'Quando migliaia e migliaia di persone, madri, padri, bambini, nonni e nonne, scendono in piazza in così tante città italiane, prima di giudicare c'è una cosa da fare: ascoltare'
Quando migliaia e migliaia di persone, madri, padri, bambini, nonni e nonne, scendono in piazza in così tante città italiane, prima di giudicare c'è una cosa da fare: ascoltare. E questo compito spetta in primo luogo al governo. Che sicuramente ha il dovere di assumersi responsabilità e di prendere decisioni che possono apparire impopolari ad una parte degli italiani. Ma così come avviene per tutte le questioni di interesse collettivo, non si comprende perché non si possa fare anche e soprattutto sui problemi più delicati, che coinvolgono milioni di famiglie. Come appunto sono i vaccini, un "tema" ultra sensibile. Ascoltare non vuol dire condividere. Non c'è alcun pericolo di "contagio" nel sentire cosa dicono questi cittadini, anche se, e senza dubbio, sono una minoranza, perché oltre il 90 per cento degli italiani è convintamente favorevole alle vaccinazioni. E siccome siamo in un momento cruciale per le scelte nazionali di politica vaccinale - il passaggio del decreto a legge - a maggior ragione il ministero della Salute dovrebbe incontrare i "free-vaxx". I quali, peraltro, giustamente protestano con chi li definisce contrari ai vaccini.
La montagna di propaganda che si è riversata nell’ultimo anno sugli italiani per convincerli dell’esistenza di immaginarie emergenze sanitarie (come quella della meningite [1]) era preparatoria a un decreto-legge antiscientifico, illiberale, anticostituzionale. I principali media, anche stavolta, hanno tradito il pubblico concentrandosi sul falso scontro (un tipico esempio della tecnica di manipolazione detta “Good Cop-Bad Cop”) tra due signore non laureate ma misteriosamente poste a capo del ministero dell’Istruzione (Valeria Fedeli) e della Salute (Beatrice Lorenzin), e si sono ben guardati dall’entrare nel merito del colpo di mano che si stava in ogni caso preparando ai danni dei cittadini italiani.
Così il 19 maggio 2017 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge sui vaccini pediatrici [2,3]. Il decreto non è ancora stato convertito in legge, e se non lo fosse entro 60 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (cosa, quest’ultima, non ancora avvenuta) decadrebbe in tutti i suoi effetti. In base al “decreto vaccini”, diventano obbligatorie per i bambini da 0 a 16 anni ben 12 vaccinazioni, 8 in più rispetto a quelle che lo erano finora (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B). Le nuove vaccinazioni sono: anti-pertosse; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti- varicella.
Il 22 maggio alle 22:30 circa una bomba è stata fatta detonare al concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena, a Manchester, Regno Unito. Molto è emerso sulla stampa nazionale e sulla TV in merito all'attentato. Ma ci sono alcune cose che non sappiamo. Nelle prime ore della mattina del 23 maggio - circa alle 2:35 ora locale - la NDTV attraverso il Washington Post ha dichiarato in modo abbastanza categorico che: "funzionari USA, parlando in modo anonimo, hanno identificato l'assaltatore come Salman Abedi. Non hanno fornito informazioni sulla sua età o nazionalità, e i funzionari britannici hanno rifiutato di fornire commenti sull'identità del sospettato". Ciò è stato reso pubblico in un momento in cui la Polizia britannica e i servizi di sicurezza stavano rifiutando di rilasciare qualsiasi dichiarazione su chi fossero secondo loro gli attentatori, perché al momento stavano affrontando le conseguenze del disastro. Ci si domanda come dei "funzionari USA" che richiedevano di restare anonimi potessero correttamente identificare l'individuo quattro ore dopo il disastro da una distanza di 3500 miglia, in particolare quando la Polizia britannica e i servizi di sicurezza continuavano a non fornire alcuna dichiarazione.
Dal crollo del Muro di Berlino, venuta meno la minaccia sovietica, le forze armate tedesche sono state costantemente ridimensionate in numero e investimenti, tanto che nel 2014 un’indagine parlamentare ne denunciava la scarsa operatività. Ma, diventata il nuovo egemone europeo grazie alla crisi dell’euro e spronata dagli alleati, USA inclusi, ad assumere un maggiore ruolo militare, negli ultimi anni la Germania ha aumentato gli investimenti nella difesa e, per accelerare il recupero delle capacità militari, grazie ad una propria iniziativa all’interno della NATO, ha iniziato a integrare nel proprio esercito alcune divisioni di paesi alleati satelliti, con rapporto di mutuo beneficio per i partecipanti. Così, mentre a Berlino si discute anche della possibilità di dotarsi dell’atomica, silenziosamente la Germania sta costruendo il potenziale nucleo di una futura forza armata dell’Unione Europea, ovviamente sotto il suo comando.
“Se il caffè è scuro al punto da essere troppo forte per me, lo allungo aggiungendo del latte. Lo integro con il latte. Se continuo ad aggiungere più latte, ben presto l’aroma del caffè cambia; è la natura stessa del caffè a cambiare. Aggiungendo ancora più latte, alla fine non si distinguerà più neanche la presenza di caffè nella tazza. Una cosa analoga è accaduta con la marcia su Washington. I bianchi non erano lì per integrarla, ma per infiltrarvisi. I bianchi sono entrati a farne parte; l’hanno sommersa; ne sono divenuti parte integrante al punto da farle perdere significato. Non era più una marcia di neri; non era più militante; non era più arrabbiata; non era più impaziente. A tutti gli effetti, non era più una marcia.” – Malcolm X
Negli anni ‘60, all’apice del movimento per i diritti civili, si svolse una tavola rotonda il cui tema era l’efficacia dello stesso movimento. La discussione includeva Alan Morrison, Malcolm X, Wyatt T. Walker e James Farmer insieme a un moderatore. Malcolm X si trovava in minoranza, poiché gli altri componenti del panel facevano parte dell’ala maggioritaria del movimento per i diritti civili, quella che si occupava quasi esclusivamente di organizzare marce, votazioni e regolamenti. Malcolm X era l’unico a raccontare, senza giri di parole, la verità sul fatto che la struttura patriarcale di potere in mano ai bianchi era molto più potente di quanto i suoi colleghi volessero far credere;
Si tratta di «rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco». Lo rivela il Codacons , il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Il Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha reso pubblici alcuni documenti che metterebbero in luce dati importanti sulle reazioni avverse dei vaccini su un numero piuttosto elevato di pazienti. Si tratta in realtà delle relazioni Aifa relative agli anni 2014-2015-2016, finora mai rese pubbliche, e su cui il Codacons chiede se i ministri siano stati o meno informati prima dell’ok al decreto Lorenzin. Giornalettismo pubblica in esclusiva il rapporto Aifa con i numeri relativi alle reazioni avverse registrate. Questa azione – secondo quanto riportano fonti interne all’Aifa – potrebbe anche avere delle conseguenze. Anche perché questo documento è in realtà la replica dell’Aifa a una precisa e circostanziale richiesta della procura di Torino. E in quanto tale era un documento riservato. Documento che però è stato consegnato nelle cartelle stampa dei giornalisti presenti nella conferenza stampa organizzata dal Codacons.
Aveva finito la giornata di lavoro, tornava a casa, era di pelle scura, un afro-venezuelano. Carlos Ramirez cercava una stazione del metro. Dimenticò di trovarsi nella zona chic di Altamira e Chacao, quella dei piú benestanti e reazionari di Caracas. Lí vivono soprattutto i discendenti dei migranti Europei, Arrivarono con valigie di cartone e pantaloni rattoppati, ora vedono come un pericolo tutto il resto dei venezuelani, vale a dire il 95% della popolazione. Avevano le pulci, sono diventati una lumpen-borghesia improduttiva, peró si credono discendenti diretti dell'aristocrazia spagnola. Quella che perse l'impero su cui non tramontava mai il sole, per mano di un certo Simon Bolivar e degli antenati di questo giovane vilmente sacrificato. Questo lavoratore afro-venezuelano, ha commesso il terribile errore di imbattersi in un assembramento di estremisti facinorosi dell'estrema destra razzista.
Comincia la quarta settimana di sciopero della fame di più di 1.200 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Viene mantenuta l’incomunicabilità e l’isolamento dei prigionieri, mentre in tutto il mondo ci sono manifestazioni di solidarietà, in particolare in israele e nei Territori Occupati della Palestina.
L’aneddoto della settimana è stato il tentativo di screditare Marwan Barghouti, con un video nella cella dove è incarcerato senza contatti in cui lo si vede mangiare una galletta salata. Il video è stato diffuso nell’ora di maggiore audience dalla TV israeliana, che si è fatta beffe della “serietà” del suo sciopero della fame. Questo primitivo e basso esercizio di “verità alternativa” ha avuto la reazione contraria a quanto ci si aspettava, come ha messo in rilievo il comico israeliano Assaf Harel in un video.
Qui sotto riproduciamo la giusta indignazione di Gideon Levy, editorialista politico del quotidiano Haaretz.
Alla fine la storia giudicherà. E chi ricorderà la storia, Gilad Erdan (ministro della Sicurezza Interna di Israele, n.d.t.) o Marwan Barghouti?
Torturare si può, come lo era nel medioevo è tornato ad essere legale anche nel terzo millennio. La vita non ha valore però il Gas si, è un bene prezioso. Cos’hanno in comune queste 3 considerazioni? La tortura, la vita e il GAS. In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
Ebbene, in pieno terzo millennio quale siamo, abbiamo scoperto che esiste ancora la tortura quale forma di persuasione e repressione. “Non è possibile”; dirà qualcuno. Altri invece credono che ormai nulla sia più impossibile.
«Perché quando non si lavora, o si lavora male, si lavora poco o si lavora troppo, è la democrazia che entra in crisi, è tutto il patto sociale. E’ anche questo il senso dell’articolo 1 della Costituzione italiana, che è molto bello: “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”. In base a questo possiamo dire che togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato o come sia, è anticostituzionale. Se non fosse fondata sul lavoro, la Repubblica italiana non sarebbe una democrazia, perché il posto di lavoro lo occupano e lo hanno sempre occupato privilegi, caste, rendite».
Questo, tra le altre cose, ha affermato Papa Francesco, ieri, incontrando a Genova operaie e impiegati dell'ILVA. Una visita, quella del Papa all'ILVA, il cui significato simbolico non deve sfuggire, che fa da contraltare alla riunione "sette grandi" ladroni a Taormina. Il discorso di ieri è in linea con prese di posizione già note e impegnative, contenute nell'Esortazione apostolica Evangeli Guaudiumdel 24 novembre 2013 (in particolare i capitoli: No a un’economia dell’esclusione [53-54]; No alla nuova idolatria del denaro [55-56]; No a un denaro che governa invece di servire
ACCORDO SEGRETO
C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi. Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché.
Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i media occidentali decisero di ignorare. Noi fummo tra i pochi a parlarne in questo articolo, ma la censura imposta attorno alla questione fu praticamente impenetrabile. La storia è questa: Tony Blair aveva siglato un accordo segreto con il leader libico Gheddafi per un’intensa attività di collaborazione tra il MI6 (l’intelligence britannica) e i servizi segreti di Tripoli. L’obbiettivo era reprimere le organizzazioni terroristiche islamiste che operavano in Libia e Gran Bretagna attraverso fuoriusciti o cittadini britannici di origini libiche.
In occasione del G7 di Taormina, il Partito Comunista organizza un Convegno Internazionale in contrapposizione al Vertice in cui si riuniranno i capi di stato e di governo di 7 potenze imperialiste (USA, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Canada, Giappone) insieme all'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale.
"Il 26 e 27 maggio i capi di stato e di governo delle potenze imperialiste del G7, assieme all'Unione Europea e al Fondo Monetario internazionale, si riuniranno a Taormina per discutere nuovi accordi e strategie per garantire gli interessi di grandi banche e gruppi economici. Questo significa nuovi attacchi a diritti e salari dei lavoratori, aumento della disoccupazione, tagli ai diritti sociali, misure antipopolari, guerre imperialiste e politiche di saccheggio. Per questo il Partito Comunista il 27 maggio chiama lavoratori, disoccupati, pensionati e studenti a mobilitarsi contro il G7, le unioni imperialiste di UE e NATO e gli interessi che esse rappresentano".
La pubblicazione del rapporto annuale dell'ISTAT 2017 ha consentito ai giornali di formulare i consueti titoli da scandalo sulla "fine della classe operaia". I maggiori telegiornali hanno parlato di "classe operaia spazzata via dalla crisi". Al netto di qualche critica ad alcune delle scelte operate dall'ISTAT sulle categorie statistiche – dalla scelta delle categorie spesso dipende anche il risultato politico dell'analisi – i dati che si ricavano dal rapporto spingono ad un ragionamento più articolato, che non mette in discussione l'esistenza numerica dei lavoratori salariati, ma punta dritto alla questione della percezione che i lavoratori hanno di sé stessi.
In termini marxisti si potrebbe esprimere questa situazione con la differenza tra il concetto di classe in sé, storicamente determinato sulla base dei rapporti sociali di produzione, e quello di classe per sé, ossia di classe cosciente del proprio ruolo e della propria funzione storica. Andiamo con ordine, in attesa di un'analisi più accurata del dossier, che condurremo nei prossimi giorni.
Dopo il mio articolo di denuncia sull’abominevole affare Lorenzin, dove citavo una ricerca pubblicata sui data base gestiti dal governo degli Stati Uniti e che avverte del tasso di MORTALITA’ INFANTILE che si sospetta sia cresciuto assieme alle vaccinazioni, mi sono arrivate addosso critiche sguaiate, ma in particolare alcuni medici e ricercatori italiani mi hanno accusato di: 1) aver scelto uno studio “spazzatura” firmato da due “buffoni che neppure sono medici”. 2) che lo studio stesso non è affatto approvato dal The National Institutes of Health, del governo USA, e specificamente dal National Center for Biotechnology Information, ed è solo una delle tante stupidaggini non scientifiche che si possono trovare in PubMed, che è l’archivio dei suddetti Istituti della Sanità governativa americana.
Data la difficile situazione dei prigionieri palestinesi e il rifiuto di Israele di prendere in considerazione le loro richieste, un appello è stato lanciato affinché tutti gli uomini e le donne di coscienza in tutto il mondo si mobilitino nelle pubbliche piazze giovedì 25 maggio, osservando uno sciopero della fame per mostrare la loro solidarietà con l'eroica resistenza dei prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dal 17 aprile.
Diverse capitali in tutto il mondo, hanno già risposto a questo appello, tra cui Washington (USA), Londra, Parigi, Sydney e Dublino.
Azzardo ipotesi a caldo riguardo l’attentato di Manchester, dove -nel momento in cui sto scrivendo – hanno perso la vita 22 persone, mentre altre 59 sono rimaste ferite. Si parla di un kamikaze, come a Parigi nel 2015 ma un qualcuno che, se fosse confermata l’ipotesi, ha atteso il momento del deflusso dall’arena a fine concerto per farsi esplodere, in un’area esterna vicino alla biglietteria, quindi per ottenere il massimo effetto, senza correre il rischio di dover eludere i controlli di sicurezza per poter entrare nella struttura. Insomma, morti per la deflagrazione più effetto calca della gente che scappa. Allo Stade de France, come dissero gli inquirenti, di fatto i kamikaze si suicidarono, facendosi esplodere all’esterno della struttura ma quando la partita era in corso: uno, addirittura, andò a farsi brillare in un vialetto senza uscita. Restano due cose strane: il fatto che sia circolata in tempi brevissimi la notizia che fosse stato identificato l’attentatore (se fosse stato davvero un kamikaze, ci sarebbe voluto più tempo e una gran fortuna), smentita solo in parte poco fa dal capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, (il quale ha detto che non poteva confermare né se l’identità fosse stata scoperta, né se si trattasse di un cittadino britannico) e quello che a parlare per primi di attentatore suicida siano stati funzionari USA, come riportato da SkyNews britannica. Come mai questa certezza dall’altra parte dell’Oceano?
Il Tribunale di Milano ha stabilito che il ministero della Salute dovrà versare un assegno a un bimbo di 9 anni affetto dalla malattia dopo che nel 2006 ipotizzando una correlazione con il farmaco Infanrix Hexa Sk. Ilfattoquotidiano.it ha letto il documento della casa produttrice che cita tutte le possibili reazioni avverse.
Fa discutere la sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano che afferma l’esistenza di “un nesso causale” tra il vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk (contro difterite, tetano, poliomelite, epatite b, Haemophilus influenzae di tipo B e pertosse) prodotto da GlaxoSmithKline e l’autismo, e condanna il ministero della Salute (che ha “adottato” questo farmaco) a versare per tutta la vita un assegno bimestrale a un bimbo di nove anni affetto dalla patologia, al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino.
La sentenza cita la perizia del medico legale Alberto Tornatore, nominato dal Tribunale milanese, il quale sottolinea che “è probabile, in misura certamente superiore al contrario, che il disturbo autistico del piccolo sia stato causato, o almeno concausato dal vaccino Infranrix Hexa Sk”, e che questo vaccino “mostra una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico”.
C’era un tempo in cui qualcuno mandava affanculo tutti, per qualunque cosa. Era la rivoluzione. Mandava affanculo i corrotti, mandava affanculo i ladri. Mandava affanculo chi viveva attaccato alle poltrone, i giornalisti servi, i ministri, i banchieri senza scrupoli, mandava affanculo le case farmaceutiche e i loro business.
Oggi, proprio le case farmaceutiche e i loro business hanno messo a segno un colpaccio mica male. Con un decreto legge scritto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con il probabile aiuto dal consulente ministeriale Roberto Burioni, il Governo ha emanato un decreto in base al quale i vaccini obbligatori passano da 4 (di cui uno conseguente a una tangente da 600 milioni pagata da GlaxoSmithKline al Ministro della Salute De Lorenzo, con sentenza confermata in cassazione), a 12. Dodici vaccini obbligatori. Non solo: impossibilità di frequentare le scuole da zero a sei anni per i non vaccinati, mentre per le scuole dell’obbligo pesanti sanzioni a carico dei genitori che non vaccinano, in tutto o in parte: fino a 7500 euro. E la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della patria potestà.