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5 marzo 2018
USA: Stati Uniti di Armi
La prima volta che ho sparato con una pistola avevo 15 anni. Mia madre mi portò in un poligono di tiro per imparare e fare pratica di come sparare con una pistola. Il suo motivo era l'autodifesa. Essendo una donna minuta, voleva insegnarmi a difendermi da qualsiasi aggressore. Certo, le armi non sfuggono alle mie ossessioni (confesso di avere il difetto di appassionarmi di concentrarmi intensamente sull'argomento fino a esaurirlo). Per diversi anni ho continuato ad addestrarmi, anche se non ho mai acquistato un'arma negli Stati Uniti.
Ho sempre usato le pistole e le semi-automatiche da 9 mm che erano disponibili nel poligono di tiro. Non sono mai diventata membro della National Rifle Association (NRA), né mi sono associata a persone armate. Sono contraria alla caccia, perché amo gli animali e sono vegetariana da quando avevo 14 anni. Per me, il diritto di avere armi, o di saperle usare, era una questione di autodifesa. Autodifesa come donna e autodifesa come cittadina contro potenziali aggressori: che siano criminali o autorità che abusano del loro potere.
Ho sempre usato le pistole e le semi-automatiche da 9 mm che erano disponibili nel poligono di tiro. Non sono mai diventata membro della National Rifle Association (NRA), né mi sono associata a persone armate. Sono contraria alla caccia, perché amo gli animali e sono vegetariana da quando avevo 14 anni. Per me, il diritto di avere armi, o di saperle usare, era una questione di autodifesa. Autodifesa come donna e autodifesa come cittadina contro potenziali aggressori: che siano criminali o autorità che abusano del loro potere.
10 gennaio 2018
Imperialismo senza maschere
Il 2017 è stato un anno chiarificatore durante il quale la politica internazionale si è sincerata e ha messo alla prova la politica estera della Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Diplomazia Bolivariana di Pace. Non ci sono più dubbi, l'unilateralismo e l'imperialismo americano si sono riaffermati. Molti si sono lasciati confondere dal sorriso di Barack Obama e dal suo fare impegnato e amichevole, non considerando la caratteristica devastante dell'impero. La verità, oggi, è più che evidente.
Coloro che pensavano che i gruppi terroristici in Medio Oriente sorgessero spontaneamente senza finanziamenti e supporto dal Pentagono sono rimasti senza un appiglio e senza argomenti; coloro che mantenevano l'illusione affermando che Washington non interviene più negli affari interni di altri paesi, né finanzia piani di destabilizzazione e colpi di stato, si sono sbagliati; chi pensava che il Dipartimento di Stato non forgia più le frodi elettorali a suo piacimento, né crea matrici tendenziose nei media per giustificare le successive azioni di guerra, si è sbagliato.
31 dicembre 2017
Petrolio, droni e italiani: il Niger è ai confini della realtà
Pubblichiamo la terza e ultima puntata della nostra inchiesta sul Niger in occasione del decreto che, a Camere sciolte, istituisce la missione nel paese africano. Petrolio, miseria biblica, guerra dei droni: più che un paese il Niger sembra una zona ai confini della realtà dove accade di tutto, tutto assieme e in modo apocalittico. E' la nuova frontiera di un governo che, parole sue, vuol espandere l'influenza italiana in Africa. Visti i precedenti, antichi e moderni, in Somalia e in Libia c'è solo da fare gli auguri a tutti noi.
“L’uranio sta trasformando il Niger da uno degli stati più poveri del mondo in un paese da boom economico”. Così recitava il New York Times nel 1972 parlando di Arlit, che sarebbe poi diventata la capitale mondiale dell’uranio impoverito. Il New York Times di allora raccontava, oltre a indicare gli interessi al potenziale investitore americano, di italiani, francesi e tedeschi che erano già sul campo per fare affari. Quasi cinque decenni dopo il Niger è ancora uno degli stati più poveri del mondo e americani, francesi, tedeschi e italiani si intrecciano, talvolta alleandosi talvolta facendosi concorrenza, per il controllo di quel paese. Nel frattempo sono stati fatti profitti da boom, finiti regolarmente fuori dal paese, e, come sappiamo, il sessanta per cento degli abitanti del Niger vive al di sotto della soglia di povertà. Potenza della crescita economica.
15 dicembre 2017
Italia-Israele, la «diplomazia dei caccia»
I governanti europei - dalla rappresentante esteri dell'Unione europea Federica Mogherini, al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dal presidente francese Macron alla cancelliera Merkel - hanno preso formalmente le distanze dagli Stati uniti e da Israele sullo status di Gerusalemme. Si sta creando una frattura tra gli alleati?
I fatti mostrano il contrario.
Poco prima della decisione di Trump su Gerusalemme capitale di Israele, quando già essa era preannunciata, si è svolta la Blue Flag 2017, la più grande esercitazione internazionale di guerra aerea nella storia di Israele. Alla quale hanno partecipato Stati uniti, Italia, Grecia e Polonia e, per la prima volta alla terza edizione, Francia, Germania e India.
I fatti mostrano il contrario.
Poco prima della decisione di Trump su Gerusalemme capitale di Israele, quando già essa era preannunciata, si è svolta la Blue Flag 2017, la più grande esercitazione internazionale di guerra aerea nella storia di Israele. Alla quale hanno partecipato Stati uniti, Italia, Grecia e Polonia e, per la prima volta alla terza edizione, Francia, Germania e India.
14 dicembre 2017
Gli errori delle armi intelligenti: Vittime civili dei bombardamenti aerei “di precisione” in Iraq ed in Siria
L’eliminazione definitiva dell’Isis in Iraq ed in Siria è vicina, ma, benché possa essere la sconfitta di questi mostruosi movimenti, è stata raggiunta solo a costo di grandi distruzioni e perdite di vite umane. Questa è la nuova faccia della guerra che i governi cercano di nascondere: un numero limitato di truppe da combattimento a terra chiama devastanti attacchi aerei compiuti dagli aeroplani, dai missili e dai droni, siano essi americani o russi, per spianare la strada alla loro avanzata.
Di Patrick Cockburn
I governi fingono che le guerre aeree oggi siano molto diverse dal Vietnam mezzo secolo fa quando le città erano notoriamente “distrutte per poter essere salvate”. In questi giorni le forze aeree – siano gli americani in Iraq, i russi in Siria od i sauditi in Yemen – affermano che queste distruzioni di massa non avvengono più grazie alla maggiore precisione delle loro armi: usando un singolo cecchino, una stanza in una casa può presumibilmente essere colpita senza danneggiare una famiglia che si accovaccia terrorizzata nella stanza accanto.
Di Patrick Cockburn
I governi fingono che le guerre aeree oggi siano molto diverse dal Vietnam mezzo secolo fa quando le città erano notoriamente “distrutte per poter essere salvate”. In questi giorni le forze aeree – siano gli americani in Iraq, i russi in Siria od i sauditi in Yemen – affermano che queste distruzioni di massa non avvengono più grazie alla maggiore precisione delle loro armi: usando un singolo cecchino, una stanza in una casa può presumibilmente essere colpita senza danneggiare una famiglia che si accovaccia terrorizzata nella stanza accanto.
La vendita di armi di alta precisione molto costose a paesi come l’Arabia Saudita è persino giustificata come misura umanitaria volta a ridurre le vittime civili.
6 dicembre 2017
Sigonella base operativa per le strategie di supremazia nucleare USA
20 ottobre 2017
Gli incendi della California e l’albero del diavolo
I più religiosi lo hanno subito soprannominato l’albero del diavolo ma belzebù non c’entra affatto e secondo alcuni, la spiegazione del fenomeno si troverebbe nel particolare tipo di legno dell’albero. Questo fatto anomalo in realtà, ricorda da vicino i fenomeni di autocombustione di Caronia di Canneto (Sicilia) dove gli incendi divampavano da soli, all’improvviso e dall’interno degli oggetti (anche quelli normalmente non infiammabili) persino davanti agli uomini della protezione civile. La popolazione del luogo lanciò subito l’allarme e il gruppo di esperti interistituzionale (istituito con ordinanza emergenziale della Protezione Civile n. 3428 che prevedeva una collaborazione tra Stato Italiano e Regione Sicilia) che indagò sulla vicenda per mesi, escluse che potesse trattarsi di incendi dolosi, proponendo come spiegazione plausibile, l’origine artificiale dei fenomeni:
19 ottobre 2017
Incendi in California: Automobili fuse e alberi ancora verdi (Sic!)
Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda?
Nella foto in alto in copertina un'auto è praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire...
12 ottobre 2017
Esercito USA : Un Gigantesco Sistema Nervoso & Armato ?
Negli ultimi mesi i Joint Chiefs of Staff USA si sono riuniti ed hanno concordato la più recente versione della loro strategia militare nazionale. A differenza delle precedenti, è segreta. Ma richiede una strategia di buy-in e collaborazione di tutti i servizi. Negli ultimi mesi, almeno due Joint Chief hanno parlato apertamente della direzione che, sorprendentemente è molto simile, che stanno prendendo le forze armate.
26 agosto 2017
NATO: Napoli, l’Italia, gli USA e l’UE
Il prossimo 1° settembre inizieranno le attività del nuovo Centro di Coordinamento Strategico della North Atlantic Treaty Organization (NATO: Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) di Napoli che, poi, verrà inaugurato ufficialmente il successivo 5 settembre. Il nuovo Hub, come viene definito in gergo militare, si occuperà di coordinare le azioni della NATO nelle aree sud ed est del Mediterraneo: Medio Oriente, Africa settentrionale, Sahel, Africa subsahariana. In pratica, si tratta delle aree attualmente di maggior interesse per i Paesi dell’Alleanza Atlantica.
Il comando del nuovo Centro di Direzione Strategica è affidato all’Ammiraglio Michelle Howard, della Marina degli Stati Uniti.
Il comando del nuovo Centro di Direzione Strategica è affidato all’Ammiraglio Michelle Howard, della Marina degli Stati Uniti.
15 giugno 2017
Gli USA bombardano la Siria col fosforo bianco
Il bombardamento della coalizione internazionale è avvenuto con il temibile fosforo bianco, ed ha colpito una città dove si trovano centinaia di migliaia i civili innocenti. Sono decine i morti civili, una sessantina secondo gli attivisti della città, anche se il numero non è preciso.
Alcuni attivisti di Raqqa hanno fotografato il momento in cui le bombe al fosforo bianco cadono sulla loro città, illuminando il cielo di un tetro spettacolo di morte.
Le bombe sono state lanciate dalla coalizione internazionale anti Isis (guidata proprio dagli USA).
Il fosforo bianco è una delle armi chimiche più terribili in assoluto.
30 aprile 2017
Escalation nucleare nella penisola italiana: testata la bomba B61-12
I riflettori politico-mediatici, puntati sulla escalation nucleare nella penisola coreana, lasciano in ombra quella che si sta preparando nella penisola italiana. L’Air Force Nuclear Weapons Center comunica il 13 aprile che, nel poligono di Nellis in Nevada, «un caccia F-16 della U.S. Air Force ha sganciato una bomba nucleare B61-12 inerte.
Dimostrando con ciò la capacità dell’aereo di usare quest’arma e testando il funzionamento dei componenti non-nucleari della bomba, compresi l’armamento e azionamento del sistema di controllo, il radar altimetrico, i motori dei razzi di rotazione e il computer di controllo». Ciò indica appunto che la B61-12, la nuova bomba nucleare Usa destinata a sostituire la B-61 schierata in Italia e altri paesi europei, è ormai nella fase di ingegnerizzazione che prepara la produzione in serie.
27 aprile 2017
La rieducazione di Trump
Dopo aver concordato che l'attacco USA contro una base aerea siriana ha costituito una violazione del diritto internazionale, una violazione della sovranità della Siria, un professore di diritto della Ivy League ha detto al Partito Repubblicano di credere che tutto sommato un attacco preventivo fosse giustificato. Il professore l'ha paragonato all'alzare un segnale od una luce di stop in una situazione di emergenza.
Questo è il livello di tortuosa ipocrisia nella quale sono affogati le elite intellettuali USA.
Questo è il livello di tortuosa ipocrisia nella quale sono affogati le elite intellettuali USA.
Nello spettro delle corporation dei media simili irresponsabili "giustificazioni" dominano la conversazione, e così nel centrosinistra. Alcuni, come il già screditato, ma ancora accontentato, Brian Williams del MSNBC, ai confini della pazzia quando invoca il cantautore Leonard Cohen per meravigliarsi della "bellezza" del lancio dei missili da crociera.
19 aprile 2017
L'Europa del 2017 come l'Europa del 1908
All'inizio del secolo scorso, le grandi potenze imperiali europee e il Giappone s'impegnarono in una febbrile corsa agli armamenti, che i loro popoli applaudirono con gioia, perché vedevano in quegli armamenti un riflesso della loro grandezza e gloria. La distribuzione del potere nel mondo è stato il motore delle contraddizioni, insieme con le controversie economiche e commerciali. Tuttavia, dove era più facile osservare il delirio bellicista e imperialista era nello sviluppo navale. Nel 1905, la Gran Bretagna mise in cantiere un nuovo modello di nave, che venne chiamata Dreadnought (Corazzata) per rafforzare la sua supremazia marittima, pensando che la Germania avrebbe avuto bisogno di molti anni per costruire una nave simile. Si sbagliavano. Nel 1906, la Germania ha adottato una legge la quale prevedeva che tutte le navi da guerra dovevano essere del tipo Dreadnought. La risposta inglese fu che "per ogni nave tedesca, l'Inghilterra poteva costruirne due, mantenendo così la sua attuale superiorità relativa". Nel mese di novembre 2016, Donald Trump ha promesso che 350 navi da guerra sarebbero state costruite per garantire l'egemonia marittima degli Stati Uniti.
16 aprile 2017
Corea del Nord: si rischia la guerra nucleare
Con la portaerei americana USS Carl Vinson in arrivo per Pasqua sulla penisola coreana, e il governo nord coreano che valuta l’opzione di condurre il sesto test nucleare il 15 aprile, durante la Giornata di celebrazioni nazionali, i guerrafondai filo-britannici nella comunità di intelligence americana e nei media hanno deciso un’escalation che potrebbe presto degenerare in una guerra nucleare.
Il 13 aprile l’NBC ha trasmesso una notizia basata su conversazioni con “svariati funzionari dell’intelligence americano” secondo cui gli Stati Uniti si starebbero preparando a lanciare “un attacco preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord, se sono convinti che la Corea del Nord attui la sua minaccia di condurre un test con armi nucleari.” Il rapporto dell’NBC elencava le varie armi americane che potrebbero condurre tale attacco: due cacciatorpediniere nell’area, capaci di lanciare missili Cruise Tomahawk che potrebbero colpire il sito nucleare della Corea del Nord, bombardieri B-52 dalla base di Guam, e il gruppo di navi guidate dalla portaerei Carl Vinson che si sta dirigendo verso la penisola coreana.
14 aprile 2017
Il Pentagono ha addestrato i "ribelli" di Al Qaeda in Siria all'uso di armi chimiche
I media occidentali confutano le loro stesse bugie
Non solo confermano che il Pentagono ha sinora addestrato i terroristi nell'uso di armi chimiche, ma riconoscono anche l'esistenza di un neppure così segreto piano sostenuto dagli USA per lanciare un attacco con armi chimiche in Siria e addebitarlo al regime di Assad.
Il London Daily Mail in un articolo del 2013 confemava l'esistenza di un progetto anglo-americano, appoggiato dalla Casa Bianca (con il sostegno del Qatar) per lanciare un attacco con armi chimiche sulla Siria ed addossare la colpa su Bashar al-Assad.
Aggiornamento; 8 aprile 2017. La decisione di Trump di bombardare la base aerea siriana come rappresaglia all'asserito uso di armi chimiche da parte di Assad sul suo stesso popolo conferma che lo scenario d'operazione sotto falsa bandiera dell'attacco con armi chimiche è ancora "sul tavolo".
La nostra analisi (che include una grande mole di pezzi investigativi di Global research) conferma inequivocabilmente che Trump sta mentendo, i media occidentali stanno mentendo e molti degli alleati americani stanno mentendo.
Non solo confermano che il Pentagono ha sinora addestrato i terroristi nell'uso di armi chimiche, ma riconoscono anche l'esistenza di un neppure così segreto piano sostenuto dagli USA per lanciare un attacco con armi chimiche in Siria e addebitarlo al regime di Assad.
Il London Daily Mail in un articolo del 2013 confemava l'esistenza di un progetto anglo-americano, appoggiato dalla Casa Bianca (con il sostegno del Qatar) per lanciare un attacco con armi chimiche sulla Siria ed addossare la colpa su Bashar al-Assad.
Aggiornamento; 8 aprile 2017. La decisione di Trump di bombardare la base aerea siriana come rappresaglia all'asserito uso di armi chimiche da parte di Assad sul suo stesso popolo conferma che lo scenario d'operazione sotto falsa bandiera dell'attacco con armi chimiche è ancora "sul tavolo".
La nostra analisi (che include una grande mole di pezzi investigativi di Global research) conferma inequivocabilmente che Trump sta mentendo, i media occidentali stanno mentendo e molti degli alleati americani stanno mentendo.
7 aprile 2017
Gli USA attaccano la Siria
Finalmente ci sono riusciti. Laddove avevano fallito i "ribelli moderati" finanziati direttamente dagli USA, laddove aveva fallito l'ISIS finanziata dai sauditi per conto degli USA, è bastato far esplodere qualche bomba con agenti chimichi per giustificare quello che gli Stati Uniti sognano di fare ormai da 5 anni: attaccare direttamente la Siria. Per ora si tratta solo di un bombardamento limitato ad una base militare, ma la storia ci insegna che il termine "escalation" esiste proprio per ciò che significa letteralmente: una crescita, in termini di scala, di qualcosa che da piccolo diventa grande.
Quello che invece la storia non ci insegna, a quanto pare, è come le stesse bugie continuino a funzionare, nonostante ogni volta vengano smascherate come tali. La storia delle armi chimiche (WMD) di Saddam Hussein, usata per invadere l'Iraq, si è rivelata platealmente falsa. L'accusa allo stesso Assad di aver usato armi chimiche, due anni fa, si era rivelata falsa.
6 aprile 2017
Basta con le spese militari
Liberiamoci dal dominio e dall'influenza degli Usa e dalle nuove guerre che la NATO prepara.
Più si aggrava la situazione economica in Italia - come negli altri paesi - più si acutizza la "guerra tra poveri" sulla quale soffiano le organizzazioni fasciste nelle variegate firme e la Lega nord, nel tentativo di affermare una mobilitazione reazionaria che si traduca poi nel raggiungimento del desiderato successo elettorale.
Nella opinione pubblica sale la protesta contro la solidarietà e l'ospitalità nei confronti degli stranieri fuggiti dalle numerose guerre del mondo e dalla conseguente miseria. Guerre imperialiste volute da forze guerrafondaie che non esitano a distruggere intere popolazioni e paesi ricchi di storia secolare per le proprie mire di conquista delle risorse locali e come soluzione della crisi.
Ma non si sente - almeno come sarebbe necessario - attaccare i governanti per come e dove indirizzano, anzi sprecano, le risorse economiche peraltro rapinate dalle tasse. Non si sentono proteste contro i lauti compensi dei membri del parlamento sia italiano che europeo, che dai loro scranni non operano certo nell'interesse dei lavoratori e della popolazione.
Più si aggrava la situazione economica in Italia - come negli altri paesi - più si acutizza la "guerra tra poveri" sulla quale soffiano le organizzazioni fasciste nelle variegate firme e la Lega nord, nel tentativo di affermare una mobilitazione reazionaria che si traduca poi nel raggiungimento del desiderato successo elettorale.
Nella opinione pubblica sale la protesta contro la solidarietà e l'ospitalità nei confronti degli stranieri fuggiti dalle numerose guerre del mondo e dalla conseguente miseria. Guerre imperialiste volute da forze guerrafondaie che non esitano a distruggere intere popolazioni e paesi ricchi di storia secolare per le proprie mire di conquista delle risorse locali e come soluzione della crisi.
Ma non si sente - almeno come sarebbe necessario - attaccare i governanti per come e dove indirizzano, anzi sprecano, le risorse economiche peraltro rapinate dalle tasse. Non si sentono proteste contro i lauti compensi dei membri del parlamento sia italiano che europeo, che dai loro scranni non operano certo nell'interesse dei lavoratori e della popolazione.
28 marzo 2017
Israele ama le guerre
Non c'è altro modo per leggere il rapporto del Controllore dello Stato di Israele, sulla guerra a Gaza nel 2014 e non vi è conclusione più importante da trarre.
Israele ama le guerre. Ne ha bisogno. Non fa nulla per impedirle, e a volte le provoca. Non c'è altro modo per leggere la relazione del Controllore di Stato sulla guerra di Gaza nel 2014 e non vi è una conclusione più importante da trarre.
Tutto il resto - i tunnel, il Consiglio Nazionale di sicurezza, il gabinetto e i servizi di intelligence - sono fesserie, niente di più che degli sforzi per distrarci dalla cosa principale. La cosa principale è che Israele vuole la guerra. Ha respinto tutte le alternative, senza nemmeno discuterne, senza mostrare per esse alcun interesse, per soddisfare il suo desiderio.
Israele ha voluto le guerre anche in passato. Dalla guerra del 1948, tutte le sue guerre avrebbero potuto essere evitate. Erano chiaramente guerre volute, anche se la maggior parte non avrà avuto alcuna utilità e alcune di esse hanno anche causato danni irreparabili. Molto semplicemente, Israele le ha innescate.
Tutto il resto - i tunnel, il Consiglio Nazionale di sicurezza, il gabinetto e i servizi di intelligence - sono fesserie, niente di più che degli sforzi per distrarci dalla cosa principale. La cosa principale è che Israele vuole la guerra. Ha respinto tutte le alternative, senza nemmeno discuterne, senza mostrare per esse alcun interesse, per soddisfare il suo desiderio.
Israele ha voluto le guerre anche in passato. Dalla guerra del 1948, tutte le sue guerre avrebbero potuto essere evitate. Erano chiaramente guerre volute, anche se la maggior parte non avrà avuto alcuna utilità e alcune di esse hanno anche causato danni irreparabili. Molto semplicemente, Israele le ha innescate.
1 febbraio 2017
Non la Nato, ma la sinistra è «obsoleta»
Autorevoli voci della sinistra europea si sono unite alla protesta anti-Trump «No Ban No Wall», in corso negli Stati uniti, dimenticando il muro franco-britannico di Calais in funzione anti-migranti, tacendo sul fatto che all’origine dell’esodo di rifugiati ci sono le guerre a cui hanno partecipato i paesi europei della Nato. Si ignora il fatto che negli Usa il bando blocca l’ingresso di persone provenienti da quei paesi – Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen, Iran – contro cui gli Stati uniti hanno condotto per oltre 25 anni guerre aperte e coperte: persone alle quali sono stati finora concessi i visti d’ingresso fondamentalmente non per ragioni umanitarie, ma per formare negli Stati uniti comunità di immigrati (sul modello di quella dei fuoriusciti cubani anti-castristi) funzionali alle strategie Usa di destabilizzazione nei loro paesi di origine.
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