13 marzo 2013
ABBIAMO PERSO IL NOSTRO MIGLIORE AMICO
Il 5 marzo, nel pomeriggio, è morto il miglior amico che ha avuto il popolo cubano nella sua storia. Una telefonata via satellite ha comunicato l’amara notizia.
E il significato della frase usata era inconfondibile. Anche se conoscevamo lo stato critico della sua salute, la notizia ci ha fortemente colpito. Ricordavo le volte che scherzava con me dicendo che quando tutti e due avessimo terminato il nostro impegno rivoluzionario, mi avrebbe invitato a passeggiare lungo il fiume Arauca, in territorio venezuelano, che gli faceva ricordare il risposo che non ha mai avuto.
Abbiamo avuto l’onore di condividere con il leader bolivariano gli stessi ideali di giustizia sociale e di sostegno agli sfruttati. I poveri sono poveri in qualsiasi parte del mondo.
“Ditemi in cosa servire il Venezuela! In me ha un figlio”, aveva proclamato l’Eroe Nazionale e Apostolo della nostra indipendenza, José Martí, un viaggiatore che, senza togliersi di dosso la polvere del cammino, chiese dove si trovava la statua di Bolívar.
Martí aveva conosciuto il mostro, perchè aveva vissuto nelle sue viscere.
È possibile ignorare le profonde parole che aveva riversato nella lettera mai conclusa per il suo amico Manuel Mercato, prima della sua morte in combattimento?
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E il significato della frase usata era inconfondibile. Anche se conoscevamo lo stato critico della sua salute, la notizia ci ha fortemente colpito. Ricordavo le volte che scherzava con me dicendo che quando tutti e due avessimo terminato il nostro impegno rivoluzionario, mi avrebbe invitato a passeggiare lungo il fiume Arauca, in territorio venezuelano, che gli faceva ricordare il risposo che non ha mai avuto.
Abbiamo avuto l’onore di condividere con il leader bolivariano gli stessi ideali di giustizia sociale e di sostegno agli sfruttati. I poveri sono poveri in qualsiasi parte del mondo.
“Ditemi in cosa servire il Venezuela! In me ha un figlio”, aveva proclamato l’Eroe Nazionale e Apostolo della nostra indipendenza, José Martí, un viaggiatore che, senza togliersi di dosso la polvere del cammino, chiese dove si trovava la statua di Bolívar.
Martí aveva conosciuto il mostro, perchè aveva vissuto nelle sue viscere.
È possibile ignorare le profonde parole che aveva riversato nella lettera mai conclusa per il suo amico Manuel Mercato, prima della sua morte in combattimento?
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12 marzo 2013
MUOS: Mafia e CIA contro Crocetta?
Quando lo scorso mese il
Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha dato mandato
all’assessore regionale all’Ambiente Mariella Lo Bello e al dirigente
Giovanni Arnone di revocare le autorizzazioni per la realizzazione del
Muos, l’impianto militare di antenne satellitari di Niscemi, in tanti
avevano accolto la notizia come uno straordinario successo per tutto il
movimento “No Muos” che da anni si batte per questo. Nonostante ciò,
però, all'interno della base Usa si continua a lavorare, come denunciato
da alcuni attivisti, con gli Stati Uniti che si fanno forti del
protocollo d’intesa siglato nel 2011 tra l’allora ministro della Difesa
italiano Ignazio La Russa e il governatore siciliano Raffaele Lombardo,
favorevoli alla realizzazione.
Di Aaron Pettinari
Antimafiaduemila
Ci sono poteri forti a spingere per quest'opera e la conferma arriverebbe dalle dichiarazioni dell'ex Idv Sergio De Gregorio che, interrogato dai magistrati, ha raccontato i retroscena in merito alla campagna acquisti del 2007 che affossò il governo Prodi. L’ex senatore ha dichiarato agli inquirenti che l'allora governo di centrosinistra cadde per le pressioni di altri poteri, ovvero la Cia, che avevano messo nel mirino Prodi e il suo esecutivo soprattutto per l’ostilità manifestata nei confronti del Muos. Un fatto che nei giorni scorsi ha allarmato non poco lo stesso Crocetta il quale ha dichiarato:
Di Aaron Pettinari
Antimafiaduemila
Ci sono poteri forti a spingere per quest'opera e la conferma arriverebbe dalle dichiarazioni dell'ex Idv Sergio De Gregorio che, interrogato dai magistrati, ha raccontato i retroscena in merito alla campagna acquisti del 2007 che affossò il governo Prodi. L’ex senatore ha dichiarato agli inquirenti che l'allora governo di centrosinistra cadde per le pressioni di altri poteri, ovvero la Cia, che avevano messo nel mirino Prodi e il suo esecutivo soprattutto per l’ostilità manifestata nei confronti del Muos. Un fatto che nei giorni scorsi ha allarmato non poco lo stesso Crocetta il quale ha dichiarato:
“Sono seduto su una polveriera. Già dai primi giorni dal mio insediamento sono partiti i dossier nei miei confronti. Ed è chiaro che a muoversi, in questi casi, sono i poteri forti. Non è mafia. O meglio, non stiamo parlando solo di mafia. Questi poteri, in passato, a mio parere, furono responsabili, ad esempio, della sparizione di Enrico Mattei. Figuriamoci se si preoccupano di intervenire su un presidente della Regione”.
10 marzo 2013
€URO: LA CAUSA DELLA CRISI
Intervista a Claudio Borghi* a cura di Rodolfo Monacelli
In questa campagna elettorale l’uscita dall’euro è stata considerata come uno spauracchio e un tabù. Nella realtà, cosa succederebbe se l’Italia uscisse dall’Euro?
Se l’Italia uscisse dall’Euro tornerebbe un paese con sovranità monetaria, come lo è l’Inghilterra, la Norvegia, la Svizzera, ma anche la Turchia. Non cambierebbe nulla dal punto di vista della vita normale di tutti i giorni. Cambierebbe molto, invece, dal punto di vista delle prospettive economiche perché ritorneremmo ad avere una moneta correttamente valutata secondo il livello della nostra economia, consentendo a tutto il nostro sistema economico e produttivo di ricominciare a funzionare. In questo momento è in shock totale perché non è possibile pensare di poter essere minimamente competitivi nei mercati internazionali con una moneta come l’euro, che ha una valutazione superiore del 25-30%. A questo problema, inoltre, si sommano i noti difetti del sistema economico italiano. Uscendo dall’euro, la stagnazione e la distruzione di tutto il nostro sistema economico si fermerebbe e comincerebbe a diminuire la disoccupazione, ricominceremmo a esportare e a importare di meno, le imprese attualmente in crisi ricomincerebbero ad avere degli ordini, si fermerebbero i licenziamenti e, di conseguenza, aumenterebbe la domanda interna. Tutto ricomincerebbe, quindi, secondo lo schema del circolo virtuoso.
Recentemente l’On. Stefano Fassina, durante la trasmissione di Michele Santoro “Servizio Pubblico”, ha affermato che “Non potendo svalutare la moneta, si svaluta il lavoro“. Ritiene coerente, in base a quest’affermazione, la difesa dell’euro da parte di un partito di sinistra come il Partito Democratico?
Vorrei premettere che mi sembra offensivo pensare che un imprenditore che impiega tutto il suo tempo a pensare come rendere più efficiente la propria azienda, possa essere considerato improduttivo, lazzarone o qualcosa del genere. Suppongo, quindi, che dal punto di vista dei processi interni i nostri imprenditori abbiano fatto il possibile per essere efficienti. Ma, al di là di questa considerazione, questa è una delle contraddizioni più gravi nell’atteggiamento della sinistra italiana. Leggi tutto...
In questa campagna elettorale l’uscita dall’euro è stata considerata come uno spauracchio e un tabù. Nella realtà, cosa succederebbe se l’Italia uscisse dall’Euro?
Se l’Italia uscisse dall’Euro tornerebbe un paese con sovranità monetaria, come lo è l’Inghilterra, la Norvegia, la Svizzera, ma anche la Turchia. Non cambierebbe nulla dal punto di vista della vita normale di tutti i giorni. Cambierebbe molto, invece, dal punto di vista delle prospettive economiche perché ritorneremmo ad avere una moneta correttamente valutata secondo il livello della nostra economia, consentendo a tutto il nostro sistema economico e produttivo di ricominciare a funzionare. In questo momento è in shock totale perché non è possibile pensare di poter essere minimamente competitivi nei mercati internazionali con una moneta come l’euro, che ha una valutazione superiore del 25-30%. A questo problema, inoltre, si sommano i noti difetti del sistema economico italiano. Uscendo dall’euro, la stagnazione e la distruzione di tutto il nostro sistema economico si fermerebbe e comincerebbe a diminuire la disoccupazione, ricominceremmo a esportare e a importare di meno, le imprese attualmente in crisi ricomincerebbero ad avere degli ordini, si fermerebbero i licenziamenti e, di conseguenza, aumenterebbe la domanda interna. Tutto ricomincerebbe, quindi, secondo lo schema del circolo virtuoso.
Recentemente l’On. Stefano Fassina, durante la trasmissione di Michele Santoro “Servizio Pubblico”, ha affermato che “Non potendo svalutare la moneta, si svaluta il lavoro“. Ritiene coerente, in base a quest’affermazione, la difesa dell’euro da parte di un partito di sinistra come il Partito Democratico?
Vorrei premettere che mi sembra offensivo pensare che un imprenditore che impiega tutto il suo tempo a pensare come rendere più efficiente la propria azienda, possa essere considerato improduttivo, lazzarone o qualcosa del genere. Suppongo, quindi, che dal punto di vista dei processi interni i nostri imprenditori abbiano fatto il possibile per essere efficienti. Ma, al di là di questa considerazione, questa è una delle contraddizioni più gravi nell’atteggiamento della sinistra italiana. Leggi tutto...
9 marzo 2013
Approvata l'Introduzione di Chip RFID in USA
Mentre in Italia si scherza sui microchip, non poche polemiche sono nate a proposito del disegno di legge sulla salute firmata da Obama che renderà obbligatorio per tutti i cittadini statunitensi l'impianto di un microchip Rfid che contenga tutte le informazioni relative a ogni americano. L'intento dichiarato è quello di facilitare il monitoraggio e il controllo della salute di ogni singolo individuo, con la creazione di un apposito registro nazionale in cui ogni chip - e quindi ogni persona - sia registrato.
Freeonda Revolution
Oltre ai parametri medici potranno essere inserite nei chip informazioni in merito al conto bancario del paziente, così da determinare in tempo reale la sua capacità finanziaria. Medici e ospedali saranno quindi autorizzati ad eseguire la scansione dei conti bancari così da poter prelevare immediatamente, in tempo reale, la cifra prevista per il trattamento terapeutico.
Fin troppo facile lanciarsi in speculazioni indegne dell'orwelliano Grande Fratello, ma il nuovo progetto sulla salute - l'HR 3200 - adottato dal Congresso prevede la necessità di impiantare il chip per identificare tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario.
Oltre ai parametri medici potranno essere inserite nei chip informazioni in merito al conto bancario del paziente, così da determinare in tempo reale la sua capacità finanziaria. Medici e ospedali saranno quindi autorizzati ad eseguire la scansione dei conti bancari così da poter prelevare immediatamente, in tempo reale, la cifra prevista per il trattamento terapeutico.
Fin troppo facile lanciarsi in speculazioni indegne dell'orwelliano Grande Fratello, ma il nuovo progetto sulla salute - l'HR 3200 - adottato dal Congresso prevede la necessità di impiantare il chip per identificare tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario.
L'€URO E' FIGLIO DEL NEOLIBERISMO!
Forexinfo
1) Nel suo interessante contributo sulla crisi dell’euro, Lei parla di un’ideologia “neoliberista” che è alla base della suddetta crisi appunto. Ci può spiegare in cosa consiste?
Quando parlo di “ideologia neoliberista” mi riferisco alle idee politiche che hanno ottenuto consenso elettorale prima con Margaret Thatcher, nel Regno Unito alla fine degli anni ’70, e poi con Ronald Reagan negli Stati Uniti. Anche se l’ideologia neoliberista è più variegata, a mio avviso ci sono tre elementi di questa ideologia che sono alla radice della crisi attuale: il primo è l’idea che se una quota maggiore del reddito va ai ceti più abbienti (e ai profitti delle imprese), gli investimenti aumenteranno, l’economia fiorirà creando posti di lavoro, e l’aumento del benessere verrà diffuso a tutti (la cosiddetta trickle-down economics). Si è quindi provveduto a
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8 marzo 2013
SCANDINAVIA IN FUGA DALL'U€
Linkiesta
Ma c’è altro. Commentando le parole di Soini, il ministro delle finanze Jutta Urpilainen ha detto che non serve una consultazione popolare ma servono riforme: ad esempio è necessario che i paesi dell’Europa Meridionale (vale a dire Italia, Grecia, Portogallo, Spagna) adottino una più rigorosa disciplina di bilancio. Appunto: bilanci statali, piani di salvataggio e denaro che non torna indietro.
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USA: MILITARIZZAZIONE DELLA POLIZIA SOTTO INCHIESTA
L'Unione americana per le Libertà Civili (ACLU) chiede che si indaghi sulla tendenza a collocare unità di polizia militarizzate nelle città e in tutto il paese.
Associazioni aderenti all'ACLU in 23 stati hanno presentato questa settimana più di 255 richieste, basandosi sul Freedom of Information Act, per ottenere tutto il materiale possibile relativo alla continua trasformazione delle unità di polizia in piccole squadre di soldati fortemente armati.
RT.com
"E' tempo di capire la reale portata della militarizzazione della polizia negli Stati Uniti e l'impatto che sta avendo sui nostri quartieri ", dice un comunicato dell'ACLU.
L'associazione sostiene che è sempre più frequente vedere le squadre speciali (unità di armi e tattiche speciali) armate fino ai denti sul territorio degli Stati Uniti, che spesso entrano nelle case di persone innocenti.
Associazioni aderenti all'ACLU in 23 stati hanno presentato questa settimana più di 255 richieste, basandosi sul Freedom of Information Act, per ottenere tutto il materiale possibile relativo alla continua trasformazione delle unità di polizia in piccole squadre di soldati fortemente armati.
RT.com
"E' tempo di capire la reale portata della militarizzazione della polizia negli Stati Uniti e l'impatto che sta avendo sui nostri quartieri ", dice un comunicato dell'ACLU.
L'associazione sostiene che è sempre più frequente vedere le squadre speciali (unità di armi e tattiche speciali) armate fino ai denti sul territorio degli Stati Uniti, che spesso entrano nelle case di persone innocenti.
7 marzo 2013
“EL COMANDANTE” HA LASCIATO IL PALAZZO
Questo si’ che sarebbe un film: la storia di un uomo del popolo che
sfida ogni avversità per diventare l’Elvis politico dell’America Latina.
Più grande di Elvis, a dire il vero: un presidente che ha vinto 13
elezioni democratiche su 14. Ce lo possiamo anche scordare di vedere un
giorno un film così vincere un Oscar – tanto meno vederlo prodotto ad
Hollywood. A meno che, ovviamente, Oliver Stone convince HBO a produrre
uno special via cavo/DVD.
Di Pepe Escobar
AsiaTimes
Com’è illuminante vedere le reazioni dei vari leader mondiali alla notizia della morte del Comandante Venezuelano Hugo Chavez. il Presidente dell’Uruguay Jose Mujica - un uomo che rinuncia al 90% del proprio salario perchè insiste nel dire che gli basta molto di meno per le proprie necessità - ha voluto ricordare ancora una volta come considerava Chavez “il leader più generoso che io abbia mai incontrato”, mentre lodava “la fortezza della democrazia” di cui Chavez era stato il grande costruttore.
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Di Pepe Escobar
AsiaTimes
Com’è illuminante vedere le reazioni dei vari leader mondiali alla notizia della morte del Comandante Venezuelano Hugo Chavez. il Presidente dell’Uruguay Jose Mujica - un uomo che rinuncia al 90% del proprio salario perchè insiste nel dire che gli basta molto di meno per le proprie necessità - ha voluto ricordare ancora una volta come considerava Chavez “il leader più generoso che io abbia mai incontrato”, mentre lodava “la fortezza della democrazia” di cui Chavez era stato il grande costruttore.
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6 marzo 2013
« Ci sono prove che gli Stati Uniti hanno indotto il cancro in Hugo Chavez »
Ci sono prove concrete che gli Stati Uniti hanno la tecnologia per assassinare il presidente venezuelano Hugo Chavez, così ha detto l'avvocato e scrittrice Eva Golinger.
"Ci sono informazioni che dagli anni '70 tentavano di assassinare, ad esempio, il presidente cubano, Fidel Castro, con radiazioni e altri metodi. Questo non è un segreto, tutto ciò che è stato rivelato da migliaia di documenti declassificati. Possiamo immaginare ora la capacità di queste armi che gli Stati Uniti hposseggono oggi. hanno utilizzato diverse armi biologiche contro i loro avversari ", ha detto la Golinger.
"Ci sono informazioni che dagli anni '70 tentavano di assassinare, ad esempio, il presidente cubano, Fidel Castro, con radiazioni e altri metodi. Questo non è un segreto, tutto ciò che è stato rivelato da migliaia di documenti declassificati. Possiamo immaginare ora la capacità di queste armi che gli Stati Uniti hposseggono oggi. hanno utilizzato diverse armi biologiche contro i loro avversari ", ha detto la Golinger.
5 marzo 2013
« La Grecia deve sospendere unilateralmente il rimborso del suo debito »
Tassos
Tsakiroglou intervista Eric Toussaint
Tuttavia la Grecia è al centro perché rappresenta l’inizio
della nuova fase della crisi, dell’attuazione del memorandum d’intesa del
maggio 2010, ma anche a causa della resistenza del popolo greco.
“In Grecia, la classe dirigente e i governanti stanno
distruggendo la democrazia”, ha dichiarato al quotidiano greco “Ef. Syn” Eric
Toussaint, docente di Scienze Politiche e attivista. Secondo Toussaint, solo un
governo determinato basato sul popolo potrà ottenere una soluzione al problema
del debito. Dal suo punto di vista, SYRIZA non dovrebbe spostarsi verso
posizioni moderate [1].
La Grecia sembra
rimanere al centro della crisi del debito. Lei ha dichiarato che il popolo
greco, essendo nel cuore della crisi, ne è anche l’epicentro della soluzione.
Che cosa intendeva con questa affermazione?
E’ chiaro che tutta l’Europa sta vivendo una profonda crisi.
La classe capitalista e la Commissione europea, che opera per conto suo, hanno
innescato un attacco terribile contro tutti i popoli. La Grecia si trova al
centro di questa crisi ma è anche il centro della resistenza a tutti questi
attacchi. Paesi come l’Irlanda, il Portogallo, la Spagna ma anche la Romania e
la Bulgaria sono anche essi vittime di tali attacchi.
4 marzo 2013
€URO: UN MORTO CHE CAMMINA!
L'euro è ormai un morto che cammina. Occorre tentare una exit strategy "da sinistra"
Il signor euro aveva più volte rischiato l’infarto. Il dottor Draghi decise allora di metterlo in coma farmacologico. Sulla cura però indugiava, e a intervalli periodici il dilemma amletico gli si ripresentava: lasciarlo dormire o farlo morire? Draghi insisteva per la prima soluzione. Ma ad un tratto il popolo italiano ha improvvisamente optato per la seconda: ormai l’euro è solo uno zombie, un morto che cammina. Volenti o nolenti, prendiamone atto.
Vedrete che nel Direttorio della Bce l’avranno già capito. A Francoforte si accingeranno a modificare la “regola di solvibilità” della politica monetaria: il famigerato ombrello europeo contro la speculazione verrà pian piano chiuso, per poi finire in cantina [1]. La dottrina del falco Jurgen Stark, uscita dalla porta, si appresta dunque a rientrare dalla finestra. Si può star certi che il dottor Draghi dovrà accoglierla con tutti gli onori. Le più fosche previsioni di un appello di 300 economisti, pubblicato nel giugno 2010, si stanno dunque avverando [2]. La pretesa della Bce di proteggere dagli attacchi speculativi solo i paesi devoti alla disciplina dell’austerity, si è rivelata un clamoroso errore, logico e politico. L’Italia, che ha dato i lumi al Rinascimento ma anche al Fascismo, ieri ha sancito che per l’euro non resta che recitare il De Profundis. Nessuno osi affermare che ha fatto da sola: i tecnocrati europei, condizionati dagli interessi prevalenti in Germania, stavano già da tempo preparando il fosso in cui seppellire la moneta unica.
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Il signor euro aveva più volte rischiato l’infarto. Il dottor Draghi decise allora di metterlo in coma farmacologico. Sulla cura però indugiava, e a intervalli periodici il dilemma amletico gli si ripresentava: lasciarlo dormire o farlo morire? Draghi insisteva per la prima soluzione. Ma ad un tratto il popolo italiano ha improvvisamente optato per la seconda: ormai l’euro è solo uno zombie, un morto che cammina. Volenti o nolenti, prendiamone atto.
Vedrete che nel Direttorio della Bce l’avranno già capito. A Francoforte si accingeranno a modificare la “regola di solvibilità” della politica monetaria: il famigerato ombrello europeo contro la speculazione verrà pian piano chiuso, per poi finire in cantina [1]. La dottrina del falco Jurgen Stark, uscita dalla porta, si appresta dunque a rientrare dalla finestra. Si può star certi che il dottor Draghi dovrà accoglierla con tutti gli onori. Le più fosche previsioni di un appello di 300 economisti, pubblicato nel giugno 2010, si stanno dunque avverando [2]. La pretesa della Bce di proteggere dagli attacchi speculativi solo i paesi devoti alla disciplina dell’austerity, si è rivelata un clamoroso errore, logico e politico. L’Italia, che ha dato i lumi al Rinascimento ma anche al Fascismo, ieri ha sancito che per l’euro non resta che recitare il De Profundis. Nessuno osi affermare che ha fatto da sola: i tecnocrati europei, condizionati dagli interessi prevalenti in Germania, stavano già da tempo preparando il fosso in cui seppellire la moneta unica.
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3 marzo 2013
IL DEBITO INFINITO
Nell'anno 55 prima della nostra era, Cicerone scriveva:
«Il bilancio dovrebbe essere equilibrato, le finanze pubbliche dovrebbero essere colmate, il debito pubblico dovrebbe essere ridotto, l'arroganza della amministrazione dovrebbe essere abolita e controllata e l'aiuto ai paesi esteri dovrebbe essere diminuito per E il rischio che Roma cada nel falli- mento».Da un bel pezzo che la classe politica non legge più Cicerone! Dalla fine degli anni Settanta, la maggior parte dei paesi industrializzati sono entrati in un regime di debito permanente, dal quale nemmeno i periodi di forte crescita economica hanno consentito di uscire.
Il debito misurato è quello delle amministrazioni pubbliche, che viene chiamato "debito sovrano" o "debito pubblico".
Di Alain De Benoist
Diorama
Il debito pubblico "nel senso di Maastricht", misurato in valore nominale (e non in valore di mercato), viene definito come il totale degli impegni finanziari degli Stati contratti sotto forma di prestiti risultanti dall'accumulazione, sul filo degli anni, di una differenza negativa tra le loro entrate e le loro spese o i loro oneri.
1 marzo 2013
A PROPOSITO DI CLOWNS...
Di Marco Cedolin
Normalmente
dopo la chiusura dei seggi elettorali e lo spoglio delle schede, fa
seguito un periodo di contatti informali fra i partiti, che sfociano
poi nell'insediamento del nuovo parlamento e nei contatti formali
finalizzati alla creazione del nuovo governo. Solamente una volta che
il nuovo governo è stato creato, il premier inizia a vistare o
ricevere i leader degli altri paesi ed a confrontarsi con loro,
illustrando la strada politica che intende intraprendere.
Oggi in
Italia, senza che i media abbiano dato grande risalto alla cosa, né tanto
meno si siano preoccupati di questa anomalia, sta invece accadendo qualcosa
di profondamente diverso....
Dopo
appena un paio di giorni dal voto, quando ancora i nuovi eletti
devono insediarsi in parlamento e non esiste nessuna seria ipotesi
concernente la possibile composizione del nuovo governo, sembra
essere esplosa una frenetica attività di "diplomazia".
28 febbraio 2013
KRUGMAN: « L'€URO HA LE ORE CONTATE »
Per il premio Nobel statunitense le elezioni italiane mostrano il
“completo fallimento” delle politiche europee. E avverte: “In agguato in
Europa ci sono figure peggiori di Beppe Grillo”
Così finisce
l’euro: non con le banche ma con il bunga bunga”. Non si contano in
queste ore le analisi preoccupate della stampa estera sui risultati
delle elezioni italiane. E se per molte testate a rischio c’è la
stabilità finanziaria di tutta l’Eurozona per Paul Krugman, premio Nobel
per l’Economia e editorialista del New York Times, la moneta unica ha
le ore contate. “Ok, l’euro non è condannato – ancora” scrive sul
quotidiano d’oltreoceano, “ma le elezioni italiane segnalano che gli
eurocrati si stanno avvicinando molto al confine”.
Il fatto fondamentale, secondo l’analisi di Krugman, è che una politica di austerità per tutti, “incredibilmente dura nei Paesi debitori” e “senza un accenno di politica espansiva” è un completo fallimento. “Nessuno dei Paesi sotto l’austerità imposta da Bruxelles e Berlino – continua il Ny Times – ha mostrato anche un solo accenno di ripresa economica e la disoccupazione è a livelli che distruggono una società”.
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Il fatto fondamentale, secondo l’analisi di Krugman, è che una politica di austerità per tutti, “incredibilmente dura nei Paesi debitori” e “senza un accenno di politica espansiva” è un completo fallimento. “Nessuno dei Paesi sotto l’austerità imposta da Bruxelles e Berlino – continua il Ny Times – ha mostrato anche un solo accenno di ripresa economica e la disoccupazione è a livelli che distruggono una società”.
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GRECIA: MERCENARI DELLA BLACKWATER A GUARDIA DEL GOVERNO E A SUPERVISIONARE LA POLIZIA; TIMORI DI UN COLPO DI STATO
Mercenari di Blackwater hanno attualmente la supervisione delle forze
di polizia greche, mentre aumentano le voci di un possibile colpo di
stato. Riteniamo che la situazione sia estremamente tesa e che i
mercenari siano lì principalmente per proteggere il governo e il
parlamento in caso di problemi sotto forma sia di rivoluzione che di
contro-rivoluzione. È stato inoltre scoperto un tentativo di
destabilizzazione che coinvolgeva l’estrema destra e la polizia.
Negli ultimi 12 mesi o più la Grecia ha assistito a ondate dopo ondate di dimostrazioni di massa, disordini, scontro tra polizia e dimostranti, attacchi armati a sedi governative, attacchi di estremisti di destra (1) (cioè Alba Dorata) (2) contro migranti come pure, naturalmente, il collasso totale dell’economia.
Il governo è stato afflitto da numerosi scandali (p. es. conti bancari segreti in Svizzera) (3) e giornalisti sono stati arrestati. La maggior parte delle persone vive alla giornata tramite cooperative (4), i lavoratori si stanno impadronendo delle fabbriche. (5)
Come abbiamo detto, è in corso una rivoluzione, una rivoluzione caotica (6) che diventerà ancor più caotica, perché la situazione in Grecia è entrata adesso in una fase critica, di cui vi presentiamo il riassunto di seguito, con altri dettagli:
Negli ultimi 12 mesi o più la Grecia ha assistito a ondate dopo ondate di dimostrazioni di massa, disordini, scontro tra polizia e dimostranti, attacchi armati a sedi governative, attacchi di estremisti di destra (1) (cioè Alba Dorata) (2) contro migranti come pure, naturalmente, il collasso totale dell’economia.
Il governo è stato afflitto da numerosi scandali (p. es. conti bancari segreti in Svizzera) (3) e giornalisti sono stati arrestati. La maggior parte delle persone vive alla giornata tramite cooperative (4), i lavoratori si stanno impadronendo delle fabbriche. (5)
Come abbiamo detto, è in corso una rivoluzione, una rivoluzione caotica (6) che diventerà ancor più caotica, perché la situazione in Grecia è entrata adesso in una fase critica, di cui vi presentiamo il riassunto di seguito, con altri dettagli:
27 febbraio 2013
IL GUASTAFESTE...
Di Marco Cedolin
La
maggior parte degli addetti ai lavori parla di una grande sorpresa,
di fronte ai risultati della tornata elettorale che si è appena
conclusa, e con tutta probabilità un poco sorpresi sono rimasti
sicuramente tutti coloro che già nelle passate settimane avevano "venduto" alle banche
ed ai mercati un nuovo governo di
continuità con l'agenda Monti, disposto a servire in tavola il cibo
dietetico dispensato dalla BCE.
Il
Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbanca tutto ciò che era
umanamente sbancabile, supera il 25% dei consensi e s'incorona primo
partito italiano, mettendosi alle spalle sia il PD che il PDL ed
apprestandosi a portare nelle stanze dei bottoni circa 160 fra
deputati e senatori.
Bersani
attraverso una campagna elettorale assai sbiadita, condotta sullo
sfondo dello scandalo MPS e della corruzione dilagante nel partito,
riesce a dissipare tutti i punti percentuali di vantaggio sul PDL
attribuitigli nelle settimane scorse dai sondaggi e con tutta la
coalizione non riesce a superare il 30%.
Berlusconi
raccoglie una coalizione in fase di disfacimento, ma con una grinta
da venditore porta a porta e qualche spot elettorale di sicuro
effetto, la rianima come per magia, fino a portarla al pareggio con
quella di centrosinistra.....
RATTI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
La
nostra società è governata da psicopatici per obiettivi demenziali.
Credo che siamo governati da maniaci per scopi maniacali e penso che
rischio di essere eliminato come pazzo per dire queste cose. Ecco il
grado di pazzia che ci circonda. (John Lennon)
Libere elezioni di padroni non abolisce nè i padroni, nè gli schiavi. (Herbert Marcuse)
Se non conosci la storia, no conosci niente. Sei una foglia che non sa di essere parte di un albero. (Michael Crichton)
La notizia del giorno, della settimana, dell’anno, è che il terrorismo
praticato da Usa, UE e petrodittatori del Golfo attraverso l’uso di
lanzichenecchi invasati infiltrati, drogati, armati e mandati a fare stragi che
perpetuino un assalto alla libera Siria fallito sul piano del confronto
politico e militare, è riuscito a mettere in imbarazzo i suoi stessi mandanti.
Le cinque autobombe fatte esplodere il 21 febbraio a Damasco, in mezzo alla
gente, davanti a sedi istituzionali, scuole e ospedali, hanno davvero denudato
il re, costringendo perfino il palafreniere dei cavalieri dell’apocalisse, Ban
Ki moon, e il suo commesso viaggiatore Brahimi, a prendere le distanze e a
dimostrarsi inorriditi. Sarebbero questi macellai, la cui mattanza illumina
anche le innumerevoli altre stragi e devastazioni compiute in questi due anni
di guerra coloniale alla Siria e che il verminaio mediatico occidentale tentava
di attribuire, al di là di uragani di prove inconfutabili, a Bashar el Assad e
all’esercito patriottico, i rivoluzionari onorati dall’unanimità
destra-sinistra in Occidente della qualifica, prima, finchè era possibile
occultarne i crimini, di pacifici dimostranti e, poi, di combattenti per la
democrazia e i diritti umani. Degli ultimi sviluppi su quel fronte parleremo
più avanti.
26 febbraio 2013
GLI OGM AVANZANO IN EUROPA: L'ITALIA PUO' ANCORA SCEGLIERE?
La partita sull'ingresso degli organismi geneticamente modificati in Europa si sta giocando nei tribunali, più che nelle sedi democratiche, con un'accelerazione che interessa anche paesi da sempre contrari al transgenico come l'Italia. Ma esistono ancora spazi di mobilitazione contro gli OGM.
Di Angela Lamboglia
Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europea si è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl., dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998, molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati.
Il Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
Di Angela Lamboglia
Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europea si è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl., dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998, molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati.
Il Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
SCACCO MATTO - Il giorno che iniziò la Democrazia
Non hanno capito niente! Vengono sconfitti, umiliati, e continuano a non
capire. È un fenomeno che non ha precedenti, e che rivela la forza del
MoVimento 5 Stelle, la sua novità assoluta. Ci vediamo in Parlamento!,
ha sempre ripetuto Grillo: ed in Parlamento, ora, il MoVimento l’ha
conquistato, imponendosi alla Camera ed al Senato. Ma loro continuano a
non capire.
Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti (Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma della Terza Repubblica?
Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti (Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma della Terza Repubblica?
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