Più di tre quarti dei parlamentari intervistati riteneva che solo il governo abbia la capacità di creare nuova moneta.
9 novembre 2017
L'opzione della banca pubblica
Uno studio britannico pubblicato il 27 ottobre 2017 ha scritto che la maggioranza dei politici non sa da dove viene il denaro. Secondo City A.M. (London):
La Banca d’Inghilterra è intervenuta in precedenza per indicare che la maggior parte del denaro nel Regno Unito deriva da prestiti bancari. In un articolo del 2014 la Banca ha indicato che: “ogni volta che una banca fa un prestito, crea contemporaneamente un corrispondente deposito nel conto corrente bancario del beneficiario, creando così nuova moneta”.
I ricercatori della Banca d’Inghilterra hanno affermato che il 97 per cento dell’offerta di denaro in Gran Bretagna è creato in questo modo.
"Non si tratta solo della Catalogna: ma della democrazia stessa"
Di Carles Puigdemont
La Catalogna è oggi il solo territorio dell’Unione Europea cui è stata negata la legge suprema a favore della quale hanno votato i suoi cittadini, il parlamento che i suoi cittadini hanno eletto, il presidente che tale parlamento ha eletto e il governo che tale presidente ha nominato nell’esercizio dei suoi poteri. Agendo in modo arbitrario, antidemocratico e, secondo me, illegale, lo stato spagnolo ha deciso di sciogliere il parlamento catalano nel mezzo del mandato elettorale, di rimuovere il presidente e il governo catalano, di intervenire nel nostro autogoverno e nelle istituzioni che i catalani sono andati costruendo nella nostra nazione per secoli. Ha attuato una brutale offensiva giudiziaria per determinare l’incarcerazione di massa e la criminalizzazione di candidati promotori di idee politiche che, solo due anni fa, hanno ottenuto livelli storicamente elevati di sostegno pubblico.
Carles Puigdemont con un manifestante |
Oggi i leader di questo progetto democratico sono accusati di ribellione e rischiano una grave punizione, possibile in base al codice penale spagnolo: la stessa dei casi di terrorismo o omicidio, cioè trent’anni di carcere.
7 novembre 2017
Il capitalismo provoca il cancro Gli interessi della Monsanto e la Commissione Europea
Lo scorso 24 ottobre il Parlamento europeo si è espresso, con un parere non vincolante, per vietare del tutto entro il 2022 l’uso del glifosato, un potente erbicida prodotto dalla Monsanto e che si impiega, tra l’altro, in associazione agli OGM [1]. Ma il giorno seguente, 25 ottobre, la Commissione europea, riunita per discutere il rinnovo della licenza, ha dibattuto, discettato e discusso, e infine ha rinviato tutto. La posizione degli Stati membri è diversificata. Italia, Belgio, Svezia, Austria e Grecia sono per la messa al bando; Francia e Spagna sono per il rinnovo [2]. A scanso di equivoci, non parliamo qui di OGM, ma di un diserbante attualmente impiegato anche nel nostro Paese.
Monsanto, la multinazionale recentemente acquisita dalla Bayer – e nel mirino dell’Antitrust europeo - è già nota per aver prodotto il Napalm: l'arma chimica che gli americani usavano in Vietnam, presentandola come un defoliante. Il meccanismo del glifosato è noto: l'erbicida è generalmente letale per ogni forma di vita, ma le piante brevettate dalla Monsanto sono geneticamente modificate per resistergli. Tuttavia, sul glifosato grava da tempo il fondato sospetto di causare il cancro.
Monsanto, la multinazionale recentemente acquisita dalla Bayer – e nel mirino dell’Antitrust europeo - è già nota per aver prodotto il Napalm: l'arma chimica che gli americani usavano in Vietnam, presentandola come un defoliante. Il meccanismo del glifosato è noto: l'erbicida è generalmente letale per ogni forma di vita, ma le piante brevettate dalla Monsanto sono geneticamente modificate per resistergli. Tuttavia, sul glifosato grava da tempo il fondato sospetto di causare il cancro.
JP Morgan manipola il rischio paese ogni volta che il Venezuela paga il suo debito
Il rischio paese è un indicatore che permette di valutare lo stato di salute finanziario di un paese in base agli impegni di debito che ha contratto, cioè la sua capacità o incapacità di pagare. Nel caso venezuelano è la banca statunitense JP Morgan che elabora questo indice - denominato EMBI -, incentrato principalmente sui mercati emergenti.
Ci sono altri indicatori - come il Credit Default Swap, elaborato dalla banca tedesca Deutsche Bank - che valuta anche la capacità di pagamento di un determinato paese e il rischio d’investimento.
Secondo i punteggi dell'indice (dal più basso al più alto), la credibilità finanziaria, la capacità di pagare e la salute finanziaria variano. La base del calcolo per determinare questi fattori è la relazione del debito estero con il Prodotto Interno Lordo (PIL), cioè la capacità che ha l'economia di ottenere le risorse necessarie per affrontare gli impegni assunti dal paese.
5 novembre 2017
Come il cartello "Banca d'Italia" governa l'Italia
Visione della gestione del potere di Bankitalia al Governo
La segreteria del Ministro non può avere rapporti con la struttura stabile del Ministero, ha la funzione di tenere i rapporti tra il Ministro e la politica del territorio.
Il Gabinetto del Ministro è l’unico deputato ad avere rapporti con il segretario Generale del Ministero o con i capi Dipartimento per comunicare gli indirizzi del Ministro o del Sottosegretario.
La contabilità finanziaria è regolata per legge con i capitoli di spesa.
I capitoli di spesa sono assegnati e gestiti dai Direttori funzionari pubblici (burocrati) non scelti dalla politica ma vincitori di concorsi e protetti dalle associazioni sindacali, il Ministro può solo chiedere al Capo di Gabinetto di spostare un direttore ad altra direzione motivando la richiesta e il dirigente può fare ricorso alla Corte dei Conti (se è un Ministro capace riesce a fare lo spostamento anche dopo un anno)
La segreteria del Ministro non può avere rapporti con la struttura stabile del Ministero, ha la funzione di tenere i rapporti tra il Ministro e la politica del territorio.
Il Gabinetto del Ministro è l’unico deputato ad avere rapporti con il segretario Generale del Ministero o con i capi Dipartimento per comunicare gli indirizzi del Ministro o del Sottosegretario.
La contabilità finanziaria è regolata per legge con i capitoli di spesa.
I capitoli di spesa sono assegnati e gestiti dai Direttori funzionari pubblici (burocrati) non scelti dalla politica ma vincitori di concorsi e protetti dalle associazioni sindacali, il Ministro può solo chiedere al Capo di Gabinetto di spostare un direttore ad altra direzione motivando la richiesta e il dirigente può fare ricorso alla Corte dei Conti (se è un Ministro capace riesce a fare lo spostamento anche dopo un anno)
4 novembre 2017
Tutto quello che sapete sul neoliberalismo è sbagliato
Diciamolo: nell’economia internazionale odierna, sempre più complessa e interdipendente, la sovranità nazionale è diventata irrilevante. La crescente globalizzazione economica ha reso i singoli Stati sempre più impotenti nei confronti delle forze del mercato. L’internazionalizzazione della finanza e la sempre maggiore importanza delle multinazionali hanno eroso la capacità dei singoli stati di perseguire autonomamente delle proprie politiche sociali ed economiche – in particolare quelle di tipo progressista – e di assicurare la prosperità ai propri popoli. Pertanto, la nostra unica speranza di conseguire qualsiasi cambiamento significativo è che i paesi “mettano insieme” le loro sovranità e le trasferiscano ad istituzioni sovranazionali (come l’Unione europea) che siano abbastanza grandi e potenti da far ascoltare la loro voce, riconquistando così a livello sovranazionale la sovranità persa a livello nazionale.
3 novembre 2017
Lettera di un italiano in Svizzera
Riceviamo e pubblichiamo
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice. “Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri.
Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice. “Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri.
Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
2 novembre 2017
Il peccato originale di Balfour
Non c’è mai stato niente di simile: un impero ha promesso una terra, che non aveva ancora conquistato, a un popolo che non vi viveva senza chiederlo agli abitanti.
Non c’è altro modo per descrivere il colonialismo temerario e incredibile della dichiarazione Balfour. I primi ministri di Israele e Gran Bretagna celebreranno l’enorme successo sionista questa settimana.
Cento anni di colonialismo, prima inglese e poi, ispirato da esso, israeliano si è realizzato a scapito di un altro popolo. Questo è il suo infinito disastro. La dichiarazione di Balfour avrebbe potuto essere un documento giusto se avesse promesso di trattare nello stesso modo sia le persone che sognavano la terra sia le persone che vi abitavano, ma la Gran Bretagna ha scelto i sognatori, quasi nessuno dei quali viveva nel paese, non i suoi abitanti vissuti lì da centinaia di anni e che costituivano la maggioranza assoluta. Non ha concesso loro alcun diritto nazionale.
Così la Gran Bretagne ha seminato i semi della calamità i cui frutti velenosi stanno mangiando entrambi i popoli. Questa non è una causa da festeggiare piuttosto, nel 100° anniversario della dichiarazione, ci dovrebbe essere una richiesta per riparare un’ingiustizia mai riconosciuta né dalla Gran Bretagna né da Israele.
Cento anni di colonialismo, prima inglese e poi, ispirato da esso, israeliano si è realizzato a scapito di un altro popolo. Questo è il suo infinito disastro. La dichiarazione di Balfour avrebbe potuto essere un documento giusto se avesse promesso di trattare nello stesso modo sia le persone che sognavano la terra sia le persone che vi abitavano, ma la Gran Bretagna ha scelto i sognatori, quasi nessuno dei quali viveva nel paese, non i suoi abitanti vissuti lì da centinaia di anni e che costituivano la maggioranza assoluta. Non ha concesso loro alcun diritto nazionale.
Così la Gran Bretagne ha seminato i semi della calamità i cui frutti velenosi stanno mangiando entrambi i popoli. Questa non è una causa da festeggiare piuttosto, nel 100° anniversario della dichiarazione, ci dovrebbe essere una richiesta per riparare un’ingiustizia mai riconosciuta né dalla Gran Bretagna né da Israele.
Cambiamenti all'interno della struttura dell'imperialismo
- La tua avidità fa male all'economia!
- Aumento del minimo salariale
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26 ottobre 2017
Similitudini e differenze tra Spagna e Venezuela
Lo sviluppo di eventi in Catalogna sta generando molte
discussioni sulla leicità, legittimità o legalità di alcuni atti, sia da parte
del governo catalano che da quello spagnolo. Si discute, ad esempio, se il
governo agisce unilateralmente o lo fa con l'approvazione di giudici o
tribunali, si discute anche se azioni giudicate illegali da parte dei
giudici raggiungono la legittimità quando sono supportate da centinaia di
migliaia di persone in strada. Tutto questo, ovviamente, è passato
attraverso i media, che sono il filtro con il quale i cittadini vedono la
realtà da molto tempo.
Questi
elementi mi fanno percepire alcune somiglianze con il Venezuela che vale la
pena analizzare, tra le altre cose, ed evidenziare i due pesi e due
misure di molti. Tuttavia, ci sono alcuni elementi diversi che
dobbiamo anche prendere in considerazione. Vediamoli.
25 ottobre 2017
La BC€ ha guadagnato quasi 8 miliardi di euro dalla crisi finanziaria della Grecia
La Banca centrale europea (BCE) ha tratto buon profitto dalle sue partecipazioni al debito pubblico greco, secondo un documento visionato dal Financial Times.
Una risposta scritta alla richiesta di un parlamentare greco ha dimostrato che la banca ha raccolto 7,8 miliardi di euro di pagamenti di interessi nel periodo tra il 2012 e il 2016 sui titoli di stato greci acquisiti nell'ambito del programma Securities Market Programme (SPM)
Gli utili sono di solito ridistribuiti tra le 19 banche centrali dell'area euro. Nel 2016, la BCE aveva raccolto più di 1,1 miliardi di euro di pagamenti di interessi sui titoli greci sui circa 20 miliardi di euro di bond da essa detenuti, secondo il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.
Un'analisi della Jubilee Debt Campaign stima che l'altro creditore della Grecia, il Fondo Monetario Internazionale, aveva collezionato 2,5 miliardi di euro di guadagno sui suoi prestiti al paese.
Gli utili sono di solito ridistribuiti tra le 19 banche centrali dell'area euro. Nel 2016, la BCE aveva raccolto più di 1,1 miliardi di euro di pagamenti di interessi sui titoli greci sui circa 20 miliardi di euro di bond da essa detenuti, secondo il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.
Un'analisi della Jubilee Debt Campaign stima che l'altro creditore della Grecia, il Fondo Monetario Internazionale, aveva collezionato 2,5 miliardi di euro di guadagno sui suoi prestiti al paese.
23 ottobre 2017
La Globalizzazione è Povertà
Zazou, pittore della Torre Eiffel, 1953 |
Ironia della sorte, tutti e tre questi fattori vengono continuamente magnificati come forze del bene. Ma gli standard di vita per molti milioni di persone in Occidente sono scesi – o sono pieni di incertezze – mentre milioni di cinesi ora hanno un livello di vita migliore. Alle persone in occidente hanno detto di guardare a questo come ad uno sviluppo positivo; dopo tutto, permette di comprare prodotti che costano meno di quelli che produrrebbero le industrie nazionali.
VACCINI: Inchiesta sulle reazioni avverse. Giappone e Italia a confronto (2° parte)
Nondimeno, la vaccinoprofilassi, essendo un atto medico che prevede la somministrazione di un farmaco quasi sempre nel sangue (ad eccezione di quelli somministrati oralmente), non è esente da rischi. Fortunatamente il mercurio – in passato usato come componente/ingrediente di un conservante (il thimerosal) – è stato ridotto od eliminato da molti vaccini negli ultimi anni (eliminato soprattutto in quelli ad uso pediatrico). In alcuni è contenuto solo in tracce. Ma l'alluminio - invece - continua ad essere frequentemente usato, purtroppo, poiché esso ha la funzione di potenziare l'efficacia della risposta immunitaria (è contenuto nei sali di alluminio, come adiuvante immunologico). Il suo impiego si accompagna talvolta all'insorgenza di sospetti effetti collaterali.
22 ottobre 2017
VACCINI: Inchiesta sulle reazioni avverse. Giappone e Italia a confronto (1° parte)
A fronte della estesa e martellante campagna di informazione quasi a senso unico portata avanti negli ultimi mesi da mass media, da autorità istituzionali, da compagini politiche nazionali e regionali (con pochissimi distinguo) sulle vaccinazioni e tutti i loro benefici (che esistono), e sulla responsabilità genitoriale invocata per rispondere alla salvaguardia della sanità pubblica, ho deciso di intervistare personalmente la d.ssa Hiroko Mori, un medico che per anni è stato a capo della Sezione Malattie infettive dell'Istituto di Sanità Pubblica del Giappone. Un importante ruolo governativo quello ricoperto dalla Mori, che ha raggiunto dopo anni di lavoro in veste di ricercatrice scientifica. La d.ssa Hikoro Mori, oggi anziana ed in pensione, pone l'accento soprattutto nel valutare il rapporto rischio /beneficio della cosiddetta profilassi vaccinale, e mette in guardia il pubblico nel non sottovalutare il rischio delle reazioni avverse (che esistono anch'esse) ai vaccini, una realtà documentata scientificamente e che tocca da vicino soprattutto le famiglie dei Paesi avanzati, dove le condizioni igienico-sanitarie ed i livelli di nutrizione sono nettamente migliori rispetto a Paesi in via di sviluppo.
21 ottobre 2017
Filippo VI, il re borbone sul cammino dell'Estoril*
Un anno e mezzo fa ho scritto che il re Filippo VI promuoverebbe un referendum sulla Catalogna per "giustificare il suo regno". Era la cosa intelligente e ciò che i suoi consiglieri gli avrebbero consigliato. Un re che nessuno ha votato ha bisogno di mettere la sua leadership su qualcosa che va poco oltre l'essere un Borbone, figlio di suo padre e erede nel XXI secolo di un posto di lavoro fisso in politica grazie, vale la pena ricordarlo, al colpo di Stato del 1936. Ma proprio come Rosa Díez (1) - ogni giorno più vociferante - si sparò nel piede nel giorno in cui lei stessa rinunciò all'alleanza con Rivera (2), Felipe VI ha deciso di gettarsi nelle braccia del partito più corrotto in Europa e responsabile del disordine in cui siamo. Durante i giorni dell'assalto al Palazzo della Bastiglia, Luigi XVI, annoiato, scrisse nel suo diario: "niente, niente, niente". Un problema non piccolo per i re è che finiscono per credere di essere re. E dimenticano che la gente può accettare un regno solo se capisce che serve a qualcosa.
20 ottobre 2017
Chi ha la chiave delle reti sociali in Venezuela?
Nel corso della campagna elettorale culminata con il successo delle forze bolivariane (18 regioni su 23), le reti sociali sono state il terreno privilegiato, direi esclusivo, riservato al container dei variegati segmenti oppositori. Per essere più esatti, sia Facebook che Instagram erano proibiti ai video o agli spot pubblicitari del Polo Patriottico e del Partito Socialista unito del
Venezuela (PSUV). Accettavano e trasmettevano soltanto materiali dei leaders ed organizzazioni anti-governative, sino al punto che hanno negato la possibilità di replicare ai contenuti diffamatori o non corrispondenti alla verità. La faziosità è arrivata a negare al Presidente Maduro sotto attacco, o alle istituzioni legali d'un Paese sovrano, il diritto di espressione per difendere la propria onorabilità.
I propietari delle "reti sociali" hanno preferenze di classe, agiscono come "attore politico" e si ergono al di sopra e al riparo di ogni legge.
Venezuela (PSUV). Accettavano e trasmettevano soltanto materiali dei leaders ed organizzazioni anti-governative, sino al punto che hanno negato la possibilità di replicare ai contenuti diffamatori o non corrispondenti alla verità. La faziosità è arrivata a negare al Presidente Maduro sotto attacco, o alle istituzioni legali d'un Paese sovrano, il diritto di espressione per difendere la propria onorabilità.
I propietari delle "reti sociali" hanno preferenze di classe, agiscono come "attore politico" e si ergono al di sopra e al riparo di ogni legge.
Gli incendi della California e l’albero del diavolo
I più religiosi lo hanno subito soprannominato l’albero del diavolo ma belzebù non c’entra affatto e secondo alcuni, la spiegazione del fenomeno si troverebbe nel particolare tipo di legno dell’albero. Questo fatto anomalo in realtà, ricorda da vicino i fenomeni di autocombustione di Caronia di Canneto (Sicilia) dove gli incendi divampavano da soli, all’improvviso e dall’interno degli oggetti (anche quelli normalmente non infiammabili) persino davanti agli uomini della protezione civile. La popolazione del luogo lanciò subito l’allarme e il gruppo di esperti interistituzionale (istituito con ordinanza emergenziale della Protezione Civile n. 3428 che prevedeva una collaborazione tra Stato Italiano e Regione Sicilia) che indagò sulla vicenda per mesi, escluse che potesse trattarsi di incendi dolosi, proponendo come spiegazione plausibile, l’origine artificiale dei fenomeni:
19 ottobre 2017
Incendi in California: Automobili fuse e alberi ancora verdi (Sic!)
Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda?
Nella foto in alto in copertina un'auto è praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire...
18 ottobre 2017
“L’Europa a due velocità” passa per il sacco di Roma
L’eurocrisi sta entrato nell’ultima fase e, guardando indietro, si può finalmente afferrare il grande disegno nel suo complesso: tutte le tappe salienti dell’Unione Europea, dal Trattato di Maastricht all’imposizione dell’austerità, passando per la demolizione della Prima Repubblica ed il sostegno alle forze secessionistiche, sono riconducibili ad un solo, coerente, obiettivo. La fondazione degli Stati Uniti d’Europa, allargati all’intero continente, è stata scartata da anni, sempre che sia stata mai presa seriamente in considerazione. Dal 2011 in avanti, si persegue la nascita di un nocciolo federale circoscritto a Germania, Francia e realtà minori. Il destino dell’Europa meridionale è il default e lo smembramento, così da annettere alcuni territori agli USE: l’uscita dall’Unione Europea è l’unica salvezza per Italia e Spagna.
Tutto è finalmente chiaro: Macron, Monti e Bossi giocano nella stessa squadra
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Abu Ali Mustafa: Le lezioni del lavoratore rivoluzionario
"Siamo un partito con una storia gloriosa e grande rispetto per i popoli, ma questo non giustifica lo stato di inerzia e di declino che ci troviamo ad affrontare. Un partito che non sa rinnovarsi nelle capacità di analisi ed azione è un partito destinato a morire". Abu Ali Mustafa, al-Hadaf - 31 luglio 2000
Qual è il principale contributo storico del leader martire Abu Ali Mustafa nel movimento di resistenza palestinese e di tutta l'area, e quello particolare all'interno del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il cui segretario generale è stato assassinato dai sionisti il 27 agosto 2001?
Quali sono gli elementi dell'automotivazione che hanno fatto di un ragazzo povero proveniente dal villaggio di Arraba (nel distretto occupato di Jenin) che lavorava nelle fabbriche di Haifa e che non ha completato la terza elementare, uno dei più importanti leader e rivoluzionari arabo-palestinesi del nostro tempo?
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