1 febbraio 2012
"A NOI SCHETTINO, A VOI IL CERMIS"!
Il 3 febbraio 1998, esattamente 14 anni fa, un aereo militare statunitense, decollato dalla base aerea di Aviano, tranciò di netto il cavo della funivia del Cermis, in Val di Fiemme. Una cabina con 20 persone a bordo precipitò al suolo da un'altezza di 110 metri. La neve si riempì di lamiere contorte e di sangue. Morirono tutti.
Gli Stati Uniti cercarono dapprima di sostenere che la cabina di trasporto fosse caduta da sola. Solo grazie al tempestivo sequestro del velivolo incriminato, ad opera della magistratura trentina, fu possibile provare la responsabilità dell'aviazione americana. Il pilota, durante il volo, aveva con sè una videocamera. Riprendeva la sua faccia sorridente. Il giorno dopo distrusse immediatamente il nastro ed ogni prova circa i reali motivi del disastro.
Lotta all'evasione fiscale: Tanto tuonò che piovve
Di Anna Moffa
I Lupi di Einstein Lotta all'evasione fiscale: l'avevano annunciata, in pompa magna, già a Dicembre. Tutti si chiedevano: ma come farà questo governo tecnico a cantare vittoria laddove tanti altri hanno fallito? La domanda è lecita ma la risposta era scontata: Un super-governo può solo adottare uno strumento super. Una super-cazzola? Non scherziamo, questo è un governo serio, rigoroso, ma equo e giusto. Adotterà un super-computer, un computer coi fiocchi, con tanto di nome (per il cognome dovremo attendere).
Si chiama Serpico, acronimo per 'Servizio Per i Consumatori' E che servizio!
Avevano detto: dal primo gennaio 2012 entrerà in funzione Serpico, per combattere la piaga dell'Italia. La corruzione, la mancanza di trasparenza, il laissez faire, i prestiti che non abbiamo chiesto noi e che non si sa dove siano finiti, la corruzione, l'imbroglio perpetuo.....? No, l'evasione fiscale. Ma cos'è Serpico?
30 gennaio 2012
NWO: Che cosa sta per accadere?
In questi ultimi giorni stiamo osservando delle scene
sconcertanti negli Stati Uniti. "Perché noi americani continuano ad
agire come se niente fosse, e tenere la testa sotto la terra. Abbiamo
bisogno di svegliarci. Merda sta davvero sul punto di esplodere e
qui stiamo continuando a vivere come se tutto va bene. Non capisco ed è
spaventoso." Questo è il commento di un cittadino americano riguardo a quello che sta accadendo:
Firma la petizione contro ACTA il bavaglio mondiale ad internet
È urgente una mobilitazione anche in Italia dopo quella contro l'emendamento Fava.
Oggi a Tokyo l’Unione Europea ha firmato ufficialmente il trattato ACTA (Accordo Commerciale Anti Contraffazione). Una decisione grave, perchè avviene pochi giorni dopo le grandi mobilitazioni in Italia e negli Stati Uniti che hanno mostrato la contrarietà dei cittadini in tutto il mondo contro provvedimenti che, con il pretesto della proprietà intellettuale, impediscono l’accesso ai farmaci dei paesi in via di sviluppo e mettono un bavaglio ad internet.29 gennaio 2012
AIR FORCE USA: Un "Social Radar" per controllare i cuori e le menti!
Gli importanti scienziati della Air Force degli Stati Uniti di solito spendono il loro tempo cercando di capire come costruire satelliti migliori o produrre jet che possano volare ad una velocità folle. Questo rende il dr. Mark Maybury, attualmente direttore delle ricerche, un caso un po' isolato. Costui vorrebbe costruire un apparato di sensori per scrutare attentamente all’interno dell’animo delle persone - e prevedere i conflitti prima che si scatenino.
Di Noah Shachman
Wired
Maybury ha battezzato questo suo allucinante progetto “Social Radar”. E il confronto con i sensori tradizionali non è casuale, egli rivela a “Danger Room”.
Maybury, che funge da capo consulente scientifico dei vertici dell’Air Force, afferma:
“L’Air Force e la Marina degli Stati Uniti, in questo e in altri paesi, hanno una storia di sviluppo di sonar per vedere attraverso l’acqua, radar per vedere attraverso l’aria, e IR [raggi infrarossi] per vedere nel buio della notte. Bene, ora vogliamo anche vedere all’interno dei cuori e delle menti delle persone. Ma il “Radar Sociale” non sarà l’unico sistema sensorio a scoprire le ansie segrete. Saranno più sensori virtuali, combinando una vasta gamma di tecnologie e discipline, che verranno impiegati per misurare il polso di una società e valutare la sua salute futura.
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Di Noah Shachman
Wired
Maybury ha battezzato questo suo allucinante progetto “Social Radar”. E il confronto con i sensori tradizionali non è casuale, egli rivela a “Danger Room”.
Maybury, che funge da capo consulente scientifico dei vertici dell’Air Force, afferma:
“L’Air Force e la Marina degli Stati Uniti, in questo e in altri paesi, hanno una storia di sviluppo di sonar per vedere attraverso l’acqua, radar per vedere attraverso l’aria, e IR [raggi infrarossi] per vedere nel buio della notte. Bene, ora vogliamo anche vedere all’interno dei cuori e delle menti delle persone. Ma il “Radar Sociale” non sarà l’unico sistema sensorio a scoprire le ansie segrete. Saranno più sensori virtuali, combinando una vasta gamma di tecnologie e discipline, che verranno impiegati per misurare il polso di una società e valutare la sua salute futura.
28 gennaio 2012
TEOLOGIA DELLA LIBERALIZZAZIONE
Opzione preferenziale per i ricchi - Privatizzare gli utili, nazionalizzare le perdite dell'elite globalista
Di Tito Pulsinelli
Di Tito Pulsinelli
SelvasBlog
Sono gli stessi, sempre gli stessi che ieri l'altro promettevano la moltiplicazione dei pani, dei pesci e delle caldarroste, oggi impongono l'etica anoressica e rigori spartani a destra, a manca e in basso. Solo in basso, mai in alto. I vedovi precoci della "globalizzazione" redentrice, sono gli attuali apologeti delle penitenze coattive e progressive, su scala di massa. Con immutato fervore mistico, i prestigiatori -diventati becchini- applicanno i ferri teraupeutici che -secondo loro- hanno valenza e versatilitá universale. Applicabili in ogni tempo e luogo del globo terracqueo, in Africa e nella periferia europea. A Buenos Aires, chez i "piccoli dragoni", a Mosca, a Cittá del Messico, a Cittá del Capo, Atene e Roma. Sarebbe lo spirito dei "nuovi" tempi, compiaciuto di rappresentarsi come ineluttabile e inquestionabile, come una nuova legge di gravitá.
vedi "COME L’ARGENTINA E’ USCITA DALLA CRISI GRAZIE A UNA POLITICA OPPOSTA A QUELLA CHE VOGLIONO IMPORCI. IL NOBEL USA STIGLITZ CI CONSIGLIA LA SOLUZIONE ARGENTINA"
Sono gli stessi, sempre gli stessi che ieri l'altro promettevano la moltiplicazione dei pani, dei pesci e delle caldarroste, oggi impongono l'etica anoressica e rigori spartani a destra, a manca e in basso. Solo in basso, mai in alto. I vedovi precoci della "globalizzazione" redentrice, sono gli attuali apologeti delle penitenze coattive e progressive, su scala di massa. Con immutato fervore mistico, i prestigiatori -diventati becchini- applicanno i ferri teraupeutici che -secondo loro- hanno valenza e versatilitá universale. Applicabili in ogni tempo e luogo del globo terracqueo, in Africa e nella periferia europea. A Buenos Aires, chez i "piccoli dragoni", a Mosca, a Cittá del Messico, a Cittá del Capo, Atene e Roma. Sarebbe lo spirito dei "nuovi" tempi, compiaciuto di rappresentarsi come ineluttabile e inquestionabile, come una nuova legge di gravitá.
vedi "COME L’ARGENTINA E’ USCITA DALLA CRISI GRAZIE A UNA POLITICA OPPOSTA A QUELLA CHE VOGLIONO IMPORCI. IL NOBEL USA STIGLITZ CI CONSIGLIA LA SOLUZIONE ARGENTINA"
L'UE FIRMA L'ACTA: IL TRATTATO GLOBALE SULLA CENSURA INTERNET
Oggi, l'Unione Europea e 22 Stati membri hanno firmato L'accordo contro la Contraffazione Commerciale - Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA), ha annunciato il Ministero giapponese degli Affari Esteri. Si sono uniti ora agli Stati Uniti e ad altre sette nazioni che hanno firmato il trattato lo scorso ottobre.
Questa cerimonia della firma ha semplicemente formalizzato l'adozione di ACTA da parte dell'UE il mese scorso, durante un incontro del tutto estraneo su agricoltura e pesca, riferisce Techdirt.
Activist Post
Anche se avviato dagli Stati Uniti, il Giappone è il depositario ufficiale del trattato.
Anche se avviato dagli Stati Uniti, il Giappone è il depositario ufficiale del trattato.
La rimozione della clausola Three Strikes, secondo cui gli utenti colpiti da tre capi d’accusa riguardanti la pirateria verrebbero esclusi da internet, ha aperto la strada all’adozione di ACTA da parte dell'UE il mese scorso.
Collegato ad ACTA, un capitolo dell'Accordo di Partenariato Trans Pacifico - Trans Pacific Partnership Agreement (TPP) - "i firmatari avrebbero adottato misure sul copyright ancora più restrittive rispetto a quelle di ACTA", riferisce la Electronic Frontier Foundation.
Eccovi gli Stati Uniti d'Europa
(Immagine di Josetxo Ezcurra) Mario Monti è lì per costruire l’Europa unita. Politicamente unita, sfruttando le condizioni propizie per la cessione della nostra sovranità. La persegue lui, la persegue Draghi, la persegue la Merkel, Papademos, la perseguono tutti tranne i popoli, che ogni volta cui è stato concesso di esprimersi sul tema hanno bocciato il progetto. Un referendum in Irlanda ha bocciato il Trattato di Lisbona. I referendum francesi e olandesi hanno bocciato la nuova Costituzione Europea. Ogni volta che questo accade, la UE trova un modo nuovo per aggirare la volontà popolare.
Byoblu
La Costituzione Europea, gettata dalla finestra, è rientrata dalla porta dentro al Trattato di Lisbona. L’Irlanda è stata costretta a ripetere il referendum e a votare sì. In Grecia, il referendum sull’austerity è stato impedito dalle banche prima ancora di riuscire ad essere indetto. Come dice Nigel Farage: l’Europa conosce solo due risposte possibili alle consultazioni popolari: “Sì” e “Sì, per favore!”.
La Costituzione Europea, gettata dalla finestra, è rientrata dalla porta dentro al Trattato di Lisbona. L’Irlanda è stata costretta a ripetere il referendum e a votare sì. In Grecia, il referendum sull’austerity è stato impedito dalle banche prima ancora di riuscire ad essere indetto. Come dice Nigel Farage: l’Europa conosce solo due risposte possibili alle consultazioni popolari: “Sì” e “Sì, per favore!”.
In Italia un referendum sulla questione è tabù. Nessuno lo chiede. Nessuno lo concede. Il Trattato di Lisbona è stato ratificato dal Parlamento a Ferragosto del 2008, quando la gente era ebbra di vino. Una questione di mera precauzione, quasi inutile. Se lo avessero ratificato in qualsiasi altro giorno sarebbe stato lo stesso: i media avrebbero parlato della Champions o degli acquisti di Natale in forte calo.
27 gennaio 2012
L' IMPERIALISMO AL « VERDE »: Tempeste sotto la superficie (Parte I)
La strategia di difesa degli Stati Uniti illustrata dal presidente Barack Obama a Washington il 5 gennaio viene condizionata dalla necessità di tagliare la spesa del Pentagono di quasi mezzo bilione (500 miliardi) di dollari nel prossimo decennio. Innegabilmente, esiste qualche nota positiva nella prospettiva che questa sia una strategia determinata da disgrazie di bilancio - anche se Obama e il capo del Pentagono Leon Panetta hanno insistito sul fatto che si tratta in verità di pura e semplice strategia.
Di MK Bhadrakumar
Strategic Culture Foundation
Nelle parole di Obama, “la marea della guerra si sta ritirando, quindi la questione a cui questa strategia risponde è di quale tipo di esercito noi [gli USA] avremo bisogno molto tempo dopo che le guerre dell’ultimo decennio si saranno concluse.”
Però una valutazione rigidamente contraria è stata attribuita all’influente repubblicano, presidente alla Camera dei Rappresentanti della commissione sulle Forze Armate, Buck McKeon, che ha affermato: “Si tratta di una strategia condotta alla nostre spalle a favore di un’America di sinistra. Il presidente ha confezionato la nostra [statunitense] ritirata dal mondo nelle vesti di una nuova strategia, per mascherare la sua dismissione della nostra difesa militare e nazionale.”
La questione può essere risolta con una certa sicurezza solo dal mese prossimo, quando il ministero della Difesa degli Stati Uniti spiegherà nei dettagli le assegnazioni relative al suo bilancio proposte per il 2013, e arriveremo a conoscere dove sono stati fatti i tagli.
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Leggi anche: L’Imperialismo in un’epoca a corto di liquidi: gli Stati Uniti possono far fronte solo ad una… “mezza guerra” fredda (Parte II)
Di MK Bhadrakumar
Strategic Culture Foundation
Nelle parole di Obama, “la marea della guerra si sta ritirando, quindi la questione a cui questa strategia risponde è di quale tipo di esercito noi [gli USA] avremo bisogno molto tempo dopo che le guerre dell’ultimo decennio si saranno concluse.”
Però una valutazione rigidamente contraria è stata attribuita all’influente repubblicano, presidente alla Camera dei Rappresentanti della commissione sulle Forze Armate, Buck McKeon, che ha affermato: “Si tratta di una strategia condotta alla nostre spalle a favore di un’America di sinistra. Il presidente ha confezionato la nostra [statunitense] ritirata dal mondo nelle vesti di una nuova strategia, per mascherare la sua dismissione della nostra difesa militare e nazionale.”
La questione può essere risolta con una certa sicurezza solo dal mese prossimo, quando il ministero della Difesa degli Stati Uniti spiegherà nei dettagli le assegnazioni relative al suo bilancio proposte per il 2013, e arriveremo a conoscere dove sono stati fatti i tagli.
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26 gennaio 2012
LA NIGERIA A GOLDMAN SACHS?
Si è stabilita una nuova moda, per la quale ogni personalità politica o
istituzionale deve condire i suoi discorsi con inesorabili denunce dello
strapotere della finanza globale, che, da "servizio nei confronti della
produzione", è diventata scopo in sé e funzione primaria. Una volta
pronunciata l'astratta denuncia, si può tornare tranquillamente ad
obbedire alle banche.
COMIDAD
Il caso più clamoroso di questa schizofrenia, è dato dalla questione dell'inserimento dell'obbligo del pareggio di bilancio nella Costituzione. Strano che nessun costituzionalista abbia sentito il bisogno di chiarire che una tale norma è di per sé incostituzionale, poiché uno Stato che accetti di trasformare il pareggio di bilancio da scelta politica in norma vincolante, si consegna in ostaggio ai propri creditori. Tanto vale affermare chiaramente che la sovranità appartiene alle banche.
Il caso più clamoroso di questa schizofrenia, è dato dalla questione dell'inserimento dell'obbligo del pareggio di bilancio nella Costituzione. Strano che nessun costituzionalista abbia sentito il bisogno di chiarire che una tale norma è di per sé incostituzionale, poiché uno Stato che accetti di trasformare il pareggio di bilancio da scelta politica in norma vincolante, si consegna in ostaggio ai propri creditori. Tanto vale affermare chiaramente che la sovranità appartiene alle banche.
25 gennaio 2012
Il progetto “Giorno del Giudizio” e gli avvenimenti nascosti: JFK, lo scandalo Watergate, l’Iran-Contra e l’11 settembre (2/2)
Nella seconda parte del suo saggio sullo Stato occulto in USA, Peter Dale Scott ritorna sull’assassinio di Robert Kennedy, lo scandalo Watergate e l’affare Iran-Contra. Strumentalizzando questi avvenimenti, il complesso militare-industriale si è progressivamente impossessato del potere in un paese ormai in stato di emergenza permanente. Secondo lo storico canadese, la prima rivendicazione di movimenti come Occupy Wall Street dovrebbe essere reclamare a gran voce l’abrogazione del Patriot Act, che rende legale la risoluzione dell’emergenza della crisi politica negli Stati Uniti tramite mezzi militari.
Di Peter Dale Scott
La firma del Patriot Act da parte di George W. Bush nel 2001. 10 anni più tardi, questa legge eccezionale è ancora in vigore, prorogata dalla firma automatica di un "autopen" (macchina da riproduzione firma) mentre Obama era al’estero. Questa legge permette in particolare al governo degli Stati Uniti la detenzione senza limiti e senza imputazione di ogni persona sospettata come “terrorista”.
La crescita del potere repressivo in seguito agli avvenimenti profondi
23 gennaio 2012
IL CIBO COME MERCE
Il cibo soddisfa uno dei bisogni umani basilari. L'accesso stabile a una dieta equilibrata è fondamentale sia per la crescita che lo sviluppo dei giovani, così come per la salute nel corso di tutta la vita. Anche se il cibo è in linea generale abbondante, la malnutrizione è ancora comune. La contraddizione tra la disponibilità di abbondanti scorte di cibo a livello mondiale e la malnutrizione e la fame diffusa, deriva principalmente dal considerare i prodotti alimentari alla stregua di qualsiasi merce.
Di Fred Magdoff
Per molti millenni dall'origine della nostra specie, gli esseri umani sono stati cacciatori e raccoglitori, un'esistenza che si potrebbe pensare fragile. Tuttavia, a giudicare da evidenze archeologiche, corroborate da esempi recenti, i cacciatori e raccoglitori in genere hanno seguito una dieta varia che ha fornito una nutrizione adeguata. Per esempio, gli studi nei decenni 1960 e '70 sui Kung dell'Africa meridionale, raccoglitori per letteralmente migliaia di anni, dimostrano che, nonostante mangiassero la carne che cacciavano, traevano circa i due terzi del loro nutrimento da una base vegetale - noci (per oltre un terzo del consumo calorico), frutta, radici e bacche - con un apporto di circa 2.400 calorie al giorno. I gruppi di cacciatori-raccoglitori erano egualitari e tutti partecipavano all'approvvigionamento del cibo.
L'Ecuador è forse il posto più radicale ed emozionante sulla Terra?
Da NetworkIdeas qualcuno ci ricorda che non esiste solo debito e austerità, che un altro mondo è possibile, che è veramente successo, e non stiamo sognando...
Di Jayati Ghosh
L'Ecuador, in questo momento, deve essere considerato uno dei luoghi più emozionanti sulla Terra, nel senso che indica un nuovo paradigma di sviluppo. Mostra quanto può essere realizzato con la volontà politica, anche in tempi di incertezza economica. Solo 10 anni fa, l'Ecuador era più o meno un caso disperato, una quintessenza di "repubblica delle banane" (in effetti è il più grande esportatore mondiale di banane), caratterizzato da instabilità politica, disuguaglianze, un'economia scarsamente performante, e l'impatto sempre incombente degli Stati Uniti sulla sua politica interna.
Nel 2000, in risposta a un'iperinflazione e a problemi di bilancia dei pagamenti, il governo ha “dollarizzato” l'economia, sostituendo il sucre con la valuta statunitense come moneta a corso legale. Questo ha ridotto l'inflazione, ma non ha fatto nulla per affrontare i fondamentali problemi economici, e ha ulteriormente limitato lo spazio della politica interna.
Un punto di svolta è arrivato con l'elezione a Presidente dell'economista Rafael Correa.
L'Ecuador, in questo momento, deve essere considerato uno dei luoghi più emozionanti sulla Terra, nel senso che indica un nuovo paradigma di sviluppo. Mostra quanto può essere realizzato con la volontà politica, anche in tempi di incertezza economica. Solo 10 anni fa, l'Ecuador era più o meno un caso disperato, una quintessenza di "repubblica delle banane" (in effetti è il più grande esportatore mondiale di banane), caratterizzato da instabilità politica, disuguaglianze, un'economia scarsamente performante, e l'impatto sempre incombente degli Stati Uniti sulla sua politica interna.
Nel 2000, in risposta a un'iperinflazione e a problemi di bilancia dei pagamenti, il governo ha “dollarizzato” l'economia, sostituendo il sucre con la valuta statunitense come moneta a corso legale. Questo ha ridotto l'inflazione, ma non ha fatto nulla per affrontare i fondamentali problemi economici, e ha ulteriormente limitato lo spazio della politica interna.
Un punto di svolta è arrivato con l'elezione a Presidente dell'economista Rafael Correa.
22 gennaio 2012
L'UE VUOLE SANZIONARE BUDAPEST MA ORBAN "SE NE FREGA"!
È rottura tra Budapest e Bruxelles. L’Europa ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Ungheria chiedendo di modificare alcuni aspetti della Costituzione in vigore dal primo gennaio, come l’indipendenza della Banca centrale, l’autonomia della magistratura e il garante della privacy, pena la non riattivazione del prestito Ue-Fmi. L’ala di sinistra del Parlamento di Strasburgo chiede la sospensione dei diritti dello Stato magiaro come membro dell’Ue, mentre in patria Orban cerca di minimizzare i rilievi europei a mere questioni tecniche e tira dritto.
Da Linkiesta
L’Ungheria e l’Europa. La partita corre lungo due binari. Nei giorni scorsi la Commissione ha aperto una procedura d’infrazione contro Budapest, esortando il governo magiaro, guidato dal discusso Viktor Orban, a rettificare le norme costituzionali entrate in vigore il primo gennaio. Violano ordinamento e principi comunitari: così si sono pronunciati Barroso e i commissari. Gli interventi richiesti sono tre. Il primo riguarda l’indipendenza della Banca centrale,
L’Ungheria e l’Europa. La partita corre lungo due binari. Nei giorni scorsi la Commissione ha aperto una procedura d’infrazione contro Budapest, esortando il governo magiaro, guidato dal discusso Viktor Orban, a rettificare le norme costituzionali entrate in vigore il primo gennaio. Violano ordinamento e principi comunitari: così si sono pronunciati Barroso e i commissari. Gli interventi richiesti sono tre. Il primo riguarda l’indipendenza della Banca centrale,
L'Elite globale nasconde 18 trilioni di dollari in banche offshore
Nei giorni scorsi, il fatto che Mitt Romney ha milioni di dollari parcheggiati nelle Isole Cayman, ha fatto notizia in tutto il mondo. Ma quando si tratta di banche off-shore, quello che Mitt Romney sta facendo è insignificante. La verità è che l'elite globale nasconte una quantità quasi incredibile di denaro nelle banche offshore. Secondo una scioccante ricerca fatta dal Fondo monetario internazionale, l'elite globale possiede un totale di 18.000 miliardi di dollari nelle banche offshore. E questa cifra non tiene conto neppure dei soldi che hanno in Svizzera.
The Economic Collapse
Questa è una quantità impressionante di denaro. Tenete presente che il PIL degli Stati Uniti nel 2010 era solo di 14.580 miliardi di dollari. Allora perché l'elite mondiale si da tanto da fare a nascondere i soldi nelle banche offshore? Beh, ci sono due ragioni principali. Una è la privacy e l'altra è la bassa imposizione fiscale. La privacy è un grosso problema per quelli che sono coinvolti in imprese illegali come il traffico di droga, ma il motivo principale per cui le persone spostano i soldi nelle banche offshore è per evitare le tasse. Alcuni conti bancari vengono aperti in nazioni straniere per minimizzare legalmente le tasse ed altri conti bancari vengono aperti in nazioni straniere, per evitare illegalmente le tasse. Restereste assolutamente stupiti di quello che alcune grandi corporazioni e individui ricchi fanno, per evitare di pagare le tasse. Purtroppo, la maggior parte del resto di noi non ha le risorse o le conoscenze per fare questi giochi, così veniamo tassati fino all’estremo.
The Economic Collapse
Questa è una quantità impressionante di denaro. Tenete presente che il PIL degli Stati Uniti nel 2010 era solo di 14.580 miliardi di dollari. Allora perché l'elite mondiale si da tanto da fare a nascondere i soldi nelle banche offshore? Beh, ci sono due ragioni principali. Una è la privacy e l'altra è la bassa imposizione fiscale. La privacy è un grosso problema per quelli che sono coinvolti in imprese illegali come il traffico di droga, ma il motivo principale per cui le persone spostano i soldi nelle banche offshore è per evitare le tasse. Alcuni conti bancari vengono aperti in nazioni straniere per minimizzare legalmente le tasse ed altri conti bancari vengono aperti in nazioni straniere, per evitare illegalmente le tasse. Restereste assolutamente stupiti di quello che alcune grandi corporazioni e individui ricchi fanno, per evitare di pagare le tasse. Purtroppo, la maggior parte del resto di noi non ha le risorse o le conoscenze per fare questi giochi, così veniamo tassati fino all’estremo.
Allora, perché le chiamano "banche offshore"?
21 gennaio 2012
I FALSIFICATORI DI NOTIZIE
Chi manipola certe immagini drammatiche su YouTube?
Il “rumore” è sempre stato solito avere una cattiva reputazione. Nelle opere di Shakespeare si presupponeva che i “rumori”, le dicerie, avessero il significato di abili bugie e servissero alla diffusione di resoconti seppur dettagliati, ma falsi, di vittorie e sconfitte. Nessun giornalista potrebbe credibilmente parlare di massacri, torture e arresti di massa, citando solo “forti rumori”, come prove uniche dei suoi rapporti.
I membri della redazione, a qualunque giornale, televisione o stazione radio lavorasse il giornalista, scuoterebbero la testa increduli in presenza di fonti tanto vaghe e incerte, e quasi certamente si rifiuterebbero di seguirlo.
Ma supponiamo che il nostro giornalista eliminasse il termine “rumore”, diceria, il sentito dire, e lo sostituisse con “YouTube” o “blogger”, come fonte d’informazioni. Allora, secondo esperienze recenti, i redattori non scuoterebbero più la testa, magari si congratulerebbero con il/la collega per l’uso giudizioso e opportuno di Internet.
I membri della redazione, a qualunque giornale, televisione o stazione radio lavorasse il giornalista, scuoterebbero la testa increduli in presenza di fonti tanto vaghe e incerte, e quasi certamente si rifiuterebbero di seguirlo.
Ma supponiamo che il nostro giornalista eliminasse il termine “rumore”, diceria, il sentito dire, e lo sostituisse con “YouTube” o “blogger”, come fonte d’informazioni. Allora, secondo esperienze recenti, i redattori non scuoterebbero più la testa, magari si congratulerebbero con il/la collega per l’uso giudizioso e opportuno di Internet.
20 gennaio 2012
19 gennaio 2012
Il “Progetto Giudizio Universale” e gli avvenimenti occulti: JFK, lo scandalo Watergate, l’Iran-Contra e l’11 settembre (1/2)
In questa analisi in due parti, l’ex diplomatico e docente di scienze politiche Peter Dale Scott mostra come e per quali tappe successive dall’assassinio di John Kennedy, gli Stati Uniti si sono trovati in bilico nella situazione che il presidente Eisenhower temeva e da cui aveva messo in guardia i suoi concittadini. Dal 26 ottobre 2011, con l’instaurazione del Patriot Act, è lo Stato nascosto, una struttura segreta al di là dell’immagine democratica, che governa ormai il paese.
Di Peter Dale Scott
Réseau Voltaire
Di Peter Dale Scott
Réseau Voltaire
Il 22 novembre 1963 alle 13, JFK viene dichiarato ufficialmente morto. Alle 14.38 il vice-presidente Lindon B. Johnson presta giuramento nell’aereo presidenziale Air Force One. Al suo fianco Jacqueline Kennedy, che indossa ancora il suo vestito Chanel imbrattato del sangue di suo marito. In un’intervista che concederà qualche mese dopo l’assassinio allo storico Arthur Schlesinger Jr, lei esprime la sua idea che sia stato Johnson stesso ad aver orchestrato l’assassinio di suo marito insieme con alcune lobbies petrolifere del Texas. (foto)
“Sono cosciente che esiste la possibilità di instaurare una tirannia vera e propria negli Stati Uniti. Dobbiamo dunque assicurarci che l’agenzia (la National Security Agency) e tutte quelle che possiedono tali tecnologie operino in un contesto di legalità e sotto controllo appropriato, in modo che non si debba mai cadere in tale baratro. Cadervi dentro significherebbe non poter tornare indietro.” Senatore Frank Church (1975).
In questo articolo vado ad affrontare quattro avvenimenti importanti e tuttavia poco conosciuti: l’assassinio di John F. Kennedy, lo scandalo Watergate, l’Iran-Contra e l’11 settembre. Analizzerò questi avvenimenti profondi come facenti parte di un processo politico ancora più occulto che li connette, un processo che ha favorito la costituzione di un potere repressivo negli Stati Uniti, a scapito della democrazia.
MARIO MONTI, LOBBISTA DEI BOMBANCHIERI DELLA NATO
Cresce l'interesse delle multinazionali finanziarie per i business "poveri", dalle pensioni agli ammortizzatori sociali. Tutto diventa occasione per privatizzazioni, imposizione di conti correnti e carte di credito (vedi la "flexsecurity"). Bisogna "liberalizzare", ma le assicurazioni diventano obbligatorie su tutto: oltre alle casalinghe, ora anche i professionisti devono essere assicurati e gli automobilisti, invece che un tagliando, dovranno avere un microchip.
Comidad
L'assalto del lobbying bancario ai business poveri ha determinato che ora si trovi nel mirino anche la categoria dei tassisti. La "liberalizzazione" dei taxi è già avvenuta da anni negli Stati Uniti, dove i tassisti sono ormai quasi tutti degli immigrati. Lavoratori indiani, pakistani o slavi sono stati costretti nel proprio Paese ad indebitarsi con qualche agenzia finanziaria, per essere poi indotti ad emigrare in modo da riuscire a pagare almeno gli interessi sul proprio debito. L'emigrazione non è una scelta, ma una conseguenza dell'indebitamento personale; e se la "corporazione" dei tassisti non si toglie di mezzo, le agenzie finanziarie non avranno modo di farsi ripagare i debiti. Va da sé che le agenzie finanziarie fanno quasi tutte parte di sottogruppi di grandi banche internazionali.[1]
Comidad
L'assalto del lobbying bancario ai business poveri ha determinato che ora si trovi nel mirino anche la categoria dei tassisti. La "liberalizzazione" dei taxi è già avvenuta da anni negli Stati Uniti, dove i tassisti sono ormai quasi tutti degli immigrati. Lavoratori indiani, pakistani o slavi sono stati costretti nel proprio Paese ad indebitarsi con qualche agenzia finanziaria, per essere poi indotti ad emigrare in modo da riuscire a pagare almeno gli interessi sul proprio debito. L'emigrazione non è una scelta, ma una conseguenza dell'indebitamento personale; e se la "corporazione" dei tassisti non si toglie di mezzo, le agenzie finanziarie non avranno modo di farsi ripagare i debiti. Va da sé che le agenzie finanziarie fanno quasi tutte parte di sottogruppi di grandi banche internazionali.[1]
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