Leggi tutto...
22 giugno 2015
Contro i Russi cacciabombardieri Usa in Europa
L’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America è pronta a schierare in Europa i nuovi sofisticati cacciabombardieri F-22 “Raptor” per dissuadere Mosca da ogni forma d’intervento politico-militare in Ucraina e in altre aeree altamente conflittuali del vecchio continente.
Lo ha annunciato la segretaria di US Air Force, Deborah Lee James, in occasione della sua visita agli espositori statunitensi dell’International Paris Air Show, il supermarket mondiale di strumenti di guerra aerospaziali che si tiene in questi giorni nella capitale francese. “La più grande minaccia a cui penso è ciò che sta accadendo con la Russia e alle attività estremamente preoccupanti che essa sta realizzando in Ucraina”, ha aggiunto Deborah James.
Top secret il luogo in cui i famigerati cacciabombardieri invisibili ai radar saranno trasferiti, ma è probabile che si tratti di un paese dell’Europa orientale vicino alla “nemica” Russia e all’Ucraina. Nel marzo 2014, il senatore repubblicano James Inhofe (Oklahoma), uno dei membri più influenti del Comitato per le forze armate del Senato Usa, aveva formalmente chiesto all’amministrazione Obama di trasferire in Polonia proprio i nuovi caccia F-22 “per accrescere la pressione militare contro Mosca”. Sempre in Polonia, con sempre più frequenza, vengono rischierati per periodi medio-lunghi i cacciabombardieri a capacità nucleare F-16 “Fighting Flacon” in dotazione al 31° Stormo dell’US Air Force di stanza nella base aerea di Aviano (Pordenone).
Leggi tutto...
Leggi tutto...
20 giugno 2015
Bimbi da cannone ed altre evoluzioni della specie
“Eccezionale vittoria del centrodestra in Liguria: ha conquistato primo e secondo posto”.(www.spinoza.it)
“Ogni anno s’inventano un trucco nuovo. Prendono uno dei loro ragazzi, ragazzi neri, e lo mettono al governo, così può girare Washington con un sigaro in bocca. E siccome i suoi problemi personali sono stati risolti, sarà colui che dice al nostro popolo:”Guardate che progressi stiamo facendo, sto a Washington, prendo il tè nella Casa Bianca. Sono il vostro portavoce, sono il vostro leader. Mentre la nostra gente continua a vivere nei bassifondi di Harlem, continuando a ricevere la peggiore forma di educazione”. (Malcolm X, discorso del 7 gennaio 1965 “Prospettive di libertà”)
Stavolta inizio fuori dai soliti seminati su cui ci confrontiamo con gli interlocutori, ma la cosa mi sta tremendamente a cuore. Sarà perché la Chiesa da duemila anni imposta il rapporto adulti-bambini in termini di dominio e arbitrio (la pedofilia ne è l’aspetto meno violento), questo paese è un gigantesco postribolo in cui si prostituiscono bambini.
Sogni US-americani, dal G1 al Bilderberg
Qual è il legame tra il summit del G7 in Germania, la visita in Italia del presidente Putin, il meeting del club Bilderberg in Austria e i negoziati a Washington sul TTIP – l’accordo di libero scambio USA-UE?
Cominciamo dal G7 nelle alpi bavaresi – piuttosto un G1 con un’aggiuntina di “partner minori” – con il presidente Obama a compiacersi della sua impresa promossa dai neo-con: precettare l’UE per estendere le sanzioni alla Russia, anche se l’UE distrutta dall’austerità ne patirà addirittura maggiormente le conseguenze.
Prevedibilmente, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno ceduto – anche dopo essere stati forzati dalla realpolitik a intessere discussioni con la Russia e creare congiuntamente l’accordo Minsk-2.
Prevedibilmente, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno ceduto – anche dopo essere stati forzati dalla realpolitik a intessere discussioni con la Russia e creare congiuntamente l’accordo Minsk-2.
L’ipocrisiometro nelle alpi bavaresi è già quasi esploso proprio al discorso di apertura della cena del presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, ex primo ministro della Polonia e Russofobo/guerrafondaio conclamato: “Tutti noi avremmo preferito che ci fosse la Russia a guidare il tavolo del G7, ma il nostro gruppo non è solo un gruppo (che condivide) interessi economici e politici, ma prima di tutto è una comunità fondata su dei valori. Questo è il motivo per cui la Russia non è tra noi”.
19 giugno 2015
Dal 1967 le forze di Occupazione hanno arrestato 95 mila bambini
Un’organizzazione internazionale per la tutela dei Diritti dell’Infanzia ha accusato le forze di occupazione israeliane di aver abusato dei bambini palestinesi “in maniera sistematica”. A Ramallah, l’Organizzazione “Military Court Watch” che monitora il trattamento dei bambini presso i tribunali militari israeliani, ha dichiarato che dall’occupazione israeliana della Cisgiordania nell’anno 1967 le forze israeliane hanno arrestato circa novantacinquemila bambini.
L’Organizzazione ha esposto la questione in un rapporto consegnato mercoledì 10 giugno al relatore speciale ONU per le condotte disumane e degradanti, la tortura e le pene. Il rapporto si compone di più di trecento pagine elencanti prove del trattamento dei bambini durante il fermo militare israeliano. Include inoltre prove riguardo la condizione dei duecento minori arrestati dall’esercito israeliano in Cisgiordania nel periodo tra gennaio 2013 e maggio 2015.
Taser o la repressione che verrà...
Pistola elettrica alla Polizia, primo Ok.
Ritorno a scrivere sul blog dopo un periodo più o meno lungo di assenza, dovuto a varie circostanze che mi hanno tenuto lontano da questa forma di comunicazione. Torno dopo aver vissuto esperienze forti di lotta reale al sistema. Non solo parole ma pratica. La teoria si avvita su se stessa quando non c’è il tentativo di condividerla con altri e renderla fattuale. Ho subito la repressione dello Stato e della malavita, insieme ai miei compagni di avventura, toccando con mano cosa significa mettersi di traverso al potere vigente. Non c’è niente di più bello che lottare, si è liberi solo in quei momenti, dove tutti insieme, a volto scoperto, si fronteggia l’orda dello status quo imperiale libercapitalista.
18 giugno 2015
Jobs act: il discount del lavoro è servito
Millantando come una grande conquista la stabilizzazione a 24 mesi della Nuova Assicurazione Sociale per la perdita dell'Impiego (NASpI) in cambio del dimezzamento della possibilità di usufruire della Cassa Integrazione (da 48 a 24 mesi nei cinque anni), il commensale degli attori di "mafia capitale", il ministro Poletti, ha dato notizia della costituzione dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e del riordino di queste politiche.
Premesso che due anni di conservazione del posto di lavoro e con un sussidio costante sono ben altra cosa rispetto all'aggiunta di sei mesi di un assegno (quello della NASpI) che, decurtandosi del 3% al mese a partire dal quarto mese di disoccupazione, si riduce in briciole, andando a "vedere" il testo del decreto licenziato dal consiglio dei ministri e trasmesso – per il più inutile degli esami – alle commissioni parlamentari, non si può non riconoscere al governo la ferrea coerenza con cui, dopo aver fatto strame del diritto del lavoro, dà alla merce lavoro ed al lavoro in quanto tale la più consona allocazione commerciale: il discount.
Premesso che due anni di conservazione del posto di lavoro e con un sussidio costante sono ben altra cosa rispetto all'aggiunta di sei mesi di un assegno (quello della NASpI) che, decurtandosi del 3% al mese a partire dal quarto mese di disoccupazione, si riduce in briciole, andando a "vedere" il testo del decreto licenziato dal consiglio dei ministri e trasmesso – per il più inutile degli esami – alle commissioni parlamentari, non si può non riconoscere al governo la ferrea coerenza con cui, dopo aver fatto strame del diritto del lavoro, dà alla merce lavoro ed al lavoro in quanto tale la più consona allocazione commerciale: il discount.
€uropa: ultimo atto?
I leader dell’Unione Europea continuano a condurre il gioco della politica del rischio calcolato con il governo greco. La Grecia è venuta incontro alle richieste dei suoi creditori molto più del minimo indispensabile. Tuttavia la Germania e gli altri creditori continuano a chiedere che il Paese firmi un programma destinato a fallire, e che pochi economisti avrebbero mai pensato che potesse, vorrebbe o dovrebbe essere attuato.
Il cambiamento della situazione fiscale greca da un ampio disavanzo primario a un avanzo è stato quasi senza precedenti, ma la richiesta che il Paese raggiunga un avanzo primario del 4,5% del Pil era irragionevole. Sfortunatamente, al tempo in cui la “troika” – la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale – per prima ha incluso la richiesta irresponsabile nel programma di finanziamento internazionale per la Grecia, le autorità del Paese non avevano altra possibilità che aderire.
La follia di continuare a perseguire tale programma è particolarmente acuta adesso, considerato il calo del 25% del Pil che la Grecia ha dovuto patire dall’inizio della crisi. La troika ha interpretato male gli effetti macroeconomici del programma che ha imposto. In base alle sue previsioni, essa riteneva che, tagliando i salari e accettando altre misure di austerity, le esportazioni greche sarebbero aumentate e l’economia sarebbe presto tornata a crescere. Essa inoltre credeva che la prima ristrutturazione del debito avrebbe portato alla sostenibilità del debito.
17 giugno 2015
La scottante verità di Ilaria Alpi
Miran Hrovatin e Ilaria Alpi |
In realtà, agli inizi degli anni Novanta, le navi della Shifco erano usate, insieme a navi della Lettonia, per trasportare armi Usa e rifiuti tossici anche radioattivi in Somalia e per rifornire di armi la Croazia in guerra contro la Jugoslavia.
Anche se nella docufiction non se ne parla, risulta che una nave della Shifco, la 21 Oktoobar II (poi sotto bandiera panamense col nome di Urgull), si trovava il 10 aprile 1991 nel porto di Livorno dove era in corso una operazione segreta di trasbordo di armi statunitensi rientrate a Camp Darby dopo la guerra all’Iraq, e dove si consumò la tragedia della Moby Prince in cui morirono 140 persone.
Leggi tutto...
Leggi tutto...
16 giugno 2015
Grecia: Non c'è alternativa all'uscita dall'€uro!
Wolfgang Munchau [nella foto ]è un noto economista, non certo per le sue simpatie "bolsceviche". Scrive anzi per il Financial Times. E' l'economista che nel 2006 preconizzò che l'eurozona si sarebbe sfasciata, ed in particolare che l'Italia sarebbe uscita dall'euro entro il 2015. Alle porte della decisiva riunione di dopodomani, 18 giugno, dell'Eurogruppo che ci dirà se ci sarà accordo tra la troika e SYRIZA, Munchau sostiene che il male minore per la Grecia sarebbe fare default e uscire dall'euro. Qui le cinque date che decidono il futuro della Grecia
«Alla fine ci siamo arrivati: Alexis Tsipras deve prendere o lasciare. Che cosa dovrebbe fare il leader di Syriza? Le prossime elezioni in Grecia non sono previste prima del gennaio 2019, e qualsiasi linea d'azione deciderà di assumere dovrebbe portare frutti nell'arco di tre anni, o anche meno. Prima di tutto mettiamo a confronto i due scenari estremi: accettare l'offerta finale dei creditori o abbandonare l'Eurozona. Accettando l'offerta dei creditori, Atene acconsentirebbe a un aggiustamento di bilancio dell'1,7 per cento del prodotto interno lordo nell'arco di sei mesi.
9 giugno 2015
L’Fbi sorveglia i cellulari utilizzando una piccola flotta di aerei spia
Un’inchiesta dell’Associated Press ha rivelato che l’Fbi impiega da tempo una piccola flotta aerea, composta da alcune decine di velivoli, per spiare cellulari e filmare dall’alto per scopi investigativi. La flotta viene generalmente utilizzata, senza l’approvazione di un giudice, impiegando tecnologie molto invasive. Secondo l’Ap, l’Fbi, negli ultimi trenta giorni, avrebbe sorvolato più di 30 città in 11 stati.
Il Federal bureau of investigation ha fatto sapere che i voli di sorveglianza, utili in attività di intelligence, antiterrorismo e in materia penale, sono conformi alle norme sulla privacy, così come le motivazioni e la durata delle attività di sorveglianza. La flotta sarebbe nascosta dietro 13 società fittizie, come FVX Research, KQM Aviazione, NBR Aviation e PXW Services.
4 giugno 2015
Sta iniziando la fine dell’U€?
Nella settimana scorsa ci sono state quattro notizie che hanno rivelato quanto sia profonda la crisi della Ue: la dichiarazione di Draghi “l’Euro non è più scontato”; la vittoria di “Podemos” in Spagna; la vittoria dei nazionalisti in Polonia; l’altalena del default greco. Iniziamo dalla prima: Draghi dice che se la tendenza a divaricare dei paesi dell’Eurozona dovesse proseguire, l’euro non sarebbe più sostenibile, non solo economicamente, ma anche politicamente e socialmente. Ma no!? Ma non mi dire! Chi lo avrebbe mai detto?! Insomma, l’euro è una architettura che non può resistere ancora a lungo alle tendenze divaricanti dell’Europa, e si approssima il momento dei conti. Ovviamente la ricetta di Draghi è la più scontata: armonizzare con le riforme la struttura sociale dei paesi dell’Unione, dove per riforme si intende essenzialmente il taglio delle pensioni, il peggioramento delle prestazioni sociali (sanità, istruzione) e la fine tendenziale della loro gratuità o del loro prezzo politico. Però… mai che si parli di armonizzare le norme fiscali …chissà perché?!
Ovviamente la notizia non è quel che dice Draghi, che a questo punto è una banalità, ma che a dirlo sia lui, il gran sacerdote dell’euro. Significa che anche ai piani alti del Palazzo si iniziano a sentire gli scricchiolii della costruzione e si inizia ad ammettere che tutto possa crollare.
1 giugno 2015
A chi appartiene Gerusalemme?
Il primo ministro di estrema destra israeliano Benjamin Netanyahu ha celebrato la "Giornata di Gerusalemme" con un discorso nel quale affermava che "Gerusalemme è sempre stata la capitale del solo popolo ebraico e di nessun altro", avvertendo inoltre che la città si trova sotto la minaccia del terrorismo musulmano.
Gerusalemme, Daru Shalem, venne fondata circa 5500-6500 anni fa dal popolo proto-canaaneo, molto prima che esistesse l'ebraismo. Fu dedicata al dio del tramonto, Shalem.
Se ne fa menzione per la prima volta in un testo egizio successivo al 2000 a.C., ancora una volta prima della comparsa dell'ebraismo.
Penso che si possa dedurre che la città di Shalem, il dio del tramonto, fu probabilmente la capitale di molti popoli prima che ci fosse una religione chiamata ebraismo.
Pressapoco nel periodo che va dal 1500 al 1200 a.C., Gerusalemme era governata dai faraoni egizi di Memphis, con i cananei che in ogni caso continuavano ad esserne i loro rappresentanti.
Leggi tutto...
Gerusalemme, Daru Shalem, venne fondata circa 5500-6500 anni fa dal popolo proto-canaaneo, molto prima che esistesse l'ebraismo. Fu dedicata al dio del tramonto, Shalem.
Se ne fa menzione per la prima volta in un testo egizio successivo al 2000 a.C., ancora una volta prima della comparsa dell'ebraismo.
Penso che si possa dedurre che la città di Shalem, il dio del tramonto, fu probabilmente la capitale di molti popoli prima che ci fosse una religione chiamata ebraismo.
Pressapoco nel periodo che va dal 1500 al 1200 a.C., Gerusalemme era governata dai faraoni egizi di Memphis, con i cananei che in ogni caso continuavano ad esserne i loro rappresentanti.
Leggi tutto...
29 maggio 2015
TTIP, spalancata la porta alle multinazionali
Approvata ieri l’ISDS, ovvero la norma di arbitrato che consente alle imprese di fare causa agli Stati che vogliono mantenere una normativa a difesa dei diritti dei cittadini. Il testo sarà votato il 10 giugno al Parlamento Europeo in seduta plenaria. In caso di approvazione, i governi avrebbero gravi difficoltà a tutelare settori come quello della chimica, dell’agroalimentare, del lavoro, dei servizi pubblici e della finanza.
La Commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo (INTA) ha approvato ieri, con 29 voti favorevoli, 10 contrari e 2 astenuti, il pieno sostegno all’ISDS nel TTIP, il Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti in via di negoziazione tra Stati Uniti ed Europa. Dove per ISDS si intende l’Investor State Dispute Settlement, cioè il meccanismo di risoluzione di controversie, che consente il ricorso a corti di arbitrato internazionale da parte di gruppi privati, qualora vedessero i propri investimenti messi a rischio da provvedimenti cautelativi varati dai governi negli USA e nell’UE. Il testo, così approvato, andrà al Parlamento Europeo, dove sarà votato in data 10 giugno in seduta plenaria. Parlamento che, lo ricordiamo, ha solo parere consultivo. Ciò significa che la Commissione potrà continuare sulla propria linea politica a prescindere dall’esito favorevole o meno del Parlamento.
La votazione di ieri è stata però un abile giochetto politico.
Latouche: l’economia, una religione che distrugge la felicità
Considerare il Pil non ha molto senso: è funzionale solo a logica capitalista, l’ossessione della misura fa parte dell’economicizzazione. Il nostro obiettivo deve essere vivere bene, non meglio. Per anni abbiamo pensato proprio che la crescita permettesse di risolvere più o meno tutti i conflitti sociali, anche grazie a stipendi sempre più elevati. E in effetti abbiamo vissuto un trentennio d’oro, tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio degli anni Settanta. Un periodo caratterizzato da crescita economica e trasformazioni sociali di un’intensità senza precedenti. Poi è iniziata la fase successiva, quella dell’accumulazione continua, anche senza crescita. Una guerra vera, tutti contro tutti. Sì, un conflitto che ci vede contrapposti gli uni agli altri per accumulare il più possibile, il più rapidamente possibile. E’ una guerra contro la natura, perché non ci accorgiamo che in questo modo distruggiamo più rapidamente il pianeta. Stiamo facendo la guerra agli uomini. Anche un bambino capirebbe quello che politici ed economisti fingono di non vedere: per definizione, una crescita infinita è assurda, in un pianeta finito, ma non lo capiremo finché non lo avremo distrutto.
24 maggio 2015
Intelligenza artificiale e simulazione del comportamento umano: cui prodest?
Negli ultimi anni non rare sono le notizie di sperimentazione pertinente la robotica, pur tuttavia appaiono frammentarie, addirittura prive dei contesti teorici da cui scaturiscono oltre che degli obiettivi mirati, tanto da privare di una conoscenza adeguata e composita, possibilità meglio offerta dai pochi testi di studio pubblicati dagli specialistii, tra cui B.G. Bara con il suo libro: “La simulazione del comportamento. L’intelligenza artificiale: analisi e riproduzione di attività mentali umane”, collana dedicata alla psicologia diretta da M. Cesa-Bianchi, Franco Angeli Editore, Milano – 1977.
Di Cassandra D'Eleonora
Voci Dalla Strada
Il libro si rivolge alla divulgazione seria degli argomenti trattati, che costituiscono l’ambito professionale del gruppo di simulazione cognitiva dell’Istituto di psicologia della Facoltà medica dell’Università di Milano, composto da Gabriella Airenti, Barbara Carniti, Diego Chianese, Danilo Curci, Cristina Guglielmini, Lucia Pomello, Simone Vassallo ed infine dal professore Marco Somalvico, direttore del suddetto progetto di intelligenza artificiale del Politecnico di Milano, a cui l’autore riserva encomi di ringraziamento.
Voci Dalla Strada
Il libro si rivolge alla divulgazione seria degli argomenti trattati, che costituiscono l’ambito professionale del gruppo di simulazione cognitiva dell’Istituto di psicologia della Facoltà medica dell’Università di Milano, composto da Gabriella Airenti, Barbara Carniti, Diego Chianese, Danilo Curci, Cristina Guglielmini, Lucia Pomello, Simone Vassallo ed infine dal professore Marco Somalvico, direttore del suddetto progetto di intelligenza artificiale del Politecnico di Milano, a cui l’autore riserva encomi di ringraziamento.
23 maggio 2015
Dedicato alle donne disabili persone offese da reati
Chissà dove e se esista un osservatorio sociologico dei mass media, competente dell’analisi qualitativa e quantitativa dell’informazione socio-giudiziaria, i cui esiti di studio sarebbero utili, perché consentirebbero agli addetti della stampa un ulteriore perfezionamento dei propri strumenti importanti applicabili alla loro professione, mentre al pubblico delle lettrici e dei lettori consentirebbero alcuni seri motivi di riflessione tanto della gestione generale dei mass media che della periodicità, sia essa costante oppure fluttuante, degli argomenti trattati, se dipendenti dalla dinamica suddita dell’evento/notizia oppure invece se dettata dal serio interesse costante verso certe tematiche.
Di Patrizia Cordone
Voci Dalla Strada
In assenza di ciò ed in presenza di un archivio personale ricco di documentazione le deduzioni sono tutt’altro che rassicuranti. Purtroppo abbonda l’informazione di cronaca nera e giudiziaria pertinente ai reati subìti dalle donne in generale, sovente trattasi di (ex) mogli oppure di (ex) fidanzate. Infatti raramente dalla stampa giungono notizie degli stessi reati a danno delle donne nubili oppure addirittura disabili, tanto da chiedersi se il discrimine sortisca dall’obsoleta nonché vetusta importanza attribuita alle dinamiche di coppia, ancora oggi considerata status di cittadinanza soverchiante a svantaggio delle vicende patite dalle donne singole, che, in realtà, costituiscono la maggioranza anagrafica del nostro paese. Forse, sovviene un altro quesito, se da parte delle stesse interessate, ancor di più se disabili oppure da altre/i su di loro, gravi il mancato (auto)riconoscimento di cittadinanza necessario alla rivendicazione dei diritti spettanti, oltre che comuni e condivisi, con buona pace della Costituzione e delle pari opportunità aliene da ogni pregiudizio e da ogni discrimine.
Di Patrizia Cordone
Voci Dalla Strada
In assenza di ciò ed in presenza di un archivio personale ricco di documentazione le deduzioni sono tutt’altro che rassicuranti. Purtroppo abbonda l’informazione di cronaca nera e giudiziaria pertinente ai reati subìti dalle donne in generale, sovente trattasi di (ex) mogli oppure di (ex) fidanzate. Infatti raramente dalla stampa giungono notizie degli stessi reati a danno delle donne nubili oppure addirittura disabili, tanto da chiedersi se il discrimine sortisca dall’obsoleta nonché vetusta importanza attribuita alle dinamiche di coppia, ancora oggi considerata status di cittadinanza soverchiante a svantaggio delle vicende patite dalle donne singole, che, in realtà, costituiscono la maggioranza anagrafica del nostro paese. Forse, sovviene un altro quesito, se da parte delle stesse interessate, ancor di più se disabili oppure da altre/i su di loro, gravi il mancato (auto)riconoscimento di cittadinanza necessario alla rivendicazione dei diritti spettanti, oltre che comuni e condivisi, con buona pace della Costituzione e delle pari opportunità aliene da ogni pregiudizio e da ogni discrimine.
22 maggio 2015
Armi ad alta tecnologia in Italia: una realtà ufficiale confermata dalla normativa in vigore
La declaratoria ufficiale di tutte le armi ad alta
tecnologia inclusi i sistemi di spionaggio militare previsti dal d.m.13.6.2003.
Rassegna stampa ragionata degli avvenuti usi ed abusi in situazioni di guerra,
rischio di commerci illegali e di impianti non consensuali da procedure
illecite: eventualità indirettamente confermate da testate ufficiali
autorevoli, persino filogovernative.
Di Cassandra D'Eleonora
Voci Dalla Strada
A volte, per esigenze di salute ci si sottopone a cicli di terapia antalgica ed antinfiammatoria di laser, tens, ultrasuoni ed onde d'urto, se per intensità oppure per frequenza (sono due valori totalmente differenti) si incrementa la potenza, per quanto di poco ed in sede medica con l'opportuna strumentazione finalizzata a tal uopo, il dolore si manifesta ferocemente. Pertanto ed in questi casi i fisioterapeuti e gli infermieri "abilitati" professionalmente regolano sempre con vigile scrupolo ed attenzione le modulazioni da "programmare" nella macchina. Inoltre la diversificazione della modulazione è tarata sulla tipologia del disturbo di salute e sulla tolleranza del paziente. Ancora maggiore è lo scrupolo adoperato per le applicazioni di onde d'urto, che vengono eseguite solo ed esclusivamente dal personale medico specializzando oppure specializzato.
Di contro pulsazioni a propulsioni alternate, elettrificazioni, dolori brucianti e puntori, persino anche indotte alterazioni del ritmo cardiaco, apnea notturna, infiammazioni, infezioni e molto altro, sono sintomatologie dell'uso offensivo di tali risorse, cioè laser, ultrasuoni, onde e molto altro, di armi in funzioni elevate sia per potenza che per frequenza.
Armi, che utilizzano a fine offensivo le risorse citate, esistono, se ne ha conferma in Italia dal Decreto del 13 giugno 2003 intitolato "Approvazione del nuovo elenco dei materiali d'armamento da comprendere nelle categorie previste dall'articolo 2, comma 2, della legge 9 luglio 1990, n.
A volte, per esigenze di salute ci si sottopone a cicli di terapia antalgica ed antinfiammatoria di laser, tens, ultrasuoni ed onde d'urto, se per intensità oppure per frequenza (sono due valori totalmente differenti) si incrementa la potenza, per quanto di poco ed in sede medica con l'opportuna strumentazione finalizzata a tal uopo, il dolore si manifesta ferocemente. Pertanto ed in questi casi i fisioterapeuti e gli infermieri "abilitati" professionalmente regolano sempre con vigile scrupolo ed attenzione le modulazioni da "programmare" nella macchina. Inoltre la diversificazione della modulazione è tarata sulla tipologia del disturbo di salute e sulla tolleranza del paziente. Ancora maggiore è lo scrupolo adoperato per le applicazioni di onde d'urto, che vengono eseguite solo ed esclusivamente dal personale medico specializzando oppure specializzato.
Di contro pulsazioni a propulsioni alternate, elettrificazioni, dolori brucianti e puntori, persino anche indotte alterazioni del ritmo cardiaco, apnea notturna, infiammazioni, infezioni e molto altro, sono sintomatologie dell'uso offensivo di tali risorse, cioè laser, ultrasuoni, onde e molto altro, di armi in funzioni elevate sia per potenza che per frequenza.
Armi, che utilizzano a fine offensivo le risorse citate, esistono, se ne ha conferma in Italia dal Decreto del 13 giugno 2003 intitolato "Approvazione del nuovo elenco dei materiali d'armamento da comprendere nelle categorie previste dall'articolo 2, comma 2, della legge 9 luglio 1990, n.
18 maggio 2015
Joseph Stiglitz: "Il TTIP rappresenta la presa del potere segreta delle multinazionali"
Il premio Nobel per l'economia: "Io spero che i cittadini dell’Europa rispondano con un sonoro no”. Se solo la loro opinione contasse ancora qualcosa...
Mentre Stati Uniti e Unione Europea discutono in gran segreto l'accordo di libero scambio, il famigerato TTIP, che sarebbe la fine ultima di democrazia, benessere e diritti sociali per l'Italia, nel suo ultimo articolo su the Project Syndicate il premio Nobel per l'economia J. Stiglitz scrive come questi che un tempo si chiamavano “accordi di libero scambio” oggi sono sempre più spesso considerati “partnership”. Ma non si tratta di partnership eque: gli Usa dettano effettivamente i termini.
Tali accordi, prosegue Stiglitz, vanno ben oltre il commercio, regolano gli investimenti e la proprietà intellettuale e impongono cambiamenti fondamentali nel quadro normativo, giudiziario e legale dei Paesi, senza il contributo o il supporto da parte delle istituzioni democratiche. Forse la parte più odiosa – e disonesta – di tali accordi riguarda la protezione degli investitori. Gli investitori che vogliono proteggersi possono acquistare un’assicurazione dalla Multilateral Investment Guarantee Agency, una società affiliata della Banca Mondiale, mentre gli Stati Uniti e gli altri governi forniscono una simile assicurazione.
15 maggio 2015
Jobs Act: La farsa dei contratti a tempo determinato
Ho già scritto tantissimo sul crimine di questo Secolo, ossia la svalutazione del lavoro allo scopo di salvare l’Euro, una moneta sbagliata che ciascuno Stato dell’Eurozona è costretto ad andare a prendere in prestito dai mercati dei capitali privati (ai quali va restituita con gli interessi) o ad estorcerla ai cittadini.
E pensare che avevamo sovranità monetaria e potevamo creare moneta dal nulla, tendendo alla piena occupazione e comprandoci il nostro debito pubblico senza che questo costituisse un problema… che crimine questa moneta unica!
Per non ripetermi nuovamente, coloro che volessero approfondire il tema della svalutazione del lavoro al fine di salvare l’Euro potranno leggere questo mio articolo.
Oggi cercherò, invece, di farvi comprendere nel modo più semplice possibile la riforma del lavoro (in materia di licenziamenti) posta in essere dal Governo Renzi ed attuata a seguito di una Legge delega che il Parlamento, sordo e schiavo, ha votato subordinando per l’ennesima volta l’esercizio del potere legislativo a quello esecutivo (sto parlando del Jobs Act, vale a dire la Legge delega 10 dicembre 2014 n. 183, più i decreti attuativi del 2015).
La mia analisi odierna si concentra quindi sul tema dei LICENZIAMENTI a seguito del cosiddetto Jobs Act.
13 maggio 2015
Da Gladio a Black Bloc
“Andiamo là, sfasciamo tutto, non ci fanno niente e torniamo a casa… Avete mai visto un black bloc manganellato o arrestato? Io mai. La polizia menava i ragazzini, i vecchietti, perfino qualche suora, ma a noi, black bloc, non ha torto un capello. …a Genova alcuni di noi entravano e uscivano dalla Questura e fuori le solite zecche coi telefonini filmavano la scena… Poi le zecche sono andate a dormire alla Diaz e la polizia ha distrutto tutto: crani, nasi, ossa, cartilagini , braccia, gambe, toraci e, naturalmente, cellulari e filmati… Scusate, ma che altro hanno mai fatto i servizi segreti italiani dagli anni ’60 a oggi? E’ una tecnica vecchia come l’Italia: si chiama destabilizzare per stabilizzare… (Marco Travaglio)
Le deiezioni mediatiche profuse dai corpi sciolti degli sguatteri di regime hanno alluvionato l’intero paese. Su questa morta gora galleggiano il bene e il male: i bravi cittadini milanesi che ripuliscono ciò che arnesi di regime hanno imbrattato e distrutto, e il plotone di miliziani che quelle opere hanno compiuto. Come insegnato dall’Impero, Isis e anti-Isis, Al Qaida e anti-Al Qaida, il regime si assicura il controllo e la gestione dell’uno e dell’altro, dei fronti apparentemente contrapposti, nel caso filo-Expo pulitori e anti-Expo scassatori.
Iscriviti a:
Post (Atom)