PARLA LA MEMORIA

L’articolo esamina la massima tensione nelle agenzie statunitensi di sicurezza, il fascismo e gli ultimi avvenimenti dello stato nordamericano.

di Daniel Estulin

Per molti la parola “fascista” ha una connotazione puramente peggiorativa, un epiteto che esprime una morale piuttosto che una descrizione. Siamo così abituati ad usarla in questo contesto che non ci soffermiamo neanche a pensare. Ma dovremmo, perché il termine “fascista” in questo senso fu coniato specificamente dal rivoluzionario Leon Trotsky per identificare tutti i suoi rivali, Stalin incluso, con Hitler, Mussolini e con la “destra”.

Uno dei privilegi della regalità è che essa non deve essere discreta (acuta). Tutto il potere politico è prima di tutto un’illusione. Per quanto abile o brillante sia nel suo esercizio, in fin dei conti, la politica è un lavoro passivo.

L’arte del fumo e dello specchio non è fraudolento. Piuttosto, è come la vita stessa: in politica, la vita si concentra su un numero ridotto di persone che passano un breve periodo di tempo in un cerchio con un raggio limitato.

Scoprire cosa succede realmente a Washington, di solito accade solo molto tempo dopo che è successo. Forse perché tanti dipartimenti governativi operano sotto un sigillo legalizzato o perché la diffusione delle notizie è un affare o perché i cittadini già devono occuparsi di arrivare a fine mese, il fatto è che si vede solo la grandezza di alcuni disastri come la guerra, guasti tecnologici, blackout e rovine economiche già in atto, quando i resti sono già sparpagliati sul campo.

Quando scoppiò lo scandalo in Niger (falsificazione dei documenti di stato da parte di Bush e Co), l’amministrazione Bush si è sforzata di dare tutta la colpa alla CIA, anche se la CIA, e tutto il personale dei servizi dell’Intelligence, erano stati emarginati dagli Uffici dei Piani Speciali di Donald Rumsfeld (OSP in inglese). L’OSP ed il suo cane segugio preferito, l’iracheno Ahmad Chalabi, sono diventati la fonte di tutte le informazioni sulla capacità di armi dell’Iraq e diverse persone coinvolte nei servizi di intelligence hanno pubblicamente segnalato questo gruppo come colpevole del fatto che ci fossero così tante inesattezze sull’Iraq. Dopo aver usurpato totalmente la CIA e fidandosi esclusivamente dell’informazione costruita dall’Agenzia Di Piani Speciali, risultò essere tanto fuori di testa quanto comico che l’amministrazione Bush pretendesse che la CIA fosse lasciata col cerino in mano, proprio quando si vedeva che questa informazione dell’OSP era falsa. Ma questo è ciò che hanno fatto. La frase di George Tenet, a quell’epoca direttore della CIA- “non abbiamo mai detto che c’era (in Iraq) una minaccia imminente”- non è né più né meno la CIA che difende se stessa, legittimando il fatto che spesso non si accusa la CIA senza subirne le conseguenze.

Con fatti storici come sfondo, bisogna tener conto che Tenet era forse l’unico democratico che era sopravissuto, in quel periodo, all’amministrazione Bush, e per riuscirci ha ingoiato molto. Questo non ha fatto altro che far infuriare i professionisti dello spionaggio, sia in attività che in pensione, che avevano dato un ultimatum per difendere se stessi e l'organizzazione o discostarsi dal loro percorso. Quasi senza eccezione, i membri della CIA sono persone che amano profondamente il loro paese e che non sono lì per amore all’arte. Si rendono conto di ciò che sta succedendo in realtà e vedono con orrore ed anche timore la spirale negativa nella quale si trova il loro paese.

Con le ultime fughe di notizie di Wikileaks, i panni sporchi della CIA e la guerra non dichiarata tra varie agenzie statunitensi verranno alla luce. 

Credo che la gente che sa quanto sono messe male le cose (in termini militari) comincia a dire BASTA. Secondo me, stiamo assistendo agli inizi di un colpo di stato o al disperato tentativo di evitarlo. Questa lotta non è soltanto la lotta per la CIA come istituzione- è una guerra aperta per la sopravvivenza della democrazia negli USA di fronte ad un’emergente minaccia fascista.

La maggior parte delle persone non ha molta idea di cosa sia un golpe fascista, come si manifesta e come, poco a poco, una grande democrazia può vedersi capovolta in un periodo di tempo relativamente breve. In Germania, la democrazia non è stata persa di colpo, ma  per mano di qualche cervello che aveva già pensato tutto in anticipo e semplicemente portato avanti il suo programma per 12 anni.

E’ stato un processo lento. Un processo che poteva essere fermato in molte occasioni.

Un processo dialettico dall'inizio alla fine, nel quale avvenimenti esterni orchestrati si sono combinati con un’agenda politica interna brutale, radicale e un po’ diffusa, fino a quando l’unico elemento che rimaneva per fermare la pazzia, il corpo degli ufficiali di Wehrmacht, vide così ristretto il suo potere che non potè fare nulla. Era stato emarginato in favore di un’organizzazione militare rivale, la Waffen SS, e non fu più possibile un colpo militare efficace contro Hitler.

Per un momento, diciamo che lo smantellamento dei pilastri sociali di Roosevelt che vediamo oggi, (dopo l'attuazione di molti tratti distintivi del fascismo) potrebbe essere l’indicatore finale di un colpo fascista negli USA, che ha guadagnato tanta velocità da non poter essere fermato.

Se così fosse, che tipo di elite ed istituzioni avrebbero l’informazione necessaria per conoscere l’ampiezza totale del passo deciso verso il fascismo ed essere sufficientemente influente per grandezza e struttura per fare qualcosa al riguardo?

Dato questo scenario, credo che, in questo caso, resterebbe solo la CIA e i comandanti militari degli USA per quel ruolo. I due hanno sufficiente capacità per accumulare dati per intuire i cattivi presagi. A meno che la CIA ed i comandanti militari non reagiscano, entrambe le istituzioni perderanno presto la loro importanza, l’esercito è già sottomesso a numerose pressioni per la sua ristrutturazione; la CIA si vede sempre più sostituita da organizzazioni del Pentagono. Inoltre, spesso con la complicità dello schiavo, i media statunitensi, che sono diventati esperti dell’autocensura e molto abili al momento di rendere favori ai loro padroni, sono rimasti castrati. L’onestà ed i principi non sono più vantaggiosi. Il beneficio materiale è ciò che conta.

Secondo il Ministro della Propaganda nazista Goebbels “non c’è bisogno di controllare tutto subito, sennò la maggior parte di ogni istituzione potrebbe essere un avversario”, come i mass media, i funzionari, l’esercito, la guardia nazionale, le grandi aziende, il settore energetico, ecc.

Il cinismo, l’arroganza e la brutalità con il quale i nazisti hanno affrontato la questione ebraica non è stato un deterrente sufficiente per intimorire la comunità ebraica tedesca.

Contrariamente alla credenza popolare, la maggior parte degli ebrei tedeschi rimasero in Germania, anche dopo “La Notte dei Cristalli”, fino a quando furono trasportati di notte per lavorare in campi di lavoro, conosciuti anche come campi di concentramento.

La politicizzazione dell'intelligence in America oggi ha un parallelo con il fatto orribile che i nazisti salirono al potere nel 1933 con appena il 33% dei voti, e con conseguenze molto negative:

Opportunamente, il Reichstag fu ridotto in cenere- un comunista non vedente ebraico-olandese con tubercolosi agli occhi viene accusato e dichiarato colpevole e di conseguenza il partito comunista fu reso fuorilegge, e così i nazisti diventano nella frazione più grande del paese; implementano leggi sulla “sicurezza nazionale”, e spaventano gli altri partiti democratici; i nazisti riescono a riorganizzare il governo a loro piacimento; in Spagna, Franco, ottiene l'aiuto dell’esercito tedesco per eliminare il problema comunista che si ritrova tra le mani; l'Austria e la Cecoslovacchia si assicurano l’aiuto dell’esercito tedesco per eliminare il problema di non riuscire a tutelare gli interessi tedeschi in modo adeguato per la via dell’annessione; le ultime elezioni nel 1938 furono truccate e i nazisti vincono con una “grande maggioranza”, la vita di un Reich pianificato perchè durasse 1000 anni finisce solo nel 1945 attraverso l’intervento estero in massa.

Può succedere questo negli USA, la prima democrazia mondiale?

Una delle cose più allarmanti che ha distinto questa amministrazione dalle altre, inclusa l’amministrazione Nixon, Reagan e George W.Bush, è la misura in cui professionisti e burocrati in carriera, nei quali è stato  inculcato un forte, quasi fanatico, senso di imparzialità, sono stati sostituiti senza tanti giri e senza tener conto del bene della nazione, da persone con forti convinzioni ideologiche.

Questo, più che il disgusto provocato da talune decisioni in Iraq, è la ragione principale per la successione di dimissioni in particolare nel Dipartimento di Stato, del Pentagono, i servizi di intelligence e in quasi tutti i dipartimenti governativi. Tutto questo fa parte di ciò che viene detto in riferimento alla Casa Bianca come l' incredibile sostituzione della politica per la strategia.

Una dittatura americana ha imposto ad una popolazione credulona un governo unico, globale e totalitario, una moneta unica globale ed una religione sincretica universale che combina il fasto quasi-cattolico con la retorica della New Age. Non posso non chiedermi cosa succederebbe se Goebbels e company, tornassero travestiti da predicatori radicali dell’estrema destra.

I personaggi politici e culturali dell’opposizione tedesca negli anni 30 spesso lamentavano il fatto che avrebbero potuto fermare l’avanzamento dei nazisti se fossero stati più uniti in un fronte comune quando ancora avevano l’opportunità di esprimersi. Ma, caddero prede delle manipolazioni mediatiche di Goebbels e litigarono tra di loro più che contro la minaccia dell’estrema destra. Gli americani hanno anche avuto una prima possibilità di fermare un regime fuori controllo e incostituzionale, con un Sr. Karl Rove-Rasputin, al fronte. 

Questa opportunità è stata quasi persa dopo l’11 settembre.

Un ufficiale del Dipartimento di Stato ha acutamente detto ad un giornalista, quest’anno, riferendosi al dominio dei geek della Guerra Totale che circondano Obama nel governo che “Mi sveglio la mattina e mi dico 'c’è stato un golpe militare'. E allora tutto ha senso”. 

L’estremismo “influente” della destra negli USA attraverso i nuovi eletti del Tea Party e compagnia, si sta facendo più numeroso e politicizzato- specialmente per quanto riguarda la politica estera- e più potente che mai. Questa trasformazione è sia culturale che politica, o piuttosto, è intrinsecamente entrambe allo stesso tempo. Quelli di noi che si preoccupano profondamente per il futuro della politica, la nazionale ed internazionale, non possono permettersi il lusso di ignorare il fatto che il ramo politico più marcio non è semplicemente una sotto-cultura. Si sta trasformando velocemente in una- o forse LA- forza dominante nella vita nordamericana.

Se la democrazia è il governo del popolo, allora le agende segrete governative e le sinistre cricche di traffico d’influenza sono incompatibili con la democrazia. Il popolo non può decidere su qualcosa che non conosce, o che gli viene nascosto. La sola idea di sfere clandestine d’influenza all'interno del governo che promuovono campagne segrete è quindi estranea al concetto di democrazia e deve essere combattuta con zelante determinazione, a meno che non vogliamo ripetere gli errori disastrosi di un passato non così lontano.

Fonte: http://www.danielestulin.com/2010/11/29/habla-memoria/

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA