In un mondo segnato da disuguaglianze e conflitti, e su un pianeta sofferente, l’energia pulita e le nuove tecnologie sembrano essere oggi i vettori di un futuro migliore, nel quale l’umanità potrà finalmente interrompere la dipendenza dai combustibili fossili e perseguire una crescita più sostenibile e sempre meno basata sullo sfruttamento di risorse finite.
Ma davvero credete che la soluzione universale sia la mascherina? Pensate davvero possa essere la panacea per fronteggiare la pandemia? Ritenete veramente che la mascherina rappresenti lo spartiacque etico per poter giudicare l’umanità e dividerla tra beati e dannati? Ma in che razza di civiltà progredita pensate di vivere se dopo svariati mesi state ancora li a credere che tutto si risolva come facevano i primitivi: distanziandosi, rintanandosi, mascherandosi, disinfettandosi le mani e accusando coloro che non lo fanno, augurandogli ogni male?
Forse non vi siete accorti che le vittime di Sars-Cov-2 non sono solo tra gli spavaldi no-mask , ma si contano anche tra i predicatori mascherati, come la ex-ministra della salute Lorenzin che assicura di aver seguito scrupolosamente tutte le direttive sanitarie. C’è gente di ogni risma e credo tra chi ha contratto l’infezione, devoti delle misure anti-virus, religiosi della mascherina e non soltanto atei del Covid, nichilisti o critici “negazionisti”…
A nessuno sfugge che la piaga del coronavirus sta facilitando l’istituzione di quella che Michel Foucault chiamava la ‘biopolitica’, una nuova forma di tirannia che non si impone con i manganelli o con i fucili ma con strumenti molto più sofisticati che ottengono il dominio sulle persone attraverso il controllo degli spazi che abitano, le loro relazioni personali, i loro comportamenti e affetti e anche i loro pensieri e desideri più segreti. Gli “stati di allarme”, il “coprifuoco” e le altre “limitazioni alla mobilità” che disturbano così le menti più grezze sono solo manovre fuorvianti.
Molto più subdole (ed efficaci) sono, ad esempio, le tecnologie di sorveglianza di massa che tracciano i nostri movimenti e manipolano le nostre decisioni, anche prevedendole; tecnologie alle quali la maggioranza sociale si attiene docilmente, mentre digitano sui loro smartphone, tranquilli e convinti che il potere li utilizza per proteggere la nostra sicurezza personale e preservare la nostra salute.
Si chiama “Terzo atto per la protezione della popolazione in caso di situazione epidemica di portata nazionale” questo il nome del disegno di legge dibattuto, lo scorso 6 novembre, dal Bundestag, il parlamento tedesco. Una legge delega che conferirebbe, se approvata, pieni poteri al governo restringendo tutte le liberà costituzionali in nome del virus.
Il medico della Asl romana ricorre al Tar contro Conte: "Le nuove misure sono sproporzionata, potenzialmente nocive per la salute e dannose per l'economia"
Le misure introdotte dall'ultimo Dpcm sono sproporzionate e potenzialmente nocive per la salute delle persone. Per questi motivi, il medico di base dell'Asl Roma 6, Mariano Amici, ha presentato ricorso al Tar del Lazio, contro l'ultimo decreto del presidente del Consiglio, che ha imposto nuove restrizioni in tutta Italia.
"Le misure introdotte- spiega il medico ad Agi- sono sproporzionate rispetto all'attuale situazione sanitaria ma soprattutto nocive: anziché salvaguardarla, rischiano di danneggiare la salute dei cittadini e soprattutto creano da subito pesanti danni all'economia nazionale con ripercussioni inevitabili anche per la spesa pubblica".
“Il Covid è stato ingigantito: è il panico e la paura di finire intubato o di morire che fa esplodere il sistema sanitario, non i malati. Se ricevo cento telefonate al giorno da chi non sta male, come curo i malati veri?“.
Sono le parole del professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, a Libero.
“La comunicazione è stata sbagliata. Terrorizzare le persone può aiutare a farle stare in casa, ma a livello ospedaliero gestire una popolazione nel panico genera solo caos. Se oggi le strutture sanitarie rischiano il collasso è anche perché sono assediate da migliaia di persone asintomatiche o poco sintomatiche che si potrebbero tranquillamente curare a casa che invece prendono d’assalto i pronto soccorso, intasano i centralini degli ospedali, fanno perdere tempo ai medici. E tutto avviene perché sono state spaventate dalle istituzioni, che avrebbero invece dovuto tranquillizzarle“, aggiunge il professore.
“Andava detto che il Corona sta facendo danni enormi ma che la maggioranza dei positivi è asintomatica o poco sintomatica e che il virus ha una letalità inferiore all’1% e fa male soprattutto a pazienti anziani e con la salute già compromessa”, prosegue.
“Muoiono anche soggetti più giovani, perché è una brutta infezione e concorrono tanti fattori: la genetica, le condizioni di salute, lo stato delle difese immunitarie nel momento del contagio, la carica virale introiettata. Ma già prima della comparsa del Covid, la polmonite contratta fuori dall’ospedale era la quinta causa di morte nel mondo, e uccideva anche cinquantenni e bambini“.
Che bello Conte riesce a mettere l’Italia in lockdown. Fra ali di Mass media e di esperti gioiosi e festeggianti (vedere un talk show in questi giorni è veramente istruttivo, con Cecchi Paone più presente di un Nobel in medicina) gli Italiani vengono chiusi in casa un po’ alla volta, L’astuzia di Conte è che queste norme impopolari e liberticide non con una misura decisa, ma poco a poco, sulla base di un misterioso algoritmo (quindi scaricando la responsabilità sulla matematica) e quasi senza farsene accorgere. Mentre la Campania resta ancora miracolosamente gialla, Liguria, Abruzzo, Toscana, Umbria e Basilicata diventano “Arancioni”, cioè praticamente rosse, con divieto di uscire da comune o regione senza permesso, praticamente una situazione da regione rossa, ma più sbiadita.
Roberto Bernabei, primario di geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico è stato ospite nell’ultima puntata di Piazzapulita. Corrado Formigli, giornalista e conduttore del programma, ha chiesto al medico se fosse allarmato da questa emergenza sanitaria.
Bernabei ha risposto di non esserlo rispetto ai posti di terapia intensiva dove “siamo abbastanza tranquilli” ma piuttosto per la situazione nei Pronto Soccorso e nei reparti di medicina covid dove “siamo in difficoltà”. Il conduttore ha chiesto chi fossero le persone che muoiono di covid. “Questa è una cosa che io ho sentito dire abbastanza poco” ha risposto Bernabei.
“Lei pensi che i contagiati tra 0 e 40 anni sono il 32%, tra 30 e 70 sono il 42%, e rimane un 25% che sono i contagiati dai 70 anni in più. Questo 25% fa il 90% dei morti, cioè muoiono quasi ed esclusivamente i vecchi. Dalla prima settimana di Marzo fino a oggi, l’età media supera gli ottant’anni e in più hanno tre malattie”.
200.000 tamponi al giorno! Che ci costano 210 milioni di euro al mese. Si, ma a cosa servono questi tamponi? A scovare presunti “positivi” asintomatici (cioè non manifestano né manifesteranno, nel 95% dei casi, alcun sintomo) e chiuderli a casa per almeno dieci giorni. Intanto si cercheranno (ad esempio, tramite la scheda che il “positivo” ha dovuto compilare alla tavola calda dove mangia ogni giorno) suoi “contatti”; i quali sarà sottoposti anch’essi a tampone ed, eventualmente, chiusi in quarantena. E così via a macchia d’olio in una parossistica caccia all’untore mentre il bilancio ufficiale di questa nuova fase dell’epidemia diventa sempre più drammatico.
La crisi del Covid come "straordinaria opportunità (sic!) per resettare il mondo"...
Molte delle norme e delle linee guida per la crisi del Coronavirus provengono dalla "COVID Action Platform", un'iniziativa del World Economic Forum (WEF). Il WEF è una piattaforma di collaborazione tra governi e industria. Secondo il WEF, l'obiettivo della Piattaforma d'azione COVID è: "costruire urgentemente basi per nuovi sistemi sociali ed economici per un mondo POST COVID". Il WEF si riferisce anche spesso al "Grande Reset". Il contenuto del piano di azioni è stato elaborato nella ”mappa di trasformazione COVID-19”. Si tratta di uno schema interattivo accessibile online. Ciò che colpisce subito è che è molto esteso e copre tutti i settori della società. L'accento è posto sulla centralizzazione delle amministrazioni (Global governance) e sull'applicazione di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, biotecnologia e neuroscienze. Quando si naviga attraverso la mappa di trasformazione non dà l'impressione che sia stata scritta in risposta a un'epidemia di virus.
A leggere il “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia” aggiornato al 22 Ottobre 2020 dell’Istituto superiore di Sanità c’è da rimanere sbalorditi. Si notano in particolare due cose:
– L’età media dei deceduti per (o sarebbe più giusto dire, con) Covid19 è di 80 anni che è – ohibò – l’età media di vita di una persona in Italia. Dunque l’età media di morte da Covid19 non si discosta di nulla o quasi dalla speranza di vita assoluta degli italiani (vedi immagine 1);
Le cose stanno precipitando sempre più rapidamente. Ciò che ho definito neofeudalesimo Globale ci sta piombando addosso, proprio adesso, proprio qui.
Ritornano i Campi di concentramento
In vari paesi del mondo stanno allestendo campi di concentramento in cui rinchiudere le persone, senza accuse né processi né assistenza legale, in attesa di “testarle” per decidere che fare con loro. Se non ne foste al corrente, erano le precise condizioni in cui vennero creati i primi campi di concentramento nei primi mesi del nazismo. Erano campi in cui radunare gli oppositori che non erano accusati di alcun crimine ma tuttavia detenuti in attesa di “determinazione” del loro status. Se non ci credete vi comprendo benissimo, anche io faticavo a crederci. Eppure sta accadendo di nuovo e proprio adesso.
Vi presentiamo la lettera aperta al presidente degli Stati Uniti in cui Monsignor Viganò, ex nunzio apostolico, denuncia il grande complotto delle élite mondiali per il “Great reset”, la cancellazione della libertà e della democrazia con la scusa del Covid-19, il tutto con la complicità dell’attuale pontefice, la cui elezione, sempre secondo Viganò, fu viziata da un peccato si simonia, con lo sblocco dell’accesso al sistema SWIFT dello IOR proprio alle dimissioni di Ratzinger, Benedetto XVI. Leggete cosa scrive di Bergoglio:
Come ormai è evidente, colui che occupa la Sede di Pietro, fin dall’inizio ha tradito il proprio ruolo, per difendere e promuovere l’ideologia globalista, assecondando l’agenda della deep church, che lo ha scelto dal suo gremio.
Accuse durissime che vengono all’indomani dell’apertura alla regolarizzazione delle coppie omosessuali che così grande scandalo ha portato fra molti credenti.
Donald Trump potrebbe non essere un Imperatore così bellicoso come i precedenti Imperatori Occidentali (o probabilmente lo sarà). Ma, anche supponendo che Trump stia cercando di evitare la guerra, non può opporsi alla militarizzazione dell’economia occidentale, accelerata dalla pandemia del COVID-19.
La storia si ripete – oh, sì! E a volte si ripete così velocemente e così spietatamente da lasciarci senza fiato. Pensate a tutto quello sta succedendo in questo momento: il COVID, i blocchi, le mascherine, le limitazioni ai movimenti: tutto questo in pochi mesi e il mondo dell’anno scorso sembra così remoto da poter essere quasi considerato come una parte di un Medioevo ancora in corso.
Le linee guida qui presentate sono volutamente ridotte al minimo indispensabile.
D: Se mi vengono febbre e raffreddore, devo correre al Pronto Soccorso? R: No. Contribuiresti solo a intasarlo, sottraendo assistenza a chi ne ha veramente bisogno.
D: Allora corro dalla mia dottoressa, perché ho tanta paura della CoViD-19. R: Aspetta, anche i medici di famiglia sono sommersi da richieste improprie.
D: Allora che faccio? R: Te ne stai a casa e ti curi come fai di solito con l’influenza.