3 gennaio 2011
ASCONA E IL NUOVO ORDINE MONDIALE
Quanta gente conosce il piccolo e addormentato paesino di Ascona? Tranne alcuni turisti amanti della natura, poca gente può immaginare il ruolo di questo posto nello sviluppo della storia dell’umanità a partire dal XX secolo.
di Daniel Estulin
Ieri la vetrina di una conosciutissima agenzia di viaggi a Madrid annunciava un fine settimana natalizio in un magico paesino svizzero, Ascona, sulle rive nord del Lago Maggiore. Ascona, diceva l’annuncio. Un comune ed una città storica che ha sperimentato un periodo straordinario all’inizio del XX secolo, quando una colonia di filosofi, scrittori, vegetariani, poeti, ballerini e pittori di tutto il mondo si riunivano sul Monte Verità, predicando i benefici della natura- “Questo insediamento- diceva l’annuncio- è diventato in un campo di prova per stili di vita alternativa”.
2 gennaio 2011
Il decennio dei "nuovi poveri" europei
Nel Regno Unito gli aggiustamenti alla spesa pubblica creeranno quasi un milione di poveri prima del 2015; nella periferia europea potrebbe essere anche peggio.
di Andy Robinson
Le bolle del decennio 2000-2009 in Europa dettero vita ai nuovi ricchi di due ville e una BMW X3. Adesso, due anni senza crescita, una disoccupazione elevata che comincia ad essere ormai di lunga durata ed i primi tagli al sistema della protezione sociale stanno dando vita a un nuovo essere paradigmatico del nuovo decennio della crisi economica : il “nuovo povero”.
E’ meno ostentato dell’archetipo del decennio prodigioso ma si vedeva ad ogni fermata di un percorso invernale per l’Europa dell’austerità. Uomini dallo sguardo svogliato che chiedevano l’elemosina natalizia nel pub Philharmonic a Liverpool a pochi metri dai fiammanti appartamenti vuoti costruiti in un attacco di euforia per l’anno della capitale della cultura europea. “Penny, centesimi di euro; mi va bene tutto”. Lavoratori in sciopero nella sala d’attesa della stazione ferroviaria a Lisbona, addormentati in posizioni agonizzanti. Adolescenti dai visi pallidi negli uffici di collocamento a Dublino ad un passo delle statue scheletriche di bronzo del Famine Memorial, tributo alle vittime della fame del 1840 e alla conseguente emigrazione di massa. Donne ecuadoriane cercando nei bidoni della spazzatura davanti al Carrefour di un quartiere centrico di Madrid cercano avanzi di cibo.
24 dicembre 2010
LE STRADE DEL VENTO
Voci Dalla Strada augura a tutti i lettori Buone Feste
Caro Stig:
Magari fossimo degni della tua disperata speranza.
Magari potessimo avere il coraggio a stare da soli ed il coraggio di rischiare di essere insieme, perché non serve un dente fuori dalla bocca, né un dito fuori dalla mano.
Magari potessimo essere disobbedienti, ogni volta che riceviamo ordini che umiliano la nostra coscienza o violentano il nostro senso comune.
Magari potessimo meritare di essere chiamati pazzi, come sono state chiamate pazze le Madri di Plaza de Mayo, per aver commesso la pazzia di rifiutarsi di dimenticare ai tempi dell’amnesia obbligatoria.
Magari potessimo essere così ostinati da continuare a credere, contro ogni evidenza, che la condizione umana vale la pena, perché siamo stati mal fatti, ma non siamo finiti.
Magari potessimo essere capaci di continuare a camminare per le strade del vento, nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, al di là di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo: arrivederci.
Magari potessimo mantenere viva la certezza che è possibile essere compatrioti e contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà della giustizia e dalla volontà della bellezza, nasca dove nasca, e viva quando viva, perché non hanno frontiere le cartine geografiche dell’anima nè quelle del tempo.
Magari potessimo avere il coraggio a stare da soli ed il coraggio di rischiare di essere insieme, perché non serve un dente fuori dalla bocca, né un dito fuori dalla mano.
Magari potessimo essere disobbedienti, ogni volta che riceviamo ordini che umiliano la nostra coscienza o violentano il nostro senso comune.
Magari potessimo meritare di essere chiamati pazzi, come sono state chiamate pazze le Madri di Plaza de Mayo, per aver commesso la pazzia di rifiutarsi di dimenticare ai tempi dell’amnesia obbligatoria.
Magari potessimo essere così ostinati da continuare a credere, contro ogni evidenza, che la condizione umana vale la pena, perché siamo stati mal fatti, ma non siamo finiti.
Magari potessimo essere capaci di continuare a camminare per le strade del vento, nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, al di là di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo: arrivederci.
Magari potessimo mantenere viva la certezza che è possibile essere compatrioti e contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà della giustizia e dalla volontà della bellezza, nasca dove nasca, e viva quando viva, perché non hanno frontiere le cartine geografiche dell’anima nè quelle del tempo.
Eduardo Galeano
(Parole di ringraziamento nel ricevere il premio Stig Dagerman, in Svezia, il 12 settembre 2010)
Traduzione per Voci Dalla Strada della nostra preziosa VANESA a cui va un auguri speciale e un grazie!
LE FORZE DI OCCUPAZIONE ISRAELIANE UCCIDONO UN PASTORE
PRESS RELEASE 24-11-2010
Ieri mattina Salama Abu Hashish, vent'anni, stava facendo pascolare le sue pecore e capre a Beit Lahya, nel nord di Gaza, quando le forze di occupazione israeliane gli hanno sparato senza nessun avvertimento. Il proiettile lo ha colpito alla schiena ed è andato dritto attraverso uno dei suoi reni. È stato sottoposto ad un operazione ed è stato ricoverano in terapia intensiva all'ospedale di Kamal Adwan, dove è morto alle 17.30. Le forze di occupazione non solo hanno strappato una vita alla famiglia Abu Hashish, ma hanno reso vedova una giovane donna di 19 anni ed orfano un neonato che era nato solo la notte precedente. Salama Abu Ashish era appena diventato padre e non ha nemmeno fatto in tempo a dare un nome al suo primo figlio. Altri 3 lavoratori sono stati feriti nel nord di gaza dai proiettili israeliani ieri.
Ieri mattina Salama Abu Hashish, vent'anni, stava facendo pascolare le sue pecore e capre a Beit Lahya, nel nord di Gaza, quando le forze di occupazione israeliane gli hanno sparato senza nessun avvertimento. Il proiettile lo ha colpito alla schiena ed è andato dritto attraverso uno dei suoi reni. È stato sottoposto ad un operazione ed è stato ricoverano in terapia intensiva all'ospedale di Kamal Adwan, dove è morto alle 17.30. Le forze di occupazione non solo hanno strappato una vita alla famiglia Abu Hashish, ma hanno reso vedova una giovane donna di 19 anni ed orfano un neonato che era nato solo la notte precedente. Salama Abu Ashish era appena diventato padre e non ha nemmeno fatto in tempo a dare un nome al suo primo figlio. Altri 3 lavoratori sono stati feriti nel nord di gaza dai proiettili israeliani ieri.
23 dicembre 2010
BARNARD: ''IL POTERE DEMOLISCE GLI STATI''
LONDRA - Il ritorno schiacciante delle élite assolutiste in cabina di comando è l’argomento al centro del saggio “Il più grande crimine”, pubblicato dal giornalista e scrittore Paolo Barnard sul suo sito Internet.
Sessanta pagine di nomi, cognomi, dettagli politici, sociali ed economici su ottant’anni di storia in Occidente, con particolare attenzione all’Europa della moneta unica. Una moneta non più sovrana come quelle nazionali, ma che va presa in prestito: caratteristica che limita la capacità di investimento per opere come potrebbe essere anche la ricostruzione dell’Aquila.
Quasi un secolo durante il quale secondo Barnard sono state abbattute conquiste sociali d’ogni risma a colpi di colossali bugie e storie di fantasmi inventate da chi, in sostanza, aveva sempre dominato i destini dei popoli ma che, in seguito agli sviluppi dell’Illuminismo e ai postumi democratici della Rivoluzione francese, era stato costretto ad indietreggiare di fronte alla diffusione su larga scala di idee contrarie alle proprie.
AbruzzoWeb lo ha intervistato.
di Roberto Santilli
Ha da poco pubblicato “Il Più Grande Crimine”, nel quale spiega che cosa è successo in Occidente negli ultimi ottant’anni di storia. In termini sociali ed economici, un vero e proprio disastro.
Sì, un piano perfido e criminale per il ritorno al potere assolutista delle élite finanziarie e grandi industriali, in particolare in Europa. Hanno tenuto milioni di persone in povertà o precarietà per puro calcolo di dominio e mai per necessità economica reale. Sto parlando dei cittadini occidentali, non del Terzo Mondo.
22 dicembre 2010
ARMI NUCLEARI: Munizioni speciali di demolizione atomica (1° e 2° Parte)
Oggi parliamo di armi mini-nucleari. Negli USA si chiamano SADMs, acronimo in inglese. Per errore, molti pensano che si tratta di SMALL ATOMIC DEMOLITIONS (munizioni di demolizione atomiche piccole). In realtà si tratta di SPECIAL ATOMIC DEMOLITIONS MUNITIONS, cioè munizioni speciali per demolizioni atomiche.
di Daniel Estulin
Il termine “mini bombe” è una terminologia popolare. In generale, si riferisce ad un carico nucleare portatile, progettato per esplodere con un potenziale distruttivo variabile, come minimo 0,010 kt (10 tonnellate di TNT), o 0,015 kt (15 tonnellate di TNT), così come 0,1 ktv(100 tonnellate di TNT) 0,2 kt, 0,3 kt, 0,4 kt, 0,5 kt, ecc fino a 1 kt (mille tonnellate di TNT). Il potenziale distruttivo è determinato dall’utente finale di forma manuale.
La prima generazione di queste mini-bombe nucleari con una resa ragionevolemente piccola- tra 2 e 5 tonnellate- fu sviluppata negli anni 50 senza motivazioni maliziose. Le primi mini-bombe nucleari furono progettate per aiutare gli ingegneri di combattimento a demolire oggetti grandi come i ponti, che erano semplicemente troppo grandi per essere demoliti con una certa quantità di esplosivi convenzionali.
Dopo, negli anni 60, è apparsa una nuova generazione di mini-nuke nelle quali si implementò un sistema di implosione.
Messico: Sfida allo Stato
L’esplosione di un oleodotto della Petroleos Mexicanos (PEMEX) a San Martin Texmelucan, a Puebla, è un’ulteriore prova della lotta che lo Stato messicano mantiene per sostenersi. L’incendio, che è costato la vita ad una ventina di persone, può essere dovuto, secondo la versione ufficiale “ad una possibile presa clandestina”, cioè, ad un furto di combustibile, che si spiegherebbe sia per la scarsità della popolazione che come l'unico possibile intervento della potente criminalità organizzata.
L'America Latina è stata nel XX secolo una zona di sconvolgimenti politici. Era, e continua ad essere, la regione più diseguale del mondo, e le rivoluzioni ed i colpi di stato si sono susseguiti, dal Messico fino al Nicaragua sandista, attraverso la Cuba della rivoluzione catrista. Ma, all' inizio del XXI secolo, lo scenario è ben diverso.
21 dicembre 2010
Siamo stati scelti dal popolo
Non si può manifestare! Già questo è assurdo. Non si può dissentire, non si può discutere, non si può essere tenuti in considerazione, non si può dare un parere, non si può urlare, non si può chiedere, non ci si può lamentare, e dulcis in fundo non ci si può incazzare.
Si deve vivere come gli struzzi con la testa sotto la sabbia, e se qualcuno la testa prova ad alzarla anche solo per guardare cosa sta succedendo e chi è l’artefice di ciò che succede, allora riparte la forza del potere. Quella forza che si nasconde dietro la tanto amata parola “democrazia” ma che di democratico non ha niente, anzi, se si potesse coniare un nuovo termine la si potrebbe definire una monarchia anarchica. La parola democrazia significa potere al popolo, ma qualcuno ha mai visto il “popolo governare un paese”?
LAVAGGIO DEL CERVELLO
Nuovo capitolo del mio spazio radiofonico su RNE. Parleremo della magia del lavaggio del cervello, lo stesso che giornalmente ci stanno facendo in Spagna i mass media, dalla Moncloa, attraverso la pubblicità.
Soluzione? PENSARE. So che è un concetto rivoluzionario, ma perfino migliaia di anni fa sapevamo farlo. Coraggio, cari e riprendiamocelo!
di Daniel Estulin
Le ultime inchieste negli USA sullo stato dell’economia nazionale e il livello di fiducia dei cittadini, sembrano indicare che i nordamericani finalmente credono che il recupero è dietro l’angolo. E, il nostro Presidente, anche.
La “colla” che unisce tutta questa operazione e che la fa apparire come legittima all’occhio del pubblico sono i sondaggisti ed il gigantesco inganno che hanno perpetrato durante gli ultimi 50 anni. Tutti i sondaggi d’opinione pubblica hanno la loro origine nella sociometria, o la sociologia statalistica, sviluppata nella prima parte del XX secolo dalla scuola di Francoforte, uno dei principali centri del lavaggio del cervello. Si basa sulla misurazione di opinioni su determinate questioni, come tali, le indagini possono essere molto utili per le campagne del lavaggio del cervello in massa con l’obiettivo di far si che l’opinione pubblica prenda la forma più conveniente.
20 dicembre 2010
Confermato: l' ONU ha introdotto il colera ad Haiti!
L’ONU ha occupato militarmente il paese. Ha represso, ammalato e perfino ucciso. Un'indagine ha rivelato che il battaglione nepalese delle Nazioni Unite ha introdotto il colera in Haiti, dove l' epidemia ha ucciso 2120 persone e contagiato 93.222 dalla sua apparizione in ottobre.
Insurgente.org
Secondo quanto pubblica oggi (07.12.2010, N.d.E.) il giornale locale Le Nouvelliste, lo studio dell' epidemiologo francese Piarroux Renaud ha determinato che il batterio causa del male, Vibrio cholerae, è stato portato dai militari e si è propagato dalla loro base in Mirebalais, una delle zone più colpite dal male. Lo scienziato, ha detto il giornale, ha condotto l'indagine nel mese di novembre.
Insurgente.org
Secondo quanto pubblica oggi (07.12.2010, N.d.E.) il giornale locale Le Nouvelliste, lo studio dell' epidemiologo francese Piarroux Renaud ha determinato che il batterio causa del male, Vibrio cholerae, è stato portato dai militari e si è propagato dalla loro base in Mirebalais, una delle zone più colpite dal male. Lo scienziato, ha detto il giornale, ha condotto l'indagine nel mese di novembre.
19 dicembre 2010
L'assalto all'istruzione pubblica
Nell’attuale smantellamento dello Stato sociale è stato il turno della pubblica istruzione, ed in primo luogo le superiori. In Italia, la riforma Gelmini, mira ad eliminare un gran numero di insegnanti e di ridurre considerevolmente i fondi destinati all’università e alla ricerca. Di fronte alle proteste degli studenti e gli insegnanti, Berlusconi ha detto: "I veri studenti sono nella loro casa a studiare, quelli che scendono per la strada sono facinorosi”.
di Josep Fontana Publico.es
L’altro fuoco di proteste è stata la Gran Bretagna, dove una proposta simile va accompagnata dall’annuncio di un aumento brutale delle tasse universitarie che lascerebbe l’istruzione superiore ridotta ad un privilegio per i figli delle classi superiori.
L’assalto non si riferisce soltanto alle università. Negli Stati Uniti- ed è bene vedere quello che succede lì, perché è l’annuncio di ciò che presto potrebbe arrivare- la scuola pubblica è attaccata su due percorsi differenti. In primo luogo, dal bisogno di ridurre le spese. Micheal Bloomberg, il miliardario sindaco di New York, ha assunto un ruolo guida nelle scuole di Cathleen Black, presidentessa del gruppo Hearst (che cura le pubblicazioni come il Cosmopolitan o Marie Claire), un’esecutivo senza nessuna preparazione nel campo dell’educazione, che ha già annunciato che il suo compito si focalizzerà sulla riduzione della spesa della scuola pubblica, che è quella utilizzata dai poveri.
17 dicembre 2010
MILITARIZZAZIONE NELLE AMERICHE
Darò un’immagine generale su quanto sta succedendo con la militarizzazione nel continente, cioè, una visione panoramica nella quale si possa inserire il Plan Colombia in un contesto più ampio, per comprenderlo come parte di una strategia generale di militarizzazione del continente e non solo come un piano in un determinato luogo.
di Ana Esther Ceceña
La Epoca Per questo tipo di sguardo bisogna collocare gli ultimi avvenimenti del continente. Non è una nuova militarizzazione, il capitalismo funziona sulla base dell’aggressione, sulla base della violenza militarizzata. Il capitalismo militarizza in diversi modi e la militarizzazione non è solo piazzare un soldato o una base militare, ma trasformare le politiche con visione militaristica in politiche con visione di nemico.
Nel continente quello che è in gioco è la capacità egemonica della maggiore potenza del mondo. Da sempre questa potenza ha pensato che il continente è la sua base per la costruzione della competitività in tutti i campi: dalla competitività politica, della visione del mondo, della competitività economica; in modo tale che l’intero continente le funga da supporto.
Questo continente ha altre tre cose molto importanti. Una, le ricchezze naturali che sono immense e diverse, quasi tutte quelle che sono necessarie per la riproduzione del capitalismo.
Questo continente ha altre tre cose molto importanti. Una, le ricchezze naturali che sono immense e diverse, quasi tutte quelle che sono necessarie per la riproduzione del capitalismo.
16 dicembre 2010
Italia: Gli arcani dei "rivoluzionari liberal-democratici"
Privatizzazioni, tagli della spesa sociale, competitività
L'assalto alla diligenza non è riuscito perchè il pallino continua a girare e il gioco delle tre sponde intercambiabili -destre-centri-"sinistre"- del "fronte colorato" mostra le terga, come il pavone quando forma la ruota. E' oscuro ed imperscrutabile il dopo, ovvero chi sarà il cocchiere e quale la sua rotta. Di esplicito non è stato detto nulla, tranne ecumenici riferimenti ad una imprecisata "rivoluzione liberal-democratica" che -ohibò- non sarebbe deceduta come le sue consorelle dell'altro secolo.
Stringi stringi, gli iniziati al redivivo "ismo" bofonchiano -in buona sostanza- che si basa su privatizzazioni, taglio della spesa pubblica, recupero della competività (dei banchieri o degli operai?). Siccome questi "rivoluzionari" non amano parlar chiaro, e si muovono come anguille nell'acquitrino, per capirne le intenzioni è preferibile guardare all'operato dei loro patners europei preferiti. A Madrid, la "rivoluzione liberale" ha suonato la fisarmonica della libertà di licenziamento, abolendo de facto la giurisprudenza del lavoro, poi ha eliminato il sussidio di disoccupazione ai licenziati, e a fine gennaio si appresta ad innalzare l'età pensionabile. Ovviamente per migliorare la cosidetta competitività.
di Tito Pulsinelli
Selvas Blog Stringi stringi, gli iniziati al redivivo "ismo" bofonchiano -in buona sostanza- che si basa su privatizzazioni, taglio della spesa pubblica, recupero della competività (dei banchieri o degli operai?). Siccome questi "rivoluzionari" non amano parlar chiaro, e si muovono come anguille nell'acquitrino, per capirne le intenzioni è preferibile guardare all'operato dei loro patners europei preferiti. A Madrid, la "rivoluzione liberale" ha suonato la fisarmonica della libertà di licenziamento, abolendo de facto la giurisprudenza del lavoro, poi ha eliminato il sussidio di disoccupazione ai licenziati, e a fine gennaio si appresta ad innalzare l'età pensionabile. Ovviamente per migliorare la cosidetta competitività.
15 dicembre 2010
I colonizzatori dell’immaginario collettivo
Rinascita ha incontrato Marco Cedolin, scrittore e studioso di economia, ambiente e comunicazione, che ha parlato di globalizzazione e anestetizzazione delle coscienze.
di Fabio Polese
di Fabio Polese
Rinascita
La circolazione delle notizie, sui grandi media, è subordinata alla volontà dei “sistemi” che gestiscono i media stessi. Viviamo nella società del controllo e sembra che esista un governo sovranazionale ed invisibile che decida cosa è giusto farci sapere e cosa no. In questo scenario apocalittico, abbiamo incontrato Marco Cedolin, scrittore e studioso di economia, ambiente e comunicazione, per porgli qualche domanda.
La circolazione delle notizie, sui grandi media, è subordinata alla volontà dei “sistemi” che gestiscono i media stessi. Viviamo nella società del controllo e sembra che esista un governo sovranazionale ed invisibile che decida cosa è giusto farci sapere e cosa no. In questo scenario apocalittico, abbiamo incontrato Marco Cedolin, scrittore e studioso di economia, ambiente e comunicazione, per porgli qualche domanda.
“Non credo esistano dubbi sull’esistenza di un governo sovranazionale che attraverso la colonizzazione dell’immaginario collettivo, plasma la conoscenza, la sensibilità, i gusti, le reazioni emotive e più in generale i pensieri delle persone – sottolinea Marco Cedolin - con lo scopo di creare una massa di perfetti consumatori globali perfettamente omogeneizzati, privi di senso critico e programmati per reagire a qualsiasi stimolo indotto nella maniera prevista”.
Alla domanda se esistono degli operatori di guerra psicologica lo scrittore e studioso precisa: “non si tratta tanto di una guerra psicologica, dal momento che il concetto di guerra presuppone la presenza di almeno due soggetti belligeranti, mentre in questo caso il soggetto impegnato nell’operazione si manifesta uno solo. Parlerei piuttosto di un processo di orientamento e globalizzazione del pensiero, attraverso l’anestetizzazione delle coscienze
Alla domanda se esistono degli operatori di guerra psicologica lo scrittore e studioso precisa: “non si tratta tanto di una guerra psicologica, dal momento che il concetto di guerra presuppone la presenza di almeno due soggetti belligeranti, mentre in questo caso il soggetto impegnato nell’operazione si manifesta uno solo. Parlerei piuttosto di un processo di orientamento e globalizzazione del pensiero, attraverso l’anestetizzazione delle coscienze
L'Irlanda dovrebbe "diventare un'Argentina"!
Quando un pompiere o un team medico effettua un salvataggio, sembra che la persona oggetto del medesimo tenda a migliorare. Questo è meno evidente quando il soccorritore è la Banca Centrale Europea (BCE) o il Fondo Monetario Internazionale (FMI).
di Dean Baker
Sin Permiso L'Irlanda sta sperimentando attualmente un tasso di disoccupazione del 14,1%. Come risultato delle condizioni di salvataggio che richiederanno ulteriori tagli alla spesa pubblica e aumento delle tasse, è quasi certo che incrementerà il tasso di disoccupazione. E' probabile che gli irlansesi si chiedano cosa sarebbe successo se non fossero stati salvati.
Il danno inflitto all' Irlanda dalla BCE-FMI è completamente inutile. Se la BCE si sono impegnati a mettere a disposizione dell'Irlanda prestiti a bassi tassi d'interesse, un meccanismo interamente nell'ambito dei suoi poteri, allora l'Irlanda non avrebbe nessun problema di bilancio serio. L'ingente proiezione del suo deficit proviene principalmente dalla combinazione dei costi di alti interessi sul suo debito e dal risultato di operare a livelli di prestazioni economiche che sono ben al di sotto della piena occupazione, entrambi i risultati possono essere caricati in gran parte alla BCE.
14 dicembre 2010
LA BALCANIZZAZIONE DELL'EURO: 4 SCENARI MOLTO DISCUTIBILI

di Alfredo Jalife-Rhame
La JornadaIn ultima istanza, "esisterà un' eurozona con maggiore austerità fiscale comune, un’autorità transfrontaliera di risoluzione per banche fallite, e probabilmente, una maggiore integrazione economica. Ma esistono quattro scenari su chi farà parte dell’eurozona.
Bisogna ricordare che l’eurozona ha 16 membri (dove brilla l’assenza della Gran Bretagna) appartenenti all’UE- a sua volta 27membri- e ha una banca centrale, la BCE, responsabile delle riserve dell'euro e della sua emissione, così come della gestione monetaria e la stabilità dei prezzi.
Primo scenario (il più probabile): i salvataggi del FMI per la Grecia e l' Irlanda possono funzionare garantendo agli investitori che "la crescita sarà sufficiente per rendere più sostenibile il fardello del debito”. I membri dell’eurozona potranno rimanere nel suo seno, anche se "il profilo del debito di Grecia e Portogallo restano vulnerabili", così come la lenta crescita del Portogallo e del settore bancario spagnolo (nonostante gli occultamenti della sua contabilità). Mentre la BCE acquista grandi quantità di obbligazioni, la Germania non avrà altra scelta che sostenere l’operazione a causa delle spaventose conseguenze politiche che ne scaturirebbero: la disintegrazione politica dell'Unione Europea.
13 dicembre 2010
L'EUROPA DEL CONTROLLO
L’Unione Europea, con l'aiuto della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC), da un lato, e dall’altro, la Giustizia e Affari Interni, hanno costruito il Programma Europeo di Ricerca e Sicurezza (PERS). Un programma destinato ad aumentare la sicurezza interna degli stati membri dell’UE.
Programma che, a sua volta, fomenta la crescita delle industrie legate ai settori della sicurezza, delle tecnologie dell’informazione e comunicazioni, ed anche della difesa militare, con la volontà di creare un “complesso industriale della sicurezza” in Europa.
di Pere Ortega
I passi fatti in questa direzione dall' UE, sono stati, principalmente, incrementare, attraverso aiuti, la ricerca di società che possano implementare il PERS negli ambiti del controllo terrestre, marittimo, aereo, spaziale e cibernetico. Indagini che a loro volta possono essere usate per scopi civili, commerciali, sicurezza della polizia e di difesa militare. Il programma PERS suggerisce che la sicurezza europea sia divisa in due zone: una fuori dalle frontiere dell’UE destinata a fornire copertura alla sicurezza estera per esercitare funzioni difensive, con forze di intervento veloce sotto comando militare; ed un’altra di sicurezza interna, con una complessa rete di controlli fisici e virtuali in mano alla polizia fornita di sofisticati sistemi di sorveglianza.
Questo complesso sistema di controllo e sorveglianza dell’UE, è aumentato a seguito delle misure adottate dagli Stati Uniti dopo gli attentati del 11-9. Ed è, in qualche modo, una copia dell’homeland security (sicurezza nazionale) degli USA iniziato nel 2002 per instaurare una politica sulla sicurezza per il controllo totale del territorio compresi i cittadini
11 dicembre 2010
I prigionieri politici e la persecuzione dei leaders palestinesi, cittadini di Israele
Introduzione
In primo luogo permettete che mi presenti e che vi spieghi il mio speciale rapporto con Ameer Makhoul. Sono un cittadino palestinese di Israele e un medico della sanità pubblica in pensione. Nel 1970, dopo aver ottenuto il mio dottorato ad Harvard, sono tornato al mio villaggio, Arrabeh, in Galilea, dove ho lavorato e vissuto fino ad oggi.
Nel corso del tempo ho capito che la mia comunità aveva bisogno di un' organizzazione per la società civile nel settore della salute pubblica ed ho fondato la Società di Galilea per la Ricerca Medica e di Servizi, che oggi è ancora una ONG leader attiva e focalizzata sulla salute e lo sviluppo della comunità degli abitanti arabi di Israele. Durante il mio pensionamento mi tengo occupato scrivendo, curando il mio giardino e viaggiando.
Una trentina di anni fa, ho iniziato un progetto con il patrocinio della Società di Galilea e con un finanziamento della Fondazione Ford, per stabilire un collegamento tra le organizzazioni dedicate ai servizi sociali che lavorano nelle città ed i paesini arabi in Israele. A questo progetto abbiamo dato il nome di ITTIJAH. Per dirigere il progetto abbiamo assunto un attivista della comunità di nome Ameer Makhoul Haifa. Ameer ha preso il suo compito molto seriamente, e questo progetto è diventato una ONG indipendente. Durante il suo lavoro sociale è diventato un difensore molto importante dei diritti umani e della società civile e ha appoggiato la nostra causa per l'uguaglianza come cittadini di Israele.
10 dicembre 2010
WIKILEAKS E ASSANGE
Pubblico l’articolo su Wikileaks e Assange uscito sulla cronaca di El Mundo.
Daniel Estulin
http://www.danielestulin.com/Presumibilmente ha 39 anni, perché sarebbe nato a Townsville (Australia) nel 1971. E presumibilmente non ha mai lavorato per nessun servizio di spionaggio. Io si, come agente del contro-spionaggio militare a Mosca. E per questo so meglio di chiunque altro che ci sono personaggi di ombre e fumo della cui biografia ci sono solo approssimazioni. Chi è Julian Assange, l’uomo che, dicono, ha illuminato con una luce abbagliante la verità delle relazioni internazionali, le vergogne degli onnipotenti Stati Uniti? Chi è il capo di Wikileaks? Da dove viene? Sicuramente, si è materializzato quasi dal nulla. Senza un passato verificabile oltre alla testimonianza sulla sua infanzia raccontata dagli antipodi sua madre, colei che gli ha dato il cognome e che adesso teme per lui (Christine Assange: “Gente potente vuole la pelle di mio figlio”, ha detto).
Nel KGB ci sono vecchi documenti (anni 1986-88) dove già appare il suo nome. Ma non basta. Il governo russo, secondo fonti vicine al Presidente del paese, ha incaricato più di 2000 agenti per scoprire la vera storia di Assange. E non è l’unico servizio di spionaggio che è dietro ai suoi passi. L' MI6 britannico sta usando una finanziaria d’emergenza per trovare risposte alle fughe di notizie e fonti di informazione. Le fonti consultate all'interno della CIA, tuttavia, sono convinte che Assange sia stato reclutato da varie agenzie di spionaggio, tra questi, il Mossad israeliano, attraverso uno scienziato ebreo dell’università di Melbourne, coinvolto nella comunità degli hacker e che simultaneamente lavorava per il Mossad.
9 dicembre 2010
« Giustizia per Sankara giustizia per l’Africa »
5.000 firme entro il 21 dicembre 2010. E’ possibile!
Buongiorno a tutti,
grazie di aver sostenuto l’appello Giustizia per Sankara giustizia per l’Africa che si trova all’indirizzo:
Con il vostro aiuto abbiamo già superato ampiamente le 4.500 firme, alle quali occorre aggiungere altre 300 firme cartacee che stiamo raccogliendo in questi giorni provenienti dal Burkina Faso.
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