29 novembre 2010

IL MASSACRO DELLA CATTEDRALE DI BAGDAD: IMPRONTE SIONISTE OVUNQUE

Prima che USA, Israele e Gran Bretagna scatenassero l’occupazione genocida, distruttiva e fascista in Iraq, sunniti e sciiti, mussulmani e cristiani, arabi e curdi vivevano insieme in un’armoniosa atmosfera di fraternità e unità parallela a quella dell’occupata Palestina prima dell’occupazione sionista del 1948. E’ atroce. Ripugnante. Disprezzabile. Ignorante. Assurdo. Ed erroneo in ogni fondamento di fatto, affermare che i gruppi etnici e religiosi menzionati ora si stiano massacrando a vicenda, quando in realtà sono i criminali dell’esercito dell’occupazione che stanno sterminando tutti.
di Jonathan Azaziah

Dividere l’Iraq lacerandolo e condannandolo ad un inferno di pulizia etnica fu un complotto sionista che è stato originariamente progettato nel 1982 dal consiglire di politica estera israeliana Oded Yinon (1). Le politiche per destabilizzare l'Iraq furono recuperate più tardi e sono apparse riflesse nei documenti chiamati “Clean Break”, scritti dall’assassino di massa Benjamin Netanyahu dalla spia Richard Perle e diversi criminali di guerra sionisti tra cui Douglas Feith, David Wurmser, Meyrav Wurmser e Robert Loewenberg.(2) Agenti del gruppo terroristico internazionale conosciuto come il Mossad hanno operato in Iraq fin dal 1950, quando l'entità sionista ha lanciato una falsa campagna terroristica contro la comunità ebraico-irachena (3). L’obiettivo assoluto dell' illegittima e usurpatrice entità è stata sempre quello di distruggere l’Iraq come nazione, per poter portare avanti il suo sogno del “Grande Israele” e relegare i suoi estremisti coloniali sulle rive dei vecchi fiumi Tigri e Eufrate.

La sanguinosa parodia subita dall’umanità, perpetrata il 31 ottobre 2010, che ha lasciato 58 morti iracheni nella cattedrale di Sayedat al-Nayat a Bagdad (4) non è stata opera di Al-Qaida. Gli uomini armati non appartenevano allo stato islamico dell’Iraq. Coloro che hanno premuto il grilletto non erano neanche iracheni. Il modo migliore per onorare le vittime di tali violenze è sterile rivelare la verità dell'attacco. E la verità è che quel massacro porta le impronte sioniste in tutta la sua sanguinosa struttura.

SITE Intelligence Group: Il portavoce del Mossad.

Dopo i fatti che sfociarono nel massacro, i media dominanti sionisti si sono affrettati ad informare che un ramo di Al-Qaida, conosciuto come Stato Islamico dell’Iraq, era dietro l’orrore. I media hanno avuto l’informazione da un' organizzazione conosciuta come SITE Intelligence Group (%). SITE è la fonte principale usata dai media sionisti che non smettono di vomitare falsità, appartiene alla Sicurezza Interna (USA), di disegno sionista, ed è anche la fonte tramite la quale l’FBI e la CIA ottengono le loro informazioni su questioni arabe e mussulmane.(6) Quando si accusa Israele di qualche crimine, la SITE dice il contrario e i media seguono quello che riporta il SITE. Il SITE è controllato da Rita Katz, ex soldato delle Forze di Occupazione israeliane, con stretti rapporti con il Mossad attraverso il suo rapporto di lavoro con uno dei suoi agenti, Ben Venzke, dell’Intel Center (7), così come con l’FBI (8). Katz, che proviene da una famiglia con profonde radici sioniste e con un padre giustiziato in Iraq a causa delle sue attività di spionaggio per il regime sionista, è arrivata ad ammettere di aver diffuso informazioni false allo stesso governo degli USA sugli “yihadisti”, Al-Qaida ed altri gruppi estremisti islamici (9).

Rita Katz ha collaborato con il suo collega sionista Jane Harman per fare di internet un’arma, fornendo testimonianze sui “terroristi islamici” che la congressista, ardente difensora di Israele, ha presentato di fronte alla commissione del Congresso per ottenere l’approvazione di una legislazione di tipo orwelliano destinata a controllare gli anti-Sionisti e l' attivismo contro la guerra su Internet (10); e in questo modo Katz è riuscita a violare la privacy di centinaia di statunitensi mussulmani nelle loro moschee, centri comunitari e altri servizi sociali, spiandoli illegalmente in nome del governo degli USA, motivo per il quale attualmente è querelata da varie organizzazioni (11). Si ritiene che l’ex soldato israeliana è una protetta del sionista Steve Emerson (12), l’infame propagandista xenofobo dell’islamofobia, “pulitore” dei crimini sionisti contro i palestinesi e creatore del film di propaganda ripugnante,Jihad in America”(13). 

L’organizzazione del SITE ha il sostegno dei killer assettati di sangue della Blackwater, adesso conosciuti come XE (14), responsabili di uccisioni di civili in tutto l’Iraq occupato, incluso l’atroce massacro di Piazza Nisour (15).
Rita Katz è un’ultrasionista che lavora chiaramente come attivista della “guerra contro il terrore” inventata dagli israeliani che hanno preso ormai milioni di vite nei territori arabi e mussulmani. Le sue bugie hanno colpito direttamente l’Iraq, perché ha cercato di seminare la divisione diffondendo bugie sull’attività della CIA su Osama Bin Laden, morto ormai da tempo, e la popolazione sciita della nazione occupata (16). E’ una nociva propagandista le cui parole, scritti ed azioni sono completamente immersi in equivoche falsità che beneficiano l’usurpatore regime di Tel Aviv e la cui organizzazione, il SITE, è una frode assoluta ed un fronte manifesto del Mossad. Solo gli incoscienti, muti, sordi e ciechi saranno incapaci di vedere le sue bugie.

Lo Stato Islamico dell’Iraq non esiste
Al-Qaida non esiste. Va ribadito con enfasi: Al-Qaida. Non. Esiste. Anche le note agenzie di notizie pro-israeliane, come la BBC, hanno ammesso questo fatto innegabile attraverso un documentario che hanno trasmesso, nel quale agenti della CIA ammettono che l’organizzazione “terrorista” è una pura invenzione (17). Il gruppo di propaganda sionista prima menzionato, il SITE Intelligence Group, ha informato che lo Stato Islamico dell’Iraq è collegato ad Al-Qaida. Ma se Al-Qaida non esiste: come può lo Stato Islamico dell’Iraq essere collegato ad esso? La risposta è semplice: Lo Stato Islamico dell’Iraq neanche esiste. Qualcosa che esiste non può essere collegato a qualcosa che non esiste; tali nozioni sono il colmo della mancanza di logica e del ridicolo. Lo stesso esercito statunitense, e quello che potrebbe essere più sorprendente, uno dei suoi generali della brigata, hanno dichiarato che il leader del presunto Stato Islamico dell’Iraq, Omar al-Baghdadi, è un invenzione.(18) Gli ufficiali hanno continuato a dichiarare che avevano bisogno di dare “un volto iracheno ad un gruppo terrorista gestito dall’estero”. Tipico.
SITE è un’azienda fantasma dell’intelligence israeliana. Al-Qaida e lo Stato Islamico sono fallace inventate dai sionisti. La domanda continua ad essere la seguente: “Chi ha perpetrato l’atroce massacro che ha ucciso 58 persone e ferito altre 78 nella cattedrale di Sayedat al-Nayat?

Karada: Rastrellando mercenari e agenti israeliani

Il distretto di Karada di Bagdad, dove è situata la cattedrale di Sayedat al-Nayat, è un quartiere misto composto da sunniti, sciiti e cristiani che hanno dovuto soffrire un’atrocità dopo l’altra dagli invasori da quando è cominciata la selvaggia occupazione sionista. Nel marzo del 2008, Karada è stata scossa da due esplosioni di ordigni improvvisati (IED, sigle in inglese) che hanno ucciso 68 innocenti e ferito altri 150 (19). Nel settembre del 2008, Karada è stata scossa fino alle sue fondamenta quando cinque auto bombe e vari IED sono esplosi e persero la vita 27 innocenti e feriti altri 84 (20). All'inizio di quest’anno, un' autobomba ha scosso Karada portandosi via 18 vite e ferendo altre 80 persone (21). Nell’estate del 2009, le chiese di Karada sono state attaccate ripetutamente, incluso un triplo attacco con IED nel mese di luglio che ha ucciso 4 persone e ne ha ferite 20 (22)

Come succede con ogni bomba, sequestro, rapina, stupro, aggressione e omicidio nell’Iraq occupato, nè le maliziose forze occidentali degli USA e Regno Unito nè le forze- burattino del disgraziato regime iracheno- hanno arrestato ad un solo sospettato. Tutte le esplosioni avvenute a Karada (così come in qualsiasi altro posto in Iraq) sono stati il risultato di IED e autobombe. I media sionisti hanno diffuso la ridicola teoria che le auto bomba sono l’opera di kamikaze "militanti islamici" e che i IED sono esplosivi elaborati da zero dagli stessi militanti. Questo è un insulto a chiunque abbia un cervello che funzioni. La sofisticata e distruttiva forza di un IED, così come la meticolosità e collocazione strategica delle autobomba in tutto l’Iraq, specialmente Karada, può essere solo opera di un unico gruppo nel mondo: il Mossad (23).

A fine settembre 2003, un appaltatore privato dell’esercito chiamato Zapata Engineering ha cominciato ad operare nell’Iraq occupato con un contratto del Pentagono per il valore di 200 milioni di dollari; la sua funzione era quella di distruggere le munizioni irachene inservibili e conservare quelle che fossero in buon uso in luoghi sicuri statunitensi (24). Zapata Engineering ha ricevuto un altro contratto di circa 32 milioni di dollari a febbraio del 2004 dall' Army Corps of Engineers (25). Ma, la relazione tra l’esercito occupante statunitense e Zapata si inaridì nel 2005 quando i Marines arrestarono 19 dei suoi impiegati dopo aver sparato su posti di blocco americano (26). I contrattisti di Zapata portavano armi illegali, che l’esercito statunitense identificò come armi anti-carro (27). Le armi identificate erano carabine della Rafael Advanced Systems Limited, la principale fabbrica di armi d’entità sionista (28).Quando i marines fermarono gli impiegati di Zapata, i detenuti hanno affermato che erano stati umiliati e che i marines avevano strappato dai loro colli i loro medaglioni religiosi, il simbolo che appariva in quei medaglioni era una stella a sei punte della bandiera d’entità sionista (29).

Analizzata al microscopio, la Zapata Engineering si rivela come un’azienda sionista con sedi nel North Carolina, Hawai e Tel Aviv (30). Zapata è socia della Rafael Advanced Systems nella produzione di IED, nella quale la Rafael produce lo IED (molti dei quali sono dotati di punte all'uranio impoverito), così come la tecnologia di neutralizzazione che vende agli USA (31), e Zapata costruisce semi automatiche (32). Forze di occupazione israeliane sono state chiamate in Iraq da soldati statunitensi di alto rango per aiutare gli USA a “combattere” il problema di IED (33). Questi IED hanno una potenza tale che possono alzare dal pavimento un carro armato di 70 tonnellate e perforare l’armatura militare; la Resistenza irachena si è resa conto dell’alto livello sofisticato di questi esplosivi per uccidere, e ha messo in chiaro che nessun gruppo iracheno ha la capacità di montare quei dispositivi, anche se le agenzie dei servizi segreti e dell’intelligence estera dicono di si (34). Anche se la Zapata Engeering non opera più ufficialmente in Iraq, continuano ad esserci i loro IED legati alla Rafael Advanced Systems, causando stragi tutti i giorni tra gli innocenti dell’Iraq occupato.

È fondamentale notare che prima dell'occupazione orribile occidentale che ha avuto inizio nel 2003, in Iraq non esplodevano autobombe. Ma dopo il 20 marzo del 2003, così come i IED sionisti, le auto bombe sono diventate uno degli incidenti che gli iracheni si sono visti costretti ad affrontare quasi ogni giorno a causa di un’illegale e barbara occupazione. Sarebbe un mostruoso errore collegare quegli attacchi con una persona diversa dagli occupanti che hanno lanciato questa follia selvaggia sulla testa del vecchio Iraq.

Contrariamente all' hasbara (propaganda) sionista e a tutta la spazzatura vomitata dalle bocche dei burattini degli USA contro il regime iracheno, le autobomba non sono frutto del lavoro di kamikaze, sono frutto del lavoro del Mossad, collaborando intimamente con le forze di occupazione (35). Di fatto, l’auto bomba è diventata la firma del regime sionista quando perpetra omicidi e operazioni terroristiche. L’auto bomba è l’arma che hanno ammesso di aver usato per uccidere il Comandante della Resistenza Libanese, il martire Imad Mughniyeh (36). L’entità sionista ha usato anche l’auto bomba per uccidere l’ex primo ministro libanese Rafiq Hariri, come ha rivelato il Segretario Generale dell’Hizbollah Hassan Nassrallah (37). 
E’ l’arma che il sanguinario regime usurpatore ha usato per uccidere un combattente della Resistenza nell’illegale assediata Gaza la scorsa settimana (3).
E’ l’arma che il Mossad ha usato per uccidere al Grande Ayatollah Sayyed Muhammad Baqir al-Hakim, un feroce critico dell’occupazione statunitense (che era molto lontano dal condividere la ripugnante e traditrice natura della sua famiglia), nel bombardamento in massa della Moschea dell’Iman Ali durante il quale sono stati massacrato 125 innocenti oltre all’Ayatollah (39). Ed è l’arma usata nella campagna di omicidi in corso contro le forze di sicurezza e la polizia irachena (40); esattamente lo strumento con il quale l’esercito occupante israeliano ha addestrato alle forze speciali degli USA partecipando loro stessi in azioni di morte e di distruzione facendosi passare per consulenti (41).

Non è per nulla un caso che pochi mesi dopo l'inizio della occupazione illegale dell'Iraq, Israele ha aperto un Centro Israeliano degli Studi per il Medio Oriente a Bagdad. Vari professori universitari si sono ammalati vedendo che nella stessa capitale irachena si stabiliva un’entità satellite sionista, e dissero senza ombra di dubbio che serviva come copertura al Mossad (42).
Mussulmani e cristiani si sono uniti contro questo rifugio del Mossad ed hanno resistito fermamente rifiutandosi di cooperare con l’entità sionista e con gli USA (43). Una settimana dopo l’apertura del Centro israeliano, il quartier generale delle Nazioni Unite a Baghdad è stato distrutto dal Mossad con l'aiuto della CIA (44). Si è potuto cogliere al Mossad mentre viaggiava per Bagad su Suv blindati (45). La Resistenza irachena ha ucciso 4 agenti sionisti nel 2005, quando sono stati scoperti a rubare oggetti archeologici e collocare auto bombe (46). La prova che il Mossad pullulava in tutto l’Iraq, principalmente a Bagdad con IED e auto bomba per trasformare l’Iraq in uno stato diviso, è spettacolarmente stupefacente: il Grande Ayatollah Sayyed Ali Jamenei, il leader della Rivoluzione islamica in Iran, ha affermato che Washington D.C e Tel Aviv costruiscono le “profonde radici di tutte le operazioni terroristiche in Iraq”(47.

Non solo Karada è piena di parassiti illegali occupanti della Palestina, ma anche di mercenari e contrattisti privati, i “cowboy” in affitto degli USA, in genere ex militari, che sparano impunemente e non mostrano alcuna pietà a nessuno. Karada è stata aggredita dall’United Resources Group, che ha ucciso due innocenti donne irachene nel 2007 (48). È stata attaccata dall’ALMO, quando i mercenari, dall’interno di quattro convogli, hanno aperto il fuoco contro i civili ferendo una donna irachena di nome Roba Taha (49). I vicini di Karada sono stati terrorizzati niente di meno che dall’infame Blackwater, adesso conosciuto come XE (50). Dyncorp ha le sue basi nel centro di Bagdad (51), a poca distanza da Karada ed i suoi mercenari hanno terrorizzato tutta Bagdad e, a novembre del 2007, uccisero un tassista iracheno (52). Nel 2009, c’erano più di 132.000 appaltatori privati dell’esercito operanti in Iraq (53), come parte di 27 aziende militari private (54). 

Karada, un posto dove i gruppi religiosi vivevano pacificamente tra di loro, subiscono dal 2003 le esplosioni delle bombe messe in tutti gli angoli dagli agenti dell’entità sionista, mercenari e occupanti stranieri. Le impronte di Tel Aviv e dei contrattisti militari privati vengono alla luce per mettere in moto la decostruzione delle storie offerte dai media ufficiali sionisti e scoprire l’inganno dell’attribuzione dell’attacco contro la cattedrale di Sayedat al-Nayat.

Il massacro, le sequele e la scoperta di Maliki

E’ molto preoccupante che il terribile spargimento di sangue nella cattedrale di Sayedat al-Nayat cominciasse con la presunta esplosione di un' autobomba e quattro IED dai “militanti” prima di assaltare la chiesa e prendere ostaggi (55).
In seguito, ci fu un sanguinosa battaglia durata più di 4 ore prima che le forze di sicurezza irachene tagliassero la luce ed entrassero nella chiesa per catturare gli assassini e salvare gli ostaggi. 41 cristiani che si trovavano all’interno della chiesa, tra di essi due sacerdoti, giacevano uccisi; 12 poliziotti sono morti nello scontro a fuoco; e cinque persone innocenti sono morte a causa dell’auto bomba e IED.
Anche se le forze di occupazione statunitensi hanno emesso immediatamente un comunicato dicendo che erano sul palco solo come consulenti per fornire lavoro di riconoscimento, intelligence e controllo, vari testimoni presenti ed un giornalista hanno visto che domenica notte fuori dalla chiesa almeno tre soldati statunitensi, equipaggiati per l’attacco, così come elicotteri statunitensi (56).

Le forze della sicurezza irachene arrestarono cinque sospetti ed hanno affermarono che solo alcuni di essi non erano iracheni(57), i racconti dei testimoni dicono che nessuno di loro era iracheno, che nessuno di loro parlava arabo nè un dialetto iracheno e nè con accento iracheno; i sospetti parlavano in lingua araba classica cosa che rende difficile calcolare da dove provenissero (58).Inoltre, le autorità irachene che indagavano sul massacro hanno scoperto sei passaporti stranieri; 3 dello Yemen e 3 dell’Egitto (59). Le autorità irachene hanno scoperto inoltre che gli aggressori hanno potuto superare i controlli della sicurezza occupante perché erano vestiti come mercenari della compagnia di contrattisti stranieri (60), e a parte i passaporti, avevano identità false.(61)
Il criminale di guerra, traditore e burattino degli USA, Nuri al-Maliki identificò subito i tragici avvenimenti come opera di Al-Qaida e in modo ridicolo, ha identificato se stesso come un “iracheno onorabile” che era scioccato dai fatti (62). Non c’è niente di onorevole nel vendere i tuoi stessi compatrioti agli invasori; al-Maliki è una disgrazia per il popolo iracheno, e invece di proteggere gli innocenti che sono massacrati dalle bombe sioniste e le barbare tattiche oppressive statunitensi, si dedica a proteggere George Bush affinché non gli tirino una scarpa. 
Al-Maliki ha usato il massacro della cattedrale di Karada come pretesto per chiudere il giornale Al-Baghdadia; una pubblicazione che si muoveva continuamente per offrire la testimonianza viva e coraggiosa di testimoni degli eventi, dando una voce agli stessi iracheni per criticare l’opposizione e la collaborazione del governo iracheno con la stessa. (63)

Potrebbero esserci solo due teorie logiche ed intelligenti dalle prove trovate: che gli assalitori misteriosi che hanno fatto irruzione nella cattedrale Sayedat al-Nayat ed eseguirono il massacro non erano vestiti da appaltatori militari privati, ma erano appaltatori militari privati alle dipendenze di una delle agenzie prima menzionate; o che il massacro è stata un’opera sinistra del Mossad. La prima teoria è debole, i contrattisti militari privati sono dei mercenari, non si dedicano abitualmente ad orchestrare complicate operazioni sotto false flag; ma, la seconda teoria è perfettamente plausibile, e come il movimento della Resistenza Libanese di Hezbollah ha osservato di recente in un comunicato che condannava il massacro: “il crimine ha tutte le impronte sioniste dello schema sionista che cerca di frammentare la regione e trasformarla in entità scontrate per così poterle dominare”(64)
Il Mossad ha la capacità di duplicare  qualunque passaporto di qualsiasi nazione con la tecnologia a disposizione di una base militare israeliana di Petah Tikva, in questa installazione vengono creati passaporti  di prima qualità, passaporti di media qualità e false identificazioni per tutte le operazioni internazionali (65). Il caso più recente del Mossad è stato quello di fare passaporti per portare avanti le sue operazioni assassine: l’uccisione del comandante di Hamas, Mahmud al-Mabbhoud a Dubai (65). Conoscere l’arabo è stato un requisito  per un bel po' di tempo (67) per trasformarsi in agente del Mossad (e un agente della CIA in questo caso), ed è per quel motivo che fino ad oggi, il distruttivo gruppo terrorista israeliano pubblica offerte di lavoro per linguisti che parlino arabo (68). L’uso di un' auto bomba e di IED sono stati sufficienti per dimostrare senza ombra di dubbio che gli uomini mascherati appartenevano al Mossad.

Supreremo il limite massimo di stupidità se credessimo che le forze d’occupazione statunitense, che avevano un posto di blocco vicino alla cattedrale, oltre ad elicotteri che sorvolavano la cattedrale e la zona intorno in operazioni di ricognizione, avrebbero permesso che “militanti islamici” perpetrassero operazioni di “martirio” e prendessero ostaggi prima che qualunque autorità ne sapesse qualcosa. Gli USA non permettono neanche ai bambini di passare un posto di blocco, senza registrarli e violarli, quindi, sarebbe ragionevole pensare che avrebbero permesso a mercenari armati fino ai denti di passare senza neanche un controllo? Sciocchezze.

Come il defunto Grande Ayatollah Sayyed Muhammad Hussein Fadlallah disse non molto prima della sua morte, tutta la violenza in Iraq è legata all’”occupazione”, ha detto anche che “l’entità sionista agisce attraverso la sua influenza politica e servizi dell’intelligence per mantenere diviso l’Iraq”(69). L’esercito statunitense ha permesso che gli aggressori passassero attraverso quel checkpoint perché era coinvolto e sapeva dell’imminente attacco, come ha sempre fatto. Anche se non ci sono prove dirette che i “cowboy” fossero israeliani, tutte le prove idiziarie vanno in un’unica direzione da dove sono venuti: il regime razzista usurpatore di Tel Aviv.

Una teoria basata nella logica e nei fatti 

L’attacco del 31 ottobre contro la cattedrale a Karada è stata una false flag eseguita dall’organizzazione terroristica del Mossad, con l’aiuto delle forze di occupazione statunitensi e la connivenza di alcuni elementi delle forze della sicurezza del regime burattino dell’Iraq. L'intenzione era che l'attacco contro i cristiani iracheni apparire come un colpo di stato da "islamisti radicali" al fine di seminare la discordia e la divisione tra mussulmani e cristiani e terminare la relativa pace che la gente di Karada aveva ottenuto nonostante l'occupazione illegale, inviando una parte in più dell’Iraq nel caos assoluto. Le forze statunitensi hanno permesso l’accesso agli agenti del Mossad nella chiesa, che portavano artiglieria e armi progettate da Israele, proteggendoli dall'alto con i loro elicotteri; questa copertura ha permesso loro di scatenare l'inferno per ore su innocenti che si trovavano all'interno della cattedrale di Sayedat al-Nayat prima che l’esercito della sicurezza irachena potessero fermarli.

Gli operatori del Mossad, che portavano documenti prodotti in un baluardo dell' intelligence israeliana nei territori occupati della Palestina, hanno abbandonato i loro passaporti egiziani per dare l’illusione che si trattava di “estremisti islamici”, così come i passaporti dello Yemen col fine di supportare anche la trama sionista dell’amministrazione Obama per invadere questo stato del Golfo basandosi su menzogne.
Per completare la fraudolenta operazione, sono stati arrestati gli agenti, nascondendo la loro identità alla stampa, e credo che continueranno a nasconderla. Al-Maliki, cercando il sostegno statunitense all'impasse della ripugnante farsa delle elezioni irachene, si è sforzato di attribuire l’attacco ad Al-Qaeda, nonostante la totale mancanza di prove, e con la benedizione degli USA ha chiuso un giornale che è stato una spina nel fianco della sua amministrazione- burattino e dell’occupante per anni. 58 innocenti sono morti, 78 sono rimasti feriti. Nessuna menzione sul Mossad, Israele o addirittura la complicità americana nel reato da parte di qualsiasi organizzazione sionista dei media. L’Islam calunniato nuovamente. Il sangue iracheno versato di nuovo. Gli assassini scappando dalla giustizia. Le famiglie dei martiri indignati, confuse e sconcertate. Missione sionista compiuta.

Conclusione: divisione settaria o l'illusione di essa? 

Una delle peggiori tragedie del genocidio in Iraq è lo sterminio quasi totale dell'antica comunità cristiana della Mesopotamia; ma, i media appena hanno nominato il suo sistematico annichilimento.
E’ una vergogna.
I Cristiani Caldei sono stati oggetto di un'aggressione violenta dagli operatori del Mossad e da gruppi mercenari sionisti cristiani a Ninive, Irbil, al-Hamdaniya, Bartella, Talasqaf, Batnaya, Bashica, Elkosheven, Aqrah, e Mosul (70). I funzionari statunitensi sono stati informati dai loro padroni israeliani che la popolazione cristiana in Iraq aveva avuto un ruolo decisivo nella lotta contro i britannici e la loro monarchia fantoccio prima della rivoluzione del 14 luglio del 1958; consigliando loro che l'eliminazione dei cristiani come entità contraria all’occupazione, poteva essere qualcosa di così decisivo che è stato uno dei motivi per cui gli Stati Uniti ha creato un esercito fantoccio di 200.000 uomini, quasi interamente sciita, affinchè gli squadroni della morte della CIA li guidassero per la completa eliminazione della popolazione cristiana (71). 

Mentre la CIA ed il suo esercito fantoccio di traditori terrorizzavano i civili cristiani iracheni, il Mossad lanciava una campagna di omicidi in massa contro gli intellettuali, uccidendo 530 scienziari ed accademici, diversi di loro cristiani caldei e assiri. La maggior parte di questi intellettuali sono stati uccisi nelle università di Bagdad e nelle università della provincia del sud di Bassora (72). Le operazioni killer proseguono in questo stesso momento contro i cristiani dell’Iraq: meno di due settimane dopo il massacro di Sayedat al-Nayat, il 10 novembre, hanno ucciso 5 cristiani e ferito altri 20. Le bombe che causarono la morte di innocenti sono state collegate a “militanti sunniti”, ma un esame più minuzioso dei fatti rivela che la causa della tragedia furono una decina di bombe collocate sui bordi delle strade (73). Questi tipi di bombe sono conosciuti anche come IED, IED = Mossad. 

I musulmani di tutto il Medio Oriente, specialmente nello stesso Iraq, hanno mostrato la loro solidarietà con i loro fratelli cristiani mentre che le nazioni sioniste occidentali li hanno incentivati ad andarsene dalla loro terra ancestrale. E’ necessario respingere tale divisione; è un altro complotto sionista per dividere l’Iraq.
Il dipartimento di Stato e la CIA hanno approfittato dei funzionari “sunniti” che in un altro tempo sono serviti come consiglieri segreti di Saddam Hussein, formando squadre di operazioni segrete destinate a localizzare e annichilire i movimenti della resistenza sciita; quella squadra si è trasformata in un’agenzia dell’intelligence chiamata Direzione Generale di Sicurezza ed era guidata dal traditore e macellaio, Iyad Allawi (74). Gli USA hanno armato anche varie milizie “sunnite” affinchè attaccassero le forze della polizia irachena, a maggioranza sciita, così come per indebolire i combattenti della Resistenza sciita irachena facendoli scontrare con le forze d’occupazione statunitense a Bagdad (75). La CIA ha stabilito un altro gruppo fantoccio dell’intelligence integrato da funzionari “sunniti” del regime di Saddam per schiacciare la Resistenza sciita e sunnita a Samarra, una città santa per gli sciiti, rispettata dai sunniti e abitata pacificamente e fraternamente da entrambi (76). Le forze della polizia “sciita” di Malaki, su richiesta dell’occupante statunitense hanno schiacciato la Resistenza sciita all'interno Bagdad, massacrando centinaia di innocenti sciiti iracheni (77).

Gli Stati Uniti hanno fornito armi e ingenti quantità di fondi per i Figli dell’Iraq, una milizia “sunnita” che ha combattuto contro la Resistenza sciita e sunnita in tutta la nazione occupata (78). Gli USA hanno creato un’altra milizia “sciita”, l’Esercito Zulfiqar, per neutralizzare l’esercito del Mahdi de Muqtada al –Sadr, uccidendo brutalmente decine di ufficiali sadristi (79). L’Organizzazione “sciita” Badr è stata sempre un partner ben disposto ed anche felice dell’occupazione statunitense; non solo sono stati coinvolti profondamente nell’arresto, tortura e uccisione dei combattenti della Resistenza sunnita ma anche della Resistenza sciita, principalmente dell’esercito del Mahdi, uccidendo molti dei suoi combattenti nel 2006 (80). L’organizzazione militare curda dei Peshmerga è un altro collaboratore felice e ben disposto  verso l’occupazione illegale statunitense in Iraq, ed hanno lanciato mortali attacchi contro i combattenti della Resistenza irachena, sunniti, sciiti e laici. I Peshmerga sono totalmente addestrati, armati e finanziati dall’entità sionista, e sono varie le compagnie private israeliane che agiscono nel Kurdistan iracheno, fornendo consulenza e intelligence ai collaborazionisti curdi. (81)

Il Grande Ayatollah Ahmad al-Husseini al- Baghdadi, un feroce critico dell’occupazione statunitense e israeliana in Iraq, così come marionette e traditori che attualmente occupano il governo iracheno, ha emesso vari comunicati in un’intervista di tre anni fa che sono fondamentali per comprendere il presunto settarismo; l’Ayatollah ha sottolineato che quando gli occupanti statunitensi si scontrano con l’aumento della Resistenza irachena, avrebbero stabilito degli squadroni della morte collaborazionisti e guidati dall’intelligence degli USA per screditare l’autentica Resistenza irachena.(82)
Quando un' organizzazione “sciita” appoggiata e finanziata dagli USA uccide un sunnita, non è un sciita ucciso ma un sunnita, non è la violenza settaria, sono gli Stati Uniti uccidere un sunnita. Quando una milizia “sunnita” allenata e finanziata dagli USA uccide un sciita, non si tratta di un sunnita ucciso da un sciita, non è violenza settaria, si tratta degli USA che uccidono uno sciita. Quando uno squadrone della sicurezza curda armato da Israele e sostenuto dagli USA uccide un arabo, non si tratta di un curdo che uccide un arabo, non è un uccisione basata sull’odio etnico, sono gli USA che uccidono arabi.

Quando un gruppo di mussulmani, appoggiati e finanziati dagli USA, armati da Israele uccidono cristiani, o gruppi di “cristiani” uccidono mussulmani, non si tratta di mussulmani che uccidono cristiani, o cristiani che uccidono mussulmani, non è violenza settaria, si tratta degli USA e di Israele che uccidono mussulmani e cristiani. Quando il repressivo dittatore Saddam Hussein, appoggiato e addestrato dalla CIA, ha oppresso brutalmente gli sciiti dell’Iraq per un decennio, compresa la tortura e l'uccisione selvaggia del Grande Ayatollah Muhammed Batir al-Sadr e sua sorella, Sayyeda Amina Bint al-Huda, non si trattava di violenza settaria; era terrorismo di stato patrocinato dagli USA. Queste organizzazioni “settarie” non solo uccidono innocenti al di fuori delle loro “sette” o gruppi etnici; uccidono chi critica l’occupazione ed il governo fantoccio e chi i loro padroni statunitensi dicono di uccidere. I regimi sono autoritari e totalitari, non settari.

Tutti questi gruppi ricevono ordini dalla Task Force 121, lo squadrone della morte dell’elite della CIA che è nell’Iraq dal 2003 (84), e del Mossad, i crimini di quei traditori iracheni impallidiscono in confronto ai crimini tossici degli occupanti americani e sionisti, ma la loro cancerogena collaborazione, ha contribuito immensamente alla distruzione dell'Iraq.
Questi sono coloro che si proclamano accanto agli oppressi, coloro che affermano di agire col cuore per l'interesse dell'Iraq, mentre in realtà predicano una ripugnante, odiosa e negativa propaganda e settarismo di disegno sionista, deviando l’attenzione dei crimini commessi in Iraq verso certi gruppi etnico-religiosi invece dei criminali sionisti, statunitensi e britannici che hanno ucciso 1,5 milioni di innocenti tra uomini, donne e bambini iracheni. Tutte queste detestabili persone non hanno mai menzionato le dichiarazioni del popolo iracheno nel 2003: 
“Siamo fratelli, sunniti e sciiti, non abbiamo la nostra patria in vendita” (85). Neanche quei libertini dedicati all’odio nominano mai i sunniti e sciiti che si tenevano uniti a Bagdad un anno dopo l’occupazione per informare l’occupante che la sua strategia del "divide et impera" era fallito miseramente (86).
Nè questi immmorali e autounti della geopolitica nominano mai i mille sciiti che diedero il loro sangue ai loro fratelli sunniti che erano stati brutalmente assediati dall’occupante statunitense a Falluya (87). Mai questi indegni e deliberatamente viziosi hanno mai menzionato l’appoggio in massa mostrato ai leaders della Resistenza sciita irachena dai sunniti iracheni durante quello che il brutale occupante chiamò insurrezione (88). Mai hanno menzionato quei vergognosi venditori ambulanti di dannosa propaganda contro gli uomini, donne e bambini di una resistenza unificata sunnita-sciita-irachena per lottare insieme, perché la fede forte li ha uniti tutti (89). Non hanno mai menzionato quelle patetiche e bugiarde bocche che più di 300.000 iracheni sunniti e sciiti si riunirono a Bagdad in una marcia organizzata in forma congiunta dal movimento al-Sadr e l’Associazione di Accademici Mussulmani per protestare contro l’occupazione e sconfiggere i miti della divisione in Iraq (90). E non hanno mai menzionato tutti questi ignobili, falsi e inutili idioti che sunniti e sciiti hanno manifestato insieme ancora una volta per dare il loro sostegno alla profanata comunità cristiana irachena (91). 

Alcuni gruppi selezionati di collaborazionisti non equivalgono alla violenza “settaria” quando la maggior parte della popolazione civile si mantiene unita contro l’occupazione; quei gruppi equivalgono al sionismo e sono le marionette nel complotto per mutilare irrevocabilmente l’Iraq. Tutti i gruppi religiosi ed etnici dell’Iraq hanno sofferto indicibili, inimmaginabili genocidi dolori e sofferenze da quando è cominciata l’occupazione sionista in Iraq (92); questo è qualcosa che mai si dovrebbe dimenticare. Non si deve mai dimenticare che l’annichilimento dell’Iraq è opera degli israeliani, britannici e statunitensi.

Non dicano di essere contro il settarismo quando in realtà lo stanno diffondendo. La loro gigantesca ipocrisia è leggendaria e incredibilmente facile da cogliere, analizzare, ricostruire e rivelare per la stupidità che comporta.
Questa è una conclusione scontata da prima che i xenofobi conservatori, i propagandisti liberali e gli esperti in hasbara sionista emergessero dal nulla incolpando della tragedia del Sayedat al-Nayat il settarismo e le “volatili” tensioni religiose. Questa goffa tattica è quella che i mostri sionisti hanno costantemente utilizzato per decenni. Si usa per dipingere come barbari i popoli arabi e musulmani; come animali selvaggi che si uccidono tra di loro per insignificanti differenze etnico-religiose e minuscole dispute territoriali. E’ l’attività principale della loro campagna di disumanizzazione che hanno messo in atto da quando è iniziata l’ingerenza sionista in Medio Oriente più di un secolo fa. E’ il punto algido della villaneria; l'apice della più maliziosa delle falsità. Non c’è una divisione settaria nell’Iraq, ma una mera illusione della stessa. In realtà l’unico settarismo che esiste quando si parla di occupanti e del popolo originario che occupano è la setta degli oppressori e la setta degli oppressi.

Forse tra tutti, tra gli iracheni e i loro fratelli esseri umani nati fuori, possiamo un giorno liberare l’Iraq, liberare la terra dei profeti, santi, martiri, eruditi, poeti, matematici e donne e uomini degni e giusti, liberare da tutti gli oppressori.

NOTE:
(1) “A Strategy For Israel In The Nineteen Eighties”, di Oded Yinon.
(2) “Israel Crosses The Line”, di Justin Raimondo; “http://original.antiwar.com/justin/2006/07/14/israel-crosses-the-line/”, di Stephen Walt y John Mearshimer.
(3) “Ben-Gurion’s Scandals: How The Haganah And The Mossad Eliminated Jews”, di Naeim Giladi.
(4) “Death Toll Rises To 58 In Baghdad Church Attack”,  Xinhua News Agency.
(5) “Priests Among 46 Christians Killed In Iraq Hostage Drama”,  Khalil Murshadi, Yahoo! News.
(6) “Is Israel Controlling Phony Terror News?”.  Gordon Duff y Brian Jobert, Veterans Today. (7) “Bin Laden Is Dead; Long Live ‘Bin Laden’”,  Maidhc O Cathail.
(8) “Terror Watch: How Clarke ‘Outsourced’ Terror Intel”,  Mark Hosenball y Michael Isikoff, Newsweek.
(9) “Private Jihad: How Rita Katz Got Into The Business Of Inventing Muslim Terrorists And Hystericizing America”,  by Benjamin Wallace-Wells, The New Yorker.
(10) “Using The Web As A Weapon: The Internet As A Tool For Violent Radicalization And Homegrown Terrorism”, Federazione di scientifici nordamericani.
(11) “The Terrorist Hunter Speaks”,  Kathryn Jean Lopez, National Review.
(12) “Mideast Analysis, Fast And Furious”,  Robert F. Worth, The New York Times.
(13) “First Amendment Or Israel First”,  Mohamed Khodr.
(14) “Contrived Propaganda Tapes Reveal War On Terror Fraud”,  Paul Joseph Watson.
(15) “Two Years After Nisour Square Massacre, Blackwater Still Armed And Dangerous In Iraq”,  Jeremy Scahill.
(16) “Osama’s Olive Branch To Shi’ites”,  Rita Katz y Josh Devon, Boston Globe.
(17) “The Power Of Nightmares: The Rise Of The Politics Of Fear”,  BBC.
(18) “US Says Iraqi Rebel Head Is An Invention”,  Tina Susman, The Sydney Morning Herald.
(19) “Baghdad Sees Rise In Number Of Corpses”,  Agence France-Presse.
(20) “Holiday Bombings Kill 27 In Baghdad”, Sam Dagher y Muhammed al-Obaidi, The New York Times.
(21) “Karada Blast Casualties Rise Further; 18 Killed, 80 Wounded”,  Aswat al-Iraq.
(22) “Casualties From Church Attack Rise To 25”,  Aswat al-Iraq.
(23) “The Zionist Murderers Of Iraq”,  Jonathan Azaziah.
(24) “Marines Jail Contractors In Iraq”,  David Phinney.
(25) “Iraq: Civilian Contractors Working For US Make A Bundle To Destroy Munitions”,  Kevin Begos y Phoebe Zerwick, Winston Salem Journal.
(26) “Marines Detained 19 US Contractors After Gunfire”, Rick Jervis, USA Today.
(27) “Iraq: Tension And Confusion Between Troops, And Contractors On The Battlefield”,  Josh White y Griff Witte, The Washington Post.
(28) “Israeli Snipers Kill US Troops In Iraq”,  Joanna Francis.
(29) “The Bizarre Case Of Zapata Engineering, Murdered US Marines and Iraqi IEDs”,  Greg Bacon.
(30) “Iraq IEDs: Mossad/Zapata Engineering Conspiracy”,  Cloak y Dagger.
(31) “Israel To Sell Armored Vehicles To The US”,  Al-Alam News Channel.
(32) “Israeli Made IEDs and US Zapata Engineering Made IED Triggers Are Killing US, Canadian And NATO Soldiers”,  The NB Gazette/PRESS Core.
(33) “America’s S.O.S. To The IDF”,  Amir Oren, Haaretz.
(34) “The Zionist Occupation Of Iraq Is ‘The War In Iraq’”,  Christopher Bollyn.
(35) “Exposed - The Zionist Strategy To Balkanize Iraq”,  Christopher Bollyn.
(36) “Israeli Secret Agent Assassination Claim”,  Sky News; “Israel Benefitted Rafiq Hariri Murder’”,  Press TV.
(37) “Sayyed Nasrallah: Israel Behind Hariri’s Assassination”,  Hussein Assi, Al-Manar.
(38) “Israel Claims Assassination In Gaza”,  Ma’an News Agency.
(39) “Traces Of Mossad Agents In Najaf Blast”,  Mehr News Agency.
(40) “More Assassinations Across Iraq”,  Timothy Williams, The New York Times.
 (41) “Israel Trains Assassination Squads In Iraq”,  Julian Borger, The Guardian.
(42) “Israeli Center Opened In Baghdad”  Kamel al-Sharqi.
(43) “Iraqi Muslims Did Not Blow Up Christian Churches”,  Sam Hamod.
(44) “Analyst Sees CIA And Mossad Hand Behind UN Office Blast In Baghdad”,  Mehr News Agency.
(45) “Video Shows Attack On ‘Israeli Mossad SUV’ In Baghdad”,  CBS News.
(46) “Resistance Bomb Kills Zionists Stealing Archaeological Artifacts”  Al-Basrah, traducido  Muhammad Abu Nasr.
(47) “Khameini Accuses ‘US And Zionist’ Intel. Agencies Of Involvement In Blasts”,  Aswat al-Iraq.
 (48) “Many Iraqis Want Security Firms Out”,  Mark Kukis y Ali al-Shaheen, Time Magazine.
(49) “Shots Fired From Convoy Set An Iraqi Mob To Action”,  Sudarsan Raghavan, The Washington Post; “Investigation Unveils Attempt To Kill In Karada Shooting Incident”,  Aswat al-Iraq.
(50) “Innocents Killed By Corporate Mercenaries In Baghdad”,  Simon Assaf, Socialist Worker Online.
(51) “DynCorp Criticized For Employee Deaths”,  Tod Robberson, The Dallas Morning News.
(52) “DynCorp Security Guards Shoot Taxi Driver Dead in Baghdad”,  Deborah Haynes, The Times/The Sunday Times.
(53) “Only In Name?”,  Daryoush Bavar, Press TV
(54) “Iraq: Security Companies And Training Camps”,  Sarah Meyer, Brussels Tribunal.
(55) “Iraqi Christians Mourn After Church Siege Kills 58”,  Barbara Surk and Lara Jakes, Associated Press.
(56) “US Forces Deny Taking Part In Raid On Baghdad Church”,  Khalil Murshadi, Agence France-Presse; “Assyrian Organizations Condemn Church Massacre”,  Jeremy Reynalds, The Cypress Times.
(57) “Iraqis Mourn Victims Of Massive Attack On Church”,  Compass Direct News.
(58) “Grenades In Church by The Economist; Hostages Taken In Baghdad Church”,  BBC News.
(59) “Killers Carried Egyptian, Yemeni Passports”,  Australian Assyrian News.
(60) “‘Iraq Church Gunmen In Mercenary Outfit’,  Press TV.
(61) “Iraq Probes Church Raid; Says Attackers Disguised”,  Waleed Ibrahim, Reuters. (62) “Al-Qaeda Claims Iraq Church Attack”,  Al-Jazeera English. (63) “Iraq Shuts Al-Baghdadia After Bloody Church Attack”,  Committee To Protect Journalists.
(64) “Hezbollah Condemns Attack On Church: Zionist Hallmarks Are Clear”,  Al-Manar.
(65) “By Way Of Deception: The Making Of A Mossad Officer”,  Victor Ostrovsky.
(66) “Mossad Has A History Of Using Fake Passports (And Sometimes Being Caught)”,  Anthony Loewenstein.
(67) “Bombs, Terrorism And Manure”,  Gordon Duff, Veterans Today.
(68) “Mossad, Mossad - Coming Soon To A Town Near You!”,  Tariq Saeedi, The Baluchistan Post.
(69) “Fadlallah From Lebanon: Iraq Blasts Linked To Occupation”,  Aswat al-Iraq.
(70) “Israel Hopes To Colonize Parts Of Iraq As ‘Greater Israel’”,  Wayne Madsen.
(71) “The US War Against Iraq: The Destruction Of A Civilization”,  James Petras.
(72) “Mossad Murdered 530 Iraqi Scientists”,  Al-Jazeera English y el Dr. Ismail Jalili.
(73) “Iraq’s Christians Terrorized By Wave Of Bombings”,  Barbara Surk y Hamid Ahmed, Associated Press.
(74) “Iraq’s Spy Service Planned By U.S. Team To Stem Attacks”  Dana Priest y Robin Wright, Washington Post.
(75) “U.S. Arming Sunnis In Iraq To Battle Old Al Qaeda Allies”,  John F. Burns y Alissa J. Rubin, The New York Times.
(76) “Annals Of National Security: Moving Targets Page 4”,  Seymour Hersh, The New Yorker.
(77) “To Save Iraqi Democracy, Bush’s War Will Now Target Shias Too”,  Muqtedar Khan.
(78) “The Iraq War’s Other Contractors”,  Carol Burke, Consortium News.
(79) “Factions: Iraq’s Mysterious Vigilante Killers”,  Simon Robinson, Hassan Fattah y Meitham Jasim, TIME Magazine.
(80)Badr Groups Move From Troubled Past To Uncertain Future”,  Brian Conley.
(81) Corrosive Israeli Mossad In Iraqi Kurdistan”,  Imad Khadurri; “Mossad And Peshmerga”,  Imad Khadurri.
(82) “Resistance, Not Terror: An Interview With Grand Ayatollah Ahmad al-Husseini al-Baghdadi”,  The Asia Times.
(83) “Sayyid Muhammad Baqir al-Sadr”,  Islamic Insights.
(84) “Annals Of National Security: Moving Targets Page 1”,  Seymour Hersh, The New Yorker.
(85) “Introduction To The ‘Salvador Option’ And Iraq’s ‘Death Squads’ Part 2”,  Brussels Tribunal.
(86) The Roving Eye: One Year On: From Liberation To Jihad”,  Pepe Escobar, The Asia Times.
(87) “Fury Ignites Solidarity In Iraq”,  Naomi Klein, The Los Angeles Times.
(88) “Iraqi Unified Resistance”,  Source Watch.
(89) “Why Elections Won’t Quell Iraqi Resistance”,  Molly Bingham, The Boston Globe.
(90) “Media Disinformation And Nature Of The Iraqi Resistance”,  Ghali Hassan.
(91) “Iraq’s Christians Vow To Survive – With Muslim Help”,  Nizar Latif y Charles McDermid, Yahoo! News.
(92) “Another Baghdad Massacre: Iraqi Christians Are Already At Home”,  Ramzy Baroud

Jonathan Azaziah, scrittore, poeta e attivista, madre di origini ebraico-marocchina- russo e padre ebraico-iracheno. E’ nato a Brooklyn, NY, attualmente residente in Florida..


Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA

1 commento:

  1. Tutto giusto ma non usiamo la parola FASCISTA per ogni cosa violenta oscura questo e' sionismo questo e' potere forte ed occulto non confondiamo le cose.

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