4 marzo 2020
Coronavirus: stampare ed elargire moneta, unica via di scampo per l'Italia
Nella foto vediamo il palazzo antica sede della zecca italiana in cui a Roma venivano stampate le lire.
In questo momento in cui è difficile capire la vera portata e i veri pericoli annessi al diffondersi del Corona virus è molto più facile fare proiezioni e previsioni in ambito economico.
E non ci vuole molto per capire che l'Italia da questo arresto repentino di decine di attività non potrà che uscire con le ossa rotte, ovvero col bilancio dello stato nonché di milioni di famiglie completamente collassato.
L'Italia e milioni di famiglie, in queste condizioni, hanno 15, forse 30 giorni di autonomia prima di affondare.
Le "derrate" di IVA in entrata per la corsa alle scorte alimentari non compensano assolutamente i mancati introiti per miliardi degli altri settori che sono in evidentemente rallentamento se non praticamente fermi come il turismo, specie dall'estero.
Leggi tutto...
In questo momento in cui è difficile capire la vera portata e i veri pericoli annessi al diffondersi del Corona virus è molto più facile fare proiezioni e previsioni in ambito economico.
E non ci vuole molto per capire che l'Italia da questo arresto repentino di decine di attività non potrà che uscire con le ossa rotte, ovvero col bilancio dello stato nonché di milioni di famiglie completamente collassato.
L'Italia e milioni di famiglie, in queste condizioni, hanno 15, forse 30 giorni di autonomia prima di affondare.
Le "derrate" di IVA in entrata per la corsa alle scorte alimentari non compensano assolutamente i mancati introiti per miliardi degli altri settori che sono in evidentemente rallentamento se non praticamente fermi come il turismo, specie dall'estero.
Leggi tutto...
Coronavirus: “Quest'allarmismo è funzionale alla speculazione finanziaria”
Quali saranno le ricadute sul sistema economico italiano della diffusione del Coronavirus e perché la borsa di Milano ha perso in un solo giorno il 5,4%? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Fumagalli, esperto di economia politica, che spiega in quale modo l’allarmismo rispetto al contagio è funzionale alla speculazione finanziaria.
Negli studi degli analisti economici e tra i professori delle università c'è una domanda ricorrente: "Quali saranno le ricadute del Coronavirus sul sistema economico?". I primi segnali arrivano dalla borsa di Milano che nel primo lunedì dopo la diffusione del Coronavirus nel Nord Italia ha fatto registrare un calo del 5,4%, ma si aspettano ricadute in molti settori: dal turismo alla ristorazione, dai trasporti all'export. Per provare ad analizzare la situazione ci siamo rivolti ad un esperto, Andrea Fumagalli, dal 2001 professore associato di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia.
Negli studi degli analisti economici e tra i professori delle università c'è una domanda ricorrente: "Quali saranno le ricadute del Coronavirus sul sistema economico?". I primi segnali arrivano dalla borsa di Milano che nel primo lunedì dopo la diffusione del Coronavirus nel Nord Italia ha fatto registrare un calo del 5,4%, ma si aspettano ricadute in molti settori: dal turismo alla ristorazione, dai trasporti all'export. Per provare ad analizzare la situazione ci siamo rivolti ad un esperto, Andrea Fumagalli, dal 2001 professore associato di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia.
3 marzo 2020
Coronavirus: l'Italia affonda?
Strade semi-deserte, esercizi pubblici e commerciali nonché negozi vuoti o semi vuoti...
Gli effetti del Corona virus stanno affondando un' Italia che già stava messa male.
I dati della produzione industriale italiana, pubblicati a -6% a poche ore dal rompete le righe al panico da virus, hanno subito fatto venire cattivi pensieri riguardo a cosa si volesse celare dietro un allarmismo, inizialmente solo nostro, che dall'Italia ora sta dilagando ovunque.
Ma lasciando da parte gli inevitabili pensieri complottisti resta il fatto che ci troviamo ad affrontare una situazione mai vista se non in qualche serie TV più o meno catastrofista.
Leggi tutto...
Gli effetti del Corona virus stanno affondando un' Italia che già stava messa male.
I dati della produzione industriale italiana, pubblicati a -6% a poche ore dal rompete le righe al panico da virus, hanno subito fatto venire cattivi pensieri riguardo a cosa si volesse celare dietro un allarmismo, inizialmente solo nostro, che dall'Italia ora sta dilagando ovunque.
Ma lasciando da parte gli inevitabili pensieri complottisti resta il fatto che ci troviamo ad affrontare una situazione mai vista se non in qualche serie TV più o meno catastrofista.
Leggi tutto...
Il virus e il capitalismo: l’emergenza e noi
Che fare davanti al coronavirus? La domanda non porta con se l’analisi delle scellerate scelte di governo, regione e comune di questa settimana. La domanda è posta ai movimenti sociali, se dovessero affrontare questa situazione anomale da potenziale pandemia da virus mai conosciuto prima. Ribadiamo, a scanso di equivoci, che non parliamo della nuova peste, ma nemmeno di un raffreddore di stagione.
Spesso nella critica al contemporaneo e all’azione governativa e filo capitalista manca una parte di ragionamento sulle necessarie forme d’azione per reagire, resistere, rispondere ad una novità.
Nel mio piccolo mi pare interessante pensare di portare l’emergenza ad un livello totale, senza generare allarmismo ma nel nome della tutela di un bene comune e collettivo, la salute. Pretendere il blocco totale delle attività lavorative, per 7 o 10 giorni. Spiegare che la riduzione di contatti tra persone può limitare la propagazione del virus, e una minore propagazione del virus significa evitare di riempire le corsie d’ospedale, oltre che ridurre il numero dei morti. Quindi senza militarizzare alcun territorio. Fermare il tempo della produzione e del capitale.
2 marzo 2020
La Palestina condanna le politiche discriminatorie di Amazon
L'Autorità Palestinese critica la decisione di Amazon di offrire la spedizione gratuita di merci agli insediamenti israeliani illegali nella Cisgiordania occupata
I ministri dell'economia e della finanza palestinese Shukri Bishara e Jaled al-Oseili, rispettivamente, in una lettera inviata al fondatore di Amazon Jeff Bezos hanno denunciato la recente pratica discriminatoria della società di e-commerce statunitense.
Secondo la controversa decisione dell'azienda, i clienti della West Bank che scelgono la Palestina come territorio, sono soggetti alle spese di spedizione e devono sostenere una spesa di almeno 24 dollari per la "movimentazione".
"È inaccettabile che Amazon si faccia beffa del diritto internazionale in questo modo.
I ministri dell'economia e della finanza palestinese Shukri Bishara e Jaled al-Oseili, rispettivamente, in una lettera inviata al fondatore di Amazon Jeff Bezos hanno denunciato la recente pratica discriminatoria della società di e-commerce statunitense.
Secondo la controversa decisione dell'azienda, i clienti della West Bank che scelgono la Palestina come territorio, sono soggetti alle spese di spedizione e devono sostenere una spesa di almeno 24 dollari per la "movimentazione".
"È inaccettabile che Amazon si faccia beffa del diritto internazionale in questo modo.
1 marzo 2020
Coronavirus e autonomia regionale
Walter Ricciardi del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) su Il Fatto Quotidiano di oggi: «Bisogna ricondurre [la sanità] all'unitarietà nazionale, adesso lo Stato provvede solo a programmazione, livelli essenziali e finanziamento, mentre organizzazione e gestione che sono in mano alle Regioni, contrariamente ad altri paesi dove c'è una unica linea di comando e non è un caso se hanno meno casi rispetto a noi».
Insomma, secondo uno dei massimi esperti dell'OMS la frammentarietà del nostro sistema sanitario nazionale (SSN) - la cui gestione è ormai da tempo in mano alle Regioni e non più allo Stato centrale - rappresenta un ostacolo fondamentale alla gestione di crisi di portata nazionale come quella che stiamo vivendo in questi giorni, che richiedono ovviamente un alto livello di coordinamento.
Appunti su una notte di terrore in Palestina
Ramallah, capitale provvisoria della Palestina, sono le due di notte tra domenica e lunedì. Voci alterate e concitate discussioni mi svegliano. Strano. Per 12 notti ho dormito in questo albergo di uno dei quartieri più eleganti e non ho mai sentito nessun rumore durante la notte. Pochi ospiti e nessuno è mai arrivato ubriaco o parlando a voce alta. Mi siedo sul letto, davanti alla porta, con le spalle alla finestra. Il frastuono aumenta, si sente rumore di oggetti che si rompono e di urla. Penso: sono loro! Lo conferma una botta forte e la porta si spalanca: quattro soldati dell'esercito israeliano entrano urlando nella mia stanza e mi puntano contro mitra e fucili. Alzo le mani, chiudo gli occhi e resto immobile per dei secondi interminabili. Urla, parole in una lingua incomprensibile per me e una pistola puntata sul petto. Penso: mi uccideranno! Ma non sento nessuno sparo.
Apro gli occhi e comincio a parlare a voce alta: Brasile (con un accento americano), Brasile! Brasile! Le urla si fermano, ma le armi restano ancora puntate. Vedo la scena. Davanti a me, due soldati con una maschera, armati fino ai denti. Ai piedi del letto, un altro soldato; dietro, il quarto soldato sempre con una maschera e la pistola che mi punzecchia sulla schiena. Dalla porta aperta posso vedere, in questo corridoio del quarto piano, una dozzina di soldati e cani e bastoni che sfondano le porte e uomini che vengono trascinati fuori dalla loro camera.
29 febbraio 2020
NATO e UE si schierano con il turco Erdogan patrocinatore dei terroristi
Come si è visto nella riunione della NATO presieduta dal segretario generale Stoltenberg, la NATO ha scelto di schierarsi a difesa del turco Erdogan e dei gruppi terroristi Al Nusra, ISIS, Tharir al-Sham, armati, riforniti e sostenuti dall’esercito di Ankara.
Abbandonati quindi al loro destino i combattenti curdi, che in un primo tempo erano stati sponsorizzati dagli USA, dalla NATO e dagli Stati occidentali, secondo la consuetudine statunitense dell'”usa e getta” quando non ti servono più.
Adesso la NATO pensa di utilizzare i turchi ed i loro gruppi terroristi favoriti per abbattere il regime di Bashar al-Assad in Siria e per contrastare la Russia che sostiene quel paese.
Abbandonati quindi al loro destino i combattenti curdi, che in un primo tempo erano stati sponsorizzati dagli USA, dalla NATO e dagli Stati occidentali, secondo la consuetudine statunitense dell'”usa e getta” quando non ti servono più.
Adesso la NATO pensa di utilizzare i turchi ed i loro gruppi terroristi favoriti per abbattere il regime di Bashar al-Assad in Siria e per contrastare la Russia che sostiene quel paese.
28 febbraio 2020
COVID19: Parte da Wuhan tra olimpiadi militari e 5G (fino a 60 Ghz)
Centro politico, economico, finanziario, commerciale, culturale ed educativo della Cina centrale, da Wuhan l’epidemia è partita prima di allarmare, terrorizzare e uccidere anche in Italia, paralizzata nell’economia bloccata a regioni alterne, provvedimenti estremi per scongiurare una notte lunga e profonda come quella calata nel capoluogo della provincia di Hubei, epicentro del Nuovo Coronavirus: da fine 2019 al 23 febbraio 2020, la macabra conta dice 2.459 decessi e 78.618 casi certi di persone contagiate in tutto il mondo. Oltre la Cina, segnalato il virus anche in Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Australia, Malaysia, Thailandia, Nepal, Stati Uniti d’America, Canada, Francia, Cambogia, Sri Lanka, Germania, Finlandia, Emirati Arabi Uniti, India, Italia, Filippine, Regno Unito, Russia, Taiwan, Svezia, Spagna, Belgio, Egitto, Iran, Libano e Israele.
Poco prima dello scoppio del terrore (praticamente un’anomala coincidenza in sovrapposizione col tempo stimato dell’incubazione del virus tra i 14 e i 28 giorni), militari e atleti della gran parte di queste stesse nazioni avevano preso parte al 7° Military World Games, una sorta di ‘olimpiade bellica’ tenuta dal 18 Ottobre al 27 Ottobre 2019 proprio a Wuhan:
27 febbraio 2020
Blocca il contagio: fermiamo il MES!
PRIMA ASSEMBLEA PUBBLICA
Roma, sabato 7 marzo 2020 ore 16:00. Sala Risorgimento, Hotel Massimo d’Azeglio Via Cavour, 18.
Cos'è il M.E.S.?
Il M.E.S. (Meccanismo Europeo di Stabilità) è una istituzione finanziaria internazionale (Art. 1) finanzionato dagli Stati che la sottoscrivessero (art. 8) a cui l’Italia è impegnata a versare ben 125 miliardi di euro.
Roma, sabato 7 marzo 2020 ore 16:00. Sala Risorgimento, Hotel Massimo d’Azeglio Via Cavour, 18.
Cos'è il M.E.S.?
Il M.E.S. (Meccanismo Europeo di Stabilità) è una istituzione finanziaria internazionale (Art. 1) finanzionato dagli Stati che la sottoscrivessero (art. 8) a cui l’Italia è impegnata a versare ben 125 miliardi di euro.
Coronavirus: Cavallo di Troia di una crisi globale?
Il Coronavirus è oramai l'argomento di qualsiasi dibattito nei media main-stream e nelle strade tra la gente comune. Alcune regioni hanno preso "misure di contenimento" contro la diffusione del virus, ma visto la mancanza di logica di queste misure, viene da chiedersi se il coronavirus sia l'ennesima finta pandemia proclamata dallOMS oppure è qualcosa di grave ma ahimé siamo governati da incompetenti...e le due cose non si escludono a vicenda!
Le implicazioni geopolitiche del Coronavirus sono comunque molto interessanti e vale la pena fare qualche riflessione, perchè non riguarda solo la salute o solo la Cina, come stiamo già vedendo.
Ci sono dati oggettivi che dovrebbero far nascere molti dubbi sulla gestione, a livello globale, del Coronavirus, dati che messi tutti insieme possono dare un quadro più chiaro (o più oscuro, dipende da punto di vista), della sitazione che stiamo vivendo.
Le implicazioni geopolitiche del Coronavirus sono comunque molto interessanti e vale la pena fare qualche riflessione, perchè non riguarda solo la salute o solo la Cina, come stiamo già vedendo.
Ci sono dati oggettivi che dovrebbero far nascere molti dubbi sulla gestione, a livello globale, del Coronavirus, dati che messi tutti insieme possono dare un quadro più chiaro (o più oscuro, dipende da punto di vista), della sitazione che stiamo vivendo.
Le élite progressiste stanno distruggendo le nostre istituzioni
Su Epoch Times Paul Adams denuncia l’attacco costante alle istituzioni da parte di una
parte politica. Si tratta del populista Trump? No, al contrario, sono
i progressisti che stanno distruggendo le fondamenta della nostra
società: dall’attacco costante all’istituzione più vicina
all’individuo (la famiglia) al sovvertimento costante delle
istituzioni democratiche per perseguire l’agenda politica di coloro
che si credono superiori. La denuncia di quanto sta avvenendo nella
tormentata società americana avrebbe potuto essere riferita
altrettanto bene a quanto succede nella nostra Italia.
In un nuovo, importante libro, lo scienziato politico Yuval Levin sostiene che abbiamo perso la fiducia nelle nostre istituzioni – pubbliche, private, civiche e politiche.
Noi abbiamo bisogno delle istituzioni, incluse le famiglie, le associazioni, le chiese, le corporazioni, i sindacati, i partiti politici, gli ordini professionali come quelli degli avvocati e dei medici, così come le istituzioni formali del governo come il Congresso, la presidenza e i tribunali.
In un nuovo, importante libro, lo scienziato politico Yuval Levin sostiene che abbiamo perso la fiducia nelle nostre istituzioni – pubbliche, private, civiche e politiche.
Noi abbiamo bisogno delle istituzioni, incluse le famiglie, le associazioni, le chiese, le corporazioni, i sindacati, i partiti politici, gli ordini professionali come quelli degli avvocati e dei medici, così come le istituzioni formali del governo come il Congresso, la presidenza e i tribunali.
25 febbraio 2020
Le banche centrali finanziano i governi (anche se non si può dire)
Nel 2015 la Banca
del Canada ha pubblicato un importante rapporto in cui spiega molto
bene come la banca centrale canadese finanzi direttamente il governo
canadese attraverso l'acquisto di titoli pubblici:
«L'acquisto da parte della Banca del Canada di titoli di Stato federali è il mezzo attraverso il quale la Banca crea denaro per il governo del Canada. Poiché la Banca del Canada è interamente di proprietà del governo federale, l'acquisto da parte del governo federale di titoli di nuova emissione può essere considerato una transazione interna. Registrando nuovi e uguali importi sulle sezioni dell'attivo e del passivo del proprio bilancio, la Banca del Canada crea denaro semplicemente inserendo delle sequenze in un computer.
«L'acquisto da parte della Banca del Canada di titoli di Stato federali è il mezzo attraverso il quale la Banca crea denaro per il governo del Canada. Poiché la Banca del Canada è interamente di proprietà del governo federale, l'acquisto da parte del governo federale di titoli di nuova emissione può essere considerato una transazione interna. Registrando nuovi e uguali importi sulle sezioni dell'attivo e del passivo del proprio bilancio, la Banca del Canada crea denaro semplicemente inserendo delle sequenze in un computer.
Coronavirus, epidemie, dimenticanze e affari
Tutti sanno, perché i media ci ricordano ogni giorno sulla stampa la "terribile epidemia di coronavirus" che ha avuto origine in Cina.
Ecco perché ho girato i portali dei media degli ultimi due decenni che "riportavano" l'esistenza di altre epidemie come quella asiatica, aviaria, suina e di altre epidemie e, con mia grande sorpresa, ho visto che i titoli attuali sono quasi una copia alla lettera degli altri eventi.
Tutti si riferivano ai milioni di morti che si sarebbero verificati, all'assenza di letti d'ospedale per le persone colpite, agli sforzi per sviluppare farmaci e anti-virus per controllare la peste, citando i responsabili, che in questo caso ricadono nel praticamente sconosciuto "pangolino".
Ecco perché ho girato i portali dei media degli ultimi due decenni che "riportavano" l'esistenza di altre epidemie come quella asiatica, aviaria, suina e di altre epidemie e, con mia grande sorpresa, ho visto che i titoli attuali sono quasi una copia alla lettera degli altri eventi.
Tutti si riferivano ai milioni di morti che si sarebbero verificati, all'assenza di letti d'ospedale per le persone colpite, agli sforzi per sviluppare farmaci e anti-virus per controllare la peste, citando i responsabili, che in questo caso ricadono nel praticamente sconosciuto "pangolino".
24 febbraio 2020
“Non sono esseri umani ma solo palestinesi”. In Israeele una malattia più grave del Coronavirus
Lo spirito IDF (esercito israeliano) in una frase: non sono esseri umani, sono palestinesi.
Dobbiamo ringraziare l’autista del trattore militare che è impazzito per le strade di Kfar Qaddum l’altro giorno e persino dargli una citazione di merito: lui ha fornito un quadro incredibilmente accurato della realtà di Israele, sia per gli israeliani che per il mondo esterno.
Si può guardare il video che circola sui social network: questi sono i metodi dell’occupazione sulle terre palestinesi. Questo è quello che sembra. Ecco come si comportano gli occupanti israeliani. Sono metodi pesanti, violenti e sfrenati. È difficile pensare a un’immagine che rifletta meglio la situazione di questo veicolo d’acciaio che corre selvaggiamente per le strade di un villaggio palestinese, sprofondando su una folla che cerca di fuggire per salvare le loro vite [immagini di bambini bruciati che fanno venire in mente anche il fosforo bianco, altri uccisi da un proiettile alla testa o la distruzione di edifici con i loro abitanti all’interno]. Non preoccupatevi delle accuse di antisemitismo: questo trattore parla il linguaggio dell’IDF più di ogni altra cosa. Dimenticatevi del Coronavirus, questa è la vera epidemia, con milioni di portatori in tutto Israele.
Si può guardare il video che circola sui social network: questi sono i metodi dell’occupazione sulle terre palestinesi. Questo è quello che sembra. Ecco come si comportano gli occupanti israeliani. Sono metodi pesanti, violenti e sfrenati. È difficile pensare a un’immagine che rifletta meglio la situazione di questo veicolo d’acciaio che corre selvaggiamente per le strade di un villaggio palestinese, sprofondando su una folla che cerca di fuggire per salvare le loro vite [immagini di bambini bruciati che fanno venire in mente anche il fosforo bianco, altri uccisi da un proiettile alla testa o la distruzione di edifici con i loro abitanti all’interno]. Non preoccupatevi delle accuse di antisemitismo: questo trattore parla il linguaggio dell’IDF più di ogni altra cosa. Dimenticatevi del Coronavirus, questa è la vera epidemia, con milioni di portatori in tutto Israele.
22 febbraio 2020
Resident Evil e Coronavirus: i giocatori discutono di una presunta inquietante connessione
Ormai da qualche tempo si sente continuamente parlare del Coronavirus, colpevole della morte di 80 persone con più di 3000 persone attualmente contagiate in Cina.
Vi abbiamo già parlato di come l'app Plague Inc., che vi consente di creare in laboratorio agenti patogeni in grado di debellare l'umanità sia al primo posto delle app più scaricatesempre in territorio cinese.
Vi abbiamo già parlato di come l'app Plague Inc., che vi consente di creare in laboratorio agenti patogeni in grado di debellare l'umanità sia al primo posto delle app più scaricatesempre in territorio cinese.
21 febbraio 2020
Con ogni mezzo necessario. By any means necessary Editoriale Tlaxcala, 21 febbraio 2020
TLAXCALA ΤΛΑΞΚΑΛΑ ТЛАКСКАЛА تلاكسكالا 特拉科斯卡拉
Questo 21 Febbraio del 2020 coincide con il quattordicesimo anniversario della nostra creazione ed entriamo nel nostro quindicesimo anno di esistenza, più che mai convinti dell'utilità dei nostro lavoro di trasmettitori. Coincide anche con il cinquantacinquesimo anniversario dell'assassinio di Malcolm X, il brillante rivoluzionario il cui percorso e il messaggio sono di una stupefacente attualità.
Malcom da piccolo è stato anche un bambino martire. All'età di 9 anni fu mandato da orfanotrofi a famiglie d'accoglienza, così come i suoi sette fratelli e sorelle, dopo che la loro madre, impazzita per l'omicidio del padre (discepolo di Marcus Garvey e apostolo del "ritorno in Africa") da parte di razzisti bianchi, venne rinchiusa in una struttura psichiatrica. Bravo studente, abbandonò gli studi quando uno dei suoi insegnanti preferiti gli disse che il suo sogno di diventare un avvocato era "irrealistico per un negro" e che avrebbe fatto meglio ad imparare il mestiere di carpentiere.
19 febbraio 2020
La moneta unica europea sta crollando
Da Bloomberg, una analisi dettagliata del nuovo crollo sui mercati della moneta unica. Un insieme di circostanze che unite insieme formano un quadro di un’Europa politicamente nel caos ed economicamente votata al fallimentare modello mercantilistico, con le maggiori economie preda di un inarrestabile rallentamento e incapaci di affrontare le conseguenze della nuova crisi che giunge dalla Cina. Ironia della sorte, la dura legge del mercato tanto osannata dall’ultraliberismo eurista si sta abbattendo sulla moneta unica, che “se due decenni fa era considerata una sfida all’esorbitante privilegio americano, ora si sta rivelando un modello politico profondamente difettoso con un’economia strutturalmente disfunzionale”. A quasi dieci anni di distanza, il “tramonto dell’euro” diventa anche il sottotitolo di Bloomberg.
Dalle turbolenze politiche in Germania al rallentamento della produzione, tutto sta andando storto.
Il tramonto dell’euro
Dalle turbolenze politiche in Germania al rallentamento della produzione, tutto sta andando storto.
Il tramonto dell’euro
17 febbraio 2020
Siria, Iraq, Iran, Kurdistan, Libia. Il mondo prigioniero della guerra imperialistica permanente

La definizione qui sopra non è, come si potrebbe pensare, di K. Marx, ma di uno che di racket se ne intendeva: Al Capone[1]. E l'imperialismo -aggiungiamo noi - è la sua espressione più compiuta. La prova più evidente che sia effettivamente così è data dall'infuriare della guerra ormai in ogni un angolo del pianeta, tanto più se ricco di qualche materia prima o perché situato in una posizione di importanza geostrategica come è il caso del Medioriente.
Esso ha la sfortuna di essere terra di mezzo fra Oriente e Occidente e di conservare nel suo sottosuolo grandi giacimenti di petrolio. Le due condizioni dovrebbero assicurare alle popolazioni che lo abitano un elevato grado di benessere socioeconomico come a poche altre al mondo; invece vi regna una barbarie che non conosce limiti.
Iscriviti a:
Post (Atom)