(di seguito E SE FOSSIMO TUTTI MALATI MENTALI? di Miguel Jara)
L’associazione americana di Psichiatria (APA) ha reso pubblica una prima versione del DSM-V, la quinta edizione del controverso manuale diagnostico dei disturbi mentali.
Considerato come “la bibbia della psichiatria”, è un libro che trova consenso nonostante non sia scientifico nè abbia la pretesa di esserlo: la definizione di quello che il DSM considera una patologia mentale è così debole e soggettiva che non si spiega come un manuale così possa servire come base per diagnosticare problemi mentali.
Il paese di fronte ad uno scenario di conflitto bellico.
Di Marcos A. Peñaloza- Murillo
Gli sviluppi scientifici ed i progressi tecnologici possono essere usati per lo studio e per un uso pacifico dell' ambiente naturale, traducendosi in risorse che favoriscono il benessere, la salute e la sicurezza internazionale dell’umanità (Golden & DeFelice- 2006) Dalla scoperta, nel 1946, di Irving Langmuir (Premio Nobel 1946) e di Vicente Schaefer, nel laboratorio della compagnia nordamericana General Eletric, che un pezzo di ghiaccio secco potrebbe creare una tormenta di neve virtuale, molti sono stati i tentativi di riprodurre la pioggia artificiale. Progetti come il Whitetop (Università di Chigago) a fine degli anni 50, il National Hail Research Experiment (Fondazione Nazionale per la Scienza, NSF), il Colorado River Basin Pilot Project (Ufficio Reclami) ed il Florida Area Cumulus Experiment I e II (Amministrazione Nazionale Atmosferica e Oceanica, NOAA) durante gli anni 60 e 70, sono stati portati avanti negli Stati Uniti per far piovere come risultato di iniezioni relativamente piccole di materiali chimici nelle nubi, come lo ioduro di argento (Kerr, 1982a, 1982bb, Lambright & Changnon, 1989).
Mijail taglia qualche tronco, accende il fuoco e prepara il the. Il termometro che qualcuno ha lasciato accanto alla sua tenda di campagna segna meno diciassette gradi e qui, nel viale centrale di Brivibas Iela, nessuno sembra dar importanza ad uno sconosciuto accampamento innalzato con una doppia funzione, quella di infra-abitazione e di protesta sociale. Per questo muratore di 56 anni “la miseria è diventata qualcosa di abituale”.
La Lettonia è un piccolo paese del mar Baltico. Allo stesso modo di quanto succede nella vicina Lettonia e Estonia, il suo territorio è sempre statosoffocato tra l’orso russo e l’elite dell’ Europa, sistema economico nel quale entrò a far parte sei anni fa, sedotta allora dalle promesse di un neoliberismo in pieno apogeo speculatore.
Il 24 febbraio ultimo scorso la Commissione Finanze della Camera ha eliminato la norma che fissava un tetto agli stipendi dei manager, già approvata al Senato su proposta di un parlamentare dell’Italia dei Valori. Il ministro Tremonti - colto evidentemente in una giornata in cui non vestiva i panni del “no global” - aveva anticipato a suo tempo che la norma sarebbe stata eliminata, in quanto, secondo lui, avrebbe costituito un’indebita intromissione nelle regole del “mercato”. In realtà gli stipendi dei manager non vengono fissati dal mercato - ammesso che una cosa inesistente come il “mercato” possa fissare qualcosa -, bensì dagli stessi manager che ne beneficiano; perciò stabilire un limite a questi autobenefici avrebbe costituito una norma di semplice buon senso.
Al contrario, la norma che fissava il tetto è stata abolita con un voto unanime dalla Commissione, e persino l’Italia dei Valori si è data assente per favorire questa abolizione. Il Partito Democratico ha giustificato il suo voto appellandosi ad una non meglio precisata direttiva europea, mentre il presidente della Commissione, il berlusconiano Soglia, ha addirittura definito “stalinista” l’idea di fissare un tetto ai privilegi dei manager. Insomma, ogni tentativo di limitare i privilegi porta con sé lo spettro del gulag, e solo i demoni dell’ideologia possono pensare di turbare, con conseguenze nefaste, i delicati equilibri della natura, di cui il “mercato” sarebbe espressione. Con questo pretesto, privilegiati e affaristi possono permettersi di esibire una sorta di onorificenza di vittima di Stalin ad honorem.
...dovevano sparire, ne stanno arrivando altre 21 Si contano 19 enti con meno di 200 mila abitanti. Il record in Sardegna: ne ha 8, le più piccole.
Province inutili e sprecone ci costano 14 miliardi all'anno
Per mantenerle 160 euro a carico di ciascun italiano
di Carmelo Lopapa
L'ultima occasione per nuove infornate milionarie l'ha fornita il decreto sulla Protezione civile appena approvato dal Parlamento. Alle Province colpite da calamità naturali e dichiarate in stato di calamità (ed è noto con quale frequenza accada in Italia) è assegnata in via straordinaria "una somma pari a euro 1,5 per ogni residente". Col decreto enti locali votato ieri con la fiducia alla Camera, arriva il taglio progettato dal ministro della Semplificazione Calderoli, ma il 20 per cento dei consiglieri in meno scatterà solo a cominciare da quelli che verranno eletti in futuro.
Tutte le società del passato delle quali abbiamo una solida conoscenza hanno elaborato, raffigurato, descritto, teorizzato un ideale di uomo. La storia, anche e soprattutto letteraria, ci è stata narrata, sovente, come successione di ideali di uomo. Non era tutta la storia; ma era la storia.
E’ vero che le figure degli uomini ideali, apprese sui banchi di scuola, erano proprie dei ceti colti e comunque dei ceti dominanti. Ed è anche vero che sappiamo poco o nulla, o comunque sappiamo molto meno, degli umili, di coloro che conducevano “la vita grama di sempre”. Ma anche gli umili avevano un ideale di uomo al quale si ispiravano.
Come risultato della debole ripresa economica e l'effetto contagio della crisi fiscale sperimentato da alcuni dei suoi membri, l'Unione europea passa il momento peggiore nella storia dal suo inizio ed i pericoli di disgregazione e di rottura della sua moneta sono al centro del dibattito. L' euro, la moneta unica, forgiata nel cuore della vecchia Comunità economica europea, si trova ad affrontare la sua prova più critica contro l'assalto del dollaro, come prevedono gli esperti e il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Merkel ritiene che l'euro si trova di fronte ad un esame storico a causa della crisi finanziaria della Grecia, un paese le cui autorità hanno chiesto di fare i loro compiti ed applicare senza indugio l'annunciato programma di risparmio. "L'euro affronta, sicuramente, la sua fase più difficile dalla sua creazione", ha detto Merkel in un'intervista trasmessa dalla "Bericht aus Berlin" (Relazione di Berlino).
Una delle cose più sorprendenti che ho imparato sull' Olocausto è stato che i nazisti non si accontentarono solo di uccidere gli ebrei. Volevano rubare la loro dignità, disumanizzarli. Questa politica è stata particolarmente evidente nel modo in cui i nazisti idearono e diressero i loro ghetti infami. Uno dei più noti è stato il ghetto di Varsavia. Il ghetto di Varsavia è stato creato con la chiusura di una sezione della città e la cattura della popolazione ebraica all'interno delle sue mura. Il muro di cinta del ghetto era di 3,5 metri di altezza ed aveva il filo spinato e pezzi di vetro sulla parte superiore. Ci volle molto tempo e costò molto denaro. Le porte erano fortemente vigilate e le guardie sparavano a chiunque cercasse di entrare o uscire senza permesso. La politica era "sparare per uccidere", perché la vita di chi era all'interno del ghetto non aveva alcun valore. Morti che camminavano, abbandonati da norme sociali e leggi a tutela dei diritti umani.
Il presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, ha sanzionato il deputato euroscettico britannico Nigel Farage con dieci giorni non retribuiti, equivalenti a 3.000 euro, per aveer insultato grossolanamente il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, nella sua prima apparizione il 24 febbraio.
Nella seduta parlamentare, Farage con notevole agitazione sbottò a Van Rompuy: "lei ha il carisma di uno straccio umido e l'aspetto di un impiegato di banca da quattro soldi" e gli ha rinfacciato la sua provenienza belga "che è piuttosto una non-nazione". Le parole di Farage hanno creato una profonda indignazione nell' europarlamento e alcuni deputati come il presidente del gruppo socialista Martin Shulz, ne ha chiesto le dimissioni. Gli insulti di Farage contro Rompuy hanno causato un particolare malessere fra i politici britannici, per il suo comportamento antidemocratico e per l’intento di screditare un politico, che nonostante il breve tempo in carica ha già raggiunto un elevato grado di riconoscimenti per la sua efficienza, discrezione e un sentito consenso. Nella lettera con cui Buzek ha fatto sapere della pena a Farage, gli fa presente il suo rifiuto di scusarsi con Van Rompuy. Buzek afferma che da una grande importanza alla libertà di espressione “con la quale ho combattuto per decenni nel mio paese“, ma gli ricorda che non si può difenderla “senza rispettare la dignità degli altri”.
Quando gli economisti liberali parlano della necessità di fare sacrifici, con l'obiettivo di superare la crisi, propongono sempre misure che colpiscono prevalentemente le classi popolari. In realtà, questa chiamata al sacrificio è una costante nella costruzione dell'Europa e dell'euro. Così, quando è stata presa la decisione delle èlite politiche e mediatiche del paese che la Spagna sarebbe entrata nell'Unione europea e l'euro, hanno preso una serie di misure che influenzano in modo significativo la spesa pubblica, compresa la spesa sociale, un tipo di spesa, quest'ultima, che è particolarmente vantaggioso per classi popolari. Le loro pensioni, la loro salute, la loro educazione, l'alloggio, i servizi sociali e molti altri trasferimenti e servizi pubblici di welfare state sono finanziate da questa spesa.
"I festeggiamenti in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione dello stato d’Israele hanno portato sentimenti contrari per quelli di noi che sono sopravissuti all’ Olocausto. Il motivo di questa ambivalenza è che, mentre i sopravissuti al genocidio Nazi festeggiano la creazione di uno stato ebraico nel 1948, in pochi si rendevano conto che il costo umano e le ingiustizie che sono state commesse, si stanno commettendo e continueranno a perpetrarsi contro i palestinesi arabi nel nostro nome".
Lo slogan “Mai Più” che era il pensiero dominante nella psiche ebraica in quegli anni era relazionata principalmente con il destino degli ebrei europei. Tuttavia, alcuni sopravvissuti hanno trovato difficile capire perché, dopo il massacro scientifico e industrializzato di milioni di ebrei e di altri gruppi etnici e nazionalità, insieme alla persistenza dell'antisemitismo, sia in Europa che e in America del dopoguerra, le grandi potenze sono state pronte per accedere al progetto di una patria per gli ebrei. Era questo cambio di cuore una semplice reazione alla colpa per il tiro giocato agli ebrei europei o c’era qualche “intelligente disegno” che implicava la linea di un' architettura politica internazionale futura alla cui nascita poteva contribuire alla formazione di un nuovo stato?
IL POTERE OCCULTO: COSA FANNO E A COSA SERVONO I POLITICI?
di Manuel Freytas
Al di sopra del potere politico si colloca un sovrapotere (di natura occulta) basato su un tripode: Le grandi camere aziendali, le ambasciate estere ed i grandi monopoli dei mass media. Il politico è solo l' espressione gestionale di quel potere.
Le maggioranze, alienate e brutalizzate dalla stupidità dei mezzi di comunicazione, credono abitualmente che “il potere” sono i presidenti ed i governi di turno.
In questa concezione massificata, alimentata dagli stessi analisti della stampa convenzionale, un “Presidente” è qualcosa così come un’entità sovradipendente che prende decisioni autonome al di sopra della trama strutturale del potere economico ed imprenditoriale.
Nelle loro analisi (così come fanno sparire la dinamica dei rapporti capitalisti) i comunicatori del sistema presentano uno scenario di conflitto il cui asse passa solo attraverso la competizione e le guerre tra i politici ed i partiti.
Il terremoto di Haiti ha svegliato l'interesse di imprese militari private che vedono la possibilità di realizzare un profitto nel paese più povero dell'emisfero occidentale.
Il 9 ed il 10 marzo, un’associazione che rappresenta i militari e logistica, l’International Peace Operations Association (IPOA), organizzerà a Miami, Stati Uniti, un “Summit di Haiti” affinchè “importanti funzionari” possano celebrare “consultazioni private con aziende ed investitori partecipanti”.
L’associazione non ha perso tempo nel dedicare una pagina di “Sostegno al terremoto di Haiti” nel suo sito web dopo il sisma del 12 gennaio che ha devastato il paese caraibico. LA IPOA è stata soprannominata “associazione del commercio mercenario”, dal giornalista Jeremy Scahill, autore di “Balckwater: The Rise of the World’s Most Powerful Mercenary Army” (Blackwater: Il successo dell’esercito mercenario più potente del mondo).
Parlano i documenti: sin dagli anni 80 in Europa agiva un comitato d’affari sovranazionale che spingeva l’Unione Europea e i governi a stravolgere dalle fondamenta l’idea stessa di istruzione pubblica, preparando la strada all’entrata delle imprese nella gestione della scuola. Si tratta di un percorso tortuoso che vale la pena seguire per capire che cosa ha agito sullo sfondo delle “riforme” della scuola volute dai governi italiani succedutisi negli ultimi 15 anni, di destra e di “sinistra”: fino alla riforma gelminiana delle scuole superiori, in corso di approvazione proprio in questi giorni.
Dal punto di vista della personalità umana, il doppio discorso è una discrepanza (mancanza di corrispondenza) tra quello che si dice e quello che si fa. Una specie di “disturbo dissociativo dell’identità” che impedisce che la persona si faccia carico ed esegua quanto promette. Spostato sul piano del messaggio politico, il doppio discorso è una “tecnica dissociativa della realtà” attraverso la quale i presidenti, funzionari e politici del sistema, negano immediatamente con i loro atti quello che affermano con le loro parole senza che nessuno chieda spiegazioni.
Questa mancanza di corrispondenza tra la “teoria” (quello che dicono giornalmente per ottenere voti e consenso sociale) e la “pratica” (quello che fanno giornalmente per servire gli interessi dello Stato capitalista che li assume) ha permesso che, ad aprile del 2009, Barack Obama, il CEO dell’azienda imperiale USA (che storicamente sottomette i popoli dell’America Latina) venisse applaudito dai presidenti e si trasformasse per qualche ora nel “primo difensore” degli interessi regionali in un cosiddetto “Summit delle Americhe”. Oggi ripetono lo stesso scenario e lo stesso show ma senza Obama.
Pierre Hillard racconta la storia di un movimento ideologico, che ha lasciato la sua impronta sui tentativi in corso di raggruppamento di Stati all'interno dei blocchi regionali e cerca di orientarli verso una forma di governance globale. Il suo obiettivo non è quello di prevenire i conflitti, ma di estendere il potere finanziario e commerciale del mondo anglo-sassone. Egli teorizza e sostiene il progetto di un «Nuovo Ordine Mondiale», eretto sulle rovine delle Nazioni Unite. Naturalmente, non assimila tutti gli sforzi per porre fine alle divisioni nazionali in una volontà di dominio. Ma è indispensabile studiare questo progetto di globalizzazione politica per non lasciar trasformare l'ideale dell'unità umana in un incubo totalitario.