26 giugno 2017
Perché l'uscita dall'€uro è internazionalista (2/3)
Nazione, Stato e imperialismo europeo
1. Le ragioni dello scetticismo nei confronti della nazione
La diffidenza verso il concetto di nazione e la tendenza europeista, entrambe diffuse in diversi settori della società italiana, sono il prodotto della nostra storia recente e meno recente. L'imperialismo italiano, tra gli anni '80 dell'Ottocento e gli anni '40 del Novecento, ha fatto della nazione, nella forma ideologica estremistica del nazionalismo, il substrato della sua politica espansionistica. Lo stato liberale e lo stato fascista, senza alcuna soluzione di continuità tra di loro, hanno generato una serie di guerre, dalle prime spedizioni coloniali in Eritrea, Somalia e Libia, alla Prima guerra mondiale, alle guerre d'Etiopia e di Spagna e, infine, alla disastrosa partecipazione alla Seconda guerra mondiale. L'esito di questa tendenza espansionistica è stato devastante sia per le condizioni delle masse popolari sia per le ambizioni dell'élite capitalistica. L'Italia, precedentemente annoverata fra le grandi potenze, subisce nel '43 una sconfitta pesantissima e umiliante, che ne declassa il rango internazionale. Si è così prodotto un diffuso rigetto verso ogni forma di nazionalismo, che si è esteso al concetto stesso di nazione anche all'interno della sinistra, nonostante la Resistenza contro il nazi-fascismo fosse in primo luogo una lotta di liberazione nazionale.
1. Le ragioni dello scetticismo nei confronti della nazione
La diffidenza verso il concetto di nazione e la tendenza europeista, entrambe diffuse in diversi settori della società italiana, sono il prodotto della nostra storia recente e meno recente. L'imperialismo italiano, tra gli anni '80 dell'Ottocento e gli anni '40 del Novecento, ha fatto della nazione, nella forma ideologica estremistica del nazionalismo, il substrato della sua politica espansionistica. Lo stato liberale e lo stato fascista, senza alcuna soluzione di continuità tra di loro, hanno generato una serie di guerre, dalle prime spedizioni coloniali in Eritrea, Somalia e Libia, alla Prima guerra mondiale, alle guerre d'Etiopia e di Spagna e, infine, alla disastrosa partecipazione alla Seconda guerra mondiale. L'esito di questa tendenza espansionistica è stato devastante sia per le condizioni delle masse popolari sia per le ambizioni dell'élite capitalistica. L'Italia, precedentemente annoverata fra le grandi potenze, subisce nel '43 una sconfitta pesantissima e umiliante, che ne declassa il rango internazionale. Si è così prodotto un diffuso rigetto verso ogni forma di nazionalismo, che si è esteso al concetto stesso di nazione anche all'interno della sinistra, nonostante la Resistenza contro il nazi-fascismo fosse in primo luogo una lotta di liberazione nazionale.
25 giugno 2017
Perché l'uscita dall'€uro è internazionalista (1/3)
Parte Prima. L'ideologia dominante è il cosmopolitismo non il nazionalismo

È possibile definire realisticamente una linea politica internazionalista in Europa soltanto mettendo al suo centro il tema dell'uscita dall'euro. Eppure, a sinistra molti continuano a opporsi all'uscita dall'euro, adducendo due tipologie di motivazioni, di carattere economico e politico-ideologico. Sebbene le motivazioni economiche siano certamente importanti, ritengo che a incidere maggiormente sul rifiuto a prendere persino in considerazione l'ipotesi di uscire dall'euro, fra la sinistra e più in generale, siano le motivazioni politico-ideologiche. Infatti, le motivazioni politico-ideologiche appaiono meno "tecniche" e maggiormente comprensibili. Soprattutto, fanno riferimento a un senso comune profondamente radicato nella sinistra e nella società italiana.
La principale motivazione politico-ideologica ritiene l'uscita dall'euro politicamente regressiva, perché rappresenterebbe il ritorno alla nazione. Ciò significherebbe di per sé il ritorno al nazionalismo e l'assunzione di una posizione di destra, con la quale ci si allineerebbe implicitamente alle posizioni del Front National in Francia e della Lega Nord in Italia.
È possibile definire realisticamente una linea politica internazionalista in Europa soltanto mettendo al suo centro il tema dell'uscita dall'euro. Eppure, a sinistra molti continuano a opporsi all'uscita dall'euro, adducendo due tipologie di motivazioni, di carattere economico e politico-ideologico. Sebbene le motivazioni economiche siano certamente importanti, ritengo che a incidere maggiormente sul rifiuto a prendere persino in considerazione l'ipotesi di uscire dall'euro, fra la sinistra e più in generale, siano le motivazioni politico-ideologiche. Infatti, le motivazioni politico-ideologiche appaiono meno "tecniche" e maggiormente comprensibili. Soprattutto, fanno riferimento a un senso comune profondamente radicato nella sinistra e nella società italiana.
La principale motivazione politico-ideologica ritiene l'uscita dall'euro politicamente regressiva, perché rappresenterebbe il ritorno alla nazione. Ciò significherebbe di per sé il ritorno al nazionalismo e l'assunzione di una posizione di destra, con la quale ci si allineerebbe implicitamente alle posizioni del Front National in Francia e della Lega Nord in Italia.
22 giugno 2017
Welcome to Macronia: come fare una maggioranza con il 20% degli elettori, un terzo della popolazione di un paese
La Francia ha 67 milioni di abitanti. 47 milioni sono registrati nelle liste elettorali. 57,4% di loro si sono astenuti o hanno votato scheda bianca nel secondo turno delle elezioni legislative del 18 giugno. Il parlamento eletto rappresenta 20 milioni di cittadini, vale a dire meno di un terzo della popolazione totale.
Ma quei cittadini che esso dovrebbe rappresentare lo sono in un modo del tutto ingiusto. Con il sistema di voto personalizzato inventato dal Grande Charles, il Piccolo Manu dispone di una maggioranza funzionale con solo 9 milioni di voti, ossia meno del 20% degli elettori. E questa maggioranza è tutt'altro che funzionale. In effetti, l'effetto "corsa alla mangiatoia" che ha giocato a suo favore, portandogli candidati di tutti i tipi, che hanno tradito i loro partiti originari, sia a destra che a sinistra, non è un fattore molto sicuro di coesione.
20 giugno 2017
Grenfell Tower: i demoni del neoliberismo

Uno dei peggiori disastri urbani nella storia recente ha colpito Londra, il rogo che ha bruciato il grattacielo della Grenfell Tower, grattacielo di edilizia popolare della zona di Hammersmith. Almeno 100 morti nel rogo, la polizia spera non siano di più.
Come dice un vecchio adagio, non ci sono disastri naturali, ci sono solo disastri umani. Ma questa scena orribile nella zona ovest di Londra rappresenta molto di più di una semplice negligenza. Sono stati i residenti a basso reddito sacrificati sull’altare del neoliberismo criminale: austerità, avidità e privatizzazione delle tutele pubbliche.
19 giugno 2017
Il CETA arriva in Senato: mobilitazione e tweet-storm
Non c’è tempo da perdere, soltanto la partecipazione di tutti può cambiare le sorti di questa battaglia dopo l’accelerazione del governo. Poco più di un anno fa 40 mila persone hanno inondato le strade di Roma contro TTIP e CETA. Adesso è il momento di tornare a farci sentire.
La Campagna Stop TTIP Italia (della quale Terra Nuova è stata uno dei primi aderenti) lancia una mobilitazione permanente: ciascuno di noi può impegnare qualche ora del proprio tempo per contattare i senatori italiani chiedendo loro di votare NO alla ratifica.Ecco i prossimi passi proposti:
I tweet da inviare martedì 20 giugno a partire dalle 12
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I dirigenti ministeriali che firmano i Decreti sui vaccini e che stanno sul libro paga della Glaxo

SCANDALOSE COLLUSIONI TRA GLAXO E MINISTERO DELLA SALUTE
Nuovo esposto del Codacons all’Anac sulle vaccinazioni. L’associazione consumatori ha chiesto all’Autorità anticorruzione se “sia lecito che il dirigente del ministero della Salute, Ranieri Guerra, firmi atti pubblici sui vaccini sedendo, come da curriculum, nel Cda (Consiglio di amministrazione) della Fondazione Glaxo, che come noto produce il vaccino esavalente venduto in Italia”.
EVIDENTE MATERIA DA CODICE PENALE
Risulterebbe che Guerra abbia firmato tutti gli provvedimenti sui vaccini anziché astenersi come dovuto, in base all’articolo 323 del Codice penale,
È NATO il neonazismo in Europa
L'Ucraina, di fatto già nella Nato, vuole ora entrarvi ufficialmente. Il parlamento di Kiev, l'8 giugno, ha votato a maggioranza (276 contro 25) un emendamento legislativo che rende prioritario tale obiettivo. La sua ammissione nell'Alleanza atlantica non sarebbe solo un atto formale. La Russia viene accusata dalla Nato di aver annesso illegalmente la Crimea e di condurre azioni militari contro l'Ucraina.
Di conseguenza, se l'Ucraina entrasse ufficialmente nella Nato, gli altri 29 membri della Alleanza, in base all'Articolo 5, dovrebbero «assistere la parte attaccata intraprendendo l'azione giudicata necessaria, compreso l'uso della forza armata». In altre parole, dovrebbero andare in guerra contro la Russia.
Di conseguenza, se l'Ucraina entrasse ufficialmente nella Nato, gli altri 29 membri della Alleanza, in base all'Articolo 5, dovrebbero «assistere la parte attaccata intraprendendo l'azione giudicata necessaria, compreso l'uso della forza armata». In altre parole, dovrebbero andare in guerra contro la Russia.
18 giugno 2017
Helmut Kohl: “Per portare la Germania nell’euro ho agito da dittatore”
In occasione della morte di Helmut Kohl, riportiamo dal Telegraph una delle sue ultime interviste, in cui il padre della riunificazione tedesca e, assieme a Mitterand, dell’unione monetaria europea, non fa mistero della visione paternalistica e del metodo autoritario con cui ha introdotto l’euro in Germania, consapevole che il popolo tedesco lo avrebbe respinto a grande maggioranza se sottoposto a referendum. In questo, Kohl, come molti altri statisti europei, ha seguito la strategia dei “piccoli passi” del fondatore del progetto europeo, l’elitista Jean Monnet, secondo il quale “le nazioni europee dovrebbero essere guidate verso un superstato senza che le loro popolazioni si accorgano di quanto sta accadendo”, evitando di chiedere il loro consenso (e di perdere, come ogni qualvolta è stato fatto, vedi i referendum in Francia, Olanda e Irlanda).
In un’intervista condotta per una tesi di dottorato in giornalismo, Helmut Kohl, il cancelliere tedesco che è stato più a lungo in carica nel secondo dopoguerra, ha dichiarato che in qualsiasi votazione popolare sull’euro avrebbe perso a schiacciante maggioranza:
In un’intervista condotta per una tesi di dottorato in giornalismo, Helmut Kohl, il cancelliere tedesco che è stato più a lungo in carica nel secondo dopoguerra, ha dichiarato che in qualsiasi votazione popolare sull’euro avrebbe perso a schiacciante maggioranza:
“Sapevo che non avrei mai potuto vincere un referendum in Germania. In un referendum sull’introduzione dell’euro saremmo usciti sconfitti. È abbastanza chiaro. Avrei perso, e per sette a tre”.
16 giugno 2017
L’intreccio Tesoro-Morgan Stanley (2° Parte)
Una delle più colossali truffe della storia italiana, seconda forse solo a quella sulla manipolazione di mercato da parte delle agenzie di rating del 2011-2012, sta venendo alla luce grazie all’opera paziente dei pubblici ministeri della Corte dei Conti, che ha invitato le parti a fornire deduzioni (vedi documento in evidenza).
Le parti hanno nomi e cognomi ben precisi. Da un lato c’è la Morgan Stanley, advisor del Tesoro per la gestione del debito pubblico, accusata dalla Corte dei Conti di “palesi violazioni dei principi di correttezza e buona fede nell’esecuzione contrattuale“, di violazione dell’obbligo professionale di assistenza “anche mediante attività di consulenza e ricerca” (Dm 13 maggio 1999, n.219) e di aver ingiustamente sottratto €4,1 miliardi allo Stato italiano attraverso contratti derivati truffaldini.
Da peones del debito a schiavi salariati
Gli studenti sono una classe?
15 giugno 2017
Gli USA bombardano la Siria col fosforo bianco
Il bombardamento della coalizione internazionale è avvenuto con il temibile fosforo bianco, ed ha colpito una città dove si trovano centinaia di migliaia i civili innocenti. Sono decine i morti civili, una sessantina secondo gli attivisti della città, anche se il numero non è preciso.
Alcuni attivisti di Raqqa hanno fotografato il momento in cui le bombe al fosforo bianco cadono sulla loro città, illuminando il cielo di un tetro spettacolo di morte.
Le bombe sono state lanciate dalla coalizione internazionale anti Isis (guidata proprio dagli USA).
Il fosforo bianco è una delle armi chimiche più terribili in assoluto.
14 giugno 2017
Qatar: Dodici motivi di una strana crisi nella regione
E’ possibile che sette alleati degli USA dichiarino una guerra, per il momento diplomatico/economica, contro il Qatar, che è la sede del Comando USA per il Medio Oriente (CENTOCOM), la base più grande posseduta dal Pentagono in tutta la Regione, senza l’autorizzazione della Casa Bianca?
Si tratta della prima conseguenza della visita anti-iraniana di Donald Trump in Arabia Saudita, e può essere una crisi trappola per trascinare l’Iran in una guerra regionale, ora che gli USA non si ritengono capaci di affrontare direttamente questa nazione e appropriarsi della prima riserva mondiale di gas e della terza di petrolio.
Il pretesto del conflitto sta in alcune dichiarazioni dell’emiro del Qatar – Tamim Bin Hamad Al Thani –in cui egli afferma che una guerra contro l’Iran sarebbe una pazzia, visto che sparirebbero tutti i paesi arabi del Golfo Persico, e che Trump non durerà molto al potere.
13 giugno 2017
L’America di Trump e il Nuovo Ordine Mondiale
C.J.Polychroniou intervista Noam Chomsky
C.J.Polychroniou (CJP): Il gabinetto dei ministri del presidente eletto e’ composto da figuri del mondo finanziario e delle corporazioni e da comandanti militari. Queste selezioni non rispettano le promesse pre-elettorali di Trump di “prosciugare la palude”; allora che cosa ci aspetta da questo megalomane e falso populista per quanto riguarda il futuro dell’establishment di Washington?
C.J.Polychroniou (CJP): Il gabinetto dei ministri del presidente eletto e’ composto da figuri del mondo finanziario e delle corporazioni e da comandanti militari. Queste selezioni non rispettano le promesse pre-elettorali di Trump di “prosciugare la palude”; allora che cosa ci aspetta da questo megalomane e falso populista per quanto riguarda il futuro dell’establishment di Washington?
Noam Chomsky (NC): Rispetto a questo- e prego di notare la qualificazione- Time Magazine lo ha descritto piuttosto bene ( in una colonna di Joe Kelin, il 26 Dicembre scorso):” Mentre qualcuno della base si puo’ sorprendere, tuttavia le decisioni di Trump di abbracciare coloro che si sono ingrassati nella melma di Washington ha diffuso un senso di sollievo attraverso la “classe politica” della capitale. Un consulente del GOP (Great Old Party- il Partito Repubblicano, Ndt), vicino alla transizione del Presidente eletto, dice che questo dimostra che “governera’ come un normale Repubblicano”. “C’e’ sicuramente della verita’ in questo”. Il mondo imprenditoriale e gli investitori sono certamente d’accordo. Il mercato azionario e’ esploso subito dopo le elezioni, diretto dalle compagnie finanziarie che Trump ha denunciato durante la sua campagna elettorale, in particolare il demonio principale della sua retorica, Goldman Sachs.
Vaccini: Storia di ordinaria follia tra pubblico e privato

Fino a che punto è ragionevole che le istituzioni sanitarie pubbliche siano intrinsecamente legate ad aziende farmaceutiche?Come può essere che, alla luce del sole, ex consiglieri di amministrazione della Smith Kline rivestano cariche di primissimo piano nella sanità pubblica? Che garanzie si possono avere per la salute dei cittadini da un sistema così tanto pervaso da interessenze private?
La Fondazione Smith Kline ha un consiglio di Amministrazione composto da nove membri così designati:
12 giugno 2017
Vaccini: I profitti di Glaxo sulla pelle dei nostri figli
"I politici sono i camerieri dei banchieri (e delle multinazionali NdE)" Ezra Pound
Inside Bitcoin
Premessa: l’hanno battezzata la bolla finanziaria più eclatante nella storia del capitalismo, sto parlando della febbre dei tulipani che andò in scena nel 1637 in Olanda. Ne ha dato anche notizia Gordon Gekko (interpretato da Michael Douglas) nel sequel di Wall Street. Senza entrare troppo nei fatti storici dell’epoca, un bulbo di tulipano arrivò nel giro di qualche anno a costare anche 3.000 fiorini olandesi, quando un maiale grasso pronto (purtroppo) per il macello costava dai 60 agli 80 fiorini. Si stima che il reddito medio annuo dell’epoca per un bracciante era di 150 fiorini. Pertanto paragonato ad oggi in Italia, se ipotizziamo un reddito medio netto di euro 12.000, un bulbo di tulipano sarebbe costato dai 150.000 ai 200.000 euro. Il prezzo dei bulbi dei tulipani arrivò a quotazioni sostanzialmente folli a causa della speculazione sui contratti futures (sui bulbi dei tulipani) fra coloro che non avevano mai visto un bulbo nella loro vita. Molte persone ottennero e persero la loro fortuna nel giro di pochi giorni. La bolla necessitò di circa due anni per formarsi sino a scoppiare nel Febbraio del 1637 dopo che centinaia di famiglie dell’alta borghesia olandese vendettero beni immobili e possedimenti terrieri per avere risorse finanziarie da dirottare sulla speculazione dei bulbi di tulipano. Inutile dire che persero quasi tutto. E ora passiamo ai giorni nostri. In questi ultimi mesi, il Bitcoin ha conquistato le prime pagine di tutti i principali giornali finanziari del mondo grazie alle sue stratosferiche performance.
11 giugno 2017
Venezuela: E' morto Orlando Figuera, bruciato vivo dai “pacifici manifestanti” di opposizione
Orlando Figuera è morto oggi per arresto cardiaco. Il suo corpo non ha resistito alle terribili conseguenze a cui era stato sottoposto la mattina del 20 maggio. Quella mattina mentre si recava al lavoro, in moto, ha avuto la sfortuna di passare per la zona di Altamira. Il quartiere Altamira, nel più ricco Municipio del Venezuela, ovvero “Chacao”, è l’epicentro delle violenti manifestazioni contro il governo di Maduro.
Orlando Figuera è stato intercettato, linciato e poi bruciato vivo. Gli stessi manifestanti hanno poi diffuso nelle reti sociali le immagini del linciaggio e addirittura le foto dei festeggiamenti. Infatti, dopo il linciaggio hanno anche celebrato il loro atto (foto sotto).
Orlando Figuera è stato intercettato, linciato e poi bruciato vivo. Gli stessi manifestanti hanno poi diffuso nelle reti sociali le immagini del linciaggio e addirittura le foto dei festeggiamenti. Infatti, dopo il linciaggio hanno anche celebrato il loro atto (foto sotto).
10 giugno 2017
La libertà ai tempi del morbillo
Cosa c’entra la questione vaccini con la crisi dell’Alitalia? Niente. O forse molto. Dipende dalla capacità di leggere nessi forse nemmeno tanto nascosti.
Da ormai due anni è in atto una forsennata campagna di allarmismo terroristico nei confronti dell’opinione pubblica basata sulla necessità di incrementare le vaccinazioni di massa, giudicate in leggera flessione statistica.
Non questo o quel vaccino in particolare: ma tutti, sempre, per qualunque problema. Si è partiti con articoli e interviste allarmanti sulle epidemie prossime venture (inesistenti picchi di meningite e pandemie di morbillo), si è continuato con lettere intimidatorie delle ASL a casa dei genitori riluttanti, si arriva al capitolo finale, con una legge in incubazione che vieterà l’ingresso a scuola ai non vaccinati e, quindi, obbligherà di fatto, l’intera popolazione giovanile ad adempiere al diktat. Ok, ma l’Alitalia? Ci arriviamo.
Il fatto che molte famiglie abbiano scelto in questi anni di non vaccinare i figli e si ostinino a difendere la loro scelta, nonostante il dispiegamento di questa feroce campagna (senza precedenti), è solo un’altra manifestazione di quella diffusa “sfiducia nelle élite”, che è un dato costante e caratteristico di questa epoca.
9 giugno 2017
Da dove nasce il delirante decreto legge sull’obbligo vaccinale?
In un mondo normale l’utente della salute dovrebbe essere informato che i vaccini non sono innocui, come ampiamente dimostrato da numerosissimi studi presenti in letteratura scientifica. Il negarlo è stupidaggine o malafede, ma noi siamo un Paese dove una minoranza illegittima – quella che si ripete al Governo da qualche anno – si può arrogare il diritto di stabilire cosa è bene e cosa è male per la salute del cittadino, dimenticando che qualunque atto medico non è esente da rischi.
Poiché la biodiversità privilegia l’evoluzione degli isterici al Governo, ci sarà sempre qualcuno che tenterà di proibire qualcosa. Ma i vaccini obbligatori purtroppo sono un’altra cosa. E allora crediamo opportuno informare la popolazione del fatto che il decreto legge sull’obbligo vaccinale è scaturito dall’uso strumentale di una finta epidemia di morbillo – dietro alla quale si nascondono soldi veri – al fine di redigere un decreto legge intriso di abusi, ricatti e ritorsioni, che ricorda le leggi razziali del 1938.
8 giugno 2017
Spari e Kamikaze a Teheran: E' iniziata l'operazione coperta CIA??
Dalle agenzie: “Teheran, spari all’interno del parlamento e un kamikaze si fa saltare al mausoleo di Khomeini: almeno un morto, feriti e ostaggi”.
“Alcuni uomini armati hanno aperto il fuoco contro addetti alla sicurezza e pellegrini in visita al santuario. Una delle guardie sarebbe stata uccisa ma si parla di altre vittime.
“Quasi in contemporanea, al mausoleo di Khomeini c’è stato un altro attacco che sarebbe stato condotto da un commando di quattro persone, incluso un attentatore suicida che si è fatto esplodere all’interno. Lo riporta la tv statale iraniana e anche l’agenzia semiufficiale Fars. L’attentato, che sembra una strategia coordinata, è avvenuto intorno alle 11 del mattino, ora di Teheran, mentre era in corso una sparatoria all’interno del Parlamento. E qui si parla di un arresto, uno dei membri del commando, forse una donna.
Queste sono operazioni coperte americane.
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