La cosiddetta Agenzia
degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), denunciata per essere
una copertura dell’apparato di intelligence degli Stati Uniti, ha appena negato
ad un rinomato ricercatore l’accesso ai documenti relativi alle sue operazioni
a Cuba, qualificate come “segrete”. L’USAID ha rifiutato di
divulgare i dettagli principali delle attività della Freedom House a Cuba dal
gennaio 2000 al dicembre 2007, come richiesto dal giornalista Tracey Eaton,
redattore capo del sito “Along the Malecon”. I documenti erano stati richiesti
in virtù del programma federale di accesso all’informazione, il “Freedom of
Information Act” (FOIA).
Di Jean-Guy Allard
Nel suo messaggio a
Eaton, la controversa agenzia cita un’esenzione del FOIA che le permette di non
rivelare non solo “i segreti commerciali, le informazioni commerciali o
finanziarie” considerate come “privilegiate o confidenziali” ma anche segreti
relativi ad operazioni di intelligence clandestine o evidentemente illegali. L’esonero
è abbastanza vago da nascondere la maggior parte delle informazioni agli occhi
del pubblico”, ha spiegato Eaton sul suo sito internet.