9 settembre 2014
LE TAPPE STORICHE DELLA DISTRUZIONE DELL'ITALIA
Questo vuole essere solamente un pro-memoria sulle tappe principali che ci hanno portato al disastro attuale. La “lunga marcia“ della finanza sta arrivando a destinazione ed al compimento dei propri scopi: la distruzione dei popoli.
1972 – Serpente Monetario Europeo (poi l’Italia uscì nel 1974 causa conflitti sociali e crisi petrolifera)
1979 – Adesione allo SME
1981 – Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia – Fine della sovranità monetaria per volere dello Stato che cede la facoltà di emettere la propria moneta a favore delle banche
1986 – Atto Unico Europeo – Libera circolazione di “persone”, merci, servizi e capitali
1990 – I capitali possono espatriare liberamente – La Banca d’Italia perde la facoltà di imporre misure sui movimenti di capitali
1992 – Trattato di Maastricht
1992 – Mani Pulite – Addio alla spesa pubblica e avanti con i servi dei capitali, praticamente della finanza
1992 – Amato dopo aver privatizzato Bankitalia fa uscire l’Italia dallo SME con una svalutazione di circa il 25% rispetto al marco
1972 – Serpente Monetario Europeo (poi l’Italia uscì nel 1974 causa conflitti sociali e crisi petrolifera)
1979 – Adesione allo SME
1981 – Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia – Fine della sovranità monetaria per volere dello Stato che cede la facoltà di emettere la propria moneta a favore delle banche
1986 – Atto Unico Europeo – Libera circolazione di “persone”, merci, servizi e capitali
1990 – I capitali possono espatriare liberamente – La Banca d’Italia perde la facoltà di imporre misure sui movimenti di capitali
1992 – Trattato di Maastricht
1992 – Mani Pulite – Addio alla spesa pubblica e avanti con i servi dei capitali, praticamente della finanza
1992 – Amato dopo aver privatizzato Bankitalia fa uscire l’Italia dallo SME con una svalutazione di circa il 25% rispetto al marco
7 settembre 2014
“Non preoccupatevi di Ebola (e iniziate a preoccuparvi di cosa significa)”
E' la frase con cui esordisce in un suo intervento il professor Adam Levine, docente di Medicina d’emergenza alla Brown University di Providence. Ebbene…cosa significa? Andiamo a vedere.
Già avevamo fornito il quadro dei dati reali circa l’epidemia di Ebola nel nostro articolo “Ebola, il nuovo incubo (l’ennesimo)” . Ora vogliamo proporvi l’analisi di Adam Levine. Innanzi tutto, anche in questo caso, Levine fornisce dati, che già aiutano a farsi un’idea. «Durante
gli ultimi sei mesi – scrive Levine - mentre Ebola metteva in pericolo
la vita di circa mille adulti e bambini, nella sola Africa Sub-Sahariana
circa 298.000 bambini sono morti per polmonite,
193.000 per diarrea, 288.00 tra adulti e bambini sono morti di malaria e
428.000 tra bambini e adulti hanno avuto bisogno di cure d’emergenza
per ferite dovute a vari incidenti. Un
migliore e più efficace accesso alle cure potrebbe, dunque, salvare non
solo chi è affetto da Ebola ma anche chi è colpito da questi killer
molto più diffusi». Levine critica poi i media che passano dall’ignorare
completamente l’Africa a parlarne a spot allarmistici solo in occasione
di epidemie o quando si teme che qualche gruppo terroristico arrivi
fino a casa nostra.
5 settembre 2014
LA VOCE DEL SILENZIO
Credo e ritengo convintamente che il pensiero "marxiano" costituisca un ottimo strumento d'analisi delle dinamiche sociali, economiche e politiche del capitalismo in tutte le sue forme. In ultima istanza sono le condizioni materiali di esistenza a influenzare i processi istituzionali, politici e culturali e le condizioni materiali di esistenza – l'economia in ogni senso – vengono plasmate da coloro che ne detengono il controllo e la proprietà. Sono le classi e i ceti dominanti a dettare i tempi e i modi dell'organizzazione dell'economia – oggi sempre più globalizzata – e a strutturare, quindi, i rapporti sociali...
3 settembre 2014
COME PUO' UNO SCOGLIO ARGINARE IL MARE - ANCHE SE NON VOGLIO TORNO GIA' A VOLARE (Intorno a Alessandro Di Battista)
Per primissima, urgente, cosa, invito
tutti a vedersi il video youtube inserito in cima alla colonna sinistra del mio
blog. Stupefacente, sensazionale, agghiacciante (ma non sorprendente per noi)!
L’agente del Mossad, Juval Aviv, intervistato dalla CNN, nientemeno, dichiara
che l’esplosione del 7 luglio 2005 al metrò di
Londra, attribuito a due ragazzi musulmani, ovviamente incastrati (come
risulta, tra le altre incongruenze, dal fatto che le foto dimostrano che la
bomba, evidentemente posta in precedenza, esplose da sotto la piattaforma della
carrozza e non nello zaino lasciato sul pavimento, come affermato dalla
polizia), “è facile da farsi, come abbiamo
fatto NOI a Londra”, per poi esitare
e correggersi: “come è stato fatto a
Londra”.
Ora che,.a
forza di urlare come carrettieri ubriachi, o come automobilisti romani
inferociti dall’inerme pedone, gli sguatteri dell’imperatore hanno perso la
voce, è il momento di ragionare sui fatti. Roba invisa e anche proibita agli
sguatteri e praticata, a mia conoscenza, dal solo, per me esimio, Angelo
d’Orsi, reperto eterodosso di intelligenza e onestà nel “manifesto”, a dispetto
delle ripetute volte che ha spillato fuori dal vaso adeguandosi alle
frustrazioni sinistre dei bastona-5 stelle. La sua (l’adesione furbesca ed equivoca di Pannella
non conta), e quella del vignettista
Vauro, diseguale fustigatore di infamie padronali (quando non annebbiato dalla
vulgata imperiale su “dittatori” e “diritti umani”), sono state, per quanto mi
è dato di leggere, le uniche voci che hanno sostenuto le buone ragioni del
parlamentare Cinque Stelle Alessandro di Battista, opponendo alla canea dei
servi sciocchi, falsari e ignoranti, alcuni metri cubi di razionalismo.
Bravo Di Battista,
coraggioso e letale per tutti gli ipocriti sinistri e i predatori della
giustizia e della verità annidiati nella "comunità Internazionale".
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1 settembre 2014
EPIDEMIA DI EBOLA? PROVE TECNICHE DI CONTROLLO...
Passano
le stagioni e gli anni, cambiano apparentemente anche i burattini della politica
che si alternano a marionette manovrate dagli stessi fili, eppure le strategie
del Sistema sono sempre le medesime. Non cambiano di una virgola. A parte qualche sfumatura infinitesimale, la strategia è sempre la stessa:
controllare dal punto di vista fisico, mentale ed emozionale, la popolazione
intera del pianeta, o una buona fetta di essa. Come fare?
E’ più semplice di quello
che si possa immaginare, e lo stile di vita moderno ne è la prova lampante:
respiriamo aria avvelenata (scie chimiche, inquinamento), beviamo acqua
sterilizzata la cui vitalità è meno di zero, mangiamo alimenti morti,
pastorizzati, pregni di chimica e adesso anche transgenici. Se tutto ciò non
bastasse ci intossichiamo quotidianamente il fisico e le menti con veleni quali
droghe, farmaci e vaccini. Dall’altra parte, i super controllati e potentissimi
mezzi di comunicazione massa (cinema, giornali, radio e televisioni),
apparentemente disgiunti, lavorano invece in sinergia col Sistema, perché si
occupano di tenere distratte le menti, le intasano e ingolfano di false notizie,
spacciate però per informazione, e avvelenano le anime con emozioni e sentimenti
deleteri e assolutamente devianti.
Ricordiamo che il fine
ultimo è il controllo dell’uomo!
29 agosto 2014
LA DIFFERENZA TRA I BAMBINI...
È umano che l’uccisione di un ragazzo
israeliano, un nostro figlio, susciti maggiore identificazione della
morte di qualche altro bambino. Ciò che risulta incomprensibile è la
reazione degli israeliani all’uccisione dei loro figli. Dopo il primo bambino, nessuno ha battuto
ciglio. Dopo il 50°, non è stato avvertito neanche un tremor sull’ala
di un aereo. Dopo il 100, hanno smesso di contare. Dopo il 200mo, hanno
incolpato Hamas. Dopo il 300° bambino hanno incolpato i genitori. Dopo
il 400°, hanno inventato delle scuse. Dopo (i primi) 478 bambini a
nessuno importa più niente.
Poi è arrivato il nostro primo bambino e Israele si è scioccata. E in effetti, il cuore piange alla vista della fotografia di Daniel Tragerman, 4 anni, ucciso venerdì sera nella sua casa a Sha’ar HaNegev. Un bellissimo bambino, che una volta si è fatto fotografare con la maglietta di una squadra di calcio argentina, blu e bianca, numero 10. E cuale cuore non verrebbe rotto alla vista di questa foto. Chi non piangerebbe sapendo come è stato ucciso in maniera criminale. In un post su facebook si legge: “Ehi Leo Messi, guarda quel ragazzo: tu eri il suo eroe.”
Poi è arrivato il nostro primo bambino e Israele si è scioccata. E in effetti, il cuore piange alla vista della fotografia di Daniel Tragerman, 4 anni, ucciso venerdì sera nella sua casa a Sha’ar HaNegev. Un bellissimo bambino, che una volta si è fatto fotografare con la maglietta di una squadra di calcio argentina, blu e bianca, numero 10. E cuale cuore non verrebbe rotto alla vista di questa foto. Chi non piangerebbe sapendo come è stato ucciso in maniera criminale. In un post su facebook si legge: “Ehi Leo Messi, guarda quel ragazzo: tu eri il suo eroe.”
D’improvviso la morte ha una faccia, sognanti occhi blu e capelli
chiari. Un piccolo corpo che non crescerà più. D’improvviso, la morte di
un ragazzino ha un significato, improvvisamente è scioccante.
28 agosto 2014
27 agosto 2014
Il ritorno di George Orwell e la Guerra del Grande Fratello contro la Palestina, l'Ucraina e la verità
L’altra
sera ho visto “1984″ di George Orwell in un teatro di Londra. Sebbene
venisse sbandierata l’interpretazione contemporanea, il monito di
Orwell riguardo al futuro veniva presentato come un pezzo storico:
remoto, innoquo, quasi rassicurante. Era come se Snowden non avesse
rivelato niente, se il Grande Fratello non fosse ora una spia digitale,
se lo stesso Orwell non avesse mai detto: “Per essere corrotti dal
totalitarismo non occorre vivere in un paese totalitario.”
Acclamata dai critici, l’abile regia rispecchiava la cultura e la
politica del nostro tempo. Quando si accesero le luci, il pubblico stava
già uscendo. Sembravano indifferenti, o forse attratti da altre
distrazioni. “Che pippa mentale”, ha commentato una ragazza accendendo
il suo cellulare.
Mentre le società avanzate vengono depoliticizzate, i cambiamenti
sono sia sottili che spettacolari. Nei discorsi di tutti i giorni il
linguaggio politico viene capovolto, come profetizzato in 1984.
“Democrazia” è ora una figura retorica. La pace è “guerra perpetua”.
“Globale” è imperiale. Il concetto di “riforma”, un tempo foriero di
speranze, ora significa aggressione, perfino distruzione. “Austerità” è
l’imposizione del capitalismo estremo ai poveri e il dono del
socialismo ai ricchi: un sistema ingegnoso in cui la maggioranza paga
il debito dei pochi.
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23 agosto 2014
FMI: L'ABUSIVO VORACE CHE COMANDA IN EUROPA
Lunedì scorso il governo ha definitivamente smentito l'eventualità che
vi sia in corso una trattativa con la "Troika europea" per rinegoziare i
vincoli di bilancio dell'Italia. La solenne dichiarazione secondo cui
"il governo rispetterà gli impegni europei", è stata immediatamente
tradotta nel suo significato effettivo, e cioè che in autunno vi sarà
l'ennesima "manovra correttiva sui conti pubblici". Per fare cassa non
si parla solo di prelievi sulle pensioni e di blocchi degli stipendi
degli statali, ma anche delle vendite di patrimoni pubblici.
L'esperienza passata ha dimostrato che queste "vendite" ai privati non
risultano remunerative, anzi, comportano spese aggiuntive per le
operazioni finanziarie annesse, quindi con il "fare cassa" non c'entrano
nulla; con il lobbying delle privatizzazioni invece sì.
I soldi veri perciò verranno cercati ancora una volta nelle tasche dei cittadini.
Alcuni commentatori hanno espresso perplessità sulla capacità di Renzi di sfidare l'impopolarità che tali misure comporterebbero, e quindi si pronostica una prossima fine del feeling dello stesso Renzi con l'opinione pubblica, con rischi per la tenuta del governo. In realtà che Renzi sia - o sia stato - davvero così popolare, sarebbe tutto da dimostrare. L'artificiosità posticcia del personaggio, e dell'alone mediatico che lo circonda, sono talmente evidenti, che possono sfuggire solo a chi rimanga ostinatamente attaccato agli scampoli del mito della democrazia occidentale, per il quale il consenso delle masse avrebbe in qualche modo a che fare con la tenuta dei governi.
I soldi veri perciò verranno cercati ancora una volta nelle tasche dei cittadini.
Alcuni commentatori hanno espresso perplessità sulla capacità di Renzi di sfidare l'impopolarità che tali misure comporterebbero, e quindi si pronostica una prossima fine del feeling dello stesso Renzi con l'opinione pubblica, con rischi per la tenuta del governo. In realtà che Renzi sia - o sia stato - davvero così popolare, sarebbe tutto da dimostrare. L'artificiosità posticcia del personaggio, e dell'alone mediatico che lo circonda, sono talmente evidenti, che possono sfuggire solo a chi rimanga ostinatamente attaccato agli scampoli del mito della democrazia occidentale, per il quale il consenso delle masse avrebbe in qualche modo a che fare con la tenuta dei governi.
19 agosto 2014
Benetazzo: "Morte Nera, se il virus Ebola arriva in Europa"
Andiamo per gradi. Tra il 1346 ed il 1352 il Vecchio Continente venne colpito dalla Morte Nera, l’epidemia di peste bubbonica che falcidiò 1/3 della popolazione europea. Nei tre secoli precedenti la popolazione europea fece un salto quantico, sostanzialmente raddoppiò in numero, passando da 40 a 80 milioni (secondo le stime più autorevoli): questo venne reso possibile dall’assenza di grandi conflitti tra gli Stati e produzioni agricole negli anni più che abbondanti. Tuttavia durante i primi decenni del 1300 vi furono prolungati periodi di carestia a causa di un peggioramento delle condizioni climatiche in generale: gli storici fanno menzione di una piccola era glaciale. La peste bubbonica sembra abbia avuto origine negli altipiani dell’Asia Centrale, in prossimità della Mongolia, in cui a seguito della scarsità di derrate alimentari e irrigidimento climatico, vi fu una moria accentuata di topi e ratti.
Le pulci, vettori della peste, malattia primaria dei roditori, a quel punto iniziarono ad aggredire altre prede, individuandole negli esseri umani e negli animali domestici. Le scarse condizioni igieniche che caratterizzavano i grandi insediamenti umani dell’epoca quasi ovunque (discariche con rifiuti e fognature a cielo aperto lungo le strade) consentirono il diffondersi del contagio inizialmente in Asia.
Le pulci, vettori della peste, malattia primaria dei roditori, a quel punto iniziarono ad aggredire altre prede, individuandole negli esseri umani e negli animali domestici. Le scarse condizioni igieniche che caratterizzavano i grandi insediamenti umani dell’epoca quasi ovunque (discariche con rifiuti e fognature a cielo aperto lungo le strade) consentirono il diffondersi del contagio inizialmente in Asia.
16 agosto 2014
Vaccino esavalente Infanrix Hexa: casi di autismo insorti durante i trial clinici omessi intenzionalmente dall’azienda produttrice
A dicembre 2012 divulgammo il contenuto di un corposo documento confidenziale della ditta GlaxoSmithKline produttrice del vaccino esavalente illegale
che viene somministrato, come vaccinazione primaria, a pochi mesi di
vita ai nostri figli e, come vaccinazione di richiamo [booster] tra i 12
e i 24 mesi di vita.
Considerato che da più parti, Ministro della Salute in testa, proseguono i soliti messaggi di promozione, secondo cui “non bisogna avere paura dei vaccini“, anzi “occorre farli in massa, come prevede il nostro sistema sanitario” –
e il nostro sistema sanitario prevede l’obbligatorietà per soli 4
vaccini anziché per l’esavalente – credo sia opportuno ricordare a
codesti “commercianti” ciò che sta emergendo dalle indagini di alcune
Procure italiane.
Molti genitori di bambini autistici danneggiati da vaccino proseguono a sentirsi ripetere, fra i tanti slogan, che “non esiste nemmeno un caso di autismo da vaccinazione“. Orbene, la smentita giunge a pagina 591 del documento confidenziale della GlaxoSmithKline; una smentita che più ufficiale non potrebbe essere, essendone autore l’azienda stessa.
A pagina 591 esordisce un lungo
elenco riassuntivo, sconcertante per il numero e la varietà delle
reazioni avverse, dal titolo: “Cumulative tabulation of all
unlisted events from serious unlisted spontaneous reports and all
serious unlisted reactions from clinical trial cases reported since
launch“
15 agosto 2014
U€: SEMAFORO VERDE PER UCCIDERE, DISTRUGGERE E RIDURRE IN POLVERE GAZA
Con
il suo continuo silenzio la Germania ufficiale sta collaborando con
Israele nel suo percorso di distruzione e morte scatenato contro i
palestinesi di Gaza. La Germania non è sola; anche il silenzio
dell’Austria è assordante. In realtà, perché isolare questi due paesi? Nel secondo o terzo giorno della guerra
la cancelliera Angela Merkel non è stata la sola a dichiarare di
essere schierata al fianco di Israele. L’intera Unione Europea ha
appoggiato Israele e il suo diritto di “difendersi”.
Sì, Francia e Gran Bretagna si sono un po’ agitate la settimana scorso, producendo alcuni flebili suoni di protesta. Ma la posizione originale della UE, dichiarata il 22 luglio, echeggia tuttora. Ha accusato la parte che è sotto prolungato assedio israeliano di essere la causa dell’aggravamento. Si tratta della parte che, nonostante tutte le dichiarazioni europee sul suo diritto all’autodeterminazione e a uno stato indipendente nella West Bank e a Gaza, è tuttora sotto occupazione israeliana dopo 47 anni.
Sì, Francia e Gran Bretagna si sono un po’ agitate la settimana scorso, producendo alcuni flebili suoni di protesta. Ma la posizione originale della UE, dichiarata il 22 luglio, echeggia tuttora. Ha accusato la parte che è sotto prolungato assedio israeliano di essere la causa dell’aggravamento. Si tratta della parte che, nonostante tutte le dichiarazioni europee sul suo diritto all’autodeterminazione e a uno stato indipendente nella West Bank e a Gaza, è tuttora sotto occupazione israeliana dopo 47 anni.
Gli stati membri della UE e, naturalmente, gli Stati Uniti hanno
dato a Israele semaforo verde per uccidere, distruggere e ridurre in
polvere. Hanno imposto il fardello della colpa a quelli che lanciano i
razzi, i palestinesi. I razzi stanno disturbando l’”ordine” e la
“quiete”, mettendo in pericolo la sicurezza di Israele, che è così
debole e vulnerabile, sempre attaccata senza alcuna ragione.
13 agosto 2014
SOLIDARIETA’ A NEWTON AHMED BARRY, CAPOREDATTORE DEL BIMESTRALE BURKINABÈ "L'EVÈNEMENT"
Newton Ahmed Barry |
Nel 2001, al culmine della crisi che si è prodotta a seguito dell'assassinio del giornalista Norbert Zongo, il mio nome è stato citato in un elenco tra persone da eliminare come « cosiddetti banditi ». La direzione della sicurezza dello stato, ci ha convocato per rimetterci il testo della minaccia. Nessuna disposizione è stata presa per la nostra protezione. Almeno, non a nostra conoscenza.
Nel 2001, dopo la misteriosa morte dell'ex ministro della Costa d'Avorio, Balla Keita, allora rifugiatosi in Burkina Faso, per dissuadere il giornale L’Evénement che indagava sul caso, il Ministro della Sicurezza ed il capo di Stato Maggiore della gendarmeria mi ha accusato di « crimine di intelligenza con l’estero ». Convocato e sentito per delle ore, sono stato infine rilasciato senza seguito. I giornali vicini al regime avevano rilanciato il caso dandogli un contenuto totalmente stravagante.
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12 agosto 2014
Israel vs Palestine - feat. DAM & Norman Finkelstein (Sub. ITA)
Un gruppo rap australiano ha fatto un'audace clip
commedia per denunciare l'approccio dei media e della politica
statunitense rispetto al conflitto israelo-Palestinese
11 agosto 2014
SVENDERE ACQUA, LUCE E GAS: ECCO PERCHE' LA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE. IL VIDEO SHOCK
Ecco il video shock mandato in onda dal programma di LA7 "La Gabbia"
che svela perché Renzi stia cercando di fare in fretta e furia la
riforma del titolo V della Costituzione.
10 agosto 2014
L'OLOCAUSTO PALESTINESE A GAZA
“Di nuovo chiedo a Granma di non usare lo spazio della prima
pagina per queste righe, relativamente brevi, sul genocidio che si sta
commettendo coi palestinesi.
Le scrivo velocemente solo per lasciare costanza su quello che si deve meditare profondamente.
Penso che una nuova e ripugnante forma di fascismo sta sorgendo con una forza considerabile in questo momento della storia umana, nel quale si sforzano per la propria sopravvivenza più di sette mila milioni di abitanti. Nessuna di queste circostanze è relazionata con la creazione dell’impero romano circa 2400 anni fa o con l’impero nordamericano che in questa regione del mondo, appena 200 anni fa, è stato descritto da Simon Bolivar quando ha esclamato che: “…gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza a piagare l’America di miserie in nome della Libertà”.
L’Inghilterra è stata la prima reale potenza coloniale che ha utilizzato i suoi domini su gran parte dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’Australia, dell’America Settentrionale, e molte delle isole delle Antille, nella prima metà del XX secolo.
Non parlerò in questa occasione delle guerre e dei crimini commessi dall’impero degli Stati Uniti durante più di cento anni, bensì solo ricordare quello che ha voluto fare con Cuba, quello che ha fatto con molti altri paesi nel mondo e solo è servito per provare che “un’idea giusta dal fondo di una grotta può vincere un esercito”.
Le scrivo velocemente solo per lasciare costanza su quello che si deve meditare profondamente.
Penso che una nuova e ripugnante forma di fascismo sta sorgendo con una forza considerabile in questo momento della storia umana, nel quale si sforzano per la propria sopravvivenza più di sette mila milioni di abitanti. Nessuna di queste circostanze è relazionata con la creazione dell’impero romano circa 2400 anni fa o con l’impero nordamericano che in questa regione del mondo, appena 200 anni fa, è stato descritto da Simon Bolivar quando ha esclamato che: “…gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza a piagare l’America di miserie in nome della Libertà”.
L’Inghilterra è stata la prima reale potenza coloniale che ha utilizzato i suoi domini su gran parte dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’Australia, dell’America Settentrionale, e molte delle isole delle Antille, nella prima metà del XX secolo.
Non parlerò in questa occasione delle guerre e dei crimini commessi dall’impero degli Stati Uniti durante più di cento anni, bensì solo ricordare quello che ha voluto fare con Cuba, quello che ha fatto con molti altri paesi nel mondo e solo è servito per provare che “un’idea giusta dal fondo di una grotta può vincere un esercito”.
8 agosto 2014
IL GENOCIDIO COMPIUTO DA ISRAELE NELLO SCACCHIERE INTERNAZIONALE
A Gaza continua l’offensiva di Israele
per schiacciare la resistenza palestinese, ultimo diaframma che si
frappone all’egemonia economico/militare dei sionisti sulla Striscia.
Insieme all’embargo, che dopo la vittoria di Hamas ha schiacciato i
territori arabi, i ripetuti attacchi di Israele rappresentano una
tessera del mosaico di conflitti, che negli ultimi anni hanno
insanguinato il Medio Oriente.
I pretesti di questa nuova invasione non
sono altro che l’ennesima ricerca fittizia del “casus belli” per
proseguire il genocidio palestinese, per impossessarsi di tutta la terra
di Palestina eliminando ogni limitato insediamento palestinese,
concentrato ormai solo in due isole di Gaza e Cisgiordania circondate
dal muro e presidiate dall’esercito israeliano. Per i sionisti, i
palestinesi sono il motore della loro economia, costituendo un grande
esercito di riserva utilizzati nella produzione sionista, nelle grandi
fabbriche israeliane e nelle multinazionali che investono in Israele,
impiegati come schiavi, sottopagati e senza diritti.
Nell’ottica
sionista, i palestinesi crescono però a livello demografico molto più
velocemente di quanto serve ai loro interessi, per questo è costante il
genocidio sionista per ridurre al minimo indispensabile la popolazione
palestinese, boicottando allo stesso tempo ogni possibilità di
organizzazione della Palestina, impedendo la pesca, sabotando le
centrali che producono energia a Gaza e Cisgiordania, versando negli
acquedotti di Gaza e Cisgiordania acque reflue sull’acqua potabile,
l’insabbiamento dei pozzi ecc… Pertanto si tratta di una operazione
sistematica per ridurre al minimo la popolazione palestinese da
conservare in stato di schiavitù secondo le necessità della borghesia
israeliana e internazionale.
7 agosto 2014
Perché non ascoltare le richieste di Hamas se sono ragionevoli?
Leggete
la lista delle condizioni poste da Hamas e Jihad islamico e provate
onestamente a giudicare se c’è una richiesta ingiusta tra queste.
Dopo che abbiamo detto tutto ciò che c’è da dire sul conto di Hamas – che è integralista, che è crudele, che non riconosce Israele, che spara sui civili, che nasconde munizioni dentro le scuole e gli ospedali, che non ha fatto niente per proteggere la popolazione di Gaza – dopo che è stato detto tutto questo, e a ragione, dovremmo fermarci un attimo e ascoltare Hamas. Potrebbe perfino esserci consentito metterci nei suoi panni e forse addirittura apprezzare l’audacia e la capacità di resistenza di questo nostro acerrimo nemico, in circostanze durissime.
Invece Israele preferisce tapparsi le orecchie davanti alle richieste della controparte, anche quando queste richieste sono giuste e corrispondono agli interessi sul lungo periodo di Israele stesso. Israele preferisce colpire Hamas senza pietà e senza alcun altro scopo che la vendetta. Stavolta è particolarmente chiaro: Israele dice di non voler rovesciare Hamas (perfino Israele capisce che se lo fa si ritroverà sulla porta di casa la Somalia, altro che Hamas), ma non è disponibile ad ascoltare le sue richieste. Quelli di Hamas sono tutti “bestie”? Ammettiamo pure che sia vero, ma tanto lì stanno e lì restano, e lo pensa anche Israele. Quindi, perché non ascoltarli?
Dopo che abbiamo detto tutto ciò che c’è da dire sul conto di Hamas – che è integralista, che è crudele, che non riconosce Israele, che spara sui civili, che nasconde munizioni dentro le scuole e gli ospedali, che non ha fatto niente per proteggere la popolazione di Gaza – dopo che è stato detto tutto questo, e a ragione, dovremmo fermarci un attimo e ascoltare Hamas. Potrebbe perfino esserci consentito metterci nei suoi panni e forse addirittura apprezzare l’audacia e la capacità di resistenza di questo nostro acerrimo nemico, in circostanze durissime.
Invece Israele preferisce tapparsi le orecchie davanti alle richieste della controparte, anche quando queste richieste sono giuste e corrispondono agli interessi sul lungo periodo di Israele stesso. Israele preferisce colpire Hamas senza pietà e senza alcun altro scopo che la vendetta. Stavolta è particolarmente chiaro: Israele dice di non voler rovesciare Hamas (perfino Israele capisce che se lo fa si ritroverà sulla porta di casa la Somalia, altro che Hamas), ma non è disponibile ad ascoltare le sue richieste. Quelli di Hamas sono tutti “bestie”? Ammettiamo pure che sia vero, ma tanto lì stanno e lì restano, e lo pensa anche Israele. Quindi, perché non ascoltarli?
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