Molti commentatori hanno notato l'eccessiva tempestività dell'inchiesta
giudiziaria che ha colpito il vertice della Lega Nord. L'aspetto
grottesco di alcuni dei commenti più "autorevoli" ha riguardato invece
la rievocazione del "ruolo storico" svolto dalla Lega nel porre al
centro la "questione settentrionale" e nel rappresentare le "ragioni del
profondo Nord". A tutt'oggi però non si comprende quali istanze sociali
ed economiche siano rappresentate - o siano state rappresentate - dalla
Lega, che si è sempre manifestata come un fenomeno di mestierantismo
politico artificiosamente gonfiato dai media.
COMIDAD
Se è vero che l'attuale inchiesta giudiziaria va ad indebolire una
componente della sparuta "opposizione" al governo Monti, è vero anche
che sino a pochi giorni fa si trovava sulla graticola giudiziaria e
mediatica un lacchè del governo come Rutelli. Appena ieri persino
Vendola è finito nell'elenco degli indagati.
In questi ultimi mesi le inchieste giudiziarie hanno bombardato il
sistema politico nel suo insieme, e non solo per la questione dei
rimborsi elettorali. Ed anche ora i moventi "concreti" per lasciar via
libera alle inchieste giudiziarie non mancano.
Ieri,
11 aprile 2012, sono stati arrestati Marco e Giorgio, cittadini
italiani, dalle forze di occupazione israeliane nella città di
Hebron. Domani avrà luogo il processo e sembra molto probabile
l'espulsione forzata in Italia, con l'accusa di manifestazione non
autorizzata, sebbene non fosse in atto alcuna manifestazione.
Si
tratta di un attivista impegnato in azioni nonviolente, che stava
partecipando alla Conferenza Internazionale per la Resistenza
Popolare. Gli arresti sono avvenuti durante la pausa pranzo. Nella
stessa operazione militare sono stati arrestati Issa Amro, noto
attivista nonviolento del gruppo “youth against the settlements”
di Hebron, e Abdellah Abu Rahma, coordinatore della conferenza.
Riteniamo
che l'avvenuto sia esemplificativo del comportamento delle forze di
occupazione all'interno dei territori palestinesi, come si permettano
di arrestare torturare ed ammazzare gli abitanti locali al fine di
sottrarre loro la loro terra.
Qui
sotto riporto un appello per una campagna di boicottaggio verso Israele
riferita in particolare agli armamenti, e alle tecnologie e mezzi di
repressione e controllo. Nell'appello è già scritto tutto, e vi invito a
leggere quello più che le quattro righe che mi permetto di scrivere qui
come introduzione.
Ciononostante,
vorrei provare a rispondere ad una semplice domanda: perchè un appello
di questo tipo? Perchè diamine dovrebbe essere importante cercare di
metterci in rete per condivedere dapprima conoscenze e poi pratiche di
lotta? In fondo, le armi che commerciamo con Israele non sono peggiori o
migliori delle altre. Sono armi come tutte, e come tutte creano morte e
distruzione.
Però
non esiste sistema al mondo basato sulla repressione e sulla guerra
tanto quanto quello israeliano. E di conseguenza i nostri governi ed
apparati militari-repressivi prendono esempio dall'entità sionista.
Imparano tecniche e conoscenze, importano strumenti ed armi, come, per
dirne una, i radar di profondità che stanno installando in Sardegna. Più
di tutto tentano di riprodurre qui il “modello” israeliano, e il
modello israeliano è abominevole.
Rockefeller per Mandela, Vedanta per Anna Hazare .... Per quanto tempo i Cardinali del vangelo delle multinazionali e della finanza faranno proprie le nostre proteste? Le Organizzazioni Non Governative, finanziate dalle corporation o dalle fondazioni, sono gli strumenti della finanza globale per impadronirsi dei movimenti di resistenza, per tentare di controllarli dall’interno, esattamente come quegli azionisti che si accaparrano le quote di maggioranza alla partecipazione delle società. Si insediano come punti nodali sul sistema nervoso centrale, sui percorsi lungo i quali scorre la finanza globale.
Che cos’è questo, una dimora o un contenitore? Un tempio alla nuova India, o un deposito per i suoi fantasmi? Da quando è arrivato “Antilla” sulla Altamont Road a Mumbai, trasudando mistero e una nascosta minaccia, le cose non sono state più le stesse. “Eccoci arrivati”, l’amico che mi ha portato qui mi ha detto: “rendiamo omaggio al nostro nuovo Sovrano”. “Antilla” appartiene all’uomo più ricco dell’India, Mukesh Ambani. Avevo già letto di questo residence, il più costoso mai costruito, di ventisette piani, tre piazzole di eliporto, nove ascensori, giardini pensili, sale da ballo, stanze climatizzate, palestre, sei piani di parcheggio, e seicento persone di servizio. Non ero preparata per vedere il prato in verticale, un tappeto erboso che si impenna per 27 piani vincolato ad una larga griglia metallica. L’erba era in parte secca; ne erano caduti dei netti rettangoli. Chiaramente, il Trickledown non aveva funzionato.
Sesta parte del Documento di Analisi e Proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità:
§9 L'ìtalia deve tornare ad essere una nazione pacifica; §10 La deriva
della nazione; §11 Il commissariamento politico dell'Italia e la seconda
morte della patria; §12 La depressione economica.
9.L’Italia deve tornare ad essere una nazione pacifica.
Nell’ultimo
quindicennio, l’Italia ha partecipato a innumerevoli guerre di
aggressione, sempre come ruota di scorta degli Stati Uniti, ora sotto
l’ombrello della NATO ora sotto quello dell’ONU. Quelle guerre di
aggressione hanno ribaltato giudizi di campi di battaglia; hanno
comportato il bombardamento di popoli ed eserciti senza talvolta
concedere agli avversari la possibilità di colpire gli aerei della
coalizione degli aggressori e senza far seguire alla guerra aerea una
parvenza di guerra terrestre; hanno ricondotto all’età della pietra
stati che avevano sviluppato sistemi scolastici, sanitari e
imprenditoriali di buon livello; sono state condotte servendosi di
milizie locali razziste di stupratori e di sodomizzatori; hanno
disintegrato stati unitari e hanno minato l’unità nazionale di altri.
Nemmeno la polizia è libera da sforbiciatori.
La marea di tagli e privatizzazioni chesi aggira perl'Europa nella
corsa alla riduzione del deficit pubblico viene portata avanti anche
nel Regno Unito, per le forze dell'ordine.
Il primo ministro britannico David Cameron ha progettato un piano per
privatizzare parte della polizia, piano incluso in un processo di
ristrutturazione dei servizi pubblici volti ad assottigliare lo stato sociale. Saranno le imprese private ad occuparsi di pattugliare le strade,
indagare sui crimini, e anche detenere sospetti, cosa che potrà portare ad
abusi della polizia, come dicono i detrattori del piano.
Il processo di privatizzazione inizierà a concretizzarsi questa stessa primavera.
Due delle principali forze di polizia del Regno Unito, nelle contee di West
Midlands e Surrey, hanno già accettato le offerte di società di
sicurezza private per trasferire parte dei loro servizi, secondo quanto
trapelato alla stampa britannica agli inizi di marzo, fatto che ha generato
critiche accese da parte dell'opposizione dei sindacati di polizia. Leggi tutto...
Il dirottamento
della scienza e della tecnologia a favore dello Stato totalitario continua…
Quando la realtà supera la finzione… Questo accade sempre più spesso.
La griglia della sorveglianza globale continua. Il cappio del gulag che si sta
preparando si serra sui popoli che continuano a giocare con i gadget messi loro
a disposizione, che si dissetano con le idiozie dei media ipnotizzatori delle
masse e guardano imbambolati la propaganda degli stati fantoccio assoggettati
ai cartelli della finanza e delle grandi imprese.
Sull’orologio del totalitarismo mondiale è mezzanotte meno due minuti…
tic, tac, tic, tac…
Gadgets hi-tech in
continua evoluzione e internet hanno portato il Grande Fratello a guardare dal buco della serratura la vita
quotidiana degli americani. Ora,
senza doversi preoccupare di mettere dei “bugs” nelle case per entrare, il
governo può praticamente controllare tutto ciò che vuole.
La CIA ha recentemente
dichiarato che sarebbe in grado di “leggere” utensili come lavastoviglie o
frigoriferi con internet e forse anche con le onde radio all’esterno delle
abitazioni.
La cosiddetta Agenzia
degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), denunciata per essere
una copertura dell’apparato di intelligence degli Stati Uniti, ha appena negato
ad un rinomato ricercatore l’accesso ai documenti relativi alle sue operazioni
a Cuba, qualificate come “segrete”. L’USAID ha rifiutato di
divulgare i dettagli principali delle attività della Freedom House a Cuba dal
gennaio 2000 al dicembre 2007, come richiesto dal giornalista Tracey Eaton,
redattore capo del sito “Along the Malecon”. I documenti erano stati richiesti
in virtù del programma federale di accesso all’informazione, il “Freedom of
Information Act” (FOIA).
Nel suo messaggio a
Eaton, la controversa agenzia cita un’esenzione del FOIA che le permette di non
rivelare non solo “i segreti commerciali, le informazioni commerciali o
finanziarie” considerate come “privilegiate o confidenziali” ma anche segreti
relativi ad operazioni di intelligence clandestine o evidentemente illegali. L’esonero
è abbastanza vago da nascondere la maggior parte delle informazioni agli occhi
del pubblico”, ha spiegato Eaton sul suo sito internet.
Quinta parte del Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità (i link delle precedenti parti sono indicati in fondo all'articolo): § 8 Riformare le controriforme attuate nell'ultimo ventennio da una classe dirigente esterofila e in preda alla depressione.
Accanto alle direttive e ai
vincoli giuridici provenienti dall’Unione Europea, altre forze, di
natura “culturale”, parallele e in parte coincidenti con quelle
provenienti dall’Unione Europea, sovente riconducibili alla
colonizzazione dell’immaginario degli italiani operata dagli Stati Uniti
d’America, hanno spinto, nell’ultimo ventennio, la classe dirigente
italiana a modificare molteplici settori vitali dell’ordinamento
giuridico italiano.
I membri
dell’Organizzazione di cooperazione di Shangai, comprendenti la Russia, la Cina
e l’Iran, stato osservatore, hanno imposto a Michelle Obama, moglie del
presidente Obama e icona della moda, delle restrizioni in materia di trasferte. Il budget annuale a sei
cifre della Sig.ra Obama per i vestiti e per accessori di design è percepito
come un affronto alla moralità dal momento che suo marito sovrintende a guerre
di aggressione verso paesi stranieri, ad omicidi di massa in molti territori
con l’uso di droni e ha ordinato l’assassinio di scienziati iraniani
specializzati nel nucleare.
Anch’esse vittime della
moda, le mogli dei primi ministri britannico e del presidente francese, David
Cameron e Nicolas Sarkozy, sarebbero pure loro colpite da sanzioni in molti
paesi del Medio Oriente e dell’Asia centrale in virtù dell’appoggio dato dai
loro mariti alla campagna di bombardamenti illegale e criminale condotta dagli
Stati Uniti e dalla NATO in Libia.
Il lettore avrà senza
dubbio capito che il “reportage” qui sopra è una parodia.
Tuttavia in realtà
l’Unione Europea applica queste misure senza precedenti alla moglie del
presidente siriano Bachar Al-Assad.
Prima l'istituzione della nuova gendarmeria europea, poi il Meccanismo europeo di stabilità, che si configura come un ente finanziario sovranazionale in grado di condizionare le politiche economiche dei paesi membri e salvare banche private. L'Europa unita mostra d'improvviso il suo vero volto, fatto di imposizioni finanziarie e sorveglianza militare.
Esiste una politica sociale dell'Unione europea? Esistono normative
che fissino un salario minimo, che tutelino i diritti dei lavoratori? La
risposta a queste domande è no, non esistono. L'Europa unita, per come
si presenta adesso, è solo un'unione di tipo finanziario, senza un briciolo di visione sociale condivisa.
Eppure, nonostante la sua ingerenza sulla nostra vitaquotidiana divenga di giorno in giorno maggiore, tale da sovrastare
oramai le decisioni prese dai singoli stati, nessuno si sente in diritto
di pretendere alcunché dall'unione, a livello sociale, di diritti, di
garanzie.
Così, approfittando di quel comune senso di
gratitudine verso l'Europa, vista dai più come un ente portatore di
progresso ed emancipazione, l'Unione ne approfitta per stringere ancora
di più il cappio attorno al collo dei paesi membri.
Proseguo nella pubblicazione del Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità (ARS) e offro in lettura la quarta parte, dedicata ai settori industriali strategici.
Dal Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità: § 7 I settori industriali strategici.
7. I settori industriali strategici
In un’ottica integralmente liberale, opposta, quindi, all'ottica
che qui assumiamo, la nozione di settore strategico è di per sé vuota
di contenuti ex-ante, essendo il mercato il solo ed unico giudice ammissibile (ex-post)
delle decisioni produttive prese in modo indipendente dagli operatori
privati sulla base della semplice convenienza valutata dal singolo. Non
vi è alcuno spazio, in questa prospettiva, per giudizi generali e
aprioristici circa la preferenza di una scelta produttiva rispetto ad
un'altra.
Pubblico la terza parte del Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità.
Dal Documento di Analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità: § 4 Scuola e Università; § 5 Sanità; § 6 Agricoltura.
4.Scuola e Università
È
in atto da molto tempo un lento processo di distruzione della Scuola e
dell'Università pubbliche. Le continue riforme che si succedono, ad ogni
cambio di ministro, non fanno che portare avanti questa distruzione.
Nella Scuola pubblica viene in sostanza cancellata la centralità delle
discipline e dei contenuti, che sono la vera sostanza sulla quale si
basa il processo educativo specificamente scolastico. Questa perdita di
contenuti disciplinari riduce il lavoro scolastico ad una sorta di
immane servizio di “babysitteraggio”, con la perdita di ogni reale
valore educativo del tempo passato sui banchi. Le varie riforme,
inoltre, colpiscono al cuore il carattere di scuola nazionale, uguale
per tutti i cittadini, della scuola pubblica, prevedendo una sciagurata
autonomia che significa soltanto trasformazione della scuola in azienda
privata (anche se formalmente pubblica) che va a caccia di clienti sul
Mercato. Analogo destino colpisce l'Università, i cui gravi problemi non
vengono risolti ma accentuati dalle varie “riforme” succedutesi negli
anni.
Ieri un uomo si è dato fuoco nel parcheggio della Commissione
tributaria, in via Paolo Nanni Costa, nella periferia ovest di Bologna.
Era in debito con il fisco e voleva farla finita. A Giuseppe C.,
muratore di cinquantotto anni, erano stati contestati tributi non
pagati e i suoi ricorsi alla commissione erano stati respinti, l’ultimo
proprio di recente. L’uomo ha tentato di uccidersi incendiando la sua
auto verso le otto di mattina. Di Marco Cedolin e Fabio Polese
C’è
restato finché ha resistito e poi è corso fuori; sembrava una torcia
umana. Diversi sono stati i biglietti scritti a mano (trovati dai
vigili del fuoco all’interno della sua macchina) per spiegare il suo
gesto.
“Ho sempre pagato le tasse, poco ma sempre. Quello che ho
fatto l’ho fatto in buona fede. Lasciate in pace mia moglie, lei è una
brava donna. Vi chiedo perdono anche a voi”
ha scritto riferendosi
alla Commissione tributaria. A Roma, un altro caso: un uomo di
quarantanove anni si è gettato dal balcone della sua abitazione perché
disoccupato.
Questi tragici episodi sono in aumento e sono un sintomo evidente di come la crisi economica colpisce pesantemente la maggior parte delle famiglie e soprattutto le
classi sociali più povere. Secondo le stime riportate dal Servizio
Prevenzione del Suicidio dell’ospedale romano Sant’Andrea, il “fattore
economico” ha pesato (sugli oltre 4000 suicidi complessivi in un anno)
per oltre un terzo.
Un articolo sul debito
degli studenti pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Federal Reserve Bank di New
York mette in evidenza la catastrofe sociale a cui devono far fronte i giovani
negli Stati Uniti.
Sempre più laureati non
sono in grado di rimborsare i finanziamenti avuti, in un contesto di
disoccupazione di massa, salari in ribasso e tasse universitarie in aumento.
L’articolo rivela che più di un quarto dei mutuatari di prestiti per studenti
accumulano ritardo nei rimborsi, ben più del 15 percento indicato in studi
precedenti.
L’ammontare totale del
debito di tali prestiti è schizzato alle stelle negli Stati Uniti, raggiungendo
870 miliardi di dollari (667 miliardi di euro) e ha superato il livello totale
del debito sui prestiti auto (730 miliardi di dollari – 558 miliardi di euro) e
sulle carte di credito (693 miliardi di dollari – 530 miliardi di euro).
Inoltre,paragonato ad altri tipi di finanziamenti, il debito sui prestiti agli
studenti è limitato ad una piccola parte della popolazione. Mentre l’80
percento della popolazione americana ha debiti da carte di credito, solo il 15
percento ha debiti derivanti da prestiti per studenti non rimborsati. Il peso
individuale è enorme perché lo studente mutuatario medio ha un debito di 23.300
dollari (17.800 euro).
Il peso dei debiti
contratti dagli studenti è aumentato parallelamente all’aumento delle tasse
universitarie.
Secondo il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn l'Euro appartiene alle banche e non ai cittadini. Significa che gli europei hanno rinunciato in massa alla sovranità monetaria. Se riconquistarla, per ora sembra difficile, ciò che possiamo fare è limitare di molto l'influenza del denaro sulle nostre vite, limitando così il potere di chi lo emette. Di Andrea Degl'Innocenti Il Cambiamento L'euro di chi è? Questa domanda tormentava Giacinto Auriti, professore di diritto e saggista, fra i fondatori della facoltà di diritto dell'università di Teramo. “Nel trattato di Maastricht non v'è una riga che spieghi a chi appartiene l'euro” spiegava il professore scomparso nel 2006.
“Se ci verrà detto che appartiene i popoli, e che la Bce si arroga solamente il diritto di stamparlo, questo potrebbe essere accettabile, ma se ci viene detto che appartiene alla Bce sarà una truffa colossale”. Oggi ne sappiamo un po' di più, purtroppo.
Il merito è di due discussi europarlamentari italiani, Mario Borghezio e Marco Scurria. Già, lo stesso Borghezio che girava per i treni a disinfettare i sedili sui quali sedevano gli immigrati, che in gioventù apparteneva al movimento di estrema destra Jeune Europe, mentre Scurria fu presidente del Fronte della gioventù (Msi).
È un peccato che tematiche tanto importanti siano da sempre state relegate alle frange più estreme, xenofobe, violente della politica, portate avanti da personaggi così poveri politicamente e intellettualmente parlando,
La maggior parte delle persone non ha idea che le Nazioni Unite hanno redatto una costituzione mondiale per l'ambiente che è destinata a sostituire tutte le leggi nazionali esistenti. Questo documento ha il titolo funzionale di "Progetto di Patto internazionale sull'ambiente e lo sviluppo" e può essere letto per intero qui. Il lavoro sul progetto di Costituzione globale per l'ambiente è in corso dal 1995 e la quarta edizione è stata rilasciata agli Stati membri delle Nazioni Unite il 22 settembre 2010.
Questo documento è destinato a diventare un trattato vincolante e stabilirebbe un sistema permanente e incredibilmente repressivo di governance globale. Questo "Patto", come viene chiamato, rivendica l'autorità su tutto l'ambiente globale e tutto ciò che lo riguarda. Considerato il fatto che tutto ciò che facciamo influenza l'ambiente in qualche modo, questo significa che il documento diventerebbe la più alta forma di legge per tutte le attività umane. Questa costituzione per l'ambiente globale proposta dalle Nazioni Unite è incredibilmente dettagliata. La Costituzione degli Stati Uniti ha solo 7 punti, ma il documento delle Nazioni Unite ne ha 79. Nel caso gli Stati Uniti ratificassero questo trattato, qualunque legge nazionale, statale o locale dovesse confliggere con questo accordo, sarebbe nulla. Potenzialmente, questa è una delle più grandi minacce per la sovranità nazionale che abbiamo mai visto e dobbiamo mettere in guardia gli americani su questo.
Fondamentalmente, quello che questo patto ambientale propone di fare è prendere i principi dello sviluppo sostenibile basato sull'Agenda 21 e trasformarli in una legge costituzionale globale. Leggi tutto...