unificatore dell’UE è l’Euro, la moneta corrente in diciassette degli stati membri, che proprio all’inizio del 2012 hacompiuto dieci anni. Oggi in effetti si parla di Eurozona molto più che di Unione Europea perché considerarla un’entità politica non ha molto senso se teniamo conto che si tratta di una semplice unione monetaria il cui organo principale non è il Parlamento a Strasburgo mala Banca Centrale Europea a Francoforte.
Di Andrea Fogliati
Di Andrea Fogliati
L'Intellettuale Dissidente
L’introduzione dell’Euro nel 2002 rappresenta uno dei momenti storici di massimo rilievo per l’Europa. Sfortunatamente la crisi finanziaria ha cambiato il corso del ciclo economico a cui puntava. Fino al 2008 la crescita economica dell’Unione Europea dall’introduzione della moneta unica raggiungeva in media quasi il 3%. Il dato, per quanto non fosse altissimo e particolarmente entusiasmante, evidenziava come il merito della moneta unica fosse quello di stabilizzare i mercati degli stati membri. Ma proprio dove risiede la forza dell’Euro si celano anche molti aspetti negativi.
L’introduzione dell’Euro nel 2002 rappresenta uno dei momenti storici di massimo rilievo per l’Europa. Sfortunatamente la crisi finanziaria ha cambiato il corso del ciclo economico a cui puntava. Fino al 2008 la crescita economica dell’Unione Europea dall’introduzione della moneta unica raggiungeva in media quasi il 3%. Il dato, per quanto non fosse altissimo e particolarmente entusiasmante, evidenziava come il merito della moneta unica fosse quello di stabilizzare i mercati degli stati membri. Ma proprio dove risiede la forza dell’Euro si celano anche molti aspetti negativi.
2 maggio 2012
La macchina infernale del "Signoraggio"
"Signore e signori, uomini liberi e donne coraggiose, il motivo per cui
sono qui oggi è lo stesso che mi ha spinto a ideare questo quadro
riassuntivo sul signoraggio: il bisogno di spiegare a me stesso i dubbi
(che da sempre mi accompagnano) sulla descrizione della realtà fornita
dai nostri sistemi di dis-informazione di massa e, se possibile, dare un
contributo originale (anche piccolo) alla ricerca storica, svolto per
tanti anni da uno stuolo di persone di grande levatura, per raccogliere
il loro testimone e farlo andare più avanti. Non essendo né uno storico né avendo un’istruzione classica, mi sono
agganciato ai temi economici che hanno, però, proprio negli ultimi anni
ed ancor maggiormente in questo inizio 2012, un significato ed una
risonanza di stretta attualità e che potrebbero influenzare
negativamente il nostro futuro, per molti anni, se non saranno diffuse
conoscenze vere a riguardo dei fenomeni sia macroscopici sia personali
che legano ciascuno di noi al destino delle nostre nazioni.
Di Alex Focus
Rinascita
Per capirci: molti pensano (nel senso hanno false credenze, perché stiamo parlando di inconscio collettivo) che il debito pubblico sia dovuto al nostro stile di vita, che la moneta circolante sia agganciata all’oro, che i banchieri curino i nostri interessi, che i politici salvaguardino la democrazia e la portino in giro nel mondo (anche quando la tengono infilzata sulle baionette), che la televisione ed i giornali ci informino estesamente ed in profondità sui fatti di ogni giorno, che gli insegnanti non mentano (specie sulla storia), che la scienza e la tecnica mettano a disposizione di tutti i vantaggi della ricerca, che la medicina si sforzi di salvaguardare la nostra salute e le medicine facciano bene (vedi dentifricio), che il cibo non ammali e che non contenga tossici (vedi Coca-Cola light),…
Per capirci: molti pensano (nel senso hanno false credenze, perché stiamo parlando di inconscio collettivo) che il debito pubblico sia dovuto al nostro stile di vita, che la moneta circolante sia agganciata all’oro, che i banchieri curino i nostri interessi, che i politici salvaguardino la democrazia e la portino in giro nel mondo (anche quando la tengono infilzata sulle baionette), che la televisione ed i giornali ci informino estesamente ed in profondità sui fatti di ogni giorno, che gli insegnanti non mentano (specie sulla storia), che la scienza e la tecnica mettano a disposizione di tutti i vantaggi della ricerca, che la medicina si sforzi di salvaguardare la nostra salute e le medicine facciano bene (vedi dentifricio), che il cibo non ammali e che non contenga tossici (vedi Coca-Cola light),…
16 aprile 2012
L’informazione “libera” da il via alla guerra al contante
Ieri sera su Rai Tre è andata in onda una vergognosa puntata propagandistica di Report. Il programma diretto dalla giornalista Milena Gabanelli, da molti ritenuto l’alfiere della libera informazione italiana, si è schierato apertamente dalla parte dei poteri forti.
Genuflessi alle banche, sono diventanti braccio armato del regime tecnocratico montiano. Il titolo della puntata era “CONTANTI saluti al nero“.
Ha così inizio la guerra al contante. Il male del nostro paese viene
identificato nell’evasione fiscale e nella non tracciabilità della
moneta cartacea.
Di Italo Romano
Oltre la Coltre
La Gabanelli arriva addirittura ad affermare che la pressione fiscale è divenuta insostenibile a causa degli evasori. Oggi lo spauracchio italico è l’evasore fiscale, che grazie a una massiccia campagna pubblicitaria, è paragonato ai più comuni parassiti che esistono in natura.
La Gabanelli arriva addirittura ad affermare che la pressione fiscale è divenuta insostenibile a causa degli evasori. Oggi lo spauracchio italico è l’evasore fiscale, che grazie a una massiccia campagna pubblicitaria, è paragonato ai più comuni parassiti che esistono in natura.
E’ un po’ come nel famoso film di Benigni “Johnny Stecchino”, dove lo
“zio” mafioso identifica nel traffico la maggiore piaga della città di
Palermo.
Il compito dei media di regime, è quello di proporre facili
soluzioni, è quello di imporre alla massa l’idea che con l’introduzione
della moneta elettronica, si porrà fine all’evasione fiscale. Solo così
potremo vivere felici e sereni, ricchi e in buona salute in uno Stato
perfetto.
15 aprile 2012
LA MONETA COMPLEMENTARE
Sommario:
1. Tappe fondamentali dell'articolo;
Ripristinare il potere d'acquisto,
ridurre la competizione tra i cittadini, aumentare i fatturati, rilanciare le
economie locali, ridurre l'import...
2. Scelta dell'argomento;
Paracadute pre-post default di uno stato, evita che banche e
grande distribuzione trasferiscano le nostre risorse. Le banche drenano risorse
e le investono dove rendono di più Cina ed India. La grande distribuzione ha
fornitori in tutto il Mondo... Le moneta complementare (SCEC) viaggia insieme
all'euro tra il (10-30%).
3. Metodologia individuata;
Sensibilizzarsi per sensibilizzare
tutti a questa opportunità economica. Sperimentazione personale della moneta
complementare SCEC...
4. Risultati ottenuti;
Ripristino della liquidità dei
cittadini e operatori economici (aumento del giro d'affari). La moneta SCEC è
spendibile solo sul territorio ove è "presente", agendo come muro
alla sua fuga per l'Oriente.
Riduce l'import e spinge i prodotti
locali, aumenta il potere d'acquisto, riduce il disagio locale... Esistono 5000
monete locali nel Mondo, 700 in Giappone e 23 in Germania, WIR Svizzera, in
Italia almeno 5 tra cui lo SCEC.
26 marzo 2012
L'ERRORE POLITICO E TECNICO DELL'EURO
Proseguo nella pubblicazione del Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità e offro in lettura la seconda parte. Si tratta del terzo paragrafo dell'Analisi, dedicato all'errore politico e tecnico dell'euro.
Dal Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità: § 3 L'errore politico e tecnico dell'euro.
3. L’errore politico e tecnico dell’euro.
L’unione europea ha sottratto allo stato italiano anche il potere di gestire una moneta nazionale, vincolandolo a una moneta comune che non è di nessuno. L’adozione della moneta unica si è rivelata, oltre che un errore politico un grave errore tecnico.
Gli architetti politici che si sono occupati della costruzione dell'euro hanno scelto di non tener conto delle preoccupazioni espresse da vari esponenti della scienza economica.
Non sono pochi gli esperti che avevano rilevato per tempo come una unione monetaria fra Paesi molto diversi rispetto ad importanti parametri economici (come competitività e tassi di inflazione) avrebbe comportato numerosi squilibri, che sarebbero poi esplosi nei momenti di crisi. Questo è ciò che è puntualmente avvenuto. Nei circa dieci anni passati dall'avvento della moneta unica, i paesi PIGS hanno avuto livelli di inflazione significativamente più elevati di quelli della Germania, e di conseguenza hanno perso competitività, finendo per accumulare pesanti deficit commerciali, non a caso nei confronti della stessa Germania.
5 marzo 2012
LA IV FUNZIONE LEGISLATIVA: L'EMISSIONE MONETARIA
Premesse: durante la redazione ho inserito alcune ripetizioni, per consentire una migliore comprensione ed ho utilizzato una sintassi semplice con l'ausilio di note a piè pagina per rendere ancora più immediata la comprensione. Si analizzerà l'aspetto storico-dinamico perché la comprensione dei problemi/benessere sono correlati al presente, passato, ed il futuro dipenderà da ciò che stiamo attuando oggi e dal passato, mentre le citazioni saranno un filo rosso dal passato ad oggi. Studiare la Storia vuol dire analizzare e interpretare (causa-effetto), tal volta si è condizionati dalla propria storia e dal modo di ricerca. Conoscere per capire e giustificare... Il primo investimento è la conoscenza.
Di Maurizio Settembre
Economista indipendente
Se la gente capisse la natura del nostro sistema monetario e creditizio, avremmo una rivoluzione domani mattina presto.
Henry Ford
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.
George Orwell
Per analizzare questo problema relativo al "Signoraggio Bancario" partiremo dalla costituzione degli USA, per arrivare ai giorni nostri relativi ad USA-Italy-E.U.
Il 1° shock sarà dovuto al fatto che tutta la popolazione perderà tanti soldi e un altra guadagnerà tanti soldi, nello stesso periodo, la ricchezza non sarà distrutta, ma trasferita (ad esempio acquisti a rate). Oggi si vive con la moneta di debito in quasi in tutto il Mondo; la moneta è prestata allo Stato, Cittadini ed Imprese, questo implica che i cittadini sono indebitati all'origine.
Il 1° shock sarà dovuto al fatto che tutta la popolazione perderà tanti soldi e un altra guadagnerà tanti soldi, nello stesso periodo, la ricchezza non sarà distrutta, ma trasferita (ad esempio acquisti a rate). Oggi si vive con la moneta di debito in quasi in tutto il Mondo; la moneta è prestata allo Stato, Cittadini ed Imprese, questo implica che i cittadini sono indebitati all'origine.
4 marzo 2012
LA BANCA D'ITALIA AMMETTE IL FALSO IN BILANCIO
Gli stati non usciranno dalla crisi se non si riapproprieranno della Sovranità Monetaria. Perchè le banche centrali devono essere proprietarie di tutta la moneta emessa e i cittadini, debitori?
La moneta non è più "coperta" dall'oro, quindi di fatto è il cittadino che da valore alla moneta accentandola come tale.
3 marzo 2012
LA NATURA DELLA MONETA E' CENTRALE
Parla Stephanie Kelton, docente all’Università del Missouri
-La Modern Monetary Theory considera decisiva la natura della moneta nel funzionamento del sistema economico: cosa c’entra l’euro con la crisi del debito?
Penso che sia sempre più chiaro a tutti nel mondo che i mercati finanziari spadroneggeranno nei confronti dei Paesi che non sono in grado di reagire. Vorrei portare l’esempio del Giappone, un Paese dove il rapporto debito/Pil è superiore al 200%, ma i tassi d’interesse sono bassi da decenni. Tutti pensano che prendendo a prestito troppo denaro si andrebbero a pagare tassi d’interesse troppo elevati e insostenibili, ma il caso del Giappone dimostra il contrario. Non è tanto importante l’ammontare del debito, quanto la capacità di ripagarlo. I mercati pensano che il Giappone, gli Stati Uniti, il Regno Unito possano sopravvivere e questo perché hanno la loro valuta e possono fissare i tassi d’interesse. Una Banca centrale, come la Federal Reserve, può acquistare le obbligazioni nella quantità che ritiene opportuna per spingere i tassi al ribasso. Ciò fa sì che questi Paesi non siano esposti sul mercato, mentre ad esempio in Italia siete costretti a pagare quello che vi impongono i mercati.
25 febbraio 2012
LA SINISTRA E L'EUROPA (1° Parte)
L’Italia aderendo nel 2002 all’Eurozona con altri paesi aderenti alla UE ha di fatto sancito la sua rinuncia alla emissione di moneta nazionale. Per fare questo chi ha memoria sa quanto è costato in termini di sacrifici alla popolazione italiana, che aggiunta alla privatizzazione delle industrie e dei servizi di Stato facendo inziare un lento ma inesorabile declino alla economia nazionale. Era un sacrificio da affrontare perché l’Euro ci avrebbe resi più forti. Dall’entrata dell’Italia nell’Euro abbiamo perso il 40% della ricchezza nazionale. Gli Italiani non sono stati per nulla informati di cosa in effetti era l’Euro. Volutamente non informati.
Di Domenico Ferraioli
Terrapagana
L’Euro è una Moneta Privata (unico caso al Mondo) che viene emessa da una Banca Centrale Europea che è di proprietà di 16 banche centrali (che sono private) dei paesi aderenti all’Eurozona + la Banca d’Inghilterra che come tutti sappiamo non ha adottato l’Euro come sua moneta nazionale.Strano ma vero.
Ogni Stato che per sue necessità ha bisogno di moneta se la deve andare a cercare sul Mercato ai costi che essi stabiliscono. Creando un rapporto tra creditore e debitore di tipo privatistico. Per cui lo Stato perde totalmente le sue prerogative di poter pagare attraverso l’emissione di moneta sovrana nazionale e addebitando ai cittadini tutto il debito contratto.
Di Domenico Ferraioli
Terrapagana
L’Euro è una Moneta Privata (unico caso al Mondo) che viene emessa da una Banca Centrale Europea che è di proprietà di 16 banche centrali (che sono private) dei paesi aderenti all’Eurozona + la Banca d’Inghilterra che come tutti sappiamo non ha adottato l’Euro come sua moneta nazionale.Strano ma vero.
Ogni Stato che per sue necessità ha bisogno di moneta se la deve andare a cercare sul Mercato ai costi che essi stabiliscono. Creando un rapporto tra creditore e debitore di tipo privatistico. Per cui lo Stato perde totalmente le sue prerogative di poter pagare attraverso l’emissione di moneta sovrana nazionale e addebitando ai cittadini tutto il debito contratto.
4 febbraio 2012
Signoraggio: se leggi e capisci non puoi non condividere.
Il Problema.
“Io ero in bancarotta, il Governo era in bancarotta, il mondo era in bancarotta. Ma chi cavolo li aveva, i fottuti soldi?”si chiedeva H. C. Bukowski giusto qualche anno fa.
Oggi possiamo dare una risposta al quesito del poeta americano, una risposta comprensibile anche ai “non addetti ai lavori” perché, come diceva J. K. Galbraith, lo studio del sistema monetario è alla portata di qualsiasi persona curiosa e mediamente intelligente. Secondo l’economista canadese infatti, la scienza economica si servirebbe dell’apparente complessità della materia per allontanare le persone dalla verità; una verità che potrebbe compromettere l’attuale status quo perché, e questa volta cito H. Ford,
“se il popolo comprendesse il reale funzionamento del sistema monetario ci sarebbe una rivoluzione entro domani mattina“.
L’affermazione di uno dei più grandi imprenditori americani non è per niente esagerata se consideriamo che chi ha capito il sistema è arrivato a denunciare, nel 1993, Ciampi e poi Fazio allora governatori di Bankitalia, per truffa, usura, associazione a delinquere, falso in bilancio e istigazione al suicidio. Stiamo parlando di Giacinto Auriti, docente di giurisprudenza dell’università di Teramo passato a miglior vita nel 2006. Il professor Auriti aveva scoperto qualcosa di incredibile ed aveva cercato di diffondere la notizia con ogni mezzo a sua disposizione. Purtroppo i media di massa sono riusciti a boicottare i suoi studi che oggi si possono trovare solo nella rete del provvidenziale web.
2 ottobre 2011
IL GRANDE INGANNO: L'ORO E LA GUERRA
Prima del 1914 un’oncia d’oro valeva 20 dollari in United States Note. Con una banconota da 20 dollari si comprava, al netto delle spese di cambio, una moneta d’oro del peso di gr. 31 circa. Oggi occorrono 50 banconote da 20 dollari (Federal Reserve Notes) per comprare la stessa moneta d’oro, ammesso che sia disponibile.
di Gian Paolo PucciarelliIl che sembra ovvio o, meglio, “fisiologico”. Tutto si spiegherebbe con la perdita, nel corso del tempo, del potere d’acquisto della moneta, ignorando il fatto che chiunque ne faccia uso deve simultaneamente farsi carico di un debito e assumere l’onere perpetuo di pagarne gli interessi.
Il che, beninteso, non è evidente, ma grazie alle alchimie politiche e alla scienza attuariale è economicamente corretto, anche se eticamente truffaldino.
La moneta a corso legale, infatti, non è soltanto un mezzo di pagamento, ma può diventare, con estrema facilità, lo strumento di speculazione del capitale privato.
Chi non ci crede, potrebbe dare un’occhiata al capitale di Bankitalia o della BCE in regime Euro (nell’anno Domini 2011). Ma dovrebbe anche chiedersi perché a Londra esiste il LBMA (London Bullion Market Association), inaccessibile luogo in cui viene quotidianamente fissato il prezzo dell’oro sul mercato mondiale.
Che la cosa avvenga dal 1919 (l’anno dei diffusi sospetti) è poco convincente, anche se rivestita di ufficialità. La pratica infatti risale al 1815, ma il vero precedente è del 1773. Allora l’idea di Mayer Amschel Bauer diventa tecnica finanziaria che condizionerà l’economia dell’età contemporanea.
20 luglio 2011
CONTRO L'EURO
Di Claudio Martini
Ho letto con grande interesse l'intervento di Daniela Salvini. Esso mi dà la possibilità di sviluppare una replica esaustiva e pertinente, tanto che credo che una critica serrata dell'articolo in questione possa costituire la base di una critica generale del progetto europeo. L'articolo, infatti, è un tale concentrato di errori, pregiudizi, luoghi comuni e fuochi fatui, diffusi in particolar modo a sinistra, che una sua efficace confutazione consentirebbe di minare alla base l'impalcatura di menzogne che ancora tiene prigioniera tante persone.Muse, ispiratemi.
“L'euro, oggi, malgrado le vicissitudini della crisi mondiale e quelle legate alla situazione europea, mantiene una certa forza all'interno dei paesi dell'eurozona e più in generale nell'ambito internazionale. Le ragioni sono molto complesse e richiederebbero un discorso a sé. Accennerei però a quello che mi sembra il più influente. Essere moneta di riserva: la Cina, ad esempio, ma non solo, l'acquista e la tiene in alternativa al dollaro. Mantenere forte questa moneta potrebbe essere utile a svincolare l'Europa dal destino e dalla volontà dell'Impero.”
15 luglio 2011
Ron Paul: il prossimo presidente degli Stati Uniti?
A Washington appare sempre più drammatico il braccio di ferro fra Obama e i repubblicani – che in questo momento controllano il parlamento – sulla necessità di alzare il tetto del debito pubblico entro il 2 di agosto.
Se ciò non avverrà, la nazione americana andrà automaticamente in default, ovvero verrà dichiarata insolvente, con conseguenze che - dicono gli esperti – saranno “catastrofiche” per tutti.
23 giugno 2011
16 giugno 2011
REPORT BILDERBERG 2011
Nel mondo della finanza internazionale ci sono persone che guidano gli eventi ed altre che reagiscono di fronte a tali eventi. Mentre questi ultimi sono ben noti, maggiori in numero e apparentemente più potenti, il vero potere risiede nei primi. Nel centro del sistema finanziario globale, c’è l’oligarchia finanziaria che oggi viene rappresentata dal Gruppo Bilderberg.
Di Daniel Estulin
L’organizzazione Bilderberg è dinamica, cambia con il tempo, assorbendo e creando nuovi talenti mentre espelle quelle che decadono. I membri del club, vengono e vanno, ma il sistema in se stesso rimane senza mutare. E’ un auto-perpetuazione del sistema. Una ragnatela virtuale dove s'intrecciano interessi finanziari, politici, economici e industriali, con il modello di fondo veneziano ultramontano al suo centro.
Oggi, il Club Bilderberg non è più una società segreta. Non è l’occhio cattivo che vede tutto o una cospirazione giudaico-massonica. Non è una cospirazione, nonostante ci sia gente che lo crede così, nelle sue fantasie infantili. Non c'è nessun gruppo di persone, per quanto potenti possano essere, che si siedono intorno a un tavolo in una stanza scura tenendosi le mani, con gli occhi fissi sulla sfera di cristallo, che pianificano il futuro del mondo.
Il Club Bilderberg non è una fantasia del mondo cartesiano, dove hanno luogo azioni d’individui isolati ma un insieme di processi dinamico-sociali che modellano il corso della storia con la manipolazione o controllo delle idee che avvolgono le generazioni successive.
Il Club Bilderberg non è una fantasia del mondo cartesiano, dove hanno luogo azioni d’individui isolati ma un insieme di processi dinamico-sociali che modellano il corso della storia con la manipolazione o controllo delle idee che avvolgono le generazioni successive.
13 giugno 2011
I RISCHI DELLA MONETA SENZA COPERTURA
Movimento americano in favore dell’abolizione della Federal Reserve (Parte 1)
Di Werner Wüthrich
Recentemente, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) è stata oggetto di critiche, da una parte a causa dei suoi eccessivi acquisti di euro, e dall'altra in ragione delle sue massicce vendite di "eccedenze" d'oro degli ultimi anni. Da notare che nel 1951 un emendamento costituzionale votato dal popolo l'ha obbligata a conservare riserve auree sufficienti per far fronte a situazioni di crisi o di calamità (art. 99). Nonostante queste critiche, gli Svizzeri non comprendono che qualcuno possa chiedere l'abolizione della BNS. Negli Stati Uniti è diverso.
Nel 2007, all'inizio della crisi finanziaria, il deputato al Congresso Ron Paul, come parte della sua campagna per la presidenza, aveva fatto una conferenza presso l'Università di Ann Arbour (Michigan) davanti a 4000 studenti e aveva criticato la politica della Federal Reserve Bank (FED). Improvvisamente, uno dei giovani spettatori ha gridato: "End the Fed!". Questo grido ha impressionato tutta la stanza e ha dato il titolo all'ultimo libro di Ron Paul ("End the Fed", Grand Central Publishing, 2009). Membro del Partito Repubblicano, Paul è considerato un "libertario". La sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti nel 2012 è considerata sicura.
4 marzo 2011
L'inflazione sta tornando?
LA POLITICA MONETARIA DELLE BANCHE CENTRALI E' SOSPETTA
Di Werner Wüthrich
La più grande organizzazione economica della Svizzera, Economiesuisse, ha recentemente pubblicato un documento intitolato «Kehrt die Inflation zurück?» ("L'inflazione sta tornando?") I suoi due autori dell'Università di Saint-Gall, criticano l'attuale politica delle banche centrali. Riassumiamo qui le tesi principali di questo studio illustrandole con esempi di avvenimenti recenti. Gli autori presentano il loro studio sotto forma di tesi perché la complessità dei problemi non consente di fare previsioni affidabili.
Per troppo tempo i cittadini si sono disinteressati di questioni monetarie e del sistema bancario. Questa è una delle molte cause della crisi finanziaria che gradualmente hanno demistificato prima i direttori delle grandi banche, poi i governi, e ora i funzionari delle banche centrali. Ma le cose sono cambiate. Non solo i politici e le associazioni, ma anche molti cittadini si riuniscono, riflettono e discutono del sistema monetario, ufficialmente o in circoli privati, come conviene una società civile responsabile. Ed è giusto così. L'articolo che segue si propone di contribuire al dibattito.
La più grande organizzazione economica della Svizzera, Economiesuisse, ha recentemente pubblicato un documento intitolato «Kehrt die Inflation zurück?» ("L'inflazione sta tornando?") I suoi due autori dell'Università di Saint-Gall, criticano l'attuale politica delle banche centrali. Riassumiamo qui le tesi principali di questo studio illustrandole con esempi di avvenimenti recenti. Gli autori presentano il loro studio sotto forma di tesi perché la complessità dei problemi non consente di fare previsioni affidabili.
«Quantitative easing» 1 e 2
Prima si parlava di « iniettare liquidità », strategia che i politici decidevano di attuare, in collaborazione con le banche centrali, quando non sapevano più cosa fare o quando era in corso una guerra o ne preparavano di nuove. Per nascondere la realtà si parla oggi di «quantitative easing», vale a dire di "alleggerimento quantitativo”. Il capo della FED Ben Bernanke è stato il primo a farlo.
17 febbraio 2011
EGITTO: luoghi comuni e slogan vuoti per il sogno di un popolo
La dinamica della disintegrazione economica mondiale ha scatenato una serie di avvenimenti che hanno lasciato perplessi molti osservatori politici. O, almeno, questo è quanto vogliono far credere i principali mass media. Ma, la realtà è piuttosto diversa.
Di Daniel Estulin
http://www.danielestulin.com/Una reazione popolare contro le dittature e i dittatori sostenuti dagli Stati Uniti è stata prevista dall’11 settembre, ha dichiarato Zbigniew Brzezinski, fondatore della Commissione Trilaterale e membro del Bilderberg Club, durante una conferenza alla MIT University (Massachusetts Institute of Technology, N.d.E.) qualche mese fa. Si tratta di un “risveglio politico globale, nel quale le masse del mondo (principalmente i giovani educati, sfruttati e impoveriti del Terzo Mondo) si sono accorte della loro sottomissione, disuguaglianza, sfruttamento e oppressione”. Questo “risveglio” è in gran parte determinato dalla rivoluzione dell’informazione, la tecnologia e la comunicazione, ma principalmente dall’influenza di internet e le reti sociali. Brzezinski aveva individuato proprio questo "risveglio" come la più grande minaccia per gli interessi delle élite globali.
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