La maggior parte delle persone non ha idea che le Nazioni Unite hanno redatto una costituzione mondiale per l'ambiente che è destinata a sostituire tutte le leggi nazionali esistenti. Questo documento ha il titolo funzionale di "Progetto di Patto internazionale sull'ambiente e lo sviluppo" e può essere letto per intero qui. Il lavoro sul progetto di Costituzione globale per l'ambiente è in corso dal 1995 e la quarta edizione è stata rilasciata agli Stati membri delle Nazioni Unite il 22 settembre 2010.
Questo documento è destinato a diventare un trattato vincolante e stabilirebbe un sistema permanente e incredibilmente repressivo di governance globale. Questo "Patto", come viene chiamato, rivendica l'autorità su tutto l'ambiente globale e tutto ciò che lo riguarda. Considerato il fatto che tutto ciò che facciamo influenza l'ambiente in qualche modo, questo significa che il documento diventerebbe la più alta forma di legge per tutte le attività umane. Questa costituzione per l'ambiente globale proposta dalle Nazioni Unite è incredibilmente dettagliata. La Costituzione degli Stati Uniti ha solo 7 punti, ma il documento delle Nazioni Unite ne ha 79. Nel caso gli Stati Uniti ratificassero questo trattato, qualunque legge nazionale, statale o locale dovesse confliggere con questo accordo, sarebbe nulla. Potenzialmente, questa è una delle più grandi minacce per la sovranità nazionale che abbiamo mai visto e dobbiamo mettere in guardia gli americani su questo.
Fondamentalmente, quello che questo patto ambientale propone di fare è prendere i principi dello sviluppo sostenibile basato sull'Agenda 21 e trasformarli in una legge costituzionale globale. Leggi tutto...
Proseguo nella pubblicazione del Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità e offro in lettura la seconda parte. Si tratta del terzo paragrafo dell'Analisi, dedicato all'errore politico e tecnico dell'euro.
Dal Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità: § 3 L'errore politico e tecnico dell'euro.
3. L’errore politico e tecnico dell’euro.
L’unione europea ha sottratto allo stato italianoanche il potere di gestire una moneta nazionale, vincolandolo a una moneta comune che non è di nessuno. L’adozione della moneta unica si è rivelata, oltre che un errore politico un grave errore tecnico.
Gli architetti politici che si sono occupati della costruzione dell'euro hanno scelto di non tener conto delle preoccupazioni espresse da vari esponenti della scienza economica.
Non sono pochi gli esperti che avevano rilevato per tempo come una unione monetaria fra Paesi molto diversi rispetto ad importanti parametri economici (come competitività e tassi di inflazione) avrebbe comportato numerosi squilibri, che sarebbero poi esplosi nei momenti di crisi. Questo è ciò che è puntualmente avvenuto. Nei circa dieci anni passati dall'avvento della moneta unica, i paesi PIGS hanno avuto livelli di inflazione significativamente più elevati di quelli della Germania, e di conseguenza hanno perso competitività, finendo per accumulare pesanti deficit commerciali, non a caso nei confronti della stessa Germania.
L’agenda nascosta degli Stati Uniti in Uganda, Africa centrale e nel Corno d’Africa è la conquista del petrolio e delle risorse minerali strategiche. La ricerca di Joseph Kony e la tutela dei bambini in Uganda non sono che una cortina di fumo, un pretesto per un “intervento umanitario” in una regione in cui le “guerre civili” sostenute dagli Stati Uniti (Sudan, Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Etiopia) hanno fatto più di otto milioni di morti nel corso degli ultimi 20 anni:
“In un’altra manovra volta ad ottenere l’egemonia regionale e sorpassare la Cina, gli Stati Uniti cercano di ottenere tramite l’AFRICOM un punto di appoggio nel blocco incredibilmente ricco di risorse che è l’Africa centrale. La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è una delle più grandi regioni del mondo priva di un vero governo. Essa contiene vasti giacimenti di diamanti, di cobalto, di rame, di uranio, di magnesio e di stagno, oltre a produrre più di un miliardo di dollari di oro all’anno. E’ del tutto possibile per gli Stati Uniti accrescere considerevolmente la loro presenza in RDC sotto il pretesto di voler catturare Joseph Kony (Nile Bowie, Merchandising and Branding Support for US Military Intervention in Central Africa, Global Research, 14 marzo 2012.)
Ma chi l’ha mia detto che “il crimine non paga” ? Se guardiamo alle narrazioni e alle grandi storie sulla mafia e sul gangsterismo raccontate da scrittori, saggisti e cineasti, parrebbe vero proprio il contrario… Indubitabilmente le mafie e la criminalità organizzata traggono immensi profitti da attività illecite sempre più gestite a livello globale come i grandi traffici di armi, droga, rifiuti tossici e radioattivi e – non ultimo – di esseri umani, così come da intraprese più tradizionali come il racket delle estorsioni e i lucrosi mercati degli appalti pubblici e, la “fiction” ispirata alle gesta dell’”alta criminalità” in qualche modo… ringrazia…
Nel corso di quest’ultimo decennio due fra i più clamorosi e importanti successi editoriali – che, per germinazione, hanno generato opere teatrali, fiction televisive e pellicole cinematografiche di uguale fortuna – hanno rappresentato il mondo feroce, violento e corrotto della criminalità organizzata italiana. Innanzitutto il “saggio – romanzo” o “romanzo – saggio” che tanta popolarità – e problemi – ha dato al giovane scrittore e giornalista Roberto Saviano, quel “Gomorra” che ritraeva l’allucinante universo della camorra casalese coniugando cronaca e finzione letteraria di sapore vagamente “pulp” così come piace ai fruitori più giovani e attenti alle tendenze. Meno riscontri e premi sono stati tributati al giudice Giancarlo De Cataldo per il suo “Romanzo criminale”,
Premessa - Se verrà confermato alla Casa Bianca nelle presidenziali del prossimo 6 novembre, Obama ha chiarito che renderà obbligatorio nel corso del 2013 l'inserimento del microchip sottocutaneo in tutta la popolazione americana. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip, il cui prototipo definitivo è allo studio della FDA (Food and Drug Administration) dal 2004. Di Enrica Perucchietti
Un passo indietro Né George Orwell, né Aldous Huxley nelle loro distopie si erano spinti così lontano da poter prevedere l’avvento di una popolazione controllata da microchip sottocutanei. 1984 e Il Mondo Nuovo ci hanno tramandato due sistemi totalitari che hanno preceduto sulla carta, con inquietante forza visionaria, innovazioni politiche che ci hanno reso progressivamente sempre più “trasparenti” e schiavi di fronte all’ingerenza statale. Già nel 1932 Huxley era arrivato a prevedere addirittura un sistema in cui gli abitanti sono concepiti e prodotti industrialmente in provetta. Sotto il mito del progresso i cittadini vengono condizionati fin dall’infanzia con tecnologia e droghe e da adulti si ritrovano ad occupare ruoli sociali prestabiliti dalla nascita. La rinuncia a ogni emozione, privacy, libero arbitrio che contraddistingue il Grande Fratello di Orwell e lo stato totalitario di Huxley offrono però ancora in minima parte una via di fuga, di reazione anarchica alla violenza livellatrice dello Stato.
Offro in lettura i primi due paragrafi (la prima parte) del Documento di analisi e proposte dell'Associazione Riconquistare la Sovranità. L'associazione è stata costituita il 21 marzo da trentacinque soci, tra i quali il sottoscritto. Il Documento del quale pubblico i primi due paragrafi è parte integrante dell'atto costitutivo dell'Associazione, la quale ha come scopo sociale quello di diffondere, in rete e attraverso la promozione di assemblee cittadine, le analisi e le proposte contenute nel Documento (Stefano D'Andrea).
Dal Documento di Analisi e proposte dell'Associazione Riconquistare la Sovranità: § 1 Premessa; § 2 L'insanabile contrasto tra Costituzione della Repubblica Italiana e Trattati dell'Unione Europea
1.Premessa
La parte più nobile e moderna della Costituzione della Repubblica Italiana è costituita dal titolo dedicato ai “rapporti economici” (artt. 35-47). Essa, da almeno due decenni, è totalmente disapplicata, in ragione della prevalenza dei Trattati dell’Unione Europea e del diritto derivato (emanato dagli organi dell’Unione) sulle norme costituzionali volte a disciplinare la materia economica. Una congiuntura internazionale favorevole, un lungo periodo di bassi tassi di interesse, la promozione dell’indebitamento privato, che ha supplito per molto tempo la diminuzione dei salari e dei redditi da lavoro tutti, e la diffusione della ideologia globalista, mercatista, transnazionale, idolatra della concorrenza e individualista hanno oscurato a lungo, agli occhi del popolo italiano, questo dato di fondamentale rilevanza. Oggi siamo giunti al tempo della verità e alla necessità di invertire la rotta.
Penelope Griffith Londonè il nome della scrittrice, autrice del nuovo caso editoriale che si sta diffondendo in Italia con l’opererazione “Liberiamo le Storie”. A metà febbraio, infatti, inizia a circolare sulla rete un manoscritto che in meno di 20 giorni conta 2.000 copie scaricate e in circolazione, e più di 300 ebook venduti. EA- Io sono l’acqua e vengo a liberarvi è un libro caldo, perchè tocca temi scottanti.
Primo fra tutti è un atto di protesta contro l’Acta “Anti-Counterfeiting Trade Agreement”,ossia legge anti- contraffazione.
[Che cos'è davvero l'Acta? (riassunto informativo per chi non conosce il vero volto del trattato a fine pagina) *] Perchè mai una scrittrice dovrebbe essere contraria a una legge che la protegge dalla pirateria? È noto, che il trattato non sia volto alla Nostra protezione, ma che abbia ben altri scopi, e soprattutto comporterebbe una sostanziale restrizione della libertà!
L’iniziativa di protesta della London è chiara :
“Se proteggermi dalla pirateria equivale a sotterrare la libertà di espressione e i diritti umani, allora sarò io stessa la pirateria !”
L’autrice, in accordo con la casa editrice ha così deciso si “autopiratarsi”, rendendo disponibile direttamente dalla sua pagina web, una copia omaggio integrale divisa in capitoli del suo romanzo.
Mentre il movimento Occupy Wall Street (OWS) ha preso di mira una piazza finanziaria per occuparla, la Germania ha compiuto un’impresa di gran lunga più impressionante, quella di occupare un’intera nazione – la Grecia. La Germania ha esperienza nell’occupare la Grecia, avendola occupata durante la Seconda guerra mondiale. L’arte di occupare un’altra nazione prevede di reclutare subito un fantoccio locale per fare il lavoro sporco necessario per esercitare la repressione sui cittadini. Durante la Seconda guerra mondiale, la Germania ha usato varie marionette, la più famosa l’assassino Ioannis Rallis, per (nominalmente) governare la Grecia e terrorizzare il popolo greco. (Dopo la sconfitta della Germania, Rallis è stato condannato per il suo tradimento.)
Questa volta, la Germania ha avuto molto più successo nel reclutare ed utilizzare un burattino per (nominalmente) governare la Grecia e terrorizzare il popolo greco, prima dell’occupazione tedesca. È stata abile nell’imporre al governo il suo fantoccio, Lucas Papademos, che accolga la “richiesta” della Germania di rioccupare la Grecia. Papademos non è stato eletto. Lui è al potere, perché il suo predecessore eletto, George Papandreou, aveva annunciato che la Grecia avrebbe tenuto un referendum, se accettare o meno i termini di un accordo sul debito sovrano della Grecia, accettazione che avrebbe avuto l’effetto della rinuncia alla restante sovranità della Grecia, e della consegna del popolo greco ad una depressione ancora più profonda. L’inevitabile reazione tedesca al plebiscito è stata: “La democrazia in Grecia - inconcepibile!” Leggi tutto...
La cosiddetta riforma del diritto del lavoro è il risultato di precise direttive da parte di organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, come la BCE, il FMI e l'OCSE, perciò la trattativa tra governo e "parti sociali" ha assunto esclusivamente il ruolo di un rituale o, addirittura, di una messinscena. Questo dato non costituisce in sé una novità assoluta, anzi i precedenti non mancano.
Nel 1956 l'Italia fu ammessa a far parte dell'ONU e, in base ai patti vigenti nell'organizzazione, lo Stato italiano venne costretto a rinunciare al suo ruolo di tenutario dello sfruttamento della prostituzione.
Ma la famosa "chiusura delle case chiuse", attuata nel 1958, venne rigorosamente presentata dalla politica e dalla stampa come una vicenda interna, in modo da preservare l'immagine dell'ONU da una decisione che, all'epoca, fu molto impopolare. L'impopolarità della scelta fu scaricata quindi su un partito della sinistra, e presentata come un'iniziativa di una parlamentare socialista, la senatrice Merlin. La Convenzione ONU sulla prostituzione è congegnata in modo tale da vietare solo lo sfruttamento della prostituzione da parte degli Stati, mentre offre vari escamotage per ciò che riguarda la legalizzazione dello sfruttamento privato. I primi due governi Berlusconi hanno cercato di usare la diffusa nostalgia delle vecchie case di tolleranza per introdurre il modello di sfruttamento privato alla tedesca, ma i tentativi sono andati a scontrarsi contro la realtà che in Italia il business dello sfruttamento delle case di appuntamento costituisce un feudo in appannaggio ai vari corpi di polizia.
E' evidente che le questioni ambientali stanno prestando il fianco a gravi contraddizioni per i governi progressisti o della nuova sinistra. Il deciso appoggio all'attività estrattiva per alimentare la crescita economica, sta aggravando gli impatti ambientali, scatena serie proteste sociali, e perpetua la subordinazione di essere fornitori di materie prime per la globalizzazione. Si rompe il dialogo col movimento verde e si scade in una sinistra sempre meno rossa, giacché sta diventando marrone. DiEduardo Gudynas
Un rapido sguardo ai paesi retti da governi progressisti, mostra che in tutti vi sono conflitti ambientali in corso. È scioccante che questa non sia un'eccezione, bensì la regola in tutto il Sudamerica. In questo momento, ad esempio, sono in corso proteste contro l'attività estrattiva mineraria o petrolifera non solo dall'Argentina al Venezuela, ma perfino in Guyana, Suriname e Paraguay.
In Argentina si registrano conflitti della cittadinanza verso il settore minerario per lo meno in 12 province; in Ecuador la protesta locale in zone minerarie continua a crescere; in Bolivia poco tempo fa si è conclusa una marcia indigena in difesa di un parco nazionale e si annuncia già una nuova mobilitazione. In questi stessi paesi, i governi progressisti incoraggiano l'attività estrattiva, sia proteggendo le imprese che lo fanno (statali, miste o private), offrendo agevolazioni d'investimento, sia riducendo le esigenze ambientali. Gli impatti sociali, economici ed ambientali vengono minimizzati. I governi in alcuni casi affrontano la protesta sociale, in altri la criticano acidamente e, secondo un andazzo più recente, la criminalizzano e sono arrivati a reprimerla.
Dal cilindro della propaganda occidentale escono a getto continuo trovate a dir poco spettacolari, che solo una fervida immaginazione unita ad una brama sconfinata di manipolare la realtà può produrre: l’ultima è “l’arresto” di un celebre divo di Hollywood intento a manifestare sotto l’ambasciata del Sudan negli Stati Uniti contro il “regime” di quel grande Paese africano posto al crocevia del “Continente nero” e per questo ambito sin dall’Ottocento da tutte le “potenze” occidentali, anche a costo di scannarsi tra di loro.
Secondo copione, il divo in questione è stato prontamente rilasciato, tuttavia l’‘imbarazzante contrattempo’ occorsogli, subito reclamizzato urbi et orbi attraverso la tentacolare piovra mediatica, ha fatto subito il giro del mondo.
Il risultato è quello auspicato da chi aveva architettato questa messa in scena: finalmente i tele-sudditi sono edotti, oltre che sulla “malvagità del regime siriano”, di quello iraniano, di Putin, di Chavez, della Corea del Nord eccetera (la lista è lunghina), anche su quella del governo sudanese, da tempo nella tabella dei “cattivi” a causa dell’ipermediatizzata “catastrofe umanitaria nel Darfur”, sulla quale il “gran pubblico” certamente non avrà capito un accidente (ma basta starnazzare per una “catastrofe” per riscuotere simpatie). Tra l’altro, il presidente del Sudan è l’unico capo di Stato in carica su cui pende un “mandato di cattura” del farisaico “Tribunale dell’Aja per i crimini contro l’umanità” (purché non commessi dall’Occidente: America, Inghilterra e Israele in testa alla classifica dell’impunità totale).
Il processo di verità storica che da tempo sta squarciando il muro di oblìo eretto a difesa di una mistificata interpretazione delle vicende unitarie e post unitarie della nostra nazione, ha trovato nuovo e solidissimo impulso per merito di una pubblicazione scientifica edita da un’istituzione dall’indiscussa affidabilità quale la Banca d’Italia.
Se fino ad oggi si è potuto confutare, su basi storiografiche peraltro tutte da verificare, quanto asserito da chi, carte alla mano, mira a dimostrare come il presunto processo unitario si sia risolto nei fatti in una feroce e avvilente colonizzazione del Mezzogiorno, oggi scende in campo la Banca d’Italia, con il suo indiscusso prestigio, a sancire, sulla base di incontestabili analisi e dati statistici, la verità di fatti troppo a lungo vergognosamente manipolati.
Ebbene, a contraddire definitivamente un’ideologia mistificatrice della realtà di episodi che hanno costretto il Mezzogiorno ad una immeritata situazione d’inferiorità,
Per coloro che non sono ancora convinti che ci troviamo alla vigilia di un evento di portata globale, il sito ufficiale della Casa Bianca pubblica al link WhiteHouse.gov alla data di Venerdì 16 marzo 2012 un Ordine Esecutivo del Presidente, denominato Preparazione Nazionale Risorse per la Difesa. Tale ordine istituisce di fatto la legge marziale in tempo di pace sul territorio degli Stati Uniti. Vediamo cosa significa in questo articolo di cui riportiamo link e contenuti.
Questo ordine esecutivo è un progetto di legge marziale in tempo di pace e dà al Presidente il potere di prelevare qualsiasi cosa ritenuta necessaria per “difesa nazionale”, qualunque cosa decidono che lo sia. E ‘tempo di pace, perché, come il titolo dell’ordine, dice, è per “preparazione”.
Una copia di tutto l’ordine segue la fine di questo articolo.
In base a tale fine i capi di gabinetto queste posizioni di livello, Agricoltura, Energia, Salute e dei Servizi Sociali, Trasporti, Difesa e del Commercio possono prendere il cibo, bestiame, fertilizzanti, macchine agricole, tutte le forme di energia, risorse idriche, tutte le forme di trasporto civile ( il che significa tutti i veicoli, barche, aerei), e qualsiasi altro materiale, compresi i materiali da costruzione da qualunque parte esse sono disponibili. Questo è probabilmente perché il governo ha visitato aziende con dispositivi GPS, in modo da sapere esattamente dove andare quando si attiva questa via.
In particolare, il governo è autorizzato ad assegnare i materiali, servizi e strutture secondo quanto ritenuto necessario o opportuno. Essi decidono quali mezzi necessari od opportuni.
UPDATE: il lettore Kent Welton scrive: Questo permette di regalare dei beni USA e sussidi alle imprese private: “(b) prevedere la modifica o ampliamento di strutture private,
Non riesco a capire per quale assurda motivazione la trasmissione “Servizio pubblico” non dia spazio ad una questione politica che potrebbe rivelarsi “fatale” per la vita democratica del paese. Da Giulia Innocenzi (che ha provato a darmi una mano) a Marco Travaglio, compresi altri due giornalisti della nota trasmissione, sono tutti informati. Quel giovedì in cui ho ricevuto l’invito in RAI è stato chiesto a Santoro di lanciare l’appello contro l’ESM (mediante la mia presenza o meno, poco importa), ma il conduttore non lo ha ritenuto necessario.
Chi c’era in studio? Giulio Tremonti, colui che per l’Italia ha firmato il primo trattato ESM (il documento è stato siglato l’11 luglio 2011 dai ministri delle finanze dei 17 stati membri). Restare indifferenti nei confronti di tale questione significa essere favorevoli alle immunità, ai condoni fiscali riferiti ai grandi capitali, alla probabile perdita di sovranità statale e alla inevitabile abolizione di molti diritti sociali.
Atene, 13 marzo 2012-Perché i dolori del popolo greco commuovono tanto l’opinione pubblica in Europa? E perché, giorno dopo giorno, la commozione si fa semprepiù estesa e profonda trasformandosi in voglia di agire, di far qualcosa per esprimere la propria solidarietà alla popolazione greca? La risposta non è difficile: se il dramma greco commuove ed indigna la gente è perché non lo si percepisce più come estraneo alle proprie preoccupazioni, come un caso isolato, un’eccezione alla regola. Perché, insomma, lo si riconosce come quel che è sempre stato, fin dall’inizio, un test inventato ed imposto di forza da chi sta in alto per sperimentare e misurare sulle cavie greche capacità di sopportazione e resistenze delle vittime di fronte alle loro politiche appunto prima di estenderle all’Europa in generale! Di Yorgos Mitralias Γιώργος Μητραλιάς TLAXCALA
Non sorprende, allora, che il confronto tra l’odierna Grecia e la Spagna del 1936 colpisca e sia ripreso da tanti soggetti politici e sociali in Europa. La resistenza del popolo greco nel 2012 argina l’estensione della brutale aggressione del capitale al mondo del lavoro in Europa esattamente come la resistenza dei popoli dello Stato spagnolo fungeva da diga nel 1936 all’espandersi della peste nera – e allo scoppio della guerra – ovunque, in Europa e nel mondo! Se adesso la diga greca cede, presto avverrà l’inondazione dell’intera pianura europea… Leggi tutto...
L'obiettivo è quello di distruggere il paese facendo cadere il governo centrale. In questo modo l'Occidente può andarci con dei mercenari e rubare tutte le risorse di quella nazione.
L'ISLANDA SOGNA L'ALTERNATIVA ALL'EURO - L’Islanda è pronta a rinunciare all’ingresso nell’Unione europea e all’adozione dell’euro. L’instabilità politico-finanziaria dell’Eurozona, le continue pressioni di Gran Bretagna e Olanda affinché il Paese dell’Europa settentrionale restituisca i denari ai creditori britannici e olandesi del fallimento del fondo Icesave stanno spingendo il popolo islandese a soluzioni alternative come quella del dollaro canadese. Il primo ministro islandese Johanna Siguardardottir dal canto suo ha sottolineato che il piccolo Paese nordico si trova di fronte una scelta tra l’utilizzo del dollaro canadese e quello dell’euro convinta che “la situazione non può rimanere così com’è”.
“La scelta è tra la perdita della sovranità islandese in fatto di politica monetaria con l’adozione unilaterale della moneta di un altro Paese o diventare un membro dell’Ue”, ha dichiarato Siguardardottir durante un discorso alla convenzione del Partito dell’Alleanza socialdemocratica nella capitale islandese. Per affrontare e decidere sul da farsi, l’Islanda è pronta a indire un referendum sull’ingresso nell’Unione europea agli inizi del prossimo anno, ma a peggiorare la situazione è la crisi dell’Eurozona che ha messo a dura prova la fiducia degli islandesi nell’Unione economica come rifugio sicuro per il loro futuro. A lanciare l’idea alternativa è stata la scorsa estate l’opposizione sottolineando che il dollaro canadese (loonie) potrebbe rappresentare una soluzione più interessante rispetto alla moneta unica europea.
«Cari amici la soluzione del caso di Melania Rea è molto semplice: Salvatore Parolisi risulta essere legato alla filiale italiana del “Tempio di Set” che si trova a Napoli, setta fondata dal Tenente Colonnello Michael Aquino nel 1975, un esperto di altissimo livello di Psicologia Operativa legato al progetto Monarch del programma MK-ULTRA».
Questo è un estratto di una dichiarazione postata dal ricercatore ex Illuminato Leo Lyon Zagami su facebook e poi ripresa da numerosi siti internet e quotidiani on line in merito al noto omicidio di Carmela Rea detta Melania.
Ho chiesto subito ragguagli a Zagami che mi ha inviato un vecchio video del periodo in cui apparteneva ancora alla Loggia di Montecarlo e in cui constatava la pericolosità di Aquino, concludendo: «Andatevi a studiare la metodica e il lavoro di Aquino e vedrete che non sono solo speculazioni e mere affermazioni campate in aria. Purtroppo il segreto di stato in seguito tenderà a coprire certe verità, vista l’implicazione dei servizi segreti americani, ma i rituali descritti da Parolisi sono quelli in uso nel Tempio di Set e il fatto che abbiano la loro base operativa a Napoli e dintorni non depone di certo in loro favore. Questa informazione mi è stata data in maniera molto riservata anche da una fonte interna ai servizi segreti militari». Per ulteriori approfondimenti rimando alle opere di Zagami presto in pubblicazione anche in Italia.
Clini apre agli OGM, la replica delle associazioni. “In Italia bisogna aprire una seria riflessione che deve coinvolgere la ricerca e la produzione agricola sul ruolo dell'ingegneria genetica e di alcune possibili applicazioni degli Ogm”. In un'intervista al Corriere della Sera, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini si dichiara favorevole ad un'apertura nei confronti degli organismi geneticamente modificati.
Secondo le dichiarazioni del ministro, senza l'ingegneria genetica l'Italia non avrebbe oggi alcuni dei suoi prodotti più tipici (tra cui il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la vite Nero D'Avola, la cipolla rossa di Tropea, il broccolo romanesco), “ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi”. La chiusura bipartisan dell'Italia in tema di OGM avrebbe ostacolato, a detta del ministro, la ricerca sull'ingegneria genetica applicata all'agricoltura, alla farmaceutica e al settore energetico.
Le affermazioni del ministro dell'Ambiente hanno suscitato forti critiche da parte di diverse associazioni. Secondo Legambiente è “incredibile” che Clini descriva i nostri prodotti tipici come il risultato di una mutagenesi piuttosto che il frutto del ricchissimo patrimonio di biodiversità dell'Italia, un patrimonio mantenuto nel tempo dall'impegno di migliaia di agricoltori e imprenditori agricoli.
La libertà di manifestazione negli Stati Uniti è sempre più a rischio, a giudicare dalle nuove leggi sull’ordine pubblico e dai nuovi sistemi d’arma ‘non letali’ per il ‘controllo delle folle’ che il Pentagono continua a pubblicizzare. Nei giorni scorsi è stata organizzata nel poligono militare di Quantico, in Virginia, una nuova presentazione alla stampa del sistema di deterrenza attiva ‘Silent Guardian’, prodotto dall’azienda Raytheon per il Programma armi non letali del dipartimento della Difesa.
Si tratta di un raggio di microonde che viene sparato da una parabola montata su camion o su un blindato contro i dimostranti, causando nei loro corpi un superficiale ma insopportabile bruciore che li costringe a disperdersi.
L’effetto cessa appena i soggetti colpiti escono dal raggio d’azione delle onde e, secondo i progettisti, non causa nessun danno fisico permanente, poiché la frequenza è così debole (95 gigahertz) da penetrare nell’epidermide per meno di mezzo millimetro.
Chi l’ha provato, ha parlato di un’improvvisa esplosione di calore avvertita al petto e al collo che spinge istintivamente a fuggire lontano, e di una sensazione di forte calore che permane per almeno dieci secondi.