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17 dicembre 2012
IL NOBEL PER LA PACE ALL'€URO
Ieri, Van Rompuy, Barroso e Schulz, rispettivamente il presidente del Consiglio europeo, il presidente della Commissione Europea e il presidente del Parlamento europeo, hanno ricevute per conto dell'Unione Europea, il Nobel per la Pace dal Primo Ministro norvegese. Curiosamente, la Norvegia, il paese che conferito il premio non appartiene all'UE, ma va bene. Ha colpito anche l'assenza di sei capi di governo dei 27, tra cui quella significativa di David Cameron, primo ministro britannico.
Di Gorka Larrabeiti
Il discorso congiunto di Van Rompuy e Barroso era intitolato: "Dalla pace alla guerra: Una storia europea". Van Rompuy ha sottolineato che l'idea di Europa, ha sviluppato un' "arte del compromesso", Barroso, da parte sua, ha rilasciato due dichiarazioni utili da raccogliere: "[L'UE] è un nuovo ordine giuridico, che non si basa sul rapporto di forza tra le nazioni, ma sul libero consenso degli Stati di condividere la sovranità". E un po' più tardi, parlando della necessità di un'Unione più grande, rivela una chiave di lettura importante dell'atto: "Oggi uno dei simboli più evidenti della nostra unione è nelle mani di tutti. E' l'euro, la moneta della nostra Unione Europea". Già, l'euro. L'Euro e il suo salvataggio, grande mito magistralmente rivelato da Escif.
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Di Gorka Larrabeiti
Il discorso congiunto di Van Rompuy e Barroso era intitolato: "Dalla pace alla guerra: Una storia europea". Van Rompuy ha sottolineato che l'idea di Europa, ha sviluppato un' "arte del compromesso", Barroso, da parte sua, ha rilasciato due dichiarazioni utili da raccogliere: "[L'UE] è un nuovo ordine giuridico, che non si basa sul rapporto di forza tra le nazioni, ma sul libero consenso degli Stati di condividere la sovranità". E un po' più tardi, parlando della necessità di un'Unione più grande, rivela una chiave di lettura importante dell'atto: "Oggi uno dei simboli più evidenti della nostra unione è nelle mani di tutti. E' l'euro, la moneta della nostra Unione Europea". Già, l'euro. L'Euro e il suo salvataggio, grande mito magistralmente rivelato da Escif.
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10 dicembre 2012
L'U€ E' ILLEGALE E ANTIDEMOCRATICA
Due autorevoli voci si sono nuovamente levate a denunciare l'illegalità e
il carattere antidemocratico dell'Unione Europea: il prof. Karl Albert
Schachtschneider in Germania e il prof. Giuseppe Guarino in Italia. Guarino
ha denunciato non solo la dannosità del Fiscal Compact, ma anche la sua
inapplicabilità. La denuncia dell'illustre giurista, anticipata in
occasione della conferenza internazionale dello Schiller Institute e
pubblicata successivamente su Milano Finanza del 28 novembre, "ha subito
generato moltissime reazioni in ambito accademico e in Senato", dove si
è discussa la legge di Stabilità, scrive il quotidiano milanese.
Movisol
Nell'articolo, che riassume uno scritto più corposo, Guarino dimostra che la Commissione Europea e non la Germania è stata la forza trainante dietro tutte le iniziative e le leggi di pareggio di bilancio, e che il regime imposto dal Fiscal Pact è inapplicabile. Viene sottolineato il fatto incontrovertibile che lo stesso Trattato del Fiscal Compact stabilisce (Art. 2,1 e 2) che "il presente trattato si applica nella misura in cui è compatibile con i trattati su cui si fonda l'Unione europea e con il diritto dell'Unione europea". Poiché il diritto vigente dell'UE è l'Art. 126 del Trattato di Lisbona, che stabilisce la legittimità del deficit al 3%, la regola del Fiscal Compact non è applicabile.
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Movisol
Nell'articolo, che riassume uno scritto più corposo, Guarino dimostra che la Commissione Europea e non la Germania è stata la forza trainante dietro tutte le iniziative e le leggi di pareggio di bilancio, e che il regime imposto dal Fiscal Pact è inapplicabile. Viene sottolineato il fatto incontrovertibile che lo stesso Trattato del Fiscal Compact stabilisce (Art. 2,1 e 2) che "il presente trattato si applica nella misura in cui è compatibile con i trattati su cui si fonda l'Unione europea e con il diritto dell'Unione europea". Poiché il diritto vigente dell'UE è l'Art. 126 del Trattato di Lisbona, che stabilisce la legittimità del deficit al 3%, la regola del Fiscal Compact non è applicabile.
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10 ottobre 2012
Václav Klaus: "La distruzione della democrazia in Europa potrebbe essere nella sua fase finale"
“I politici ‘con due facce‘ hanno aperto la porta ad un superstato dell’UE rinunciando alla democrazia”, ha detto il veterano statista ceco Václav Klaus, a Bruno Waterfield. La nuova spinta verso una federazione dell’Unione europea, completa di un proprio capo di Stato e dell’esercito, è la “fase finale” della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione, ha messo in guardiail presidente della Repubblica Ceca.
In un’intervista con il Sunday Telegraph, Václav Klaus avverte che i politici “con due facce”, compresi i Conservatori, hanno aperto la porta ad un superstato UE cedendo democrazia, in quella che è una fuga dalla credibilità e dalla responsabilità verso i loro elettori.
“Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Questo è impossibile all’interno di una federazione. L’UE dovrebbe muoversi in una direzione opposta”, ha detto.
La settimana scorsa, la Germania, la Francia e altri nove dei più grandi paesi d’Europa hanno chiesto di mettere fine ai veti delle nazioni in materia di politica di difesa mentre Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, ha sollecitato la creazione di un presidente europeo eletto direttamente “che nomina personalmente i membri del suo governo europeo”.
26 settembre 2012
MES PER TUTTI!
Riporto anche qui il mio intervento ospitato oggi sul blog di Beppe Grillo,
che ringrazio per lo spazio offerto su un argomento dalle ricadute così
importanti come il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. "Buongiorno, un saluto a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo e ben trovati.
Oggi sono qui per parlarvi di MES, cos’è il MES? Probabilmente molti di voi non lo conosceranno è un fatto, come direbbe Di Pietro, di una gravità inaudita, perché è un meccanismo, il MES è un trattato, che istituisce un’organizzazione finanziaria che influisce pesantemente sulle nostre sorti economiche, ma andiamo con ordine.
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Oggi sono qui per parlarvi di MES, cos’è il MES? Probabilmente molti di voi non lo conosceranno è un fatto, come direbbe Di Pietro, di una gravità inaudita, perché è un meccanismo, il MES è un trattato, che istituisce un’organizzazione finanziaria che influisce pesantemente sulle nostre sorti economiche, ma andiamo con ordine.
NIGEL FARAGE: "TENTERANNO DI INSTAURARE UNA DITTATURA"
Con i crescenti timori riguardo la stabilità dell’eurozona, l’Unione Europea si trova davanti al baratro. Ecco una intervista a Nigel Farage, in cui possiamo sentire la sua opinione riguardo la situazione. Farage sostiene, che nel giro di pochi mesi, si tenterà di imporre una dittatura in Europa.”Francamente, tutto sta cadendo in pezzi. E nel bel mezzo di questa baraonda, la signora Merkel se ne esce dicendo: ‘Il trattato fiscale non può essere rinegoziato, va mantenuto.’ Spero che questo sia uno dei rari casi di umorismo tedesco, perché la baracca non reggerà a lungo“.
Nigel Farage - There Will Be an Attempt to Install a Dictatorship
“Credo che l’euro e il sistema euro siano a conti fatti, la più profonda crisi che abbiamo visto. Siamo in un territorio totalmente inesplorato e caotico. Il controllo della palla è, per qualche motivo, in mano ai tedeschi. Visto che non sono stati in grado di imporre la disciplina hanno pensato che il tratto Merkozy (Trattato di Stabilità) risolvesse tutti i problemi, in questo modo la Germania, infatti, potrebbe dire: ‘Bene Grecia, devi andartene.’ Il fatto è, che una volta “eliminata” la Grecia, i pezzi del domino cominceranno a cadere e questo lo sappiamo benissimo tutti. Dire che si tratta di un casino totale è quanto mai esatto. Non si possono avere le democrazie nazionali e questa nuova forma di governo economica e politica contemporaneamente. Sono già avvenute cose terribili. Il “sistema europa” si è già sbarazzato di due Primi Ministri, democraticamente eletti (Italia, Grecia).
Nigel Farage - There Will Be an Attempt to Install a Dictatorship
“Credo che l’euro e il sistema euro siano a conti fatti, la più profonda crisi che abbiamo visto. Siamo in un territorio totalmente inesplorato e caotico. Il controllo della palla è, per qualche motivo, in mano ai tedeschi. Visto che non sono stati in grado di imporre la disciplina hanno pensato che il tratto Merkozy (Trattato di Stabilità) risolvesse tutti i problemi, in questo modo la Germania, infatti, potrebbe dire: ‘Bene Grecia, devi andartene.’ Il fatto è, che una volta “eliminata” la Grecia, i pezzi del domino cominceranno a cadere e questo lo sappiamo benissimo tutti. Dire che si tratta di un casino totale è quanto mai esatto. Non si possono avere le democrazie nazionali e questa nuova forma di governo economica e politica contemporaneamente. Sono già avvenute cose terribili. Il “sistema europa” si è già sbarazzato di due Primi Ministri, democraticamente eletti (Italia, Grecia).
9 settembre 2012
"FUORI DA QUESTA €UROPA!"
Qualche giorno fa vi ho raccontato che in Cassazione sono state appena presentate due proposte di legge popolare: una per uscire dall'Europa (e rientrarvi negoziando condizioni migliori) e l'altra per seperare le banche d'affari da quelle commerciali.
14 luglio 2012
L'Italia aderisce al patto suicida - approvati l'ESM e il Fiscal Compact
13 luglio 2012 (MoviSol) Ieri il Senato della Repubblica ha approvato il Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) e il Trattato europeo sul Fiscal Compact, due nuovi accordi progettati per mantenere in vita il sistema speculativo globale attraverso l'austerità e la dittatura dei mercati finanziari. Con il sistema dell'euro in via di disintegrazione, i poteri oligarchici sovrannazionali e i loro portavoce nella Troika (BCE, FMI, Commissione Europea) hanno ormai abbandonato ogni pretesa di democrazia e imposto un processo che porterà alla fine di ogni vestigia della sovranità nazionale.
Il Fiscal Compact è l'estensione del Patto di Stabilità, che obbliga tutti gli stati a rispettare i vincoli di bilancio stabiliti a suo tempo dal Trattato di Maastricht. Nel caso italiano significherebbe ulteriori tagli o tasse per circa 40 miliardi di euro all'anno per i prossimi 20 anni. Quello che sta facendo oggi Monti è solo un piccolo assaggio. L'ESM è il fondo salva-stati, che originalmente era previsto venire in soccorso agli stati in difficoltà, agendo come ente indipendente con la forza contrattuale di dettare le linee guide ai governi che accettassero gli aiuti. Non ci sarebbe la possibilità di trattare, di discutere democraticamente con la popolazione, ma solo di eseguire gli impegni presi con qualsiasi mezzo. Nel frattempo gli è stato conferito anche il potere di finanziare direttamente le banche. Quindi non più la maschera di "salva-stati" ma "salva-banche".
20 giugno 2012
L'EUROPA STA SGRETOLANDO LE SOVRANITA' NAZIONALI
Arriva dall’Economist l’ennesima conferma del grave attentato alla democrazia da parte dell’Europa nei confronti degli Stati membri: Corea del Sud, Costa Rica, Uruguay e Isole Mauritius sono tutti Paesi con un indice democratico maggiore del nostro. Ed il Botswana sta peggio di noi per molto poco. Per la precisione siamo al trentunesimo posto, con un peggioramento di 3 posizioni rispetto al 2010 e con una tendenza negativa consolidata negli ultimi anni.
L’Economist Intelligent Unit è una costola del “The Economist” e fornisce periodicamente una guida alla comprensione degli affari a livello mondiale, con analisi e previsioni sugli orientamenti politici, economici e di mercato di circa duecento nazioni, ed alla cui realizzazione collaborano alcune centinaia di esperti. La quarta edizione del report misura il livello di democrazia di oltre 165 Stati alla data di Dicembre 2011, attraverso l’esame di 5 categorie: processo elettorale e pluralismo, libertà civili, funzionamento del governo politico, partecipazione e cultura politica.
Secondo l’analisi dall’EIU, la crisi economica ha contribuito a mettere in ginocchio i principi democratici soprattutto in Europa, attraverso il declino di alcuni comportamenti dei Governi, della partecipazione politica e della libertà dei media.Leggi tutto...
14 giugno 2012
L'Europa centrale e orientale nel «Nuovo Ordine Mondiale»
La globalizzazione e il Nuovo Ordine Mondiale vogliono costruire la propria egemonia attraverso le scuole e le università private
Di Peter Bachmaier
La globalizzazione in senso moderno è iniziata con la liberalizzazione del commercio mondiale e con l’introduzione del neoliberismo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Ciò è strettamente correlato al termine “Nuovo Ordine Mondiale”, coniato dal presidente Bush nel settembre 1990 in un messaggio indirizzato al Congresso USA, dopo il crollo del blocco sovietico; e Bush puntualizzava : “Un nuovo ordine mondiale,…guidato dagli Stati Uniti”. Questo è il sistema internazionale che abbiamo tutt’oggi.
Lo sconvolgimento radicale del 1989 con l’aiuto dell’OccidenteIl cambiamento essenziale nel nuovo ordine mondiale è avvenuto con l’espansione dell’Occidente verso l’Europa centrale e orientale, che fino al 1989 erano appartenute all’impero dell’Unione Sovietica, ma a queste regioni Gorbaciov “aveva rinunciato” il 2 dicembre 1989 alla Conferenza di Malta con il presidente Bush, per cui ora questi paesi fanno parte dell’Impero Occidentale.
Il crollo del blocco sovietico e lo sconvolgimento del 1989 erano dovuti alla intrinseca debolezza del sistema, ma anche al “fattore occidentale”, soprattutto all’offensiva degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Reagan.
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28 maggio 2012
«METREX» : La Megalomania senza limiti del Nuovo Ordine Mondiale
COS'E' “METREX” E COME SI DISGREGANO INSIDIOSAMENTE LE FRONTIERE NAZIONALI
L’”Associazione dello Spazio metropolitano di Zurigo” è
plasmata ad immagine e somiglianza dell’associazione internazionale “METREX”,
la cui missione consiste nel disintegrare le frontiere internazionali e nel
creare nuove regioni sovrastatali, non più controllate democraticamente.
L’Associazione ha sede in Belgio e sottosta dunque alle leggi belghe. I
parallelismi con l’”Associazione dello Spazio metropolitano di Zurigo” sono
eclatanti. Si capisce chiaramente su che basi si fonda l’ideatore dello Spazio
metropolitano di Zurigo, l’ex consigliere di stato Markus Notter.
Horizons et Débats
E’ evidente per tutti coloro che hanno indagato almeno un pochino che il concetto di spazio metropolitano europeo è stato creato dietro le quinte dell’UE. Tutto ciò che contribuisce a dissolvere le frontiere storiche, come i parchi naturali, che vanno oltre non solo le frontiere cantonali ma anche nazionali, come i differenti programmi Interreg, sono il prodotto di pianificatori strategici dell’UE, di una UE in fallimento. METREX è stato creato nel 1996, nel corso di una conferenza di Spazi metropolitani tenutasi a Glasgow, con l’aiuto della commissione europea allo scopo di cancellare le frontiere nazionali, con la scusa eufemistica di una cooperazione più stretta tra gli Spazi metropolitani al di là delle frontiere. METREX cita come padre di questa idea uno “dei più importanti pianificatori europei, l’ecologista e pedagogista Patrick Geddes (1854-1932), che ha concepito il centro della città di Tel-Aviv e si è occupato principalmente della pianificazione delle metropoli.
E’ evidente per tutti coloro che hanno indagato almeno un pochino che il concetto di spazio metropolitano europeo è stato creato dietro le quinte dell’UE. Tutto ciò che contribuisce a dissolvere le frontiere storiche, come i parchi naturali, che vanno oltre non solo le frontiere cantonali ma anche nazionali, come i differenti programmi Interreg, sono il prodotto di pianificatori strategici dell’UE, di una UE in fallimento. METREX è stato creato nel 1996, nel corso di una conferenza di Spazi metropolitani tenutasi a Glasgow, con l’aiuto della commissione europea allo scopo di cancellare le frontiere nazionali, con la scusa eufemistica di una cooperazione più stretta tra gli Spazi metropolitani al di là delle frontiere. METREX cita come padre di questa idea uno “dei più importanti pianificatori europei, l’ecologista e pedagogista Patrick Geddes (1854-1932), che ha concepito il centro della città di Tel-Aviv e si è occupato principalmente della pianificazione delle metropoli.
10 maggio 2012
"In Europa pericolo di rivolte di massa e persino la rivoluzione"
Il leader dell'Independence Party UK, Nigel Farage, in un
discorso al Parlamento Europeo ha detto che le misure di austerita'
decise da Ue e Fmi sono barbare. Le elezioni in Grecia ricordano quelle
in Germania nel 1932. Il Titanic dell'Europa ha colpito l'iceberg.
Bruxelles - Il leader dell'Independence Party britannico Nigel Farage,
in un discorso di 3 minuti al Parlamento Europeo, ha detto che alcuni
paesi Ue potrebbero dover far fronte a "rivolte civili di massa e forse
anche alla rivoluzione in alcuni paesi portati alla disperazione", come
conseguenza delle misure di austerita' causate dalla crisi dell'euro.
22 aprile 2012
UNA POTENTE BANCA ITALIANA PROSPETTA L'ADDIO ALL'EURO!
E’
prossima la fine dell’euro? L’Italia potrebbe presto rispolverare le
lire? Non è un’ipotesi fantascientifica o catastrofista. A certificare
l’elevato rischio del crac, nero su bianco, è un rapporto della seconda
banca italiana consegnato il 4 gennaio 2012 alla Consob. L’analisi
emerge da un documento ufficiale: il prospettivo informativo che ha
fissato il prezzo dell’aumento di capitale a 7,5 miliardi.
Di Gianni Lannes
«Le
preoccupazioni relative all’aggravarsi della situazione del debito
sovrano dei paesi dell’area euro potrebbero portare alla reintroduzione,
in uno o più paesi di valute nazionali o, in circostanze
particolarmente gravi, all’abbandono dell’euro» si legge nel report.
Inoltre, da pagina 66 in poi: «L’uscita o il rischio di uscita dell’euro
da parte di uno o più paesi dell’area euro e/o l’abbandono dell’euro
quale moneta, potrebbero avere effetti negativi rilevanti sia sui
rapporti contrattuali in essere, sia sull’adempimento delle obbligazioni
da parte del Gruppo UniCredit e/o dei clienti del Gruppo UniCredit, con
conseguenti effetti negativi rilevanti sull’attività e sui risultati
operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del
Gruppo UniCredit».
18 aprile 2012
MONTI A NIGEL FARAGE: "LA DEMOCRAZIA DEVE ESSERE SOSPESA"
Intervista a Nigel Farage Deputato europeo, e co-presidente del gruppo Europa della Liberta e della Democrazia
16 aprile 2012
Le Proposte dell’Associazione Riconquistare la Sovranità (1° parte)
Pubblico la prima parte delle Proposte formulate nel Documento di analisi e proposte politiche dell'Associazione Riconquistare la Sovranità.
Le
Proposte: §13 Riconquistare la sovranità; § 14 Combattere e sconfiggere
prima il nemico vicino; poi il nemico lontano. § 15 Recedere dai
Trattati europei: i provvedimenti d'urgenza e le linee strategiche della
politica economica italiana.
***
13. Riconquistare la Sovranità
Che fare? Si impone la piena riconquista della Sovranità nazionale e quindi popolare: per ricollocare la Costituzione al
vertice del nostro ordinamento, affinché torni ad essere il faro
luminoso che guida il popolo italiano nella disciplina dei rapporti
economici; e per attuare uno sganciamento, “culturale” oltre che
politico, dagli Stati Uniti d’America e dalle ideologie che essi hanno
diffuso nel loro esclusivo interesse e a vantaggio del grande capitale.
1 aprile 2012
MES e EUROGENDFLOR: Il vero volto dell'Europa Unita?
Di Andrea Degli Innocenti
Esiste una politica sociale dell'Unione europea? Esistono normative
che fissino un salario minimo, che tutelino i diritti dei lavoratori? La
risposta a queste domande è no, non esistono. L'Europa unita, per come
si presenta adesso, è solo un'unione di tipo finanziario, senza un briciolo di visione sociale condivisa.
Eppure, nonostante la sua ingerenza sulla nostra vita
quotidiana divenga di giorno in giorno maggiore, tale da sovrastare
oramai le decisioni prese dai singoli stati, nessuno si sente in diritto
di pretendere alcunché dall'unione, a livello sociale, di diritti, di
garanzie.
Così, approfittando di quel comune senso di
gratitudine verso l'Europa, vista dai più come un ente portatore di
progresso ed emancipazione, l'Unione ne approfitta per stringere ancora
di più il cappio attorno al collo dei paesi membri.
10 marzo 2012
FESF e MES contro i Popoli d'Europa
In reazione alla crisi greca e di fronte al rischio rappresentato dal contagio delle crisi del debito sovrano, gli Stati membri dell’Eurozona, invece di aggredire il problema alle sue radici, nel maggio 2010 hanno istituito con grande urgenza il Fondo europeo di stabilità finanziaria(FESF). Costituito in Lussemburgo, questo Fondo temporaneo (era previsto che doveva vedere la sua fine nel luglio 2013) [1], è stato concepito per rassicurare i mercati finanziari. Il Fondo ha come obiettivo quello di assicurare la stabilità finanziaria dell’Eurozona, fornendo l’aiuto di urgenza a quei paesi della zona euro in preda a difficoltà finanziarie.
Di Damien Millet, Éric Toussaint e François Sana
CADTM
In buona sostanza, il FESF può fornire capitali freschi ai paesi che si rivolgono al Fondo per ottenere aiuto. Inoltre, ha la possibilità di acquistare i nuovi titoli del debito pubblico emessi sul mercato primario, a condizione che il paese in oggetto metta in opera un programma di austerità molto rigoroso e severo, che fa ricordare il sapore amaro della “salsa Fondo Monetario Internazionale” servita ai paesi del terzo mondo dopo gli anni ’80. [2]
Il FESF può anche intervenire sul mercato secondario, cosa che gli permette di alleggerire del carico le banche che possiedono titoli del debito pubblico dei paesi “a rischio”.
Come si finanzia il FESF? Il Fondo emette obbligazioni che sono garantite dagli Stati membri dell’Eurozona in proporzione della loro partecipazione al capitale della Banca Centrale Europea. Sulla carta, inizialmente la sua capacità di intervento consisteva in 250 miliardi di euro, poi si è arrivati ai 440 miliardi di euro, prima di arrivare ai 1.000 miliardi di euro, il 27 ottobre 2011.
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Di Damien Millet, Éric Toussaint e François Sana
CADTM
In buona sostanza, il FESF può fornire capitali freschi ai paesi che si rivolgono al Fondo per ottenere aiuto. Inoltre, ha la possibilità di acquistare i nuovi titoli del debito pubblico emessi sul mercato primario, a condizione che il paese in oggetto metta in opera un programma di austerità molto rigoroso e severo, che fa ricordare il sapore amaro della “salsa Fondo Monetario Internazionale” servita ai paesi del terzo mondo dopo gli anni ’80. [2]
Il FESF può anche intervenire sul mercato secondario, cosa che gli permette di alleggerire del carico le banche che possiedono titoli del debito pubblico dei paesi “a rischio”.
Come si finanzia il FESF? Il Fondo emette obbligazioni che sono garantite dagli Stati membri dell’Eurozona in proporzione della loro partecipazione al capitale della Banca Centrale Europea. Sulla carta, inizialmente la sua capacità di intervento consisteva in 250 miliardi di euro, poi si è arrivati ai 440 miliardi di euro, prima di arrivare ai 1.000 miliardi di euro, il 27 ottobre 2011.
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MES: il nuovo Dittatore Europeo
MES: il nuovo Dittatore Europeo
9 marzo 2012
MES: il nuovo Dittatore Europeo
Il 2 febbraio 2012, è stato firmato dagli Stati membri dell’Eurozona il Trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Il MES sarà un’istituzione finanziaria internazionale con sede in Lussemburgo. Il suo scopo sarà quello di fornire assistenza finanziaria ai suoi membri (gli Stati membri dell’area euro, colpiti o minacciati da gravi problemi di finanziamento), se indispensabile per la salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area euro nel suo complesso.
Di Michel Collon
Di Michel Collon
InvetigAction
Perché il Meccanismo Europeo di Stabilità MES possa essere emanato, il Trattato che lo istituisce deve essere ratificato dai Parlamenti di 17 Stati membri. Comunque, molti dei passaggi di questo Trattato vengono riconosciuti antidemocratici, e si beffano di principi fondamentali come quello di rendere conto al popolo.
Ai Belgi, da Investig’Action viene raccomandato di reagire inviando la lettera che segue ai loro parlamentari. Diventa indispensabile questa azione anche per gli Italiani!
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Perché il Meccanismo Europeo di Stabilità MES possa essere emanato, il Trattato che lo istituisce deve essere ratificato dai Parlamenti di 17 Stati membri. Comunque, molti dei passaggi di questo Trattato vengono riconosciuti antidemocratici, e si beffano di principi fondamentali come quello di rendere conto al popolo.
Ai Belgi, da Investig’Action viene raccomandato di reagire inviando la lettera che segue ai loro parlamentari. Diventa indispensabile questa azione anche per gli Italiani!
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5 marzo 2012
LA SCOMPARSA DI LIDIA UNDIEMI...DAL WEB
(aggiornato al 07.03.2012 15:15) Nei giorni scorsi la rete sembrava un mare in tempesta, si stava per abbattere lo tsunami dell'ESM (in particolare di una pericolosa modifica di un articolo) su tutti noi, e ogni bravo blogger si affrettava a segnalare la mozione dell'economista Lidia Undiemi, in una frenetica divulgazione a dritta e a manca.
4 febbraio 2012
LA FORZA DEL "NUOVO ORDINE MONDIALE" E' STATA GIA' INOCULATA AI PAESI DEL MONDO
Molti hanno parlato del trattato di Maastricht o del Trattato di Lisbona e di altri trattati, ma pochi hanno LETTO cosa c'è scritto davvero perchè non hanno seguito le disamine del parlamento Europeo e le modifiche ad essi apportate (in peggio per le libertà individuali).
Ma altrettanto pochi eletti sanno del "TRATTATO DI VELSEN" (Olanda).
28 gennaio 2012
Eccovi gli Stati Uniti d'Europa
(Immagine di Josetxo Ezcurra) Mario Monti è lì per costruire l’Europa unita. Politicamente unita, sfruttando le condizioni propizie per la cessione della nostra sovranità. La persegue lui, la persegue Draghi, la persegue la Merkel, Papademos, la perseguono tutti tranne i popoli, che ogni volta cui è stato concesso di esprimersi sul tema hanno bocciato il progetto. Un referendum in Irlanda ha bocciato il Trattato di Lisbona. I referendum francesi e olandesi hanno bocciato la nuova Costituzione Europea. Ogni volta che questo accade, la UE trova un modo nuovo per aggirare la volontà popolare.
Byoblu
La Costituzione Europea, gettata dalla finestra, è rientrata dalla porta dentro al Trattato di Lisbona. L’Irlanda è stata costretta a ripetere il referendum e a votare sì. In Grecia, il referendum sull’austerity è stato impedito dalle banche prima ancora di riuscire ad essere indetto. Come dice Nigel Farage: l’Europa conosce solo due risposte possibili alle consultazioni popolari: “Sì” e “Sì, per favore!”.
La Costituzione Europea, gettata dalla finestra, è rientrata dalla porta dentro al Trattato di Lisbona. L’Irlanda è stata costretta a ripetere il referendum e a votare sì. In Grecia, il referendum sull’austerity è stato impedito dalle banche prima ancora di riuscire ad essere indetto. Come dice Nigel Farage: l’Europa conosce solo due risposte possibili alle consultazioni popolari: “Sì” e “Sì, per favore!”.
In Italia un referendum sulla questione è tabù. Nessuno lo chiede. Nessuno lo concede. Il Trattato di Lisbona è stato ratificato dal Parlamento a Ferragosto del 2008, quando la gente era ebbra di vino. Una questione di mera precauzione, quasi inutile. Se lo avessero ratificato in qualsiasi altro giorno sarebbe stato lo stesso: i media avrebbero parlato della Champions o degli acquisti di Natale in forte calo.
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