14 marzo 2020
CONFERMA: Gli USA hanno introdotto COVID-19 in Cina in occasione dei "Giochi militari" di Wuhan.
Nell'ottobre 2019, gli Stati Uniti hanno portato 172 (in realtà 369) "atleti" militari a Wuhan per i Giochi Militari Mondiali (Video). Nonostante abbiano il "più grande esercito del mondo", gli Stati Uniti si sono classificati al 35° posto dietro a paesi come Iran, Tunisia, Finlandia e Slovenia. Non ci sono video o foto della squadra statunitense, non sono state tenute registrazioni, una squadra enorme ma una performance pietosa e patetica per "i migliori militari" del mondo.
I membri della squadra americana hanno fatto così male che i cinesi li hanno chiamati "soldati in salsa di soia". Infatti, la maggior parte dei presunti "atleti soldato" non ha partecipato a nessun evento ed è rimasta vicino al mercato del pesce all'ingrosso di Wuhan, dove si dice che la malattia sia comparsa solo pochi giorni dopo che i soldati americani hanno lasciato la zona.
I membri della squadra americana hanno fatto così male che i cinesi li hanno chiamati "soldati in salsa di soia". Infatti, la maggior parte dei presunti "atleti soldato" non ha partecipato a nessun evento ed è rimasta vicino al mercato del pesce all'ingrosso di Wuhan, dove si dice che la malattia sia comparsa solo pochi giorni dopo che i soldati americani hanno lasciato la zona.
Da questo "Stato di Eccezione" non si torna indietro
Stiamo vivendo uno Stato di Eccezione nel quale i normali strumenti
giuridici saltano, giustificando d'ora in poi qualunque cosa senza via
d'uscita. Si tratta di una nuova forma giuridica rispetto alle
democrazie liberali uscite fuori dalle costituzioni di prima
generazione. Secondo Ugo Mattei, si potrebbe anche chiamare
"Biofascismo". Chi dorme in democrazia si risveglia in una dittatura.
13 marzo 2020
Pandemia, ovvero vaccini subito e senza test
E così, è pandemia.
Il “defcon 1” dell’OMS non è una mera presa d’atto dei fatti, ma un vero protocollo, che prevede una serie di azioni sanitarie in altri casi non consentite. Come quella che ci ricorda qui l’European Forum for Vaccine Vigilance: a pandemia dichiarata, l’uso dei vaccini può bypassare i trial clinici. Ricordate? A causa dei trial, fino a ieri, il vaccino non poteva essere disponibile prima di 18 mesi.
Adesso niente più 18 mesi. Non appena il vaccino funziona, si può usare sulla popolazione. D’altronde è una pandemia, vorrete mica aspettare?
E infatti non c’è da aspettare: poche ore dopo, arriva l’annuncio. Un vaccino statunitense è già arrivato alla Fase 1, quella dei test sui volontari. Incredible news, esclama Donald Trump Jr. che festeggia su Twitter.
Il “defcon 1” dell’OMS non è una mera presa d’atto dei fatti, ma un vero protocollo, che prevede una serie di azioni sanitarie in altri casi non consentite. Come quella che ci ricorda qui l’European Forum for Vaccine Vigilance: a pandemia dichiarata, l’uso dei vaccini può bypassare i trial clinici. Ricordate? A causa dei trial, fino a ieri, il vaccino non poteva essere disponibile prima di 18 mesi.
Adesso niente più 18 mesi. Non appena il vaccino funziona, si può usare sulla popolazione. D’altronde è una pandemia, vorrete mica aspettare?
E infatti non c’è da aspettare: poche ore dopo, arriva l’annuncio. Un vaccino statunitense è già arrivato alla Fase 1, quella dei test sui volontari. Incredible news, esclama Donald Trump Jr. che festeggia su Twitter.
Gli Stati Uniti saranno indagati dalla Corte Penale Internazionale per i crimini in Afghanistan
In seduta pubblica, la Corte ha riferito che sarà aperta un'indagine per esaminare possibili crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini simili commessi durante il conflitto armato nella Repubblica Islamica dell'Afghanistan iniziato nel 2003.
Questa decisione è preceduta da una prima richiesta del procuratore Fatou Bensouda, presentata alla Corte nel 2017 e respinta all'unanimità. Tuttavia, ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto di Roma, che autorizza il Procuratore ad "avviare un'indagine sulla base di informazioni relative a un reato di competenza del Tribunale", la Camera ha accettato di ascoltare le argomentazioni orali che potrebbero sostenere tale indagine nel dicembre 2019.
Questa decisione è preceduta da una prima richiesta del procuratore Fatou Bensouda, presentata alla Corte nel 2017 e respinta all'unanimità. Tuttavia, ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto di Roma, che autorizza il Procuratore ad "avviare un'indagine sulla base di informazioni relative a un reato di competenza del Tribunale", la Camera ha accettato di ascoltare le argomentazioni orali che potrebbero sostenere tale indagine nel dicembre 2019.
Il contagio della paura
Nel corso degli ultimi decenni qualcuno si è dato molto da fare per
convincere intere popolazioni che la nostra specie viva sotto minaccia
di estinzione da parte di morbi letali. Curiosamente, questo ruolo è
stato attribuito dapprima a morbi esotici e sconosciuti, come la peste suina, l’aviaria o l’ebola. Epidemie coperte da una ampia campagna di stampa e da lucrose campagne di vaccinazione, in seguito dimostratesi false emergenze
provocate a tavolino da scienziati pagati dalle case farmaceutiche.[1]
Evidentemente il modello “malattia esotica” non ha avuto l’impatto
sociale desiderato, così si è passati a demonizzare malattie comuni ed
endemiche, come il morbillo e la pertosse o persino tirare fuori dal cappello malattie ormai praticamente scomparse come la difterite. Finché non è arrivato qualcosa di adeguato a spargere il terrore: il COVID-19 della famiglia dei Coronavirus.
12 marzo 2020
Wall Street: "Un altro bagno di sangue", crollano gli indici del mercato azionario mondiale
Altre borse, come quelle europee, di San Paolo (Brasile) e del Messico, hanno subito brusche cadute; alcune hanno temporaneamente sospeso le loro operazioni.
Oggi, le quotazioni di Wall Street sono state sospese subito dopo l'apertura, in quanto gli indici principali sono scesi di oltre il 7%, ovvero oltre il limite giornaliero.
Fino a quel momento gli indici del mercato azionario statunitense erano in forte calo. La media industriale del Dow Jones è scesa del 7 %, oltre 1.600 punti. Anche S&P 500 e Nasdaq sono diminuiti del 7% ciascuno.
Oggi, le quotazioni di Wall Street sono state sospese subito dopo l'apertura, in quanto gli indici principali sono scesi di oltre il 7%, ovvero oltre il limite giornaliero.
Fino a quel momento gli indici del mercato azionario statunitense erano in forte calo. La media industriale del Dow Jones è scesa del 7 %, oltre 1.600 punti. Anche S&P 500 e Nasdaq sono diminuiti del 7% ciascuno.
Da dove viene il coronavirus? Cina, Stati Uniti... o Israele?
Il resoconto mediatico più frequentemente riportato sulla genesi del Coronavirus suggerisce che è derivato da un microrganismo di origine animale trovato in un pipistrello selvatico che è stato consumato da un residente cinese di Wuhan. Ma sembra che ci siano prove per contestare questo, ovvero il fatto che le adiacenti province cinesi di Wuhan, dove i pipistrelli selvatici sono più numerosi, non hanno registrato grandi epidemie della malattia. A causa di questo e di altri fattori, si è anche ipotizzato che il coronavirus non si sia manifestato naturalmente per mutazione, ma sia stato prodotto in laboratorio, forse come agente di guerra biologica.
Diversi rapporti suggeriscono che ci sono componenti del virus legati all'HIV che non si sarebbero potuti verificare in modo naturale. Se è vero che il virus è stato sviluppato o addirittura prodotto per essere usato come arma, ciò suggerirebbe ulteriormente che la sua "fuga" dall'Istituto di virologia di Wuhan nella popolazione animale e umana potrebbe essere stata accidentale. I tecnici che lavorano in tali ambienti sono consapevoli del fatto che le "perdite" si verificano spesso nei laboratori.
Diversi rapporti suggeriscono che ci sono componenti del virus legati all'HIV che non si sarebbero potuti verificare in modo naturale. Se è vero che il virus è stato sviluppato o addirittura prodotto per essere usato come arma, ciò suggerirebbe ulteriormente che la sua "fuga" dall'Istituto di virologia di Wuhan nella popolazione animale e umana potrebbe essere stata accidentale. I tecnici che lavorano in tali ambienti sono consapevoli del fatto che le "perdite" si verificano spesso nei laboratori.
11 marzo 2020
Arabia: Morte di un principe saudita in circostanze misteriose
La Corte reale dell'Arabia Saudita ha annunciato martedì la morte del principe Abdulaziz bin Abdullah bin Faisal bin Farhan Al Saud.
In una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa saudita "SPA", la corte reale ha confermato la morte del principe Abdulaziz bin Abdullah bin Faisal bin Farhan Al Saud, fratello del governatore della Majmaah, il principe Abdul Rahman bin Abdullah bin Faisal.
In una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa saudita "SPA", la corte reale ha confermato la morte del principe Abdulaziz bin Abdullah bin Faisal bin Farhan Al Saud, fratello del governatore della Majmaah, il principe Abdul Rahman bin Abdullah bin Faisal.
L'esercito israeliano non ha cecchini al confine di Gaza: ha dei cacciatori
Sono i migliori dei nostri ragazzi. Uno è un "musicista di un buon liceo", un altro è un "boy scout specializzato in teatro". Questi sono i cecchini che hanno sparato su migliaia di manifestanti disarmati lungo la recinzione di confine di Gaza.
Nella Striscia di Gaza, ci sono 8.000 giovani uomini permanentemente disabili a causa delle azioni dei cecchini. Ad alcuni di loro sono state amputate le gambe, e i cecchini ne sono molto orgogliosi. Nessuno dei cecchini intervistati per lo spaventoso reportage di Hilo Glazer a Haaretz (6 marzo) ha rimpianti. Se sono dispiaciuti, è perché non hanno versato altro sangue.
Nella Striscia di Gaza, ci sono 8.000 giovani uomini permanentemente disabili a causa delle azioni dei cecchini. Ad alcuni di loro sono state amputate le gambe, e i cecchini ne sono molto orgogliosi. Nessuno dei cecchini intervistati per lo spaventoso reportage di Hilo Glazer a Haaretz (6 marzo) ha rimpianti. Se sono dispiaciuti, è perché non hanno versato altro sangue.
Geopolitica del Coronavirus:Virus lungo la Via della Seta
Mentre in Italia il Coronavirus produce i suoi pesanti e scontati effetti economici/finanziari, nell’ottica di una più ampia destabilizzazione dell’Europa, altri Paesi risultano essere particolarmente investiti dalla virus: in primis Corea del Sud e Iran. Il diffondersi della malattia segue dunque criteri squisitamente geopolitici e si inserisce nella più ampia strategia delle potenze marittime anglosassoni contro la massa continentale afro-euro-asiatica.
Sono trascorsi poco più di sette giorni dalla nostra ultima analisi sul diffondersi del Coronavirus in Italia e gli avvenimenti intercorsi ne mostrano la validità: a fronte di un numero relativamente basso di vittime (circa 80 su 2.500 casi) ed una mortalità di poco superiore alla normale influenza, questa acuta forma di polmonite ha prodotto, produce e produrrà enormi danni economici e finanziari, vero obiettivo dell’attacco asimmetrico di cui è vittima l’Italia.
Sono trascorsi poco più di sette giorni dalla nostra ultima analisi sul diffondersi del Coronavirus in Italia e gli avvenimenti intercorsi ne mostrano la validità: a fronte di un numero relativamente basso di vittime (circa 80 su 2.500 casi) ed una mortalità di poco superiore alla normale influenza, questa acuta forma di polmonite ha prodotto, produce e produrrà enormi danni economici e finanziari, vero obiettivo dell’attacco asimmetrico di cui è vittima l’Italia.
10 marzo 2020
L’economia politica del Coronavirus
Il mondo, e l’Italia in particolare, è ormai stravolto dall’emergenza Coronavirus (Covid-19). Non è certo questa la sede per discutere degli aspetti medici dell’epidemia, con quasi 100.000 contagiati dalla Cina (80.000) alla Germania (400), dall’Iran (3.500) agli Stati Uniti (150). Ma non tutto è appannaggio dei tecnici della medicina, e la gestione dell’epidemia da parte del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ha una dimensione economica, dunque politica, profonda.
L’importanza della dimensione economica del problema si coglie immediatamente a partire da una semplice considerazione. Nel discutere degli effetti del contagio del Covid-19, si usa prendere come un dato il tasso di letalità (ossia il rapporto tra deceduti e contagiati), indicato nell’ordine del 3,4% dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, posta una determinata mortalità intrinseca della malattia, quel dato dipende in misura importante dalla capacità del SSN di gestire la diffusione del virus: quel tasso di mortalità corrisponde infatti ad una situazione, quale quella iniziale, in cui le strutture sanitarie sono in grado di accogliere i pazienti e garantirgli un trattamento adeguato alla gravità dello stato di salute.
L’importanza della dimensione economica del problema si coglie immediatamente a partire da una semplice considerazione. Nel discutere degli effetti del contagio del Covid-19, si usa prendere come un dato il tasso di letalità (ossia il rapporto tra deceduti e contagiati), indicato nell’ordine del 3,4% dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, posta una determinata mortalità intrinseca della malattia, quel dato dipende in misura importante dalla capacità del SSN di gestire la diffusione del virus: quel tasso di mortalità corrisponde infatti ad una situazione, quale quella iniziale, in cui le strutture sanitarie sono in grado di accogliere i pazienti e garantirgli un trattamento adeguato alla gravità dello stato di salute.
Rapporti trapelati mostrano come le polizie dell'UE stiano pianificando una rete pan-europea di database per il riconoscimento facciale
Un investigatore di polizia in Spagna sta cercando di risolvere un crimine, ma ha solo un'immagine del volto di un sospetto, catturata da una telecamera di sicurezza nelle vicinanze. La polizia europea ha da tempo accesso al database di impronte digitali e DNA nei 27 paesi dell'Unione europea e, in alcuni casi, negli Stati Uniti. Ma presto questo investigatore sarà anche in grado di cercare in una rete poliziesca di banche dati di volti, che copre l'intera Europa e gli Stati Uniti.
Secondo quanto trapelato da documenti interni all'Unione europea, l'UE sarà presto in grado di creare una rete di banche dati delle polizie nazionali per il riconoscimento facciale. Un rapporto preparato dalle forze di polizia nazionali di 10 stati membri dell'UE, guidati dall'Austria, chiede l'approvazione della legislazione UE per introdurre e interconnettere queste banche dati in tutti gli stati membri.
Secondo quanto trapelato da documenti interni all'Unione europea, l'UE sarà presto in grado di creare una rete di banche dati delle polizie nazionali per il riconoscimento facciale. Un rapporto preparato dalle forze di polizia nazionali di 10 stati membri dell'UE, guidati dall'Austria, chiede l'approvazione della legislazione UE per introdurre e interconnettere queste banche dati in tutti gli stati membri.
9 marzo 2020
Coronavirus, c'è chi ci guadagna con l'Italia in ginocchio
Sulla sciagurata gestione dell’emergenza Coronavirus
Tutti a crocifiggere la Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva che in un suo documento ha chiesto di “porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva (…) riservando risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza“. E che altro avrebbe dovuto suggerire davanti alla sciagurata gestione di questa “epidemia Coronavirus”? Dove il tampone viene fatto a chiunque dichiari di essere “a rischio”? Dove si portano d’ufficio nei reparti di terapia intensiva anziani, oggi positivi al tampone, con problemi respiratori che in passato venivano curati e, spesso guariti, con una bombola di ossigeno e un medico a casa loro. Dove nessuno dice alla gente che le epidemie influenzali, senza nessun panico, si portano via ogni anno in Italia, mediamente, ottomila persone.
Tutti a crocifiggere la Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva che in un suo documento ha chiesto di “porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva (…) riservando risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza“. E che altro avrebbe dovuto suggerire davanti alla sciagurata gestione di questa “epidemia Coronavirus”? Dove il tampone viene fatto a chiunque dichiari di essere “a rischio”? Dove si portano d’ufficio nei reparti di terapia intensiva anziani, oggi positivi al tampone, con problemi respiratori che in passato venivano curati e, spesso guariti, con una bombola di ossigeno e un medico a casa loro. Dove nessuno dice alla gente che le epidemie influenzali, senza nessun panico, si portano via ogni anno in Italia, mediamente, ottomila persone.
8 marzo 2020
"Non c'è un confine rigido tra democrazia e dittatura"
Intervista a Eugénie Mérieau, autrice di La dictature, une antithèse de la démocratie? (La dittatura, un'antitesi della democrazia?), un'opera affascinante che decostruisce idee preconcette sui regimi autoritari.
A fine gennaio, su un aereo di ritorno da Israele, Emmanuel Macron ha denunciato "i discorsi politici straordinariamente colpevoli" che affermano che la Francia è diventata una dittatura e che, secondo lui, giustificano la violenza politica e sociale. "si sono installati nella nostra società l'idea che non saremmo più in una democrazia", disse allora. "Ma andate in una dittatura! Una dittatura è un regime in cui una persona o un clan decide le leggi. Una dittatura è un regime in cui non si cambia leader, mai. Se questa è la Francia, provate la dittatura e vedrete!"
Cosa rivela questa affermazione? I regimi autoritari esercitano il potere senza il consenso del popolo? E quale realtà politica copre veramente il termine "democrazia" in Occidente?
A fine gennaio, su un aereo di ritorno da Israele, Emmanuel Macron ha denunciato "i discorsi politici straordinariamente colpevoli" che affermano che la Francia è diventata una dittatura e che, secondo lui, giustificano la violenza politica e sociale. "si sono installati nella nostra società l'idea che non saremmo più in una democrazia", disse allora. "Ma andate in una dittatura! Una dittatura è un regime in cui una persona o un clan decide le leggi. Una dittatura è un regime in cui non si cambia leader, mai. Se questa è la Francia, provate la dittatura e vedrete!"
Cosa rivela questa affermazione? I regimi autoritari esercitano il potere senza il consenso del popolo? E quale realtà politica copre veramente il termine "democrazia" in Occidente?
7 marzo 2020
Stefano Montanari sul coronavirus
Nei giorni scorsi, Stefano Montanari ha fatto un'intervista con Roberta Doricchi sul coronavirus. Ma quando Montanari l’ha pubblicata sul suo sito, il medesimo è stato hackerato (il post è scomparso e il sito è andato in blocco, senza motivo apparente). Dopo aver ottenuto lo sblocco dal provider, Montanari l’ha pubblicata di nuovo, ma il sito è stato nuovamente bloccato. Nel frattempo l’intervista è stata ripresa da diversi siti, per cui circola comunque in rete. La ripubblichiamo anche noi, per dargli ancora maggiore visibilità.
Roberta Doricchi – In questo periodo che fa tanto peste manzoniana credo sia impossibile non parlare del Coronavirus.
– Io non sono un virologo…
Ma qualcosa sa.
– Vede, io sono fuori moda. Lo sono perché ciò che so fa parte della conoscenza basata sulla fisica, sulla chimica, sulla fisiologia, sulla farmacologia, sulla biologia… In più, so quello che ho imparato da quasi mezzo secolo di ricerca personale. Niente a che fare con quello che oggi viene spacciato come scienza.
Roberta Doricchi – In questo periodo che fa tanto peste manzoniana credo sia impossibile non parlare del Coronavirus.
– Io non sono un virologo…
Ma qualcosa sa.
– Vede, io sono fuori moda. Lo sono perché ciò che so fa parte della conoscenza basata sulla fisica, sulla chimica, sulla fisiologia, sulla farmacologia, sulla biologia… In più, so quello che ho imparato da quasi mezzo secolo di ricerca personale. Niente a che fare con quello che oggi viene spacciato come scienza.
6 marzo 2020
Dalle cessioni di sovranità alle cessioni della libertà una crisi pianificata a tavolino?
Non è più possibile fare finta di niente e non accorgersi di quello che le centrali di potere transnazionale stanno preparando per la disgraziata Italia, divenuta in breve tempo la pecora nera appestata dell’Europa.
La crisi delle epidemia del Coronavirus sembra l’occasione che l’elite finanziaria stava aspettando per commissariare l’Italia ed imporre tutte quelle misure che in situazione normale sarebbe stato difficile imporre. Ritorna all’orecchio il detto di Mario Monti “Abbiamo bisogno delle crisi per arrivare alle cessioni di sovranità”.
Era esattamente quello che aspettavano i signori della elite finanziaria con la differenza che oggi, dalle cessioni di sovranità si sta rapidamente passando alle cessioni di libertà, quella libertà personale che viene attentamente limitata dagli ultimi decreti di emergenza emanati dal governo: chiuse le scuole, le università, rinviate le udienze nei Tribunali, bloccate le manifestazioni pubbliche, abolite le manifestazioni sportive, culturali, musicali e ricreative.
La crisi delle epidemia del Coronavirus sembra l’occasione che l’elite finanziaria stava aspettando per commissariare l’Italia ed imporre tutte quelle misure che in situazione normale sarebbe stato difficile imporre. Ritorna all’orecchio il detto di Mario Monti “Abbiamo bisogno delle crisi per arrivare alle cessioni di sovranità”.
Era esattamente quello che aspettavano i signori della elite finanziaria con la differenza che oggi, dalle cessioni di sovranità si sta rapidamente passando alle cessioni di libertà, quella libertà personale che viene attentamente limitata dagli ultimi decreti di emergenza emanati dal governo: chiuse le scuole, le università, rinviate le udienze nei Tribunali, bloccate le manifestazioni pubbliche, abolite le manifestazioni sportive, culturali, musicali e ricreative.
5 marzo 2020
Stati Uniti: Il Pentagono ha simulato una guerra nucleare con la Russia
"Ci hanno appena attaccato con una testata nucleare a bassa potenza e nel corso degli esercizi abbiamo simulato la risposta con un'arma nucleare", afferma un anonimo funzionario del Pentagono in un articolo pubblicato sulla rivista National Defense.
È abbastanza comune per il Pentagono condurre falsi attacchi per adeguare quella che potrebbe essere la sua risposta ufficiale, come afferma l'articolo di National Defense, tuttavia è molto raro che ciò sia reso pubblico attraverso una rivista.
Il portale Defense One, specializzato anche in affari militari e di difesa, ha confermato l'esercizio e ha assicurato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mike Esper, vi ha partecipato personalmente.
È abbastanza comune per il Pentagono condurre falsi attacchi per adeguare quella che potrebbe essere la sua risposta ufficiale, come afferma l'articolo di National Defense, tuttavia è molto raro che ciò sia reso pubblico attraverso una rivista.
Il portale Defense One, specializzato anche in affari militari e di difesa, ha confermato l'esercizio e ha assicurato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mike Esper, vi ha partecipato personalmente.
Nel XXI secolo: Reti e trame di guerra
In sostanza, la Rete Centralizzata di Guerra traduce la superiorità nell’informazione in potenza bellica.
(DARPA – Defense Advanced Research Projects Agency
[Agenzia degli Stati Uniti per i progetti di ricerca avanzata di difesa])
Nel 1993, Arquilla e Rondfeldt, due importanti teste pensanti del Pentagono, annunciavano la costituzione di una nuova modalità di guerra che corrispondeva a ciò che implicitamente veniva riconosciuto come un nuovo ambito di dominio. Il mondo ha così ricevuto l’annuncio di una nuova epoca, in gestazione già da tre decadi: eravamo entrati nell’era informatica (cyber).
L’aspetto esteriore del mondo si è trasformato. Ai territori conosciuti (mare, terra, sottosuolo e spazio) si è aggiunto il cyberspazio, costruito materialmente e virtualmente con cavi, macchinari che comunicano fra loro, informazioni, codici, protocolli, algoritmi e onde che attraversano in modo permanente lo spazio atmosferico, rendendo possibile lo scambio di crescenti quantità di informazioni di ogni tipo.
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