François Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France, ha negato il 16 febbraio su France Inter qualsiasi qualità monetaria al Bitcoin, riducendolo al rango di "asset speculativo". Il governatore è nel suo ruolo di banchiere centrale e quindi di guardiano della moneta quando castiga questa strana moneta digitale, un possibile concorrente nel campo monetario che è il suo. Inoltre, la Banque de France appartiene ad un sistema monetario europeo, dominato dalla Banca Centrale Europea, in linea di principio al riparo dalle manipolazioni monetarie che deliziavano i suoi predecessori sulla comodissima poltrona di Governatore, rue de la Vrillière, (Parigi 1) quando era possibile di tanto in tanto svalutare la moneta nazionale, cioè il franco, per far uscire la nostra economia da un solco ricorrente.
Astana è la nuovissima e super tecnologica capitale del Kazakistan, ma rappresenta anche un importante centro massonico del Nuovo Ordine Mondiale.
“Astana” vuol dire “capitale” e nel lessico tradizionale dei nomadi kazaki significa “luogo dove si decide”, ma stranamente è anche l’anagramma di “Satana”. Ma ovviamente è solo una coincidenza!
Nel diciannovesimo secolo era poco più di un villaggio ma dopo aver ottenuto l’indipendenza dalla Russia esplose e la città venne costruita grazie ai petroldollari kazachi. Fra i tanti monumenti presenti due in particolare sono interessanti: il Palazzo della Pace e della Concordia e il monumento Bayterek. Come mai questi edifici sono così interessanti?
Antonio Catricalà è morto suicida a Roma nella sua abitazione, sul movente è mistero, si sarebbe sparato un colpo di pistola.
L’ex Garante dell’Antitrust e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà è morto a Roma, trovato stamattina nella sua abitazione in quartiere Parioli, in apparenza sembrerebbe suicidio. La terribile notizia è stata data dall’Ansa, citando fonti investigative. Si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto è giunta la Polizia e la Scientifica per compiere i primi rilievi e capire se la dinamica della tragica morte sia avvenuta proprio nei termini rilevati a prima vista.
Dinnanzi all’interesse suscitato dalla corsa ai vaccini ogni altro argomento relativo al virus passa oggi in secondo piano. Ma nella lotta alla pandemia un aspetto importante, forse persino più importante dei vaccini, almeno fino a quando non sarà vaccinata una massa critica sufficiente ad arrestarla, sono le cure.
Ogni tanto qualche buona notizia la si coglie nei giornali, L’autorevole TimesofIsrael il 5 febbraio scorso titolava “Il nuovo farmaco israeliano ha curato 29 dei 30 casi di COVID moderati/gravi in pochi giorni”.
Debriefing di Haim Yativ, ingegnere, e del Dr. Hervé Seligmann, ex dell'Unità di Ricerca sulle Malattie Infettive Emergenti e Tropicali della Facoltà di Medicina dell'Università di Aix-Marseille. Haim Yativ e il dottor Seligmann hanno analizzato i dati sui vaccini di Israele in un articolo pubblicato sul sito Nakim.org.
Il Collectif citoyen de FranceSoir e l'associazione Bon Sens sono molto legati alle pubblicazioni, all'analisi dei dati, al feedback dei vari paesi sulla vaccinazione, ed erano interessati all'articolo. Abbiamo chiesto di intervistarli per capire la loro analisi e i suoi limiti.
Gli autori dell'articolo dichiarano di non avere conflitti o interessi se non quello di avere figli in Israele.
“Prima o poi, la coppa della pazienza, compreso il governo siriano, potrebbe essere traboccante e seguirà uno sciopero di ritorsione, che di conseguenza porterà a un nuovo ciclo di tensione. Questi scioperi devono essere fermati, sono controproducenti. Ci auguriamo che la parte israeliana ascolterà le nostre preoccupazioni, comprese le preoccupazioni sulla possibilità di un’escalation di violenza in Siria“, ha detto Aleksandr Lavrentiev, lo special envoy del presidente russo.
Dato che si tratta di una dichiarazione ufficiale, è ovvio che la Russia è estremamente insoddisfatta delle azioni di Israele, soprattutto dopo che sono stati effettuati scioperi nelle aree in cui erano di stanza cittadini siriani militari e civili russi. Secondo gli analisti, come primo passo, la Russia può iniziare a sollevare i suoi aerei da combattimento nel cielo per contrastare Israele,
Qualcosa di allarmante sta accadendo tra le nostre gambe.
Il numero di spermatozoi è diminuito; i bambini stanno sviluppando più anomalie genitali; più ragazze stanno sperimentando la pubertà precoce; e le donne adulte sembrano soffrire di un calo della qualità degli ovuli e di più aborti.
Quattro anni fa, un'eminente studiosa della salute riproduttiva, Shanna H. Swan, ha calcolato che dal 1973 al 2011, il numero di spermatozoi degli uomini medi nei paesi occidentali è diminuito del 59%. Inevitabilmente, ci sono stati titoli su "Spermageddon" e il rischio che l'uomo scomparisse, ma poi siamo passati a inseguire altri oggetti luccicanti.
"In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti 'reparti pieni di varianti' riferite al reparto di degenza di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco, l'ASST Fatebenefratelli Sacco precisa che tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all'interno del presidio". Lo si legge in una nota della stessa Asst in riferimento all'allarme lanciato ieri dal direttore delle Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, che aveva parlato di "reparti pieni di varianti".
"Attualmente - prosegue la nota - le percentuali di varianti identificate (verificate secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dall'ISS o su controlli a campione) sono in linea con la media nazionale ed inferiori alla media regionale".
L'attivista e artista Dea segnala il clima difficilissimo che si respira adesso in Israele, dove la criminalizzazione di chi rifiuta il vaccino anticovid ha raggiunto livelli impensabili. "C'è chi pensa di discriminare i non vaccinati. Non avrei mai creduto che proprio in Israele potessimo vivere alcune situazioni che ricordano il passato più cupo"
“Il tempo della vita è breve e se viviamo è per calpestare la testa dei re.”
(Shakespeare)
Per la terza volta di seguito, il movimento catalano pro-indipendenza ha vinto con la maggioranza assoluta nelle elezioni catalane. Ha vinto clamorosamente con 74 seggi, più dei 68 che stabiliscono la maggioranza (nelle elezioni precedenti aveva vinto con 70). Questa volta anche con il 51,22% dei voti, rendendolo la maggioranza tra gli elettori.
Le elezioni erano previste per il prossimo anno, ma sono state anticipate perché i tribunali spagnoli hanno destituito il presidente catalano Joaquim Torra per aver disobbedito a una commissione elettorale che gli aveva ordinato di togliere uno striscione che criticava l'incarcerazione dei politici catalani.
Il nuovo governo non è ancora operativo ma Walter Ricciardi, il consulente del ministro della Salute e appena nominato membro della Pontificia Accademia per la Vita, già invoca il lockdown totale insieme alla vaccinazione di massa. Non importa se casi e decessi sono in calo, ora si agita lo spauracchio delle varianti per irrigidire ulteriormente le misure di segregazione.
È stata la sua prima uscita dopo la nomina a membro della Pontificia Accademia per la Vita, e come accade immancabilmente per ogni suo intervento ha suscitato immediatamente un focolaio di polemiche. Parliamo di Gualtiero Walter Ricciardi, il professore di Igiene consulente personale del rinnovato ministro della Salute, Roberto Speranza.
Mario Draghi questo è. Un incappucciato della finanza. E’ un uomo espressione delle élite finanziarie che si mette a disposizione della politica. Incappucciato della finanza era un’espressione di Federico Caffè, che oggi rinnegherebbe completamente l’operato di Mario Draghi.
L’Italia è un paese ipnotizzato. A furia di demolire la politica e di pensare che la politica non abbia i mezzi e le capacità per dare le risposte, allora ci si affida anche all’ipnosi di Mario Draghi.
Un articolo del Financial Times del 20 marzo 2020, in modo subdolo e insidioso, già propagandava il Great Reset, il "Nuovo Mondo" distopico nell'agenda del Nuovo Ordine Mondiale. Il giornale, paladino del pensiero neoliberista ci ricorda che "ogni crisi è un'opportunità"... ovviamente in stile Shoc Economy di Naomi Klein, e chissà se (come nel libro della scrittrice) gli shoc sono "studiati a tavolino" o " naturali". Articolo inquietante nel suo modo di manipolare il pensiero e presentare la dittatura più malvagia della storia, come qualcosa di inevitabile, quindi accettabile e infine come un nuovo mondo necessario alla sopravvivenza dell'uomo! (NdE)
Capitalismo o morte? In un'intervista pubblicata nel dicembre del 2019, il famoso marxista americanoDavid Harveyha reso assai chiaro, con una franchezza deprimente, in che cosa possa rapidamente degenerare la teoria di Marx, quando, dopo decenni, si continua ad ignorare in maniera sovrana la crisi sistemica, e di conseguenza non si dà forma ad un adeguato concetto di crisi[*1].
Rivoluzione? Una «fantasia comunista», oramai non viviamo più nel 19° secolo. Il capitale è «too big to fail», è diventato troppo necessario, e pertanto non possiamo permetterci il suo crollo. D'altra parte, le cose devono essere «mantenute in movimento», dal momento che in caso contrario «moriremmo quasi tutti di fame».
Molti di noi hanno amici o familiari che hanno intenzione di farsi vaccinare. Forse credono veramente di essere in pericolo. Forse pensano che sia meglio prevenire che curare. Forse vogliono solo essere in grado di andare di nuovo al bar.
Se conoscete qualcuno che ha intenzione di farsi vaccinare contro il Covid19, fategli queste cinque domande. Assicuratevi che capisca esattamente il loro significato.
1. Sapevi che non abbiamo MAI vaccinato con successo contro nessun coronavirus?
Mentre in Italia le piste sciistiche vivono il dramma di un dietrofront di Speranza quando mancavano poche ore alle riaperture, non accade lo stesso in Svizzera, dove invece l’attività sciistica procede con tutte le misure di sicurezza in atto.
Questo evidentemente non va giù a Walter Ricciardi. Il consigliere del ministro della Salute ha messo nel mirino la Svizzera a “Che Tempo Che Fa”, puntando il dito nel corso della trasmissione proprio sugli elvetici, accusati di essere responsabili della diffusione della variante inglese in Europa, facendo riferimento alla presenza di turisti del Regno Unito.
Non si è fatta attendere la replica della confederazione svizzera:
“Non esiste nessuna evidenza scientifica che i focolai di variante inglese in Europa abbiano avuto origine dagli impianti di risalita elvetici“.