13 dicembre 2011
STATO DEL DEBITO ETICA DELLA COLPA
La missione impossibile del salvataggio dell'euro, la frana della de-europeizzazione, il cataclisma geopolitico che ne può derivare. Ma con l'austerità non si esce dalla crisi, si produce recessione e depressione. Intervista a Christian Marazzi sulla penitenza dopo l'abbuffata neoliberale e sull'antidoto del comune. (foto di Francesco Cascioli http://www.ilpalo.com/)
L'andamento della crisi ha dato ragione alle tue analisi. Nel giro di due anni l'epicentro si è spostato dagli Stati uniti all'Europa, e nel giro di poche settimane siamo passati dal rischio di default di alcuni paesi, Italia compresa, al rischio del crollo dell'intera eurozona, che equivale al crollo dell'Unione per come è stata fin qui (malamente) realizzata. Secondo te come può evolvere la situazione?
Gli indizi della cronaca sono eloquenti. In Europa cresce l'astio nei confronti della Germania e della rigidità di Angela Merkel, che non dà segni di cedimento sulle due proposte che ormai tutti considerano indispensabili per evitare il cataclisma di Eurolandia: la monetizzazione dei debiti sovrani da parte della Bce, e l'emissione di eurobond per ridurre il peso dei tassi d'interesse sui buoni del tesoro dei paesi più esposti alla speculazione dei mercati finanziari.
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SIAMO IN PIENA SHOCK ECONOMY: "Abbiamo bisogno delle crisi!"
Questo è un passaggio di un discorso di Mario Monti, molto tempo prima della sua investitura alla presidenza del Consiglio:
« Nei momenti di crisi più acuta: progressi più sensibili. Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti di sovranità nazionali a un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto, visibile, conclamata. […] Abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti, ma quando una crisi sparisce rimane un sedimento, perché si sono messi in opera istituzioni, leggi eccetera per cui non è pienamente reversibile. »
12 dicembre 2011
L’assassino di Robert Kennedy afferma di esser stato sotto controllo mentale
Abbiamo visto nei precedenti articoli (in particolare in Origini e Tecniche del controllo mentale Monarch) che ci sono diversi tipi di programmazione per il condizionamento mentale tra cui la Programmazione Delta, che viene anche chiamata “programmazione killer”. Sirhan Sirhan, il “folle solitario” che uccise RFK afferma di esser stato sotto il controllo mentale quando commise l’omicidio.
Questi fantocci purtroppo vengono usati molto più spesso di quanto si pensi nel portare a termine, senza fiatare, missioni di alto livello e programmati addirittura, per confessare tutto. Se qualcosa va storto, il suicidio fa parte della loro programmazione. Ecco un articolo proveniente da Yahoo News sul caso di Sirhan Sirhan.Gli avvocati di Sirhan Sirhan, l’uomo che ha assassinato Robert Kennedy nel 1968, hanno chiesto che venisse rilasciato dalla prigione, sostenendo il fatto che fosse stato vittima del “controllo mentale”.
11 dicembre 2011
DEPRIVAZIONE DI SENSO E IL SENSO DELLA DEPRIVAZIONE
Per quanto l’uomo moderno si sforzi di esplorare lo spazio e gli abissi, di ricercare nuovi mondi e di estendere i suoi confini esteriori, è l’Uomo stesso a costituire il vero, autentico Mistero, insondato e, per buona parte, insondabile. Le neuroscienze ce lo ripetono da molti anni, solo il 20 per cento delle nostre risorse cerebrali viene sfruttato a dovere, mentre il rimanente 80 sonnecchia, in attesa di venire utilizzato in qualche modo.
Di HS
Eppure, nella nostra insuperata presunzione, abbiamo pensato di aver raggiunto lo stadio massimo della scienza e del benessere umano, abbiamo aderito ad un dogma che, a conti fatti, ha rivelato di essere largamente inconsistente. Se l’uomo è progredito dal punto di vista scientifico e tecnologico, quanto di sé è stato sacrificato sull’altare dei nuovi miti? Non dobbiamo mai dimenticare che la storia segue un unico filo che deve essere costantemente ripercorso ed interpretato per avere una chiara consapevolezza della nostra identità.
LA MORTE DELLA POLITICA PER MANO DEI MERCATI
LA VERA NATURA DEL SISTEMA DEMOCRATICO

Di Francisco Quevedo
Revista Siempre
In primo luogo riconosciamo l'ovvio: chi ci presta i soldi ha, tutto il diritto del mondo, o almeno abbastanza diritto di stabilire le condizioni alle quali esso presta.
Quando uno stato va dai mercati finanziari sa che ci possono essere situazioni di rischio che li portano a chiedere tassi di interesse più elevati come conseguenza del rischio che corrono, anche se questa situazione può trasformarsi in un serpente che si morde la coda, perché maggiore è il volume di interesse così aumenta anche la possibilità che il mutuatario non può soddisfare il pagamento ed è necessario andare dai mercati finanziari e così via all'infinito.
10 dicembre 2011
Attivisti a Gaza con l'ISM
L'International Solidarity Movement lancia un appello perchè nuovi attivisti si uniscano al nostro gruppo nella striscia di Gaza assediata.
Dopo avere lasciato la striscia nel 2003 in seguito agli omicidi di Rachel Corrie e Tom Hurndall, l'ISM Gaza è rinato nel mese di agosto 2008 quando attivisti ISM ed altri volontari hanno compiuto lo storico viaggio per rompere l'assedio di Gaza a bordo della prima free-gaza boat. Da allora e per oltre 3 anni di assedio, l'ISM ha mantenuto una presenza costante a Gaza.
Gli attivisti ISM hanno rifiutato di andarsene quando Israele ha iniziato a bombardare Gaza nel dicembre 2008. Durante i 23 giorni di devastanti attacchi, essi hanno accompagnato le ambulanze e fornito essenziali testimonianze.
La vita quotidiana a Gaza è un'atroce lotta. In palese violazione del diritto internazionale, Israele impone il limite di tre miglia marine ai pescatori. La “buffer zone”, unilateralmente imposta da Israele, divora oltre un terzo delle aree agricole della striscia, quelle che si trovano lungo il confine. Regolarmente viene sparato ai contadini e talvolta vengono uccisi con la sola colpa di coltivare la propria terra all'interno dei confini di Gaza.
9 dicembre 2011
LA CELAC E LO SMISURATO SOGNO BOLIVARIANO
Il vertice costitutivo della Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CEPAL), tenutosi a Caracas il 2 e 3 dicembre, è un fatto di indiscutibile dimensione storica. In questo caso il termine può essere utilizzato senza esagerazione. D'ora in poi l'America Latina e Caraibi parleranno con voce propria sulla scena internazionale e multipolare delle nazioni, accelerata dalla débâcle del capitalismo neoliberista e dal fallimento delle guerre di aggressione da parte di Washington. "Il prossimo secolo, [per l'America Latina], è il secolo della speranza, è il nostro secolo, è il secolo della risurrezione del sogno bolivariano, il sogno di Martí, il sogno dell'America Latina."
Bolivar, Germán Tessarollo, 1996, Pittura (olio su tela) 104 x 75,4 centimetri, Museo Bolivariano d'Arte Contemporanea, Santa Marta, Magdalena, in Colombia. |
Il vertice costitutivo della Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CEPAL), tenutosi a Caracas il 2 e 3 dicembre, è un fatto di indiscutibile dimensione storica. In questo caso il termine può essere utilizzato senza esagerazione. L'incontro ha superato le aspettative più ottimistiche per lo spirito democratico con cui è stato preparato dai padroni di casa venezuelani in stretta consultazione con gli altri governi, per l'atmosfera di fratellanza con cui è stato sviluppato, per il contenuto dei suoi documenti fondanti che traspirano di uno spirito e lessico emancipatore, indipendente e latino-americanista. D'ora in poi l'America Latina e i Caraibi parleranno con voce propria sulla scena internazionale e multipolare delle nazioni, accelerata dalla débâcle del capitalismo neoliberista e dal fallimento delle guerre di aggressione da parte di Washington.
Anche se nella CELAC ci sono nazioni con politiche neoliberiste ed altre che le mettono in discussione a testa alta, il vertice segna la rottura della regione con la Dottrina Monroe. DALLE PENSIONI SI SPREME ASSISTENZIALISMO PER BANCHIERI
Molti commentatori hanno notato che la presenza di esponenti di Banca Intesa San Paolo nel governo Monti configura alcuni evidenti conflitti d'interessi, in particolare nel settore delle infrastrutture, data la partecipazione della banca al business dell'alta velocità. Un aspetto che invece è stato poco messo in evidenza concerne la riforma pensionistica, poiché da tempo le banche offrono ai clienti una serie di opzioni di previdenza integrativa privata, costituendo così una concorrenza alla previdenza pubblica. Intesa San Paolo non fa eccezione a riguardo, anzi è una delle banche più presenti nel settore della previdenza integrativa.[1] C'è da osservare però che in Italia la previdenza integrativa privata non ha mai riscosso particolare successo: solo il 23% di media, contro il 91% all'estero. La constatazione è stata fatta, con rammarico, dal presidente dell'INPS, Antonio Mastrapasqua, il quale qualche giorno fa ha invitato bruscamente i lavoratori italiani ad adeguarsi alla previdenza integrativa privata, da ritenersi, secondo lui, ormai "obbligatoria".[2] Che il presidente dell'ente pubblico INPS abbia assunto una posizione così sfacciata a favore della privatizzazione della previdenza, non risulta poi tanto sorprendente, poiché Antonio Mastrapasqua è anche vicepresidente esecutivo di Equitalia SpA, l'agenzia di esazione e di recupero crediti. In questa unione di cariche, così apparentemente incompatibili, c'è in effetti un messaggio molto evidente.[3] |
8 dicembre 2011
Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte'
I brutti effetti dello 'sviluppo pulito' sostenuto dalle Nazioni Unite in Honduras.
Di Jeremy Kryt
VALLE di Aguan, HONDURAS- 3.000 chilometri quadrati, la valle del fiume Aguan nel nord-est dell'Honduras ha circa le stesse dimensioni della Death Valley in California. Ma pur essendo verde e fertile, il bacino dell'Aguan sta diventando famoso come "valle della morte." Dal gennaio 2010, almeno 45 contadini sfollati sono stati uccisi negli scontri per i diritti fondiari ad Aguan, e "il numero effettivo di omicidi è probabilmente molto più alto", secondo Annie Bird, co-direttore del gruppo di difesa dei diritti umani Rights Action (RA), che ha visitato l'Honduras nel mese di settembre.
Bird e altri critici dicono che la violenza ad Aguan è determinata dalla competizione per le risorse tra gli agricoltori locali e gli impianti di produzione di biocarburanti su larga scala. La valle è la patria di più di una dozzina di piantagioni di palma africana che forniscono energia "verde" in Europa e in Asia, così come di un paio di impianti a biogas che funzionano come parte di una delle iniziative delle Nazioni Unite per la politica dei carbon credits.
7 dicembre 2011
Opposizione sociale nell’era di Internet: militanti “desktop” e intellettuali pubblici
Introduzione. La relazione della tecnologia dell’informazione (IT), e più specificatamente di Internet, con la politica è una questione centrale che interessa i movimenti sociali contemporanei. Come molti progressi scientifici precedenti, le innovazioni nelle tecnologie dell’informazione hanno un duplice effetto: da un lato, hanno accelerato il flusso globale di capitali, soprattutto del capitale finanziario, e hanno facilitato la “globalizzazione” imperialista; d’altra parte Internet è servita a fornire fonti alternative di analisi critica, e per una facile e rapida comunicazione in grado di mobilitare i movimenti popolari. L’industria della tecnologia dell’informazione ha creato una nuova classe di miliardari, dalla Silicon Valley in California a Bangalore, in India. Costoro hanno svolto un ruolo centrale nell’espansione del colonialismo economico tramite il loro controllo monopolistico nelle diverse sfere dei flussi informativi e dell’intrattenimento.
Di James Petras
Per parafrasare Marx, “Internet è diventato l’oppio dei popoli”.
Giovani e vecchi, occupati e disoccupati, allo stesso modo passano ore a guardare ad occhi fissi e passivamente spettacoli, pornografia, videogiochi, vendite consumistiche on-line e anche “news” in completo isolamento dagli altri cittadini, dai compagni di lavoro e di occupazione.
In molti casi il “troppo pieno” di “notizie” su Internet ha saturato Internet, assorbendo tempo ed energie e deviando gli “spettatori” dalla riflessione e dall’azione.
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Di James Petras
Per parafrasare Marx, “Internet è diventato l’oppio dei popoli”.
Giovani e vecchi, occupati e disoccupati, allo stesso modo passano ore a guardare ad occhi fissi e passivamente spettacoli, pornografia, videogiochi, vendite consumistiche on-line e anche “news” in completo isolamento dagli altri cittadini, dai compagni di lavoro e di occupazione.
In molti casi il “troppo pieno” di “notizie” su Internet ha saturato Internet, assorbendo tempo ed energie e deviando gli “spettatori” dalla riflessione e dall’azione.
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6 dicembre 2011
L'OCCUPAZIONE MILITARE DELL'AMERICA DA PARTE DEI TRADITORI AL SEVIZIO DEI BANCHIERI
di Saman Mohammadi
The Excavator
The Excavator
"Se la Tirannia e l'Oppressione verranno in questa terra, sarà in veste di lotta contro un nemico straniero". - James Madison.
"Le istituzioni militari cresciute a dismisura sotto qualsiasi forma di governo sono nefaste per la libertà, e devono essere considerate come particolarmente ostili alla libertà repubblicana". - George Washington.
"Nei consigli di governo, dobbiamo vigilare contro l'acquisizione di influenza indebita, palese o occulta, da parte del complesso militare-industriale. La possibilità di una crescita disastrosa di potere fuori luogo esiste e persisterà". - Dwight D. Eisenhower. Non dite che l'America non è stata avvertita.
Come Alex Jones ha detto per tutto il decennio, nel suo eroico programma radiofonico, l'occupazione militare dell'Iraq e dell'Afghanistan sono state un test per quello che sta arrivando: l'occupazione militare dell'America.
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"Le istituzioni militari cresciute a dismisura sotto qualsiasi forma di governo sono nefaste per la libertà, e devono essere considerate come particolarmente ostili alla libertà repubblicana". - George Washington.
"Nei consigli di governo, dobbiamo vigilare contro l'acquisizione di influenza indebita, palese o occulta, da parte del complesso militare-industriale. La possibilità di una crescita disastrosa di potere fuori luogo esiste e persisterà". - Dwight D. Eisenhower. Non dite che l'America non è stata avvertita.
Come Alex Jones ha detto per tutto il decennio, nel suo eroico programma radiofonico, l'occupazione militare dell'Iraq e dell'Afghanistan sono state un test per quello che sta arrivando: l'occupazione militare dell'America.
Giustizia per Thomas Sankara Giustizia per l’Africa
Buongiorno a tutti, ad oggi, all'appello di giustizia per Thomas Sankara e per l'Africa abbiamo raggiunto 7.569 firme. Vi chiediamo di aiutarci ad arrivare ad 8.000 firme entro il 21 dicembre 2011, giorno dell'anniversario della sua nascita che sarà ricordato a Ouagadougou il 20 e 21 dicembre con la 3° EDIZIONE del Thomas SANKARA REVIVAL (segue programma).
Vi ricordiamo che per firmare l’appello dovete riempire il formulario che trovate al link http://thomassankara.net/spip.php?article878&lang=it. Il vostro indirizzo e-mail non sarà pubblicato Riceverete però una mail in cui vi sarà indicato un link sul quale dovrete cliccare perchè la vostra firma sia resa valida.
Condividete alla vostra mailinglist
Grazie
Comitato SankaraXX
Vi ricordiamo che per firmare l’appello dovete riempire il formulario che trovate al link http://thomassankara.net/spip.php?article878&lang=it. Il vostro indirizzo e-mail non sarà pubblicato Riceverete però una mail in cui vi sarà indicato un link sul quale dovrete cliccare perchè la vostra firma sia resa valida.
Condividete alla vostra mailinglist
Grazie
Comitato SankaraXX
5 dicembre 2011
IL DEBITO PUBBLICO, UN MECCANISMO DI REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA DAI POVERI AI RICCHI
"L’unica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che fa realmente e veramente parte della proprietà collettiva dei popoli è …. Il debito pubblico". Da Il Capitale, Karl Marx (1867)
Iván Gordillo
La Directa
Gli ultimi fatti economici e politici stanno succedendo a velocità vertiginosa. Lo sprofondamento dei governi della Grecia e dell’Italia in appena dieci giorni è stato un colpo durissimo dei cosiddetti mercati alle deboli democrazie parlamentari come le abbiamo concepite finora. Il colpo di stato dei finanzieri iniziato con il piano di salvataggio pubblico del capitale finanziario privato ha preso la sua forma letterale: i tecnocrati provenienti dalla banca internazionale, da Goldman Sachs quale massimo esponente della Banca Centrale Europea (BCE), occupano le posizioni di controllo degli Stati greco e italiano. Le porte girevoli adesso girano al contrario: non solo i politici ritirati occupano i posti nei consigli di amministrazione delle grandi società ma i tecnici del capitale privato occupano i portafogli pubblici di alcuni governi a cui non resta nulla di legittimo.
La Directa
Gli ultimi fatti economici e politici stanno succedendo a velocità vertiginosa. Lo sprofondamento dei governi della Grecia e dell’Italia in appena dieci giorni è stato un colpo durissimo dei cosiddetti mercati alle deboli democrazie parlamentari come le abbiamo concepite finora. Il colpo di stato dei finanzieri iniziato con il piano di salvataggio pubblico del capitale finanziario privato ha preso la sua forma letterale: i tecnocrati provenienti dalla banca internazionale, da Goldman Sachs quale massimo esponente della Banca Centrale Europea (BCE), occupano le posizioni di controllo degli Stati greco e italiano. Le porte girevoli adesso girano al contrario: non solo i politici ritirati occupano i posti nei consigli di amministrazione delle grandi società ma i tecnici del capitale privato occupano i portafogli pubblici di alcuni governi a cui non resta nulla di legittimo.
LEZIONI ECUADORIANE: SE IL DEBITO E' ILLEGITTIMO NON SI PAGA!
Come accaduto in Islanda, anche in Ecuador il popolo, guidato dal presidente Rafael Correa, si è rifiutato di pagare il debito. Una commissione appositamente istituita l'ha dichiarato illegittimo in quanto si trattava di un prestito che faceva gli interessi esclusivi di banche e multinazionali e non del paese che avrebbe dovuto aiutare. Un'altra lezione di cui tenere conto.
di Andrea Degl'Innocenti
Il Cambiamento
Parliamo di vulcani. E di eruzioni. Tempo fa, in Islanda, l'impronunciabile vulcano Eyjafjallajökull sbuffava nubi di ceneri bianche mandando in tilt i collegamenti aerei di mezzo mondo; allo stesso tempo il popolo islandese decideva di sollevarsi contro i poteri forti della finanza globale. Nell'altro emisfero, in Ecuador, da qualche anno si è risvegliato il potente Tungurahua - appena più facile da pronunciare, ma neanche poi tanto – proprio nel periodo in cui il presidente Rafael Correa dichiarava il debito estero che gravava sulle spalle dei suoi cittadini “illegittimo ed illegale”.
di Andrea Degl'Innocenti
Il Cambiamento
Parliamo di vulcani. E di eruzioni. Tempo fa, in Islanda, l'impronunciabile vulcano Eyjafjallajökull sbuffava nubi di ceneri bianche mandando in tilt i collegamenti aerei di mezzo mondo; allo stesso tempo il popolo islandese decideva di sollevarsi contro i poteri forti della finanza globale. Nell'altro emisfero, in Ecuador, da qualche anno si è risvegliato il potente Tungurahua - appena più facile da pronunciare, ma neanche poi tanto – proprio nel periodo in cui il presidente Rafael Correa dichiarava il debito estero che gravava sulle spalle dei suoi cittadini “illegittimo ed illegale”.
4 dicembre 2011
22 ragioni per le quali potremmo assistere nel 2012 al collasso economico dell’ Europa
Il 2012 sarà l’anno in cui assisteremo al collasso economico dell’ Europa? Prima di licenziare il titolo di questo articolo come “allarmista”, leggete prima le informazioni elencate nel resto di questo articolo.
Nel corso degli ultimi mesi, vi è stata una sorprendente perdita di fiducia nel sistema finanziario europeo. In questo momento, effettivamente nessuno vuole prestare denaro alle nazioni europee in difficoltà finanziaria, e praticamente nessuno vuole prestare denaro alle grandi banche europee.
Ricordate, una delle ragioni principali della crisi finanziaria del 2008 è stata la pesante stretta creditizia che si è verificata qui, negli Stati Uniti. Questa strozzatura creditizia che sta fiorendo ora in Europa è solo un elemento della “tempesta perfetta” che si sta rapidamente avvicinando mentre ci apprestiamo ad entrare nel 2012. I segnali delle difficoltà sono ovunque.
3 dicembre 2011
LA SVALUTAZIONE DEI GOVERNI NAZIONALI
LA STRATEGIA DI POTERE DEI VERDI
Di Peter Helmes*
Horizons et débatsNon lasciamoci ingannare! L’ideologia corruttrice dei Verdi non si lascia dimostrare facilmente a causa della loro lotta contro l’energia nucleare e in favore dei pipistrelli d’Europa. Questa è, per così dire, l’ovatta in cui è avvolta la verità. Senza alcun riguardo verso le commissioni di controllo parlamentari, i politici verdi alternativi e i loro istigatori sviluppano determinate strategie oltre ogni governo nazionale, per imporre direttamente obiettivi che schivano i parlamenti nazionali […].
Si tratta di “governo mondiale” per sovvertimento dei governi nazionali, già da tempo privati, un passo dopo l’altro, della loro capacità di agire! Come raggiungere tale obiettivo? Ecco la ricetta strategica: bisogna vincolare buona parte della spesa pubblica di ogni Stato, costringendo le nazioni di tutto il mondo a pagare somme e tasse immense (cosiddette necessarie per la salvaguardia del nostro ambiente o della nostra salute) a istituzioni o organizzazioni che operano a livello mondiale.
Si tratta di “governo mondiale” per sovvertimento dei governi nazionali, già da tempo privati, un passo dopo l’altro, della loro capacità di agire! Come raggiungere tale obiettivo? Ecco la ricetta strategica: bisogna vincolare buona parte della spesa pubblica di ogni Stato, costringendo le nazioni di tutto il mondo a pagare somme e tasse immense (cosiddette necessarie per la salvaguardia del nostro ambiente o della nostra salute) a istituzioni o organizzazioni che operano a livello mondiale.
2 dicembre 2011
BOMBE, PROIETTILI E… TANTO INCHIOSTRO
Morte di un commissario scomodo
Correva l’anno 1972 quando, il 17 maggio, immediatamente dopo le tormentate elezioni politiche, il commissario Luigi Calabresi della Squadra Politica della Questura di Milano venne assassinato da ignoti killer davanti alla sua abitazione in via Cherubini. Se inizialmente le indagini si concentrarono sulla pista "nera" e dei traffici di armi, e specificamente su Gianni Nardi delle SAM (Squadre d’Azione Mussolini) che sarebbe successivamente salito alla ribalta delle cronache per la presenza del suo nominativo in una lista di elementi "reclutabili" nell’organizzazione paramilitare atlantica GLADIO e per la riesumazione del suo cadavere quando vennero avanzati dubbi e sospetti sull’incidente stradale a Malaga in Spagna in cui presumibilmente perì nel 1976. Di HS
La vicenda giudiziaria ed investigativa del caso Calabresi si è invece conclusa con la condanna di alcuni ex militanti della più rilevante e prestigiosa organizzazione extraparlamentare di estrema sinistra, Lotta Continua con condanne comminate ad Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Ovidio Bompressi e Leonardo Marino, quest’ultimo con pena ridotta poiché l’inchiesta venne originata nel 1988 dalla sua "confessione" e dal suo "pentimento" offerti ai carabinieri. Al di là della annosa disputa circa l’innocenza o la colpevolezza degli ex "lottacontinuisti" e, soprattutto, del leader del gruppo, Adriano Sofri con la consueta demarcazione fra "destrorsi" e "sinistrorsi", l’assassinio del commissario rimane per larga parte avvolta nella nebbia più fitta a partire dai moventi dei killer e dei loro mandanti.
1 dicembre 2011
Discorso di Thomas Sankara del 4 agosto 1985
Compagni della Rivoluzione democratica e popolare
Prima di tutto, vorrei chiedere a ciascuno di noi di osservare un
minuto di silenzio, minuto di silenzio in omaggio, alla memoria dei
nostri cari scomparsi, di tutti quelli che, conosciuti o sconosciuti,
hanno pagato con il loro sangue affinché oggi potessimo festeggiare il
II° anno della RDP. Vi ringrazio.
Onorevoli invitati del Burkina Faso, Rappresentanti del governo della
Repubblica del Mali, Rappresentanti del governo della Repubblica
francese, Rappresentanti della Jamahiriya araba libica popolare,
Rappresentanti della Repubblica del Ghana
Cari amici,
Compagni militanti e militanti della RDP.
Giusto un anno fa mi rivolgevo a voi, popolo burkinabè, per portarvi
il saluto militante della RDP, ripercorrevo la strada percorsa in un
anno, come voi apprezzavo la determinazione e la fermezza rivoluzionaria
nell’entusiasmo del Consiglio Nazionale della Rivoluzione (CNR) per
annunciare nuovi approdi davanti al vasto oceano di minacce e di sforzi.
Allora, io non ero che convinto della giustezza della nostra causa. In
quel momento io ero solo certo che lo scopo della nostra rivoluzione era
la rivoluzione stessa e cioè, questa ricerca costante della felicità
del nostro popolo, questo crescere della vita, questa creazione continua
di forme colorate, di limpidi paesaggi sulle rovine delle mura che ci
tenevano prigionieri.
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La più grande ingiustizia al mondo
Se vi hanno raccontato che quello del professorissimo Mario Monti sarebbe dovuto essere il governo del futuro e del cambiamento, ma Openpolis vi ha svelato che è il più vecchio della storia della repubblica italiana e dei Paesi dell’UE; se avete creduto che sarebbe stato il governo del miracolo
e della rinascita e che ci avrebbe salvati dalla crisi economica, ma
sfogliando i curricula del nuovo esecutivo vi siete accorti che è
composto in gran parte da insigni accademici e grandi scienziati della
finanza che non hanno mai detto una parola sul rischio
di questo scriteriato sistema economico globale, salvo poi accreditarsi
per risolvere i guai che esso ha creato; se sognavate che avrebbe
marcato una frattura rispetto alla squallida politica degli ultimi
vent’anni, ma avete sciaguratamente appreso che nomina ministri in pieno conflitto d’interessi e sottosegretari condannati e plurinquisiti; se, insomma, cominciate ad avvertire una leggerissima puzza di fregatura, allora è il caso che anche voi vi convinciate dell’assurdità di questo consenso sperticato ed unanime che si tributa al "sempre sobrio" Monti.
Di Valerio Valentini
MARCHIONNE FIGLIO DI PUTIN
Mentre da settimane si susseguono le voci più o meno ufficiali su un intervento del Fondo Monetario Internazionale "a favore" dell'Italia, in pochi hanno fatto caso ad un intervento autorevole a sostegno di questa macabra prospettiva, quello di Vladimir Putin, lo scorso 11 novembre. Putin ed il suo socio Medvedev si sono divisi il lavoro: mentre il primo avallava l'improbabile immagine di un FMI "salvatore" dell'Europa, il secondo incontrava il capo dello stesso FMI, Christine Lagarde.[1]
ComidadPare che la Russia abbia grosse riserve finanziarie, perciò in questa circostanza potrebbe agire addirittura da "banca" del FMI; e questo sarebbe l'oggetto dei colloqui fra Lagarde e Medvedev. Ma se la Russia ha davvero tutti questi soldi, perché non pensa di tagliare fuori il FMI, entrando direttamente nelle economie europee con propri acquisti di titoli del Tesoro?
Bella domanda, ma prima di azzardare una risposta, forse è il caso di mettere in rassegna altri fatti.
Nell'agosto del 2010 il primo ministro ungherese, Orban, aveva cacciato il FMI dal proprio Paese, ma ora, a poco più di un anno, deve tornare a testa bassa dal FMI a chiedere un prestito. [2]
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