La storia dell’umanità non segue un percorso uniforme e lineare, cioè un andamento progressivo caratterizzato da corsi e ricorsi, come asseriva il filosofo napoletano Giambattista Vico. Al contrario, lo sviluppo storico si svolge attraverso una dialettica tra tendenze e forze contrastanti, che innescano cicli violenti e balzi rivoluzionari che non sempre procedono verso un miglioramento e un progresso del genere umano.
Gli esempi non mancano, ma per rendersene conto basterebbe riflettere sul funzionamento del potere e sui meccanismi di riproduzione dei rapporti di forza, a cominciare dai rapporti di comando e subordinazione tra le classi sociali, che sono il vero motore della storia. Nel 1800 la reazione antigiacobina dell’assolutismo monarchico fu crudele e sanguinaria, incarnata dallo spirito codino e sanfedista dei regimi dispotici che ripresero a regnare dopo la Restaurazione sancita dal Congresso di Vienna nel 1815: i Borbone, lo Stato Pontificio, gli Asburgo, i Savoia (che erano tra le dinastie più retrive ed oscurantiste dell’epoca).
Le foto che accompagnano questo articolo
sono dei campi di rifugiati in Chad
a pochi km dal confine con il Darfur, Sudan.
Gli ultimi avvenimenti nel Sudan, invitano ad una profonda riflessione sulla storia della violazione dei popoli africani ad opera dell’uomo bianco. Nei miei anni di servizio, ho trascorso due dei quasi 3 anni e mezzo in Africa nel Sudan e in Zaire, due paesi che conosco meglio del cortile di casa mia.
L’Africa è la frontiera finale di questa battaglia per la sopravvivenza. Gli USA, la Cina, e la Francia sono dentro totalmente nelle operazioni segrete nel Sahara Occidentale, il Sudan, Ruanda, il Congo, Burundi, Angola, Chad, Etiopia, Somalia ed Eritrea. Se sovrapponiamo le cartine dei conflitti bellici con le cartine delle riserve naturali strategiche del continente africano, verifichiamo che s' incastrano perfettamente. Coincidenza forse? Per niente. Tra i tanti paesi africani ricchi in risorse, il Sudan dispone delle maggiori riserve naturali ancora da sfruttare. Non c’è da meravigliarsi che il Sudan si sia trasformato nell’epicentro della guerra senza quartiere nel continente nero.
Lo Stato di Emergenza soppianta la Costituzione?Discorso davanti al Commonwealth Club, San Francisco, 23 novembre 2010.
di Di Peter Dale Scott
Nel luglio 1987, durante l’intenso interrogatorio di Olivier North nel corso delle audizioni dell’affare Iran-Contra, il pubblico degli Stati Uniti ha avuto un assaggio del piano di emergenza “di natura estremamente delicata” nel quale North era stato coinvolto. North aveva apparentemente gestito dei piani per interventi di emergenza in caso di attacco nucleare (una preoccupazione legittima). La stampa sosteneva tuttavia che la pianificazione mirava a una sospensione più generalizzata della Costituzione, secondo le decisioni del presidente.
Nel quadro della sua abituale copertura dell’affare Iran-Contra, il New York Times ha pubblicato il seguente dialogo, senza tuttavia commenti né seguito:
[Membro del Congresso Jack] Brooks: Colonnello North, nell’ambito del vostro lavoro al N.S.C.(National Security Council), non vi hanno assegnato ad un certo momento alla pianificazione per la continuità di governo in caso di grave calamità?
Il modo in cui l’avvocato di North ed il senatore Daniel Inouye, presidente della commissione, hanno entrambi risposto dimostra che erano al corrente della questione:
David Shearman, un emerito professore dell’Università di Medicina ad Adelaida e ricercatore aggiunto del Dipartimento dell’Università di Geografia e Scienze Ambientali e della Facoltà di Diritto, è stato l’autore di vari libri sul cambiamento climatico, uno di questi intitolati La sfida del Cambiamento Climatico ed il Fallimento della Democrazia. In questo dichiara che “...l’autoritarismo è lo stato naturale dell’umanità”.
Il Prof. Shearman è stato consigliere delle relazioni di valutazione dell’IPCC delle Nazioni Unite.
Spesso ci dicono che le Nazioni Unite non sono un’istituzione autoritaria e che cerca solo di risolvere i problemi del mondo, e non quello di creare un sistema di potere mondiale; ma è abbastanza evidente che molti degli allarmisti del cambiamento climatico delle Nazioni Unite hanno ideologie fasciste che potrebbero usare l’influenza delle Nazioni Unite per infiltrarsi nelle democrazie.
Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo articolo inviatoci da Daniel Estulin che ringraziamo per l'attenzione e la disponibilità.
Il 7 giugno 2009, il quotidiano australiano Herald Sun, ha pubblicato il seguente articolo: "Fino a 20 missili X-55 con capacità nucleare e quattro testate nucleari da 200 kilotoni sono stati rubati da un gruppo di ex ufficiali ombra dei servizi di intelligence in Russia e in Ucraina. Sei di questi missili e due testate nucleari sarebbero stati poi portati in Iran con il consenso dei servizi segreti di questo paese. Sei missili e due testate nucleari sono stati inviati in Cina. Tali accordi sono stati valutati in oltre 126 milioni di dollari".
La storia inizia negli anni '80 quando il governo sovietico ha ripreso la sua collaborazione tecnico-militare con l'Iran.
Nel 1986 Mikhail Gorbachev ha firmato un ordine esecutivo segreto del Politburo: "Circa il trasporto di attrezzature speciali in Iran nel 1986-1987, l'invio di esperti militari di Iran e la formazione di esperti iraniani nella gestione delle operazioni, e la riparazione di attrezzature speciali ". Quelli che effettuarono questa operazione furono un gruppo di ex burocrati sovietici di alto livello del complesso militare-industriale che ha lavorato in stretto coordinamento con il GRU-l'intelligence militare in seguito collegata a Dick Cheney: Yuri Masliukov, Leonard Vid e Alexander Fain.
Ecco che arriva il 2011. Buon Anno Nuovo. E buona fortuna! Perché, secondo tutti gli indicatori finanziari ed economici, le cose non migliorano quest'anno. In realtà, essi rischiano di diventare ancora più tetre.
di François Marginean
La classe media sta per appartenere alla classe povera, mentre i ricchi accumulano di più per allargare così il divario tra queste due classi che rimarranno: quelle estremamente povere e quelle ultra ricche.Questa è la terza globalizzazione dei paesi ricchi ... che lo sono già nella realtà. Tutti i paesi occidentali crollano sotto i debiti che, lo dicono chiaramente, sono semplicemente impagabili. Alcuni potrebbero pensare che questo è un ciclo normale o un caso fortuito dell'economia, ma più a lungo si va, tanto più ha l'aria di essere un terrorismo economico ben organizzato. Stiamo assistendo alla demolizione controllata dell'economia globale?Giudicate voi.
La storia ufficiale dell’11 settembre è un sacco di bugie. Per la comunità alternativa, questo sembra essere un dato di fatto. Ma cosa è successo veramente? Una nuova serie di rivelazioni da un vecchio membro dell’intelligence nucleare russa ha scosso anche coloro che credevano di aver chiare le cose dietro le quinte.
Dimitri Khalezov
Come sono crollare esattamente le Torri Gemelle? L’analisi di un esperto in esplosioni nucleari ci porta ad una sorprendente conclusione.
Quando il mondo vide come gli aerei colpirono le Torri Gemelle del World Trade Center a New York e come queste sono crollate tra le nuvole di polvere durante gli eventi dell’11 settembre, rimase sufficientemente impressionata per considerare i fatti sotto certo livello di osservazione. Da allora, uno strano concetto è cresciuto nella loro mente: come è possibile che aerei di alluminio potessero penetrare edificirealizzatiinteramentein acciaio e come il combustibile dell’aereo potesse fondere quelle solide strutture fino a ridurle in polvere sottile e microscopica?
Prima o poi queste ridicole idee sarebbero state scartate: ilcrollodelletorrinon aveva nullaa che farecongli aerei o con l'incendio teoricamente causato da questi. Questo è un fatto che negli ultimi anni interessa gli statunitensi scontenti della la versione ufficiale dell’11 settembre. Superato lo shock iniziale, molticominciaronoanotarele incongruenzein quellaversione non erano poche.
Detroit ingurgita la FIAT grazie ad un robusto finanziamento statale degli Stati Uniti, ma la congerie di "rivoluzionari liberali" di antica e recente conversione intona imperturbabile i salmi d'una fede contraddittoria: zero Stato in libero mercato.
L'insistita litania è divenuta un'acrobatica e schizofrenica incoerenza, protesa a conciliare l'assoluto assenteismo dello Stato italiano -dileguatosi dalla questione FIAT dopo averla finanziata per mezzo secolo- con l'interventismo statale di Obama. Quel che non sarebbe lecito a Roma sfocia nell'apologia di Washington che mette il becco nell'economia e ne diventa un protagonista.
Lo strabismo schizofrenico dei tardi "rivoluzionari liberali" può avallare simultaneamente la versione romana di "Stato minimo" e quella da verace "capitalismo di Stato" di Washington. Misteri della fede millenarista che fa a cazzotti con la realtà. In nome del libero mercato lo Stato nordamericano si assicura la tecnologia, gli impianti, i modelli e i marchi della defunta FIAT. Marchionne, già insignito del cavalierato del lavoro, interessato solo a scelte di brevissimo periodo, sbolognerà tutto a Detroit, e potrà finalmente incassare le sue succulente "stock option" ed aspirare alla candidatura a "santo subito".
Il Sudan è una nazione diversa e un paese che rappresenta la pluralità dell’Africa attraverso le sue tribù, clan, etnie e gruppi religiosi.Ma l'unità delSudanèorain discussionementre si parladiunificarele nazionie dicreareun giornogliStatiUniti d'Africaattraversol'UnioneAfricana. Il punto caldoruotaquiintorno alreferendumche si terràquestomese di gennaio2011 nelSud Sudan.L' amministrazione Obamaha annunciato formalmenteil suosostegnoper laseparazione delSudan meridionaledal restodelSudan. Quello che è veramente in gioco è la balcanizzazione del Sudan.Gli USA e l’UE da anni sostengono i leaders e le milizie del sud del Sudan.
di Mahdi Darius Nazemroaya
LA DEMONIZZAZIONE DEL SUDAN, UN BERSAGLIO POLITICO
Si sta sponsorizzando una vasta campagna di demonizzazione contro il Sudan ed il suo governo. Si, è vero che il governo sudanese di Khartum ha uno storico pessimo rispetto dei diritti umani e la corruzione del governo non può giustificare questo fatto. Ma si sta orchestrando contro questo paese una condanna molto parziale o specifica.Tuttavia, bisognerebbe chiedersi perché gli Stati Uniti e l’UE hanno nel mirino solo il Sudan mentre casualmente ignorano tutta la storia sui diritti umani di vari stati clienti degli USA, come, l’Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Etiopia.
Violenti scontri sono avvenuti a Tirana durante una manifestazione organizzata dall’opposizione socialista contro il governo guidato dal premier Sali Berisha. Il bilancio è piuttosto grave: tre i morti e una decina di feriti tra i manifestanti. Secondo un primo bilancio, la polizia albanese avrebbe aperto il fuoco contro i dimostranti che cercavano di assaltare gli uffici del primo ministro. A renderlo noto fonti ospedaliere locali, precisando che le tre vittime sarebbero state “colpite da proiettili esplosi a breve distanza”, secondo quanto reso noto da Sami Koceku, dell’ospedale militare di Tirana
Le manifestazioni hanno avuto inizio quando diverse migliaia di militanti - circa 20mila - si sono riversate nelle strade della capitale albanese, al grido: “Berisha vattene” e “Abbasso il governo”, per un corteo organizzato dall’opposizione socialista per chiedere elezioni anticipate. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni.
Il governo greco ha annunciato che costruirà, alla frontiera con la Turchia, un muro di circa 13 km e 3 m di altezza per evitare l’entrata di immigranti clandestini. Le posizioni dell’UE al riguardo sono ambigue.
Atene assicura che la cooperazione con gli Stati membri dell’UE “va bene”sullaquestioneela Turchiaha già espressoil proprio disaccordo. Il modello che le autorità greche hanno copiato è quello costruito tra la California e il Messico.
Il muro di Berlino è caduto più di 20 anni fa, ma la sua metodologia non è morta ed è stata adottata sempre di più nel mondo. Il muro della Corea, il muro che il Marocco impone al Sahara Occidentale, il muro degli USA e Messico, il muro della Cisgiordania, il muro di Israele alla frontiera con l’Egitto, il muro eretto tra il Pakistan e l’Afghanistan ed ora si aggiunge quello tra la Grecia e la Turchia. Sarà il secondo a separare le zone d’influenze tra di due paesi tenendo conto di quello che esiste a Cipro.
Che legame c'è tra il movimento New Age e l'Agenda globalista del New World Order? Spesso affrontando l'argomento si fa menzione a una presunta nuova religione - dai contorni chiaramente luciferini - che sarebbe tra i piani dell'Elite "illuminata" per il mondo nuovo che da secoli programma per noi. Sappiamo quanto la figura di Lucifero sia "stimata" tra questa gente. Ma cosa c'entra questo con la New Age?
Proviamo a dare una risposta, partendo dall'opera di demolizione delle religioni che, da Weishaupt (fondatore degli Illuminati) in poi viene portato avanti - con pensieri parole opere e omissioni - dalla "cricca" globalista. Weishaupt, il quale asseriva che "...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso", affermava al tempo stesso che "Dio e il mondo non sono che un'unica cosa" e che "ogni uomo è capace di trovare in se stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...". Già queste affermazioni, non vi ricordano un pò certe tipiche espressioni newagiane?
Questo è il mio discorso a Praga. Una sala piena dei più alti dignitari del paese. Ho parlato dello stato-nazione, l’immortalità e la dignità umana. In totale, circa 90 minuti di discorso. Credo che in questo discorso resta totalmente chiaro il ruolo del Bilderberg nell’organigramma del potere. Non sono cospirazioni-paranoie, sono ideali per i quali vale la pena perfino morire.
Nel mondo delle finanze internazionali ci sono quelli che dirigono gli avvenimenti e quelli che reagiscono di fronte agli stessi. Mentre questi ultimi li conosciamo di più, sono più numerosi e apparentemente sono anche più influenti, il vero potere giace nelle mani dei primi. Occupando il centro del sistema finanziario globale è l’oligarchia rappresentata oggi dal Club Bilderberg.
L’organizzazione Bilderberg è dinamica, in quanto cambia con il trascorrere del tempo assorbendo e creando nuovi elementi mentre elimina i pezzi superflui e in decomposizione. I suoi membri vanno e vengono, ma il meccanismo in sé stesso non è cambiato. E’ un sistema che si perpetua a se stesso, una ragnatela virtuale di interessi finanziari, politici, economici ed industriali allacciati intorno al suo unico nucleo, il modello Fondi ultramontano veneziano.
Ma questanon èuna società segreta. Non abbiamo qui un occhio malvagio che tutto vede o una cospirazione giudaico-massonica.
I media ci dicono che la "crisi" economica è finita, e che l'economia-mondo è tornata alla sua modalità normale di crescita e di profitto. Il 30 dicembre, Le Monde riassume questa sensazione in uno dei suoi soliti e brillanti titoli di sempre: "Gli Stati Uniti vogliono credere in una ripresa economica". Esatto, loro "vogliono credere," e non solo la gente degli Stati Uniti. Ma è così?
di Immanuel Wallerstein
Prima di tutto, come ho detto più volte, non siamo in una recessione, ma una depressione. La maggior parte degli economisti tendono ad avere definizioni formali di questi termini, basate principalmente sull' aumento dei prezzi nei mercati azionari. Utilizzano questi criteri per dimostrare la crescita e il profitto. E i politici al potere sono felici di sfruttare questa assurdità. Ma né la crescita né il guadagno sono le misure appropriate.
Sarkozy vuole sopprimere cinque organi per la difesa della cittadinanza.
L'Assemblea Nazionale francese haavviato l'esamediun disegno di leggepromossodaNicolasSarkozye severamentecriticato dapiù di50organizzazionididiritti civili,che vedononeltestouna "battuta d'arresto importanteper ilrispetto deidiritti umani".
di Andrés Pérez
Si tratta di una legge che prevede la soppressione di cinque autorità dei diritti civili attualmente esistenti in Francia, e la concentrazione delle loro competenze in un’unica persona, un Difensore dei Diritti Umani che sarà segnalato dallo stesso Sarkozy.
Gli avvertimenti delle associazioni sono costanti da giugno, quando il Senato, di maggioranza conservatrice, ha datolaprima approvazionealdisegno di legge, che adesso passerà tre giorni di consultazione alla Camera.
Il testo prevede la soppressione di cinque autorità ufficiali indipendenti che hanno provato per anni la loro efficacia e lavoro sul terreno dei loro funzionari.
Da quanto emerge dalla lista- approvata dai ministeri delle Finanze e dello Sviluppo Economico- sugli attivi statali soggetti ad essere venduti durante il periodo 2011-2013, sono inclusi i pacchetti azionari dello stato nelle compagnie: “Rosneft”, “Transneft”, “Sberbank”, “Sovkomflot”, “VTB”, “Rosselkhosbank”, “Rosagrolising”, “Rosspirtprom”, “OZK”, “FSK”, e “RusGidro”.
L'esperienza storicaciinsegnache unaparteconsiderevoledei beneficidi questestrutturenel corso del tempo finisce in società off-shore, sotto forma di giganteschi profitti per una decina di “persone fisiche”, sotto forma di club di calcio inglesi, yacht, proprietà immobiliari all’estero o tangenti da capogiro a funzionari.Questo nel caso di vendita ai “nostri”. Ma qualcosa suggerisce che è arrivato il momento che compaiano in Russia i compratori “definitivi”, quelli per cui, e grazie allo sforzo dei quali, è stata distrutta l’URSS, e precedentemente l’Impero Russo.
Ho ascoltato un’intervista televisiva a Sergio Chiamparino, nella quale il sindaco di Torino, spiegando il proprio punto di vista a favore del si nel referendum di Mirafiori, argomentava così: “La FIOM deve capire che il ricatto lo fa il mondo, non Marchionne. Il ricatto lo fa il mondo”.
Credo che Chiamparino abbia ragione. In certo senso il ricatto lo fa il mondo. Tuttavia da questa importante constatazione un politico vero – determinato, coraggioso, difensore della dignità dei ricattati -, di sinistra o di destra, trarrebbe insegnamenti e prescrizioni molto diversi da quelli accolti dal sindaco di Torino.
Un politico vero approfondirebbe: chi è il mondo che ci ricatta? Che cosa intendiamo per mondo che ci ricatta? Offerta una risposta alle due domande, il politico vero si proporrebbe di sottrarre al ricatto gli operai italiani e invero la grande maggioranza dei cittadini italiani. Un politico vero, infatti, è determinato, coraggioso e ha a cuore la dignità del popolo sul quale esercita il potere. Chiamparino, invece, appartiene alla larghissima schiera degli adattati, dei materialisti, di coloro che escludono dalla politica profili come la dignità (della classe dirigente e di un popolo) e, in ultima analisi, dei nichilisti.
Sulla scia degli USA, numerosi paesi hanno adottato dei costosi piani di rilancio economico, durante e dopo la crisi finanziaria del 2008. Ora, sottolinea Greg Gordon, la progettazione di quei piani è stata imposta al Congresso dalle banche, che ne sono state le principali beneficiarie, tramite dei parlamentari che sono stati profumatamente retribuiti. Tra di loro, qualche personalità conosciuta come…Barack Obama.
di Greg Gordon
Senatori e rappresentanti, incaricati di vegliare sull’economia degli Stati Uniti, hanno ricevuto milioni di dollari dalle società di Wall Street.
Dal 2001, otto società che figurano tra le più vulnerabili dalla crisi hanno versato 62,4 milioni di dollari ai candidati al Congresso, ai candidati presidenziali e ai partiti, sia repubblicani che democratici [1].
Senatori come Barack Obama e John Mc Cain hanno ricevuto, tra loro, 3,1 milioni di dollari.
Il bilancio che faccio sul 2010 sarà differente. pongo l'accento su un dato poco segnalato nelle analisi: l’immensa sofferenza umana, la distruzione soggettiva, soprattutto dei disoccupati, a causa della riorganizzazione economica- finanziaria mondiale.
Da molto si è verificata la “grande trasformazione” (Polanyi), ponendol'economiacome laspina dorsaledella vitasociale, subordinando la politica e annullando l’etica. Quando l’economia entra in crisi, come succede attualmente, si sacrifica tutto per salvarla. Si penalizza la società, come in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna ed anche negli Stati Uniti, in nome del risanamento economico. Ciò che dovrebbe essere un mezzo si diventa un fine a sé stesso.
Situato in situazione di crisi, il sistema neoliberale tende a radicalizzare la sua logica e a sfruttare ancora di più la forza del lavoro. Invece di cambiare rotta, è sempre lo stesso, caricando una pesante croce sulle spalle dei lavoratori.