Il Trattato di Lisbona che è da poco entrato in vigore nei 27 paesi dell’UE è il punto culminante di mezzo secolo di costruzione europea, finalmente approvato dopo il rifiuto dei cittadini francesi e irlandesi della mal chiamata “Costituzione Europea”. Il Parlamento Europeo il 9 febbraio ha ratificato i nuovi membri della Commissione Europea come previsto dal Trattato. Sfortunatamente, il risultato di questo lungo e penoso processo di costruzione istituzionale cristallizza una situazione di ingovernabilitàe di forte perdita dell’influenza dell’Europa nel mondo. Vale la pena di ricordare come siamo arrivati a questa situazione.
Per il suo intreccio e l'interdipendenza globale, ci sono tre processi fondamentali che determinano in questi giorni il corso dell' economia mondiale: La crisi fiscale degli Stati Uniti, crisi finanziaria in Europa e la crisi del commercio USA-Cina. Da questa relazione strategica, dipende l'equilibrio o lo squilibrio, del resto delle economie delle zone periferiche di Asia, Africa e America Latina.
Di Manuel Freytas
L' UE, collettivamente, è la seconda economia più grande, dopo gli Stati Uniti.La Cina, singolarmente, è, secondo la maggior parte degli analisti, la seconda economia mondiale e la potenza esportatrice mondiale dopo gli Stati Uniti. Insieme, queste tre principali economie (USA-UE-Cina) raggiungono quasi i due terzi del PIL mondiale, e sono completamente interconnesse (sono dipendenti l'uno dall'altro) attraverso l'importazione e l'esportazione. Inoltre, la Cina ha le sue riserve in dollari ($ 2300 miliardi) ciò la lega al destino dell'economia americana, nel bene o nel male.
La produzione di medicamenti costituisce uno dei componenti più importanti, più solidi e più potenti, sulla quale contano, oggi, le gigantesche corporazioni transnazionali, che dopo la ristrutturazione che hanno fatto ai loro pesticidi, si auto qualificano come “industrie della scienza della vita”, passando a controllare virtualmente tutte le attività essenziali per gli esseri umani in tutto il nostro pianeta.
Così, Syngenta, Monsanto, Bayer ed altre possiendono una concentrazione d’interessi ed un potere quasi assoluto di aree così vitali,in aggiunta al lucrativo mercato farmaceutico, che include i semi agricoli, i prodotti veterinari, i pesticidi, la biotecnologia e il trasporto e distribuzione di alimenti. Questo spiega in gran misura, molte delle particolarità che oggi circondano e definiscono un’industria farmaceutica, molto più identificata con concetti come profitto economico, accumulazione di capitali e profitti, piuttosto che curare e salvare vite umane.
Nel suo obiettivo essenziale, la notizia “express”, il “fast food” dell’informazione, non è orientata ad alimentare la conoscenza ma ad ingrassare l’ignoranza in massa. E’ la risorsa più efficace che usa la struttura mediatica per trasformare il cervello umano in un microchip ripetitore di slogan al servizio del dominio senza l’uso di armi.
In un sistema (livellato come “mondo unico”), solo una minoranza elabora (e consuma) analisi o interpretazioni sugli avvenimenti che si succedono nel pianeta.
A livello di massa, le “notizie” o l’”informazione” pubblicata si sintetizza in titoli, volantini, paragrafi corti che si riassumono in se stessi. Nascono e muoiono alla stessa velocità della lettura.
I diversi fronti di conflitto (diplomatico, economico e militare) che si stanno sviluppando nei rapporti tra gli USA e la Cina formano parte di una scacchiera molto più complessa al cui centro si trova un conflitto strategico per aeree di influenza nel cosiddetto “triangolo petrolifero” (Eurasia- Caucaso e Medio Oriente) attuato dall’asse Russia-Cina-Iran (l’asse del male), e dall’asse USA- UE-Israele (“l’asse occidentale”). In questo scenario (e non nel quadro limitato che la stampa internazionale mostra) c’è da leggere la pericolosa crisi militare scatenata tra gli USA e la Cina dalla vendita di armi a Taiwan.
Alcune delle peggiori ipotesi che certe analisi di esperti hanno elaborato sullo sviluppo della crisi si stanno dimostrando con successo alla luce dei recenti dati che stiamo vedendo sull'evoluzione economica in Spagna.Per questi analisti, e i lettori che hanno seguito da vicino le loro riflessioni, i fuochi d'artificio del governo Zapatero peccano di credibilità, ma la stragrande maggioranza dei cittadini spagnoli hanno diffidato di un governo che è venuto mascherando e decorando la crisi e le sue conseguenze anche prima del suo inizio.Gli archivi dei giornali sono pieni di dichiarazioni sempre meno credibili, tra cui il famoso "germogli verdi" hanno fatto fortuna.
Israele vuole essere membro della NATO. Non dice più di no alle alleanze militari. Non vuole più prendere distanza dagli accordi militari occidentali. Vuole essere dentro.
La maggior parte degli israeliani credono che essere membri della NATO aumenterà la sicurezza d’Israele e il potere strategico della NATO. Curiosamente non si è prodotta nessuna reazione araba al desiderio d’Israele di unirsi alla NATO, nessun intento arabo di bloccare la decisione e nessun preparativo per affrontarne le conseguenze.
Nell'immagine, la bandiera USA, e dietro la bandiera della Romania,
dove gli Usa prevedono di installare missili intercettori.
Nella scacchiera del “Grande Gioco” geopolitico e militare mondiale ci sono due conflitti strategici che (a causa dei loro allineamenti ed influenza globale) si riassumono in “uno solo” e possono far scoppiare il pianeta in un finale militare: A) La guerra fredda tra USA- Russia e B) La guerra fredda tra gli USA-Cina. I fattori detonanti che trasformano questi due fronti di conflitto in "uno solo", sono l’Iran e il conflitto nel mondo islamico con Israele (la miccia di incendio verso qualsiasi sviluppo militare futuro). Nella settimana trascorsa, il Cremlino, senza sottigliezze diplomatiche, ha segnato la scacchiera e ha messo i limiti al gioco USA- NATO nell’ex spazio sovietico.
Di Manuel Freytas
Mosca “nuclearizza” la guerra fredda Così come Washington questa settimana (attraverso la sua “Revisione della Difesa Quadrieannale 2010”), ha identificato il “terrorismo” con l’Iran (l’alleato chiave di Pechino e Mosca) come le minacce principali alla “sicurezza globale”, la Russia ha identificato l’espansione della NATO (alleanza USA- Europa) come una delle principali minacce alla sua sicurezza nazionale. Ma Mosca è andata oltre: In una riaffermazione dottrinale della sua potenza militare ha rivendicato il diritto della Russia di usare armi nucleari se l’esistenza del paese fosse in pericolo.
Il Tegucigolpe ribadisce che l'America centrale fa parte della zona di influenza e controllo diretta dagli Stati Uniti. Hanno deciso che, dopo la quasi-annessione del Messico, questa regione strategica non poteva essere una frontiera in disputa con il blocco del Sudamerica. Non potevano correre questo rischio quando la rivoluzione bolivariana, che capeggiava il Venezuela, stava acquistando una crescente influenza. Se l'area dei Caraibi - tranne Cuba - costituisce il primo anello di sicurezza e sfruttamento dell' Impero, che continua ad imporre manu militari, nell’Istmo Centro- americano era indispensabile la continuazione del modello neocoloniale e neoliberale. Un Taiwan in Occidente.Pertanto, il compito di contrastare attivamente ogni tentativo di unificare questi micro-Stati, o impedire loro di cristallizzare modelli sociali più equi, è stato un compito fondamentale per Washington.
Le cause dei dati allarmanti sullo stato dell’alimentazione e dell’agricoltura sono molteplici. Il commissario speciale delle nazioni unite per il diritto all’alimentazione, Olivier de Schutter, mette l’accento su tre fattori: la crescente monopolizzazione delle sementi, la diminuzione della biodiversità e le speculazioni finanziarie sui mercati delle materie prime (1). Il mondo dell’economia e della finanza, parte in causa di questa situazione, tenta di salvarsi la faccia approcciando la problematica alimentare e proponendo progetti e iniziative tese a ridurre la fame nel mondo. Spesso però queste iniziative sono molto discutibili e, dietro un encomiabile obiettivo, si nasconde la volontà di fare affari. Dopo la crisi finanziaria la Terra è diventata un business sicuro e redditizio. La giustificazione umanitaria diventa a sua volta un buon metodo per coprire gli investimenti in questo settore. Un buon esempio ci viene dal Wold Economic Forum (WEF) di Davos, dove si è dato vita ad un’iniziativa intesa a sviluppare un’agenda operativa “per soddisfare la sicurezza alimentare, lo sviluppo economico e gli obiettivi di sostenibilità ambientale attraverso l’agricoltura”. Vediamo di che si tratta.
La crisi fiscale dell' Europa fa crollare i mercati mondiali
I segnali sono chiari: i fondi pubblici miliardari utilizzati per salvare il settore bancario ed industriale hanno generato un debito impagabile e un rosso cronico nei conti di bilancio delle nazioni dell'euro (soprattutto in Grecia, Spagna e Portogallo). L'ombra del mancato pagamento del debito europeo, si è aggiunto ai dati negativi sulla disoccupazione negli Stati Uniti, terminando giovedi con il crollo dei mercati di Wall Street fino al resto dei mercati azionari mondiali.
Accompagnato da 7 ministri ed un seguito di 100 persone, Berlusconi è arrivato in Israele in visita ufficiale di tre giorni ed ha cominciato a seminare verdetti. La “berlusconata” questa volta ha frugato nelle ferite più antiche e dolenti di questo mondo: l’attacco di Israele a Gaza fu “una giusta reazione”, per Silvio Berlusconi. Questo è quanto si è udito ieri nel Parlamento israeliano, dove è stato interrotto con applausi varie volte.
Per Mario Tedeschini di Repubblica, l’aggettivo “giusta” non era scritto nel testo originale della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiani. Berlusconi, sembra, lo abbia colorato con colori propri.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dato continuità ai piani di aggressione contro l'America latina in gestazione nel mandato di Bush, ha detto oggi la Mesa Redonda internacional trsamessa dalla televisione e radio cubana.
Eva Golinger, avvocato e ricercatrice venezuelano-americana, ha detto che la politica ostile degli Stati Uniti verso la regione è aumentata nel primo anno della nuova amministrazione, in particolare con il colpo di stato in Honduras e l'installazione di basi militari in Colombia.
Il presidente del Turkmenistan Gurbanguli Berdymukhamedov (al centro) e il suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad (a sinistra) parlano con Ahamed Mohammed Ali, Presidente Banca Islamica di sviluppo (a destra) durante l'inaugurazione del nuovo gasdotto (Ashgabat, Turkmenistan, 6 gennaio 2010).
Di MK Bhadrakumar
Il 6 Gennaio 2010, l'Iran e il Turkmenistan hanno inaugurato il gasdotto Dovletabat-Sarakhs-Khangiran, un progetto congiunto di portata eccezionale. Questo importante passo avanti potrebbe davvero rovesciare gli accordi della «Grande scacchiera» per il controllo dell' energia: gli Stati Uniti sono messi fuori gioco dai loro concorrenti, senza che questi ultimi ne provochino l'aggressione e lo spargimento di sangue di cui gli americani erano stati responsabili nel corso delle operazioni di sicurezza delle strade di accesso. Se il futuro dell'energia non è il petrolio ma di gas, allora il controllo del Medio Oriente potrebbe passare attraverso il bacino del Mar Caspio.
“I settori del potere non vorranno che la dissidenza cresca per lo stesso motivo per cui le aziende non metteranno i loro annunci su giornali come La Jornada”.
Creare qualcosa di nuovo in mezzo a tanto rumore. Questo è quanto ci proponiamo in Amauta: immaginare che un giornale che dia lo spazio per discutere seriamente sulla sofferenza, le oppressioni, i dubbi e speranze di chiunque voglia partecipare. Siamo costantemente bombardati di informazioni, ma non ci sentiamo bene informati, e teoricamente, la conoscenza porta potere,ma non ci siamo mai sentiti così impotenti. Queste frustrazioni che sentiamo sono reali. Ma da dove vengono e perché non possiamo affrontarle adeguatamente?
L'Associazione di avvocati haitiani volontari AUMOHD, Action des Unité Motives pour une Haïti de Droit "è in dovere di lanciare un appello urgente a tutti i suoi amici e sostenitori, a tutti gli amici di Haiti per aiutarci tramite un contributo che ci possa permettere di supportare i senza tetto, ricostruire le infrastrutture distrutte dell'AUMOHD, e aiutare le famiglie in difficoltà."
Lo scorso 7 gennaio, nella località di Rosarno, nell’estremo sud della penisola italiana, vicino a Reggio Calabria, la punta dello stivale italico, milgliaia di lavoratori immigrati, raccoglitori temporali di frutta -da qui i pregiati agrumi italiani- sono scesi per le strade del paese poco più di 15 mila abitanti per manifestare contro il razzismo del quale sono vittime. Il pretesto: poche ore prima qualcuno aveva sparato dalla sua macchina, contro un gruppo di cittadini immigrati che si incontravano fuori la struttura- un’ex fabbrica- che li ospitava. L’episodio, di per se riprovevole, in realtà ha completato una lunga lista di attacchi più o meno diretti verso la comunità di immigrati della zona.
Rilassatevi, aspirate “energia positiva”, non vi caricate di “negativismo” con i problemi del mondo (stare bene con l’universo significa “stare bene con se stessi”), non deprimetevi con eccessi di riflessioni cosmiche inutili, non filosofate pensieri critici, agite in positivo, respirate “buona energia”, esercitate l' ”autorealizzazione creativa”, coltivate il corpo, coltivate i gusti, coltivate le amicizie, coltivate la famiglia, coltivate la moda, coltivate “sempre in positivo”, siate gentili, non rompete la corrente, lasciate che le cose “fluiscano” naturalmente, senza preconcetti, senza inquinanti, senza ideologie di cambiamento prestabilite, siate liberi, sopprimete i conflitti estenuanti e unitevi solidariamente nella grande rete planetaria del “Grande Fratello”: Lui che pensa (e risolve) i problemi del mondo per tutti noi.
La democrazia haitiana è nata da poco. Nel suo breve tempo di vita, questa creatura famelica e malata non ha ricevuto altro che schiaffi. Era appena nata, nei giorni di festa del 1991, quando è stata assassinata dalla ribellione militare del generale Raoul Cedras. Tre anni più tardi, è resuscitata. Dopo aver messo e tolto tanti dittatori militari, gli USA rimossero eriposeroIl presidente Jean-Bertrand AristIde, che era stato il primo governante scelto per voto popolare in tutta la storia di Haiti e che aveva avuto la pazza idea di volere un paese meno ingiusto.