La scalata militare attuata negli ultimi due anni dal Pentagono e dal Comando Sud nella regione sudamericana, con i suoi insediamenti di basi in Colombia e Panama e l’occupazione di Haiti dopo il terremoto di gennaio, è resistita e affrontata dal Brasile, da quanto si evince dai recenti movimenti dell’esercito che suppongono una completa redistribuzione delle forze- La riorganizzazione della difesa ed il considerevole aumento della spesa militare mostrano che sia le forze armate quanto il governo del Brasile fanno una corretta lettura della transizione egemonica in corso nella regione, che non può che aumentare la tensione e l’instabilità,senza scartare conflitti armati.
L'Europa "mercato&moneta" azzerò tutti gli erari nazionali e si aggiudicò l'asta truccata dei sistemi produttivi dell'est - Indebitò i Paesi frettolosamente annessi e poi li consegnò al FMI
Tutti i nodi vengono al pettine dell’Europa che si era aperta come una fisarmonica impazzita, dove i banchieri liberisti dettavano il ritmo delle “annessioni” con lo spartito dei cinque famosi “macroindicatori economici”. La sbornia post-Muro aveva inebriato le élites che –con pochi denari- facevano man bassa delle proprietà statali della metà orientale del continente. La liquidazione del patrimonio pubblico dell’Europa dell'est innescò un trionfalismo senza limiti tra i tecnocrati di Bruxelles e i banchieri centrali. Paga uno e prendi tre, così i bulimici gruppi tedeschi, francesi e inglesi diventarono obesi in un batter d’occhio.
Sessantacinque anni dalla Liberazione, e guardate in che stato ci troviamo. Un governo che assomiglia sempre di più ad una repubblica delle banane, un elettorato che varia dal qualunquista al parafascista, e come se non bastasse, l’avanzare di un comune sentire nostalgico dei tempi del “duce”, di una grandeur da basso impero, del razzismo elevato a modus operandi, la progressiva cancellazione di quei diritti civili e sociali faticosamente conquistati negli anni del dopoguerra.
Gli editori della rivista economica americana Fortune, hanno respinto la copertina del numero di maggio creato dal fumettista Chris Ware, dopo aver constatato che l'immagine rappresentava una chiara critica del sistema capitalistico che domina il paese e che ha causato la crisi finanziaria internazionale, e che ha generato l'inquinamento ambientale. Ware, autore del fumetto Jimmy Corrigan, il bambino più intelligente del mondo che lavora per il New Yorker, ha plasmato nella sua opera una serie di cartoni animati che si basano sull'immagine di tre grandi edifici che formano il numero 500, costruita su mappa degli Stati Uniti.
C'è da fidarsi di coloro che decidono l'affidabilità di paesi e imprese? Chi valuta i valutatori? Le agenzie di rating hanno molto da dire in questi giorni, ma delle loro parole si dubita. Le agenzie di rating valutano la capacità finanziaria delle imprese o dei paesi, stabiliscono in anticipo le loro possibilità di effettuare i pagamenti e gli investimenti a breve, medio e lungo termine e il rischio del mancato pagamento o investimento.
In linea di principio è solo una stima. Ma se una di queste agenzie, o peggio, se una delle tre grandi che dominano il business dei rating a livello internazionale - Moody's, Standard & Poor's o Fitch Ratings, dice che un paese è esposto al rischio e diminuisce la sua valutazione, ciò presuppone gravi conseguenze: "questo paese dovrebbe pagare un premio di rischio più elevato sul suo debito.Improvvisamente, i debiti dello Stato costano di più perché i tassi di interesse salgono", ha detto a DW-WORLD Dennis Snower, presidente del World Institute for Economics (WIF) di Kiel, nel nord della Germania.
Come abbiamo visto, il contagio della crisi statunitense globale ha quattro fasi. La prima è stata la crisi finanziaria iniziata ad agosto del 2007 quando Paribas e due banche tedesche hanno annunciato che anche avuto problemi con gli investimenti in obbligazioni USA.Questo è stato il preludio a quello che sarebbe stato il crollo delle borse tra ottobre del 2007 e settembre 2008, quando fu rivelato che le quote bancarie non valevano nulla perché, tra le altre cose, avevano investito in strumenti spazzatura emessi dalle stesse banche d’investimento. Questo è stato possibile perché le banche commerciali hanno prestato soldi a persone senza la qualifica di rischio e dopo hanno venduto questi strumenti alle banche d’investimento. Le società di rating diedero luce verde per farlo perché sono di proprietà delle aziende che danno servizi alle banche.Questa fase è ora sotto inchiesta al Congresso degli USA e non è molto diversa da altre crisi finanziarie nel mondo. Finirà con qualche banchiere in carcere e qualche nuova regolamentazione.
Terra, acqua e semi sono, insieme alle conoscenze contadine e la manodopera, i fattori centrali nella coltivazione degli alimenti ed i pilastri della produzione contadina. E sono, da decenni, il campo di forte disputa tra i grandi agroalimentari e le famiglie rurali. Mentre le multinazionali cercano di privatizzarli e accaparrarsene, le famiglie contadine cercano di mantenerli come beni comuni.
Uno degli assalti più recenti nella battaglia tra contadini e multinazioni, si libera intorno alle terre, i territori indigeni e le comunità rurali. Governi potenti, fondi d’investimento e transnazionali dell’alimentazione, i trasporti, e l’industria chimica e farmaceutica stanno affittando o comprando decine di milioni di ettari di terreni fertili, molti irrigati, in Asia, Africa e America Latina per la produzione di biocarburanti e alimentari a scapito degli agricoltori.
Questo articolo segnala la mancanza di cambiamenti nell' ordinamento giuridico spagnolo, e specialmente dinanzi al Giudice Nazionale della Corte Superma (così come della Corte Costituzionale) risultato dell’abnorme dominio che le forze conservatrici hanno avuto nel processo di transizione dalla dittatura alla democrazia ed il gran potere che queste forze continuano ad avere nell’apparato dello Stato spagnolo.
Uno dei pilastri del regime dittatoriale fu l' ordinamento giuridico che applicava le leggi di quel regime, uno dei sistemi più repressivi che siano esistiti nell’Europa occidentale durante il XX secolo. Così come era previsto nel mandato stabilito nella Scuola Giuridica (dove si formano i giudici), il corpo giuridico doveva essere “una militanza del Diritto, sempre disposta e identificata con le ferme idee dello Stato Nazionale, che il Caudillo sta costruendo” (citato nell’eccellente libro EL TOP. La Repressione della libertà 1963-1977, scritto da Juan Josè del Aguila)- Le sue pratiche giuridiche mostrarono la chiara militanza durante quella dittatura.
Un film che spesso trasmettono in TV ha una scena abbastanza indicativa di quello che sta accadendo oggi con le banche ed anche con i paesi. Si tratta del film “La vita è meravigliosa” di Frank Capra. C’è un momento in cui il protagonista entra nella banca che gestisce e si trova con una moltitudine di persone spaventate perché hanno sentito dire che si è scatenata una crisi e reclamano i loro risparmi. In un primo momento, il protagonista, James Stewart, cerca di spiegare alle persone che lui non ha i loro risparmi, che li ha prestati ad altre persone. Ad esempio, il denaro risparmiato dalla signora Smith lo ha dato al signor Howard perché metta a posto la sua stalla, che il denaro della signora Wilson lo ha dato alla signora Harris che lo ha investito in un negozio, e così via. Ma la gente non ascolta ragioni ed il buon James tira fuori un mazzo di soldi, che se non ricordo male aveva riservato per la sua luna di miele, e comincia a dividerlo tra i clienti arrabbiati: ad alcuni ridà tutto, ad altri solo una parte e così riesce a calmarli. Alla fine fa andare via tutti i clienti e gli rimane soltanto un dollaro che conserva in una scatolina. Ha salvato la banca.
La settimana scorsa, il dipartimento di Stato degli USA, ha convocato un importante membro dell’ambasciata siriana per esprimere la sua preoccupazione ed ha dichiarato che: “Gli USA condannano energicamente il trasferimento di qualsiasi arma, e specialmente dei sistemi di missili balistici come lo Scudo dalla Siria a Hezbollah”.
Questo in relazione ad una dichiarazione del 13 aprile del presidente israeliano Shimon Peres che ha accusato la Siria di fornire missili a Hezbollah- che minaccia di far deragliare gli sforzi recenti dell'amministrazione di Barack Obama di invertire l' isolamento statunitense della Siria impiantato durante il governo di George W. Bush.
Moltissima gente, e non pochi teorici, sostengono che Internet è l' eccellenza nell’ambito della libertà del nostro tempo. Un ambito, dicono, liberissimo, dove le vecchie restrizioni che la carta stampata imponeva alla produzione e alla circolazione delle idee sono state definitivamente superate. Basta leggere alcuni passaggi del libro di Hardt e Negri, Imperio, o i tre volumi di Manuel Castells, L’Età dell’informazione: Economia, Società e Cultura, per apprezzare fin dove arriva questo nuovo dogma. Dicono i primi, in un memorabile passaggio- e non proprio perché sia accertato- della loro opera, che la “rete democratica è un modello completamente orizzontale e de-territorializzato.
Dalla scoperta delle riserve petrolifere, le grandi multinazionali del petrolio si sono impegnate nell’estrazione degli idrocarburi e a creare migliaia di km di oleodotti.
Come è possibile che un paese, con l’ottava maggiore riserva di petrolio del mondo, la settima in gas naturale ed enormi giacimenti di carbone, ferro ed uranio, possa avere la maggior parte della sua popolazione che vive in una situazione di povertà permanente e in molte occasioni estrema? Ancor di più se si tiene conto del fatto che il 91% del suo terreno è considerato produttivo ed uno dei più fertili della terra.
Foto: http://www.cnt.es/
La configurazione attuale del mondo, derivata dal processo di globalizzazione capitalista, annulla i principi di territorialità e lo concepisce come un grande mercato dove è possibile vendere e comprare tutto.
Accompagnato anche da trasformazioni locali, che propongono stili di vita eretti sul predominio del capitale su tutte le aree dell’esistenza, avanza verso una privatizzazione della vita pubblica e privataaccorciando i margini di libertà in cui si sviluppa la nostra soggettività.
Un nuovo modo di lottare contro il cambiamento climatico sarà messo alla prova nella città di Cochabamba, nella regione centrale della Bolivia, quando si aprirà la Conferenza mondiale dei popoli sul cambiamento climatico e i diritti della Madre Terra, che intende riunire rappresentanti dei governi e migliaia di attivisti da tutto il pianeta. Le organizzazioni sociali che hanno organizzato l’evento, previsto dal 20 al 22 aprile, annunciano una piattaforma alternativa a quella della quindicesima Conferenza delle parti [Cop15] dell’accordo quadro delle Nazioni unite sul cambiamento climatico, conclusasi a dicembre 2009 con un fallimento nella gelata Copenhagen. La difesa della Madre Terra, sbandierata dal presidente boliviano Evo Morales, può contare su una rete di 240 movimenti popolari e indigeni, organizzazioni non governative, attivisti e intellettuali che affermano la necessità di elaborare una carta dei diritti del pianeta.
I paesi del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si sono riuniti con successo giovedì nella capitale brasiliana, Brasilia. Dopo un incontro con il presidente cinese Hu Jintao, per condannare ancora una volta la globalizzazione asimmetrica e disfunzionale, il presidente del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva si è mostrato entusiasta:“E’ nata una nuova geografia economica globale”. Beh, non proprio. Non ancora.
Dirigenti contadini del MUCA denunciano l'inconsistenza della proposta del governo e la collusione con i latifondisti produttori di Palma Africana
Il grave conflitto agrario che si trascina da decenni nella zona del Bajo Aguán, nella zona nord-orientale dell'Honduras, ha registrato una preoccupante impennata dopo il colpo di Stato del 28 giugno 2009 (Leggi "Palma insanguinata" http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=849).
Le classifiche, al solito, sono impietose. Una appena stilata dal Fondo Monetario Internazionale - certo non un covo di bolscevichi che vogliono impiccare Berlusconi e neanche sfigurarlo con il lancio di un modellino delle ex Twin Towers - riguarda il tenore di vita (espresso in termini di reddito pro capite): nella hit 2010 il nostro paese figura al tredicesimo posto, superato da Francia e Germania - passi - ma anche dalla Grecia in crac e da Cipro. Se oggi piove, domani diluvia e fra quattro anni scenderemo altri gradini, surclassati anche da Corea e Slovenia, con Grecia e Cipro costantemente davanti e tallonati, noi, dalla Slovacchia. Ma non eravamo l'Italia dei bengodi? La quinta potenza industriale?
foto di Francesco Casciolihttp://www.ilpalo.com/ A quasi 67 anni, Stiglitz è una delle voci più critiche del FMI e del fondamentalismo del mercato (che per anni sono stati quasi la stessa cosa). Fu assessore di Bill Clinton e da allora si è eretto a martello di George Bush ed ora di Barack Obama, teoricamente più vicino alle sue coordinate ideologiche. “Obama è stato troppo vicino a Wall Street. Fino ad ora ha fatto poco per cambiare il modo di capire il capitalismo che ci ha portato alla debacle. Troppo poco. A volte penso che non abbiamo imparato nulla:stiamo come prima, ed in qualche aspetto, peggio”, sostiene in un’intervista con questo giornale.
Stiglitiz, una delle menti meravigliose della Columbia University, è stato implacabile con lo sregolamento finanziario, e uno dei pochi economisti che hanno visto l’arrivo della recessione degli ultimi decenni, che attribuisce principalmente agli eccessi della banca.
L’ultimo passo nel processo di normalizzazione raggiunto da Israele è stata la firma dell’Accordo del Libero Commercio con il Mercosur -Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay-(1). Per quest’ultimo è il primo accordo transcontinentale. Manca solo la ratifica del Parlamento argentino.
Per normalizzazione s’intende la convivenza diplomatica tra un Israele senza frontiere segnalate dalle Nazioni Unite, per essere considerato come uno Stato “democratico” e di “diritto” e come un partner “normale” con gli stessi “valori” e “uguale” nonostante le violazioni delle Convenzioni di Ginevra e altre norme internazionali a causa della colonizzazione sionista e che, in altri casi, sarebbe stato considerato uno stato “paria”, condannabile e si sarebbe esercitata una pressione diplomatica (e di altri tipi) fino ad ottenere il rispetto a questo diritto internazionale.
di Damien Millet, Sophie Perchellet, Eric Toussaint
Nei paesi più industrializzati, che sono stati l'epicentro della crisi globale innescata tra il 2007 e il 2008, vi è un triste contrasto: mentre la popolazione si trova ad affrontare il deterioramento delle condizioni di vita, i governi e i loro amici a capo delle grandi banche si felicitano del salvataggio del del settore finanziario e di un timido recupero congiunturale. Oltre ai piani per rilanciare l'economia per più di un trilione di dollari, la grandi istituzioni finanziarie hanno ricevuto aiuti dal governo, sotto forma di garanzie, di prestito e anche iniezioni di capitale, ma senza che lo Stato abbia una partecipazione nella gestione delle società nè un ruolo per riorientare in maniera radicale le decisioni che saranno prese.
La strada scelta dal governo per uscire dalla crisi finanziaria causata dai banchieri ha fatto esplodere il debito pubblico.L'enorme crescita di questo debito sarà utilizzato, per un lungo periodo, da parte dei governi come mezzo di ricatto per imporre tagli sociali e per dedurre dai redditi "bassi" le somme necessarie per pagare il debito pubblico detenuto da mercati finanziari. Come?