Quando il vicepresidente del FMI annunciò le sue dimissioni per la fine del prossimo mese di agosto, praticamente nessuno lo conosceva al di là dei muri della sede del FMI a Washington. E adesso, giorni dopo aver annunciato le sue dimissioni, John Lipsky, è improvvisamente diventato presidente, anche se in forma provvisoria. Dominique Strauss-Kahn, ha dovuto abbandonare l’incarico in penose circostanze. Fino alla nomina del nuovo presidente Lipsky non farà molto. Ma con lui può succedere che la Spagna e l’Italia si ritrovino nella lista dei prossimi obiettivi del FMI riguardanti l’Eurozona, come è stato il caso di Grecia, Irlanda e Portogallo.
Di Elmar Altvater
Freitag
John Lipsky, 64 anni, ha ottenuto i suoi meriti nel suo lavoro quotidiano come capo di una banca di Wall Street, come economista della Chase Manhattan Bank e al Salomon Brothers. Alla fine degli anni '70 è stato a favore dell’intervento del FMI in Cile, senza mostrarsi critico verso la dittatura di Pinochet e apparentemente senza preoccuparsi della presenza del gruppo di influenti economisti neoliberali conosciuto come la "Chicago Boys".