Terra, acqua e semi sono, insieme alle conoscenze contadine e la manodopera, i fattori centrali nella coltivazione degli alimenti ed i pilastri della produzione contadina. E sono, da decenni, il campo di forte disputa tra i grandi agroalimentari e le famiglie rurali. Mentre le multinazionali cercano di privatizzarli e accaparrarsene, le famiglie contadine cercano di mantenerli come beni comuni.
Uno degli assalti più recenti nella battaglia tra contadini e multinazioni, si libera intorno alle terre, i territori indigeni e le comunità rurali. Governi potenti, fondi d’investimento e transnazionali dell’alimentazione, i trasporti, e l’industria chimica e farmaceutica stanno affittando o comprando decine di milioni di ettari di terreni fertili, molti irrigati, in Asia, Africa e America Latina per la produzione di biocarburanti e alimentari a scapito degli agricoltori.
Questo articolo segnala la mancanza di cambiamenti nell' ordinamento giuridico spagnolo, e specialmente dinanzi al Giudice Nazionale della Corte Superma (così come della Corte Costituzionale) risultato dell’abnorme dominio che le forze conservatrici hanno avuto nel processo di transizione dalla dittatura alla democrazia ed il gran potere che queste forze continuano ad avere nell’apparato dello Stato spagnolo.
Uno dei pilastri del regime dittatoriale fu l' ordinamento giuridico che applicava le leggi di quel regime, uno dei sistemi più repressivi che siano esistiti nell’Europa occidentale durante il XX secolo. Così come era previsto nel mandato stabilito nella Scuola Giuridica (dove si formano i giudici), il corpo giuridico doveva essere “una militanza del Diritto, sempre disposta e identificata con le ferme idee dello Stato Nazionale, che il Caudillo sta costruendo” (citato nell’eccellente libro EL TOP. La Repressione della libertà 1963-1977, scritto da Juan Josè del Aguila)- Le sue pratiche giuridiche mostrarono la chiara militanza durante quella dittatura.
Un film che spesso trasmettono in TV ha una scena abbastanza indicativa di quello che sta accadendo oggi con le banche ed anche con i paesi. Si tratta del film “La vita è meravigliosa” di Frank Capra. C’è un momento in cui il protagonista entra nella banca che gestisce e si trova con una moltitudine di persone spaventate perché hanno sentito dire che si è scatenata una crisi e reclamano i loro risparmi. In un primo momento, il protagonista, James Stewart, cerca di spiegare alle persone che lui non ha i loro risparmi, che li ha prestati ad altre persone. Ad esempio, il denaro risparmiato dalla signora Smith lo ha dato al signor Howard perché metta a posto la sua stalla, che il denaro della signora Wilson lo ha dato alla signora Harris che lo ha investito in un negozio, e così via. Ma la gente non ascolta ragioni ed il buon James tira fuori un mazzo di soldi, che se non ricordo male aveva riservato per la sua luna di miele, e comincia a dividerlo tra i clienti arrabbiati: ad alcuni ridà tutto, ad altri solo una parte e così riesce a calmarli. Alla fine fa andare via tutti i clienti e gli rimane soltanto un dollaro che conserva in una scatolina. Ha salvato la banca.
La settimana scorsa, il dipartimento di Stato degli USA, ha convocato un importante membro dell’ambasciata siriana per esprimere la sua preoccupazione ed ha dichiarato che: “Gli USA condannano energicamente il trasferimento di qualsiasi arma, e specialmente dei sistemi di missili balistici come lo Scudo dalla Siria a Hezbollah”.
Questo in relazione ad una dichiarazione del 13 aprile del presidente israeliano Shimon Peres che ha accusato la Siria di fornire missili a Hezbollah- che minaccia di far deragliare gli sforzi recenti dell'amministrazione di Barack Obama di invertire l' isolamento statunitense della Siria impiantato durante il governo di George W. Bush.
Moltissima gente, e non pochi teorici, sostengono che Internet è l' eccellenza nell’ambito della libertà del nostro tempo. Un ambito, dicono, liberissimo, dove le vecchie restrizioni che la carta stampata imponeva alla produzione e alla circolazione delle idee sono state definitivamente superate. Basta leggere alcuni passaggi del libro di Hardt e Negri, Imperio, o i tre volumi di Manuel Castells, L’Età dell’informazione: Economia, Società e Cultura, per apprezzare fin dove arriva questo nuovo dogma. Dicono i primi, in un memorabile passaggio- e non proprio perché sia accertato- della loro opera, che la “rete democratica è un modello completamente orizzontale e de-territorializzato.
Dalla scoperta delle riserve petrolifere, le grandi multinazionali del petrolio si sono impegnate nell’estrazione degli idrocarburi e a creare migliaia di km di oleodotti.
Come è possibile che un paese, con l’ottava maggiore riserva di petrolio del mondo, la settima in gas naturale ed enormi giacimenti di carbone, ferro ed uranio, possa avere la maggior parte della sua popolazione che vive in una situazione di povertà permanente e in molte occasioni estrema? Ancor di più se si tiene conto del fatto che il 91% del suo terreno è considerato produttivo ed uno dei più fertili della terra.
Foto: http://www.cnt.es/
La configurazione attuale del mondo, derivata dal processo di globalizzazione capitalista, annulla i principi di territorialità e lo concepisce come un grande mercato dove è possibile vendere e comprare tutto.
Accompagnato anche da trasformazioni locali, che propongono stili di vita eretti sul predominio del capitale su tutte le aree dell’esistenza, avanza verso una privatizzazione della vita pubblica e privataaccorciando i margini di libertà in cui si sviluppa la nostra soggettività.
Un nuovo modo di lottare contro il cambiamento climatico sarà messo alla prova nella città di Cochabamba, nella regione centrale della Bolivia, quando si aprirà la Conferenza mondiale dei popoli sul cambiamento climatico e i diritti della Madre Terra, che intende riunire rappresentanti dei governi e migliaia di attivisti da tutto il pianeta. Le organizzazioni sociali che hanno organizzato l’evento, previsto dal 20 al 22 aprile, annunciano una piattaforma alternativa a quella della quindicesima Conferenza delle parti [Cop15] dell’accordo quadro delle Nazioni unite sul cambiamento climatico, conclusasi a dicembre 2009 con un fallimento nella gelata Copenhagen. La difesa della Madre Terra, sbandierata dal presidente boliviano Evo Morales, può contare su una rete di 240 movimenti popolari e indigeni, organizzazioni non governative, attivisti e intellettuali che affermano la necessità di elaborare una carta dei diritti del pianeta.
I paesi del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si sono riuniti con successo giovedì nella capitale brasiliana, Brasilia. Dopo un incontro con il presidente cinese Hu Jintao, per condannare ancora una volta la globalizzazione asimmetrica e disfunzionale, il presidente del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva si è mostrato entusiasta:“E’ nata una nuova geografia economica globale”. Beh, non proprio. Non ancora.
Dirigenti contadini del MUCA denunciano l'inconsistenza della proposta del governo e la collusione con i latifondisti produttori di Palma Africana
Il grave conflitto agrario che si trascina da decenni nella zona del Bajo Aguán, nella zona nord-orientale dell'Honduras, ha registrato una preoccupante impennata dopo il colpo di Stato del 28 giugno 2009 (Leggi "Palma insanguinata" http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=849).
Le classifiche, al solito, sono impietose. Una appena stilata dal Fondo Monetario Internazionale - certo non un covo di bolscevichi che vogliono impiccare Berlusconi e neanche sfigurarlo con il lancio di un modellino delle ex Twin Towers - riguarda il tenore di vita (espresso in termini di reddito pro capite): nella hit 2010 il nostro paese figura al tredicesimo posto, superato da Francia e Germania - passi - ma anche dalla Grecia in crac e da Cipro. Se oggi piove, domani diluvia e fra quattro anni scenderemo altri gradini, surclassati anche da Corea e Slovenia, con Grecia e Cipro costantemente davanti e tallonati, noi, dalla Slovacchia. Ma non eravamo l'Italia dei bengodi? La quinta potenza industriale?
foto di Francesco Casciolihttp://www.ilpalo.com/ A quasi 67 anni, Stiglitz è una delle voci più critiche del FMI e del fondamentalismo del mercato (che per anni sono stati quasi la stessa cosa). Fu assessore di Bill Clinton e da allora si è eretto a martello di George Bush ed ora di Barack Obama, teoricamente più vicino alle sue coordinate ideologiche. “Obama è stato troppo vicino a Wall Street. Fino ad ora ha fatto poco per cambiare il modo di capire il capitalismo che ci ha portato alla debacle. Troppo poco. A volte penso che non abbiamo imparato nulla:stiamo come prima, ed in qualche aspetto, peggio”, sostiene in un’intervista con questo giornale.
Stiglitiz, una delle menti meravigliose della Columbia University, è stato implacabile con lo sregolamento finanziario, e uno dei pochi economisti che hanno visto l’arrivo della recessione degli ultimi decenni, che attribuisce principalmente agli eccessi della banca.
L’ultimo passo nel processo di normalizzazione raggiunto da Israele è stata la firma dell’Accordo del Libero Commercio con il Mercosur -Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay-(1). Per quest’ultimo è il primo accordo transcontinentale. Manca solo la ratifica del Parlamento argentino.
Per normalizzazione s’intende la convivenza diplomatica tra un Israele senza frontiere segnalate dalle Nazioni Unite, per essere considerato come uno Stato “democratico” e di “diritto” e come un partner “normale” con gli stessi “valori” e “uguale” nonostante le violazioni delle Convenzioni di Ginevra e altre norme internazionali a causa della colonizzazione sionista e che, in altri casi, sarebbe stato considerato uno stato “paria”, condannabile e si sarebbe esercitata una pressione diplomatica (e di altri tipi) fino ad ottenere il rispetto a questo diritto internazionale.
di Damien Millet, Sophie Perchellet, Eric Toussaint
Nei paesi più industrializzati, che sono stati l'epicentro della crisi globale innescata tra il 2007 e il 2008, vi è un triste contrasto: mentre la popolazione si trova ad affrontare il deterioramento delle condizioni di vita, i governi e i loro amici a capo delle grandi banche si felicitano del salvataggio del del settore finanziario e di un timido recupero congiunturale. Oltre ai piani per rilanciare l'economia per più di un trilione di dollari, la grandi istituzioni finanziarie hanno ricevuto aiuti dal governo, sotto forma di garanzie, di prestito e anche iniezioni di capitale, ma senza che lo Stato abbia una partecipazione nella gestione delle società nè un ruolo per riorientare in maniera radicale le decisioni che saranno prese.
La strada scelta dal governo per uscire dalla crisi finanziaria causata dai banchieri ha fatto esplodere il debito pubblico.L'enorme crescita di questo debito sarà utilizzato, per un lungo periodo, da parte dei governi come mezzo di ricatto per imporre tagli sociali e per dedurre dai redditi "bassi" le somme necessarie per pagare il debito pubblico detenuto da mercati finanziari. Come?
Attacco Immediato Globale: la superiorità militare mondiale senza armi nucleari.
di Rick Rozoff
Si può vincere una guerra senza farla. Si può vincere se un avversario sa che è vulnerabile ad un attacco istantaneo ed imprevisto, sconvolgente e devastante, senza la possibilità di difendersi o di reagire.
Ciò che vale per un determinato paese si applica anche a tutti i potenziali avversari, anzi per qualsiasi altra nazione del mondo.
Esiste un solo paese con la capacità militare e scientifica e che ha annunciato apertamente la sua intenzione di raggiungere tale capacità. Questa nazione è quella di cui il suo attuale capo di Stato ha definito a dicembre 2009 come l' unica superpotenza militare del mondo (1). Un paese che aspira ad essere l’unico nella storia a detenere la dominazione militare a spettro completo sulla terra, in aria, nei mari e nello spazio.
Weapon of Mass Destruction: La più temuta, controversa, e meglio nascosta arma dell'epoca moderna.
La Marina Militare USA conferma le denunce degli "Individui Mirati" (TI- Targeted Individuals) sulla minaccia WMD ad impulso elettromagnetico
Mentre Sindaci e cittadini in tutto il mondo stanno raccogliendo sostegno per cercare di evitare una distruzione nucleare prima della prossima conferenza delle Nazioni Unite, il Navy Times riporta che gli ingegneri della Marina Militare USA “nel mese di Marzo” hanno cominciato a ricercare modalità di preparazione ad “un attacco attraverso una delle armi più temute e controverse dell'epoca moderna: un impulso elettromagnetico”. Gli individui presi di mira (TI >Targeted Individuals) hanno denunciato, per esperienza diretta, gli effetti delle armi ad energia diretta, anch'esse basate sulla tecnologia elettromagnetica.
Il debito pubblico in Grecia non è che la prima di una serie di bombe del debito pronte ad esplodere. I mutui immobiliari nelle economie post-sovietiche e in Islanda sono più esplosive. Anche se questi paesi non sono nella zona euro, il grosso dei debiti è denominato in euro. Circa l' 87% dei debiti della Lettonia sono in euro ed altre valute estere, e sono per lo più di proprietà di banche svedesi, mentre l'Ungheria e la Romania hanno debiti in euro soprattutto con banche austriache. Così l'indebitamento dei governi di paesi al di fuori dell'euro è stato contratto al fine di mantenere i tassi di cambio che permettono al settore privato di pagare i suoi debiti alle banche straniere, non per finanziare un deficit di bilancio nazionale, come in Grecia.
MILITARI E POLIZIA HANNO GIA' OCCUPATO LE STRADE DOVE VIVONO I CONTADINI
di Aura Ribeiro
Le forze militari e della polizia della dittatura honduregna hanno invaso le strade delle comunità dove vivono i contadini di Bajo Aguan, nel quartiere di Colon.
Il Comitato per la Difesa dei Diritti Umani in Honduras (CODEH), e la Resistenza honduregna (Fronte Nazionale della Resistenza Popolare, FNRP) hanno denunciato che si scatenerà una violenta repressione contro i contadini organizzati nel Movimento Unificato dei Contadini di Aguan (MUCA) che per la maggior parte militano anche nel FNRP.
Il CODEH ha messo in evidenza che i contadini mantengono la volontà di negoziare con i golpisti, anche se questi stanno boicottando le negoziazioni a favore dei proprietari terriericon omicidi, sparizioni e detenzioni illegali contro i contadini.
Sarà difficile sapere presto la verità sull’arresto, operato dalla polizia afghana coadiuvata da soldati britannici, dei nove operatori di Emergency, fra cui tre italiani, nell’ospedale di Lashkar Gah, con l’accusa di star preparando un attentato contro il governatore locale Gulabbudin Mangal. E, forse, non la si saprà mai. Perché anche su eventuali confessioni uscite da un carcere afghano, controllato formalmente dai servizi segreti locali (National Directorate of Security, Nds) ma nella sostanza da quelli americani e inglesi, c’è poco da far conto, visto il trattamento riservato ai “terroristi” ad Abu Ghraib e Guantanamo. Quel che è certo è che Emergency è stata sempre vista con molta ostilità dalle truppe Nato da quando hanno occupato l’Afghanistan. Perché Emergency operò durante il periodo del governo talebano e, a parte qualche disputa sulla rigida separazione dei reparti maschili e femminili, poté farlo tranquillamente perché i Talebani ci tenevano, forse più delle forze Isaf-Nato, che ci fossero degli ospedali funzionanti.