La Germania detiene la quota di partecipazione al fondo più alta (un 27%), versando 190 miliardi di euro, seguita da Francia (142 miliardi) e dall’Italia (che versa 125 miliardi di euro).
1 luglio 2012
La vittoria di Pirro di Super-Mario e l'immunità dell'E.S.M., il nuovo fondo "ammazza-stati"
Per capire perchè quella di Monti sia una vittoria di Pirro partiamo dalla comprensione dell’E.S.M. (Meccanismo Europeo di Stabilità), il cosiddetto fondo salva-stati. L’ESM sostituirà i fondi European Financial Stability Facility (EFSF) ed European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM) attualmente ancora in vigore, nati per salvare gli stati di Portogallo e Irlanda, investiti dalla crisi economico-finanziaria. L’Esm sarà attivo a partire da luglio 2012 e avrà una capacità di 500 miliardi di euro.
Di Salvatore Tamburro
La Germania detiene la quota di partecipazione al fondo più alta (un 27%), versando 190 miliardi di euro, seguita da Francia (142 miliardi) e dall’Italia (che versa 125 miliardi di euro).
La Germania detiene la quota di partecipazione al fondo più alta (un 27%), versando 190 miliardi di euro, seguita da Francia (142 miliardi) e dall’Italia (che versa 125 miliardi di euro).
L’ESM sarà regolato dalla legislazione internazionale e avrà sede a Lussemburgo. Il fondo emetterà prestiti (concessi a tassi fissi o variabili) a condizioni molto severe, con interventi sanzionatori per gli stati che non dovessero rispettare le scadenze di restituzione i cui proventi andranno ad aggiungersi allo stesso ESM.
L’ESM è una struttura SOVRANAZIONALE: il suo operato, i suoi beni, averi, ovunque si trovino e chiunque li detenga, dovranno avere immunità da ogni forma di processo giudiziario. Nell’interesse dell’ESM, tutti i membri del personale dovranno essere immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nella loro veste ufficiale e godranno dell’inviolabilità nei confronti dei loro atti e documenti ufficiali.
29 giugno 2012
Crisi europea: Dopo la Spagna toccherà all'Italia
La Spagna ha conosciuto oggi una crisi bancaria senza precedenti, che è la conseguenza diretta e indiretta della sua appartenenza all'euro. L'euro ha accelerato il fenomeno della de-industrializzazione dell'economia spagnola, che si è ripiegata verso il settore dei servizi e immobiliare. Le banche hanno ampiamente finanziato il settore immobiliare, fornendo ad esso sia agenti immobiliari e imprenditori, sia famiglie. I professionisti del settore sono stati i primi ad essere toccati dalla crisi, incapaci di vendere le case sia ai turisti, ad eccezione della Spagna - salvo i più ricchi - per i costi interni e il tasso di cambio dell'euro, sia alla popolazione.
Di Jacques SapirMarianne2.fr
La dinamica delle costruzioni si è brutalmente invertita. Si è passati dalla costruzione di 1 milione di abitazioni all'anno, alle circa 80.000 di oggi, una divisione per un fattore 12! Da qui l'esplosione della disoccupazione. La rapida contrazione delle costruzioni ha trascinato nella sua caduta l'intera economia, ed ha avuto importanti conseguenze per solvibilità globale del paese.
Le famiglie colpite dalla crescente disoccupazione che raggiunge il 24,4% della forza lavoro, non potevano far fronte agli interessi dei propri debiti e gli arretrati si sono accumulati. Ciò ha portato ad un tasso d'insolvenza pari all' 8,3% degli attivi bancari.
Le famiglie colpite dalla crescente disoccupazione che raggiunge il 24,4% della forza lavoro, non potevano far fronte agli interessi dei propri debiti e gli arretrati si sono accumulati. Ciò ha portato ad un tasso d'insolvenza pari all' 8,3% degli attivi bancari.
L'AMERICA E' PRONTA PER LA DITTATURA!
I governi totalitari come le forme persistenti di cancro, aver afferrato la lunga storia dell'uomo, cadendo e poi riemergere dai recessi profondi della nostra biologia culturale con la volonta' di devastare le una generazione sfortunata dietro l'altra. L'assunzione da parte di più è che questi imperi sono il prodotto delle burocrazie andate storte, superato dalla fame caotica esasperante per ricchezza e potere, e di solito manipolato dalle ambizioni singolari di un dittatore ipnotizzante. Per quelli di noi del Movimento Liberty che sono effettivamente istruiti sui dettagli meno riconosciuti della storia, dell'oligarchia e centralismo globalizzato è molto meno casuale di questo, e un processo molto più consapevole e subdolo rispetto al grande pubblico ignora è disposto a prendere in considerazione. Purtroppo, la verità finale è molto complessa, anche per noi.
Non si può addossare la colpa del dispotismo interamente sulle spalle dei globalisti. Purtroppo, i crimini delle élite sono possibili solo con una certa complicità da sottosezioni della popolazione. Senza la nostra passione per l'apatia e la paura, non ci può essere alcun controllo. Vale a dire, non vi è alcun potere su di noi, ma ciò che noi permettiamo di farci. Abbiamo spianato la strada alle nostre catastrofi personali.
Alla fine, compito primario di un tiranno non è quello di schiacciare le masse e di escluderle, ma le usa per ottenere il consenso volontario dei cittadini, di solito attraverso l'inganno. Senza il permesso del popolo la tirannia non può sopravvivere.
Alla fine, compito primario di un tiranno non è quello di schiacciare le masse e di escluderle, ma le usa per ottenere il consenso volontario dei cittadini, di solito attraverso l'inganno. Senza il permesso del popolo la tirannia non può sopravvivere.
28 giugno 2012
EVO MORALES - G20: "L’economia verde è il nuovo Colonialismo per sottomettere i Popoli"
I popoli del Sud oggi festeggiano il nuovo anno Andino Amazzonico, festeggiano l’Inti Raimy, in quechua Festa del Sole, l’Inca Cuti, in Aymara il ritorno del padre sole, l'orologio cosmico che ci indica i secoli della Madre Terra. Oggi anche in Bolivia è festa, festeggiamo l’anno nuovo andino amazzonico. Voglio fare gli auguri a tutti i popoli del sud, specialmente al movimento indigeno, ai popoli originari. Vent’anni fa, al Vertice della Terra realizzato qui in Brasile, si poneva una riflessione profonda sulla vita e sull’umanità prendendo in considerazione il nostro pianeta terra. Ricordo il grande messaggio di un uomo saggio, Fidel Castro, presidente e Comandante della Cuba Rivoluzionaria che ci diceva «ammazzate la fame, non l’uomo, pagate il debito ecologico, non il debito estero».
Selvas BlogAdesso ci rendiamo conto che quest’uomo aveva ragione, quando affermiamo che bisogna condannare il debito del sistema capitalista, giacchè noi Paesi cosiddetti poveri, o in via di sviluppo, sentiamo che il debito dei paesi capitalisti è impagabile.
In questa conferenza è importante fare profonde riflessioni tenendo presenti le generazioni future. Si discute sulla cosiddetta Economia Verde che, secondo il sentimento dei movimenti sociali del mondo, e specialmente del movimento indigeno, è il nuovo colonialismo per sottomettere i nostri popoli e i governi anticapitalisti.
L’ambientalismo dell’economia verde è un nuovo colonialismo con doppia faccia, da una parte è un colonialismo della natura, dato che commercializza le risorse della vita e dall’altro è un colonialismo dei paesi del Sud, che portano sulle loro spalle la responsabilità di proteggere l’ambiente distrutto dall’economia capitalista industriale del Nord.
I QUATTRO PILASTRI DELL'IMPERIALISMO NATO
Con espressione del tutto incongrua, ci si riferisce spesso alle "bugie" del potere, come se si trattasse di birichinate di bambini. In realtà, si tratta non di semplici bugie, ma di frodi. L'aggressione NATO contro la Siria viene spacciata per emergenza umanitaria e, dato che ormai l'emittente del Qatar, Al Jazeera, ha perso ogni credibilità, tocca adesso ad Amnesty International farsi carico di alimentare la propaganda interventista. Viene il sospetto che si sia permesso che venisse prodotto un film come "Diaz", solo perché nella locandina del film Amnesty International potesse ancora accreditarsi come ultimo baluardo dei diritti democratici. [1]
Comidad
Con l'incidente dell'abbattimento del proprio caccia, anche il governo turco ha aggiunto un ulteriore mattone all'edificio fraudolento montato attorno all'aggressione NATO contro la Siria. Ci si potrebbe chiedere quale legittimo interesse nazionale possa accampare Erdogan nel cercare di destabilizzare un Paese vicino con il quale i rapporti sono sempre stati ottimi, persino nel periodo della guerra fredda, quando i due Stati confinanti stavano in schieramenti opposti.
La massoneria militare che ha dominato la Turchia per ottanta anni - nonostante la sua sudditanza all'imperialismo britannico prima, ed all'imperialismo statunitense poi -, non aveva mai manifestato gli atteggiamenti avventuristici che oggi invece esibisce Erdogan.
Con l'incidente dell'abbattimento del proprio caccia, anche il governo turco ha aggiunto un ulteriore mattone all'edificio fraudolento montato attorno all'aggressione NATO contro la Siria. Ci si potrebbe chiedere quale legittimo interesse nazionale possa accampare Erdogan nel cercare di destabilizzare un Paese vicino con il quale i rapporti sono sempre stati ottimi, persino nel periodo della guerra fredda, quando i due Stati confinanti stavano in schieramenti opposti.
La massoneria militare che ha dominato la Turchia per ottanta anni - nonostante la sua sudditanza all'imperialismo britannico prima, ed all'imperialismo statunitense poi -, non aveva mai manifestato gli atteggiamenti avventuristici che oggi invece esibisce Erdogan.
27 giugno 2012
ISRAELE E’ UN PAESE DA IMITARE?
Il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti (PD), con un suo intervento sulla rivista “Shalom” ha comunicato che Israele è un Paese da imitare. In questo spirito, su iniziativa della Provincia di Roma, il 4 e 5 luglio si terranno le “Giornate della creatività e dell’innovazione”, con lo Stato ebraico ospite d’onore.
Perché Israele sarebbe un Paese da imitare?
Per l’ideologia sionista e l’occupazione della terra palestinese?
Per la pulizia etnica di Gerusalemme e di ampie parti della Cisgiordania?
Per l’assedio della Striscia di Gaza?
Per le migliaia di prigionieri politici, centinaia dei quali detenuti da anni senza accuse e senza processo?
Per il suo arsenale nucleare militare?
Per il suo arsenale nucleare militare?
Per il Muro dell’Apartheid, che ha trasformato città e villaggi palestinesi in altrettante prigioni a cielo aperto?
Per la sua legislazione teocratica e razzista, che discrimina fra cittadini ebrei e non ebrei?
Per le decine di Risoluzioni dell’ONU che si è sempre rifiutato di applicare?
Per le sue innovazioni tecnologiche, come il fosforo bianco?
Per la strage dei pacifisti della Freedom Flotilla?
Mentre il Presidente Zingaretti vorrebbe imitare Israele, le forze armate del suo modello bombardano Gaza e aggrediscono i pacifisti internazionali, come l’italiana Rosa Schiano, che cercano di alleviare le sofferenze della popolazione civile. Crediamo che anche in politica esista un limite al servilismo, e Zingaretti questo limite lo ha superato. Questa città non merita di essere rappresentata da un simile personaggio.
"Sulla fame non si specula", una campagna su cibo e finanza
Sono venticinquemila le persone che ogni giorno muoiono di fame. Mentre questa strage si rinnova, in tutto il mondo i prezzi dei prodotti alimentari rimangono alti e molto volatili. Che influenza ha la speculazione finanziaria sui generi alimentari? A spiegarcelo è la campagna "Sulla fame non si specula", nata ad aprile del 2011 a Milano da un gruppo di giornalisti, chef, rappresentanti di associazioni, economisti.
Di Valentina Valente
Future, derivati, swap. In tempi di crisi e speculazione finanziaria questi termini sono entrati nel glossario dei media e, indirettamente, nel nostro quotidiano. Ma cosa significano? E che influenza hanno sui generi alimentari? A spiegarcelo è la campagna italiana Sulla fame non si specula, nata ad aprile del 2011 a Milano da un gruppo di giornalisti, chef, rappresentanti di associazioni, economisti.
In occasione delle elezioni amministrative è stato infatti chiesto ai candidati sindaco del capoluogo lombardo di adottare un codice di condotta che impegna l’amministrazione a non investire in titoli derivati legati ai beni alimentari. Milano infatti ospiterà l’Expo 2015, il cui tema è Nutrire il pianeta, energia per la vita, un'occasione unica, dunque, per dare un segnale forte. Il codice di condotta è stato adottato dal Comune di Milano ad ottobre e da giugno 2012 anche la Provincia di Trento ha aderito alla mozione.
26 giugno 2012
ISLANDA... LA CRISI CONTINUA
Alla vigilia delle elezioni presidenziali in Islanda, il prossimo 30 giugno, persistono molti degli stessi problemi economici che hanno afflitto il paese negli ultimi tre anni. Nel gennaio 2009, il governo islandese divenne la prima vittima politica della crisi economica globale.
Di Jason Netek
A crisis continues in Iceland
Islandia… y la crisis continúaDi Jason Netek
A crisis continues in Iceland
Per quasi 20 anni, il Partito (conservatore) dell'Indipendenza aveva dominato la scena politica e costantemente riorientato l'economia della piccola nazione verso un settore finanziario sempre più deregolamentato. Prima della crisi del 2008, l'Islanda era uno dei paesi più ricchi del mondo grazie al suo settore bancario gonfiato, con debiti pari a 10 volte il prodotto interno lordo.
Nella misura in cui si è sviluppata la crisi nell'autunno del 2008, la valuta nazionale d'Islanda, la corona, è crollata e le tre maggiori banche sono fallite. L'inflazione galoppante e la rapida crescita della disoccupazione ha creato una situazione politicamente insostenibile.
Prima della caduta, mezzo milione di inglesi e olandesi avevano depositi nelle super-deregolamentate banche islandesi. I governi della Gran Bretagna e Paesi Bassi pagarono il conto dei risparmi perduti, e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) costrinse l'Islanda a firmare un accordo in cui s'impegnava a pagare tutti i creditori con gli interessi, in cambio di un prestito per un salvataggio di emergenza.
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La banca tedesca beneficiaria del "salvataggio" spagnolo
Una delle cause dell'attuale crisi in Spagna è lo scoppio della bolla immobiliare. Il matrimonio tra il capitale finanziario (banche, casse di risparmio, compagnie di assicurazione ed altri istituti finanziari) e il settore immobiliare ha creato tale bolla. Negli ultimi dieci anni sono state costruite più case nel nostro paese che in tutta la Francia, la Gran Bretagna e la Germania. E nonostante questa enorme costruzione che ha rappresentato quasi il 9% del PIL spagnolo, i prezzi sono saliti del 150%, crescendo molto più velocemente dei salari, e questo come risultato di speculazioni improprie.
Vnavarro.org
Non c'è dubbio che le banche, le casse di risparmio, la Banca di Spagna e le autorità pubbliche, sia spagnole che europee, ne erano a conoscenza. Bastava vedere un grafico in cui si confronta l'evoluzione dei prezzi delle abitazioni e dei salari (la stragrande maggioranza di compratori traggono il loro denaro dal reddito da lavoro) per vedere che i primi sono cresciuti molto più velocemente dei secondi. Si cerca di colmare con il credito la distanza tra i due prezzi. E quindi l'indebitamento delle famiglie è enorme.
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Vnavarro.org
Non c'è dubbio che le banche, le casse di risparmio, la Banca di Spagna e le autorità pubbliche, sia spagnole che europee, ne erano a conoscenza. Bastava vedere un grafico in cui si confronta l'evoluzione dei prezzi delle abitazioni e dei salari (la stragrande maggioranza di compratori traggono il loro denaro dal reddito da lavoro) per vedere che i primi sono cresciuti molto più velocemente dei secondi. Si cerca di colmare con il credito la distanza tra i due prezzi. E quindi l'indebitamento delle famiglie è enorme.
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25 giugno 2012
PARAGUAY: L'America latina isola i golpisti
Brasile, Argentina, Ecuador, Bolivia, Nicaragua richiamano ambasciatori - Venezuela interrompe invio petrolio - Mercosur sospende Paraguay
Il governo scaturito dal golpe express non è stato riconosciuto da nessun Paese latinoamericano ed affronta un isolamento continentale che si manifesta in varie forme. Nessun governo ha difeso o risparmiato critiche agli autori dell'imboscata parlamentare che ha deposto il presidente Lugo. Brasile, Argentina, Uruguay, Bolivia, Nicaragua, Ecuador e Venezuela hanno richiamato gli ambaciatori o chiuso le rispettive sedi diplomatiche ad Assuncion. Il Mercosur ha sospeso il Paraguay dall'area comune commerciale, vietando la partecipazione al vertice di metà settimana ai golpisti, mentre il Venezuela ha interrotto le forniture petrolifere. Questo lascia capire che la proposta di rivedere gli scambi commerciali avanzata dalla presidente brasiliana Dilma Roussef avrà certamente un seguito.
Il governo scaturito dal golpe express non è stato riconosciuto da nessun Paese latinoamericano ed affronta un isolamento continentale che si manifesta in varie forme. Nessun governo ha difeso o risparmiato critiche agli autori dell'imboscata parlamentare che ha deposto il presidente Lugo. Brasile, Argentina, Uruguay, Bolivia, Nicaragua, Ecuador e Venezuela hanno richiamato gli ambaciatori o chiuso le rispettive sedi diplomatiche ad Assuncion. Il Mercosur ha sospeso il Paraguay dall'area comune commerciale, vietando la partecipazione al vertice di metà settimana ai golpisti, mentre il Venezuela ha interrotto le forniture petrolifere. Questo lascia capire che la proposta di rivedere gli scambi commerciali avanzata dalla presidente brasiliana Dilma Roussef avrà certamente un seguito.
Selvas Blog
Il blocco regionale sudamericano (UNASUR) è deciso a stroncare sul nascere il ritorno di pratiche antidemocratiche d'un oscuro passato. Il Mercosur, formato dal Brasile, Argentina e Uruguay -uniche frontiere terrestri del Paraguay- ha in mano le carte per mettere all'angolo i senatori golpisti.
Il blocco regionale sudamericano (UNASUR) è deciso a stroncare sul nascere il ritorno di pratiche antidemocratiche d'un oscuro passato. Il Mercosur, formato dal Brasile, Argentina e Uruguay -uniche frontiere terrestri del Paraguay- ha in mano le carte per mettere all'angolo i senatori golpisti.
21 giugno 2012
ZANZARE DRONI: LE NUOVE NANOTECNOLOGIE MILITARI USA!
E' l'ultimo "giocattolino" dell'esercito americano, già in produzione. Un insetto drone, controllabile a grande distanza e dotato di telecamera, microfono e siringa. Secondo le autorità è in grado di prelevare DNA o iniettare dispositivi RFID di localizzazione nella persona - obiettivo, provocando una sensazione di dolore quasi impercettibile, paragonabile a quello provocato dalla puntura di una normalissima zanzara.
Ovviamente gli utilizzi a cui potrebbe essere destinato dai servizi segreti sono molteplici: può essere utilizzato come spia, essendo dotato di telecamera e microfono, ma anche come "silenzioso sicario", iniettando nella vittima prescelta, al posto del chip RFID uno dei potentissimi veleni disponibili nel mercato, in grado di provocare arresti cardiaci, facendo pensare a un decesso naturale. La "zanzara drone" può penetrare in una villa sorvegliatissima, eludendo guardiani e sistemi di allarme, passando a fianco degli addetti alla sorveglianza, penetrando attraverso una finestra o una semplice fessura, per poi magari essere "parcheggiata" sopra un armadio fino a quando la vittima non se ne va a dormire, pungerla e abbandonare l'ambiente senza lasciare traccia e destare sospetti. Le tecnologie militari sono avanzatissime, ed è obbligatorio considerare che la maggioranza di queste sono mantenute segrete.
Ovviamente gli utilizzi a cui potrebbe essere destinato dai servizi segreti sono molteplici: può essere utilizzato come spia, essendo dotato di telecamera e microfono, ma anche come "silenzioso sicario", iniettando nella vittima prescelta, al posto del chip RFID uno dei potentissimi veleni disponibili nel mercato, in grado di provocare arresti cardiaci, facendo pensare a un decesso naturale. La "zanzara drone" può penetrare in una villa sorvegliatissima, eludendo guardiani e sistemi di allarme, passando a fianco degli addetti alla sorveglianza, penetrando attraverso una finestra o una semplice fessura, per poi magari essere "parcheggiata" sopra un armadio fino a quando la vittima non se ne va a dormire, pungerla e abbandonare l'ambiente senza lasciare traccia e destare sospetti. Le tecnologie militari sono avanzatissime, ed è obbligatorio considerare che la maggioranza di queste sono mantenute segrete.
Ottusità e Mala Fede della sinistra italiana
L’ottusità e mala fede le malattie terminali della sinistra confluita nel Partito Unico Liberista Italiano
Perché lasciare l’iniziativa alla destra populista la questione di uscire dell’euro?
Di Ferraioli Domenico
Mi domando e dico oramai è diventato chiaro a tutti che come era stato progettato, congeniato e gestito l’euro non poteva mai funzionare. Per loro fortuna ma nessuno lo ha notato anche il nostro Mortadella Prodi con i suoi compagni di merenda firmatari con lui di un documento (pubblicato su Repubblica e continuato sul corriere della sera) dove hanno riconosciuto che la debolezza dell’euro era dovuto a loro stessi nel “Manifesto della demenza europeista” che chiamava a raccolta tutti i sostenitori EUROPEISTI non solo italiani ma anche degli altri paesi della UE per accelerare il processo di unificazione politica europea immaginando di colmare l’handicap del deficit democratico delle istituzioni della UE. per risolvere la crisi dell’Euro.
Sperando in questo modo di spostare la “questione euro” su un altro piano politico quello della creazione di una federazione degli Stati Uniti d’Europa. Che scimmiottasse quella degli USA.
LA NATO SPONSOR DEL CRIMINE ORGANIZZATO
La missione degli osservatori ONU in Siria è stata sospesa non appena è cominciata a risultare insostenibile la versione occidentale, tutta centrata sui "crimini contro l'umanità del dittatore Assad". Il capo della commissione d'inchiesta è un generale norvegese, Robert Mood, quindi un membro della NATO. Mood non poteva certo rischiare di smentire la propria organizzazione. La sospensione non sarebbe definitiva, e probabilmente per la NATO ora il problema è di guadagnare tempo per fare opera di "persuasione" sugli altri osservatori. [1]
Per gli osservatori ONU si trattava in effetti di scoprire l'acqua calda, cioè quanto risulta già noto dal dicembre scorso, da quando un sito israeliano, Debkafile, ha rivelato con tutti i dettagli che i cosiddetti ribelli siriani sono in realtà dei mercenari dell'emiro del Qatar. [2]
Il Qatar è da anni un Paese coordinato militarmente con la NATO. L'anno scorso, in una sua visita all'emiro, il segretario della NATO Rasmussen ha sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la cooperazione con il Qatar. Si è visto. [3]
L'emiro del Qatar è lo stesso che si è incontrato con Mario Monti lo scorso aprile. Con gli atteggiamenti da accattone che ormai lo contraddistinguono, Monti ha supplicato l'emiro di intensificare i suoi investimenti in Italia. Nell'intervista rilasciata ad Ezio Mauro ed Eugenio Scalfari qualche giorno fa, Monti ha rivelato un dettaglio piccante di quell'incontro. Alla domanda dello stesso Monti sul perché non investisse maggiormente in Italia, l'emiro avrebbe risposto "Corruption!".
20 giugno 2012
L'EUROPA STA SGRETOLANDO LE SOVRANITA' NAZIONALI
Arriva dall’Economist l’ennesima conferma del grave attentato alla democrazia da parte dell’Europa nei confronti degli Stati membri: Corea del Sud, Costa Rica, Uruguay e Isole Mauritius sono tutti Paesi con un indice democratico maggiore del nostro. Ed il Botswana sta peggio di noi per molto poco. Per la precisione siamo al trentunesimo posto, con un peggioramento di 3 posizioni rispetto al 2010 e con una tendenza negativa consolidata negli ultimi anni.
L’Economist Intelligent Unit è una costola del “The Economist” e fornisce periodicamente una guida alla comprensione degli affari a livello mondiale, con analisi e previsioni sugli orientamenti politici, economici e di mercato di circa duecento nazioni, ed alla cui realizzazione collaborano alcune centinaia di esperti. La quarta edizione del report misura il livello di democrazia di oltre 165 Stati alla data di Dicembre 2011, attraverso l’esame di 5 categorie: processo elettorale e pluralismo, libertà civili, funzionamento del governo politico, partecipazione e cultura politica.
Secondo l’analisi dall’EIU, la crisi economica ha contribuito a mettere in ginocchio i principi democratici soprattutto in Europa, attraverso il declino di alcuni comportamenti dei Governi, della partecipazione politica e della libertà dei media.Leggi tutto...
E' DA PAGARE IL DEBITO ?
Il debito è ormai una questione centrale nell'agenda politica e sociale. E' nel suo nome che si effettuano privatizzazioni, misure di austerità e, infine, il trasferimento del costo della crisi sulle spalle della maggioranza della popolazione. Bisogna in primo luogo porsi queste domande: chi beneficia del debito? Chi l'ha contratto? A cosa è servito? Chi dovrebbe pagarlo? E' a queste domande che cercano di rispondere coloro che, all'interno del movimento degli Indignati, evidenziano la necessità di un'audit (revisione, N.d.T.) cittadino dei debiti.
Di Esther Vivas
Nei decenni degli anni '80, '90 e 2000, abbiamo visto l'impatto del debito estero sui popoli del Sud del pianeta, attraverso l'applicazione sistematica di programmi di adeguamento strutturale e di misure di austerità nella spesa sociale che era presentata come "necessaria" per garantire il rimborso.
Dal 2010, con l'esplosione della crisi del debito sovrano, quest'ultimo è diventato un tema centrale anche nei paesi dell'Unione Europea, e in particolare tra quelli della sua periferia, dove si condensano le contraddizioni dell'attuale crisi.
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Di Esther Vivas
Nei decenni degli anni '80, '90 e 2000, abbiamo visto l'impatto del debito estero sui popoli del Sud del pianeta, attraverso l'applicazione sistematica di programmi di adeguamento strutturale e di misure di austerità nella spesa sociale che era presentata come "necessaria" per garantire il rimborso.
Dal 2010, con l'esplosione della crisi del debito sovrano, quest'ultimo è diventato un tema centrale anche nei paesi dell'Unione Europea, e in particolare tra quelli della sua periferia, dove si condensano le contraddizioni dell'attuale crisi.
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19 giugno 2012
La Grecia e il futuro del progetto europeo
L’esperimento economico neoliberista in corso in Grecia costruirà, o manderà in frantumi l’Unione europea, come noi la conosciamo. I Greci continuano ad aderire alle fila dei partiti politici orientati a sinistra, semplicemente alla ricerca di una valida “alternativa” [EPA] Per la sopravvivenza della zona euro e del capitalismo globale in generale, le elezioni del 17 giugno in Grecia costituiranno un ancora più importante punto di riferimento che il voto del 6 maggio. Il risultato elettorale del 6 maggio ha dimostrato che la maggior parte del popolo greco si rifiuta di accettare l’imposizione dello smantellamento delle loro infrastrutture sociali ed economiche, l’impoverimento flagrante di larghi strati della società, l’annientamento del futuro delle prossime generazioni, e la denigrazione di un intero stile di vita.
Di Stathis Gourgouris Στάθης Γουργουρής
Ancora più importante, la società greca ha dimostrato che non accetterà di essere utilizzata come cavia in un esperimento di livello mondiale dell’economia neoliberista.
Come abbiamo sostenuto in un recente articolo nel “The Wall Street Journal”, questo non costituiva solo un esperimento economico. La Cancelliera tedesca Angela Merkel viene citata per avere ammesso che, nell’imporre tali dolorose misure di austerità, la Troika ha scelto di punire la Grecia per impartire una lezione a tutte le altre società europee, che potrebbero prendere in considerazione l’opposizione e la resistenza ai suoi dettami.
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Di Stathis Gourgouris Στάθης Γουργουρής
Ancora più importante, la società greca ha dimostrato che non accetterà di essere utilizzata come cavia in un esperimento di livello mondiale dell’economia neoliberista.
Come abbiamo sostenuto in un recente articolo nel “The Wall Street Journal”, questo non costituiva solo un esperimento economico. La Cancelliera tedesca Angela Merkel viene citata per avere ammesso che, nell’imporre tali dolorose misure di austerità, la Troika ha scelto di punire la Grecia per impartire una lezione a tutte le altre società europee, che potrebbero prendere in considerazione l’opposizione e la resistenza ai suoi dettami.
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18 giugno 2012
BILL & MELINDA GATES FOUNDATION E LA RICERCA PER IL CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE
Spingere vaccini al mondo intero non è apparentemente l'unico obiettivo del famigerato gruppo Bill & Melinda Gates Foundation, che è riferito ora il finanziamento della ricerca in bracciali di monitoraggio umano capace di misurare sia le risposte emotive e fisiche a vari stimoli. Secondo il Washington Post (WP), la Fondazione Gates ha già tranquillamente speso più di un milione di dollari di ricerca sui braccialetti biometrici, che potrebbero alterare per sempre il modo in cui gli studenti imparano e gli insegnanti insegnano.
Bill & Melinda Gates Foundation funding research into bracelets that track mental, emotional responses
In una mossa controversa che è stato solo di recente portato alla luce, la Fondazione Gates avrebbe sborsato più di circa mezzo milione di dollari per South Carolina Clemson University alla fine dello scorso autunno, e 600.000 dollari per il Centro Nazionale per tempo e Learning (NCTL), un gruppo dedicato a migliorare i risultati degli studenti. Entrambi i contributi sono stati destinati a finanziare gli studi del test sull'efficacia dei "risposta galvanica della pelle", dei bracciali, che valutano le risposte fisiologiche di studenti di materiale didattico.
In una mossa controversa che è stato solo di recente portato alla luce, la Fondazione Gates avrebbe sborsato più di circa mezzo milione di dollari per South Carolina Clemson University alla fine dello scorso autunno, e 600.000 dollari per il Centro Nazionale per tempo e Learning (NCTL), un gruppo dedicato a migliorare i risultati degli studenti. Entrambi i contributi sono stati destinati a finanziare gli studi del test sull'efficacia dei "risposta galvanica della pelle", dei bracciali, che valutano le risposte fisiologiche di studenti di materiale didattico.
17 giugno 2012
SI E' VOTATO AD ATENE O A BRUXELLES?
Non era mai accaduto dalla fine della guerra fredda, che alla campagna elettorale per il voto all'interno di uno stato sovrano, partecipassero con tanta enfasi tutti i grandi poteri che gestiscono la politica e la finanza globale. Dai leader dei paesi europei ai vertici della BCE e del FMI, passando attraverso le grancasse dei media di tutta Europa. La nuova tornata elettorale, che a distanza di un solo mese dalla precedente ha riportato quasi 10 milioni di greci alle urne, dal momento che l'esito della votazione di maggio non aveva consentito la formazione di un governo che avallasse i diktat della BCE, è stata dipinta nell'immaginario collettivo come una sorta di referendum sull'euro, dal cui esito sarebbe dipeso il futuro della sciagurata moneta che ci accompagna da ormai dieci anni.
Capi di stato (con in testa Angela Merkel), mestieranti politici, banchieri, economisti d'accatto, giornalisti mainstream ed esperti da cortile di ogni risma e colore si sono prodigati senza sosta, nell'appellarsi al senso di responsabilità del popolo greco, affinchè si recasse in massa a votare il sostegno alla UE, all'euro e al piano di austerità che di tale sudditanza é parte integrante.....
14 giugno 2012
L'Europa centrale e orientale nel «Nuovo Ordine Mondiale»
La globalizzazione e il Nuovo Ordine Mondiale vogliono costruire la propria egemonia attraverso le scuole e le università private
Di Peter Bachmaier
La globalizzazione in senso moderno è iniziata con la liberalizzazione del commercio mondiale e con l’introduzione del neoliberismo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Ciò è strettamente correlato al termine “Nuovo Ordine Mondiale”, coniato dal presidente Bush nel settembre 1990 in un messaggio indirizzato al Congresso USA, dopo il crollo del blocco sovietico; e Bush puntualizzava : “Un nuovo ordine mondiale,…guidato dagli Stati Uniti”. Questo è il sistema internazionale che abbiamo tutt’oggi.
Lo sconvolgimento radicale del 1989 con l’aiuto dell’OccidenteIl cambiamento essenziale nel nuovo ordine mondiale è avvenuto con l’espansione dell’Occidente verso l’Europa centrale e orientale, che fino al 1989 erano appartenute all’impero dell’Unione Sovietica, ma a queste regioni Gorbaciov “aveva rinunciato” il 2 dicembre 1989 alla Conferenza di Malta con il presidente Bush, per cui ora questi paesi fanno parte dell’Impero Occidentale.
Il crollo del blocco sovietico e lo sconvolgimento del 1989 erano dovuti alla intrinseca debolezza del sistema, ma anche al “fattore occidentale”, soprattutto all’offensiva degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Reagan.
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