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"LA TERRA CI NUTRE LA TECNOLOGIA CI GUIDA: COLTIVIAMO INSIEME IL FUTURO"
7 gennaio 2013
ECCO PERCHE' LE BANCHE VOGLIONO ACCAPARRARSI IL NOSTRO CONTANTE
Nella vita comune,
l'utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista.
La possibilità di utilizzare denaro contante, per compensare transazioni
commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre
che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come
contropartita l'utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni
probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera
sensibilmente ridotta. Di Paolo Cardenà Vincitori e Vinti Pensate alle piccole spese quotidiane che ognuno di noi
compie per il soddisfacimento dei propri bisogni, dei propri desideri,
delle proprie ambizioni, dei propri vizi, e delle proprie
libertà. Pensate ad un caffè consumato in un bar, all'acquisto del pane dal
panettiere, o ad una bibita offerta ad un amico. Oppure, ancora, pensate alla
paghetta data settimanalmente ai propri figli, o ad un acquisto di un
determinato oggetto, che deve rimanere segreto. Queste transazioni,
semplicemente, avvengono utilizzando carta moneta. In mancanza della
possibilità di spesa per mezzo del contante, queste avverrebbero in
maniera significativamente ridotta poiché, ognuno di noi, sarebbe ben disposto
a rinunciare a qualcosa per tutelare la nostra privacy e il nostro
perimetro di riservatezza. Ognuno di noi sarebbe disposto a rinunciare a
qualcosa se le modalità di acquisto non fossero pratiche come oggi
avviene.
L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla
possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso
tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza
della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi,
richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di
spese. Tuttavia, in questo ridicolo paese, si sta diffondendo il pensiero che
abbassare la soglia di utilizzo del contante, o meglio eliminarlo del tutto,
contribuirebbe a risolvere il problema dell'evasione fiscale e anche quelli
economici. Nulla di più falso ed infondato, e ciò per una serie
innumerevole dei ragioni, alcune delle quali sono riportate in seguito, ed
altre, ancor più ben dettagliate, potete trovarlequi (LETTURA CONSIGLIATA).
Nel corso dei secoli, la
necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più
sull'appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa
della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed
incapaci), ha favorito l'instaurarsi di una connivenza simbiotica
tra la politica e il sistema bancario. Ciò per reciproca
convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e
quella di quest'ultimi, di poter godere di un quadro normativo di
favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare
sull'interventismo statale. Ne costituisce un esempio eclatante, tutti i
salvataggi bancari effettuati in giro per il mondo, in questi anni di crisi.
Non ultimo, nel contesto italiano, anche i ripetuti interventi di salvataggio a
favore Monte Paschi, di cui in questo sito si è discusso molto. A conferma
della connivenza esistente tra politica e sistema bancario per reciproca
convenienza, nel contesto italiano, di recente, si è verificata
un'inquietante circostanza che dovrebbe indurci a riflettere e a guardare
al fenomeno con grande preoccupazione. Nel 2011, infatti, in nome
della lotta all'evasione fiscale, il limite di spesa del contante, è
passato dai 5000 euro, ai 2500, fino ad arrivare agli attuali 1000.00 euro.
Come se ciò non bastasse, anche i pensionati che riscuotono un assegno
pensionistico superiore ai mille euro, ex
lege, sono stati obbligati ad aprire un conto corrente presso un istituto
bancario.
Quindi, appare ben evidente quanto grande sia stato il regalo offerto
alle banche che, ora, possono contare un numero più elevato di
clientela alla quale applicare commissioni e vendere servizi. Per contro, il sistema
bancario, sempre in nome della lotta all'evasione, è stato obbligato a fornire
all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni di qualsiasi rapporto bancario,
intrattenuto da ogni cliente. E qui, il nesso sulla reciproca
convenienza, appare evidente ed inquietante. In pratica, in nome del dogma
della lotta all'evasione, lo Stato ha disposto un quadro normativo di
favore per il sistema bancario, ottenendo come contropartita la possibilità di
indagare sulla vita di ogni cittadino, evocando a se il controllo su intere
masse di popolazione. Questo articolo, pur non avendo ad oggetto la diffusione
di argomentazioni circa le modalità di contrasto all'evasione fiscale e di
quanto sia insensato condurre questa lotta limitando l'uso del contante,
giova comunque segnalare che, la grande evasione, ossia quella che arreca
danni milionari o miliardari alle casse dello Stato è proprio quella posta in
essere dalle istituzioni bancarie, dalle multinazionali e dalle lobby di
potere. Non è un caso, infatti, che il Ministro allo Sviluppo Economico Corrado
Passera, sia indagato per una evasione fiscale miliardaria posta in essere
proprio quando egli era ancora ai vertici di Intesa San Paolo, solo per citare
un esempio.
Non deve sorprendere,
quindi, che i promotori e gli ideologi di questo pensiero e della crociata
contro l'utilizzo del contante, siano proprio quei soggetti che traggono
maggior vantaggio dalla riduzione o dalla eliminazione del contante: ossia le
banche, che trova nella politica un prezioso alleato a favore dei propri
interessi. Non è un caso che, nel contesto italiano, negli ultimi tempi, si sia
assistito ad un proliferare di preoccupanti segnali espressi sia dal mondo
politico che dai banchieri, orientati proprio ad una significativa riduzione
dell'utilizzo del contante o, peggio, alla completa eliminazione.
Nel tema che ci occupa, la
realtà è che, l'eliminazione del denaro contante e il contestuale passaggio
della moneta elettronica, ha un unico grande vincitore: il sistema bancario.
Ciò per il semplice fatto che, in questo caso, la banche (Stato) avrebbero il
controllo sulle nostre vite e pressoché su tutte le transazioni
compiute, lucrando le relative commissioni sulle operazioni effettuate.
Ma questo non è il solo vantaggio. Essendo il nostro sistema a riserva
frazionaria, le banche, gestendo la massa di depositi che a quel
punto si troverebbero nelle loro disponibilità, finirebbero per
incrementare esponenzialmente la capacità di emettere moneta scritturale;
ossia la non moneta.
Il denaro, per
il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona
sostanza è la merce da vendere. Avere il controllo e la gestione di tutto
il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di
redditività.
In un sistema basato
sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che
vengono depositati in banca, possono diventare (per il sistema
bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per
l'effetto moltiplicativo dei depositi. Siccome sulle somme depositate la
banca è tenuta ad accantonare solo l'1% del deposito (nel nostro caso 10 euro,
l'1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di
rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere
immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A
questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul
sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un'altro 1%
(9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata, avrà
nuovamente a disposizione 980.10 da poter concedere di nuovo in
prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l'effetto moltiplicatore
sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale
per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In
sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a
100.000 euro, la materia oggetto dei propri affari: il denaro.
Sulla massa di
prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro, la banca trae un enorme
profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito
dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in
prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole
comprendere l'interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla
completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in
circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di
incrementare il proprio giro d'affari e aumentare a la redditività prodotta,
che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.
In un contesto
operativo come quello appena enunciato, accade inoltre che, fino a quando
la banca non avrà riscosso tutto il denaro concesso in prestito, resta esposta
al pericolo che tutti i depositanti chiedano di riavere le sostanze depositate
di cui la banca non dispone poiché ha creato dal nulla moneta per 100.000
euro, a fronte di depositi per soli 1000 euro. In questo caso, il sistema
bancario risulterebbe insolvente. Quindi, con l'eliminazione del contante, il
sistema bancario, in un solo colpo, per effetto di un'imposizione normativa
lesiva degli interessi delle collettività e della libertà della popolazione,
scongiurerebbe il verificarsi di un vero e proprio incubo per il sistema
bancario che, benché remoto, non è detto sia impossibile: la corsa agli
sportelli.
In una realtà
ove le condizioni praticate dal sistema bancario nei confronti della
propria clientela tendono ad appiattirsi convergendo verso pricing del tutto
simili, l'unica forma di concorrenza antagonista allo strapotere bancario,
resta proprio l'utilizzo del contante.
Privare la
popolazione dalla possibilità di utilizzare moneta contante, significa privarla
della principale forma di dissenso e dissociazione nei confronti dell'arroganza
bancaria; oltre che della libertà.
Un aumento di
moneta non determina nessun beneficio, men che meno se si tratta di moneta del
tutto astratta. Al riguardo, numerose sono le teorie economiche sostenute
da altrettante scuole di pensiero, che ci confermano gli effetti
distorsivi prodotti da un aumento indiscriminato della moneta poiché, questa
pratica, oltre a creare una ricchezza effimera pronta a sciogliersi come
la neve al sole, finirebbe anche per ridurre il potere di
acquisto di ogni unità di moneta. Tutto ciò, avverrebbe, depredando i cittadini
della loro ricchezza, e arricchendo ancora di più chi ha il controllo
della gestione delle moneta: le BANCHE.
Proprio per le ragioni sopra esposte e per le altre che potete trovare qui, vi rinnovo l'invito ad aderire all'iniziativaCONTANTE LIBERO.
perche invece di fare "terrorismo monetario" non si richiede la eliminazione della riserva frazionaria e degli interessi?la moneta elettronica comunque ci sarà semplicemente perche è comoda, e sotto questo aspetto mi sembra che chi si oppone stia combattendo una guerra gia persa
...Ma nessuno si oppone alla moneta elettronica, può continuare ad esserci, perchè infatti è comoda. Si vuole solo evitare che questa abbia il monopolio su tutte le transazioni. Per quale motivo ad un (libero?) cittadino deve essere imposta la moneta elettronica, invece di poter scegliere. Quelli che come te vogliono usare solo la moneta elettronica possono farlo comunque, senza limitare la libertà degli altri, non ti pare? Un caro saluto
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perche invece di fare "terrorismo monetario" non si richiede la eliminazione della riserva frazionaria e degli interessi?la moneta elettronica comunque ci sarà semplicemente perche è comoda, e sotto questo aspetto mi sembra che chi si oppone stia combattendo una guerra gia persa
RispondiElimina...Ma nessuno si oppone alla moneta elettronica, può continuare ad esserci, perchè infatti è comoda. Si vuole solo evitare che questa abbia il monopolio su tutte le transazioni. Per quale motivo ad un (libero?) cittadino deve essere imposta la moneta elettronica, invece di poter scegliere.
EliminaQuelli che come te vogliono usare solo la moneta elettronica possono farlo comunque, senza limitare la libertà degli altri, non ti pare?
Un caro saluto