Rafael Correa ha stravinto, al primo turno e si assicura anche la maggioranza dei deputati. Il suo avversario è stato doppiato, e gli altri candidati sono rimasti ai blocchi di partenza. Per varie ragioni, è stata molto di più di una cronaca annunciata.
In primo luogo per l'abbondanza del raccolto di consensi, ha fieno in
cascina per accelerare il processo di cambiamento intrapreso. Poi perchè
l'avversario bocciato è un banchiere dell'Opus Dei. In altri
termini, la continuità della politica attuata dal governo di Correa,
esce consolidata proprio contro un avversario emblematico, seguace del
dogma neoliberista, e di professione banchiere opusdeiano.
Più chiaro di così non poteva essere il responso degli ecuadoriani,
affluiti alle urne come mai nel passto.E' singolare come le elites non
si fidano più dei partiti, e si sporcano le mani direttamente con la
politica. A diferenza del'Europa, perdono. Di Tito Pulsinelli SelvasBlog Per dirla con le parola di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario leader latinoamericano... Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI,
l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il
popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà
essere piegata dai poteri forti".
Sappiamo
già che la contraddizione principale di questo tempo è quella tra gli
Stati Uniti e la Cina. Pertanto, qui cercherò di parlare di questo
confronto. In realtà, è un confronto che già si sta preparando al
Pentagono. Dovrà accadere presto o tardi. E con ciò, purtroppo, inizia a
diventare visibile lo spettro della Terza Guerra Mondiale. E
sicuramente lo hanno già capito bene, sia Washington che Pechino. Senza
dubbio. DiEnrique Muñoz Gamarra
Per prima cosa diamo uno sguardo alla Cina. La sua
ascesa è stata rapida. Non dimentichiamo che nel 2009 la Cina era già il
più grande esportatore del mondo. Nel 2010 diventa la seconda più
grande economia mondiale. Nello stesso anno (2010) l'accordo economico
strategico, Usa-Cina, stabilito nel 1979, viene abolito. Poi l'Europa
diventa il principale partner commerciale della Cina. E, infine, dallo
scorso anno (2012) è il primo partner commerciale del mondo. E gli
ultimi dati che ho a portata di mano indicano che l'uso globale dello
yuan come valuta di regolazione del commercio internazionale e degli
investimenti è continuato ad aumentare nel 2012.
Adesso diamo uno sguardo anche agli Stati Uniti. La
crisi ha avuto effetti devastanti in questo paese. Il fallimento
economico continua ad esser qui ancora molto grave. In primo luogo,
l'incidenza della manifattura nella sua economia si è ridotta dal 28%
nel 1953 all'11% nel 2010 (1). Inoltre, l'economia degli Stati Uniti
avanza, sempre più, verso un'economia di servizi e il suo debito,
naturalmente, non è solo di 16 miliardi di dollari, come sono soliti
riferire nella stampa occidentale, ma di 180 miliardi di dollari
(privato, sanitario e sicurezza sociale) e, questo è sempre più in
aumento, qualcosa di veramente terribile. Leggi tutto...
http://www.ilpuntotv.it - La Grecia, oggi. Poche scarne notizie sulla stampa estera, sfuggite dalle fitte maglie del controllo, ma i viaggi ad Atene, le testimonianze di scrittori, economisti, rappresentanti di movimenti di protesta, o di semplici cittadini, forniscono un quadro drammatico della Grecia, che non ha bisogno di forzature. Perché la realtà è già sin troppo tragica.
LO FA IN SEGRETO LA BANCA CENTRALE MONDIALE NON ELETTA E SENZA RENDERE CONTO A NESSUN GOVERNO
Un'organizzazione internazionale immensamente potente,
di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito
parlare, controlla segretamente l'offerta di moneta del mondo intero. Si
chiama Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale
delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha filiali
anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una
banca centrale non eletta, indipendente e che ha la totale franchigia
dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che " non risponde a nessun singolo governo nazionale."
La
Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare
denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi
giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il
sistema finanziario globale destinato ad essere unificato. Oggi, 58
banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in
cui l'economia degli Stati Uniti (o qualsiasi altra economia) si
svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.
Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo
si riuniscono a Basilea per un "Convegno di Economia Mondiale". Le
decisioni che vengono prese durante questi incontri interessano ogni
uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in
capitolo su quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è
un'organizzazione fondata dall'élite globale, opera a vantaggio delle
élite globali ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del
nascente sistema economico mondiale. E' imperativo che le persone
vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione
di portare l'economia globale.
Il lanciatore di scarpe iracheno, che scagliò le proprie calzature verso
Bush, è stato condannato a tre anni di carcere. Non merita invece
un’onorificenza? Chi è dunque il terrorista? Il lanciatore di scarpe o il suo bersaglio?
Il serial killer che ha volutamente determinato la guerra in Iraq su un
terreno di bugie massacrando una moltitudine d’individui, legalizzando e
ordinando la tortura di altri non è forse il vero terrorista?
Il popolo di Atenco, in Messico, i Mapuche, indigeni del Cile, i
Kekchies del Guatemala, i contadini senza terra in Brasile, tutti
accusati del crimine di terrorismo per aver difeso i loro diritti e la
loro terra, sono forse i colpevoli? Se la terra è sacra, anche se la
legge non lo specifica, coloro che la difendono non sono altrettanto
sacri? Leggi tutto...
L'antipopulismo come divorzio tra elite e cittadini - Novelli eunuchi evirati del potere politico - Partito Popolare e Partito socialista Europeo contro Venezuela e Argentina Di Tito Pulsinelli
La parola "populismo" abbonda sulle labbra di tutti coloro che hanno consumato il divorzio definitivo,tra cittadini e governanti, tra popolo ed elites. Sentendosi,
ovviamente, parte di queste, vuoi per averne sposato gli arcani
economicisti, la neolingua dei bassifondi finanziari, vuoi per
identificarsi in una "modernità" che mal nasconde il settecentesco neo-totalitarismo delle oligarchie. I gruppi dirigenti europei che aulicamente si autodefiniscono "la politica", in realtà sono come dei novelli eunuchi evirati del potere politico. L'hanno
affidato ai grandi gruppi economici transnazionali, che ora possono
togliere e mettere governi ad Atene, Lisbona, Madrid e Roma, come ieri a
Buenos Aires, Brasilia o Singapore. E si arrogano il potere di veto
sull'operato degli altri governi che -quando pretendono di essere
veramente nazionali- vengono demonizzati e tolti di mezzo.
Gli eunuchi, senza più una ragion d'essere, valletti della ragione economica elevata a ragion di Stato, tentano di camuffare il servilismo e il ruolo di sterilizzatori della residuale democrazia rappresentativa.
"La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.
Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati.
Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una
pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro "prendete quello
che volete, noi facciamo finta di niente". Si tratta della rivolta di
150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati
categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per
calmierare i prezzi, come richiesto dall'Unione Europea. Hanno preso la
frutta, l'hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della
città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno
le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici,
che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della
multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende
indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato
bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa
40.000 vasetti di yogurt (l'eccellenza del made in Greece, il più buon
yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di
portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della
grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a
distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.
La telenovela europea si è arricchita di due nuovi episodi nel corso
degli ultimi mesi. Il primo è l’accordo sull’unione bancaria. Il secondo
è l’accordo sul bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020. Cosa lega
questi due episodi?
Partiamo dal primo in ordine di tempo. L’accordo sull’unione bancaria
dell’autunno scorso affida alla BCE il potere di supervisione su banche
di dimensione tale da creare rischi sistemici. Due mesi dopo, i paesi
europei stanno adottando normative di regolamentazione più o meno
radicali, ma è soprattutto degna di nota la totale mancanza di
coordinamento.L’accordo del novembre scorso era interessante soprattutto
per quello che non conteneva. La sostanza di un’unione bancaria risiede
soprattutto in un’autorità centrale di risoluzione delle crisi e una
garanzia comune sui depositi. Su entrambe le cose il veto della Germania
era, e rimane, invalicabile. Si profila quindi un’unione bancaria senza
capacità di intervento, e con un’autorità di vigilanza costretta a
vigilare su istituzioni fortemente connesse tra loro, ma soggette a
regole differenti. L’altro episodio, di oggi, è l’accordo sul bilancio UE per il periodo
2013-2020. Leggi tutto...
Il finanziere ha già ridotto drasticamente tutte le esposizioni
legate all'euro. Le regole dell'Eurozona hanno fatto sprofondare "i
paesi sud-europei (dunque anche l'Italia), contro la loro volontà, in
una lunga depressione". Ormai sono settimane se non quasi mesi che i leader europei
vogliono convincerci che il peggio è passato, che l'Europa ce la sta
facendo, che la ripresa, sebbene lenta, è in corso. Questo, nonostante
la carrellata di dati macroeconomici negativi che in Italia, giusto per
fare un esempio, confermano soltanto le spinte recessive attive
nell'economia. Altro che ripresa.
L'investiore miliardario George Soros non ci casca, anzi, lancia
nuovi alert come ha fatto in passato. E conferma uno degli allarmi
sicuramente più spaventosi:
"l'euro potrebbere distruggere l'Unione
europea".
Dando motivazioni di carattere politico.
I suoi timori sono tali che il finanziere ha già preso la decisione di
ridurre drasticamente tutte le esposizioni legate all'euro presenti nel
suo portafoglio: e questo dopo che qualche settimana fa, in occasione
del World economic forum, era stato proprio lui a esprimere un cauto ottimismo sul futuro dell'Europa. Leggi tutto...
Gli Stati Uniti hanno da due anni una
base segreta in Arabia Saudita che usano per gli attacchi con i droni
nella regione, riporta il Washington Post del 6 febbraio. Il
giornale ha spiegato che su richiesta della Casa Bianca, le informazioni
diffuse da più di un anno a diversi media, finora erano state tenute
segrete, ma aggiunge che avendo saputo che un altro giornale stava per
pubblicarle, ha quindi deciso di rivelarle.
Queste informazioni, che la CIA non ha voluto commentare, vengono rese
pubbliche mentre John Brennan, consigliere della Casa Bianca per
l’antiterrorismo, dovrà affrontare l’udienza di conferma dal Senato alla
carica di direttore della CIA. Secondo il New York Times, John
Brennan aveva avuto stretti contatti con l’Arabia Saudita per avere il
via libera per la creazione di questa base segreta per gli UAV.
Scrivevamo un anno fa che le politiche impostate per salvare l'euro
avrebbero lentamente avviato l'Italia a diventare un paese del Terzo
Mondo (M.Badiale, F. Tringali, “L'euro non è un dogma”, Alfabeta2,
dicembre 2011). Gli eventi di quest'ultimo periodo confermano quel
giudizio: la crisi economica prosegue, così come la distruzione dei
diritti dei lavoratori e l'attacco ai redditi dei ceti subalterni,
mentre l'adozione di misure come il Fiscal Compact determina, in
sostanza, la cessione della sovranità degli Stati nazionali a lontane
strutture oligarchiche e la conseguente cancellazione di quel poco di
democrazia ancora rimasta in questo Paese. Non intendiamo qui dilungarci
su questi temi, né su quelli relativi alla irriformabilità dell'Unione
Europea in senso democratico e alla necessità di uscire da essa e dalla
moneta unica, perché li abbiamo trattati dettagliatamente in un libro
uscito da poco (M.Badiale, F. Tringali, “La trappola dell'euro”,
Asterios editore), al quale rimandiamo per approfondimenti.
Ci
sembra utile, invece, ripercorrere in questa sede alcune delle
discussioni che hanno accompagnato il passaggio dell'Italia a un sistema
monetario europeo a cambi fissi e poi all'euro. È importante infatti
sapere che l'esistenza di un rapporto consequenziale fra la rinuncia
alla flessibilità del cambio valutario e la realizzazione di una vera e
propria macelleria sociale in termini di aggressione ai diritti e ai
redditi dei ceti medi e popolari, era stata chiaramente prevista già tre
decenni fa. Leggi tutto...
La Costituzione oggi applicata in Italia è leggermente diversa da
quella che viene riportata nei documenti ufficiali. Provo a descrivere
la Costituzione effettivamente applicata. Qui riporto la prima parte (principi fondamentali) della Costituzione oggi effettivamente applicata in Italia, la cosiddetta Costituzione materiale (nozione elaborata dal giurista Costantino Mortati). Art. 1.
L’Italia è una dittatura tecnocratica (*), fondata sull’usura. La sovranità appartiene alle banche, che la esercitano nelle forme a loro più gradite.
Art. 2.
Il Sistema riconosce e garantisce solo gli interessi dovuti agli usurai, siano essi singoli o preferibilmente associati in forma di banche.
Il Sistema richiede ai comuni cittadini l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà economica verso le banche. Tali doveri
comportano il pagamento di tasse crescenti nel tempo. Le tasse pagate
allo Stato verranno da esso rigirate alle banche. Leggi tutto...
Nel silenzio più totale e vergognoso dei nostri media, giungono lo stesso dalla Grecia notizie terribili. Guardate queste scene incredibili: alcuni contadini fuori dal Ministero dell’Agricoltura di Atene distribuiscono frutta e verdura gratuitamente. Pensionati, cittadini comuni, disoccupati s’accalcano per mendicare un sacchetto di cibo. Nonostante i ripetuti inviti alla calma, la fame e la frustrazione hanno portato non solo a code molto lunghe, ma anche a disordini. Alcuni uomini, caduti a terra nella ressa generale, sono stati calpestati… Questa è anche la nostra Europa insignita perfino del premio Nobel per la pace. Da cittadino italiano ed europeo provo vergogna ed indignazione.
La
corsa alle elezioni politiche italiane del prossimo mese è dominata
dalla discussione sulla messa in opera di ulteriori misure di austerità.
Il non eletto governo di Mario Monti, sorto dalla pressione dei mercati
finanziari nel novembre 2011, ha lavorato sistematicamente al fine di
smantellare tutte le conquiste raggiunte dalla classe lavoratrice nel
dopoguerra e rendere certo che questa stessa classe paghi il conto della
crisi bancaria.
Già dopo poche settimane dalla sua nomina, il governo Monti ha
presentato un pacchetto di tagli del valore di € 30.000.000.000:
decurtamenti delle indennità sociali, aumento dell'età pensionabile da
58 a 66 anni entro il 2018, innalzamento del numero di anni che un
lavoratore deve pagare al sistema pensionistico per ricevere la pensione
da 35 a 42 anni. Di Paul Bond - WSWS
L'indennizzo per l'inflazione è stato rimosso dalla
maggior parte delle pensioni. L'IVA è stata aumentata del 2 per cento,
colpendo duramente le fasce di retribuzione più bassa, e vari aumenti di
tasse hanno causato un marcato aumento del costo del carburante. Nel corso dell'anno successivo è stata reintrodotta la tassa sulla prima
proprietà, questo ha spinto i costi di proprietà per le famiglie a più
del 30 per cento della loro spesa totale. L'articolo 18 della legge del
lavoro del 1970, una conquista delle lotte militanti degli anni '60, è
stato modificato per consentire alle imprese di licenziare senza giusta
causa. Leggi tutto...
In molti si sono domandati il motivo per cui Mario Monti ha scelto di
sottoporsi alle umiliazioni ed alle figuracce di una campagna
elettorale, quando invece il Partito Democratico aveva già ritagliato
per lui un ruolo di "padre nobile" super partes, al culmine del quale
era prevista la sua elezione alla Presidenza della Repubblica. Da quella
comoda posizione, Monti avrebbe potuto etero-dirigere l'azione di
governo di Bersani, sia con il vincolo costituzionale del pareggio di
bilancio, sia con il ricatto costante della fazione veltroniana di
ultra-destra interna al PD. La lista Monti ha persino funzionato per
Bersani da utile bidone della spazzatura, consentendogli di disfarsi
senza traumi di quella spina nel fianco che era per lui il sedicente
giuslavorista Pietro Ichino, che rischiava di alienargli i voti di molti
iscritti della CGIL. Comidad
Se Monti è stato costretto ad umiliarsi in questo modo, non è stato
probabilmente per scelta personale, ma per ordine dei suoi mandanti del
Consiglio Atlantico della NATO. Evidentemente, si è arrivati ad un punto
tale per cui il sistema di dominio coloniale non può più permettersi
neppure una finzione di normalità. Il creare confusione e
destabilizzazione diventa quindi uno schema obbligato, e le
drammatizzazioni artificiose di una campagna elettorale servono anche a
mistificare i drammi reali e la loro vera origine.
Nel maggio dello scorso anno arrivava la notizia
della perdita di una cifra dai due ai tre miliardi di dollari da parte
della banca JP Morgan; manco a dirlo, per operazioni sui titoli
derivati. E qui nessuno ha potuto scaricare la colpa sull'ingerenza dei
partiti politici.
LA PROVA CONSISTENTE CHE UN GRUPPORISTRETTO DI RICCHI DI ELITARI TIRA LE FILE
Esiste un gruppo oscuro di elitisti oscenamente
ricchi che controllano il mondo? Uomini e donne con enormi somme di
denaro governano davvero il mondo da dietro le quinte? La risposta
potrebbe sorprendervi. La maggior parte di noi tende a pensare al denaro
come ad un modo conveniente per effettuare transazioni, ma la verità è
che esso rappresenta anche il potere e il controllo. E oggi viviamo in
un sistema neo-feudale in cui i super ricchi tirano tutte le corde.
Quando
parlo degli ultra-ricchi, non parlo di persone che hanno qualche
milione di dollari. Come si vedrà più avanti in questo articolo, gli
ultra-ricchi hanno abbastanza soldi, depositati in banche offshore, da
acquistare tutti i beni e i servizi prodotti negli Stati Uniti nel corso
di un intero anno ed essere ancora in grado di pagare tutto il debito
nazionale degli Stati Uniti. E' una somma di denaro così grande da
essere quasi inconcepibile.
In base a tale
sistema neo-feudale, tutto il resto di noi siamo schiavi del debito,
compresi i nostri governi. Basta guardarsi intorno - tutti stanno
annegando nel debito, e tutto quel debito sta rendendo gli ultra-ricchi
ancora più ricchi. Ma gli ultra-ricchi non stanno semplicemente seduti
su tutta quella ricchezza. Ne usano una parte per dominare gli affari
delle nazioni. Gli ultra-ricchi possiedono praticamente ogni grande
banca e ogni grande società del pianeta. Usano una vasta rete di società
segrete, think tank e organizzazioni di beneficenza per promuovere le
loro agende e per mantenere in riga i loro membri.
Nel 2009, Shell aveva pagato 15,5 milioni dollari per porre fine ad una causa relativa all'esecuzione dello scrittore Ken Saro-Wiwa che si era opposto a Shell e alle sue operazioni nel delta del Niger. Shell sta
affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da
11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e
il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008.
Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli
impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso
circa 26.000 barili di petrolio. Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell
responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione
del delta del Niger,
La nuova Elite Globalista annebbia il cervello della gente innanzitutto
con i 200 canali Tv, reality show, porno e il resto dei media spazzatura
e poi, quando si parla di cose serie, con tanti sofismi complicati
senza senso, tipo la "spread" e tutte le balle che raccontano sul debito
pubblico. Cobraf La realtà è invece semplice e brutale e se cerchi un poco alcuni te la dicono anche, ad esempio una società inglese di brokeraggio e consulenza, Tullett Prebon, ha questo mese un report terrificante: "Perfect Storm"
in cui ha la parte 3 intitolata "The Globalization Disaster" ti spiega
la verità: la Globalizzazione è una catastrofe per le economie
occidentali. Perchè se sposti la produzione in Asia, produci sempre di
meno dovresti logicamente consumare anche di meno. Per consumare come
prima allora ti indebiti e quindi tutti i paesi occidentali sono sempre
più indebitati, perchè importano sempre di più invece di prodursi da
soli quello che gli occorre... Leggi tutto...
Il limite è
stato raggiunto alla vista di Monti che bacia i bambini in Corso Buenos
Aires di Milano. "Io volevo solo fare un giro - in quella via ci si va
principalmente per vedere le vetrine dei negozi che espongono la solita
merce che si trova in ogni città, con botteghe di abiti e affini di
medio livello - ma guarda quanta gente…" e via con un bel bacio a un
bambino ad usum televisioni che subito riprendono la scena.
Di Tiziano Tussi
Tutti i grandi uomini, di ogni colore politico si
sono abbassati a baciare bambini, papa compreso. Fa audience, simpatia,
umanità e così carpiscono la benevolenza di chi guarda. Il buon papà. Un
salvatore della Patria che bacia anche i pargoli. Certo per una Paese
cattolico è sempre buon uso seguire Cristo (Vangelo di Matteo) ed il suo
affetto per i bambini. Ma forse di questi tempi meno teatro è più idee
sarebbero augurabili. La politica dovrebbe esser studio e progetto non
avanspettacolo. La progettualità politica necessita di studio, di
orizzonti sociali da perseguire, di valutazione della società nel tempo a
venire; si serve di capacità di precedere possibili scenari, di
metterne in cantiere di virtuosi, per cercare di raggiungere livelli di
vita per tutti più elevati. La ricerca della felicità è stata messa
nella Carta costituzionale statunitense dai rivoluzionari del XVIII
secolo. Poi i francesi l'hanno adottata nelle costituzioni del loro
periodo rivoluzionario. Bellissimo!
Mentre ci accingiamo a vivere le
ultime settimane della campagna elettorale per le elezioni più inutili della
storia repubblicana, ci piove in testa la proposta sciocca di
Berlusconi,
secondo la quale, in caso di vittoria del centro destra, verrà eliminata
l'IMU
sulla prima casa e, ancor più scioccante, verranno rimborsati gli
importi dell'imposta, sempre sulla prima casa, pagati nell'anno 2012.
Perché si tratta di una proposta
sciocca?
Punto primo: uno Stato in
bancarotta, i soldi non te li dà, ma te li prende. A meno che non si faccia il
gioco delle tre carte e ti rimettano nella tasca sinistra, ad esempio, 100 euro,
salvo poi prendertene 150 dalla destra. Punto secondo: la crisi economica
che si sta esprimendo in tutta la sua drammaticità, colpendo in maniera
sistematica famiglie e imprese, ha subito un notevole salto di qualità.