Vi abbiamo già parlato di come l'app Plague Inc., che vi consente di creare in laboratorio agenti patogeni in grado di debellare l'umanità sia al primo posto delle app più scaricatesempre in territorio cinese.
22 febbraio 2020
Resident Evil e Coronavirus: i giocatori discutono di una presunta inquietante connessione
Ormai da qualche tempo si sente continuamente parlare del Coronavirus, colpevole della morte di 80 persone con più di 3000 persone attualmente contagiate in Cina.
Vi abbiamo già parlato di come l'app Plague Inc., che vi consente di creare in laboratorio agenti patogeni in grado di debellare l'umanità sia al primo posto delle app più scaricatesempre in territorio cinese.
Vi abbiamo già parlato di come l'app Plague Inc., che vi consente di creare in laboratorio agenti patogeni in grado di debellare l'umanità sia al primo posto delle app più scaricatesempre in territorio cinese.
21 febbraio 2020
Con ogni mezzo necessario. By any means necessary Editoriale Tlaxcala, 21 febbraio 2020
TLAXCALA ΤΛΑΞΚΑΛΑ ТЛАКСКАЛА تلاكسكالا 特拉科斯卡拉
Questo 21 Febbraio del 2020 coincide con il quattordicesimo anniversario della nostra creazione ed entriamo nel nostro quindicesimo anno di esistenza, più che mai convinti dell'utilità dei nostro lavoro di trasmettitori. Coincide anche con il cinquantacinquesimo anniversario dell'assassinio di Malcolm X, il brillante rivoluzionario il cui percorso e il messaggio sono di una stupefacente attualità.
Malcom da piccolo è stato anche un bambino martire. All'età di 9 anni fu mandato da orfanotrofi a famiglie d'accoglienza, così come i suoi sette fratelli e sorelle, dopo che la loro madre, impazzita per l'omicidio del padre (discepolo di Marcus Garvey e apostolo del "ritorno in Africa") da parte di razzisti bianchi, venne rinchiusa in una struttura psichiatrica. Bravo studente, abbandonò gli studi quando uno dei suoi insegnanti preferiti gli disse che il suo sogno di diventare un avvocato era "irrealistico per un negro" e che avrebbe fatto meglio ad imparare il mestiere di carpentiere.
19 febbraio 2020
La moneta unica europea sta crollando
Da Bloomberg, una analisi dettagliata del nuovo crollo sui mercati della moneta unica. Un insieme di circostanze che unite insieme formano un quadro di un’Europa politicamente nel caos ed economicamente votata al fallimentare modello mercantilistico, con le maggiori economie preda di un inarrestabile rallentamento e incapaci di affrontare le conseguenze della nuova crisi che giunge dalla Cina. Ironia della sorte, la dura legge del mercato tanto osannata dall’ultraliberismo eurista si sta abbattendo sulla moneta unica, che “se due decenni fa era considerata una sfida all’esorbitante privilegio americano, ora si sta rivelando un modello politico profondamente difettoso con un’economia strutturalmente disfunzionale”. A quasi dieci anni di distanza, il “tramonto dell’euro” diventa anche il sottotitolo di Bloomberg.
Dalle turbolenze politiche in Germania al rallentamento della produzione, tutto sta andando storto.
Il tramonto dell’euro
Dalle turbolenze politiche in Germania al rallentamento della produzione, tutto sta andando storto.
Il tramonto dell’euro
17 febbraio 2020
Siria, Iraq, Iran, Kurdistan, Libia. Il mondo prigioniero della guerra imperialistica permanente

La definizione qui sopra non è, come si potrebbe pensare, di K. Marx, ma di uno che di racket se ne intendeva: Al Capone[1]. E l'imperialismo -aggiungiamo noi - è la sua espressione più compiuta. La prova più evidente che sia effettivamente così è data dall'infuriare della guerra ormai in ogni un angolo del pianeta, tanto più se ricco di qualche materia prima o perché situato in una posizione di importanza geostrategica come è il caso del Medioriente.
Esso ha la sfortuna di essere terra di mezzo fra Oriente e Occidente e di conservare nel suo sottosuolo grandi giacimenti di petrolio. Le due condizioni dovrebbero assicurare alle popolazioni che lo abitano un elevato grado di benessere socioeconomico come a poche altre al mondo; invece vi regna una barbarie che non conosce limiti.
16 febbraio 2020
Brexit, sovranità e teoria monetaria moderna
E se la Brexit fosse un toccasana per l’Inghilterra? Finora sembra proprio così: economia più fiorente, il controllo delle frontiere, una libertà d’azione che la gabbia degli eurocrati non consente. La moneta propria era stata già conservata, la vecchia sterlina della Banca d’Inghilterra fondata dopo la “gloriosa rivoluzione” alla fine del XVII secolo. Pazienza se torna qualche convulsione scozzese: a nord del vallo di Adriano chiedono l’indipendenza per diventare dipendenti di Bruxelles. Il mondialismo odia gli Stati nazionali forti, promuove il secessionismo di piccole nazioni senza Stato. E’ così anche in Spagna, con l’indipendentismo catalano che vuole staccarsi da Madrid per attaccarsi di più all’Unione Europea.
Intanto, non se ne può più di menzogne, attacchi, ironie e sarcasmi degli europoidi installati nelle maggiori redazioni e nelle università che fanno opinione e, purtroppo, scienza creduta. La prima obiezione che muoviamo loro è l’incomprensione – meglio la tenace negazione – dei sistemi monetari postmoderni fiat.
15 febbraio 2020
Bergoglio, l’immigrazione e Freud...
Papa Francesco, a conferma della posizione a favore dell’accoglienza degli immigrati senza sé e senza ma, concludendo in San Pietro la sua catechesi nell’udienza generale, il 7 gennaio scorso [2]
«Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità».
Bergoglio non fa qui che riproporci come prescrittivi gli obblighi morali che discendono dalla fede in Cristo, fondati sulla pietas — il credente deve non solo amare con affetto filiale Dio, ma anche ogni essere umano in quanto sua prediletta creatura —, e sulla caritas; dove caritas sta per il radicale superamento dell’amor proprio in quanto esso solo consente l’identificazione verticale con Cristo.
11 febbraio 2020
Esercizio difensivo o "giochi pericolosi"?L'Europa si prepara ad ospitare il più ampio dispiegamento di truppe statunitensi da 25 anni
Le manovre coinvolgeranno 37.000 militari di 18 paesi, tra cui 20.000 soldati dispiegati dal territorio degli Stati Uniti.
I veicoli militari dell'esercito britannico sono arrivati questa settimana nel porto di Anversa in Belgio per i preparativi dell'esercitazione militare su larga scala Defender Europe 2020. L'esercitazione coinvolgerà 37.000 militari provenienti da 18 paesi e sarà il più grande dispiegamento di forze statunitensi in Europa in oltre 25 anni.
Dispiegati 20.000 militari degli Stati Uniti
Si prevede che le esercitazioni coinvolgeranno circa 20.000 soldati e 20.000 squadre militari dispiegate dal territorio statunitense, oltre a 9.000 militari in uniforme statunitensi di stanza in Europa e 8.000 soldati provenienti da 17 nazioni alleate. La maggior parte delle forze si schiererà a febbraio, mentre le esercitazioni principali si svolgeranno in aprile e maggio, anche se alcune delle esercitazioni associate continueranno per tutta l'estate.
I veicoli militari dell'esercito britannico sono arrivati questa settimana nel porto di Anversa in Belgio per i preparativi dell'esercitazione militare su larga scala Defender Europe 2020. L'esercitazione coinvolgerà 37.000 militari provenienti da 18 paesi e sarà il più grande dispiegamento di forze statunitensi in Europa in oltre 25 anni.
Dispiegati 20.000 militari degli Stati Uniti
Si prevede che le esercitazioni coinvolgeranno circa 20.000 soldati e 20.000 squadre militari dispiegate dal territorio statunitense, oltre a 9.000 militari in uniforme statunitensi di stanza in Europa e 8.000 soldati provenienti da 17 nazioni alleate. La maggior parte delle forze si schiererà a febbraio, mentre le esercitazioni principali si svolgeranno in aprile e maggio, anche se alcune delle esercitazioni associate continueranno per tutta l'estate.
10 febbraio 2020
In che modo gli Stati Uniti "esportano la democrazia" nei Paesi attenzionati?
Ci sono ovviamente alcune serie questioni linguistiche e disaccordi tra l’Occidente e il resto del mondo. Termini essenziali come “libertà”, “democrazia”, ”liberazione”, persino “terrorismo”, sono tutti confusi e contraddittori; significano qualcosa di assolutamente diverso a New York, Londra, Berlino rispetto al resto del mondo.
Prima di iniziare l’analisi, ricordiamo che, nella Storia, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, così come altre nazioni occidentali, hanno diffuso il terrore colonialista praticamente in tutti gli angoli del mondo. E nel processo, hanno sviluppato una terminologia e una propaganda efficaci, il che ha giustificato, persino glorificato azioni come il saccheggio, le torture, gli stupri e i genocidi. Fondamentalmente, prima l’Europa e, successivamente, il Nord America “letteralmente sono usciti con tutto, incluso l’omicidio di massa”.
Prima di iniziare l’analisi, ricordiamo che, nella Storia, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, così come altre nazioni occidentali, hanno diffuso il terrore colonialista praticamente in tutti gli angoli del mondo. E nel processo, hanno sviluppato una terminologia e una propaganda efficaci, il che ha giustificato, persino glorificato azioni come il saccheggio, le torture, gli stupri e i genocidi. Fondamentalmente, prima l’Europa e, successivamente, il Nord America “letteralmente sono usciti con tutto, incluso l’omicidio di massa”.
Coronavirus: un'isteria sproporzionata al servizio delle lobby
Per quanto riguarda il Coronavirus, il contesto socio-economico globale è che le Nazioni Unite, influenzate dalla finanza internazionale legata ai grandi interessi farmaceutici, hanno messo in piedi una struttura di risposta alla pandemia caratterizzata da una fobia coordinata e istituzionalizzata, sempre desiderosa di individuare e rispondere in modo sproporzionato ad ogni presunto nucleo di una nuova pandemia influenzale letale.
In realtà, le uniche pandemie influenzali storiche degne di nota hanno tutte causato un milione o più di morti, anche se, grazie all'aumento delle rilevazioni e ai moderni metodi diagnostici, l'attuale coronavirus ha causato solo poche centinaia di morti, molto meno dell'influenza classica nelle principali città occidentali.
In realtà, le uniche pandemie influenzali storiche degne di nota hanno tutte causato un milione o più di morti, anche se, grazie all'aumento delle rilevazioni e ai moderni metodi diagnostici, l'attuale coronavirus ha causato solo poche centinaia di morti, molto meno dell'influenza classica nelle principali città occidentali.
FMI: per abbassare i tassi è indispensabile eliminare il contante!
Per permettere alle Banche Centrali di controllare più agevolmente i tassi d’ interesse sarebbe necessario ridurre la quantità di denaro contante in circolazione a favore della cosiddetta “moneta elettronica”. L’input arriva da uno studio del Fondo Monetario Internazionale, uno studio del 2018, ma che è stato ripreso e rilanciato con vigore proprio sul Blog dello stesso FMI e titolato:
“Cashing In: How to Make Negative Interest Rates Work”.
L’articolo parte da una considerazione di base importante: in caso di nuove crisi finanziarie ci sarebbe la necessità, da parte delle Banche Centrali, di poter ritoccare ulteriormente verso il basso i tassi d’interesse. Visto che però i tassi sono già molto bassi rispetto al passato, cosa si dovrebbe fare per poter scendere ancor più sotto zero? Ce lo racconta lo studio del FMI.
“Cashing In: How to Make Negative Interest Rates Work”.
L’articolo parte da una considerazione di base importante: in caso di nuove crisi finanziarie ci sarebbe la necessità, da parte delle Banche Centrali, di poter ritoccare ulteriormente verso il basso i tassi d’interesse. Visto che però i tassi sono già molto bassi rispetto al passato, cosa si dovrebbe fare per poter scendere ancor più sotto zero? Ce lo racconta lo studio del FMI.
9 febbraio 2020
La guerra civile è dentro l’euro, non fuori
“Siamo vicini al punto di rottura sociale e non solo in Francia”. E’ l’allarme lanciato dall’economista e accademico francese Jean-Paul Fitoussi nella sua ultima intervista rilasciata all’AGI.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
7 febbraio 2020
Coronavirus & dintorni...
- “Il vaccino era già stato brevettato anni fa”.
- “Il virus 2019-nCoV è stato sequenziato per la prima volta da un’équipe italiana, poi, sempre per la prima volta, da un équipe cinese, poi, sempre per primi, dagli americani” [curioso sarà vedere se le sequenze trovate sono uguali tra loro]
- “Il vaccino sarà pronto in pochi mesi”.
- “Ci vorranno molti mesi, forse un anno e mezzo, per prepararne uno efficace”.
- “Le Case Farmaceutiche si stanno impegnando al massimo per venire incontro alle richieste della popolazione spaventata”.
- “La situazione è potenzialmente pericolosissima”.
- “Non bisogna allarmarsi”.
Adesso ascoltate quel che mi è capitato nel 2005, quando “scoppiò la PANDEMIA AVIARIA”. Lavoravo al Reparto Infettivi. Ad un convegno di aggiornamento, un funzionario di una Casa Farmaceutica disse che il vaccino per l’aviaria era GIÀ PRONTO e stavano aspettando il via per produrlo in massa e distribuirlo. Tenete conto che il virus dell’aviaria (H5N1) adattato all’uomo, non era ancora nato.
Davos 2020: la terra delle disuguaglianze
La ricchezza globale resta concentrata al vertice della piramide distributiva
La ricchezza globale, in crescita tra giugno 2018 e giugno 2019, resta fortemente concentrata al vertice della piramide distributiva: l'1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale, deteneva a metà 2019 più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone.
Nel mondo 2.153 miliardari detenevano più ricchezza di 4,6 miliardi di persone, circa il 60% della popolazione globale.
Il patrimonio delle 22 persone più facoltose era superiore alla ricchezza di tutte le donne africane. Se le distanze tra i livelli medi di ricchezza dei Paesi si assottigliano, la disuguaglianza di ricchezza cresce in molti Paesi.
La ricchezza globale, in crescita tra giugno 2018 e giugno 2019, resta fortemente concentrata al vertice della piramide distributiva: l'1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale, deteneva a metà 2019 più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone.
Nel mondo 2.153 miliardari detenevano più ricchezza di 4,6 miliardi di persone, circa il 60% della popolazione globale.
Il patrimonio delle 22 persone più facoltose era superiore alla ricchezza di tutte le donne africane. Se le distanze tra i livelli medi di ricchezza dei Paesi si assottigliano, la disuguaglianza di ricchezza cresce in molti Paesi.
6 febbraio 2020
Banche e fondi pensione esposti per 1400 miliardi di dollari con le aziende del fossile
Banche e fondi pensione presenti a Davos con i propri amministratori delegati per il meeting annuale del World Economic Forum sono esposti finanziariamente con le aziende di combustibili fossili, principali colpevoli della crisi climatica, per un valore di 1.400 miliardi di dollari. È questa la denuncia del nuovo rapporto di Greenpeace.
Banche e fondi pensione presenti a Davos con i propri amministratori delegati per il meeting annuale del World Economic Forum sono esposti finanziariamente con le aziende di combustibili fossili, principali colpevoli della crisi climatica, per un valore di 1.400 miliardi di dollari. È questa la denuncia del nuovo rapporto di Greenpeace International “It’s the finance sector, stupid” che dimostra anche come a Davos siano presenti le cinque compagnie assicurative con i maggiori investimenti a copertura di impianti e infrastrutture legate al carbone, il peggior combustibile fossile.
Banche e fondi pensione presenti a Davos con i propri amministratori delegati per il meeting annuale del World Economic Forum sono esposti finanziariamente con le aziende di combustibili fossili, principali colpevoli della crisi climatica, per un valore di 1.400 miliardi di dollari. È questa la denuncia del nuovo rapporto di Greenpeace International “It’s the finance sector, stupid” che dimostra anche come a Davos siano presenti le cinque compagnie assicurative con i maggiori investimenti a copertura di impianti e infrastrutture legate al carbone, il peggior combustibile fossile.
Scandalo Rai: A Sanremo si censura Roger Waters
Un’altra telefonata da Gerusalemme? Si direbbe di sì a giudicare dal nuovo scandalo RAI, che rischia di far passare al secondo posto la sbalorditiva censura sulla intervista ad Assad.
Ci riferiamo alla estromissione dal Festival di Sanremo del videomessaggio di Roger Waters, storico membro dei Pink Floyd e, certamente, il più celebre cantante rock del mondo, ma “colpevole” di essere in prima fila contro la pulizia etnica in Palestina. Contributo annunciato da Amadeus come “un regalo al Festival” ma che, annullato per imprecisati “motivi di scaletta”, forse (al pari dell’intervista ad Assad) sarà relegato su qualche introvabile link su RaiPlay.
Ci riferiamo alla estromissione dal Festival di Sanremo del videomessaggio di Roger Waters, storico membro dei Pink Floyd e, certamente, il più celebre cantante rock del mondo, ma “colpevole” di essere in prima fila contro la pulizia etnica in Palestina. Contributo annunciato da Amadeus come “un regalo al Festival” ma che, annullato per imprecisati “motivi di scaletta”, forse (al pari dell’intervista ad Assad) sarà relegato su qualche introvabile link su RaiPlay.
75 anni fa l'Armata Rossa liberava Auschwitz
Sono passati 75 anni dalla liberazione da parte dell'esercito sovietico del campo di concentramento nazista di Auschwitz, dove più di un milione e centomila esseri umani furono assassinati sistematicamente - nelle camere a gas, per fame e malattie, con fucilazioni e torture.
Nel celebrare questa data, il PCP ricorda il ruolo decisivo e indimenticabile dell'URSS, del popolo sovietico e della sua Armata Rossa, nella sconfitta di Hitler e del nazi-fascismo, l'espressione storica più violenta e terroristica del capitalismo. Gli epici sacrifici del popolo sovietico nella Seconda Guerra Mondiale - con i suoi oltre 20 milioni di morti -, che portarono alla liberazione dei popoli e dei lavoratori dalla barbarie nazifascista, non saranno mai dimenticati.
Nel celebrare questa data, il PCP ricorda il ruolo decisivo e indimenticabile dell'URSS, del popolo sovietico e della sua Armata Rossa, nella sconfitta di Hitler e del nazi-fascismo, l'espressione storica più violenta e terroristica del capitalismo. Gli epici sacrifici del popolo sovietico nella Seconda Guerra Mondiale - con i suoi oltre 20 milioni di morti -, che portarono alla liberazione dei popoli e dei lavoratori dalla barbarie nazifascista, non saranno mai dimenticati.
4 febbraio 2020
Il popolo palestinese si trova a un bivio, il più pericoloso della sua storia
Il piano di Trump lascia ai palestinesi una scelta cruciale: arrendersi o resistere.
Il "L'accordo del secolo" è stato presentato dal suo padrino Donald Trump e dal suo aiutante Benjamin Netanyahu. È uno strumento di resa per il popolo palestinese e per i suoi leader. Chiede loro di ammettere la sconfitta e di sottomettersi alle condizioni del vincitore israeliano, senza farne parola con nessuno. La mancata firma di questo strumento porterà ad un'ulteriore repressione e ad un assedio, ed eventualmente alla deportazione in Giordania come "patria alternativa".
Si tratta di una nuova versione del sistema dell'apartheid in Sudafrica, a cui tutto il mondo si è opposto e che alla fine è riuscito a rovesciare. I palestinesi di tre aree densamente popolate - nelle aree "A" e "B" della Cisgiordania e della Striscia di Gaza - saranno ghettizzati in "bantustans". La loro sicurezza, i confini, l'economia, l'acqua, le risorse e lo spazio aereo saranno tutti sotto il controllo del governo israeliano, e i palestinesi non avranno altra scelta che servire l'occupazione israeliana e semplicemente sopravvivere.
Il "L'accordo del secolo" è stato presentato dal suo padrino Donald Trump e dal suo aiutante Benjamin Netanyahu. È uno strumento di resa per il popolo palestinese e per i suoi leader. Chiede loro di ammettere la sconfitta e di sottomettersi alle condizioni del vincitore israeliano, senza farne parola con nessuno. La mancata firma di questo strumento porterà ad un'ulteriore repressione e ad un assedio, ed eventualmente alla deportazione in Giordania come "patria alternativa".
Si tratta di una nuova versione del sistema dell'apartheid in Sudafrica, a cui tutto il mondo si è opposto e che alla fine è riuscito a rovesciare. I palestinesi di tre aree densamente popolate - nelle aree "A" e "B" della Cisgiordania e della Striscia di Gaza - saranno ghettizzati in "bantustans". La loro sicurezza, i confini, l'economia, l'acqua, le risorse e lo spazio aereo saranno tutti sotto il controllo del governo israeliano, e i palestinesi non avranno altra scelta che servire l'occupazione israeliana e semplicemente sopravvivere.
3 febbraio 2020
Si può usare il debito pubblico come “moneta” ?
Il debito pubblico oggi rappresenta un problema per il nostro Paese, almeno fintanto che si continuerà a far finta di aver perso la sovranità monetaria ed essere quindi abbandonati al volere dei mercati e delle istituzioni finanziarie.
Questo perchè negli ultimi 30 anni il debito pubblico ha cambiato detentori, visto che nel 1988 era quasi tutto in mano agli italiani e solo il 4% di stranieri, mentre nel 2018 sono diventati il 32%.
In questo modo, dagli anni 90 in poi, una quota sempre crescente di interessi sono finiti a non residenti, realizzando un vero e proprio trasferimento di ricchezza dagli italiani (tassati) ad investitori stranieri.
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