La crisi in corso vede così maggiormente in difficoltà Paesi come quelli mediterranei che più degli altri avevano investito su un sistema di Stato sociale che tutelasse quanti erano rimasti ai margini dello sviluppo economico e che sono rimasti travolti dalla crisi finanziaria innescata dai mercati statunitense e inglese che ci ha messo pochissimo a trasformarsi prima in crisi e poi in recessione e depressione economiche.
17 febbraio 2012
GRECIA TRA STATO SOCIALE E IMPOSIZIONI LIBERISTE
La crisi senza fine della Grecia è esemplare per comprendere la deriva di una Unione Europea che vive la contraddizione di voler giustamente conservare da un lato un minimo di Stato sociale e che dall’altro si trova costretta a tagliare i diritti di chi lavora, tra stipendi e pensioni, per permettere alle proprie aziende di essere competitive con i prodotti di Paesi che usufruiscono di un costo del lavoro 8-10 volte minore di quello europeo. Una competizione destinata ad una inevitabile sconfitta laddove è basata sulla riduzione dei costi di produzione ma con possibilità di successo se basata sull’innovazione tecnologica soltanto per un Paese come la Germania che da più di un secolo è il più avanti di tutti in questo settore e che può basarsi su una struttura produttiva delle aziende elastica e capace di rinnovarsi in continuazione e su un sistema statale che fa un punto d’onore del sostegno alle imprese nazionali.
Di Filippo Ghira
Rinascita
La crisi in corso vede così maggiormente in difficoltà Paesi come quelli mediterranei che più degli altri avevano investito su un sistema di Stato sociale che tutelasse quanti erano rimasti ai margini dello sviluppo economico e che sono rimasti travolti dalla crisi finanziaria innescata dai mercati statunitense e inglese che ci ha messo pochissimo a trasformarsi prima in crisi e poi in recessione e depressione economiche.
La crisi in corso vede così maggiormente in difficoltà Paesi come quelli mediterranei che più degli altri avevano investito su un sistema di Stato sociale che tutelasse quanti erano rimasti ai margini dello sviluppo economico e che sono rimasti travolti dalla crisi finanziaria innescata dai mercati statunitense e inglese che ci ha messo pochissimo a trasformarsi prima in crisi e poi in recessione e depressione economiche.
La 'caccia alla terra' per i biocarburanti minaccia i poveri del mondo
Negli ultimi dieci anni, oltre 40 milioni di ettari di terreno nei paesi in via di sviluppo sono stati acquisiti da imprese per la produzione di biocarburanti. Lo segnala un nuovo studio pubblicato dalla International Land Coalition. Il rapporto esamina esclusivamente le grandi acquisizioni di terreni, che tra il 2000 e il 2010 ammontano a 200 milioni di ettari di terreno: di questi, gli autori hanno individutato 71 milioni di ettari dedicati agli agrocarburanti. Il più interesante risultato del rapporto, intitolato "Land Rights and the Rush for Land: Findings of the Global Commercial Pressures on Land Research Project è che la produzione alimentare riguarda meno di un quinto delle acquisizioni di terreni. Quasi il 60 per cento era invece finalizzato alla produzione di biocarburanti.
16 febbraio 2012
DOLLARO E STATI UNITI SULL'ORLO DEL BARATRO
Nell’ultima settimana o giù di lì, ho notato una insolita quantità di articoli molto ben scritti e densi di dettagli che mettono in guardia su una triste sorte e su un orrore finanziario incombente. Questi articoli non sono scritti da un branco di arrabbiati blogger ignoranti, ma da gestori di fondi, investitori ed editorialisti finanziari. Sono tutte persone che avevano visto giusto che stava maturando il crollo del 2008, e la mia scommessa è che lo sono di nuovo. Dopo il crollo del 2008, i media del sistema delle comunicazioni di massa (MSM) ci avevano raccontato: “Nessuno aveva previsto ciò che stava per arrivare”, che è una menzogna sfacciata che non funzionerà più.
Di Greg Hunter
Jim Quinn di “TheBurningPlatform.com” scriveva un profluvio di documenti su realtà preoccupanti, che non sentirete mai sul MSM.
Quinn espone la tesi di una rovina in arrivo con statistiche, grafici e logica tagliente come un rasoio in un post dal titolo “Illusion of Recovery–Feelings vs. Facts - Illusione di una ripresa – Emozioni vs fatti.”
Questa la sua sintesi:
“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom creato esclusivamente dall’espansione del credito. Coloro che sono al potere non potranno mai rinunciare volontariamente al loro grande gioco del saccheggio della ricchezza della nazione, e così il risultato finale sarà il collasso economico. Costoro continueranno ad utilizzare la propaganda, le rotative e le mezze verità per portare avanti i loro programmi. Ma chi esamina i fatti arriverà alla conclusione logica che ci stanno vendendo un grande menzogna.”Leggi tutto...
Speroni critica Monti a Strasburgo. Il "kapo" Shulz gli toglie la parola.
Io ho una teoria. Non importa quale giornale si ritenga più o meno fazioso: per avere una chance di fare le pulci al governo in carica basta leggere i quotidiani che si trovano all’opposizione. Quegli stessi che, a parti inverse, erano autorevoli come una dichiarazione di "Alì Babà" resa dinanzi ai "40 ladroni", improvvisamente diventano la summa del giornalismo di inchiesta meno indulgente con il potere. Allo stesso modo funziona con i partiti di governo e di opposizione. Quando gli uni sono maggioranza, giustificano senza colpo ferire "le peggio cose", quando per pura convenienza politica decidono di essere minoranza, o vi si trovano per i risultati elettorali, sono i più feroci critici degli altri e si fanno attendibilissimi paladini di verità e giustizia. Così, capita che la Lega Nord, ora che si è sfilata dalla maggioranza, dica cose condivisibili, anche se provengono da personaggi come Francesco Enrico Speroni, piuttosto contestabili.
15 febbraio 2012
STIGLIZ: "I primi a lasciare l'euro ne usciranno meglio"
L'Observatoire de l'Europe pubblica un'intervista a Stiglitz, in cui il Nobel per l'economia manifesta una sfiducia oramai totale sull'euro, paragonando l'austerità ai salassi delle sanguisughe.
Il Premio Nobel per l'economia, noto per le sue posizioni keynesiane, paragona la pratica attuale dell'austerità ai "salassi della medicina medievale." Egli ritiene che solo gli investimenti pubblici possono interrompere questa spirale verso il basso.
Che Joseph Stiglitz, Premio Nobel dell'economia, noto per le sue posizioni anticonformiste, si distinguesse per la sua analisi sulla crisi Europea, è cosa logica. Durante il Forum finanziario Asiatico di Hong Kong, tenutosi a fine gennaio, tuttavia, il famoso economista ha avuto parole di un pessimismo raro a proposito del continente. Per lui, i funzionari Europei, sotto la pressione di un dubbio consensus finanziario, stanno portando i loro paesi nel caos, e la moneta unica verso una sparizione quasi inevitabile.
Voci Dall'Estero14 febbraio 2012
GRECIA: Prima vittima dell'oligarchia finanziaria
La classe dirigente greca ha piegato la testa, ha firmato la capitolazione all'oligarchia finanziaria che si è impadronita dell'Europa. Mentre le strade di Atene erano teatro dell'ultimo disperato ed eroico tentativo di respingere le draconiane condizioni decise a Bruxelles e Francoforte, sono divampati gli incendi in una sessantina di edifici e sedi bancarie. Una settantina di deputati di opposti schieramenti politici che hanno votato contro l'abdicazione alla dignità nazionale e la condanna ad una povertà prolungata per decenni, sono stati immediatamente espulsi dai rispettivi partiti. Questa è la "democrazia" targata Unione Europea, questa è la libertà secondo il format della Banca Centrale Europea. Entrambe incompatibili con i diritti sociali di un popolo e di una nazione.
Nuovo Ordine Mondiale: 2012, Che cosa ci attende ...
Le elites del Potere Globale privato incorporate all'interno dei governi mondiali sembrano essere intente ad imporre il Governo Mondiale su tutti noi, prima piuttosto che dopo. Diamo un'occhiata ai 12 mega-processi, veri "grilletti", che come si deduce stanno utilizzando per raggiungere i loro obiettivi.
Tutte le strade portano ad un governo mondiale. Questo non dovrebbe essere una sorpresa. Il Financial Times di Londra, articola apertamente questo punto di vista in un articolo del suo principale commentatore di affari esteri, Gideon Rachman, pubblicato l'8 dicembre 2009, il cui titolo dice tutto: "E' ora per un Governo Mondiale". Questi obiettivi sono condivisi dagli addetti ai lavori in seno alla Commissione Trilaterale, il CFR e il Gruppo Bilderberg ... anche dal Vaticano.
HIV-AIDS: Una balla almeno è al capolinea!
Alla fine degli anni Settanta tutto il complesso industrial-farmaceutico scientifico
che era stato schierato sulle indagini dei retrovirus come causa del cancro
era ad un vicolo cieco. Sembrava proprio che non si potesse dimostrare che i retrovirus causassero il cancro.
Fu chiaro in quel momento storico a tutti i partecipanti che formulare una qualsiasi ipotesi di un ruolo dei retrovirus in una patologia umana sarebbe stato appoggiato dal sistema con tutte le sue forze politiche ed economiche disponibili!
13 febbraio 2012
IL MONDO HA BISOGNO DI 600 MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO
L'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) ha appena pubblicato un equilibrato rapporto sulla crisi galoppante in atto nei mercati del lavoro mondiali. Abbiamo iniziato il 2011 con 900 milioni di lavoratori poveri, che guadagnano meno di 2 dollari al giorno, e altri disoccupati fino a 1,1 miliardi di persone - una su tre della forza lavoro globale. Alla sovrabbondanza degli attuali 200 milioni di disoccupati, i mercati del lavoro globale vedranno aggiungersi ogni anno, in media, quaranta milioni di nuove persone in cerca di lavoro. Ciò significa che sarà necessario creare 400 milioni di posti di lavoro nel prossimo decennio per evitare un ulteriore aumento della disoccupazione.
Per dare lavoro a tutti coloro che vogliono lavorare, il mondo ha bisogno di 600 milioni di nuovi posti di lavoro.
Preoccupa, comunque, il rallentamento della crescita globale, il che significa che ai mercati mondiali del lavoro risulterà difficile tenere il passo con la crescita della forza lavoro, figuriamoci recuperare il terreno perduto. Nel 2011, la crescita globale è rallentata dal 5,1% al 4%, e il FMI avverte di un ulteriore rallentamento dal 2012.
Il rapporto ILO mette in guardia che anche un modesto rallentamento nel 2012, vale a dire di 0,2 punti percentuali, significherebbe 1,7 milioni di disoccupati in più entro il 2013.
Il rapporto fa luce anche sull’impatto che le politiche fiscali troppo rigide hanno avuto sulla crescita e sull’occupazione, a partire dai programmi di austerità distruttiva di posti di lavoro che sono diventati così comuni nell’Eurozona.
Altrove, in nazioni con politiche ad ampio margine di manovra, i governi hanno perso il loro forte desiderio compulsivo alla fiscalità, dato che l’accresciuta insicurezza e la fiducia abbattuta dei consumatori mantengono debole la domanda del settore privato.
12 febbraio 2012
DIVIDE ET IMPERA – IL PUGNO CHIUSO
Cos’è questo Impero che ci sovrasta e ci domina ? Questo Impero che inquina i nostri pensieri e ci impedisce di allargare lo sguardo e di agire ? Questo Impero che, giorno dopo giorno, mostra sempre più i contorni allucinanti di una nuova, postmoderna e imperturbabile macchina totalitaria ? Se io dovessi descriverlo ricorrerei alla figura enorme e strabordante di un parco giochi edificato su un immenso deserto, o – il che non è poi tanto diverso – di un supermercato ove, chi se lo può permettere, può acquistare qualunque prodotto, voluttuario, superfluo o di lusso che sia…
Fuori da questo gigantesco magazzino si concentra una massa composta da un numero incalcolabile di persone che, attratte da quel che luccica nelle vetrine, sogna di poter un giorno o l’altro entrarvi e poter acquistare tutto ciò che desidera, senza lesinare sul prezzo…
ISRAELE: 2300 beduini saranno sgomberati per ampliare gli insediamenti
La scadenza pare avvicinarsi. Secondo le autorità militari israeliane, il progetto pronto da anni per trasferire 20 comunità di beduini palestinesi, 2300 persone in tutto, in modo da consentire di ampliare l’insediamento di Ma’ale Adumim nella Cisgiordania occupata, dovrebbe iniziare a breve. La maggior parte degli sgomberati, che appartengono quasi interamente alla comunità beduina jahalin, doveva, almeno secondo i piani iniziali delle autorità israeliane, essere ricollocata in un’area a 300 metri di distanza dalla discarica comunale di Gerusalemme… Un impegno a voce dell’ultimo minuto ha scongiurato, per il momento, questa ipotesi: le autorità militari israeliane dicono che individueranno una nuova area.
Le persone e la Dignità
In un rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha ricordato a Israele che trasferimenti di popolazione, eseguiti senza consultare le comunità interessate e anzi contro la volontà di queste ultime, costituiscono una violazione delle norme internazionali. Se portato avanti, il piano di sgombero dei beduini per far posto alle nuove costruzioni di Ma’ale Adumim, darà il colpo di grazia a un gruppo di persone tra le più povere della Cisgiordania occupata.
In un rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha ricordato a Israele che trasferimenti di popolazione, eseguiti senza consultare le comunità interessate e anzi contro la volontà di queste ultime, costituiscono una violazione delle norme internazionali. Se portato avanti, il piano di sgombero dei beduini per far posto alle nuove costruzioni di Ma’ale Adumim, darà il colpo di grazia a un gruppo di persone tra le più povere della Cisgiordania occupata.
11 febbraio 2012
PENTAGONO: Israele potrebbe colpire l'Iran nel mese di aprile
Il segretario alla Difesa americano, Leon Panetta, riconosce che è "molto probabile" che Israele attaccherà l'Iran nella primavera di quest'anno, secondo l'opinionista del Washington Post, David Ignatius. Secondo Panetta, gli Stati Uniti, hanno già espresso la loro "preoccupazione su questo problema", dice il giornalista. Tuttavia, il capo del Pentagono ha rifiutato di commentare le affermazioni del giornale, e se l'intervista, presumibilmente presa durante l'incontro con i ministri della difesa della NATO, ha avuto luogo.
RT.com
Israele: l'Iran ha materiale per creare quattro bombe nucleari
Questo giovedì Israele ha parlato anche dell'Iran e del suo controverso programma nucleare.
"L'Iran sta lavorando duramente per acquisire la capacità militare nucleare", ha avvertito il direttore dei servizi segreti militari di Israele, il generale Aviv Kochavi, il quale ha detto che la repubblica islamica "ha abbastanza materiale per fare quattro bombe".
Il funzionario israeliano ha anche detto che a suo parere, Teheran vuole che le armi nucleari per tre motivi: l'egemonia regionale, la dissuasione e il desiderio di essere un paese chiave nella zona.
RT.com
Israele: l'Iran ha materiale per creare quattro bombe nucleari
Questo giovedì Israele ha parlato anche dell'Iran e del suo controverso programma nucleare.
"L'Iran sta lavorando duramente per acquisire la capacità militare nucleare", ha avvertito il direttore dei servizi segreti militari di Israele, il generale Aviv Kochavi, il quale ha detto che la repubblica islamica "ha abbastanza materiale per fare quattro bombe".
Il funzionario israeliano ha anche detto che a suo parere, Teheran vuole che le armi nucleari per tre motivi: l'egemonia regionale, la dissuasione e il desiderio di essere un paese chiave nella zona.
E' Monti a provocare il populismo!
Lettera aperta al Presidente Monti.
Egr. Presidente Monti,
in questi giorni Lei ha denunciato l'esistenza del "seme di un populismo antieuropeo in Italia come in altri Paesi". Lei ha ragione! Tuttavia, bisogna intendersi in merito a chi e cosa si celi dietro questo sentimento antieuropeo e perché sia progressivamente crescente e addirittura maggioritario in sempre più vasti strati della popolazione europea. Ed a corollario di ciò, Lei dovrebbe chiedersi se le sue politiche economiche fomentino o meno questo sentimento antieuropeo.
E' da almeno il 1992, quando siamo entrati sotto le condizioni del patto di stabilità del Trattato di Maastricht, che ci viene richiesto di fare sacrifici. A noi, ed a tutti gli Europei. Questi sacrifici sono alla base di alcune ricette di economisti, professori, tecnici (oggi al Governo!) che, in Italia come nel resto d'Europa, avrebbero dovuto portare a risanare i conti pubblici, dare prosperità e benessere. Niente di tutto ciò è stato raggiunto! L’esperienza dimostra che nei venti anni dalla sottoscrizione del Trattato, il rapporto debito/pil è peggiorato quasi ovunque.
10 febbraio 2012
LA GUERRA GLOBALE SENZA FINE DI OBAMA
“Clean Break: A New Strategy for Securing the Realm – Un taglio netto: una nuova strategia per rendere sicuro il regno” è il biglietto di presentazione di autori chiave…i sadici neo-cons degli Stati Uniti Richard Perle, David Wurmser e Douglas Feith ... Un decennio più tardi, gli autori di questo studio sono poco nominati, ma il loro spirito di “guerra senza fine” è vivo e vegeto all’interno della “Informativa sulla difesa strategica” (DSG) recentemente illustrata dall’amministrazione Obama, come parte del programma “Conservare la leadership globale degli Stati Uniti: Priorità per la difesa nel XXI secolo”.
Di Mahboob A. Khawaja
The Palestine Telegraph
Di Mahboob A. Khawaja
The Palestine Telegraph
Mentre “Clean Break” proponeva quello che allora era una radicale strategia militare per il Medio Oriente, l’“Informativa DSG” di Obama individua le priorità militari statunitensi per il XXI secolo per “affrontare e sconfiggere le aggressioni, in qualsiasi parte del mondo”, con particolare attenzione sul Medio Oriente e la regione Asia-Pacifico, come le “più grandi sfide per il futuro.” (Panetta, 5 gennaio 2012)
L’URLO DEL MONDO “NUOVO” (Un’invettiva)
Cari nazisti dal volto umano,
cari signori dalla pelle di serpente e dalla voracità degna di uno squalo che dai vostri castelli colorati, agghindati da pagliacci, mostrate i vostri ebeti sorrisi di gente pasciuta…
cari signori dalla pelle di serpente e dalla voracità degna di uno squalo che dai vostri castelli colorati, agghindati da pagliacci, mostrate i vostri ebeti sorrisi di gente pasciuta…
Interrompete solo per un attimo la vostra imperterrita e starnazzante marcia a passo d’oca per volgere uno sguardo qua sotto, nei tuguri, nei bassifondi e nelle fogne…
Per volgere uno sguardo sia pur sprezzante su di noi, sudici omini condannati dalla vita e dal destino a spalare la vostra merda, quando non a ingoiarla e a digerirla… Ma, si sa, anche, così si sopravvive…
Permettete qualche domanda, se a lorsignori, pipparoli e cravattari, non disturba e non agita la vostra festa senza fine…
Ci saremmo noi…
Noi che bussiamo alle vostre porte…
Finchè morte non ci separi…
Noi, modestamente e assurdamente Noi…
Noi che abbiamo fame di speranza, ma niente è rimasto da mangiare…
Noi che cerchiamo dolorosamente le vostre risposte di gente perbene…
9 febbraio 2012
GRECIA: Occupazione e gestione dell'ospedale da parte dei lavoratori
Secondo una dichiarazione resa pubblica (vedere qui sotto) dall’ assemblea generale dei lavoratori dell’ Ospedale Generale di Kilkis, i medici, gli infermieri e il resto del personale dichiarano che i problemi di lungo corso del Sistema Sanitario Nazionale (ESY) nel paese non possono essere risolti attraverso limitate richieste di risarcimento del servizio sanitario. Pertanto, i lavoratori dell’ Ospedale Generale rispondono al fascismo del Potere occupando questo ospedale pubblico e ponendolo sotto il loro diretto e completo controllo. L’organo decisionale per le questioni amministrative sarà l’ assemblea generale dei lavoratori.
Workers at Kilkis General Hospital
Sottolineano inoltre che il governo greco non ha assolto ai suoi obblighi finanziari verso l’ ospedale. I lavoratori denunceranno tutte le autorità competenti alla pubblica opinione e, se le loro richieste non saranno soddisfatte, si rivolgeranno ai comuni, alla comunità locale ed altre, per avere un appoggio di qualunque tipo possibile per aiutare i loro sforzi: per salvare l’ ospedale e difendere la sanità pubblica, per rovesciare il governo ed ogni politica neoliberista.
La prossima assemble generale di tutti i dipendenti si terrà nella mattinata del 13 Febbraio. La loro assemblea avrà luogo giornalmente e sarà l’ organo principale per ogni decisione concernente i lavoratori e l’ operatività ospedaliera.
Leggi tutto...
Workers at Kilkis General Hospital
Sottolineano inoltre che il governo greco non ha assolto ai suoi obblighi finanziari verso l’ ospedale. I lavoratori denunceranno tutte le autorità competenti alla pubblica opinione e, se le loro richieste non saranno soddisfatte, si rivolgeranno ai comuni, alla comunità locale ed altre, per avere un appoggio di qualunque tipo possibile per aiutare i loro sforzi: per salvare l’ ospedale e difendere la sanità pubblica, per rovesciare il governo ed ogni politica neoliberista.
La prossima assemble generale di tutti i dipendenti si terrà nella mattinata del 13 Febbraio. La loro assemblea avrà luogo giornalmente e sarà l’ organo principale per ogni decisione concernente i lavoratori e l’ operatività ospedaliera.
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GRANDE GELO E... H.A.A.R.P
Il grande gelo. Quali sono le reali cause? Per quale motivo i media di regime parlano di correnti fredde dalla Siberia e cioè dal lato opposto del globo? Forse non vogliono dover parlare di questa anomalia? Top secret? Sicuramente, così come spiega il Dottor Broocks Ednew, sono i riscaldatori ionosferici la causa dello smembramento e conseguente biforcazione delle Jet Streams. Leggiamo che cosa dice Ednew:
"H.A.A.R.P. viene sfruttato per le mutazioni atmosferiche. I rapporti del'esercito lo dimostrano, il Pentagono lo ammette nei documenti ufficiali, eppure smentisce il suo reale utilizzo all'opinione pubblica".
8 febbraio 2012
NOI E IL NAZISMO DAL VOLTO UMANO
Cari e sfortunati amici, vicini e lontani… Di patrie ignote o conosciute, ammirate o più modestamente apprezzate… Voi e noi credevamo… credevamo alle tante e troppe promesse, alle lusinghe di un futuro di opulenza e al chiacchiericcio, quello sì, veramente irresponsabile, scambiato per sapienza e conoscenza. Ci hanno raccontato delle magnifiche e progressive sorti di un mondo destinato ad andare avanti e a crescere debellando la fame, la malattia e le guerre… Ci hanno raccontato le gioie di un mondo virtuale attraverso la beceraggine profusa dai loro media, celando il volto più totalitario e spietato dell’Imperialismo della globalizzazione e del mercato oliate dai meccanismi della finanziarizzazione, della spettacolarizzazione e del consumismo…
Hanno accatastato davanti alle nostre case montagne di spazzatura, lucida e consapevole menzogna da rifilare a masse conformiste e istupidite. Ma queste situazioni non nasce adesso… Non può essere il frutto amaro coltivato in quest’ultima stagione. Chi conduce le danze e ha afferrato il timone di una nave senza rotta di governo, ha le mani libere da decenni… Mani libere e monde di poter decidere e arricchirsi inventando debiti e occultando gli incassi in comode e protette isole off shore. Loro – ma ormai è inutile fare nomi chè tanto sono ripetuti nella “rete” – i grandi emissari della finanza, delle multinazionali e delle corporations hanno fatto in modo di dividerci, di metterci l’uno contro l’altro, di inoculare nelle nostre deboli menti il seme della discordia e della competizione.
NEL 2045 GLI UMANI SARANNO IMMORTALI?
L’idea che gli esseri umani siano immortali e che l’intelligenza artificiale raggiunga quella del suo creatore potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film di fantascienza, ma un gruppo di scienziati paventa questa possibilità tra qualche decennio, nel 2045. L’ingegnere Josè Cordero ha rilasciato un’intervista alla rivista Time su una ricerca dell’Università della Singolarità, che collabora anche con la NASA, circa l’immortalità della razza umana.
Su cosa si basa la teoria?
Tratta l’immortalità fisica o più precisamente il controllo dell’invecchiamento. C’è una grande quantità di tecnologia, biotecnologia e nanotecnologia che stanno aiutando a capire come evolve il processo biologico delle malattie. Interessante è che si stia studiando l’invecchiamento come una malattia curabile e questo è l’aspetto più trascendentale.
In che modo si collega con le scoperte tecnologiche?
Come si riesce a fermare l’invecchiamento?
In che modo l’umanità sarà immortale?
Nei prossimi anni, una persona di 90 anni potrà apparire come se ne avesse 30. Adesso si sta allungando l’aspettativa di vita, ma invecchiando,invece l’idea è quella di non invecchiare. (1)
7 febbraio 2012
GRECIA: CRISI UMANITARIA SENZA PRECEDENTI
Il discorso che segue è stato pronunciato da Sonia Mitralia – membro del Comitato greco contro il debito e del CADTM internazionale, di fronte alla Commissione sociale dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, tenutasi il 24 gennaio 2012 a Strasburgo sul tema: “Le misure d’austerità: un pericolo per la democrazia e i diritti sociali”. A quasi due anni di distanza dal trattamento d’urto imposto alla Grecia dalla Banca centrale europea, dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale, il suo bilancio è catastrofico, rivoltante e disumano. Di_Sonia Mitralia Σόνια Μητραλιά
Per cominciare, gli stessi ispiratori di queste politiche ora riconoscono esplicitamente non solo il loro patente fallimento, ma anche come le loro ricette fossero fin dall’inizio completamente sbagliate, irrealistiche, inefficaci e anche controproducenti. Eccone una dimostrazione, che riguarda non una questione secondaria ma l’essenza stessa del problema: il debito pubblico greco in quanto tale. Secondo tutti i responsabili del disastro greco, se le loro politiche (di rigore più che draconiano) risultassero efficaci al 100%, cosa del resto assolutamente illusoria, il debito pubblico greco verrebbe riportato nel 2020 al 120% del Pil del paese, e cioè al tasso che registrava… nel 2009, quando è cominciato tutto questo gioco al massacro! Insomma, quello che oggi ci dicono cinicamente è che hanno distrutto un’intera società europea… assolutamente per niente!
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Per cominciare, gli stessi ispiratori di queste politiche ora riconoscono esplicitamente non solo il loro patente fallimento, ma anche come le loro ricette fossero fin dall’inizio completamente sbagliate, irrealistiche, inefficaci e anche controproducenti. Eccone una dimostrazione, che riguarda non una questione secondaria ma l’essenza stessa del problema: il debito pubblico greco in quanto tale. Secondo tutti i responsabili del disastro greco, se le loro politiche (di rigore più che draconiano) risultassero efficaci al 100%, cosa del resto assolutamente illusoria, il debito pubblico greco verrebbe riportato nel 2020 al 120% del Pil del paese, e cioè al tasso che registrava… nel 2009, quando è cominciato tutto questo gioco al massacro! Insomma, quello che oggi ci dicono cinicamente è che hanno distrutto un’intera società europea… assolutamente per niente!
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